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7 La sicurezza strutturale

Corso di Meccanica dei solidi dott. ing. Pasquale Lucia


Verifiche di resistenza: il limite elastico;
Il collasso per instabilit.
La crisi o collasso strutturale generalmente si manifesta in un generico sistema quando intervengono, in
una o pi zone, dei fenomeni di plasticizzazione che rendono il sistema labile. E questa la situazione che
definisce lo stato limite ultimo dellorganismo strutturale per cedimento del materiale. Unanalisi di questo
tipo (analisi limite, analisi plastica non lineare ..) non pu essere condotta sulla base della sola teoria
dellelasticit.
Per una qualsiasi struttura tuttavia possibile una verifica puntuale da eseguire applicando un
determinato criterio di resistenza che fa coincidere la situazione limite del sistema con quella del suo
punto maggiormente sollecitato.
I criteri di resistenza si basano generalmente sul limite
elastico dei materiali (criteri di resistenza elastici) e
dipendono da un numero limitato di parametri
determinabili sperimentalmente.
Nella verifica strutturale si confrontano i parametri
rappresentativi dello stato di sforzo nel punto
maggiormente sollecitato con i limiti definiti dal criterio
di resistenza adottato.
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Verifiche di resistenza: il limite elastico
Criteri di resistenza per materiali fragili
I II III T
max( ; ; ) o o o s o
Il criterio pi semplice che si pu impiegare nel caso di materiali
fragili il criterio di Rankine, Galileo e Navier.
Si richiede che le tensioni principali risultino comprese allinterno
di due valori limite a trazione e a compressione (dominio cubico
nello spazio delle tensioni):
I materiali fragili presentano una resistenza a trazione sensibilmente inferiore alla resistenza a
compressione.
I II III C
min( ; ; ) o o o > o
dominio per
I I I
=0
Il criterio di Rankine produce risultati abbastanza attendibili per quei materiali (calcestruzzo,
muratura) che presentano unmodesta resistenza a trazione.
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Verifiche di resistenza: il limite elastico
Per i metalli (materiali duttili) il limite elastico corrisponde al limite di snervamento.
Il limite di snervamento generalmente uguale in valore assoluto a trazione e a compressione;
il limite di snervamento non alterato dallaggiunta di una pressione uniforme.
Un criterio di resistenza adatto per i metalli deve essere simmetrico e indipendente dalla parte
idrostatica dello stato di sforzo (pari a J
1
/3). Criteri di resistenza che soddisfano questi due requisiti
corrispondono al criterio di Tresca e il criterio di Huber Henky von Mises.
Criterio di Tresca (per
I I I
=0) Criterio VonMises (per
I I I
=0)
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Criteri di resistenza per metalli
Verifiche di resistenza: il limite elastico
Criterio di Tresca: detto k un valore (dimensionalmente uno sforzo) che identifica il limite elastico,
il criterio richiede:
{ }
max I II I III II III
max ; ; k t = o o o o o o s 2
Criterio di von Mises: detto un valore che identifica il limite di snervamento sperimentale, il
criterio richiede:
( ) ( ) ( )
id I II II III III I
o = o o + o o + o o s k
2 2 2 1
2
id I II I II
o = o +o o o s k
2 2
(per
I I I
=0)
Nella pratica si assume k= =
0
dove lultimo termine corrisponde
al limite di snervamento rilevato in una prova a trazione mono-
assiale.
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Verifiche di resistenza: il limite elastico
(per o
III
=0)
Lo stato tensionale indotto dalle azioni esterne nella generica sezione di una trave si pu
rappresentare come:
x xy xz
xy
xz
o t t
(
(
o = t
(
(
t

0 0
0 0
o t
(
o =
(
t

0
o nel piano del vettore della componente
vettoriale
x
(ponendo =
x
e =(
xy
2
+
xz
2
)
1/2
)
I,II
o o
o = + t
2
2
2 4
max I
o o
o = o = + + t
2
2
2 4
min II
o o
o = o = + t
2
2
2 4
I II
max
o o
t =
2
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Verifiche di resistenza: il limite elastico
Limite elastico nelle travi
Criterio di Rankine:
C II
o o
o s o = + t
2
2
2 4
I T
o o
o = + + t s o
2
2
2 4
Criterio di Tresca:
max I II
o
t = o o = + t = o + t s o
2
2 2 2
0
2 2 4
4
Criterio di von Mises:
id I II I II
o = o +o o o = o + t s o
2 2 2 2
0
3
Verifica elastica di travi:
calcolo delle azioni interne;
individuazione delle sezioni maggiormente sollecitate;
individuazione dei punti maggiormente sollecitati;
applicazione del criterio di resistenza adeguato al materiale.
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Verifiche di resistenza: il limite elastico
La crisi strutturale pu manifestarsi non solo in seguito al raggiungimento in uno o pi punti della
resistenza limite del materiale ma pu essere dovuta ad instabilit. Una struttura pu manifestare, infatti,
sotto lazione di un carico gradualmente crescente, un improvviso mutamento dei caratteri della sua
deformazione. Tale mutamento non dipende dal cedimento o da modificazioni delle propriet meccaniche
del materiale costitutivo, bens dalla circostanza che, sotto un certo valore del carico, la configurazione di
equilibrio iniziale cessa di essere stabile e diviene instabile. Il carico sotto il quale si verifica il fenomeno
viene detto critico, e se nellatto del suo manifestarsi, il materiale ancora in campo elastico, si parla di
instabilit elastica.
Osservazioni:
nello studio di travi, quando vi la presenza di soli carichi trasversali, risulta accettabile limpiego
dellipotesi di piccoli spostamenti che consente di linearizzare le relazioni costitutive tra spostamenti e
deformazioni e di scrivere le equazioni di equilibrio nella configurazione indeformata;
nellanalisi di travi soggette a carichi assiali spesso necessario studiare lequilibrio nella configurazione
deformata.
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Il collasso per instabilit
F L
K

= 0
F L
K cos
0
=
0
F L
K

= 0
F L
K cos sen
0
=
0+ 0 5
F L
K
0
=
+ 0 1 5
A
s
t
a
p
r
e
s
s
o
-
i
n
f
l
e
s
s
a
A
s
t
a
i
n
f
l
e
s
s
a
l
i
n
e
a
r
i
z
z
a
z
i
o
n
e
(curva 1) (curva 2)
(curva 3)
(curva 4)
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Il collasso per instabilit
nel caso di elementi presso-inflessi gi
per piccoli angoli la risposta si scosta
sensibilmente da quella ottenuta in
piccoli spostamenti, che si rileva
incapace di rappresentare il
comportamento realedellasta;
lipotesi di piccoli spostamenti non
in grado di cogliere adeguatamente il
comportamento dellasta presso-
inflessa non perch le rotazioni
divengono di entit eccessiva, ma
piuttosto perch lequilibrio viene
espresso nella configurazione
indeformata e si trascura il contributo
del momento flettente dovuto allo
sforzo assiale (momentodel II ordine).
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Il collasso per instabilit
Aste compresse: carico critico euleriano.
Il carico critico euleriano di una trave non dipende dai carichi trasversali eventualmente agenti e
pu essere calcolatooperando suaste puramente compresse.
Scrivendo lequilibrio nella configurazione deformata:
''
EIw (x) Pw(x) + = 0
ponendo:
P
EI
o =
2
''
w (x) w(x) +o =
2
0
conle condizioni al contorno:

w( ) w(L) = = 0 0
Integrale generale (per P>0):
w(x) Acos x Bsen x = o + o
w( ) A = = 0 0 w(L) Bsen L = o = 0 soluzione nonbanale
L n o = t
n , , ... =1 2 3
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Il collasso per instabilit
EI x
n : P , w (x) Bsen
L L L
t t
| |
= o = = t =
|
\ .
2
1 1 2
1
EI x
n : P , w (x) Bsen
L L L
t t
| |
= o = = t =
|
\ .
2
1 1 2
2
2 2 4
EI x
n : P , w (x) Bsen
L L L
t t
| |
= o = = t =
|
\ .
2
1 1 2
3
3 3 9
In corrispondenza dei carichi P
n
, si
hanno dei punti di biforcazione nei
percorsi di equilibrio: accanto alla
configurazione banale rettilinea
compaiono configurazioni di equilibrio
deformate, inflesse secondo sinusoidi
con n semionde la cui ampiezza B
arbitraria.
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Il collasso per instabilit
Il carico critico euleriano P
cr
corrisponde al pi piccolo dei valori P
n
, quando il fenomeno si
manifesta per la prima volta. La relativa configurazione di equilibrio inflessa viene denominata
deformatacritica:
E E 1
EI x
P P w (x) w (x) Bsen
L L
t
= = t = =
2
1 2
Lunghezza di libera inflessione L
0
La lunghezza di libera inflessione L
0
rappresenta la distanza tra due successivi punti di flesso della
deformata critica, dove momenti e curvature si annullano. Il tratto compreso tra questi due punti
di unasta vincolata in modo qualsiasi pu essere considerato come unasta di eulero di lunghezza
L
0
Carico criticoper lasta generica:
E
EI
P
L
= t
2
2
0
E
E
P I E
E E
A AL L
t
o = = t = t =

2 2
2 2
2 2 2
0 0
dove:
I
A
=
L
=

0
raggio di inerzia
snellezza
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Il collasso per instabilit
Deformate critiche e lunghezze di libera inflessione di aste diversamente vincolate
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Il collasso per instabilit
Verifica di stabilit:
Per il generico elemento compresso, nellipotesi che non siano presenti imperfezioni e che sia
realizzato da un materiale avente legame costitutivo elastico-lineare (asta ideale o di Eulero), esiste
un valore del carico, definito carico critico elastico, P
E
, che attiva il fenomeno dellinstabilit
dellelemento.
Nel caso di profili ad I e H con almeno un asse baricentrico si pu trascurare il fenomeno
dellinstabilit torsionale (a differenza di quanto avviene nel caso di profili a L T e a croce) e si
considera solo linstabilit flessionale edil carico criticovale:
t
t
=
`

)
2
2
y
z
E 2 2
0,y 0,z
EI
EI
P min ;
L L
t
t t t
o = = =
` `


) )
2 2
2 2 2 2
y
E z
E 2 2 2 2
0,y 0,z 0,y 0,z
E
P E E E
min ; min ;
A L L
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Il collasso per instabilit
La snellezza da considerare quella massima indirezione y (asse forte) e z (asse debole).
Es. Lasta risulta diversamente
vincolata nei piani x-y e x-z. La
lunghezza di libera inflessione del
piano x-y (ossia per instabilit
attorno allasse z) pari a L/4=L
0,z
=2. 25 m mentre nel piano x-z
(attorno allasse y) vale L/2=
L
0,y
=4.5 m.
In realt i profilati che vengono impiegati nella corrente pratica costruttiva, denominati aste
industriali sono sempre caratterizzati da:
materiale con legame costitutivo non lineare con limitata resistenza (schematizzabile con una
legge elasto-plastica);
imperfezioni meccaniche e geometriche.
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Il collasso per instabilit
Se si tiene conto solo della limitata
resistenza del materiale f
y
e si
trascura linfluenza delle imperfezioni
meccaniche e geometriche: il dominio
di resistenza di unasta compressa nel
piano - dato dallintersezione tra
liperbole di Eulero (che individua il
collasso per instabilit) e la retta =f
y
(collasso plastico). Quando il punto
rappresentativo dello stato tensionale
dellelemento sta allinterno di tale
dominio nonsi ha collasso.
Il punto P di intersezione tra le due curve (retta =f
y
ed iperbole di Eulero) definisce il limite di snellezza

p
(limite di proporzionalit) superato il quale (>
p
)
si ha collasso per instabilit
Collasso per
instabilit
Collasso
plastico
Curva di
Eulero

p

o
P
y
E
f
= t
acciaio t<40mm t>40mm
Fe360
p
=93.91
p
=98.18
Fe430
p
=86.81
p
=90.15
Fe510
p
=76.41
p
=78.66
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Il collasso per instabilit
Nel caso di aste reali (industriali), la
presenza di imperfezioni meccaniche e
geometriche condiziona fortemente la
capacit portante nel campo delle
medie snellezze. La tensione di collasso
delle aste con grandi snellezze >
e

ancora determinata dalla legge di
Eulero mentre la tensione limite delle
aste tozze <0.2
p
pari al limite
plastico del materiale. Il punto di
inflessione della curva che descrive il
comportamento delle aste reali
determina il limite delle medie
snellezze.
o
f
y
P
Medium slenderness Large slenderness
Point of
inflexion

1
medi e snel lezze

p
0.2
p

e
grandi snellezze
Le aste con medie snellezze collassano per instabilit elasto-plastica: quando lelemento instabilizza
alcune fibre della sezione trasversale hanno gi raggiunto lo snervamento (lo stato tensionale non
uniforme allinterno della sezione): il carico limite (critico) non pi funzione della sola snellezza ma
dipende anche dalla distribuzione delle tensioni residue e dalla non linearit dellasse dellelemento nella
configurazione indeformata.
punto di
i nfl essione
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Il collasso per instabilit
~ 0,3 f
compression
y
~ 0,2 f
tension
y
~ 0,2 f
compression
y
Example of residual
stresses due to hot rolling
Example of residual
stresses due to welding
(a)
N/A
+ = or
f
y o
R
o
n
< f
y
o
n
reaching f
y
Combination with axial stresses
(b)
N
N
e
N/A
P
P
Yielded
zones
(a)
(b)
(c)
e
0
o
B
o
B o
R
o
max
+ + =
A seguito delle imperfezioni geometrica iniziale che si pu schematizzare con uneccentricit iniziale del
carico di compressione lasta risulta pressoinflessa.
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Il collasso per instabilit
La risposta dellasta, intermini di relazione
forza-spostamento trasversale, inizialmente
coincide con quella dellelemento ideale con
imperfezione iniziale (il materiale in campo
elastico). Raggiunto a livello locale il valore
della tensione limite (snervamento) si ha un
decremento di rigidezza associato ad un
valore ridotto (o nullo) del modulo elastico
del materiale nelle zone della sezione
sollecitate in campo plastico. Il valore del
carico N
u
<N
cr
corrisponde al raggiungimento
della resistenza massima dellelemento.
La verifica dellelemento compresso viene effettuata controllando che il valore della tensione non ecceda
unvalore limite (inferiore o al pi uguale alla tensione resistente di progetto del materiale) funzione di:
snellezza dellelemento;
forma della sezione trasversale;
tipo di acciaio.
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Il collasso per instabilit
Snellezza dellelemento
La CNR10011 impone unvalore limite di snellezza che nonpu essere superato negli elementi compressi:
per membrature principali la snellezza nondeve eccedere il valore 200;
per membrature secondarie la snellezza nondeve eccedere il valore 250.
La lunghezza di libera inflessione L
0
definita tramite un fattore di lunghezza efficace : L
0
= L, dove deve
essere valutato infunzione delle effettivecondizioni di vincolo nel piano di flessione considerato.
Per le colonne dei fabbricati, provviste di ritegni trasversali rigidi in corrispondenza dei piani (telai
controventati), tali cio da impedire gli spostamenti orizzontali dei nodi, si assume =1. Per il tronco pi
basso della colonna la lunghezza L deve essere valutata a partire dalla piastra di appoggio della sua base.
|=0.7
|=0.5
|=1
|=0.7
L
0
=

L


















































telaio controventato
L
0
=
L


















































L
0
=
0
.
7
L


















































L
0
=
0
.
5
L


















































L
0
=
2
L


















































L
0
=
2
L


















































L
0
=
L


















































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Il collasso per instabilit
Forma della sezione trasversale
La CNR10011 definisce quattro curve di instabilit in funzione delle carateristiche della sezione trasversale
degli elementi:
curva a: aste semplici costituite da profilati cavi quadri, rettangolari e tondi, saldati o laminati di spessore
max < 40mm;
curva b: aste semplici costituite da profili a doppio T con h/b>1.2 (h = altezza, b = larghezza delle ali) e
spessore max < 40mm, profili a cassone saldato conspessore max <40 mm;
curva c: aste semplici o composte conspessoremax < 40mmche nonappartengono al gruppo a (curva a);
curva d: aste semplici o composte formate da elementi di spessore >40mm.
/
p
o
c
/o
y
Per ogni curva vengono forniti i
valori della tensione limite
c
o,
equivalentemente, del coefficiente
definito come:
y
c
f
= =
o
dove f
y
rappresenta la tensione di
snervamento del materiale.
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Procedimento di verifica
Scelto il materiale ed il tipo di profilo si procede nel
seguente modo:
si calcola la snellezza massima del profilo
= max(
y
,
z
)
si calcola la snellezza adimensionalizzata /
p
;
si valuta in base alla tabella la massima tensione
c
che pu sopportare lelemento (o egualmente il
coefficiente );
la verifica risulta soddisfatta se:
N d
N
f
A
=
o = s
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