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Metodologia di controllo

ATTIVIT DEI CENTRI DI ASSISTENZA FISCALE (C.A.F.)

Codice attivit ATECOFIN 2004: 74.12.D Attivit svolta dai Centri di assistenza fiscale (C.A.F.)

Codice attivit ATECO 2007: 69.20.14 Attivit svolta dai Centri di assistenza fiscale (C.A.F.)

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Indice
1. INTRODUZIONE ......................................................................................................................... 3 1.1 Le metodologie di controllo ................................................................................................ 3 1.2 Principali fasi dellattivit di controllo da metodologia................................................. 3 2. FASE PREPARATORIA AL CONTROLLO ................................................................................. 7 2.1 Analisi e acquisizione delle informazioni presenti in Anagrafe Tributaria ...................... 8 2.2 Ulteriori fonti di informazioni ............................................................................................ 11 2.3 Profili organizzativi e inquadramento giuridico .............................................................. 13 3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO ........................................................................................ 19 3.1 Laccesso ........................................................................................................................... 19 3.2 Rilevazione del personale ................................................................................................. 20 3.3 Controlli prioritari .............................................................................................................. 22 3.4 Il controllo del volume daffari .......................................................................................... 23
3.4.1 Il controllo delle spese ................................................................................................................... 24

3.5 Altri indizi e riscontri ......................................................................................................... 24 3.6 Le indagini finanziarie ....................................................................................................... 25


3.5.1 - Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti ..................................................... 27 3.5.2 - Richiesta dati, notizie e documenti agli istituti di credito e finanziari ........................................... 27

CHECK LIST ................................................................................................................................. 28

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1. INTRODUZIONE
1.1 Le metodologie di controllo Le metodologie di controllo sono state predisposte, approvate e rese pubbliche tramite circolare a partire dal 1997 . Esse sono differenziate per attivit economica e contengono le indicazioni per leffettuazione di controlli contabili e documentali, nonch per la ricerca delle informazioni e dei dati utili alla determinazione dei corrispettivi e dei compensi effettivamente conseguiti, rispettivamente, dallimpresa o dal professionista. Partendo dalle modalit e dalle condizioni di esercizio di ciascuna attivit esaminata, le metodologie guidano il verificatore nella preparazione del controllo e nell'esecuzione dell'accesso, segnalando gli elementi da rilevare e la documentazione, anche extracontabile, da acquisire. Dopo un breve cenno alle tipologie di evasione pi ricorrenti, viene descritta la procedura da seguire per la ricostruzione del volume d'affari e vengono individuati gli accertamenti, i riscontri e le analisi utili a tale fine. A questo proposito, in molti casi, vengono suggeriti gli elementi di stima necessari ed evidenziate le relazioni logiche che devono sussistere tra dati contabili ed extracontabili e l'ammontare dei corrispettivi. Queste caratteristiche fanno delle metodologie uno strumento valido anche per tipologie di attivit istruttoria diverse da quelle della verifica, come istruttorie collegate a questionari e successivi contraddittori svolti in ufficio, indagini finanziarie ecc. Gli obiettivi delle metodologie sono: uniformare i comportamenti operativi degli uffici, al fine di assicurare ai controlli uno standard qualitativo pi elevato; contribuire allo sviluppo di maggiori professionalit e capacit di controllo del personale; aumentare la proficuit dei risultati attraverso una sistematica utilizzazione delle indagini indirette (riscontri esterni, ecc.); indirizzare le indagini sugli aspetti sostanziali della posizione fiscale del contribuente, riducendo al minimo i controlli formali.
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1.2 Principali fasi dellattivit di controllo da metodologia Lattivit di controllo finalizzata alla raccolta di elementi, dati e notizie per leventuale successiva azione di rettifica, di accertamento o di liquidazione dellimposta o della maggiore imposta dovuta; gli uffici dellAgenzia delle entrate hanno competenza accertativa sulle seguenti imposte: imposte dirette (Imposta sul reddito delle persone fisiche, le correlate addizionali regionale e comunale, Imposta sul reddito delle societ, Imposta regionale sulle attivit produttive), IVA, Imposta di registro, successione e donazione, ipotecarie e catastali, bollo ed Imposta sugli intrattenimenti (ISI). La disciplina relativa agli obblighi ed alle facolt del personale impegnato in attivit di controllo esterno contenuta in via generale nella Legge n. 4 del 1929, nelle singole leggi di imposta, nello statuto del contribuente

Circolare n. 199/E del 10.07.1997 3

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e nei codici penale e di procedura penale. Pi in particolare, le attribuzioni e i poteri degli uffici dellAgenzia delle entrate sono stati previsti dal d.P.R. n. 633 del 1972 e dal d.P.R. n. 600 del 1973, i quali disciplinano gli obblighi ed i controlli in materia di Imposta sul valore aggiunto e di Imposte sui redditi. Larticolo 35, comma 24, del d.l. 4 luglio 2006, n. 223 (convertito, con modificazioni nella Legge n. 248 del 4 agosto 2006) ha introdotto larticolo 53 bis nel d.P.R. n. 131 del 26 aprile 1986 (testo unico dellImposta di registro) che estende le attribuzioni ed i poteri di cui agli articoli 31 e seguenti del d.P.R. n. 600 del 1973 con riguardo allimposta di registro, nonch allimposta ipotecaria e catastale previste dal testo unico di cui al d.Lgs. del 31 ottobre 1990, n. 347. Gli aspetti procedurali dellattivit di controllo ai fini dellImposta del valore aggiunto e delle Imposte dirette sono disciplinate dal combinato disposto degli articoli 33 del d.P.R. n. 600 e 52 del d.P.R. n. 633 del 1972. In particolare, larticolo 33 del d.P.R. n. 600 del 1973 prevede i controlli ai fini delle imposte dirette facendo espresso rinvio allarticolo 52 del d.P.R. n. 633 del 1972 che regolamenta gli aspetti procedurali per lesecuzione di accessi, ispezioni e verifiche ai fini dellImposta del valore aggiunto. Possono distinguersi quattro momenti fondamentali in cui si esplica lattivit di controllo: la fase preparatoria al controllo, la fase dellaccesso, quella del controllo documentale e quella del controllo di merito.

Fase preparatoria al controllo Tale fase antecedente a quella vera e propria dellaccesso presso la sede dove il contribuente svolge la propria attivit ed finalizzata allacquisizione di tutte le informazioni utili per linquadramento della complessiva posizione fiscale del soggetto e del settore nel quale questultimo opera. Le informazioni verranno reperite prevalentemente in Ufficio mediante gli strumenti a disposizione, primo tra tutti il collegamento allAnagrafe Tributaria: si rimanda al capitolo 2 per lapprofondimento di tale fase dellattivit di controllo.

Fase dellaccesso La fase dellaccesso prodromica allo svolgimento dei controlli dei documenti fiscalmente rilevanti e del controllo di merito. Essa, infatti, si basa sul potere di entrare in un determinato luogo e di restarvi per effettuare ricerche della documentazione, contabile ed extracontabile, fiscalmente rilevante, anche se chi ne ha la materiale disponibilit non presti il suo consenso o addirittura si opponga allesecuzione dellattivit in corso. La fase in argomento si esplica fondamentalmente: nella presentazione di rito dei verificatori alla controparte con lesibizione dei tesserini di riconoscimento; nel far prendere visione e consegnare copia della lettera dincarico per leffettuazione del controllo a firma del Direttore dellufficio di appartenenza dei verificatori. Inoltre, i verificatori effettueranno sussistendone i presupposti la rilevazione del personale presente al momento dellaccesso, individuando le mansioni svolte, la data di inizio e la natura del rapporto contrattuale, il tutto finalizzato, poi, a raffrontare i dati acquisiti con quelli risultanti dai libri e dalle scritture obbligatorie e a
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riscontrare il rispetto della normativa in materia di lavoro. Nella lettera di incarico devono essere indicati: lufficio che ha disposto il controllo, i nominativi dei funzionari preposti, la data ed i motivi dellintervento, lo scopo dellincarico e il tipo di controllo (es. verifica, accesso breve, accesso mirato), le generalit del contribuente, il luogo di esecuzione dellaccesso, le annualit sottoposte a controllo, il timbro ed il protocollo dellufficio e la sottoscrizione del direttore o del delegato. Alla luce dellarticolo 12 della Legge 27 luglio 2000, n. 212 , inoltre, opportuno che gi nella lettera di incarico siano menzionate le esigenze dindagine che giustificano lo svolgimento del controllo sul luogo di esercizio dellattivit. In taluni casi, per specifici rilevanti motivi, potrebbe rendersi necessario effettuare laccesso in luoghi adibiti ad abitazione dove non si svolga alcuna attivit commerciale o agricola, in uffici di enti che non esercitino attivit industriale, commerciale o agricola, in circoli privati o in locali adibiti promiscuamente allo svolgimento dellattivit ed ad abitazione: in tali evenienze, oltre alla lettera dincarico, necessaria anche lautorizzazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente in relazione al domicilio fiscale del contribuente. Altro importante adempimento dei verificatori al momento dellaccesso il richiamo al contribuente della Legge n. 212 del 2000 ed, in particolare, di quanto disposto dallarticolo 12 di tale norma. Tale richiamo pu avvenire anche mediante la consegna al contribuente di copia dello Statuto ovvero del solo articolo 12. Inoltre si richiama lattenzione sul comma 5 dellarticolo 12 della Legge n. 212 del 2000, modificato dal comma 2, lettera c) dellarticolo 7 del d.l. n. 70 del 13 maggio 2011, convertito dalla Legge n. 106 del 12 luglio 2011, che precisa: Il periodo di permanenza presso la sede del contribuente di cui al primo periodo, cos come leventuale proroga ivi prevista, non pu essere superiore a quindici giorni lavorativi contenuti nellarco di non pi di un trimestre, in tutti i casi in cui la verifica sia svolta presso la sede di imprese in contabilit semplificata e lavoratori autonomi. In entrambi i casi, ai fini del computo dei giorni lavorativi, devono essere considerati i giorni di effettiva presenza degli operatori civili o militari dellAmministrazione finanziaria presso la sede del contribuente. Si rinvia al paragrafo 3.1 (Laccesso) per lapprofondimento delle specifiche rilevazioni connesse alla presente metodologia.

Fase del controllo documentale La fase del controllo documentale si esplica non solo sullesame delle scritture contabili obbligatorie ma anche delle eventuali altre scritture e documenti (anche elettronici) rilevanti la cui tenuta non sia obbligatoria e che si trovino nei locali nei quali si accede. Lispezione ha come finalit il controllo della corretta istituzione, tenuta e conservazione delle scritture, nonch della loro complessiva attendibilit, anche nella prospettiva di una possibile rideterminazione in via induttiva del reddito e del volume daffari .
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Fase del controllo di merito

2 Al riguardo, si ricorda che il d.l. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito dalla Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, allarticolo 11, comma 1, afferma: Chiunque, a seguito delle richieste effettuate nellesercizio dei poteri di cui agli articoli 32 e 33 del d.P.R. n. 600 del 29 settembre 1973, e agli articoli 51 e 52 del d.P.R. n. 633 del 29 settembre 1972, esibisce o trasmette atti o documenti falsi in tutto o in parte ovvero fornisce dati e notizie non rispondenti al vero punito ai sensi dellarticolo 76 del d.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000..

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Il controllo di merito non pu prescindere dal controllo documentale contabile in quanto, in sostanza, finalizzato ad appurare la rispondenza del contenuto delle scritture con il reale svolgimento dei fatti aziendali o di quelli relativi allattivit professionale. Nel corso della fase in argomento i verificatori svolgono attivit indirizzate al controllo e riscontro della completezza, esattezza e veridicit delle scritture obbligatorie ai fini fiscali sulla scorta delle fatture e degli altri documenti relativi allattivit esercitata, compresi i libri sociali e le altre scritture previste da disposizioni non tributarie o comunque in possesso del contribuente controllato. Vi sono controlli che possono basarsi su situazioni di fatto appurate direttamente dai verificatori, mediante lanalisi della contabilit. Un esempio potrebbe essere laccertamento dellesistenza fisica di un bene strumentale annotato nel registro dei cespiti ammortizzabili. I controlli da metodologia, in particolare, sono finalizzati alla ricostruzione in via presuntiva delleffettiva dimensione dellattivit economica oggetto del controllo e del reale volume daffari prodotto dal soggetto. Questultima tipologia di controllo trova legittimazione nellarticolo 62-sexies, comma 3, del d.l. n. 331 del 1993 (convertito in Legge 29 ottobre 1993, n. 427), in base al quale la rettifica delle dichiarazioni pu essere fondata sulla esistenza di gravi incongruenze tra i ricavi, compensi e corrispettivi dichiarati e quelli desumibili dalle caratteristiche e condizioni di esercizio della specifica attivit svolta o dagli studi di settore. Nella procedura di ricostruzione citata, i controlli si traducono in operazioni di stima della potenzialit produttiva dellattivit economica oggetto di controllo, idonee da un lato a smentire lentit del giro daffari risultante dalle scritture contabili e, dallaltro a pervenire alla quantificazione del volume daffari pi verosimile in relazione alle effettive caratteristiche dellattivit svolta.

Verbalizzazioni Il controllo fiscale si estrinseca attraverso lesercizio di poteri istruttori intrusivi nella sfera giuridica del contribuente controllato. Lesercizio di tali poteri peraltro strettamente vincolato da modalit e condizioni dettate dalla legge, per cui deve essere adeguatamente documentato dai funzionari procedenti a riprova del rispetto della legge stessa. Pertanto, durante tutto liter del controllo i verificatori dovranno redigere appositi processi verbali: 1. nella fase dellaccesso dovr essere redatto il processo verbale di accesso, in cui dovranno essere descritte le operazioni compiute in tale fase (presentazione di rito, consegna lettera dincarico ecc.). Nella prassi, si soliti redigere tale documento alla fine della prima giornata di controllo, specificando anche la richiesta di esibizione della documentazione fiscalmente rilevante, la risposta e le dichiarazioni della parte; 2. nel caso in cui sia stata effettuata la rilevazione del personale al momento dellaccesso, andr redatto il processo verbale di constatazione di impiego di lavoratori che, in caso di constatazione di irregolarit (lavoratori parzialmente o totalmente in nero), andr spedito alla competente Direzione Provinciale del Lavoro per la successiva irrogazione delle sanzioni in materia;
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Il processo verbale di accesso conterr la descrizione della documentazione consegnata dal contribuente nel corso della giornata; nel caso tutta o parte della documentazione venga consegnata in giorni diversi, la descrizione di tali documenti avverr negli appositi processi verbali giornalieri. 6

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3. nel corso di ogni giornata successiva a quella dellaccesso dovr essere redatto il processo verbale giornaliero, che sintetizzer le operazioni svolte quotidianamente e gli eventuali contraddittori o dichiarazioni del contribuente; 4. al termine delle attivit di controllo, infine, i verificatori redigeranno il processo verbale di constatazione. Tale documento un atto pubblico per il quale prevista la forma scritta e fa fede fino a querela di falso (articolo 2700 del codice civile), che ha la funzione di documentare e spiegare (in primis al contribuente verificato e poi al funzionario accertatore dellufficio) lintero iter del controllo e gli eventuali rilievi da esso scaturiti. Nel redigere tali rilievi, occorrer indicare le violazioni commesse e gli elementi probatori documentali e/o deduttivi che hanno portato alla rilevazione delle stesse, motivando adeguatamente e con chiarezza argomentativa i passaggi che hanno condotto alla formulazione dei rilievi e richiamando le norme che regolano la materia. Al processo verbale di constatazione, una copia del quale deve essere consegnata al contribuente, dovranno essere allegati: il processo verbale di accesso, quello di rilevazione dei lavoratori, i processi verbali giornalieri e copia degli altri documenti, acquisiti nel corso del controllo, direttamente collegati agli elementi presuntivi o probatori da cui discendono gli eventuali rilievi. In linea generale, i documenti appena descritti dovranno indicare: il nome e cognome dei verbalizzanti con lindicazione dellufficio di appartenenza, gli estremi di identificazione della parte, il luogo, la data e lora in cui il processo verbale viene sottoscritto, la sottoscrizione dei verbalizzanti e del contribuente, leventuale circostanza della mancata sottoscrizione da parte del contribuente e dei motivi addotti, nonch lindicazione della consegna alla parte di una copia dello stesso o del fatto che lo stesso non stato ritirato, specificando che la copia del contribuente comunque disponibile in ufficio. Si vuole ricordare che larticolo 6, comma 1, del d.Lgs. del 19 giugno 1997, n. 218 prevede la possibilit, per il contribuente nei cui confronti siano stati effettuati accessi, ispezioni o verifiche, di chiedere allufficio, con apposita istanza, la formulazione della proposta di accertamento ai fini delleventuale definizione. Successivamente, con larticolo 83, comma 18 del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni nella Legge n. 133 del 6 agosto 2008, stato introdotto nel d.Lgs. 19 giugno 1997 n. 218 larticolo 5 bis che prevede la possibilit, da parte del contribuente, di prestare adesione anche ai verbali di constatazione in materia di imposte sui redditi e di imposta sul valore aggiunto, redatti ai sensi dellarticolo 24 della Legge 7 gennaio 1929, n. 4, che consentano lemissione di accertamenti parziali previsti dallarticolo 41 bis del d.P.R. n. 600 del 1973 e dallarticolo 54, comma quarto, del d.P.R. n. 633 del 1972.

2. FASE PREPARATORIA AL CONTROLLO


L'Amministrazione finanziaria gi in possesso, a vario titolo, di importanti informazioni, reddituali e non, che consentono un primo, e spesso ampio, inquadramento dellazienda o del professionista da sottoporre a controllo. Ulteriori informazioni possono essere raccolte mediante Internet, laccesso a banche dati on-line di altre istituzioni, analisi e studi statistici sul settore economico a cui appartiene il soggetto che si intende sottoporre a controllo, oltre che nel caso si rendesse necessario mediante appostamenti nelle adiacenze della sede di esercizio dellattivit. Lobiettivo finale quello di predisporre un fascicolo del contribuente che possa offrire al verificatore un

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quadro dinsieme della posizione non solo reddituale e fiscale, ma anche operativa e settoriale del contribuente stesso. Questo permette, infatti, di identificare sin da subito elementi di criticit tra loperato del soggetto e quanto da questo dichiarato, di finalizzare al meglio il controllo e rendere lo stesso pi veloce e proficuo, di corroborare infine i riscontri derivanti dalla ricostruzione del volume dei ricavi o compensi conseguiti nellesercizio di attivit di impresa o artistico-professionali basate su prove di natura presuntiva. In questa fase sar opportuno che lanalisi della posizione del soggetto, pur dovendosi concentrare sul/i periodo/i dimposta oggetto della verifica, permetta di avere un trend dellandamento economico e reddituale del soggetto nel tempo. A tal fine, quindi, lanalisi abbraccer un lasso di tempo di almeno 3 anni, ricomprendendo i periodi dimposta oggetto del controllo. Questa fase dellattivit, inoltre, consente ai verificatori di: verificare se nei confronti del soggetto sono state gi eseguite nel corso degli ultimi anni altre attivit istruttorie esterne, la loro tipologia ed il risultato delle stesse al fine di valutare lopportunit di una reiterazione del controllo ; valutare lopportunit di predisporre laccesso contemporaneo o in tempi ravvicinati nei diversi punti di esercizio dellattivit (unit locale principale e succursali); in caso di societ, controllare la presenza dei soci di societ di persone con occupazione prevalente"; controllare lesistenza e lentit dei rapporti commerciali fra societ e soci con partita I.V.A. ed analogo codice attivit; dare una prima valutazione complessiva sulla credibilit dei redditi dichiarati dallazienda o dal professionista; acquisire le informazioni sullevoluzione storica del fatturato e del reddito dichiarati, da completare con i dati riscontrabili presso lazienda; indagare sui rapporti finanziari fra societ e soci (finanziamenti dalla societ ai soci) nel caso di societ di capitale a ristretta base azionaria; indagare sui criteri di determinazione dei compensi agli amministratori.
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2.1 Analisi e acquisizione delle informazioni presenti in Anagrafe Tributaria Primo e fondamentale strumento operativo per acquisire informazioni linterrogazione dei dati del contribuente al sistema dellAnagrafe Tributaria . La base dati dellAnagrafe Tributaria dinamica, in quanto contiene le informazioni disponibili al momento dellinterrogazione su un soggetto, sia esso persona fisica ovvero societ. Tali informazioni provengono dagli atti che il contribuente ha trasmesso allAmministrazione finanziaria (dichiarazioni di inizio attivit, dichiarazioni dei
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Ci si riferisce al processo produttivo e gestionale dellazienda o al modus operandi del professionista da controllare. Ci si riferisce al settore economico in cui opera lazienda o il professionista. 6 Al riguardo si richiama lattenzione sul co. 2, punto 1 della lettera a) dellarticolo 7 del d.l. n. 70 del 13 maggio 2011, convertito dalla Legge n. 106 del 12 luglio 2011. 7 In questo contesto si fa riferimento allapplicazione SERPICO, disponibile sul portale FISCO (area Funzioni Generali) della intranet dellAgenzia delle Entrate.
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redditi, versamenti, atti del registro ecc.), da quelli che questultima gli ha notificato (processi verbali di constatazione, accertamenti o atti di contestazione, iscrizioni a ruolo, contenzioso ecc.) e da ulteriori fonti, prevalentemente esterne allAmministrazione finanziaria, quali altri enti (Agenzia del Territorio, Motorizzazione, CCIAA ecc.), istituti di credito, aziende che stipulano contratti di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici, idrici e del gas ecc. Tutte le informazioni contenute in Anagrafe Tributaria sono ormai trasmesse e acquisite mediante procedure telematiche e sono sottoposte ad un processo di validazione che mira a garantirne la qualit . Per predisporre il fascicolo del contribuente che si sta sottoponendo a controllo, occorrer acquisire ove presenti almeno le seguenti informazioni, distinte a seconda della tipologia di soggetto: Persona fisica
INFORMAZIONI ANAGRAFICHE
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Persona non fisica

codice fiscale partita IVA attiva (e data di apertura) codice attivit dichiarato altre attivit esercitate autorizzazione alle operazioni intracomunitarie domicilio fiscale (ed eventuali variazioni) ufficio dellAgenzia delle entrate territorialmente competente sul soggetto in base al domicilio fiscale famiglia fiscale esistenza di eventuali partite I.V.A. cessate sede di esercizio dellattivit

codice fiscale partita IVA attiva (e data di apertura) codice attivit dichiarato altre attivit esercitate autorizzazione alle operazioni intracomunitarie sede legale (ed eventuali variazioni) domicilio fiscale (ed eventuali variazioni) ufficio dellAgenzia delle entrate territorialmente competente sul soggetto in base al domicilio fiscale esistenza di eventuali partite I.V.A. cessate altre sedi di esercizio dellattivit e luogo di conservazione delle scritture contabili precedenti Denominazioni / Nature Giuridiche variate dal soggetto

rappresentanze e partecipazioni in societ luogo di conservazione delle scritture contabili

rappresentanze, soci e confluenze residenze estere dati del registro imprese (fonte CCIAA) dati del registro protesti (fonte CCIAA) dati del registro imprese (fonte CCIAA) dati del registro protesti (fonte CCIAA)
INFORMAZIONI REDDITUALI

dati delle dichiarazioni dei redditi ed in particolare reddito dimpresa/lavoro autonomo e

dati delle dichiarazioni dei redditi ed in particolare reddito dimpresa/lavoro autonomo e complessivo

In particolare viene sempre verificata la correttezza del codice fiscale ovvero della partita IVA del soggetto a cui si riferiscono. 9

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complessivo (va controllato un trend di almeno tre anni, ricomprendendo sempre i periodi dimposta oggetto del controllo e quello in corso al momento dellaccesso) presenza di provvedimenti agevolativi (sanatorie, crediti dimposta, emersione lavoro irregolare, concordato preventivo biennale, aiuti di Stato ecc.) presenza di comunicazioni (dichiarazioni

(va controllato un trend di almeno tre anni, ricomprendendo sempre i periodi dimposta oggetto del controllo e quello in corso al momento dellaccesso) presenza di provvedimenti agevolativi (sanatorie, crediti dimposta, emersione lavoro irregolare, concordato preventivo biennale, aiuti di Stato ecc.) presenza dintento, ecc.) dati dei rimborsi di comunicazioni nazionale, (dichiarazioni trasparenza

dintento, ecc.) dati dei rimborsi

consolidato

DATI DELLACCERTAMENTO

presenza e dati di attivit istruttorie (verifiche, accessi) presenza e dati di segnalazioni (es. segnalazioni dei Comuni, della GdF, dellINPS ecc.) presenza e dati di atti di accertamento, atti di

presenza e dati di attivit istruttorie (verifiche, accessi) presenza e dati di segnalazioni (es. segnalazioni dei Comuni, della GdF, dellINPS ecc.) presenza e dati di atti di accertamento,

accertamento contestazione,

con

adesione,

accertamento con adesione, atti di contestazione, accertamenti parziali, accertamenti da studi di settore e da parametri domande di chiusura liti pendenti e proposte di conciliazione presenza e dati dei ricorsi in sede contenziosa

accertamenti

parziali,

accertamenti da studi di settore e da parametri domande di chiusura liti pendenti e proposte di conciliazione presenza e dati dei ricorsi in sede contenziosa

DATI DELLE RISCOSSIONI

presenza e dati dei versamenti con modello F24 e F23 presenza e dati dei ruoli, degli sgravi, delle rateazioni e sospensioni

presenza e dati dei versamenti con modello F24 e F23 presenza e dati dei ruoli, degli sgravi, delle rateazioni e sospensioni

ALTRE INFORMAZIONI

(di carattere patrimoniale e relativi alla capacit contributiva) dati del Catasto (fabbricati e terreni) dati della conservatoria presenza e dati sui veicoli (autovetture, dati del Catasto (fabbricati e terreni) dati della conservatoria presenza e dati sui veicoli (autovetture,

aeromobili, natanti) intestati al soggetto o in leasing

aeromobili, natanti) intestati al soggetto o in leasing


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presenza e dati degli atti registrati presenza e dati riguardanti quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso, premi di assicurazione sulla vita e

presenza e dati degli atti registrati presenza e dati riguardanti quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso, premi di assicurazione sulla vita e

contro gli infortuni, contributi previdenziali ed assistenziali (ex art. 78 della Legge n. 413/91) titolarit e dati sulle utenze elettriche, idriche, gas e telefoniche bonifici bancari effettuati/ricevuti con riferimento alle agevolazioni per ristrutturazioni edilizie

contro gli infortuni, contributi previdenziali ed assistenziali (ex art. 78 della Legge n. 413/91) titolarit e dati sulle utenze elettriche, idriche, gas e telefoniche bonifici bancari effettuati/ricevuti con riferimento alle agevolazioni per ristrutturazioni edilizie ovvero per riqualificazione energetica. movimenti di capitale da e per lestero coerenti con la soglia antiriciclaggio presenza e dati sui contratti assicurativi stipulati dal soggetto altre comunicazioni da enti esterni (licenze e autorizzazioni, o concessioni, contratti dappalto, ecc.) presenza e dati e riguardanti acquisti/vendite

ovvero per riqualificazione energetica. movimenti di capitale da e per lestero coerenti con la soglia antiriciclaggio presenza e dati sui contratti assicurativi stipulati dal soggetto altre comunicazioni da enti esterni (iscrizione ad albi professionali, licenze e autorizzazioni

comunali, concessioni, contratti dappalto, ecc.) presenza e dati e riguardanti acquisti/vendite

importazioni/esportazioni

importazioni/esportazioni intracomunitari e da black list

intracomunitari e da black list comunicazioni crediti dimposta Ministero per le attivit produttive (MAP) e Ministero

comunicazioni crediti dimposta Ministero per le attivit produttive (MAP) e Ministero

dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca (MIUR) presenza del soggetto come comunicante elenco clienti e fornitori comunicazioni da strutture sanitarie private comunicazioni stampati fiscali comunicazioni contribuenti minimi in franchigia

dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca (MIUR) presenza del soggetto come comunicante elenco clienti e fornitori comunicazioni da strutture sanitarie private

comunicazioni stampati fiscali

2.2 Ulteriori fonti di informazioni Al fine di raccogliere maggiori informazioni sul soggetto da sottoporre a controllo e completare il suo inquadramento economico e reddituale, sar estremamente importante effettuare ricerche ed analisi mediante ulteriori fonti e strumenti operativi: se ne riportano, si seguito, alcuni tra i pi importanti.

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Collegamento alle Camere di Commercio Tale procedura stata realizzata e messa a disposizione mediante apposito link in SERPICO. Essa consente di interrogare i dati sia di una impresa che di una persona fisica contenuti nel Registro Imprese delle Camere di Commercio. Tale sezione di SERPICO presenta una schermata distinta in tre sezioni: la prima, denominata Dati Identificativi della posizione REA presso la CCIAA, riporta le informazioni anagrafiche del soggetto interrogato; la seconda, denominata Informazioni sui Bilanci, in cui sono riportati e puntualmente scaricabili/interrogabili i singoli Bilanci relativi ai vari periodi dimposta; la terza, denominata Informazioni presenti, vengono di seguito sintetizzate: Informazioni da statuto, statuto depositato Capitale e strumenti finanziari Storia delle societ o enti controllanti Scioglimento, procedure concorsuali, cancellazione Soci e titolari di diritti su quote o azioni Partecipazioni in altre societ Amministratori Sindaci, membri organi di controllo Titolari di altre cariche o qualifiche Societ o enti controllanti Trasferimenti d'azienda, fusioni, scissioni, subentri Attivit, albi, ruoli e licenze Sede e unit locali Pratiche in istruttoria Storia delle modifiche Storia delle partecipazioni in altre societ che evidenzia informazioni di dettaglio sullazienda che

INTERNET e Mass Media Internet rappresenta una fonte molto ampia e proficua di informazioni, non solo con riferimento al reperimento di dati puntuali riguardanti il soggetto che si sta indagando ma anche con riguardo agli elementi che consentono di fare unanalisi del settore economico di riferimento dellattivit da controllare e del suo andamento. Nel corso della navigazione in Internet finalizzata allacquisizione delle informazioni sopra citate, occorre
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ricordare limportanza di saper valutare la fondatezza dei dati trovati, al fine di saper selezionare quelli effettivamente spendibili in sede di controllo (anche attraverso il contraddittorio con il contribuente). Nel caso in cui gi si dispone di uno specifico indirizzo web che fa riferimento allimpresa/soggetto indagato, evidente la possibilit di navigare nel sito al fine di acquisire indicazioni sia di carattere generale sullattivit (ad esempio la localizzazione pubblicizzata, la tipologia di attivit svolta in concreto ecc.) sia di tipo specifico direttamente utilizzabili ai fini della ricostruzione del volume daffari (ad esempio la presenza di cataloghi, listini, vendite realizzate, ecc.). Le ricerche in Internet, tuttavia, non devono prescindere mai dallutilizzo dei cosiddetti motori di ricerca (ad esempio Google allindirizzo www.google.it). I motori di ricerca contengono una finestra in cui possibile digitare una o pi parole per avviare lindagine sulla rete: il verificatore potr, ad esempio, digitare il nome/denominazione del soggetto e cliccare su cerca, ottenendo una serie di collegamenti (link) e di pagine web contenenti la parola da lui cercata. Con riferimento allacquisizione di elementi che possano consentire unanalisi di settore anche di tipo territoriale, si richiamano a mero titolo di esempio alcuni siti istituzionali e altri privati (ma di ampia notoriet ed affidabilit): www.istat.it; www.unioncamere.it; http://www1.agenziaentrate.it/ufficiostudi/; www.sose.it;

www.censis.it; www.cnel.it; www.tagliacarne.it. Anche le informazioni quotidianamente riportate sulla stampa (soprattutto quella locale e quella specializzata) possono rappresentare utili elementi per lidentificazione di comportamenti evasivi ovvero corroborativi delle ricostruzioni da effettuare nel corso del controllo: basti pensare alle pubblicit ovvero agli annunci promozionali ecc..

2.3 Profili organizzativi e inquadramento giuridico Caratteristiche del settore I Centri di assistenza fiscale sono strutture intermedie tra contribuenti e Amministrazione Finanziaria. Il settore dellassistenza fiscale ai contribuenti ha ricevuto una prima regolamentazione con lart. 78, comma da 1 a 26 della L. 30 dicembre 1991, n. 413. Successivamente lintera disciplina stata sostanzialmente modificata dagli articoli 32 e seguenti del d.Lgs. n. 241/1997, aggiunti con d.Lgs. 28 dicembre 1998, n. 490. Nellanno 1999 sono stati inoltre pubblicati i seguenti decreti: D.M. 31 maggio 1999, n. 164 concernente il Regolamento recante norme per lassistenza fiscale resa dai C.A.F. per le imprese e per i dipendenti, dai sostituti dimposta e dai professionisti. Tale decreto prevede tra laltro che: il capitale minimo delle societ richiedenti non pu essere inferiore a 100 milioni, a meno che il codice civile non preveda limiti superiori (art. 5); per garantire agli utenti il risarcimento degli eventuali danni subiti in conseguenza della non corretta assistenza fiscale prestata, le societ richiedenti devono stipulare una polizza di assicurazione della responsabilit civile non inferiore a 2 miliardi (art.6); le procedure per il rilascio dellautorizzazione allo svolgimento dellattivit di assistenza fiscale rientrano
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nella competenza del Dipartimento delle Entrate (art. 7); gli uffici del Dipartimento delle Entrate effettuano accessi, ispezioni, verifiche presso la sede e gli uffici periferici del C.A.F. e delle societ di servizi di cui i centri si avvalgono (art. 10); per lo svolgimento dellattivit di assistenza fiscale, il C.A.F. pu avvalersi di societ di servizi aventi determinati requisiti, anche se le operazioni compiute sono effettuate sempre sotto il diretto controllo del C.A.F. concedente, che ne assume la responsabilit (art. 11); le operazioni di raccolta delle dichiarazioni e della relativa documentazione e di consegna ai contribuenti delle dichiarazioni elaborate e dei prospetti di liquidazione, possono essere effettuate dai C.A.F. dipendenti tramite i propri soci o associati (art. 16, comma 4). Decreto Direttoriale 12 luglio 1999 riguardante lIndividuazione degli uffici competenti per le attivit di assistenza fiscale e gli adempimenti connessi, il cui capo II riguarda i Centri di assistenza fiscale. Prima dellemanazione del Decreto Direttoriale 12 luglio 1999, liter procedimentale previsto per il rilascio dellautorizzazione era di competenza ministeriale; tale procedura stata attribuita alle Direzioni regionali delle Entrate (art.1) anche se lAlbo dei Centri autorizzati continua ad essere tenuto presso la Direzione Centrale per lAccertamento e la Programmazione. La vigilanza sulle attivit dei Centri invece attribuita sia alla Direzione Centrale per lAccertamento che alle Direzione Regionale delle Entrate (art. 4).

Dati sui C.A.F. e diffusione territoriale Sono state individuate due diverse categorie di Centri di assistenza fiscale, distinte a seconda dei soggetti costituenti e delle funzioni ad esse attribuite. La prima categoria, cosiddetti C.A.F. Imprese, comprende: Centri costituiti da associazioni sindacali di categoria fra imprenditori istituite da almeno 10 anni e presenti nel C.N.E.L. o, se non presenti, cui sia stata riconosciuta la rilevanza nazionale per numero degli associati e diffusione delle strutture sul territorio; associazioni sindacali diverse dalle precedenti e istituite da almeno 10 anni fra gli stessi soggetti; organizzazioni aderenti alle predette associazioni, previa delega di quelle di appartenenza.

C.A.F. Imprese A richiesta, il Responsabile dellassistenza fiscale del Tipo di utente Cosa offrono Centro tenuto a rilasciare (art. 2 D.M. 31 maggio 1999 n.164):

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I C.A.F. imprese prestano lattivit di assistenza fiscale a favore delle imprese

redazione scritture contabili; elaborazione e predisposizione dichiarazioni tributarie; altri adempimenti previsti dalla legislazione tributaria; assistenza per la compilazione delle dichiarazioni sostitutive ISEE (indicatore di situazione economica equivalente,

Visto di conformit dei dati riportati nelle

dichiarazioni predisposte dal Centro, rispetto ed alla alle

associate alle organizzazioni che hanno costituito i C.A.F. stessi, nonch a favore dei soci di societ di persone, dei partecipanti familiare partecipante coniugale. Sono escluse dallassistenza fiscale, ai sensi dellart.34, c.1, del d.Lgs. 9 luglio 1997, n. 241 le imprese soggette allimposta sul reddito delle persone giuridiche tenute alla nomina del collegio sindacale, nonch quelle alle quali non sono applicabili le disposizioni concernenti gli studi di settore, diverse dalle societ e allimpresa coniuge allazienda

documentazione risultanze contabili; delle scritture delle

scritture

contabili

rispetto alla documentazione di supporto; N.B. Il rilascio del visto implica lattestazione della congruit

cosiddetto riccometro) (art. 2, comma 4 del D.M. 305/99)

dellammontare dei ricavi o dei compensi dichiarati rispetto a quelli determinabili sulla base degli studi di settore, ove

applicabili, ovvero lattestazione delle cause che giustificano lo scostamento.

Asseverazione attesta che i dati contabili ed extracontabili lapplicazione settore, rilevanti degli studi per di alla

cooperative e loro consorzi che, unitamente ai propri soci fanno riferimento alle

comunicati

associazioni

nazionali

amministrazione

finanziaria,

riconosciute in base al d.Lgs. del Capo provvisorio dello Stato n.1577 del 14/12/1947

sono corrispondenti alle scritture contabili.

I C.A.F. Imprese, secondo lordine di iscrizione allalbo ministeriale, sono i seguenti (dati aggiornati al novembre 1999): C.A.F. INDIRIZZO PARTITA I.V.A. PRISMA s.r.l. C.N.A. Lazio s.r.l. Via Donizetti 30 - 20122 Milano Via Ostiense 131/L Roma 07768880150 04498881004
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C.N.A. Veneto s.r.l. (in liquidazione) C.N.A. Toscana s.r.l. (in liquidazione) C.N.A. Lombardia s.r.l. (in liquidazione) C.N.A. Emilia Romagna s.r.l. CAF C.N.A. Marche s.r.l. CLAAI s.r.l. (in liquidazione) ART s.r.l. C.N.A. Piemonte e Valle dA. s.r.l. (in liquidazione) Emilia L.N.C. e M. s.r.l. Romagna Marche L.N.C.M. s.r.l. Asarva Confartigianato s.r.l. C.N.A. Molise s.r.l. Federpesca s.r.l. Lega Toscana L.N.C.M. s.r.l. C.N.A. Puglia s.r.l. Confesercenti Liguria s.r.l. Confesercenti Marche s.r.l. Confesercenti Veneto Friuli s.r.l. Trasporti s.r.l. Idea Marche s.r.l. Comitato Lombardo L.N.C.M. s.r.l. Confesercenti Emilia Rom. s.r.l. UNICAAF s.r.l. Nord s.r.l. Confesercenti Trentino A.A. srl Servizio Italia s.r.l. Alar Claai s.r.l. I.L.A. s.r.l. Cidec Marche s.r.l. APAC CLAAI s.r.l. ACAI Imprese s.r.l. CASA s.r.l. USARCI s.r.l.

Via Rampa Cavalcavia 28 Mestre Via Alamanni 31 - 50123 Firenze viale Monza 270 - 20128 Milano Viale A. Moro 22 - 40127 Bologna Via XXV Aprile 7 Ancona Piazza Pattari 4 20121 Milano Via Torretta 12 - 24100 Bergamo Via Roma 366 - 10100 Torino Via A.B. Nobel 19 - 42100 Reggio Emilia Via Faentina 106 - 48100 Ravenna Viale Milano 5 - 21100 Varese Via Tiberio 104/6 - 86100 Campobasso Corso Italia 92 - 00198 ROMA Largo Alinari 21 - 50123 Firenze Via Concilio Vaticano II 138/b - 70199 Bari Via Caffaro 3/8 Genova Via Matteotti 85 60100 Ancona Via Trieste 32 - 35100 Padova Via Panama 62 Roma Via Alessandria 12 - 63100 Ascoli P. Via Palmanova 22 - 20100 Milano Via Don Bedetti 26 - 40100 Bologna Via Calzoni 1/3 - 40100 Bologna Via Decorati al V.C. 15 - 20122 Milano Via R.Guardini 14 - 38100 Trento Via Gorizia 85 - 66100 Chieti Zona Industriale IX Strada 23/g 35129 Padova Via Alessandria 112 Roma Corso V.Emanuele 21 Ascoli Piceno Via G.B. Tiepolo 26 Padova Piazza Capranica 78 Roma Corso Cavour 129 Macerata Via Pastrengo 29 Torino

02665200271 04448660482 10841280158 04149250377 01310110422 10571710150 02242160162 06490940019 01547190353 01238450397 01878280120 00843370701 04586311005 04513170482 04430870727 03369740109 01310450422 01417560289 04652931009 01362230441 11096740151 04150370379 04188210373 11063310152 01398930220 01803230965 03247450285 04808641007 01512520444 00127780286 04545051007 01186710438 05796230018

La seconda categoria, cosiddetti C.A.F. Dipendenti, comprende: Centri costituiti da organizzazioni sindacali dei lavoratori dipendenti e pensionati od organizzazioni territoriali da esse delegate aventi complessivamente almeno 53.000 dipendenti; sostituti dimposta ex art. 23 del d.P.R. 600/1973 aventi complessivamente almeno 50.000 dipendenti; associazioni di lavoratori promotrici di istituti di patronato riconosciuti in base al d.Lgs. C.P.S. n. 804/1947
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aventi complessivamente almeno 50.000 aderenti o dipendenti. C.A.F. DIPENDENTI A richiesta, il Responsabile dellassistenza fiscale del Tipo di utente Cosa offrono Centro tenuto a rilasciare (art. 2 D.M. 31.05.99 n.164): contribuenti non titolari di reddito di lavoro autonomo di cui allart. 49, co.1 e di reddito dimpresa di cui all art. 51 del T.U.I.R., ossia lavoratori dipendenti, pensionati e prestatori di collaborazioni predisposizione ed elaborazione delle dichiarazioni fiscali; altri adempimenti tributari Visto di conformit Attesta laderenza dei dati esposti elaborate nelle dichiarazioni relativa

richiesti dai contribuenti, quali ad esempio: compilazione asseverazione ed del

alla

documentazione. Tale visto implica anche il riscontro dei dati certificati con le disposizioni che

coordinate e continuative.

questionario mod. RED (da restituire allINPS); assistenza compilazione dichiarazione per la della sostitutiva

disciplinano gli oneri deducibili e detraibili, le detrazioni ed i crediti scomputo dacconto. Il visto pu essere rilasciato solo se le dichiarazioni e le scritture contabili sono state predisposte C.A.F.; tale e tenute dal si dimposta delle e lo

ritenute

ISEE o riccometro: (art.2, comma 4 del D.M. 305/99).

condizione

intende rispettata anche se le dichiarazioni sono tenute e le dallo scritture stesso

contribuente ovvero da una societ di servizi di cui allart. 11, c. 1, del D.M. 31 maggio 1999, n. 164, a condizione che le relative attivit siano svolte sotto il diretto controllo e responsabilit del C.A.F. stesso. Poich i C.A.F. dipendenti hanno sul territorio nazionale delle filiazioni capillari, ubicate in genere nelle sedi periferiche degli enti che hanno costituito i C.A.F., non si riporta lelenco completo degli stessi perch gi oggetto di apposita pubblicazione del Ministero delle Finanze. Poich lelenco sottoposto a continui aggiornamenti, nella scelta dei soggetti da controllare occorrer fare riferimento ai dati esistenti presso la Divisione della D.R.E. che istituzionalmente si occupa della vigilanza. I rapporti tra il C.A.F. e le societ di servizi sono regolati da apposita convenzione, nella quale in genere
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prevista una ripartizione del solo compenso corrisposto dal Ministero e non dagli eventuali introiti scaturenti dallassistenza vera e propria. Poich le imprese di servizi operano per delega dei C.A.F., conformemente al dettato normativo, lobbligo assicurativo dei rischi professionali fa capo al C.A.F. delegante.

Modalit di esercizio dellattivit A causa della stagionalit dei lavori, le organizzazioni pi piccole, che sono poco strutturate e possono contare su bassi volumi di lavoro, hanno la tendenza ad avvalersi di collaboratori occasionali. Talvolta la presenza di un punto di raccolta o di una sede risponde solo a criteri di immagine, tant vero che per il contenimento dei costi, i centri zonali sono ubicati e coesistono, allinterno di sedi sindacali. Pur non essendo obbligatoria lesposizione di un tariffario, molti Centri pubblicizzano - mediante cartelli - i prezzi relativi ai diversi tipi di assistenza. Un problema particolare costituito dai casi in cui lassistenza fiscale venga affidata dai C.A.F. dipendenti a imprese di servizi operanti come associazioni non riconosciute, che potrebbero dissimulare le prestazioni svolte per assistenza fiscale sotto forma di servizi offerti agli associati cui corrispondono quote di adesione diversificate a seconda delle prestazioni richieste. In definitiva, le entrate dei C.A.F. sono costituite da: quote fisse di compenso, stabilite con decreto ministeriale, a remunerazione dell'accettazione e del trattamento dei modd. 730; compensi variabili in funzione del tipo di assistenza fiscale prestata. Lattenzione dei verificatori deve concentrarsi in particolare su questi ultimi perch dalla mancata registrazione di tali compensi possono scaturire comportamenti evasivi.

Procedure per la corresponsione dei compensi ai C.A.F. per il trattamento delle dichiarazioni (D.M. 2 dicembre 1998) Per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa in via telematica, spetta ai C.A.F. un compenso di .25.000 - rivalutabile annualmente in base alla variazione dellindice dei prezzi (art. 38 d.Lgs. 241/97) - che viene erogato in base alla seguente procedura. Entro 15 giorni dalla scadenza del termine stabilito per linvio telematico delle dichiarazioni, i Centri di assistenza presentano al Ministero delle Finanze, Dipartimento delle Entrate (Direzione centrale per i servizi generali il personale e lorganizzazione) la fattura relativa ai compensi spettanti, assoggettati ad I.V.A.. Il Centro informativo del Dipartimento delle Entrate elabora dapprima le dichiarazioni dei redditi trasmesse per via telematica da ciascun C.A.F. e predispone per ogni Centro unattestazione relativa al numero delle dichiarazioni ricevute per le quali va corrisposto il compenso. La Direzione Centrale per i Servizi Generali, il Personale e lOrganizzazione, dopo aver ricevuto la citata attestazione, emette i relativi ordinativi di pagamento, che vengono estinti mediante accredito in conto corrente bancario, in base alle coordinate fornite dai singoli Centri.
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Schematicamente la procedura pu essere cos riassunta:

Liquidazione competenze ai C.A.F.

Centro Assistenza Fiscale ************** Fatture Compensi Trasmissione Dichiarazioni telematiche

Centro Informativo del Dipartimento delle Entrate ***************

elabora file delle dichiarazioni per le quali spetta un compenso predispone la relativa attestazione

Dipartimento delle Entrate Direzione centrale per i servizi generali, personale e organizzazione ************** - sulla base delle attestazioni emette ordinativi di pagamento - provvede ad effettuare accredito nel conto corrente bancario

Occorre far presente che finora il pagamento dei compensi avvenuto con un certo ritardo, per cui ricorrente la pratica della richiesta di acconti sui compensi annualmente maturati. Compensi corrisposti ai C.A.F. per raccolta e trattamento delle dichiarazioni: per lanno dimposta 1997: lire 20.340 (Decreto Direttore Generale delle Entrate 12 novembre 1998); per lanno dimposta 1998: lire 20.706 e lire 25.883 in caso di invio telematico (Decreto Direttore Generale delle Entrate 15 giugno 1999).

La vigilanza a tutela dei contribuenti Alcuni particolari tipi di controlli (cosiddetti formali), rientranti nellambito dellattivit di vigilanza, vengono effettuati dalle Direzioni regionali allo scopo di riscontrare la regolarit e la correttezza del servizio di assistenza fiscale fornito agli utenti. Le eventuali irregolarit formali riscontrate nel corso di tali ispezioni sono sanzionate dalle Direzioni Regionali delle Entrate.

3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO


3.1 Laccesso Lattivit dei centri di assistenza strettamente connotata dal punto di vista temporale poich raggiunge dei picchi quando iniziano le operazioni connesse alla predisposizione dei modd. 730, cala leggermente nella successiva fase di elaborazione ed ridotta al minimo nella rimanente parte dellanno.

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Pertanto sar opportuno effettuare laccesso nel periodo durante il quale le attivit del Centro sono pi intense, coincidente in genere con il bimestre maggio/giugno. Va altres evitato laccesso nel periodo di inizio del servizio in quanto molti Centri emettono la fatture per le prestazioni svolte al momento della riconsegna della dichiarazione e quindi attorno alla met di giugno. Il compenso viene generalmente riscosso e la fattura emessa non al momento dellaccettazione del mod. 730, ma allatto della consegna dello stesso elaborato: tale comportamento in linea con le disposizioni fiscali. I Centri di assistenza, sia per dipendenti che per imprese, solitamente ricevono per appuntamento, per programmare meglio lesecuzione del lavoro; sar pertanto utile ricercare la documentazione (contabile e soprattutto quella extracontabile: schedari, agende, rubriche telefoniche, corrispondenza, fascicoli, brogliacci, ricevute di protocollazione di trasmissioni telematiche delle dichiarazioni etc.), attraverso la quale poter individuare lentit e la tipologia del lavoro svolto e per rilevare eventuali dati in contrasto con le scritture contabili. Al riguardo si richiamano le indicazioni operative contenute nel paragrafo 1.2 nella parte Fase dellaccesso.

3.2 Rilevazione del personale Tra i controlli da effettuarsi al momento dellaccesso presso i locali destinati allesercizio dellattivit dimpresa o di lavoro autonomo, vi quello del personale presente e della corretta tenuta dei libri e registri obbligatori previsti dalla normativa in materia di lavoro. Lobiettivo quello di verificare: il corretto adempimento delle prescrizioni stabilite dalla normativa in materia di lavoro, secondo quanto

di seguito indicato; il corretto adempimento degli obblighi fiscali di cui agli articoli 13 commi 3, 21 e 22 del d.P.R. n. 600/73.

La rilevazione del personale va effettuata con tempestivit al momento dellaccesso, proseguendo poi, nel corso del controllo, alla raccolta ed allesame degli elementi informativi acquisiti sui lavoratori che hanno prestato collaborazione allimpresa o al lavoratore autonomo con particolare riferimento ai periodi dimposta oggetto di verifica. Una volta identificato tutto il personale presente in sede, occorrer procedere ad effettuare delle interviste individuali ad ogni soggetto. Di seguito si elencano le informazioni minimali che, nel corso dellintervista, occorre necessariamente acquisire, con riferimento a ciascun lavoratore, per un corretto ed efficace controllo degli adempimenti previsti, in materia contributiva e fiscale, a carico del datore di lavoro: dati identificativi del lavoratore - codice fiscale (ove attribuito), dati anagrafici (nome, cognome, data e

luogo di nascita, residenza); estremi del documento di riconoscimento (laddove esibito);

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tipologia del rapporto di lavoro (ad esempio lavoratore subordinato, co.co.co, co.co.pro, titolari e soci di

imprese artigiane/commerciali, coadiuvanti o collaboratori dei titolari o soci di imprese artigiani/commerciali, lavoratori occasionali, lavoratori autonomi ecc.); qualifica del lavoratore (dirigente, quadro, impiegato, operaio, apprendista ecc.); retribuzione/compenso percepito.

del tutto evidente che, prima, durante e dopo lintervista, i verificatori osserveranno e valuteranno, ove possibile, leffettiva attivit svolta dai singoli lavoratori intervistati, al fine di verificarne la corrispondenza con quanto riportato nei documenti obbligatoriamente previsti dalla normativa sul lavoro. Terminate le interviste, infatti, i verificatori avranno cura di chiedere al datore di lavoro lesibizione, ove obbligatori: 1. delle comunicazioni preventive di instaurazione del rapporto di lavoro che, ai sensi della Legge n. 296/2006, i datori di lavoro hanno lobbligo di effettuare al centro per limpiego nel cui ambito territoriale ubicata la sede di lavoro; 2. il Libro Unico del lavoro dallanno dimposta 2009); 3. la documentazione extra-contabile, qualora reperita, dalla quale emerge limpiego di
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(che ha sostituito il libro paga e il libro matricola obbligatoriamente a partire

lavoratori/collaboratori. Si raccomanda, in modo particolare, il reperimento delle comunicazioni preventive di cui al precedente punto 1, in quanto lart. 4 della Legge n. 183 del 4/11/2010 ha modificato larticolo 3 del d.l. n. 12 del 22 febbraio 2002, convertito dalla Legge n. 73 del 23 aprile 2002, riguardante la maxisanzione per il lavoro sommerso. In particolare il nuovo dettato normativo fa riferimento, anzich allimpiego di lavoratori non risultanti dalle scritture o altra documentazione obbligatoria, allimpiego, da parte di datori privati (con esclusione dei datori di lavoro domestico) di lavoratori subordinati in assenza di comunicazione preventiva fatta al Centro per limpiego, ai sensi dellart. 9-bis, co. 2, del d.l. n. 510 del 1996, cos come convertito dalla Legge n. 608 del 1996 e da ultimo sostituito dallart. 1, co. 118 della Legge n. 296 del 2006. Gli eventuali rilievi deriveranno, oltre che dal riscontro della mancata comunicazione preventiva che il datore di lavoro ha lobbligo di effettuare al Centro per limpiego, dalle discordanze tra quanto constatato - anche a seguito delle interviste - e quanto risultante dalla documentazione acquisita. Tutte le operazioni eseguite, nonch i rilievi effettuati, andranno puntualmente riportate nel processo verbale di constatazione di impiego di lavoratori, che former parte integrante del processo verbale di constatazione.

9 La Legge Finanziaria 2007, introduce importanti novit in materia di comunicazioni relative ai rapporti di lavoro. In particolar modo il comma 1184 ha operato cambiamenti allart. 9-bis della Legge n. 608/1996, stabilendo che a partire dal 1 gennaio 2007 tutte le comunicazioni relative allinstaurazione di un rapporto di lavoro subordinato (qualunque sia la tipologia contrattuale), di lavoro autonomo in forma coordinata e continuativa (anche nella modalit a progetto), di socio lavoratore di cooperativa, di associato in partecipazione con apporto lavorativo, di tirocinio di formazione e di orientamento e ogni altro tipo di esperienza lavorativa assimilata, andranno comunicate al Centro per limpiego competente almeno il giorno prima dellinstaurazione dei rapporti, attraverso comunicazione avente data certa. 10 Il comma 1 dellarticolo 39 del d.l. n 112 del 25 giugno 2008, convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, stabilisce che Il datore di lavoro privato, con la sola esclusione del datore di lavoro domestico, deve istituire e tenere il libro unico del lavoro nel quale sono iscritti tutti i lavoratori subordinati, i collaboratori coordinati e continuativi e gli associati in partecipazione con apporto lavorativo. Per ciascun lavoratore devono essere indicati il nome e cognome, il codice fiscale e, ove ricorrano, la qualifica e il livello, la retribuzione base, lanzianit di servizio, nonch le relative posizioni assicurative.

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In caso di irregolarit, una copia di tale verbale va trasmessa alla Direzione Provinciale del Lavoro Servizio Ispettivo, accompagnato da una apposita lettera di segnalazione riscontro lavoratori irregolari , al fine della irrogazione delle sanzioni, di cui allarticolo 3 commi 3 e 5 del d.l. n. 12/2002 .
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3.3 Controlli prioritari Al responsabile locale del Centro verranno richieste le seguenti informazioni: orari di apertura; modalit di svolgimento del servizio. Si proceder, inoltre, a rilevare e/o verificare: regolarit estrinseca delle scritture contabili, la cui non corretta tenuta potrebbe giustificare il ricorso allaccertamento induttivo ex art. 39, comma 2, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600; numero dei dipendenti effettivi e le loro mansioni, da confrontare con quelli annotati a libro paga e matricola, nonch il numero dei collaboratori non dipendenti. In particolare andr effettuata una ricognizione delle funzioni svolte da tali soggetti all'interno della struttura per valutare se essi svolgono funzioni di mero supporto ovvero siano in grado (e di ci siano state rilevate tracce significative, anche se informali) di condurre a conclusione l'iter di una pratica; numero degli appuntamenti annotati nei giorni precedenti laccesso; consumi di elettricit e telefonici; livello di automazione e dotazione di supporti informatici, con indicazione dell'entit degli investimenti effettuati e dei servizi acquisiti (banche dati, contratti d'uso di software, ecc.). Nel caso in cui il Centro non consenta lutilizzazione degli impianti tramite personale proprio, i funzionari che procedono allaccesso, ai sensi dellart. 52, comma 9, del d.P.R. n. 633/72, hanno facolt di provvedere con propri mezzi alla lettura ed allelaborazione dei supporti magnetici fuori dai locali; composizione della clientela assistita e prestazioni effettivamente rese. La tipologia delle prestazioni pu essere in linea di massima ricondotta alle seguenti categorie: compilazione del mod. 730; tenuta delle scritture contabili; redazione del bilancio; compilazione delle dichiarazioni dei redditi (modd. 740, 750 e 760), dei sostituti d'imposta (modd. 770), dell'I.V.A. e dichiarazione I.R.A.P.; apposizione di visti; certificazione I.S.E.E. (indicatore di situazione economica equivalente, cosiddetto riccometro di cui allart. 2,

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Si ricorda che lapplicativo SIC permette di generare in automatico, con format approvati dalla Direzione Centrale Accertamento, sia il processo verbale di constatazione di impego di lavoratori che la lettera di segnalazione riscontro lavoratori irregolari da inviare alla DP del lavoro. 22

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c. 4 del D.M. 305/99); assistenza per la compilazione della dichiarazione sostitutiva R.E.D.(da restituire allINPS); trasmissione delle dichiarazioni telematiche. Per ogni tipo di prestazione andranno rilevate attentamente le modalit e la tempistica della fatturazione, avendo riguardo: alla eventuale genericit della descrizione della prestazione, da sanzionare per il contrasto con il disposto dellart. 21 del d.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633; a possibili salti nella emissione delle notule relative a prestazioni per loro natura periodiche (ad es.: tenuta della contabilit, cura degli obblighi di versamento, ecc.) che possono essere il sintomo di incassi non registrati. Come gi anticipato al punto 1.3, qualora sia stato accertato che lassistenza fiscale prestata sia stata pagata dallutente sotto forma di versamento di quote associative, di solito diversificate a seconda della tipologia dei servizi forniti, si dovr procedere alla conseguente contestazione al C.A.F. dellomessa fatturazione.

3.4 Il controllo del volume daffari Acquisiti i possibili elementi di valutazione dellattivit ed in particolare effettuati i riscontri, anche a campione, dei mod. 730 compilati dagli utenti e delle altre dichiarazioni fiscali giacenti presso la sede con le ricevute fiscali emesse, si proceder allindividuazione delle eventuali: prestazioni non fatturate; prestazioni fatturate per importi non congrui. La quantificazione dei proventi evasi relativi ai servizi non contabilizzati, potr essere eseguita: in primo luogo, sulla base di quanto fatturato per prestazioni similari; sulla base delle tariffe praticate da altri C.A.F. della zona (provincia o regione); sulla scorta delle tariffe professionali, per ci che riguarda la tenuta della contabilit e la redazione dei bilanci. Si rammenta che: per la tenuta della contabilit semplificata generalmente il compenso ragguagliato al numero delle fatture attive e passive registrate con la previsione di un onorario minimo mensile (art. 33, 2 comma, della tariffa commercialisti e ragionieri); per la tenuta della contabilit ordinaria il compenso ragguagliato al numero delle registrazioni contabili sul libro-giornale (distinguendo tra semplici e complesse), ovvero al volume daffari. Anche in questo caso previsto un onorario minimo. Potr altres essere valutata lopportunit di inviare questionari ai clienti ai quali saranno richiesti: data e tipo di prestazioni fruite;

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Modificato dallart. 36-bis, comma 7, del d.l. n. 223/2006, convertito dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248. 23

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data e modalit del pagamento della prestazione (assegno bancario, contanti, ecc.). Si registra sovente un certo grado di reticenza dei clienti nel rispondere al questionario e quindi non sempre

tale strumento di indagine si rivela efficace.

3.4.1 Il controllo delle spese Sotto questo profilo lattenzione sar incentrata soprattutto sullapprezzamento della loro entit e natura. La logica dellanalisi dovr improntarsi ad una lettura funzionale dei componenti negativi di reddito in connessione con la natura dei compensi. Sar utile distinguere i costi variabili in funzione del volume daffari. In particolare andr valutato limpatto delle spese da cui ci si aspetta un maggior ritorno reddituale, quali: acquisti di personal computer; programmi di gestione informatica (contabilit, bilanci, dichiarazioni dei redditi, accertamenti con adesione, etc); acquisti di carta in modulo continuo per elaborazione di paghe, dichiarazioni dei redditi, toner, cartucce dinchiostro, etc; utenze telefoniche, fax, modem, etc.; compensi a collaboratori occasionali.

3.5 Altri indizi e riscontri Il controllo incrociato tra i pagamenti effettuati con carte di credito e/o bancomat (laddove esistenti) ed i documenti fiscali consente di rilevare se sussiste corrispondenza tra i corrispettivi introitati e quelli registrati. Nonostante tale forma di pagamento renda pi difficoltoso loccultamento dei ricavi, potrebbe risultare opportuno lesame incrociato tra i documenti fiscali emessi ed i riepiloghi contabili delle societ di gestione delle carte di credito o i tagliandi P.O.S. Nella maggioranza dei casi gli estratti conto delle societ di gestione delle carte di credito, aventi in genere periodicit mensile, contengono le date e gli importi per singola transazione avvenuta, con distinto addebito delle commissioni dovute per il servizio. Pertanto, la richiesta al contribuente e lacquisizione degli estratti conto delle movimentazioni di pagamenti effettuati con moneta elettronica consente di verificare la veridicit dei ricavi contabilizzati. Potrebbe, altres, risultare utile distinguere gli incassi a seconda del mezzo di pagamento nei vari mesi, per verificare se il loro ammontare proporzionale al totale degli introiti. Un confronto semplice si pu effettuare rapportando il dato mensile emergente dalle contabili delle carte di credito con il dato mensile dei corrispettivi: se tale rapporto calcolato su base mensile varia nei singoli mesi in modo consistente, opportuno concentrare il controllo su quei mesi in cui il valore pi elevato, ossia maggiore lincidenza degli incassi con carta di credito sul totale dei corrispettivi mensili.
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Tale elaborazione non si presenta utile quando la percentuale di incassi con carta di credito particolarmente bassa. Infine, qualora non sia stato possibile effettuare una convincente ricostruzione del volume daffari, si potr procedere da parte dellUfficio, sia pure ai soli fini dellimposizione diretta, allaccertamento sintetico del reddito complessivo secondo la procedura di cui allart. 38 del d.P.R. n. 600/73, nei confronti del titolare persona fisica ovvero dei soci.

3.6 Le indagini finanziarie I controlli sulle operazioni finanziarie costituiscono uno strumento molto incisivo per lesame della posizione fiscale del contribuente. Lindagine finanziaria certamente consigliabile in presenza di gravi indizi di evasione, ovvero qualora permanga un significativo divario tra il volume daffari ed i redditi accertati con la metodologia in precedenza descritta e quanto fondatamente attribuibile al contribuente sulla base delle condizioni di esercizio dellattivit, della sua potenziale capacit reddituale, della consistenza del suo patrimonio ovvero di altri elementi di valutazione. Con riferimento a tale tipologia di controllo, sono quindi delineabili diversi percorsi dindagine, che potranno essere seguiti anche in via alternativa, tenendo presente che i commi 402 e 403 della Legge n. 311/2004 hanno ampliato i poteri dellAmministrazione finanziaria, sia dal punto di vista soggettivo che oggettivo, modificando la normativa di cui allart. 32 del d.P.R. n. 600/73 e allart. 51 del d.P.R. n. 633/72. Al fine di una corretta applicazione della nuova disciplina, la Direzione Centrale Accertamento ha diffuso la Circolare n. 32 del 19 ottobre 2006 nella quale sono state affrontate le novit legislative ed i relativi riflessi giuridici e procedurali. I soggetti, in via generale, a cui oggi si possono effettuare le richieste di dati, documenti e notizie in merito alle suddette indagini, sono i seguenti: - Banche; - Societ Poste italiane S.p.a.; - Intermediari finanziari; - Imprese di investimento; - Organismi di investimento collettivo del risparmio; - Societ di gestione del risparmio; - Societ fiduciarie; - Societ ed enti di assicurazione . La Circolare n. 32 del 19 ottobre 2006, ha chiarito, allinterno delle categorie sopra indicate, quali sono i soggetti destinatari delle richieste predette, fornendo indicazioni sulla procedura da seguire.
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Al riguardo si veda il provvedimento del Direttore dellAgenzia delle Entrate del 6 dicembre 2011. In particolare, detti enti a partire dal 30 giugno 2012 sono tenuti a trasmettere in via telematica i dati delle polizze unit-linked, index-linked ed ai contratti e alle operazioni di 25

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Gli artt. 32, 1 comma, d.P.R. n. 600/73 e 51, 2 comma, d.P.R. n. 633/72 sono stati modificati, ai rispettivi numeri 7, con riferimento alloggetto delle richieste. Mentre nella precedente stesura si faceva esclusivo riferimento ai rapporti intrattenuti, intesi quali conti inerenti un rapporto continuativo nel tempo, la legge ha variato tale fattispecie, ampliandola, specificando che le richieste effettuate ai soggetti sopra riportati riguardano dati, notizie e documenti relativi a qualsiasi rapporto intrattenuto od operazione effettuata con i loro clienti, ivi compresi i servizi prestati, nonch alle garanzie prestate da terzi. evidente che le fattispecie oggettive riguardano non solo i conti cui prima la norma faceva riferimento, ma tutte le operazioni, anche isolate, che il cliente ha concluso nel corso del tempo con i soggetti specificati. Ci comporta che nel controllo rientrino tutte le operazioni extra-conto che, nella stesura precedente, come anche esplicitato nella Circolare n. 116/E del 10 maggio 1996, non potevano essere oggetto delle richieste da parte degli Uffici. La citata Circolare n. 32 del 19 ottobre 2006 ha chiarito che, con riferimento allambito oggettivo delle richieste di dati, documenti e notizie, le stesse si possono correlare a tutti i rapporti continuativi e non, vale a dire aperture, variazioni e chiusure di conti, libretti, depositi ed altro, operazioni singole, contratti relativi a cassette di sicurezza, mutui, finanziamenti di qualsiasi natura e tutte le altre operazioni di qualsiasi specie, sia finanziarie che relative a servizi accessori e ai mezzi di pagamento, semprech rilevanti agli effetti dellindagine. La stessa Circolare, inoltre, ha considerato la nuova banca dati di cui allart. 37, comma 4, del d.l. 4 luglio 2006, n. 223, con riferimento alle nuove comunicazioni allAnagrafe Tributaria degli operatori finanziari, allinterno della disciplina in argomento. Pertanto, la formazione della suddetta banca dati in unapposita sezione dellAnagrafe Tributaria - alimentata dalle comunicazioni in via telematica da parte degli intermediari sui soggetti con i quali gli stessi intrattengono i rapporti (specificando la natura di questi ultimi) ovvero effettuano operazioni extra-conto deve essere considerata ai fini di unattivit di selezione preventiva, affinch si possano dimensionare pi precisamente le indagini, coinvolgendo, almeno tendenzialmente, solo gli operatori finanziari che hanno intrattenuto i rapporti o effettuato operazioni extra-conto con i contribuenti medesimi . Gli stessi commi 402 e 403, della summenzionata Legge n. 311/2004, istituiscono altres la nuova procedura telematica relativa alle predette indagini, mediante linoltro delle richieste agli operatori finanziari, nonch la relativa ricezione delle risposte, attraverso il sistema della posta elettronica certificata (PEC). In tale ambito intervenuto, da ultimo, lart. 49, comma 11, del D. Lgs. n. 231/2007 che ha introdotto il potere di acquisire le informazioni anagrafiche dei soggetti che hanno richiesto e/o incassato assegni bancari e postali, nonch assegni circolari, vaglia postali e cambiari emessi in forma . Il mutato quadro normativo, unitamente alle pi agevoli modalit di colloquio con gli operatori finanziari, richiede un attento esame delle informazioni che si intendono acquisire al fine di individuare con precisione le categorie di intermediari finanziari cui rivolgere le richieste in via telematica.
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capitalizzazione in essere dal 6 luglio 2011. 14 In relazione alle informazioni presenti nellarchivio dei rapporti vedi circ. n. 18/E del 4/4/2007 e n. 42/E del 24/09/2009. 15 Per i profili applicativi della richiesta in parola si rinvia alle Comunicazioni di Servzio della DCA n. 81 del 25 ottobre 2011 e n. 9 del 7 marzo 2012. 26

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3.5.1 - Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti (artt. 32, 1 comma n. 6-bis del d.P.R. n. 600/73 e 51, 2 comma n. 6-bis del d.P.R. n. 633/72) In tal caso viene richiesta alla parte, previa autorizzazione del Direttore Regionale dellAgenzia delle entrate, la dichiarazione della natura, del numero e degli estremi identificativi dei rapporti intrattenuti con banche, societ Poste italiane S.p.a., intermediari finanziari, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio, societ di gestione del risparmio e societ fiduciarie. Di conseguenza agli operatori finanziari segnalati dovr essere richiesta la copia dei conti denunziati dal contribuente e lindicazione di tutti gli altri eventuali rapporti, operazioni e servizi con lui intrattenuti.

3.5.2 - Richiesta dati, notizie e documenti agli istituti di credito e finanziari (artt. 32, 1 comma n. 7 del d.P.R. n. 600/73 e 51, 2 comma n. 7 del d.P.R. n. 633/72) Indipendentemente dallesercizio della facolt di cui al punto precedente, i verificatori possono richiedere, sempre previa autorizzazione del Direttore Regionale dellAgenzia delle entrate, dati, notizie e documenti relativi a qualsiasi rapporto intrattenuto od operazione effettuata, ivi compresi i servizi prestati, con i loro clienti, nonch alle garanzie prestate da terzi, come precedentemente specificato, direttamente a: banche, societ Poste italiane S.p.a., intermediari finanziari, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio, societ di gestione del risparmio e societ fiduciarie. Tale modalit dindagine appare particolarmente opportuna quando siano stati frapposti ostacoli allazione dei verificatori o dellufficio, ovvero quando le violazioni e le omissioni e le false indicazioni contabili siano cos gravi e i dati a disposizione cos scarsi, da rendere difficile la ricostruzione degli imponibili fiscali. Le indagini dovranno comunque essere condotte secondo selezionate opzioni investigative che restringano la forbice costi-benefici dellazione di accertamento (banche che hanno sportelli nella citt ove operano il contribuente e i suoi familiari pi stretti, nelle province contigue, nel luogo di nascita, nella localit ove possiede residenze secondarie o comunque dove si supponga lesistenza di conti). Lindagine pu coinvolgere anche altri soggetti motivatamente sospettati di essere intestatari di comodo di conti riferibili al contribuente (interposizione del soggetto terzo) o di cui il medesimo abbia comunque la disponibilit. Per la fattispecie in argomento, come in precedenza indicato, si deve tener conto di quanto rappresentato nella Circolare n. 32 del 19 ottobre 2006 della Direzione Centrale Accertamento.

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