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Lazienda come sistema di scambio fisico con lambiente esterno

Operazioni di gestione esterna (atti di scambio con lambiente) Operazioni di gestione esterna (atti di scambio con lambiente)

Risorse AZIENDA

Prodotti/ Servizi offerti

AMBIENTE

AMBIENTE

Come MISURARE la qualit di questi atti di scambio?


1

Le operazioni di scambio dal punto di vista economico-finanziario (1)


Scambio fisico: cessione della propriet di un bene Flusso fisico

T0 acquirente

venditore

Aspetto economico dello scambio: si riferisce al VALORE scambiato (misurato in moneta)

Flusso di valore

T0 acquirente

venditore
CREDITO di valore X

Aspetto finanziario - patrimoniale dello scambio: si riferisce al sorgere (o cessare) di diritti/doveri

venditore

T0

Automobile di valore X DEBITO di valore X

Diritti di Proprieta

Diritti di Proprieta

Doveri

acquirente
2

Automobile di valore X

Le operazioni di scambio dal punto di vista economico-finanziario (2)

Aspetto finanziario - monetario dello scambio: si riferisce al entrate/uscite di moneta

Incasso venditore

T1

Flusso di moneta

acquirente

Esborso

Aspetto finanziario-patrimoniale dello scambio: si riferisce al sorgere (o cessare) di diritti/doveri


X Euro in moneta

T1
Diritti di Proprieta Doveri

venditore

Diritti di Proprieta

acquirente

CREDITO di valore X

X Euro in moneta

DEBITO di valore X

Lazienda come sistema di scambio con lambiente esterno: flussi fisici, flussi di valore e flussi monetari

AZIENDA
Risorse
Flusso fisico+ Flusso di valore

Acquisto
Stock di risorse da utilizzare

Utilizzazione risorse

Flusso fisico+ Flusso di valore

Prodotti/ Servizi venduti

Vendita
Stock di semilavorati e di prodotto finito

Pagamenti

Flusso di moneta

Stock di moneta (cassa)

Flusso di moneta

Incassi (e finanziamenti)

Stock di CREDITI

Stock di DEBITI
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La qualit degli atti di scambio con lambiente: a) Osservo i flussi di moneta


(ovvero la situazione di liquidit immediata)

Equilibrio finanziarioMONETARIO

In ogni momento lo stock di moneta (flusso delle ENTRATE di moneta + stock precedente) deve far fronte al flusso delle USCITE di moneta

Le cause del disequilibrio: - gestione dei flussi fisici e di valore - gestione dei flussi di moneta
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La qualit degli atti di scambio con lambiente: b) Osservo i flussi di valore

in quanto condizione necessaria (anche se non sufficiente) per lequilibrio monetario


In un dato periodo di tempo (sufficientemente lungo per apprezzare il fenomeno), il VALORE delle vendite (ricavi) dovrebbe essere superiore al VALORE delle risorse consumate (costi) per generare tali ricavi

(ovvero la produzione o la distruzione di valore economico)

Equilibrio economico

La qualit degli atti di scambio con lambiente: c) Osservo gli stock di diritti e doveri in un certo istante per avere una visione della situazione di liquidit e di solidit

Equilibrio* finanziarioPATRIMONIALE

Quali sono le caratteristiche e lammontare degli stock di diritti di propriet e degli stock dei debiti?

La misurazione della qualit degli atti di scambio con lambiente: Il Bilancio di esercizio Si divide la gestione dimpresa in ESERCIZI di 12 mesi (1/1 31/12)
Stock di Diritti e Doveri Flussi di Valore

Al 31/12 qual la consistenza del PATRIMONIO aziendale (STOCK di beni e diritti a disposizione) e degli STOCK di DEBITI?

Nel periodo 1/1 - 31/12 lazienda ha creato valore economico? Ovvero il valore delle vendite stato superiore al valore delle risorse consumate?

STATO PATRIMONIALE

CONTO ECONOMICO
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Finalit primaria del Bilancio di esercizio


Rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale della societ e il risultato economico di esercizio

Strumento di misurazione che miri alla maggiore aderenza possibile alla realt fisica dei fatti
Servono delle regole per costruire un tale strumento: -Codice Civile -Principi contabili gestiti dellOrganismo Italiano di Contabilit (OIC)
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STATO PATRIMONIALE (al 31/12) IMPIEGHI (attivit)

[assets = bene, risorsa]

Beni e diritti a disposizione dellimpresa

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I principi generali (postulati) di redazione del bilancio


1. Principio dellidentit giuridica
Limpresa un soggetto distinto dalle persone che vi operano e che la possiedono
Limpresa ha una sua personalit giuridica La personalit giuridica pu essere conforme a diversi modelli societari
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STATO PATRIMONIALE (al 31/12) IMPIEGHI (attivit o attivo) FONTI (passivit o passivo)
[liabilities = obblighi]

[assets = bene, risorsa]

a)Fonti di finanziamento provenienti da terzi (Capitale di terzi) Beni e diritti a disposizione dellimpresa b)Fonti di finanziamento provenienti dai proprietari (Capitale proprio/di rischio/netto o patrimonio netto)

Le FONTI di finanziamento rendono possibili gli IMPIEGHI e QUINDI Somma FONTI = Somma IMPIEGHI
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I principi fondamentali di redazione del bilancio


2. Principio della prospettiva di funzionamento
Le valutazione delle voci in bilancio va effettuata nella prospettiva che lazienda continui ad operare per un tempo indeterminato

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CONTO ECONOMICO (1/1 31/12)


Stock di risorse da utilizzare Stock di semilavorati e di prodotto finito

Risorse

Flusso fisico+ Flusso di valore

Acquisto

Utilizzazione risorse

Flusso fisico+ Flusso di valore

Prodotti/ Servizi venduti

Vendita

+ Ricavi - Costi

(1/1 31/12)

Come identificarli? Come identificarli?


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(1/1 31/12)

= Reddito Netto (del periodo)

3. PRINCIPIO DI REALIZZAZIONE DEI RICAVI

I ricavi, come regola generale, devono essere riconosciuti quando si verificano le seguenti due condizioni: 1) il processo produttivo dei beni o dei servizi stato completato; 2) lo scambio gi avvenuto, si cio verificato il passaggio sostanziale e non formale del titolo di propriet. Tale momento convenzionalmente rappresentato dalla spedizione o dal momento in cui i servizi sono resi e sono fatturabili
* Regole particolari riguardano la rilevazione del valore della produzione delle opere in corso di esecuzione, su ordinazione, che vengono misurate in base allavanzamento dellopera stessa.

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4. PRINCIPIO DI COMPETENZA

I costi sono riconosciuti e imputati a conto economico solo se sono economicamente correlati (matching principle) ai componenti positivi realizzati, in quanto hanno concorso al loro conseguimento

Stock di risorse da utilizzare

Risorse

Flusso fisico+ Flusso di valore

Stock di semilavorati e di prodotto finito

Acquisto

Utilizzazione risorse
VALORE delle risorse consumate E CORRELATE AI RICAVI MATURATI NELLESERCIZIO

Flusso fisico+ Flusso di valore

Prodotti/ Servizi venduti

Vendita

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STATO PATRIMONIALE un esempio/1


Dati in K
Il 1 gennaio il Sig. Bianchi Saverio costituisce un azienda commerciale,depositando 10.000 Euro in un C/C a nome dellazienda BIESSE

Attivit Cassa

S. P. al 1 gennaio Passivit Capitale Sociale (versato) 10.000


Capitale PROPRIO

10.000

Totale Att.

10.000

Totale Pass. 10.000


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CONTO ECONOMICO un esempio/1

C. E. 1/1 ore 0.00 1/1 ORE 24.00

Ricavi

+0

Costi

-0 =0
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STATO PATRIMONIALE un esempio/2 Il 3 gennaio la BIESSE contrae un prestito bancario di 5.000 Euro Attivit Cassa S. P. al 3 gennaio Passivit Debito verso 5.000 Banche Capitale 10.000 versato Totale Pass. 15.000
19

15.000

Capitale PROPRIO

Totale Att.

15.000

CONTO ECONOMICO un esempio/2 C. E. 1/1 ore 0.00 3/1 ORE 24.00

Ricavi

+0

Costi

-0 =0
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STATO PATRIMONIALE un esempio/3


Il 4 gennaio la BIESSE acquista merce per 2.000 Euro e paga in contanti

Attivit Cassa Rimanenze

S. P. al 4 gennaio Passivit Debito verso 5.000 Banche Capitale 10.000 versato Totale Pass. 15.000
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13.000 2.000

Capitale PROPRIO

Totale Att.

15.000

CONTO ECONOMICO un esempio/3 C. E. 1/1 ore 0.00 4/1 ORE 24.00

Ricavi

+0

Costi

-0 =0
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STATO PATRIMONIALE un esempio/4 Il 5 gennaio la BIESSE vende a 300 merce costata per 200 e incassa subito Attivit Cassa Rimanenze S. P. al 5 gennaio Passivit Debito verso 5.000 Banche Capitale 10.000 versato Utili (1/1-5/1) 100 Totale Pass. 15.100
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13.300 1.800

Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 5/1

Totale Att.

15.100

CONTO ECONOMICO un esempio/4 C. E. 1/1 ore 0.00 5/1 ORE 24.00

Ricavi

+300

Costi

-200 =100
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STATO PATRIMONIALE un esempio/5 Il 6 aprile la BIESSE acquista merci per 2.000 e si impegna a pagare entro 120 giorni S. P. al 6 Aprile Attivit Cassa Rimanenze 13.300 3.800 Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000 fornitori Capitale 10.000 versato Utili 100 Totale Pass. 17.100
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Totale Att.

17.100

CONTO ECONOMICO un esempio/5 C. E. 1/1 ore 0.00 6/4 ORE 24.00

Ricavi

+300

Costi

-200 =100
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STATO PATRIMONIALE un esempio/6


Il 7 settembre la BIESSE vende per contanti a 800 merce costata 500

S. P. al 7 settembre Attivit Passivit Debito verso 5.000 Cassa 14.100 Banche Rimanenze 3.300 Debito verso 2.000 fornitori Capitale 10.000 versato Utili (1/1-7/9) 400 Totale Att. 17.400 Totale Pass. 17.400

Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 7/9


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CONTO ECONOMICO un esempio/6 C. E. 1/1 ore 0.00 7/9 ORE 24.00

Ricavi

+300+800

Costi

-200-500 =400
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STATO PATRIMONIALE un esempio/7


Il 31/12 la BIESSE vende per 900 merce costata 600; il cliente richiede un pagamento a 30 giorni, che viene accettato da BIESSE

S. P. al 31/12 Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 Totale Att. 17.700 Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000 fornitori Capitale 10.000 versato Utili (1/1-31-12) 700 Totale Pass. 17.700

Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12


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CONTO ECONOMICO un esempio/7 C. E. 1/1 ore 0.00 31/12 ORE 24.00

Ricavi

+300+800+900

Costi

-200-500-600 =700
30

La relazione fra Stato Patrimoniale e Conto Economico (a) SP al 31/12


Capitale di terzi 7.000

Come si formato il reddito netto?

CE 1/1 - 31/12
+ Ricavi da 1/1 a 31/12 2000

Totale Attivit 17.700

Capitale Sociale 10.000


REDDITO NETTO 700

da 1/1 a 31/12 1300


= REDDITO NETTO : 700

- Costi

31

SP al 1/1 ore 0
Capitale di terzi 0 Capitale Proprio (CP) 10.000

In 1 anno il Capitale Proprio di BIESSE si incrementato di 700, che il reddito netto del periodo

Totale Attivit 10.000

SP al 31/12 ore 24
Capitale di terzi 7.000

La relazione fra Stato Patrimoniale e Conto Economico (b)

Totale Attivit 17.700

Capitale Proprio (CP) 10.700

CPt1 CPt0 = Reddito netto (periodo t0-t1)


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STATO PATRIMONIALE un esempio/1 bis


Il 1 gennaio il Sig. Bianchi costituisce un azienda commerciale,depositando 10.000 Euro in un C/C a nome dellazienda BIESSE Sempre lo stesso giorno vengono acquistate attrezzature informatiche (IT Information Tech.) del valore di 1000 con pagamento lanno successivo S. P. al 1 gennaio

Attivit Cassa IT 10.000 1000

Passivit Capitale versato Debito 10.000


Capitale PROPRIO

1000

Totale Att.

11.000

Totale Pass. 11.000


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Ora immaginiamo che avvengano i medesimi eventi dellesempio precedente e costruiamo SP al 31/12 e CE dellesercizio

S. P. al 31/12 Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 IT Totale Att. 1000 18.700?? Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000+1000 Capitale fornitori PROPRIO: Capitale 10.000 Diritti vantati da BIANCHI versato su BIESSE Utili (1/1-31-12) 700 al 31/12 Totale Pass. 18.700??

E corretto?
34

CONTO ECONOMICO un esempio/7 bis C. E. 1/1 ore 0.00 31/12 ORE 24.00

Ricavi

+300+800+900

Costi

-200-500-600-Valore del consumo IT =?


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CONTO ECONOMICO un esempio/7 bis C. E. 1/1 ore 0.00 31/12 ORE 24.00 Anni di utilizzo IT: 4 Valore alla fine del IT: 0 Valore annuale della risorsa IT: 1000/4 = 250 Ricavi +300+800+900

Costi

-200-500-600-250 =450
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S. P. al 31/12 con valore corretto IT Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 IT Totale Att. 750 18.450 Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000+1000 Capitale fornitori PROPRIO: Capitale 10.000 Diritti vantati da BIANCHI versato su BIESSE Utili (1/1-31-12) 450 al 31/12 Totale Pass. 18.450

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STATO PATRIMONIALE al 31/12

Come valutare fabbricati, impianti, macchinari nella prospettiva di funzionamento?

Quale il loro valore di funzionamento?

5. PRINCIPIO DEL COSTO

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Il principio del costo


Quanto vale al 31/12 una certa risorsa che lazienda possiede nella prospettiva di doverla UTILIZZARE in futuro?
Il costo dacquisto il valore economico sostenuto per l'acquisizione dei beni; esso rappresenta il punto di partenza per misurare il valore da attribuire ad una risorsa nellottica della sua utilizzazione futura Al costo di acquisto va sottratto il valore consumato per determinare il valore residuo di utilizzazione del bene
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Acquisto pc: valore dacquisto 1000


Valore residuo (1) = 1000 250 = 750 Valore residuo (2) = 1000 250 -250 = 500

utilizzo

utilizzo

utilizzo

Anno 1

Anno 2

Anno 3

tempo

**La quota di perdita di valore annuale si chiama quota di ammortamento: tale quota rappresenta il costo annuale dellimpianto
Valore residuo (2) = 500 = Vres (1) 250 = 1000 250 250 = 1000 - 500

Valore residuo (N) = Valore storico Fondo ammortamento (N)


Fondo ammortamento (anno N) = quote di ammortamento anni (1,2,.., N)
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Come valutare fabbricati, impianti, macchinari?

Valore storico di acquisto meno il valore consumato

Inserire nellattivo il valore netto = Valore storico fondo ammortamento valore che esprime la residua possibilit di utilizzazione,
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Come determinare le quote di ammortamento?

Entit del costo

Costo storico

Stima della durata (periodo di utilizzazione) + Valore di realizzo

Valore da ammortizzare = Costo storico-Val. realizzo

Criterio di ripartizione tra gli esercizi

*Quote costanti *Funzionale (quote proporzionali alluso effettivo)

Quote di ammortamento per esercizio


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Ipotizziamo i seguenti eventi per il SECONDO anno di attivit: -Vendite per 3000 di materiale acquistato a 2000 -Acquisti materiale per 1000 -Incassi pari a 2900; pagamenti a fornitori 3500 -Stipendi per PERSONALE 500 (ignoriamo per il momento la questione TFR)

Situazione dello Stato patrimoniale al 31/12/anno Primo


Attivit Cassa 14.100 Rimanenze 2.700 Crediti verso clienti 900 PC Totale Att. 750 18.450 Passivit Debito verso 5.000 Banche Debito verso 2.000+1000 Capitale fornitori PROPRIO: Capitale 10.000 Diritti vantati da BIANCHI versato su BIESSE Utili (1/1-31-12) 450 al 31/12 Totale Pass. 18.450
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Stato patrimoniale 31/12/anno SECONDO

Attivit Cassa Rimanenze Crediti verso clienti PC Totale Att. 13.000 1700 1000 500 16.200

Passivit
Debito verso 5.000 Banche Debito verso F. 500

Utili anno precedente 450 Utili esercizio 250 Totale Pass. 16.200

Capitale 10.000 versato

Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12

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Nellanno secondo si deve deliberare la destinazione dellutile conseguito lanno precedente

ad esempio la riserva legale: una riserva di utile costituita dallaccantonamento della ventesima parte (minimo) degli utili maturati, fino a quando si raggiunge il quinto del capitale sociale. Essa pu essere utilizzata (indipendentemente dallentit raggiunta) solo per la copertura di perdite

RISERVE

DISTRIBUZIONE AI SOCI

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Ipotizziamo di che i soci abbiano deliberato: 1) Distribuzione utili: 50 2) Accantonamento a riserva legale: 400 Stato patrimoniale 31/12/anno SECONDO Attivit Cassa Rimanenze Crediti verso clienti IT Totale Att. 12.950 1700 1000 500 16.150 Passivit
Debito verso 5.000 Banche Debito verso F. 500

Capitale 10.000 versato Riserva leg. 400

Utili esercizio 250 Totale Pass. 16.150

Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12

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le componenti fondamentali del Capitale Proprio (o patrimonio netto)


Patrimonio conferito, ovvero costituito dagli apporti dei soci
Capitale sociale

Passivo

Patrimonio autoprodotto dalla gestione aziendale


Riserve Utile (perdita) di esercizio

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ALTRI eventi per il SECONDO anno di attivit: - Restituzione capitale alle banche per 1000

Attivit Cassa Rimanenze Crediti verso clienti IT Totale Att. 11.950 1700 1000 500 15.150

Passivit
Debito verso 4000 Banche Debito verso F. 500

Capitale 10.000 versato Riserva leg. 400

Utili esercizio 250 Totale Pass. 15.150

Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12

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ALTRI eventi per il SECONDO anno di attivit: - Pagamento interessi per 500 (ipotizziamo che la banca abbia concesso il
primo anno di prestito a interesse zero)

Attivit??? Cassa Rimanenze Crediti verso clienti IT Totale Att. 11.950 1700 1000 500 15.150?

Passivit???
Debito verso 4000 Banche Debito verso F. 500 Capitale 10.000 versato Riserva leg. 400
Capitale PROPRIO: Diritti vantati da BIANCHI su BIESSE al 31/12

Utili esercizio 250 Totale Pass. 15.150?

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STATO PATRIMONIALE al 31/12 Alcune voci tipiche Attivit

Denaro in cassa/assegni Saldo attivo C/C bancari Crediti verso CLIENTI Rimanenze MATERIE PRIME Rimanenze SEMILAVORATI Rimanenze PRODOTTI FINITI

TERRENI E FABBRICATI IMPIANTI E MACCHINARI ATTREZZATURE (arredamenti, materiale IT, ecc.) PARTECIPAZIONI in altre societ TITOLI (esempio azioni, obbligazioni acquistate in borsa, Titoli di Stato) Valore di un BREVETTO Valore di un MARCHIO
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STATO PATRIMONIALE al 31/12 Alcune voci tipiche Passivit

Debiti verso FORNITORI Debiti verso banche a breve termine (aperture di credito in conto corrente) Debiti tributari Mutui (debiti verso banche di lungo periodo)

CAPITALE SOCIALE RISERVE DI UTILI (degli esercizi precedenti) UTILE DI ESERCIZIO (1/1 - 31/12)

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Valutazione delle rimanenze (magazzini)


3 macro-categorie fondamentali:
materie prime, semilavorati (di produzione), prodotti finiti

Voce per voce accertare le quantit fisiche

Quale valore attribuire alla quantit fisiche per ogni singola voce di magazzino?

Primo passo: principio del costo Materie prime Semilavorati e prodotti finiti

Il costo storico di riferimento il costo di acquisto

Il costo storico di riferimento ..?

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Valutazione delle rimanenze di Materie Prime (MP): Criteri di valutazione


Costo medio ponderato Non identificabile la sequenza di deposito e prelievo

LIFO

Last In First Out

FIFO

First In First Out

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Esempio di valutazione delle rimanenze di Materie Prime (MP)/1

Al primo prelievo: Costo medio pond. = [(100x10)+(100x15)]/200=12,5

Valutazione rimanenze al primo prelievo: 12,5 x 80 = 1000


Al secondo prelievo: Costo medio pond. = [(80x12,5)+(120x20)]/200=17

Valutazione rimanenze al secondo prelievo (rim. finali): 17 x 50 = 850


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Esempio di valutazione delle rimanenze di Materie Prime (MP)/1bis, con media annuale

Costo medio pond. annuale = [(100x10)+(100x15) + 120x20]/320= 15,31 euro

Valutazione rimanenze finali: 50 x 15,31 = 765,32

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Esempio di valutazione delle rimanenze di Materie Prime (MP)/2

Al primo prelievo: LIFO = le 120 mangiano prima le 100 recenti e poi 20 delle rimanenze iniziali

Valutazione rimanenze al primo prelievo: 10 x 80 = 800


Al secondo prelievo: LIFO = 150 mangiano prima 120 e poi 30 delle 80 rimaste dal primo prelievo

Valutazione rimanenze al secondo prelievo (rim. finali): 10 x 50 = 500


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Esempio di valutazione delle rimanenze di Materie Prime (MP)/3

Al primo prelievo: FIFO = le 120 mangiano prima le 100 delle rimanenze iniziali e poi 20 dellacquisto

Valutazione rimanenze al primo prelievo: 15 x 80 = 1200


Al secondo prelievo: FIFO = 150 mangiano prima 80 e poi 70 delle 120 del secondo acquisto

Valutazione rimanenze al secondo prelievo (rim. finali): 20 x 50 = 1000


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Valutazione delle rimanenze di prodotto finito:


Quale costo storico?

Qual il costo storico di riferimento del prodotto finito X a magazzino?

E il valore delle risorse consumate per realizzare una unit del prodotto codice X

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Qual il valore delle risorse consumate per realizzare una unit del prodotto codice X?
Un impresa produce i prodotti X, Y e Z Nellanno sono stati prodotti 150.000 pezzi di X, 100.000 Y e 50.000 Z A magazzino rimangono 10000 di X 12000 di Y e 5000 di Z (per semplicit ipotizziamo rimanenze iniziali =0) Risorse consumate: X utilizza: componente A, 3 kg di materiale B e 3 ore di manodopera Y utilizza: 2A, 1kg e 4 ore Z utilizza: 3A, 3kg, e 9 ore Costo componente A: 70 euro Costo 1 kg materiale B: 3 euro Costo 1 ora di MOD: 40 euro Ammortamento impianti 1.000.000 euro Ammortamento stabilimento di produzione: 1.500.000 euro Costo energia: 200.000 euro Costo gas: 100.000 euro Costo personale indiretto di produzione: 900.000 euro Costo ufficio commerciale: 490.000 euro Ammortamenti fabbricati non di produzione: 2.000.000 euro

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Qual il valore delle risorse consumate per realizzare una unit del prodotto X?

Tale valore costituito dal complesso dei costi sostenuti per ottenere la propriet delle rimanenze di magazzino nel loro attuale sito e condizione

Per chiarire laffermazione precedente necessario classificare i costi di prodotto

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Quale COSTO del Prodotto X considerare?


La risposta NON univoca! Esistono diverse configurazioni di costo

Quota dei costi generali, commerciali, ecc. allocati a X Costo PIENO? Quota dei costi indiretti (o generali) di produzione allocati a X Costo della manodopera diretta del prodotto X Costo dei materiali diretti del prodotto X
Costo diretto

Costo PIENO di produzione?

(rispetto al prodotto)?

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Costi di produzione (industriali, di fabbrica)

Costi NON di produzione

Costi diretti e indiretti


DIRETTO (rispetto al prodotto): Il costo di una risorsa il cui utilizzo risulta oggettivamente misurabile viene definito come costo diretto, in quanto lattribuzione del costo di quella risorsa al prodotto viene effettuato con un procedimento diretto: Q.t utilizzate X costo unitario della risorsa INDIRETTO (rispetto al prodotto): Il costo di una risorsa il cui utilizzo NON risulta oggettivamente misurabile viene definito come costo indiretto, in quanto lattribuzione del costo di quella risorsa al prodotto viene effettuato con un procedimento indiretto (ovvero il costo della risorsa deve essere assegnato con criteri soggettivi, e NON pu essere calcolato)

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Valutazione delle rimanenze di prodotti finiti

Costo pieno di produzione*: considero i costi indiretti di produzione come incollati al prodotto e quindi da considerare nel CE quando VENDO il prodotto (sono considerati costi inventariabili)

* Scelta tipica in aderenza alle disposizioni del OIC, anche se in letteratura si discute sulla accettabilit della configurazione del costo diretto

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Valutazione delle rimanenze semilavorati

Fase 1
MP componenti di legno SL Telaio sedia

Fase 2
MP Imbottitura e molle

Fase 3
PF Sedia finita rivestita MP SL Telaio sedia+ imbottitura e molle
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Secondo passo (6) PRINCIPIO DELLA PRUDENZA

Valutazione delle rimanenze

- Perdite derivanti da danni, deterioramenti, obsolescenza delle voci di magazzino devono essere rilevate come COSTI nell'esercizio in cui si possono prevedere e NON nellesercizio in cui vengono alienate le relative partite di magazzino - Lesistenza di questi eventi negativi deve essere accertata voce per voce -Quindi se, ad esempio, ho una voce di prodotto finito a magazzino che risulta obsoleta e il cui valore di mercato (stimato..) significativamente inferiore al costo .. devo procedere a SVALUTARE IL MAGAZZINO DI TALE CODICE E QUINDI A CARICARE il conto economico di COSTI da svalutazione
65

Attivit

SP al 31/12

Y=+50000 Rimanenze PF 50000 (al costo)

Passivit Y=++X

CE 1/1 - 31/12
+Ricavi +R


REDDITO NETTO = X

-Costi

+C
= REDDITO NETTO = X

Esempio: -il valore al costo delle rimanenze di 100 PF codice X di 50.000 -il valore di mercato (prezzo di vendita stimato al 31/12) di 20.000 per obsolescenza
66

Svalutazione delle rimanenze per iscriverle al valore di mercato in quanto inferiore al costo
Attivit Y=+20000 Passivit Y=Y-30000

=Y-30000
Rimanenze PF 20000

CE 1/1 - 31/12
+Ricavi +R


REDDITO NETTO = X-30000

-Costi

+C+30000

= REDDITO NETTO = X-30000

67

Secondo passo: principio della prudenza

Valutazione delle rimanenze

Le rimanenze di magazzino devono quindi essere valutate al minore tra il costo storico e il valore di mercato delle rimanenze

68

La valutazione dei crediti

I crediti vanno esposti in bilancio al loro valore di presunto realizzo

Ancora principio della prudenza

Il valore nominale va DIMINUITO per tener conto principalmente delle Perdite (presunte) per inesigibilit (mancata riscossione del credito)
69

Bilancio redatto con il valore nominale dei crediti (OVVERO ANTE- SVALUTAZIONE)

La valutazione dei crediti

SP al 31/12 anno N Y = + Y= + +X
Crediti (nominali) = +Ricavi

CE 1/1 - 31/12
R

-Costi

C
X

* ORA Si stima perdita dei crediti pari a 40:


70

I crediti avranno un valore in bilancio di - 40 - 40 il cosiddetto fondo svalutazione crediti - Il conto economico ha costi in pi pari a 40: ho di fatto affermato che i 40 di ricavo registrati nelle fatture NON li incasser mai SP al 31/12 anno N Y= + +X - 40 Y = - 40 +
Crediti (netti) = - 40 +Ricavi

CE 1/1 - 31/12
R

X-40

C + Accantonamento -Costi Sv. Crediti 40


X-40
71

UN PROBLEMA DI MISURAZIONE .. quando il fatto finanziario PRECEDE quello economico Esempio: pagamento anticipato di interessi, maxicanone, polizze assicurative, Tasse automezzi

Supponiamo di pagare ANTICIPATAMENTE un maxicanone di 120 in un contratto di Leasing di 12 mesi Esercizio X+1 Esercizio X

1/4/anno X

Costo nellesercizio (90)

31/12/anno X

31/3/anno X+1

Pagamento MAXI canone = 120

Al 31/12 CREDITO (DIRITTO) di 30 maturato nellesercizio X per ottenere un servizio gi pagato

E un rinvio di costo (30) nel futuro

72

SP al 31/12/X
Y-90 Cassa -120 Risconto attivo: +30 +Ricavi Y-90

CE 1/1 - 31/12
R

-Costi
X-90

C+90
X-90

73

SP al 31/12/X+1
Y-30 Y-30

CE 1/1 - 31/12
Risconto attivo: -30 +Ricavi R

-Costi
X-30

C+30
X-30

74

RISCONTI

Uscita di cassa anticipata

Entrata di cassa anticipata

RInvio di costi

RInvio di ricavi

RIsconto attivo **serbatoio immateriale di DIRITTI di ricevere servizi (prepayments)

RIsconto passivo * *serbatoio immateriale di DOVERI di fornire servizi (deferred incomes)

75

SP al 31/12/X
Y+120 Cassa +120 Y+120 Risconto passivo: +30 +Ricavi

CE 1/1 - 31/12
R+90

-Costi
X+90

C
X+90

76

SP al 31/12/X+1
Y Y Risconto passivo: -30 +Ricavi

CE 1/1 - 31/12
R+30

-Costi
X+30

C
X+30

77

Fatto finanziario che SEGUE quello economico... Una societ offre in affitto un immobile con periodo di locazione 1/4 al 31/3 anno successivo con pagamento canone=120 posticipato a 31/3

Esercizio X

Esercizio X+1

1/4/anno X

Anticipo di ricavo di competenza dellesercizio X = 90

31/12/anno X

31/3/anno X+1

Al 31/12 si dunque maturato un CREDITO di 90 nei confronti dellesercizio successivo relativo al ricavo NON INCASSATO (Rateo Attivo)

Riscossione canone (120)

78

SP al 31/12/X
Attivit =Y+90 Passivit = Y+90

CE 1/1 - 31/12
Ratei attivi: +90 +Ricavi R+90

-Costi
RN=X+90

C
X+90

79

SP al 31/12/X+1: riscossione 120


Y+30 Y+30

CE 1/1 - 31/12
Cassa:+120 +Ricavi Ratei attivi: -90 R+30

-Costi
X+30

C
= X+30

80

RATEI

Entrata di cassa FUTURA

Uscita di cassa FUTURA

Anticipazione di ricavi

Anticipazione di costi

RAteo attivo **credito: diritto di ricevere denaro per servizio offerto (accrued income)

RAteo passivo ** debito: dovere di pagare per servizio utilizzato (accrued expenses)
81

SP al 31/12/X
Y Y

CE 1/1 - 31/12
Ratei passivi: +90 +Ricavi R

-Costi
X-90

C+90
X-90

82

SP al 31/12/X+1: pagamento 120


Y-120 Cassa: -120 Y-120

CE 1/1 - 31/12
Ratei passivi: -90 +Ricavi R

-Costi
X-30

C+30
X-30

83

Il fondo TFR (trattamento fine rapporto)

84

Il fondo TFR (trattamento fine rapporto)

85

Gli accantonamenti per costituzione di fondi per oneri

Accantonamenti per passivit certe il cui ammontare o la cui data di estinzione sono indeterminati

Esempi: Fondo per trattamento di quiescenza (TFR per contratti di lavoro diversi da quello di lavoro dipendente) Fondo garanzia prodotti: costi per adempiere in futuro a garanzie contrattuali (sostituzioni, riparazioni, ecc.)

86

Gli accantonamenti per costituzione di fondi rischi

Accantonamenti per passivit la cui esistenza solo probabile

Passivit connesse a situazioni gi esistenti ma con esito pendente in quanto si risolveranno in futuro
(ad esempio, una causa passiva, l'inosservanza di una clausola contrattuale o di una norma di legge, una minaccia d'espropriazione..)

87

Stato patrimoniale
la forma finanziaria

Evidenziare il diverso livello di liquidit delle diverse forme di investimento effettuate Evidenziare il diverso livello di scadenza (esigibilit) delle diverse forme di finanziamento ottenute
Focalizzazione sulla valutazione dellequilibrio finanziario e della struttura patrimoniale

88

STATO PATRIMONIALE al 31/12 LIQUIDITA DECRESCENTE Attivit Denaro in cassa/assegni Saldo attivo C/C CREDITI verso CLIENTI TITOLI a breve Rimanenze MATERIE PRIME Rimanenze SEMILAVORATI Rimanenze PRODOTTI FINITI TERRENI E FABBRICATI IMPIANTI E MACCHINARI ATTREZZATURE (arredamenti, IT)

Liquidit immediate Liquidit differite Rimanenze


(disponibilit)

Immobilizzazioni tecniche o materiali

Attivit fisse

Immobilizzazioni immateriali Diritti di utilizzazione di un marchio, brevetto..


PARTECIPAZIONI in altre societ TITOLI a medio/lungo termine

Immobilizzazioni finanziarie
89

STATO PATRIMONIALE al 31/12 ESIGIBILITA DECRESCENTE (livello di scadenza) Passivit

Passivit correnti

Debiti verso FORNITORI Debiti tributari Mutui (quota a breve)

Passivit consolidate

Mutui (quota a lungo termine)

Capitale netto

CAPITALE SOCIALE RISERVE DI UTILI (degli esercizi precedenti) UTILE DI ESERCIZIO (1/1 - 31/12)

90

Ratei e Risconti attivi

STATO PATRIMONIALE in forma finanziaria


Capitale di terzi

Ratei e Risconti passivi

Attivit correnti
Liquidit immediate Denaro prontamente disponibile presso limpresa o gli istituti bancari
Valore NETTO

Liquidit differite Crediti e altre attivit con una prevedibile liquidit a breve Rimanenze (disponibilit) Giacenze di magazzino

Passivit correnti Debiti esigibili nel breve termine e altre passivit a breve termine
Fondo TFR, Fondo Rischi ed oneri

Attivit immobilizzate o fisse


Immobilizzazioni finanziarie Investimenti durevoli nel capitale di altre imprese e altri impieghi finanziari a medio/lungo termine Immobilizzazioni materiali nette Beni strumentali durevoli al netto dei fondi ammortamento Immobilizzazioni immateriali nette Beni e diritti strumentali durevoli al netto dei fondi ammortamento caratterizzati da immaterialit

Passivit consolidate Debiti esigibili nel medio/lungo periodo e altre passivit a medio/lungo termine

(o proprio o di rischio) Capitale sociale, riserve e utile di esercizio

Capitale netto

91

CONTO ECONOMICO a ricavi e costo del venduto:


Evidenzia le diverse aree della gestione

Aree della gestione

Area operativa (1) + (2)

Area finanziaria (3)

Area straordinaria (4)

Area tributaria (o fiscale) (5)

Caratteristica (1)

Accessoria (2)

Area (o gestione) caratteristica: attivit tipica collegata allo svolgimento delle operazioni in cui limpresa tipicamente impegnata (core business) Area accessoria: investimenti che producono flussi di reddito aggiuntivi con attivit che non rientrano nel core business Area finanziaria**: costi legati alle attivit di reperimento di capitale Area straordinaria: componenti positivi e negativi del reddito legati a fatti estranei allattivit ordinaria, ovvero a fatti non ricorrenti
*NOTA: in letteratura e nella pratica non vi condivisione nella classificazione dei proventi finanziari legati ad attivit di investimento: per molti sono da considerare nellarea accessoria, per altri nellarea finanziaria
92

CONTO ECONOMICO 1/1 - 31/12

+Ricavi di vendita (gest. car.)

[industriale] del venduto


(costo pieno di produzione della produzione venduta)

-Costo

Il costo industriale del venduto viene calcolato in modo indiretto

93

Per comprendere il metodo indiretto: calcolo del consumo di MP nellanno

DURANTE i 12 mesi ho acquistato e quindi immagazzinato materiali per un valore complessivo di 1000 Valore rimanenze Iniziali (1/1): 500 Valore rimanenze Finali (31/12): 200

Valore MP utilizzate nellanno = 1000 + (500 - 200) = 1300


94

Esempio: magazzino valutato al costo medio ponderato ricalcolato ad ogni prelievo


12,5 il valore unitario al primo prelievo (prima media ponderata) 17 il valore unitario al secondo prelievo (seconda media ponderata)

CONSUMO IN QUANTITA: 270 pezzi CONSUMO A VALORE? VALORE Rimanenze finali: 850 (17 x 50) (vedi lucidi su rimanenze, esempio 1) Valore consumi calcolato in modo diretto: 120x12,5 + 150x17 = 1500 + 2550 = 4050 Valore consumi calcolato in modo indiretto: 3900 + (1000 -850) = 4050

Il metodo indiretto pu generare imprecisione nella valutazione dei consumi se il magazzino valutato con media ponderata annuale

Costo medio pond. annuale = [(100x10)+(100x15) + 120x20]/320= 15,31 Valutazione rimanenze finali: 50 x 15,31 = 765,32 VALORE CONSUMO ANNUALE CON METODO INDIRETTO: 3900 + (1000 765,32) = 4134, 68
Come evidente vi una distorsione nella valutazione dei consumi, con riferimento alla valutazione pi aderente alla realt (metodo diretto: 4050)
96

Effetto distorsivo del Conto economico con Materie Prime (MP) valutate con media ponderata annuale: Ulteriore esempio

Supponiamo di acquistare in pi 100 pezzi a 20 e non utilizzarli; NON dovrei vedere nessuna alterazione nella valutazione dei consumi (sempre 270 PEZZI!) in quanto lacquisto non stato utilizzato, invece
Costo medio pond. Annuale (NUOVO!) = [(100x10)+(100x15) + 120x20 + 100x20]/420= 16,42 Valutazione rimanenze finali: 150 x 16,42 = 2463 VALORE CONSUMO ANNUALE CON METODO INDIRETTO: 5900 + (1000 2463) = 4437 (!) Mentre il valore pi aderente alla realt 4050 (calcolo diretto)
97

Con Materie Prime (MP) valutate con media ponderata puntuale non vi effetto distorsivo..

Caso di media ponderata ad ogni prelievo


Valutazione rimanenze finali: costo medio ponderato finale (100x20 + 50x17)/150 = 19 150 x 19 = 2850 VALORE CONSUMO ANNUALE CON METODO INDIRETTO: 5900 + (1000 2850) = 4050, valore che coincide con il valore calcolato in modo diretto

98

CONTO ECONOMICO 1/1 - 31/12

+
Costo del Venduto

Ricavi di vendita
+Acquisti materie prime (costo acquisti effettuati nellanno) + Scorte Materie prime
(Valore inizio anno Valore fine anno)

= CONSUMO di Materie Prime

+Costo del personale diretto


(costo per i 12 mesi di lavoro)

+Costi generali o indiretti di produzione

(retribuzione responsabile stabilimento, Addetti logistica interna, magazzinieri, energia, ammortamenti industriali, tutti relativi al periodo di 12 mesi)

+Scorte Semilavorati

(Valore inizio anno Valore fine anno)

Calcolo con metodo indiretto

= Costo della produzione FINITA

Scorte Prodotti finiti

(Valore inizio anno Valore fine anno)

= Costo della produzione VENDUTA


99

+Ricavi di vendita

- Costo del venduto

= Margine lordo (o Risultato lordo industriale*)

laccezione industriale vuole evidenziare che il margine che rimane dopo i costi della fabbrica (ovvero della produzione industriale)

100

CONTO ECONOMICO 1/1 - 31/12 +Ricavi di vendita

- Costo del venduto

(costi commerciali, di progettazione, di logistica distributiva, generali) (compresi ammortamenti relativi)

- Altri costi relativi alla gestione caratteristica

Costi non di fabbrica

= Risultato (reddito) OPERATIVO** [CARATTERISTICO]

**Frequentemente, ma non sempre, con il termine Risultato operativo si intende RO caratteristico


101

+Ricavi di vendita

- Costo del venduto

- Altri costi relativi alla gestione caratteristica

+Altri ricavi da gestione accessoria


- Costi gestione accessoria = Risultato (o reddito o margine) OPERATIVO GLOBALE (EBIT=Earnings before interest and taxes)

2
1+2

102

+Ricavi di vendita

- Costo del venduto

- Altri costi relativi alla gestione caratteristica

+Altri ricavi da gestione accessoria


- Costi gestione accessoria - Oneri finanziari = Risultato (reddito) ORDINARIO (o corrente)

3
1+2+3

103

+Ricavi di vendita

- Costo del venduto

- Altri costi relativi alla gestione caratteristica

+Altri ricavi da gestione accessoria


- Costi gestione accessoria - Oneri finanziari + Plusvalenze e altri proventi straordinari - Minusvalenze e altri oneri strordinari = Risultato (reddito) prima delle imposte

4
1+2+3+4
104

Plusvalenze e Minusvalenze da alienazioni

Componenti STRORDINARI DEL REDDITO

Differenze negative o positive fra valore netto contabile di immobilizzazioni e prezzo di realizzo

105

+Ricavi di vendita

- Costo del venduto

- Altri costi relativi alla gestione caratteristica

+Altri ricavi da gestione accessoria


- Costi gestione accessoria - Oneri finanziari + Plusvalenze e altri proventi straordinari - Minusvalenze e altri oneri straordinari - Imposte sul reddito Oneri tributari) = Risultato (Reddito) NETTO (utile o perdita di es.)
106

+Ricavi di vendita

- Costo del venduto

EBITDA (EBIT senza considerare gli ammortamenti)

Margine lordo

- Altri costi relativi alla gestione caratteristica

+Altri ricavi da gestione accessoria


- Costi gestione accessoria - Oneri finanziari + Plusvalenze e altri proventi straordinari - Minusvalenze e altri oneri straordinari - Imposte sul reddito Oneri tributari)

Risultato operativo (caratteristico) (1) EBIT (1+2) Risultato ordinario (o corrente) (1+2+3) Risultato prima delle imposte (1+2+3+4)
107

= Risultato (Reddito) NETTO (utile o perdita di es.) (1+2+3+4+5)

Forme di presentazione del bilancio di esercizio


Dati di Bilancio

Bilancio civilistico -DESTINATARI: lambiente -FORMA imposta dalla legge (Codice Civile)

Bilancio gestionale (o riclassificato) [S.P. in forma finanziaria,


C.E. a ricavi e costo del venduto]

-DESTINATARI: propriet e management -FORMA che semplifica lanalisi

108

Lo schema dello stato patrimoniale

Bilancio civilistico

109

Lo schema del conto economico

Bilancio civilistico

110

Valore della produzione


Valore in euro dei prodotti finiti (e semilavorati: PF & SL) fabbricati nellanno (valore al prezzo di vendita per il venduto e al costo per il NON venduto) (+ altri ricavi di gestione N.C.)
Metodo indiretto per calcolare tale valore
DURANTE i 12 mesi Ho VENDUTO prodotti finiti per 15000

Valore rimanenze Iniziali (1/1) PF&SL: 1000

Valore rimanenze Finali (31/12) PF&SL: 1500

Valore della produzione = 15000 + (1500 - 1000) = 15500 = Ricavi + PF&SLf PF&SLi
111

Costi della produzione


Valore in euro di TUTTE le risorse consumate per realizzare la produzione di prodotti finiti (e semilavorati: PF & SL) dellanno
metodo indiretto per calcolare tale valore

DURANTE i 12 mesi ho acquistato e quindi immagazzinato materiali per un valore complessivo di 1000 Valore rimanenze Iniziali (1/1) MP: 500

Valore rimanenze Finali (31/12) MP: 200

Costi della produzione = Consumo di MP + Tutti gli altri costi operativi


Costi della produzione = Costi per acquisti +MPi MPf (1000+500-200) + + tutti gli altri costi operativi (costi manodopera, costi indiretti di fabbrica, costi operativi NON di fabbrica)

Valore della produzione Costi della produzione =?


(Ricavi + PF/SLf PF/SLi) (Costi per acquisti + MPi MPf + altri costi operativi) =
Ricavi (Costi per acquisti + Costi Manodopera+ Costi indiretti fabbrica + MPi MPf + PF/SLi PF/SLf + costi operativi NON di fabbrica) = = Ricavi (Costo del venduto + Costi operativi non di fabbrica)= = Ricavi gestione caratt. + Ricavi accessori (non fin.) (Costo del venduto + Costi operativi non di fabbrica) = Risultato operativo (EBIT) spurio

Non comprende la gestione accessoria di natura finanziaria (proventi finanziari) che viene inserita nel conto economico civilistico al successivo punto C

113

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