Maurizio Bonanni

Roma, 1^ Giugno 2012

PER UNA DELTA FORCE DI.. GIOVANI!

Basta dire "largo ai giovani", e tutto cambia! Sembra facile: da mezzo secolo si continuano a vedere in circolazione sempre le stesse facce di politici tuttofare, anche se parecchio invecchiate. Le vecchie leadership ultraottuagenarie stentano a farsi da parte, senza rendersi conto della realt di un Paese che affonda. Di fatto, di che pasta sono fatte queste giovani generazioni? Che cosa stato insegnato loro -da parte di quelle che le hanno precedute-, se non una serie di disvalori, tramandati con il cattivo esempio? Non ci credete? Ebbene, ecco l'elenco. Iniziamo dallUniversit, dove una falsa mitologia egalitaria ha livellato il merito verso il basso, rendendo prassi comune il ricorso al padrinaggio e alla raccomandazione, per la ricerca di unoccupazione postlaurea. Oggi, con il prosciugamento degli impieghi pubblici, le file di attesa tra coloro che cercano un posto fisso, e quelli che hanno smesso di farlo, sono diventate interminabili. Dov lerrore? Forse, nelle loro famiglie di origine, innanzitutto, che hanno visto nel figlio dottore una garanzia di successo e di promozione sociale, operando, cos, nella coscienza collettiva, un pericoloso downgrading (degradazione, fino a farne un vero e proprio disvalore) del lavoro manuale. Sicch, centinaia di migliaia di posti di lavoro sono stati coperti, in questi ultimi due decenni, dai nuovi e vecchi immigrati, sia extracomunitari che neocomunitari. Altro aspetto di importanza fondamentale rappresentato dalla perdita di identit collettiva, un tempo denominata di Amor patrio. Il simbolo bruciante di questo abbandono la rinuncia alla naia obbligatoria: per troppi giovani, lidentificazione con il militare divenuto, oggi, un sinonimo di mercenario. Una pedina in mimetica, da spedire lontano, nei campi di battaglia dellAfganistan oggi e, ieri, del Kossovo o in Irak, per nutrire le ambizioni di alcuni politici a contare di pi sul piano dei rapporti internazionali. Il danno di quella sciagurata rinuncia evidente: in passato, un esercito di popolo costituiva un potente miscelatore di classi sociali, funzionando da raccordo e legante tra persone di diversissima provenienza geografica, ceto di appartenenza e cultura. Forse, in questo, si pu e si deve tornare indietro.. Da tempo, rimane senza risposta la domanda di giovani da impiegare nelle pi disparate attivit del servizio civile attivo, alternativo alla naja. Per sostenerne gli oneri a carico dello Stato, potrebbe rivelarsi sufficiente prevedere una prestazione gratuita da parte dei coscritti, compensandola con una corrispondente detassazione, in proporzione al reddito, delle famiglie di provenienza, fino al termine della ferma. Tempo fa, su queste colonne, mi trovai a proporre listituzione di una task-force permanente, composta da volontari civili, in alternativa al servizio di leva obbligatorio, per quanto riguarda il pronto intervento di emergenza in Protezione civile. Questa Delta-force -alla quale spetterebbe limmane compito di soccorre individui e territorio, sulla base di priorit fissate da Governo e dagli Enti locali- potrebbe essere

organizzata territorialmente al pari delle regioni militari, in modo da potersi avvalere di tutte le strutture di supporto -formazione, logistica, equipaggiamento- dei Ministeri della Difesa e dellInterno (Vigili del fuoco; Polizia di Stato; etc.). Oggigiorno, infatti, il concetto un po nazionalista di Patria pu essere egregiamente surrogato dalla comune convinzione di tutti noi, indistintamente, di dover provvedere in prima persona alla difesa civile, a tutti i costi, di un territorio comune, da tutelare operativamente a salvaguardia dello sviluppo sostenibile e della conservazione del suo patrimonio artistico, idrogeologico, linguistico e culturale. Baster riconoscere, per legge, in tal senso, che il servizio civile prestato per lo Stato d diritto al riconoscimento di una forma -bench minima- di previdenza e costituisce titolo preferenziale nei concorsi pubblici e negli aiuti allimprenditoria giovanile. Vi sembra una cosa dellaltro mondo?