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LIBERI E RIFORMISTI

Congresso Circolo PD Eboli 14/15/16 luglio 2010

Riformismo amministrativo ed innovazione sociale: il PD motore del cambiamento

Premessa Il PD, nel contesto nazionale come in quello locale, non ha saputo ancora soddisfare le istanze di cittadini ed imprese alla base della sua nascita, deludendo le aspettative di molti. Mentre la classe dirigente nazionale, pur in presenza di evidenti segni di difficolt del centrodestra, non viene percepita come una valida alternativa al Governo Berlusconi, in alcune realt locali, il PD governa senza entusiasmo. Ad Eboli, la gioia della vittoria nella competizione elettorale ha ben presto lasciato il campo ad una scia di polemiche relative agli assetti organizzativi, con ci distogliendo lattenzione sulle cose da fare e sul come farle. Si impone, in tal senso, una riflessione profonda che ponga al centro dellattenzione, non tanto e non solo i provvedimenti a carattere squisitamente amministrativo che vengono adottati non senza difficolt, quanto le cause della mancata percezione da parte delle altre forze politiche e dei cittadini della proposta politica del partito. Occorre, dunque, un atto di maturit da parte di tutti i dirigenti e gli iscritti per riportare la discussione interna sul giusto binario del confronto politico, mettendo da parte i veti incrociati di quanti si richiamano alle appartenenze di un tempo o ad assetti di potere mascherati da correnti. Ci si pu dividere su posizioni di merito come il ruolo del partito ad Eboli, la sua organizzazione, le scelte fondamentali per lo sviluppo della citt, ma non si pu cavalcare il pregiudizio, o ancor peggio il sospetto, alimentando un circolo vizioso che danneggia tutti: il gruppo dirigente, la compagine amministrativa, gli iscritti, i cittadini. Recuperare una discussione serena compito di quanti sentono di appartenere al PD e a nessun altro. Il Congresso avr centrato il suo obiettivo nella misura in cui si delineer nitido e comprensibile il progetto che si intende perseguire nei prossimi anni, da arricchire, strada facendo, con il contributo delle altre forze politiche del centrosinistra e delle forze economiche e sociali della citt.

Un partito autonomo che sappia incidere sulle politiche locali Sgombrare il campo dalle polemiche, ricostruendo il luogo delle decisioni nel rispetto del ruolo di ognuno: su queste basi possibile organizzare un partito autonomo, unito e coeso, capace di esercitare il ruolo di guida della Amministrazione comunale e di riferimento del Centrosinistra ad Eboli. Ununit auspicabile e da perseguire con decisione, ma non a tutti i costi. Il PD sar autorevole, infatti, nella misura in cui il dibattito al suo interno sar trasparente e le posizioni, anche unitarie, non siano assunte per convenienza. Il PD sar autonomo nella misura in cui non accetter supinamente che le vecchie logiche di organizzazione del potere in provincia di Salerno restringano gli spazi di democrazia, paralizzando ogni decisione o attivit per il timore di disturbare il manovratore. Al contrario, il PD di Eboli dovr dotarsi di una organizzazione autonoma, con parit di genere, pronta a cogliere la sfida del cambiamento, aperta allinnovazione. In tal senso, auspicabile privilegiare organismi dirigenti non pletorici, in cui siano presenti lesperienza e la maturit di giudizio, ma anche la competenza e la dinamicit dei giovani. In tal senso, accanto al Direttivo composto da 30 membri vi sar un Ufficio di Segreteria formato da 5 personalit scelte anche al di fuori dei componenti del Direttivo, con il compito di affiancare il Segretario ed il Presidente del partito nellattuazione degli indirizzi politici. Completano lorganizzazione due consulte dedicate rispettivamente ai temi sociali ed economici ed un rappresentante di zona per ogni quartiere pi popoloso di Eboli. Le consulte avranno il compito di organizzare entro la fine dellanno due convegni di approfondimento sui temi di loro interesse; i rappresentanti di zona coadiuveranno la Segreteria nel radicamento territoriale del partito, promuovendo lorganizzazione di Comitati di Quartiere laddove non esistenti. Proprio il movimento giovanile rappresenta una grande risorsa del nostro partito su cui investire per il futuro prevedendo forme stabili di coinvolgimento nelle decisioni, sino al livello della segreteria, con lobiettivo di favorirne la crescita per offrire alla citt, nel corso del tempo, il necessario ricambio del gruppo dirigente. Un partito autonomo e coeso come lo immaginiamo non si costruisce, dunque, con il bilancino delle componenti, ma concorrendo alla formazione di una classe dirigente in grado discutere e decidere, pur nelle legittime diversit di posizione. Anche su posizioni distinte, infatti, il PD potr assumere le sue determinazioni, in una corretta dialettica tra maggioranza e minoranza, purch la prima non si sottragga al dibattito e la seconda non assuma comportamenti interdettivi o pregiudiziali. In questo contesto, spetta al partito il compito di elaborare e promuovere una nuova visione della societ ebolitana, cui tendere ed ispirarsi nellagire quotidiano, per promuovere quel cambiamento che tutti invocano da tempo.

Spetta al PD di Eboli recuperare lautonomia politica dellintera valle del Sele e porsi come riferimento organizzativo a difesa delle legittime esigenze di sviluppo di unarea che conta oltre 250mila abitanti. Per Eboli, non si tratta di un nuovo dirigismo, bens della consapevolezza che la domanda di cambiamento della citt pu essere soddisfatta solo restituendo al partito la sua centralit e responsabilit. Dopo anni di dominio di pochi arroccati nelle istituzioni locali, di esercizio del potere scollegato da ogni forma di controllo democratico, occorre ripartire dai partiti quali unico strumento di rappresentanza, partecipazione, discussione ed elaborazione di scelte politiche. Da questo nuovo contesto anche lAmministrazione comunale di Eboli trarr giovamento, recuperando quella serenit di azione necessaria per tradurre in atti e provvedimenti le opzioni politiche del partito, senza prestare il fianco ai personalismi di alcuni o agli interessi di pochi. E, dunque, indispensabile ritornare al primato della politica, consapevoli che molto stato fatto sul piano amministrativo, ma che altrettanto avvertita lesigenza di razionalizzare e riportare ad organicit quanto stato realizzato dal centrosinistra negli ultimi anni. Di qui dobbiamo ripartire per ripensare Eboli. Sarebbe, infatti, miope sottovalutare il senso di sfiducia ed insoddisfazione che serpeggia in ampi strati del tessuto cittadino e che espone il gruppo dirigente a soventi critiche di immobilismo. Si tratta, spesso, di critiche a fronte dei limiti oggettivi in cui operano le amministrazioni locali per la carenza di risorse finanziarie e strumentali e gli accresciuti livelli di ruoli e responsabilit. Ma ci nondimeno bisogna agire per recuperare e ridurre il dissenso, ridare speranza ai ceti produttivi, motivare i cittadini. Ci fattibile tracciando un disegno riformista di ampio respiro, concretamente realizzabile, che restituisca benefici sociali diffusi ed ampli gli spazi di iniziativa economica. Un disegno che per la sua carica riformatrice incontrer non pochi ostacoli e resistenze: interessi, privilegi e rendite di posizione sono infatti ben pi diffusi ad Eboli di quanto a prima vista possa apparire. La sfida per la classe dirigente del PD , dunque, coniugare le scelte di breve periodo, spesso pi comode, con le grandi trasformazioni che richiedono sacrifici immediati, ma i cui benefici consentiranno alla citt di fare grandi passi in avanti sul cammino della modernizzazione.

Un nuovo modello sociale per Eboli Investire sul lungo periodo significa ridare centralit innanzitutto alla scuola. Un approccio alla scuola che privilegi il merito individuale di allievi ed insegnanti, anche a livello locale, significa rompere con schemi conservatori che vedono nella scuola solo ed esclusivamente il problema della manutenzione, dei trasporti, delle mense e dei buoni libro. Innovare questa visione significa riportare in primo piano limportanza della educazione come unico mezzo per risalire lascensore sociale in una societ sempre pi immobile e diseguale, superando logiche familistiche e relazionali. Premiare i migliori con incentivi e borse di studio, sin dalle scuole primarie, con sistemi di valutazione quanto pi oggettivi e condivisi possibile, rappresenta il miglior viatico per ridare fiducia alle giovani generazioni, restituire loro la consapevolezza dei propri mezzi per raggiungere i livelli apicali nel mondo delle professioni, dellimpresa, delle istituzioni pubbliche e private. Introdurre principi di sana competizione comporta, tuttavia, lobbligo di prevedere adeguati correttivi sociali per i meno capaci o fortunati. Ma anche qui le risorse per le politiche sociali vanno opportunamente indirizzate non pi ad uno stato sociale passivo, fondato su sussidi per i meno abbienti, bens ad una concezione dinamica della protezione sociale che incoraggi i meno fortunati a prendere dei rischi e sfruttare le opportunit offerte da una maggiore mobilit sociale. A titolo di esempio, non si tratta di incrementare gli assegni di maternit, bens di aumentare gli asili nido o le scuole a tempo pieno, affinch le giovani donne possano avere pi tempo da dedicare al lavoro realizzando vantaggi economici e soddisfazioni personali. Nello stesso ordine di idee, occorre promuovere maggiormente la cooperazione ed il terzo settore. Eboli, infatti, conta un elevato numero di soggetti, laici e religiosi, che da anni e con enormi sacrifici operano per la prevenzione e la cura del disagio fisico e morale di un gran numero di cittadini. Il PD deve saper valorizzare ed incentivare questo enorme patrimonio di professionalit ed impegno civile concorrendo con loro alla elaborazione di un vero Piano Regolatore Sociale che riconosca e legittimi il loro operato, provvedendo insieme al riordino dei servizi offerti dal Piano Sociale di Zona, nel pieno ed effettivo rispetto del principio della sussidiariet orizzontale. Solo in tal modo si potr costruire quella rete di protezione e promozione sociale che, abbinata ad efficaci politiche di repressione, sottrae terreno fertile alla devianza minorile ed alla delinquenza organizzata, verso i cui tentativi di infiltrazione il PD terr sempre alta la guardia.

Servizi pubblici di qualit a minor costo Una classe dirigente preparata, matura e consapevole, libera da opportunismi, impegnata in ruoli chiave, pu alimentare quella concorrenza positiva nelle imprese e nella pubblica amministrazione che produce servizi di maggiore qualit a minor prezzo, a tutto vantaggio dei cittadini consumatori. Anche a livello locale, infatti, si possono determinare le condizioni per avere i vantaggi della economia low cost. Pagare meno tasse, spendere meno per servizi di vario genere, contribuisce ad aumentare il reddito assoluto ed il potere dacquisto delle famiglie, soprattutto a vantaggio delle classi disagiate. In tal senso, sul piano dei servizi pubblici locali, il PD di Eboli dovr spingere verso una reale concorrenza nel commercio come nei servizi. In particolare, dovranno essere rivedute alla luce della reale utilit per i cittadini in termini di qualit e costi, le partecipazioni del Comune nei vari enti e societ che erogano i servizi idrici, farmaceutici, manutentivi, di pulizia e parcheggi, di sviluppo socioeconomico. A partire dalla Multiservizi, di cui il comune socio unico, tenuto pertanto al ripiano integrale delle perdite in caso di fallimento, per passare al Consorzio Farmaceutico in allarmante dissesto, al Patto Territoriale Sele Picentino del quale il Comune chiamato a ripianare le perdite, pur essendone creditore insoddisfatto per circa 60.000,00 euro, ed infine allASIS, centro di potere e disamministrazione, con perdite milionarie (circa 100.000,00 euro per Eboli nel solo 2010) dovute alla malagestio ed ai favoritismi per gli Amministratori del Comune di Salerno. Si tratta di valutare con serenit i vantaggi tangibili ottenuti in circa dieci anni di attivit ed introdurre i necessari correttivi, non esclusa la messa in liquidazione della quota del Comune. Conseguentemente, si dovranno scegliere gli amministratori che ricopriranno incarichi di gestione in questi enti e societ, dando loro precisi obiettivi e compiti. Il PD ebolitano pu e deve invertire la tendenza, comune al centrodestra ed al centrosinistra, di utilizzare gli incarichi di sottogoverno per compensazioni di potere tra partiti o nei partiti, aprendo nella citt un dibattito trasparente che porti a scegliere chi ha le pi idonee capacit ed attitudini individuali, rispetto alle logiche di appartenenza.

Il PD a difesa del diritto alla salute dei cittadini di Eboli La difesa del Presidio Ospedaliero di Eboli non pu essere materia di trattative. Nonostante le rassicurazioni ricevute dai vertici politici ed amministrativi della sanit regionale, ad oltre un mese dal Consiglio Comunale tenutosi ad Eboli il 04 giugno 2010, nulla cambiato. Va, pertanto, rilanciato il confronto, sino a forme estreme di rivendicazione, per conseguire quanto previsto nel deliberato del Consiglio : evitare ogni forma di chiusura o accorpamento di reparti dei presidi ospedalieri di Eboli e battipaglia; espletare la mobilit per gli operatori sanitari onde sopperire alle carenze di organico dellOspedale di Eboli, in specie in questo periodo estivo; prorogare i comandi per i medici in servizio presso il SS.Maria Addolorata di Eboli. In prospettiva, occorre intervenire sul Piano Zuccatelli rilanciando la proposta di trasformare i Presidi Ospedalieri esistenti in Ospedali Riuniti, alla luce dei dati produttivi di ogni singoli presidio nel rapporto tra ricavo/costo/beneficio, unico riferimento certo ed oggettivo per evitare che i tagli economici siano indiscriminati o, peggio ancora, mirati ad accontentare notabili e papabili. Su questa proposta il PD si far promotore del coinvolgimento di Sindaci, Operatori Sanitari, Sindacati, Associazioni e Cittadini del comprensorio per spingere la Regione Campania e la Dirigenza dellASL a stipulare un Protocollo di intesa finalizzato ad un Accordo di Programma che stabilisca tempi certi e risorse adeguate per la realizzazione dellOspedale Unico della Valle del Sele.

Cultura del merito e della valutazione per la burocrazia comunale La sfida della riorganizzazione della macchina comunale non pi rinviabile. Pur in presenza di ottime professionalit, vi sono nel comune di Eboli ampi margini di miglioramento delle performances per livello di efficacia ed efficienza. Anche in questo caso, occorre innanzitutto un cambio culturale da parte degli amministratori e dei dipendenti che ponga al centro dellattenzione il cittadino e le sue esigenze. In accordo con i sindacati si impone lintroduzione di un sistema di controllo di gestione che, partendo dallanalisi della situazione iniziale, accenda i riflettori su tempi e costi dei servizi erogati. Il sistema di valutazione dei risultati, di fatto ridotto ad adempimento formale, va progressivamente reso sostanziale basandolo su criteri oggettivi che premino il merito,

con

la

conseguenza

di

incentivare

anche

economicamente

chi

ottiene

risultati

concretamente misurabili. Un sistema di misurazione del livello di soddisfazione dei cittadini utenti completer il quadro, fornendo preziosi elementi conoscitivi utili ad introdurre ogni correttivo di sorta.

Sostenibilit finanziaria ed economica per il bilancio dellEnte Assumere come orizzonte temporale delle scelte amministrative un arco di tempo pi lungo, ci impone di riconsiderare lintero impianto del bilancio comunale. Si tratta di approntare sin dallanno 2011 una manovra finanziaria con lobiettivo di rendere i conti del comune sempre meno dipendenti da fattori esogeni, come il livello dei trasferimenti statali, agendo contemporaneamente sulla diminuzione progressiva della spesa rigida e sullaumento delle entrate straordinarie. Mentre per la spesa si tratta di monitorare il costo del personale e lindebitamento per mutui, sotto il profilo delle entrate vanno valorizzati senza indugio i cespiti del patrimonio immobiliare, al fine di reperire nuove risorse da destinare al ripiano dei debiti e a nuovi investimenti produttivi. Occorre, infatti, da un lato, immettere liquidit nel sistema economico cittadino per rilanciare i consumi delle famiglie e dare fiato al commercio, dallaltro, agevolare quegli investimenti in infrastrutture capaci di attrarre capitali privati ed alimentare un circolo virtuoso che porti allaumento delloccupazione e del reddito disponibile. Per altro verso, occorre varare un patto fiscale tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione locale per procedere con immediatezza al recupero

dellevasione ed elusione fiscale che tocca livelli non pi sostenibili. Il PD contrario ad ogni forma di condono, ma favorevole ad ogni iniziativa che rende il fisco pi giusto e che, a fronte delle somme pagate, restituisca benefici tangibili alla collettivit. Il dibattito sul federalismo fiscale, daltra parte, pur in presenza di una netta contrariet nella articolazione proposta dal governo Berlusconi, lascia intravedere nuovi spiragli per la tassazione diretta e di scopo da parte degli Enti locali. Si tratta di una sfida rispetto alla quale non possiamo farci trovare impreparati.

Eboli come esempio di citt media nel contesto regionale Il Piano strategico comunale adottato nella scorsa consiliatura, preliminare al varo del PUC (Piano Urbanistico Comunale, gi PRG), offre unampia riflessione sulla nuova organizzazione urbana di Eboli.

A fronte di una citt divisa, nel disegno del vecchio PRG, nelle sue varie articolazioni territoriali (colline, centro antico, centro urbano, piana, mare), il piano strategico propone un rammaglio complessivo della citt, proiettando il centro urbano verso il mare incidendo sugli assetti organizzativi dei principali assi viari e sul ruolo dei nuclei periferici. Tale logica di fondo, fortemente condivisa dal PD, pone le basi per rilanciare unapprofondita discussione che preceda la approvazione del PUC, considerato che occorre includere attivamente intere fette della societ ebolitana che solo marginalmente hanno partecipato ai processi di pianificazione. Occorre, infatti, ancora riflettere sulla complessa organizzazione dei servizi e delle infrastrutture cittadine, per come esistenti, realizzate negli ultimi anni o da realizzare nel prossimo futuro, sulla loro attuale localizzazione, sulla loro capacit di offrire beni e servizi, sulla loro incidenza nel sistema economico e sociale. E compito del PD favorire questa discussione per rendere Eboli di nuovo protagonista della piana del Sele. Edifici scolastici, presidi medici ed ospedalieri, centri commerciali, poli

produttivi, aree dismesse, etc., vanno armonizzati nel loro complesso col fine di attrarre popolazione, rilanciare il commercio cittadino, sviluppare nuove

professioni e saperi, concorrendo a realizzare una citt equilibrata nelle sue componenti materiali ed immateriali. Solo il giusto mix di tutte queste leve competitive potr garantire nel futuro il rilancio di Eboli, da troppi anni ai margini del contesto locale e regionale, quale citt media in grado di offrire funzioni comprensoriali a supporto della citt capoluogo e dellampio retroterra provinciale.

Un nuovo modello di sviluppo agricolo per la piana del Sele Accanto alle tecniche tradizionali di coltivazione agricola, ed in aggiunta al necessario sostegno infrastrutturale per le aziende agricole da parte del Comune, una moderna agricoltura, per competere nello scenario globale, non pu sottrarsi alle necessarie contaminazioni con la ricerca ed i servizi avanzati. Partendo dalle qualificate presenze universitarie sul nostro territorio (Seconda Universit di Napoli Facolt di Veterinaria), che affiancano lAzienda Sperimentale Improsta ed altre strutture regionali settoriali, occorre rafforzare la sperimentazione in agricoltura (innovazione di processo e di prodotto), ed allargare lorizzonte alla produzione di energie da fonti rinnovabili, allinnovazione nello smaltimento di scarti di lavorazione vegetale e reflui animali, alla produzione di materiali eco-sostenibili da impiegare nei processi produttivi (green economy).

In tale direzione, in attesa del Polo Agro-alimentare regionale la cui conferma da parte del rinnovato governo regionale va fortemente sostenuta, il PD deve promuovere la nascita di poli di ricerca differentemente specializzati (ricerca, sperimentazione,

trasferimento tecnologico) sul proprio territorio, nonch un complesso sistema di premi ed incentivi a favore delle aziende agricole affinch partecipino a programmi di ricerca innovativi. Sostenibilit delle produzioni e qualit del prodotto sono il binomio su cui puntare per ogni forma di commercializzazione ad uso del mercato interno o estero, questultimo molto attento al tema della sostenibilit ambientale delle produzioni. Quanto ai consumi locali, compito del PD garantire il necessario collegamento dei produttori locali con le strutture di media e grande distribuzione presenti o in corso di realizzazione sul nostro territorio. Lidentit di un territorio, infatti, si rafforza anche garantendo il prodotto tipico dalle politiche aggressive delle grandi multinazionali.

Dalle colline al mare per vivere il turismo ad Eboli Sempre in linea con le previsioni del Piano strategico comunale, occorre favorire un utilizzo sostenibile delle colline e del mare e continuare lopera di valorizzazione del nostro centro antico. Per le prime, si tratta di concretizzare quelle ipotesi di sviluppo di cui si discute da molti anni, promuovendo quelle attrezzature collettive di svago e tempo libero che siano compatibili sotto il profilo ambientale. Non tollerabile, al contrario, la previsione di un parco fotovoltaico da 120 milioni euro che il Comune di Salerno ha in mente di realizzare in questi luoghi ricavandone milioni di euro allanno di ristoro, a fronte dellimpatto ambientale che graverebbe esclusivamente sulla nostra citt, pregiudicando irrimediabilmente la bellezza delle nostre colline. Per la fascia costiera bisogna da subito attivarsi per rendere effettivi i finanziamenti previsti nellAccordo di Reciprocit presentato in Regione Campania, ad oggi vanificati ad opera del Sindaco di Salerno e del Presidente della Provincia. Si tratta di finanziamenti destinati a realizzare le infrastrutture necessarie allo sviluppo dellarea che da troppi anni stiamo aspettando: impianti idrici, fognari e di depurazione, opere a contrasto dellerosione costiera, parcheggi, viabilit, aree di ristoro, etc.. Ogni ipotesi di sviluppo economico di questarea, infatti, come la previsioni di realizzare strutture ricettive e servizi di accoglienza, destinata a scontrarsi con una realt fatta di gravi carenze urbanistiche e sociali che solo con queste risorse potranno essere colmate. Il PD di Eboli, pertanto, dovr farsi carico di contrastare ogni patto scellerato tra istituzioni salernitane volto a vanificare le legittime esigenze dei cittadini

ebolitani o, peggio ancora, a deturpare irrimediabilmente le nostre risorse ambientali. Rispetto al Centro antico necessario continuare nel programma di rivitalizzazione, con insediamenti di attivit eco-sostenibili nel settore del commercio, dellartigianato tipico e dei servizi, anche favorendo lutilizzo di alcuni contenitori storici che possono, salvaguardandone lintegrit, essere destinati allofferta di servizi al turismo ed al tempo libero. Basti pensare al Castello Colonna, di cui vanno accelerate le pratiche per lacquisizione, o al complesso di SantAntonio, non pi sede del Liceo Artistico, che possono essere utilizzati, in uno con il restante patrimonio immobiliare, prestando attenzione alla qualit degli interventi di decoro e abbellimento ed alla vivibilit dei residenti.

Cultura e creativit come leve per lo sviluppo economico Ripensare lofferta culturale nella sua missione, prima ancora che nella sua

organizzazione, il dato dal quale ripartire se si vuole innovare un modello culturale che sembra aver perso la sua carica propositiva. Ad Eboli, a fronte dellaumentata offerta culturale della provincia e della regione, infatti, anche eventi di buon livello qualitativo stentano ad imporsi allattenzione degli appassionati, richiamando in larga parte un pubblico che non va molto al di l dei confini comunali, con tutto ci che ne consegue per i mancati effetti sul piano economico e sociale. Cultura e creativit possono, al contrario, rappresentare imput del sistema economico, come pure si cercato di fare in passato legando lofferta culturale alla tradizioni produttive locali, a condizione di riorganizzare profondamente lintero settore. Il Museo Nazionale, lArchivio Gallotta, il Palasele, Mestieri e Saperi largamente diffusi in citt, costituiscono alcune leve da cui ripartire per svincolare la cultura dalla morsa finanziaria restrittiva che assilla tutti i comuni del mezzogiorno. Focalizzando lattenzione sugli eventi che realizzano complementariet strategiche tra diverse filiere produttive, da un lato, e varando nuovi strumenti ad elevata managerialit, come le fondazioni culturali, dallaltro, sar pi agevole reperire i capitali pubblici e privati necessari per soddisfare le nuove esigenze ed i gusti sempre pi complessi della popolazione.

Il centrosinistra dei prossimi anni Sulla base delle linee politiche tratteggiate, dovere del partito adoperarsi per trovare la massima condivisione delle altre forze del centrosinistra. La campagna elettorale dello scorso aprile va, dunque, velocemente superata per lasciare il posto al dialogo ed al confronto costruttivo. Il PD dovr farsi carico, pertanto, di un vasto programma di alleanze con le forze politiche che a livello nazionale si oppongono al Governo Berlusconi. Ma il necessario dialogo tra le forze politiche non dovr essere il viatico per operazioni trasformiste che il PD non promuove, non condivide, ne accetta supinamente. Una sana politica di alleanze dovr essere accompagnata

dallimpegno a non tentare di acquistare singoli consiglieri dei partiti, alleati o di opposizione che siano: chi vuole cambiare partito libero di farlo ma deve dimettersi dalle cariche ricoperte. Le ultime vicende di cronaca nazionale e regionale, infatti, impongono unassunzione collettiva di responsabilit per fronteggiare un governo di centrodestra saldamente ancorato agli interessi della grande impresa e dei produttori del Nord a tutto danno delle istanze del mezzogiorno e dei ceti meno abbienti; un governo che piega le legittime esigenze di riforma delle istituzioni democratiche del paese agli interessi dei suoi principali azionisti di riferimento; che confonde la riforma della pubblica amministrazione, con interventi miranti a fare cassa, come nel caso della scuola o del pubblico impiego. La stessa attenzione il PD dovr riservare a quanti operano nella comunit ebolitana animati da impegno civile, dando voce ad associazioni e gruppi organizzati ovvero a quanti in varie forme e a vario titolo intendono concorrere alle scelte di governo della citt. Tra forze politiche e soggetti sociali, dunque, su temi concreti come

lorganizzazione del sistema sanitario, la pianificazione urbanistica, i grandi investimenti che interessano il nostro territorio, ci sono ampi margini per trovare una posizione comune, anche prescindendo dagli assetti

dellamministrazione. Il processo di condivisione potr nel tempo avere riflessi sulla amministrazione comunale, ma ci auspicabile in relazione a specifici provvedimenti amministrativi e nella massima trasparenza, sempre con il pieno e convinto coinvolgimento delle segreterie politiche. Non sar facile dialogare con quanti a sinistra alimentano demagogia e populismo e quanti occupano uno spazio al centro dello schieramento politico senza un radicamento ideale nella societ, e tuttavia ricostruire unampia coalizione di centrosinistra resta limperativo da coniugare per i prossimi mesi ed anni ed a questo obiettivo il PD dedicher molta parte delle sue energie.

EBOLI, 14 LUGLIO 2010

Salvatore Marisei

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