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Pavia
Circa 700 musulmani di 50 nazionalit diverse ieri mattina si sono dati appuntamento al PalaRavizza per la festa di fine Ramadan. Una preghiera, i dolci, lo scambio di auguri, i pi piccoli intorno al calcio balilla del bar a giocare. Il Comune ha concesso le due palestre: da un lato, gli uomini, dallaltro le donne velate. Finalmente siamo riusciti a fare una preghiera tutti insieme spiega Mohamed Abu Namous, medico e portavoce delle due comunit islmiche che a Pavia si riuniscono nella sala in via Alzaia e in via Villa Eleonora Ringraziamo il sindaco e il vescovo di Pavia che ci hanno dato una mano fino ad oggi. Speriamo di riuscire in futuro a superare gli ostacoli, e avere un luogo di preghiera unico. Nel sermone degli imam egiziani Mohamad Al Shikh e Hamdi Gad anche un accenno alla Siria: Un paese martoriato che sta pagando il prezzo altissimo di una dittatura che bombarda la gente. E limam di via Alzaia, Hamdi Gad, con una sciarpa pa-
Gli uomini radunati nella palestra laterale del PalaRavizza per la preghiera di fine Ramadan
lestinese al collo ricorda: Noi abbiamo festeggiato tutti insieme. Ma vogliamo ricordare anche la sofferenza dei fratelli palestinesi. Il sermone stato tradotto in italiano: Siamo tanti, di lingue e provenienze diverse, litaliano serve per capirsi afferma Abu Namous Le culture di-
verse non contano, quando si prega si lasciano le scarpe allingresso e si fa silenzio. E tutti siamo uguali. Uguali, ma in una citt a maggioranza cristiana, meta di pellegrinaggi: Limportante rispettare le regole della citt e dello Stato in cui siamo ospiti spiega Mohamad Gamal
. Pavia ci ha accolto, dobbiamo ricambiare. Talat, palestinese originario di Nablus, sposato con una cristiana da 33 anni, lavorava in universit, alla facolt di medicina: Difficile? Forse per mia suocera. Ma siamo entrambi nelle mani di Dio. I senegalesi con le loro tuni-
che sono stati i primi ad andarsene, ma in tanti sono rimasti a scambiare saluti. A un tavolo un gruppo di ragazzini sui 14 anni parla della sorella che ha deciso di mettere il velo in prima media, di essere buoni musulmani: C un ragazzo che dice di essere musulmano, ma si fatto boc-
ciare due volte, fuma e non educato. Non questo che ci viene insegnato, dicono Federico e Bilal. E poi continuano a chiacchierare.
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sono svizzeri
Aldo Hoxha ha 25 anni, nato a Tirana, in Albania, e fino a qualche mese fa faceva il muratore. Da aprile gestisce, aiutato dal cognato Claudio Cell, la Nautica Ponte Nuovo, proprio davanti ai sabbioni a poche decine di metri dal ponte della Libert, lex imbarcadero Varesi. Bisognava recuperarlo _ spiega Claudio Cell, pavese doc e da sempre appassionato di fiume , gestisce una ditta di pulizie _. Gustavo Varesi, il proprietario, mi aveva chiesto di provare a rimetterlo in piedi. Mio cognato faceva il muratore, ma con la crisi il settore andava male, cos abbiamo deciso di farlo insieme. Cell ci ha messo la teoria, Hoxha la pratica. E limbarcadero rinato: Possiamo ospitare fino a 130 barche _ spiega il giovane _ e questanno ne abbiamo gi circa cento. Sono di pavesi e milanesi che vanno a pescare, prendono il sole. Allinizio erano tutti molto scettici _ aggiunge Cell _ Invece in pochi mesi Aldo ha potuto affiancarmi. Cosa serve per gestire un imbarcadero? Voglia di fare, amare il contatto con la gente, imparare a conoscere il fiume e mettersi a disposizione per dare tutti quei servizi che possono essere utili _ spiega Hoxha _ Ad esempio, aiutare a coprire e scoprire le barche, a cuat in dialetto pavese, perch dopo una giornata sul fiume tanti non hanno voglia di farlo e al cliente fa piacere. Il turismo fluviale? E una cosa che vogliamo sviluppare _ spiega Hoxha, che nella gestione amministrativa aiutato dalla sorella Alba _ in particolare stia-
mo cercando di attrezzarci con delle imbarcazioni adatte alle secche cui si va incontro nel fiume. Questanno dura, dicono dallimbarcadero: impossibile o quasi, ad esempio, arrivare dal ponte Coperto al ponte di barche di Bereguardo. Troppe secche _ spiega Cell _ si arriva tranquilli fino al Canarazzo, ma non oltre. In 33 anni di navigazione ricorder questanno perch per la prima volta ho stortato unelica. Le gite sul Ticino sono poco richieste, ma Hoxha, volendo, fa anche da barcaiolo. In tanti chiedono invece di noleggiare canoe o barche. DallImbarcadero, seduti ai tavoli davanti alla roulotte gialla, si vede il Vul. Ma in mezzo c un enorme isolotto di sabbia: Non possiamo toglierla diche Alba Hoxha Il Comune dice che potrebbero usarla per riempire le rive in prossimit degli scarichi e per la pista ciclabile: speriamo.
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modori per la salsa immortalati da Anna Ferretti. Potete mandare le vostre foto sul sito, via Facebook e Twitter.