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Pavia

LA PROVINCIA PAVESE LUNED 20 AGOSTO 2012

Oltre 700 al PalaRavizza per la fine del Ramadan


Le due comunit pavesi riunite insieme per la preghiera: Un pensiero alla Siria E un desiderio: Speriamo di superare gli ostacoli e avere un luogo di culto unico
di Anna Ghezzi
PAVIA

tanti italiani convertiti

La scelta dopo 18 anni di matrimonio


Patrizia da qualche giorno ha cambiato nome in Maryam, Maria in arabo. un sogno spiega il profeta mi apparso in sogno: dopo 18 anni a contatto con la cultura islamica e tunisina ho scelto di convertirmi. Patrizia-Maryam (nella foto col marito Hedi) ha pronunciato la Shahada, ovvero la professione di fede: Ho incontrato lImam, cera anche un traduttore, ho pronunciato la frase non esiste Dio al di fuori di Allah e che Maometto il suo profeta ma non basta dirlo, bisogna crederlo. Ora porta il velo e abiti lunghi, questo stato il suo primo Ramadan: Non ne facile n difficile, una scelta, ribadisce. Vivere a Pavia, per una coppia mista, per tanti anni, stato difficile? Certo, di sacrifici ne abbiamo fatti spiega Hedi Agal, il marito tunisino ma Pavia una citt accogliente. Anche sul lavoro, per rispettare il digiuno e le preghiere, non ho quasi mai avuto problemi. Hedi manovale, lavora nel campo delledilizia: Se fa troppo caldo o non mi sento bene, durante il Ramadan, posso stare a casa qualche giorno. Poi recupero. Alla festa Maryam non lunca italiana convertita: c Marino, consulente informatico di Borgarello in giacca e cravatta, accompagnato dai figli. Mi sono convertito 10 anni fa racconta quello che mi ha colpito lassenza di contraddizioni dellIslam. Io sono un informatico, la logica tutto. E poi il fatto che non discrimini le altre religioni. Mi riconosco nel modello familiare, cos diverso da quello occidentale. Marino non parla larabo, anche se le sure si recitano in arabo: Sarebbe bello impararlo, ma daltronde su un miliardo e mezzo di musulmani solo 200mila sono arabi. Quello che sarebbe bello, per Pavia, sarebbe pregare insieme pi spesso: speriamo che si riesca a creare un solo centro.

Circa 700 musulmani di 50 nazionalit diverse ieri mattina si sono dati appuntamento al PalaRavizza per la festa di fine Ramadan. Una preghiera, i dolci, lo scambio di auguri, i pi piccoli intorno al calcio balilla del bar a giocare. Il Comune ha concesso le due palestre: da un lato, gli uomini, dallaltro le donne velate. Finalmente siamo riusciti a fare una preghiera tutti insieme spiega Mohamed Abu Namous, medico e portavoce delle due comunit islmiche che a Pavia si riuniscono nella sala in via Alzaia e in via Villa Eleonora Ringraziamo il sindaco e il vescovo di Pavia che ci hanno dato una mano fino ad oggi. Speriamo di riuscire in futuro a superare gli ostacoli, e avere un luogo di preghiera unico. Nel sermone degli imam egiziani Mohamad Al Shikh e Hamdi Gad anche un accenno alla Siria: Un paese martoriato che sta pagando il prezzo altissimo di una dittatura che bombarda la gente. E limam di via Alzaia, Hamdi Gad, con una sciarpa pa-

Gli uomini radunati nella palestra laterale del PalaRavizza per la preghiera di fine Ramadan

lestinese al collo ricorda: Noi abbiamo festeggiato tutti insieme. Ma vogliamo ricordare anche la sofferenza dei fratelli palestinesi. Il sermone stato tradotto in italiano: Siamo tanti, di lingue e provenienze diverse, litaliano serve per capirsi afferma Abu Namous Le culture di-

verse non contano, quando si prega si lasciano le scarpe allingresso e si fa silenzio. E tutti siamo uguali. Uguali, ma in una citt a maggioranza cristiana, meta di pellegrinaggi: Limportante rispettare le regole della citt e dello Stato in cui siamo ospiti spiega Mohamad Gamal

. Pavia ci ha accolto, dobbiamo ricambiare. Talat, palestinese originario di Nablus, sposato con una cristiana da 33 anni, lavorava in universit, alla facolt di medicina: Difficile? Forse per mia suocera. Ma siamo entrambi nelle mani di Dio. I senegalesi con le loro tuni-

che sono stati i primi ad andarsene, ma in tanti sono rimasti a scambiare saluti. A un tavolo un gruppo di ragazzini sui 14 anni parla della sorella che ha deciso di mettere il velo in prima media, di essere buoni musulmani: C un ragazzo che dice di essere musulmano, ma si fatto boc-

ciare due volte, fuma e non educato. Non questo che ci viene insegnato, dicono Federico e Bilal. E poi continuano a chiacchierare.
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Da Tirana allimbarcadero Varesi


Aldo Hoxha era muratore, ora col cognato Claudio Cell fa rivivere la tradizione
PAVI

sono svizzeri

Aldo Hoxha ha 25 anni, nato a Tirana, in Albania, e fino a qualche mese fa faceva il muratore. Da aprile gestisce, aiutato dal cognato Claudio Cell, la Nautica Ponte Nuovo, proprio davanti ai sabbioni a poche decine di metri dal ponte della Libert, lex imbarcadero Varesi. Bisognava recuperarlo _ spiega Claudio Cell, pavese doc e da sempre appassionato di fiume , gestisce una ditta di pulizie _. Gustavo Varesi, il proprietario, mi aveva chiesto di provare a rimetterlo in piedi. Mio cognato faceva il muratore, ma con la crisi il settore andava male, cos abbiamo deciso di farlo insieme. Cell ci ha messo la teoria, Hoxha la pratica. E limbarcadero rinato: Possiamo ospitare fino a 130 barche _ spiega il giovane _ e questanno ne abbiamo gi circa cento. Sono di pavesi e milanesi che vanno a pescare, prendono il sole. Allinizio erano tutti molto scettici _ aggiunge Cell _ Invece in pochi mesi Aldo ha potuto affiancarmi. Cosa serve per gestire un imbarcadero? Voglia di fare, amare il contatto con la gente, imparare a conoscere il fiume e mettersi a disposizione per dare tutti quei servizi che possono essere utili _ spiega Hoxha _ Ad esempio, aiutare a coprire e scoprire le barche, a cuat in dialetto pavese, perch dopo una giornata sul fiume tanti non hanno voglia di farlo e al cliente fa piacere. Il turismo fluviale? E una cosa che vogliamo sviluppare _ spiega Hoxha, che nella gestione amministrativa aiutato dalla sorella Alba _ in particolare stia-

Da Pavia a Venezia in barca a remi


In 25 da Zurigo per rispolverare la crociera del sole Pavia-Venezia. Sono i vogatori del Limmat-Club di Zurigo, una delle pi antiche associazioni di navigazione della Svizzera: sono arrivati a Pavia con una Weidlingen, imbarcazione di legno lunga 10 metri. Lhanno portata a braccia fino allimbarcadero Ponte Nuovo e sono partiti. Destinazione, Venezia, arrivo previsto il 25 agosto.
Da sinistra Aldo Hoxha e la sorella Alba, dietro Claudio Cell

mo cercando di attrezzarci con delle imbarcazioni adatte alle secche cui si va incontro nel fiume. Questanno dura, dicono dallimbarcadero: impossibile o quasi, ad esempio, arrivare dal ponte Coperto al ponte di barche di Bereguardo. Troppe secche _ spiega Cell _ si arriva tranquilli fino al Canarazzo, ma non oltre. In 33 anni di navigazione ricorder questanno perch per la prima volta ho stortato unelica. Le gite sul Ticino sono poco richieste, ma Hoxha, volendo, fa anche da barcaiolo. In tanti chiedono invece di noleggiare canoe o barche. DallImbarcadero, seduti ai tavoli davanti alla roulotte gialla, si vede il Vul. Ma in mezzo c un enorme isolotto di sabbia: Non possiamo toglierla diche Alba Hoxha Il Comune dice che potrebbero usarla per riempire le rive in prossimit degli scarichi e per la pista ciclabile: speriamo.
su Twitter @anna_ghezzi

ore 8 il buongiorno dei pavesi

Pomodori per la salsa di famiglia

s s Ore 8 il buongiorno dei pavesi, nella foto di oggi ecco i po-

modori per la salsa immortalati da Anna Ferretti. Potete mandare le vostre foto sul sito, via Facebook e Twitter.

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