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La storia di questo marchio è strettamente legata alle vicende della Regia Marina Militare e
in particolare a quei reparti di incursori che nella I guerra mondiale con i MAS (Motobarca
Armata Silurante) e nella II col Gruppo Gamma con i siluri a lenta corsa detti “maiali”, si
sono distinti per coraggio e intraprendenza meritando il rispetto e
l’ammirazione anche dei nostri avversari. Ma andiamo con ordine. Nel
1860 Giovanni Panerai apre il primo negozio di orologeria a Firenze sul
Ponte delle Grazie, si chiama semplicemente “Orologeria Svizzera” e
porterà per la prima volta in città marchi come Jaeger Le Coultre, Girard
Perregaux, Patek Philippe e Rolex. Giulio Panerai, nipote di Giovanni, darà
nuovo impulso all’attività affiancando al negozio una Officina meccanica di
precisione che diverrà ben presto rinomata per l’accuratezza delle
lavorazioni tanto da meritargli un contratto di fornitura per la Regia
Fig. 1 Scudetto
Marina Italiana di strumentazione ottica e meccanica. Iiniziano già dai
primi del ‘900 degli studi sui materiali luminescenti che porteranno ad una miscela di
solfuro di zinco e bromuro di radio, denominata “Radiomir” che verrà applicata a reticoli e
congegni di mira, cannocchiali, bussole.
Il primo conflitto mondiale vede un ampio impiego degli strumenti forniti dalle Officine
Panerai, si tratta di dispositivi per il tiro notturno dei cannoni navali, congegni a tempo
come spolette per siluri, misuratori di fondali. Nel 1934 vengono richiesti strumenti specifici
per gli incursori di marina, denominati Gruppo Gamma, che devono essere a perfetta
tenuta stagna. Vengono forniti torce, bussole e profondimetri da polso ma soprattutto, dopo
alcuni insoddisfacenti esperimenti con scatole stagne per accogliere normali orologi, viene
sviluppato il primo orologio subacqueo di Panerai. I primi prototipi vengono consegnati al I
Gruppo Sommergibili per essere testati nel 1936 e superano felicemente tutte le prove: era
nato il Radiomir.
Nel 1938 viene avviata la produzione e distribuzione ai
reparti dei Radiomir, sono orologi di grandi dimensioni (47
mm. di diametro) con cassa a cuscino di acciaio inox, anse a
filo saldate, corona a vite, quadrante nero con grandi numeri
arabi alternati a barrette ampiamente trattati con vernice
“radiomir”, movimento meccanico a carica manuale di
fornitura Rolex (si tratta di una elaborazione di un calibro
Cortebert da tasca), sono
Fig. 2 Panerai 1938 forniti di un ampio cinturino di
colore grigio di cuoio ingrassato e fustellato per essere
indossati sopra la muta subacquea.
Nel 1943 la cassa diviene di forma pressocchè quadrata
(57x54 mm.) e viene applicato un dispositivo a mezzaluna
che alloggia una leva il cui scopo è mantenere la corona di
carica saldamente chiusa contro la carrure dell’orologio.
Questo originale sistema di impermeabilizzazione,
alternativo alla corona a vite, consente di raggiungere in
tutta sicurezza la profondità di 200 metri che per l’epoca è
un risultato di assoluta eccellenza. Era un orologio Fig. 3 Guastatore di marina
particolarissimo e all’epoca unico nel suo genere, ed era al 1940
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Officine Panerai: orologi da battaglia.
M.S.
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