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VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS E MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE CON DUE POLAROIDI

A) VERIFICA DELLA LEGGE DI MALUS L intensit luminosa trasmessa da un sistema costituito da due polaroidi funzione, oltre che dell intensit incidente, anche dell angolo formato dagli assi di trasmissione dei due polaroidi. Si ha infatti la seguente relazione :

It = I0 cos

(1)

che costituisce la Legge di Malus. I0 l intensit luminosa nella zona tra i due polaroidi, e rappresenta anche il valore dell intensit trasmessa, It, per = 0, , 2 etc., cio quando gli assi di trasmissione dei due polaroidi sono paralleli. Facendo incidere la luce trasmessa dal sistema di due polaroidi su una cellula fotoelettrica collegata a un microamperometro, possibile verificare la (1) rilevando la corrente misurata dal microamperometro (che proporzionale all intensit luminosa incidente sulla cellula) al variare dell angolo .

Modo di operare
1. Disporre la sorgente S (un proiettore), i due polaroidi (il polarizzatore O e l analizzatore A) e la cellula fotoelettrica F nel modo indicato in figura.

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S P A F

2. Togliere l eventuale tappo di protezione dalla cellula fotoelettrica, collegarla al microamperometro, e rilevare, a proiettore spento, il valore della corrente di fondo if, dovuta alla luce dell ambiente. 3. Accendere il proiettore. 4. Fissata una posizione della ghiera del polarizzatore P, ruotare la ghiera dell analizzatore A fino a che si ha un massimo di corrente, i0. In tali posizioni angolari gli assi di trasmissione dei due polaroidi sono allineati (=0). 5. Ruotare il polaroide analizzatore A e, in corrispondenza di diversi valori dell angolo , rilevare la corrente i() segnata dal microamperometro.

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6. Dopo avere effettuato una serie di misure per , per esempio, crescenti, ripeterle per decrescenti, in modo da considerare, per ogni angolo , il valore medio di corrente

< i( ) >=

i c ( ) + id ( ) 2

(2) risulta

Per ogni angolo , la corrente it ( ) =< i( ) > i f

proporzionale all intensit luminosa incidente sulla fotocellula. 7. Costruire, quindi, il grafico it=it() e confrontarlo con l andamento previsto teoricamente, che in base alla (1)

i = i0 cos
NOTA: finita l esperienza rimettere il tappo sulla cellula fotoelettrica se fornito.

B) MISURA DELLA CONCENTRAZIONE DI UNA SOLUZIONE Si dicono otticamente attive quelle sostanze che, attraversate da una luce polarizzata, sono capaci di ruotare il piano di polarizzazione di tale luce. A tale categoria appartengono anche le soluzioni di zuccheri. In tal caso, l angolo di cui il piano di polarizzazione ruota risulta proporzionale alla concentrazione della soluzione stessa e pertanto la misura diretta dell angolo di cui il piano ruotato pu essere usata per determinare la concentrazione della soluzione. In generale l angolo di rotazione dato da:

lCP 100

(1)

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In cui l la lunghezza del percorso effettuato dalla luce entro la soluzione, da esprimere in decimetri, C la concentrazione della soluzione, espressa come grammi di soluto in 100 grammi di soluzione, e P il cosiddetto potere rotatorio specifico, una propriet della particolare sostanza, che dipende dalla lunghezza d onda della luce adoperata [Ne segue che per ricavare C sfruttando la (1) condizione indispensabile operare con luce non solo polarizzata ma anche monocromatica.] Il potere rotatorio tradizionalmente espresso in gradi/decimetro. La scelta di queste unit inconsuete deriva dalla prassi delle analisi chimiche. Con le unit indicate l angolo risulter espresso in gradi. Nell esperienza proposta si impiega come sostanza attiva il saccarosio (zucchero alimentare), per il quale i valori di potere rotatorio relativi a alcune lunghezze d onda utili sono riportati nella tabella seguente:

P (/dm) )
64.8 84.9

(nm)
~600 ~525

colore rosso verde

La luce prodotta dal proiettore resa monocromatica ponendo subito dopo il proiettore e prima dell incidenza sul primo polaroide (che la render polarizzata) un filtro che lascia passare fotoni soltanto della lunghezza d onda indicata sul filtro stesso. Sono disponibili diversi filtri di cui 2 con lunghezze d onda simili a quelle indicate in tabella, per le quali noto il potere rotatorio specifico del saccarosio. L esperienza consiste nel disporre inizialmente i due polaroidi con gli assi incrociati, in modo che la luce trasmessa dall insieme dei due sia (quasi) zero. Si interpone quindi la soluzione tra i due polaroidi. La rotazione del piano di polarizzazione operata dalla soluzione far s che la luce adesso non sar completamente assorbita dal secondo polaroide, se non dopo averlo ruotato di un

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angolo . Tale angolo, letto sulla ghiera del secondo polaroide (analizzatore) sar pertanto pari all angolo dato dalla (1). La concentrazione cercata si ottiene a questo punto dalla (1) riscritta cos:

C=
Modo di operare

100 lP

(2)

8. Partendo dalla disposizione della esperienza precedente, rimuovere la cellula fotoelettrica e montare al suo posto lo schermo in dotazione. [L esperienza si potrebbe eseguire con la cellula fotoelettrica ma vogliamo mostrare come essa sia possibile anche con attrezzature pi povere]. 9. Sistemare uno dei filtri colorati davanti al proiettore, in modo da selezionare luce monocromatica, che quindi incide sul primo polarizzatore. 10. Ruotare il secondo polarizzatore finch sullo schermo, posto dopo di esso, giunga la minore quantit di luce ottenibile. Il secondo polaroide ha evidentemente in queste condizioni il proprio asse perpendicolare a quello del primo. Chiameremo questa condizione buio sullo schermo. Rilevare la posizione angolare della ghiera in questa condizione. 11. Interporre la vaschetta con la soluzione tra i due polarizzatori. Sullo schermo apparir un (debole) chiarore. 12. Ruotare il secondo polarizzatore fino a riottenere al meglio possibile la condizione di buio sullo schermo. 13. Determinare l angolo di rotazione come differenza delle posizioni della ghiera adesso e al punto 11. 14. Misurare il tratto percorso dalla luce entro la vaschetta (cio la dimensione lineare interna della vaschetta). 15. Determinare C dalla (2)

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16. Ripetere le misure con ogni filtro a disposizione, usando il potere rotatorio appropriato e, per ogni filtro, con 2 diverse lunghezze della soluzione attraversata, cosa realizzabile facilmente ruotando la vaschetta di 90 gradi. 17. Discutere le differenze tra i singoli valori di C.

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