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Friedrich Wilhelm Nietzsche (Rcken, 15 ottobre 1844 Weimar, 25 agosto 1900) stato un filosofo, scrittore e aforista tedesco che ha avuto uninfluenza discutibile sul pensiero filosofico del Novecento e che da alcuni considerato il precursore dellesistenzialismo, che insiste sul valore specifico dellesistenza individuale umana e sul suo carattere precario.

L'uomo soltanto un errore di Dio? Oppure Dio soltanto un errore dell'uomo? F. W. Nietzsche

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Lesistenza concepita da Nietzsche come caos irrazionale, come un flusso originario di istinti e avvenimenti senza alcuno scopo e senza alcun fine, come un divenire e un mutamento caotico. La vita quindi, caratterizzata da dolore e irrazionalit, da una dimensione tragica che viene alleggerita grazie a delle menzogne millenarie, ovvero grazie ad una serie di certezze metafisiche, religiose o morali che servono alluomo per riuscire a sopportare limpatto con questo caos e con questirrazionalit che propria di tutta lesistenza, del mondo, della vita. Per Nietzsche la vita dolore, lotta, distruzione, crudelt, incertezza, errore. Essa non ha n ordine, n scopo, il caso la domina completamente. Nel suo periodo giovanile Nietzsche analizza i due impulsi base dello spirito e dellarte greci, lapollineo ed il dionisiaco. Lapollineo, che scaturisce da un impulso alla forma e da un atteggiamento di fuga di fronte al divenire, si esprime nelle forme della scultura e della poesia epica; il dionisiaco, che scaturisce dalla forza vitale e dalla partecipazione al divenire, si esprime nellesaltazione della musica e della poesia lirica. Ci sono quindi due atteggiamenti possibili: quello della rinuncia e della fuga, e quello dellaccettazione della vita cos com. Soltanto larte riesce a comprenderlo veramente, e per questo motivo il filosofo arriva a ritenere che larte la vita stessa, un fenomeno estetico che non deve essere giudicato con altro al di fuori di s, che non necessita di nessuna giustificazione. Nietzsche di fronte allapollineo ed al dionisiaco dunque propone un convinto recupero dello spirito dionisiaco, che bandisce da s ogni rinuncia e fuga di fonte al mondo e al divenire, e si configura quindi come un simbolo dellaccettazione totale della vita. Durante il suo periodo illuministico il filosofo affronta largomento Dio ed arriva a definirlo come la pi antica delle bugie vitali, delle bugie che rispondono a necessit umane, che riassume in s tutte le altre. Egli lo concepisce come la personificazione di tutte quelle certezze fasulle create per dare un senso plausibile e un ordine rassicurante al caos della vita e del mondo. Laccettazione della morte di Dio, quindi il venir meno di tutte quelle certezze che hanno sorretto gli uomini nella loro incredulit, costituisce il presupposto necessario della transizione dalluomo al superuomo, lbermensch. Il superuomo colui che in grado : di accettare la dimensione tragica e dionisiaca dellesistenza, di reggere e quindi essere consapevole della morte di Dio e della perdita delle certezze assolute, di far propria la prospettiva delleterno ritorno (secondo la quale tutte le realt e gli eventi del mondo sono destinati a riproporsi in modo identico infinite volte), di emanciparsi dalla morale (in quanto questa si configura come un dispositivo di difesa e di offesa, come un meccanismo per facilitare il dominio delluomo sulluomo) e dal cristianesimo (inteso come frutto del risentimento delluomo debole verso la vita), di porsi come volont di potenza, di procedere oltre il nichilismo.

Il superuomo quindi, lideale di un tipo superiore di uomo che si erige al di sopra delle masse. Per quanto riguarda la volont di potenza, essa si identifica con la vita stessa, intesa come forza espansiva e autosuperantesi, in quanto lessenza del superuomo consiste proprio in un continuo superamento di se stesso. La vita viene concepita a questo punto come auto creazione e di conseguenza larte, come forza creatrice, diviene il modello stesso della volont di potenza. Per quanto riguarda invece il nichilismo, esso costituisce la volont del nulla, ovvero ogni atteggiamento di fuga e di disgusto nei confronti del mondo reale, ma pu costituire anche la specifica situazione delluomo moderno che, non credendo pi in un senso o scopo metafisico delle cose e nei valori supremi di Dio, della verit o del bene, finisce per avvertire di fronte allessere lo sgomento del vuoto e del nulla. Il nichilismo deriva dalla consapevolezza delluomo del fatto che tutte le sue certezze sono in realt delle certe fittizie che non esistono, delle bugie. Da qui, dallo sgomento per la precedente illusione, luomo piomba nella disperazione nichilista.

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