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PROFESSIONISTA [?] TRUCCATORE


Viaggio nella formazione, informazione e disinformazione del mondo del make-up

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Di Stefania DaleSSanDro

cabines colore 39 | settembre 2011

rofessionista[?] truccatore. Il punto interrogativo quanto mai doveroso e la babele di infor-

pROFessIOnI pROTeTTe e COnsUlenTI pROFessIOnalI

Le professioni protette [medici, avvocati, commercialisti, etc] sono sottoposte alla responsabilit e tutela del ministero competente [ es. i dottori commercialisti sotto il controllo del ministero di Grazia e Giustizia] e i professionisti sono identificabili nei relativi albi nazionali a cui hanno lobbligo di iscrizione per poter esercitare la propria professione. I requisiti per liscrizione a un albo sono estremamente rigidi e regolamentati: titolo di laurea specifico, tirocinio fino al raggiungimento di relativa certificazione, esame abilitativo per liscrizione allalbo e successiva iscrizione alla relativa cassa di previdenza e assistenza professionale. Il consulente professionista, senza albo professionale n cassa previdenziale specifica, per esercitare la propria attivit deve richiedere lapertura di una posizione IVA secondo un codice attivit specifico [ATECO], con iscrizione alla Camera di commercio e contribuzione nella gestione separata INPS. sioni: le professioni protette, che prevedono un albo professionale e i consulenti professionisti (vedi box 1). Il truccatore non assolutamente contemplato in queste categorie professionali. contrattuale nel CCNLS [contratto collettivo nazionale dei lavoratori dello spettacolo] e devono essere iscritti dal datore di lavoro allEnte Previdenziale denominato ENPALS [Ente Nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo]. Questo gestisce l'assicurazione per l'invalidit, lindennit di disoccupazione, la pensione in favore dei lavoratori dello spettacolo, sostituendosi alla gestione previdenziale dellINPS, riferimento comune dei lavoratori dipendenti.

mazioni e disinformazione ne sostengono la necessit. Lintenzione delle riflessioni, dei dati tecnici e delle conclusioni che seguono deriva dallesigenza di far chiarezza documentale su un argomento cos contraddittorio per assenza di informazione chiara e lineare. Nei vari anni di insegnamento che mi vedono coinvolta in prima persona, una serie di domande mi sono state poste e ripetute periodicamente. Segno della grande confusione che contraddistingue lambito formativo e lavorativo del trucco. Possiamo definire il truccatore un professionista? Esistono dei parametri di riferimento per riconoscere questa peculiarit professionale in modo esclusivo? C un titolo istituzionalizzato che determina la qualifica di truccatore? Il truccatore per praticare la propria attivit obbligato ad essere in possesso di un titolo di studio riconosciuto? In Italia, attualmente, esistono due categorie differenti definibili profes-

I lavoratori dello spettacolo e l'enpals


I lavoratori dello spettacolo come ballerini e, nello specifico, truccatori e parrucchieri, trovano il loro riferimento attori, cantanti, registi, costumisti,

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Il datore di lavoro, per poter assumere lavoratori nellambito dello spettacolo, tra cui il truccatore, deve essere in possesso di unagibilit che ne permette loperativit. AllENPALS, differentemente dagli altri enti previdenziali, devono essere iscritti, obbligatoriamente, non soltanto i lavoratori dello spettacolo dipendenti ma anche i lavoratori dello spettacolo autonomi con partita IVA. Ai fini dell'obbligo contributivo, non ha alcuna rilevanza che l'iscritto all'ENPALS presti attivit lavorativa di tipo subordinato o di tipo autonomo. Questo lunico caso in cui sia regolamentata la figura del truccatore, sia esso dipendente o autonomo. Per fare un esempio pi facilmente comprensibile, il truccatore per lavorare nel contesto dello spettacolo [cinema, teatro, televisione, pubblicit, moda, fotografia, eventi, etc.] viene assunto, collocato al 3 livello del CCNLS [contratto collettivo nazionale per i lavoratori dello spettacolo] e iscritto allENPALS dal datore di lavoro, che ne

verser i relativi contributi di legge. La contribuzione ENPALS obbligatoria anche se si in possesso di partita IVA.

titolo di studio specifico. Ne consegue lassoluta superfluit da parte delle scuole di trucco del riconoscimento regionale dei propri attestati rilasciati. Il truccatore ha maggiori possibilit di lavoro proporzionalmente alle proprie capacit, esperienza e formazione, sia essa autodidatta o ottenuta attraverso corsi non riconosciuti o riconosciuti.

Il truccatore e il titolo di studio riconosciuto

Per essere assunto e lavorare come truccatore non richiesto alcun titolo di studio riconosciuto. Ai fini della selezione di un truccatore da parte di un datore di lavoro non discriminante n essenziale la frequenza e relativa attestazione di un

Riconoscimento della professione di truccatore

Listituzione della figura professionale

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del truccatore come categoria di professione protetta e la creazione di relativo albo discutibile sul piano formale e concreto. Concetto questo rafforzato dalle sollecitazioni dellUnione Europea nei confronti dellItalia alleliminazione degli eccessivi albi professionali ritenuti inutili. Il perch non si renda necessaria la creazione della categoria professionale del truccatore n lobbligatoriet di un titolo di studio riconosciuto, a differenza di professioni similari come lestetista o lacconciatore, facilmente comprensibile. La pratica del truccatore non comporta luso di prodotti [tinture ad ossidazione, sostanze acide, etc.] o strumentazioni [forbici, apparecchiature, etc.] potenzialmente critici o che agiscono con alterazioni chimico-fisiche dellorganismo. Differentemente, lapplicazione del trucco una tecnica non invasiva, praticata con sostanze accessibili a tutti e adatte a un uso quotidiano. A salvaguardia della salute e dellincolumit fisica dellutilizzatore finale del trucco la legge 713/86 su produzione e vendita dei cosmetici, che garantisce la produzione, distribuzione e indicazioni di utilizzo di un prodotto per il trucco accessibile a chiunque. Se ne conviene che chiunque possa applicare il cosmetico per il trucco senza poter provocare danni, con la certezza di una sua facile e immediata rimozione. Tutti possono truccare e definirsi truccatori: non esiste alcun parametro o scala di riferimento per una indubbia e inappellabile attribuzione di titolo professionale. La differenza solo nella capacit di

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applicare il trucco e il risultato estetico che se ne ottiene. Linutilit di una scuola di trucco riconosciuta da unistituzione regionale e la superfluit di una categoria professionale istituzionalizzata ulteriormente individuabile nella possibilit, per chiunque, di poter essere impiegato presso una profumeria o rivendita di cosmetici da trucco. In questo caso lassunzione del lavoratore regolamentata dal CCNL [contratto collettiva nazionale dei lavoratori] con inquadramento al 5 livello-aiuto commesso o al 4 livellocommesso, senza lobbligatoriet di alcun titolo di studio specifico. Il lavoratore cos assunto provveder nella vendita a proporre, consigliare e testare i relativi cosmetici da trucco. Il contesto in cui agisce inerente al trucco e al suo utilizzo, potrebbe quindi essere definito truccatore, anche se, tecnicamente, il truccatore una figura contemplata prevalentemente nellambito dei lavoratori dello spettacolo.

imprese artigiane e praticare attivit lavorativa autonoma nel proprio laboratorio estetico, eseguendo, tra gli altri, trattamenti anche il trucco.

tantomeno richiesta la frequentazione di un corso di studio organizzato e tenuto presso unassociazione. Il valore dellattestazione di partecipazione a un corso di trucco organizzato da unassociazione, da un privato o da una scuola, non hanno alcuna rilevanza discriminante ai fini lavorativi. La libert di insegnamento sancita nellart. 33** della costituzione italiana: chiunque pu trasmettere la propria conoscenza ed esperienza liberamente. Unassociazione, come una scuola o unaccademia di trucco, sono libere di offrire insegnamento ma, al tempo stesso, non possono dare indicazioni sulla loro obbligatoria o indispensabile frequentazione ai fini lavorativi o professionali.

le associazioni di truccatori

Unassociazione un ente senza finalit di lucro costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche (gli associati) legate dal perseguimento di uno scopo o interesse comune. Il diritto associativo riconosciuto nellart. 18* della costituzione italiana, il quale ne determina anche i limiti. Unassociazione pu avere, per esempio, una funzione aggregativa o ludica (associazione di lettura, poesia, sport, etc.) o sostenere e difendere interessi socialmente rilevanti (associazioni di consumatori, AIRC-associazione italiana per la ricerca sul cancro, etc). In Italia esistono varie associazioni di truccatori che si pongono lobiettivo di informare ed essere riferimento formativo e lavorativo. Il truccatore non ha nessun obbligo di essere iscritto ad alcuna associazione specifica per poter operare lavorativamente nellambito del trucco, n

professionista truccatore

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In conclusione: nel senso pi generico e colloquiale della parola, definiamo il truccatore un professionista della bellezza anche se nel significato pi specifico e tecnico il termine professionista non ha alcun riscontro istituzionale. Linformazione pu fare la differenza.

Il truccatore e l'operatore di trattamenti estetici


contemplata: i trattamenti estetici. Lattivit di estetista, specifica attivit artigiana con obbligo di qualifica con validit nazionale, comprende tutte le prestazioni e i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano [epidermide] il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorare e

In un altro campo la pratica del trucco

*art. 18.

I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.

**art. 33.

proteggerne l'aspetto estetico, modificandolo attraverso l'eliminazione o l'attenuazione degli inestetismi presenti. I requisiti tecnici per lesercizio di questa attivit sono specificati nella legge numero 1 del 14 gennaio 1990. Tra le possibilit di azione regolamentate da questa legge contemplato luso dei cosmetici, tra cui il trucco. Lestetista pu lavorare come dipendente e, se in possesso di relativa qualifica, pu iscriversi allalbo delle

L'arte e la scienza sono libere e libero ne l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parit, deve assicurare ad esse piena libert e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali. prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. Le istituzioni di alta cultura, universit ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

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