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STORIA DEL VETRO

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Indice
Voci
Vetro Louis Comfort Tiffany 1 18

Note
Fonti e autori delle voci Fonti, licenze e autori delle immagini 20 21

Licenze della voce


Licenza 22

Vetro

Vetro
Vetro

Un frammento di vetro Abbreviazioni GL


[1]

Vetro al microscopio AFM

Caratteristiche generali Composizione Aspetto Stato di aggregazione (in c.s.) Cristallinit Diossido di silicio (SiO2) pi altri ossidi trasparente solido amorfo Propriet chimico-fisiche Densit (g/cm3, in c.s.) Indice di rifrazione c0p,m(Jkg1K1) 2,26,3
[2] [3]

1,4581,86 795
[4]

Coefficiente di dilatazione termica lineare (K-1) 3090 10-7 Conduttivit termica (W/mK)

[3] [2] [2]

0,001550,0030 cal/cmsK Propriet meccaniche

Resistenza a trazione (kgf/m2) Resistenza a compressione (kgf/m2) Resistenza a flessione (kgf/m2) Modulo di elasticit longitudinale (GPa) Modulo di comprimibilit (GPa) Modulo di elasticit tangenziale (GPa) Durezza Vickers (kgf/m2) Durezza Mohs Durezza Knoop (kgf/m2) #70-79

4106 (vetro ricotto) 1 GPa


[6] [6] [5]

[5]

40200 MPa 37,6799,14 3555 14,8638,81

[3]

[3] [7]

4,595,27 kN/mm2 57
[2]

382572 (HK200)

[3]

Codice universale internazionale di riciclaggio

...

Vetro Da un punto di vista chimico, il termine vetro si riferisce a materiali che sono ottenuti tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata da cristallizzazione.[8] I vetri sono quindi solidi amorfi, assimilabili a liquidi sottoraffreddati ad elevatissima viscosit, i cui legami intermolecolari e gli attriti interni ne mantengono inalterata la forma per un tempo lunghissimo.[9] In linea teorica, i vetri potrebbero essere ottenuti a partire da qualunque liquido, attraverso un rapido raffreddamento, per cui le strutture cristalline non hanno il tempo di formarsi. Nella pratica, solo alcuni materiali hanno la possibilit di solidificare sotto forma di vetro, in particolare necessario che abbiano una velocit di cristallizzazione molto lenta. Alcuni di questi materiali sono: l'ossido di silicio (SiO2), il diossido di germanio (GeO2), l'anidride borica (B2O3), l'anidride fosforica (P2O5) e l'anidride arsenica (As2O5).[8] Un esempio di vetro l'ossidiana, prodotta dal magma vulcanico. Nel linguaggio comune (e nella seguente trattazione), il termine vetro viene utilizzato in senso pi stretto, riferendosi solamente ai vetri costituiti prevalentemente da ossido di silicio (vetri silicei), impiegati come materiale da costruzione (soprattutto negli infissi), nella realizzazione di contenitori (ad esempio vasi e bicchieri) o nella manifattura di elementi decorativi (ad esempio statuette e lampadari). La maggior parte degli utilizzi del vetro derivano dalla sua trasparenza e dalla sua versatilit: infatti, grazie all'aggiunta di determinate sostanze possibile creare vetri con differenti colorazioni e propriet chimico-fisiche.

Cenni storici
Secondo Plinio il Vecchio (nel suo trattato Naturalis Historia), il primo utilizzo del vetro risale al III millennio a.C. in Fenicia.[6] Nel 2000 a.C. il vetro veniva impiegato in Egitto[10] per produrre stoviglie, altri utensili e monili (detti perle di vetro). Intorno al 1000-500 a.C. risalgono piccoli vasi in vetro ritrovati in India e Cina.[10] Nella met del I secolo a.C. circa fu sviluppata la tecnica del soffiaggio,[11] che ha permesso che oggetti prima rari e costosi divenissero molto pi comuni. Durante l'Impero Romano il vetro fu plasmato in molte forme, principalmente vasi e bottiglie. I primi vetri erano di colore verde a causa della presenza di impurit di ferro nella sabbia utilizzata.[12] Nel V-VII secolo d.C. si sviluppa l'uso del mosaico in vetro nell'arte bizantina.[10] Oggetti in vetro risalenti ai secoli VII e VIII sono stati rinvenuti sull'isola di Torcello, vicino a Venezia. Una svolta nella tecnica produttiva si avuta intorno all'anno 1000, quando nel nord Europa la soda fu sostituita con la potassa, pi facilmente ottenibile dalla cenere di legno. Da questo momento i vetri del nord differirono significativamente da quelli originari dell'area mediterranea, dove si mantenuto l'impiego della soda. L'XI secolo vide l'emergere, in Germania, di una nuova tecnica per la produzione di lastre di vetro per soffiatura, stirando le sfere in cilindri, tagliando questi ancora caldi e appiattendoli quindi in fogli. Questa tecnica fu poi perfezionata nel XIII secolo a Venezia (centro di produzione vetraria del XIV secolo), dove furono sviluppate nuove tecnologie e un fiorente commercio di stoviglie, specchi ed altri oggetti di lusso. Alcuni vetrai veneziani si spostarono in altre aree d'Europa diffondendo cos l'industria del vetro. Fino al XII secolo il vetro drogato (cio con impurit coloranti come metalli) non fu impiegato. Nel 1271 lo statuto chiamato Capitolare di Venezia tutelava la manifattura del vetro veneziano, proibendo che venissero importati vetri dall'estero e negando ai vetrai stranieri la possibilit di operare a Venezia.[6] Nel 1291 viene
Coppa diatreta di epoca romana del IV secolo a.C.

Vetro decretato il trasferimento delle vetrerie da Venezia all'isola di Murano, in modo da confinare eventuali incendi.[6] In Venezia alla fine del XIII secolo, si fa risalire l'invenzione degli occhiali con lenti in vetro quando i "cristalleri" della Serenissima, per le lenti da vista, iniziarono a sostituire il berillo, utilizzato fino ad allora, con il vetro.[13] Al 1369 risale la produzione di specchi a Murano.[10] Nel 1450 Angelo Barovier inventa il "cristallo" a Murano,[10] ottenendolo a partire dal vetro con l'aggiunta di sodio e manganese.[6] Il processo di produzione Crown fu impiegato a partire dalla met del XIV secolo fino al XIX secolo. In questo processo, il soffiatore fa ruotare circa 4 kg di massa vetrosa fusa all'estremit di una barra fino ad appiattirla in un disco di circa 1,5 metri di diametro. Il disco viene quindi tagliato in lastre. Nel XVII-XVIII secolo nasce il cristallo di Boemia.[10] Il vetro veneziano ebbe un costo elevato tra i secoli X e XIV, fino a che gli artigiani riuscirono a mantenere segreta la tecnica. Ma intorno al 1688 un nuovo processo di fusione fu sviluppato, ed il vetro divenne un materiale molto pi comune. L'invenzione della pressa per vetro nel 1827 diede inizio alla produzione di massa di questo materiale. La tecnica a cilindri fu inventata da William J. Blenko all'inizio del XX secolo. Risale al 1903 la prima macchina per la realizzazione delle bottiglie su scala industriale.[6] Nel 1913 viene messo a punto il procedimento Fourcault per la realizzazione del vetro tirato, seguito nel 1916 dal metodo Libbey-Owens e nel 1925 dal metodo Pittsburg.[14] Le decorazioni sono incise sul vetro per mezzo di acidi o sostanze caustiche, che corrodono il materiale. Tradizionalmente l'operazione svolta da artigiani esperti dopo che il vetro stato soffiato o colato. Nel 1920 fu sviluppato un nuovo metodo consistente nello stampaggio diretto delle decorazioni sul vetro fuso. Questo ha permesso di abbattere i costi di produzione e assieme alla diffusione dell'uso di vetri colorati, port ad un uso pi diffuso delle stoviglie in vetro intorno al 1930. Intorno al 1928 risale la nascita del vetro di sicurezza.[10] Nel 1936 vengono realizzate le prime fibre di vetro.[14] Negli anni '60 viene messo a punto il processo float per la produzione di vetri piani.[10]

Manifattura artigianale del vetro (1850 circa)

Vetro

Caratteristiche generali
In forma pura, il vetro trasparente, duro, pressoch inerte dal punto di vista chimico e biologico, e presenta una superficie molto liscia. Queste caratteristiche ne fanno un materiale utilizzato in molti settori; allo stesso tempo il vetro fragile e tende a rompersi in frammenti taglienti. Questi svantaggi possono essere ovviati (in parte o interamente) con l'aggiunta di altri elementi chimici o per mezzo di trattamenti termici. Una delle caratteristiche pi evidenti del vetro ordinario la trasparenza alla luce visibile. La trasparenza dovuta all'assenza di stati di transizione elettronici nell'intervallo energetico della luce visibile e al fatto che il vetro non ha disomogeneit di grandezza confrontabile o superiore alla lunghezza d'onda della luce, che provocherebbero scattering, come avviene di solito con i bordi di grano dei materiali policristallini.

Struttura del vetro siliceo. Si pu notare l'assenza di ordine a lungo raggio

Il vetro comune non invece trasparente alle lunghezze d'onda minori di 400 nm (ovvero il campo ultravioletto), a causa dell'aggiunta della soda. La silice pura (come il quarzo puro, piuttosto costosa) non assorbe invece gli ultravioletti e viene perci impiegata nei settori dove occorre questa caratteristica. Il vetro pu essere prodotto in forma cos pura da permettere il passaggio della luce nella regione dell'infrarosso per centinaia di chilometri nelle fibre ottiche.

Aggiunte di elementi chimici nei vetri


Il vetro comune detto anche "vetro siliceo", in quanto costituito quasi esclusivamente da diossido di silicio (SiO2). Il diossido di silicio ha un punto di fusione di circa 1800C, ma spesso durante la produzione del vetro vengono aggiunte altre sostanze (dette "fondenti"), che abbassano il punto di fusione anche al disotto dei 1000C, quali ad esempio: la soda (carbonato di sodio Na2CO3) la potassa (carbonato di potassio) Fondenti usati spesso nell'industria vetraria sono i borati e i nitrati. Poich la presenza di soda rende il vetro solubile in acqua (caratteristica non desiderabile), viene aggiunta anche calce (CaO) per ripristinare l'insolubilit.[15] Altre sostanze possono essere aggiunte per ottenere diverse propriet. A seconda dell'azione sul reticolo cristallino, gli ossidi aggiunti nei vetri possono essere classificati in:[15] [16] ossidi formatori di reticolo: ossido di silicio, ossido di boro e ossido di fosforo.

Struttura di un vetro sodio-calcico con aggiunta di alluminio come stabilizzatore.

ossidi modificatori di reticolo: ossidi di metalli monovalenti e bivalenti (tra cui: sodio, potassio, calcio e magnesio) ossidi intermediari: ossido di alluminio e ossido di piombo. Le sostanze aggiunte al vetro possono inoltre essere classificati in base alla loro funzione:[11]

Vetro fondenti: abbassano la temperatura di fusione e migliorano la fluidit del vetro durante la sua produzione (ossidi di sodio e potassio); stabilizzanti: migliorano le propriet chimiche e meccaniche del vetro prodotto (ossidi di calcio, bario, magnesio e zinco); affinanti: agevolano l'eliminazione di difetti (triossido d'arsenico, nitrati alcalini e nitrati d'ammonio); coloranti: modificano l'aspetto cromatico del vetro prodotto (ossidi di ferro, rame, cromo e cobalto); decoloranti: neutralizzano il colore impartito da altre sostanze (biossido di manganese); opacizzanti: per la produzione del vetro opalino (fosfati di sodio, cloruri di sodio, fosfati di calcio, cloruri di calcio, ossido di stagno e talco). La tabella seguente mostra le percentuali in peso tipiche di alcuni ossidi nei vetri:

Intervalli di composizione tipici dei vetri comuni


Componente %wt minima %wt massima SiO2 Al2O3 Fe2O3 CaO MgO Na2O K2O SO3 68,0 0,0 0,0 9,0 0,0 10,0 0,0 0,0 74,5 4,0 0,45 14,0 4,0 16,0 4,0 0,3

Il vetro al piombo, noto anche come cristallo o vetro Flint, si ottiene aggiungendo ossido di piombo, sotto forma di litargirio giallo (PbO) o minio rosso (Pb3O4), ed ha un indice di rifrazione maggiore di quello del vetro comune, con l'effetto di apparire pi brillante.[17] Aggiunte di carbonato di bario (BaCO3) aumentano ugualmente l'indice di rifrazione del vetro,[17] mentre aggiunte di ossido di torio producono un elevatissimo indice di rifrazione ed i vetri cos ottenuti sono usati per produrre lenti di alta qualit. Il boro aggiunto sotto forma di borace (Na2B4O7) o acido borico (H3BO3) per migliorare le caratteristiche termiche ed elettriche (come nel caso del vetro Pyrex).[17] L'aggiunta di alte quantit di ferro provoca l'assorbimento della radiazione infrarossa, come nei filtri per l'assorbimento di calore nei proiettori cinematografici. Con il cerio si ottiene un forte assorbimento delle radiazioni ultraviolette, ottenendo vetri in grado di offrire protezione dalla radiazioni ultraviolette ionizzanti. Metalli e ossidi metallici vengono aggiunti nella produzione del vetro per dare o alterare il colore. Il manganese in piccole quantit neutralizza il verde causato dalla presenza di ferro, mentre in quantit elevate d il colore ametista.[18] Similmente il selenio in piccole dosi usato per decolorare, mentre in quantit elevate dona colore rosso. Piccole concentrazioni di cobalto (0,025-0,1%) danno colore blu. Ossido di stagno con ossidi di arsenico e antimonio danno un vetro bianco opaco, usato nei laboratori di Venezia per imitare la porcellana. Aggiunte dal 2 al 3% di ossido di rame producono un colore turchese, mentre il rame metallico d un rosso opaco, e viene impiegato come surrogato del rubino rosso. Il nichel, dipendentemente dalla concentrazione, induce blu, violetto o anche nero. L'aggiunta di titanio d un vetro giallo-marrone. L'oro in concentrazioni minime (0,001%) produce un vivace colore rosso rubino, mentre una quantit ancora minore d sfumature meno intense di rosso, commercializzate con il nome di "vetro cranberry" (lampone).

Vetro L'uranio (0,1-2%) pu essere aggiunto per dare un colore giallo o verde fluorescente. Il vetro all'uranio solitamente non sufficientemente radioattivo da essere pericoloso ma, se polverizzato (per esempio mediante lucidatura con carta vetrata) ed inalato, pu essere cancerogeno. I composti dell'argento, in particolare il nitrato, producono una gamma di colorazioni comprese tra il rosso arancio ed il giallo. Il modo in cui la pasta vetrosa scaldata e raffreddata influisce molto sul colore generato da questi elementi, secondo meccanismi chimico-fisici non del tutto compresi. Periodicamente vengono scoperte nuove colorazioni per il vetro.

Vetro piano
Vetro cilindrico
Il vetro soffiato all'interno di stampi metallici cilindrici, quindi dalla forma ottenuta vengono asportati gli estremi e praticato un taglio lungo una generatrice del cilindro. quindi posto in un forno, dove, rammollendosi, si apre e si stende in lastra. Prima dell'introduzione del metodo Pilkington a galleggiamento, questa tecnica era molto diffusa per la produzione del vetro comune.

Vetro colato (laminato)


Prima dell'invenzione di Alastair Pilkington, il vetro a lastra era in parte realizzato per colata, estrusione o laminazione e le superfici non avevano le facce otticamente parallele, dando origine a caratteristiche aberrazioni visive. Il parallelismo poteva essere ottenuto con la lucidatura meccanica, ma con elevati costi.

Silice utilizzata come materia prima per la produzione industriale del vetro.

Per questo motivo oggi questa tecnica viene usata solo per produrre vetri particolari o decorativi, quali: vetro stampato: su una superficie del vetro viene stampato un disegno in rilievo. Lo "stampato C" quello pi famoso, utilizzato su porte e frigoriferi e non di conseguenza lucido trasparente. Pu essere anche ricavato da lastra atermica colorata nelle tonalit verde-marrone-grigio.. vetro retinato: il vetro retinato viene prodotto incorporando una rete metallica al suo interno[19] e viene impiegato per sicurezza nelle zone sottoluce di parapetto delle vetrate. Pu essere anche di aspetto colorato. Per il vetro retinato non applicabile il processo di tempra, a causa della presenza della rete metallica. vetro ornamentale.

Vetro float (galleggiante)


Il 90% del vetro piatto prodotto nel mondo, detto vetro float, fabbricato con il sistema "a galleggiamento" inventato da Alastair Pilkington, dove il vetro fuso versato ad una estremit di un bagno di stagno fuso.[20] Oggi quest'operazione effettuata in atmosfera controllata. Il vetro galleggia sullo stagno e si spande lungo la superficie del bagno, formando una superficie liscia su entrambi i lati. Il vetro si raffredda e solidifica mentre scorre lungo il bagno, formando un nastro continuo. Il prodotto poi "lucidato a fuoco", riscaldandolo nuovamente su entrambi i lati, e presenta cos due superfici perfettamente parallele. Le lastre sono realizzate con spessori standard di 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10, 12, 15, 19, 22 e 25 mm. Questo tipo di vetro considerato pericoloso per l'uso in applicazioni architettoniche, poich tende a rompersi in grossi pezzi taglienti, che possono causare gravi incidenti. Per ovviare a questo problema nel caso di applicazioni soggette ad urti o sollecitazioni statiche, la singola lastra pu essere temprata come descritto nel relativo capitolo. Le normative edilizie pongono in genere delle limitazioni all'uso di questo vetro in situazioni rischiose, quali: bagni, pannelli di porte, uscite antincendio, nelle scuole , ospedali ed in

Vetro genere nei sottoluci dei parapetti. Nella tabella di seguito vengono presentate alcune caratteristiche del vetro float:[21]
Densit Durezza Modulo elastico Coefficiente di Poisson Carico di rottura a compressione Carico di rottura a trazione Carico di rottura a flessione Coefficiente di dilatazione termica Conducibilit termica 2,5 kg/dm3 6,5 (scala Mohs) 750000 kg/cm2 0,23 10000 kg/cm2 400 kg/cm2 400 kg/cm2 9x10-6 1 kcal/hm C

Vetro tirato (lucido)


Per la produzione del vetro tirato (o vetro segato) la massa di vetro fusa viene meccanicamente tirata da due forze di uguale direzione ma di verso opposto. Questo vetro presenta caratteristiche ondulazioni della superficie. Il vetro tirato e quello float hanno la stessa composizione chimica e le stesse propriet fisiche. Viene anche commercialmente denominato semi-doppio, doppio, mezzocristallo. Il vetro tirato viene impiegato nella creazione delle vetrate artistiche.[6]

Tempra
Il vetro temprato viene ottenuto per indurimento tramite trattamento termico (tempra). Il pezzo deve essere tagliato alle dimensioni richieste e ogni lavorazione (come levigatura degli spigoli o foratura e svasatura) deve essere effettuata prima della tempra. Il vetro posto su un tavolo a rulli su cui scorre all'interno di un forno, che lo riscalda alla temperatura di tempra di 640C. Quindi viene rapidamente raffreddato da getti di aria.[22] Questo processo raffredda gli strati superficiali, causandone l'indurimento, mentre la parte interna rimane calda pi a lungo. Il successivo raffreddamento della parte centrale produce uno sforzo di compressione sulla superficie, bilanciato da tensioni distensive nella parte interna.[22] Gli stati di tensione possono essere visti osservando il vetro in luce polarizzata. Non tutti i vetri sono temprabili; in particolare, se presentano forme articolate o numerosi fori vicini tra loro possono rompersi durante il trattamento termico, a causa delle tensioni interne del materiale. Il vetro temprato circa sei volte pi resistente del vetro float, questo perch i difetti superficiali vengono mantenuti "chiusi" dalle tensioni meccaniche compressive, mentre la parte interna rimane pi libera da difetti che possono dare inizio alle crepe. D'altro canto queste tensioni hanno degli svantaggi. A causa del bilanciamento degli sforzi, un eventuale danno ad un estremo della lastra causa la frantumazione del vetro in molti piccoli frammenti. Questo il motivo per cui il taglio deve essere effettuato prima della tempra e nessuna lavorazione pu essere fatta dopo.

Vetro Applicazioni del vetro temprato Per la sua maggiore robustezza, il vetro temprato spesso impiegato per la realizzazione di elementi senza struttura portante (tutto vetro), come porte in vetro e applicazioni strutturali e nelle zone parapetto. anche considerato un "vetro di sicurezza" in quanto, oltre ad essere pi robusto, ha la tendenza a rompersi in piccoli pezzi smussati poco pericolosi.[6] Questa caratteristica sfruttata nell'industria automobilistica, dove viene impiegato per realizzare i finestrini laterali delle automobili, e in generale in tutte quelle applicazioni dove i frammenti del vetro infranto potrebbero colpire delle persone. In alcune situazioni per si possono avere problemi di sicurezza a causa della tendenza del vetro temprato a frantumarsi completamente in seguito ad un urto sul bordo. Da un punto di vista ottico la lastra di vetro pu presentare delle distorsioni determinate dal processo di tempera rispetto ad un vetro non temperato. Le inusuali propriet del vetro temprato sono conosciute da secoli, come dimostrano le Gocce del principe Rupert.

Vetro stratificato
Il vetro stratificato[23] (in inglese "laminated glass" talvolta tradotto come "vetro laminato" che per genera confusione con il processo produttivo di "laminazione") stato inventato nel 1909 dal chimico francese Edouard Benedictus.[6] Benedictus si ispirato a un flacone rivestito da uno strato plastico di nitrato di cellulosa che per una disattenzione in laboratorio caduto e si rotto, ma senza aprirsi in pezzi. Egli fabbric un materiale composito di vetro e plastica in grado di ridurre i pericoli in caso di incidenti automobilistici. L'invenzione non fu immediatamente adottata nel settore automobilistico, ma il primo impiego fu nei vetri delle maschere antigas in uso durante la Prima guerra mondiale. Il vetro stratificato realizzato unendo due o pi strati di vetro ordinario alternato a un foglio plastico di colore simil-latteo, solitamente polivinilbutirrale (PVB).[19] Il PVB unito a sandwich con il vetro che poi scaldato a 70C e pressato con rulli per Vetro stratificato rotto: si pu notare il film polimerico espellere l'aria ed unire i materiali,l'operazione viene conclusa al quale sono rimasti attaccati i frammenti di vetro. inserendo il sandwich cos composto in un'autoclave a temperatura e pressione costante, dove si completa il processo di espulsione dell'aria, rendendo cos il vetro laminato nuovamente trasparente. Un tipico vetro stratificato costituito ad esempio da: 3 mm di vetro / 0,38 mm di polivinilbutirrale/ 3 mm di vetro. Il prodotto dell'esempio definito vetro stratificato (laminato) da 6,38 mm o anche "33.1"[24] Il vetro stratificato distribuito comunemente in casse contenenti lastre di 32102400 mm e/o in grandi lastre 32106000 mm, e con accoppiamenti 3/3, 4/4, o 5/5. Altri accoppiamenti vengono eseguiti appositamente su richiesta. Gli strati intermedi possono presentare anche diversi spessori come pure il PVB pu essere prodotto colorato in modo da dare all'insieme della lastra un aspetto colorato (tonalit bronzo-grigio). Lo strato intermedio mantiene i pezzi di vetro in posizione anche quando il vetro si rompe,[19] e con la sua resistenza impedisce la formazione di larghi frammenti affilati. Pi strati e maggiore spessore del vetro aumentano la resistenza.[25] Lo strato di PVB dona al materiale anche un maggiore effetto di isolamento acustico e riduce del 99% la trasparenza alla luce ultravioletta.

Vetro

Il vetro stratificato normalmente impiegato dove ci pu essere il rischio di impatti con il corpo umano, oppure dove il pericolo possa derivare dalla caduta della lastra se frantumata. Le vetrine dei negozi e i parabrezza-lunotti delle auto sono tipicamente realizzati in vetro laminato come pure le zone parapetto delle vetrate interne ed esterne. considerato un vetro di sicurezza grazie alla capacit di mantenersi compatto se fratturato.

Il parabrezza di un'auto in vetro stratificato con la rottura a "ragnatela"

Trasformazioni del vetro piano


Nell'ambito della lavorazione industriale, il vetro viene classificato a seconda delle sue caratteristiche fisiche macroscopiche. Le industrie di produzione forniscono il vetro piano sostanzialmente in due formati principali: grande lastra: lastra di vetro solitamente 60003210 mm cassa contenente lastre, di norma 24003210 mm.[26] Questo formato di distribuzione viene usato per vetri semilavorati (come vetri stratificati, riflettenti o specchi) di prezzo pi elevato. A causa della sua elevata durezza, il vetro viene lavorato solo con alcuni tipi di utensili, tra cui la mola. Taglio Il taglio di piccoli pezzi pu essere eseguito a mano con strumenti appositi, ma in generale viene eseguito da un banco di taglio. Il banco di taglio un macchinario a controllo numerico che presenta un piano fisso, solitamente vellutato e con fori per generare un cuscino d'aria (utile per lo spostamento del vetro), che viene chiamato anche "pantografo". Sopra di questo vi un ponte mobile che tramite un tagliavetro fornito di rotella in carburo di tungsteno o widia o diamante sintetico pratica incisioni sul vetro a seconda della programmazione eseguita tramite un software chiamato "ottimizzatore", che previo inserimento misura delle lastre come giacenza di magazzino, inserendo le misure da tagliare; il software ottimizzatore implementato affinch ottimizzi il taglio, evitando al minimo lo sfrido. I vetri tagliati in questo modo verranno poi troncati da un addetto con l'ausilio del banco di taglio. opportuno in fase di programmazione (se si lavora su grandi lastre) impostare dei tagli verticali sulla lastra in modo che sia pi semplice lavorare su due parti pi piccole in fase di apertura dei vetri. Per i vetri laminati stratificati il taglio viene eseguito sia sulla parte superiore della lastra, sia sulla parte sottostante alla parte superiore della stessa, visto che sono due vetri accoppiati, mentre il film polimerico che tiene accoppiate le due lastre (in PVB o polivinilbutirrale) viene generalmente tagliato usando un cutter o imbevendolo di alcool etilico. Nei moderni macchinari, oltre al taglio simultaneo delle due lastre di vetro, c' anche una resistenza a scomparsa, che scioglie il PVB permettendo l'apertura del taglio.

Vetro Molatura Il vetro tagliato presenta un bordo particolarmente tagliente e irregolare, che viene eliminato tramite un'operazione di molatura (eseguita manualmente o da macchinari CNC) che asporta e uniforma il bordo del vetro in modi diversi, a seconda della lavorazione voluta:[27] filo lucido tondo: il bordo risulta arrotondato e lucido, il grado di lavorazione elevato; filo lucido piatto: il bordo risulta lucido e perpendicolare alla superficie ma la congiunzione viene smussata a 45; anche qui si ha un grado di lavorazione elevato; filo grezzo: come il filo lucido, con l'eccezione che il bordo non risulta lucido ma opaco e presenta una rugosit maggiore; bisellatura: i bordi del vetro vengono molati per 10-40 mm di altezza per un angolo di circa 7 gradi rispetto alla superficie del vetro stesso.
Molatura del vetro

10

La molatura del bordo viene anche effettuata occasionalmente per ragioni di costo soprattutto su vetri colorati per limitare il fenomeno dello choc termico anche se per questo fenomeno consigliata la tempera della lastra. Foratura Il vetro pu essere forato al trapano con apposite punte diamantate, adeguatamente refrigerate con getto continuo d'acqua. La foratura pu essere eseguita da trapani per vetro manuali monotesta o doppiatesta o a controllo numerico. I fori non devono essere troppo vicini al bordo (a seconda anche dello spessore del vetro) per evitare rotture dovute alle tensioni interne del pezzo. Nuovi macchinari permettono di forare con un particolare tipo di sabbia miscelata ad acqua (waterjet).

Vetro curvo e vetro cavo


Il vetro curvo un vetro sottoposto ad un procedimento di riscaldamento graduale ad alte temperature (tra i 500 e i 750C circa), fino a diventare abbastanza plastico da aderire (per gravit o costretto in una qualche maniera) ad uno stampo concavo o convesso, disposto orizzontalmente o verticalmente all'interno del forno di curvatura. Non possibile ottenere un vetro curvo che si adagi sullo stampo esclusivamente sotto l'azione della sua forza peso, una volta raggiunta la viscosit necessaria, senza che il vetro stesso non venga segnato dalla testura, seppur minima, dello stampo, compromettendone la trasparenza e l'uniformit di spessore della lastra. Per tale motivo, in genere l'azione di curvatura della lastra viene coadiuvata da dispositivi meccanici o pneumatici, che agevolano il processo, curvando il vetro a viscosit pi alte e tali da non inficiare le caratteristiche originarie della lastra dopo il contatto con lo stampo. Dopo questa fase, il vetro viene raffreddato molto lentamente ("detensionamento" o "ricottura" del vetro), per evitare di indurre tensioni che ne precluderebbero una eventuale successiva lavorazione o che potrebbero innescare fenomeni di rottura spontanea del materiale. Il processo di detensionamento viene normalmente adottato per i parabrezza delle automobili, per i quali prevista la messa in sicurezza mediante stratifica e non mediante tempra. Viceversa, molto pi frequentemente per il vetro impiegato nel settore dell'arredamento, il processo di curvatura si conclude con un raffreddamento istantaneo, al fine di ottenere un vetro curvo temprato. Per vetro curvo si intende comunemente il vetro sottoposto alla curvatura lungo un solo asse della lastra (si pensi ad esempio alla curvatura che subisce un foglio di carta quando si tendono ad avvicinare due lati opposti).

Vetro Qualunque altro tipo di curvatura che coinvolga entrambe le dimensioni principali della lastra d luogo ad un vetro cavo. Esempi concreti di oggetti in vetro cavo possono essere: lampadari, bottiglie, bicchieri, vasi, piani lavabo in vetro con lavabo ricavato mediante termoformatura. Si possono curvare vetri di spessore tra i 3 e 19 mm, per una misura massima di 2600 mm x 4000 mm, con diverse finiture (ad esempio: sabbiato, serigrafato, inciso, forato o con asole) e di tutte le tipologie (ad esempio: colorato, fuso, riflettente, basso emissivo o stampato); non tutte le finiture sono tuttavia applicabili prima della curvatura.

11

Trasformazioni del vetro cavo


Le trasformazioni a cui pu essere sottoposto il vetro cavo sono:[28] decorazione tampografia incisione verniciatura sabbiatura satinatura.

Vetri speciali
Vetro satinato
Sottoposto a trattamento di satinatura: lavorazione che rende la superficie del vetro opaca.

Vetro acidato
Il vetro acidato un vetro con una superficie granulosa, ottenuto per mezzo di un trattamento chimico basato sull'impiego di acido fluoridrico (che presenta caratteristiche chimico-fisiche tali da intaccare il vetro).

Vetro argentato (specchio)


Il vetro argentato prende il nome da uno strato d'argento aderente ad una superficie della lastra, che causa un effetto di riflessione ottica, visibile sulla superficie opposta alla superficie trattata. Le lastre sulle quali viene effettuata l'argentatura sono prodotte con il procedimento float (che consiste nel fare galleggiare il vetro sopra uno strato di stagno fuso) e poi sottoposte al trattamento; tuttavia l'argentatura pu essere eseguita anche ad altri stadi di lavorazione del vetro. Questo tipo di vetro pu essere dotato di pellicola antinfortunistica, che in caso di rottura dello specchio, ne mantiene i frammenti aderenti ad essa ed evita potenziali infortuni.

Vetro autopulente
Di invenzione successiva al vetro Pilkington, il vetro autopulente trova impiego nella costruzione degli edifici, automobili e altre applicazioni tecniche. Uno strato di 50 nm di biossido di titanio applicato sulla superficie esterna produce l'effetto autopulente attraverso due meccanismi:[29] effetto fotocatalitico: i raggi ultravioletti catalizzano la decomposizione delle molecole organiche sulla superficie della finestra; idrofilicit: l'acqua viene attratta dalla superficie del vetro, dove forma un sottile strato che "lava via" i residui dei composti organici.

Vetro

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Vetrata isolante
La vetrata isolante definita anche vetro isolante o in gergo vetrocamera, e in linguaggio normativo "vetri uniti al perimetro" (in inglese: IGU, da Insulating Glass Unit, cio elemento vetrato isolante). una struttura vetrata utilizzata in edilizia, in particolare nei serramenti esterni (finestre e porte) e facciate continue, al fine di ridurre le perdite termiche dell'edificio. costituita da due o pi lastre di vetro piano unite tra di loro, al perimetro, da un telaietto distanziatore in materiale metallico profilato (alluminio, acciaio) o polimerico e separate tra di loro da uno strato d'aria o di gas (argon, krypton, xeno). Il telaietto perimetrale conformato in modo che all'interno di esso possano trovare alloggio dei sali che sono necessari per mantenere disidratata la lama d'aria risultante, evitando in questo modo la comparsa di condensa sulla superficie della lastra rivolta verso l'intercapedine. L'argon, il krypton e lo xenon hanno lo scopo di aumentare l'isolamento termico, espresso in K/Calm2hC; l'impiego di gas krypton permette di ottenere valori prestazionali elevati mantenendo lo spessore della vetrata isolante esiguo: una vetrata isolante di spessore totale di 17 mm (con l'impiego di krypton) avr lo stesso valore ug di una vetrata di 24 mm che impiega gas argon. L'isolamento acustico invece ottenuto attraverso l'incremento dello spessore delle lastre (meglio se di spessore diversificato per evitare fenomeni di risonanza acustica) e l'impiego di materiali fonoisolanti come alcuni PVB impiegati nel vetro stratificato.

Vetro basso-emissivo
un vetro su cui stata posata una pellicola (couche) di uno specifico materiale (ossidi di metallo), che ne migliora notevolmente le prestazioni di isolamento termico, senza modificarne sostanzialmente le prestazioni di trasmissione della luce. I pi comuni sono 4 mm 3/3 oppure 4/4. Possono risultare leggermente colorati per effetto del trattamento superficiale.

Vetro a controllo solare


Il vetro a controllo solare riduce l'utilizzo di sistemi di condizionamento, il carico energetico ed i costi. Nei climi pi caldi, il vetro a controllo solare utilizzato per ridurre l'apporto di calore solare e aiuta al controllo dellabbagliamento. Nei climi temperati, utilizzato per controbilanciare il controllo solare con un'elevata trasmissione di luce naturale. Il vetro a controllo solare indicato in situazioni dove un eccessivo apporto di calore solare pu costituire un problema in varie applicazioni, come ad esempio verande di ampie dimensioni, passerelle pedonali vetrate e facciate di edifici.

Vetro selettivo
I vetri selettivi sono dei vetri bassi-emissivi che svolgono un'azione di filtro nei confronti del fattore solare, scoraggiando la trasmissione del calore per irraggiamento.Sono generalmente prodotti con l'impiego di lastre colorate e vengono solitamente confezionati in vetrocamera in modo da raggiungere il doppio obbiettivo ovvero isolare termicamente e filtrare i raggi solari.Sono quindi impiegati nella realizzazione di grandi vetrate o facciate continue pluripiano.

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Impieghi
Il vetro un materiale molto utilizzato per la sua durezza e scarsa reattivit. Molti oggetti di uso comune sono di vetro, come bicchieri, scodelle, bottiglie, lampadine, specchi, tubi catodici per televisori e monitor, oltre alle finestre. Con il termine cristallo[30] viene indicato un vetro pregiato con il quale si producono articoli per la casa, calici, bicchieri e altri prodotti di elevata qualit. Le caratteristiche principali che distinguono il cristallo dal vetro comune sono la particolare lucentezza (dovuta all'indice di rifrazione pi elevato) e la "sonorit" (particolarmente apprezzata nei calici). Il cristallo viene ottenuto aggiungendo ossido di piombo (PbO) alla miscela silicea.

Produzione industriale di bottiglie di vetro

Nei laboratori di chimica, fisica, biologia e altri campi, flaconi, vetrerie per analisi, lenti e altri strumenti sono fatti di vetro. Per queste applicazioni spesso utilizzato un vetro con borosilicati (o vetro Pyrex), a causa della maggiore robustezza e minore coefficiente di dilatazione termica, che garantisce una buona resistenza agli shock termici e maggiore precisione nelle misure ove si hanno riscaldamenti e raffreddamenti. Per alcune applicazioni richiesto il vetro di quarzo, che per pi difficile da lavorare. La maggior parte delle vetrerie prodotta industrialmente, ma alcuni grandi laboratori richiedono prodotti cos specifici che dispongono di un tecnico soffiatore interno. I vetri vulcanici come l'ossidiana sono impiegati dall'et della pietra per realizzare utensili litici, ma la tecnica di lavorazione arcaica pu essere applicata anche ai vetri attuali prodotti industrialmente.

Lampada ad incandescenza in vetro

Bicchiere di vetro

Vetreria da laboratorio

Finestre in vetro (palazzo dell'Opera di Oslo)

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Vetro artistico
Nonostante la disponibilit di nuove tecnologie, il vetro soffiato o lavorato alla fiamma continua a essere prodotto, ad esempio per la realizzazione di opere artistiche. Alcuni artisti che hanno utilizzato il vetro per la produzione delle loro opere sono: Sidney Waugh, Ren Lalique, Albert Dammouse, Franois Dcorchemont, Emile Gall, Almaric Walter, Gabriel Argy-Rousseau, Dale Chihuly, Hilton McConnico, Denise Gemin e Louis Comfort Tiffany. Il termine "vetro cristallo", derivante dal Lavorazione del vetro soffiato cristallo minerale, ha assunto la connotazione di vetro incolore di alta qualit, spesso ad alto contenuto di piombo, ed in genere riferito ad oggetti raffinati soffiati a mano, che dalla fine del 1800 hanno visto il fiorire delle vetrerie artistiche di Murano quali: AVEM, Alfredo Barbini, Fratelli Barovier, Barovier & Toso, Fratelli Toso, MVM Cappellin & C., Formia International, Cenedese, Pauly & C. - Compagnia Venezia Murano, SAIAR, Seguso, Salviati, Venini, Zecchin-Martinuzzi. Esistono molte tecniche di lavorazione artistico per il vetro, ciascuna pi adatta per particolari oggetti. L'artista del vetro pu soffiare il vetro, lavorarlo alla fiamma oppure creare vetrate con forni che raggiungono la temperatura di fusione, inglobando nella lastra base il motivo creato con vetri di colore diverso. anche possibile tagliare il vetro con seghe al diamante e lucidarne le superfici. Tra gli oggetti in vetro si hanno: stoviglie (ciotole, vasi e altri contenitori), biglie, perline, pipe da fumo, sculture e mosaici. Spesso vengono utilizzati vetri colorati oppure smaltati, anche se questi ultimi sono considerati da alcuni meno raffinati. Il museo di storia naturale di Harvard possiede una collezione di riproduzioni estremamente dettagliate di piante ed animali in vetro, lavorati alla fiamma da Leopold Blaschka e figlio, che portarono il segreto della loro tecnica nella tomba. I fiori di vetro di Blaschka sono ancora oggi fonte di ispirazione per gli artisti moderni. Il vetro colorato ha una lunga storia artistica: molte chiese hanno splendide finestre realizzate con tali vetri.

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Vetrata colorata della cattedrale di Les Andelys in Normandia

Scultura di vetro

Mosaico realizzato con tessere in vetro

La raccolta e il riciclo del vetro


I rottami di vetro provenienti dalla raccolta differenziata vengono utilizzati per la maggior parte per ottenere vetro cavo.[31] Per tale motivo, la raccolta differenziata del vetro rivolta al riutilizzo di rottami di oggetti in vetro cavo (bottiglie, flaconi e barattoli in vetro), mentre i vetri per finestre e gli specchi (che vengono ottenuti tramite processo float) non vanno inseriti nelle campane per la raccolta del vetro,[32] in quanto vanno stoccati separatamente.[33] Non vanno inoltre inseriti nelle campane per la raccolta i vetri pyrex (utilizzato per pirofile e vetreria da laboratorio) e i vetri inseriti in dispositivi elettrici/elettronici (schermi di televisori e lampadine).[33] Dopo la raccolta, i rottami di vetro vengono sottoposti ad alcuni trattamenti per allontanare impurezze di altri materiali (tra cui carta, plastica, ceramici e metalli); tali trattamenti includono:[31] lavaggio con acqua separazione manuale vagliatura aspirazione con aria deferizzazione tramite dispositivi magnetici e metal detector.

Raccoglitore per la raccolta differenziata del vetro

Risulta utile effettuare una raccolta differenziata del vetro per colore,[34] in quanto vetri di colore uguale presentano in genere composizione e propriet chimico-fisiche pi simili.

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Note
[1] http:/ / www. reteambiente. it/ normativa/ 830/ [2] Brisi, op. cit., p. 247 [3] Glass, Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry [4] http:/ / www. enciclopediadellautomobile. com/ it/ i-773-978/ vetro/ proprieta-termiche/ [5] http:/ / www. enciclopediadellautomobile. com/ it/ i-773-976/ vetro/ proprieta-meccaniche/ [6] http:/ / www. assovetro. it/ 2_1_cosa_e_il_vetro. htm [7] Atlante dei materiali, op. cit., p. 85 [8] Brisi, op. cit., p. 239 [9] Brisi, op. cit., p. 240 [10] http:/ / www. spevetro. it/ vetro. htm [11] UNEDI, op. cit. [12] Anche il vetro attuale ha similmente una leggera tinta a causa delle impurezze. [13] Paolo Mazzoldi, Storia e leggenda del vetro (http:/ / www. edscuola. it/ archivio/ lre/ storia_del_vetro. pdf).URL consultato il 19-8-2010. [14] http:/ / www. enciclopediadellautomobile. com/ it/ i-773-973/ vetro/ storia-del-vetro/ [15] Brisi, op. cit., p. 242 [16] Smith, op. cit., p. 510 [17] http:/ / www. spevetro. it/ webcalccomp/ Introduzione. htm [18] Brisi, op. cit., p. 245 [19] Brisi, op. cit., p. 249 [20] Smith, op. cit., p. 514 [21] COSTRUZIONI.NET - le costruzioni in rete (http:/ / www. costruzioni. net/ vetro. htm) [22] Brisi, op. cit., p. 248 [23] Si impiega qui il termine "stratificato", che la traduzione ufficiale proposta dalla normativa italiana, ad esempio la UNI EN 14449:2005 (http:/ / webstore. uni. com/ unistore/ public/ productdetails?productId=UNIN1444900!EIT) [24] Il primo "tre" indica vetro float tre millimetri, il secondo "tre" l'altra lastra da 3 mm, mentre l'uno rappresenta il numero di strati di PVB usati per la laminazione. Ad esempio, con 66.4 si indica un vetro stratificato formato da due lastre di vetro da sei millimetri, accoppiate tramite 4 fogli spessi 0,38 mm di PVB, quindi in definitiva il vetro 6+6+1,52 PVB. [25] I vetri antiproiettile realizzati con molti strati di vetro spesso, possono arrivare a 50 mm di spessore. [26] La prima delle due dimensioni pu variare [27] http:/ / www. assovetro. it/ 2_4_7_trasformazione_vetro_piano. htm [28] http:/ / www. assovetro. it/ 2_4_8_trasformazione_vetro_cavo. htm [29] http:/ / www. assovetro. it/ 2_5_9_vetri_autopulenti. htm [30] Da non confondere con il significato in ambito chimico, per il quale si rimanda alla voce "cristallo". [31] http:/ / www. glassway. org/ vetro/ index. cfm?glass=1,42,0,0 [32] http:/ / www. arpa. emr. it/ reggioemilia/ opr/ vetro. htm [33] http:/ / www. provincia. bergamo. it/ oggetti/ 26672. pdf [34] http:/ / www. bispensiero. it/ component/ content/ article/ 52/ 33-pagati-per-riciclare-il-vetro. html

Bibliografia
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Vetro Daniela Stiaffini, Il vetro nel Medioevo: tecniche, strutture, manufatti (http://books.google.it/ books?id=QZEsAQAAIAAJ&source=gbs_navlinks_s), Fratelli Palombi, 1999. ISBN 8876215190 Chris Van Uffelen, Vetro (http://books.google.it/books?id=z2xzPgAACAAJ&source=gbs_navlinks_s), Motta Architettura, 2009. ISBN 8861161006 (EN) E. J. Donth. The Glass Transition: Relaxation Dynamics in Liquids and Disordered Materials. Heidelberg, Springer, 2001. ISBN 978-3-540-41801-6

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Voci correlate
Arcopal Fibra di vetro Materiale da costruzione Ossidiana Solido amorfo Stress termico Vetroceramica Vetro solubile

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Collegamenti esterni
www.assovetro.it - Associazione Nazionale degli Industriali del Vetro (http://www.assovetro.it/index.htm) www.vitrum.it - Storia del vetro (http://www.vitrum.it/indicetxt.htm) www.vitrum.it - Tipi di vetro (http://www.vitrum.it/tipivetritxt.htm) www.yourglass.it - Tipi di vetro (http://www.yourglass.it) Propriet del vetro e ruolo degli ossidi costituenti (http://www.spevetro.it/webcalccomp/Introduzione.htm) Corso di Scienza e Tecnologia dei Vetri (http://spazioinwind.libero.it/giovann_baldi/index.htm) L'impiego strutturale del vetro (http://www.4emme.it/CIPRO ATTI PER INTERNET/Prof.Tattoni.pdf)
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Louis Comfort Tiffany

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Louis Comfort Tiffany


Louis Comfort Tiffany (18 febbraio 1848 17 gennaio 1933) stato un artista e designer statunitense. famoso per le sue creazioni Art Nouveau in mosaici di vetro legato a stagno, detto vetro Tiffany. Fu anche pittore e creatore di gioielli ed elementi di arredo.

Biografia
L. C. Tiffany era figlio di Charles Lewis Tiffany, co-fondatore della famosa societ di gioielleria Tiffany & Co.. I suoi primi studi artistici furono di pittura, allievo di George Inness e Samuel Coleman a New York, e Lon Bailly a Parigi. All'et di 24 anni si interess alla fabbricazione di oggetti artistici in vetro e nel 1885 fond una propria azienda vetraria, dove ide un processo per la produzione di vetro opalescente che egli promuoveva, quando altri artisti ritenevano migliore il vetro trasparente. Un rivale di Tiffany su questo argomento fu il vetraio John La Farge. Entrambi i punti di vista erano motivati dagli ideali del movimento Arts and Crafts fondato da William Morris in Inghilterra.

Louis Comfort Tiffany, 1908 circa

Nel 1893 la sua azienda introdusse una nuova tecnica, Favrile, per realizzare per soffiatura a mano vasi e coppe. Altra attivit principale era la produzione di vetrate a mosaico, ma la sua azienda progettava una gamma completa di elementi di arredo. Egli dedic tutta la sua competenza alla decorazione della sua nuova casa a Laurelton Hall, sulla Oyster Bay a Long Island, completata nel 1904. La casa fu donata alla sua fondazione per gli studenti di arte assieme a 24,3 ha di terreno, ma venne distrutta da un incendio nel 1957. Tra le aziende fondate da Tiffany troviamo la L.C. Tiffany & Associated Artists, la Tiffany Glass Company, i Tiffany Studios, le Tiffany Furnaces, e le L.C. Tiffany Furnaces. L. C. Tiffany divenne membro della Society of American Artists nel 1877, della National Academy of Design nel 1880, della American Water Color Society e della Societ des Beaux Arts. Nel 1900 ricevette la carica di Cavaliere della Legion d'Onore. Mor il 17 gennaio 1933 e venne sepolto nel Green-Wood Cemetery a Brooklyn, New York, USA.

Importanti collezioni di vetri Tiffany


Molti esempi del suo lavoro sono conservati al Metropolitan Museum of Art'di New York. Questa mostra presenta vetri colorati, mosaici murali in vetro, lampade da scrivania e vasi in vetro, e comprende un friso in vetro colorato raffigurante dei fiori di wisteria con delle colline sullo sfondo. Un'unica sezione trasversale di vetrate di Tiffany si trova allo Smith Museum of Stained Glass di Chicago, dove possono essere viste a fianco di altri importanti stili di vetrate colorate. Sempre a Chicago si trova la pi grande collezione esistente di vetrate tiffany nella loro collocazione originale. Si trovano alla Seconda chiesa Presbiteriana (vicino al distretto storico di Prairie Avenue). Il Charles Hosmer Morse Museum of American Art, a Winter Park, in Florida, sostiene di ospitare la pi completa collezione di opere di Tiffany. Molti oggetti provengono dalla sua residenza, Laurelton Hall; la collezione Morse la pi grande collezione rimanente di questi oggetti.

Louis Comfort Tiffany Un'altra si trova in un museo della piccola citt inglese di Accrington, la Haworth Art Gallery. Questa collezione venne donata da un uomo del posto, Josepth Briggs, che lasci l'Inghilterra nel 1891, e che lavor per molti anni con L.C. Tiffany su molti progetti, essendo tra le altre cose il manager di Tiffany. La collezione personale di Briggs venne donata alla citt nel 1933.

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Dragonfly

Laburnum

Lotus leaf

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Fonti e autori delle voci

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Vetro Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=40123074 Autori:: %Pier%, .anaconda, .snoopy., Aangelo, Al rodin, Alberto59, Alkalin, Ares, Ask21, AttoRenato, Aushulz, Barbaking, Basilicofresco, BerserkerWelding, Brownout, Buggia, Busato, Carlog3, Caulfield, ChemicalBit, Cisco79, Civv, Clad, Cotton, Cruccone, DE.MOLAI, Dani4P, Danielsir, Dark, Delasale, Delfo, Demart81, Diddlino, Dome, Dommac, DonPaolo, Dr Zimbu, Elwood, Eumolpa, Eumolpo, F. Cosoleto, Fabexplosive, Famasoft, Felisopus, Fiaschi, Fidech, Fire90, Francisco83pv, Freddyballo, Freepenguin, Frieda, Frigotoni, Fstefani, Gacio, Gianjust, GianniG46, Ginosal, Giorgiocatts, Giovannigobbin, Gliu, Guam, Guidomac, Habanerosrl, Harlock81, Hellis, IlPisano, Ithunn, Jaqen, Jo Condor, Joana, Katanka, Kibira, KrovatarGERO, Kurili, Kyklops, Lalupa, Leoman3000, Luisa, LukeWiller, M7, Mac'ero, MapiVanPelt, Maquesta, Marco 27, Marco Bonavoglia, Marcodev, Marcok, Marko86, Marzedu, Massimiliano Lincetto, Melos, Midnight bird, No2, Orric, Ovrial, P tasso, Paginazero, Paolo.Corpetti, Patafisik, Perlevetro, PersOnLine, Phantomas, Piero, Pietrodn, Pil56, Pipep, Pippu d'Angelo, Psicom, Rael, Rago, Rdocb, Red83, Remulazz, Retaggio, Ribollito, Roberto Mura, Rollopack, Sandokani, Sandrobt, Sbisolo, Seics, Semolo75, Senpai, Senza nome.txt, Sesquipedale, Shivanarayana, SuperSecret, Taccolamat, Taueres, Thunderbird2, Ticket 2010081310004741, Tizianol, Tommaso Ferrara, Tompase, Trixt, Turgon, Valepert, Vipera, Vituzzu, Ylebru, Zirland, 405 Modifiche anonime Louis Comfort Tiffany Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=39270935 Autori:: Ary29, Chance146, Guam, MaEr, Mauriziogio, Sailko, Snowdog, Tony Frisina, 3 Modifiche anonime

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http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Bundesarchiv_Bild_145-F003619-0011,_Glasindustrie,_Herstellung_von_Perlen.jpg Licenza: Public Domain Autori:: Stanzilla File:IMG 1223.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:IMG_1223.jpg Licenza: sconosciuto Autori:: File:Gluehlampe 01 KMJ.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Gluehlampe_01_KMJ.jpg Licenza: GNU Free Documentation License Autori:: KMJ File:Pressed Glas Art Deco.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Pressed_Glas_Art_Deco.jpg Licenza: GNU Free Documentation License Autori:: User:Manfred Heyde File:Glaskolben.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Glaskolben.jpg Licenza: GNU Free Documentation License Autori:: -grimbartFile:OsloOperaBjrvika2008-03-25-09.jpg Fonte:: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:OsloOperaBjrvika2008-03-25-09.jpg Licenza: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0 Autori:: Haros File:NHK News Kobe caravan at Aioi 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