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MARCHE

COMUNICATO STAMPA La Regione Marche continua a far pagare i nuovi ticket sulle prestazioni ambulatoriali e sul pronto soccorso, previsti dalla manovra, nonostante le dichiarazioni di contrariet. Una contraddizione che ci preoccupa. sostiene Mario Canale, segretario generale della Fnp-Cisl Marche- Altre Regioni, come il Friuli e lUmbria, hanno espresso la loro contrariet e non hanno applicato i ticket aggiuntivi. Perch la Regione Marche non lha fatto? Forse per problemi di equilibrio di bilancio della spesa sanitaria, ma non eravamo una Regione virtuosa? I provvedimenti contenuti nella manovra, decisi in modo convulso e disordinato da Governo e Parlamento, sono fortemente squilibrati sul piano dellequit sociale con il carico dei costi e dei tagli posti ancora in prevalenza sulla parte pi debole della popolazione, come i lavoratori dipendenti e i pensionati. Nonostante, siano riconfermate le esenzioni per le cronicit, le fasce deboli e gli invalidi, questa misura rischia di spingere i cittadini verso una sanit privata, che per pochi euro in pi eroga le prestazioni in tempi brevissimi. Questo danno al servizio sanitario pubblico non lo possiamo accettare.- prosegue Canale - Chiediamo pertanto alla Regione Marche, in attesa di quanto emerger dalla Conferenza Stato-Regioni, di trovare un accordo o nel tavolo di monitoraggio sulla spesa sanitaria, che verifica la copertura della propria quota parte, o nel tavolo con il governo, come previsto dalla Finanziaria del 2007, per sospendere questo iniquo balzello. In merito alla proposta del nuovo assetto organizzativo del sistema sanitario marchigiano, la Fnp Cisl Marche, consapevole dell esigenza di una razionalizzazione degli assetti gestionali, ribadisce con forza la necessit di liberare risorse con azioni responsabili . Oltre allaccorpamento delle zone territoriali in 5 aree vaste , la Fnp Cisl Marche auspica che la Giunta, questa volta, dimostri di avere il coraggio di assegnare la personalit giuridica alle aree vaste e smantelli apparati organizzativi-gestionali come quelli dellASUR (Azienda sanitaria regionale) e delle Aziende sanitarie. Con la sola soppressione dellAsur, si libererebbero risorse sufficienti per poter erogare l assistenza sanitaria anche a quei non autosufficienti, presenti nelle residenze protette, che per problemi di mancanza di risorse purtroppo sono rimasti esclusi dalla compartecipazione del SSR al costo dellassistenza sanitaria prevista dallaccordo firmato con la Regione proprio un anno fa e che oggi devono pagare di tasca propria, eliminando cos unulteriore iniquit.

Ufficio Comunicazioni Fnp-Cisl Marche 3337612381

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