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febbraio 2011 N. 99

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Politica: sono rimasti in due

Biscegliesi, bravi a fare la differenziata

Polizia Municipale: il bilancio del 2010

Anno XIII - n. 99 (839) Gennaio 2011 - Redazione e Amministrazione: Via Virgilio, 12 - 70052 Bisceglie

SPECIALE SANITà: inchiesta sui medici di base

Febbraio,
....

mese dell’amore. Già, l’amore ai tempi di In-

ternet, che ci ha fatto dire che anche Cupido
per i biscegliesi è caduto nella rete (leggete le
storie a pag. 14 e ve ne accorgerete). L’amore
ai tempi del bunga bunga, delle dame fisse,
di quelle che se non ce l’hai... che politico
sei? L’amore piccolo (quello che, dicono Elio
e le Storie Tese, “sotto la quarta non è amo-
re”) che scorda l’Amore Grande (ricordiamo
il coro delle vergini ne Il mio canto libero di
Battisti?).
Mi viene in mente l’ultimo film di Antonio
Albanese, l’astutissimo Qualunquemente, in
cui tale Cetto, boss mafioso dal largo harem,
torna in Italia per fare il sindaco (ci riuscirà
promettendo “Pelo” a tutti). Dopo una lunga
latitanza in sud America cerca di convincere
la moglie ad accettare in casa la sua nuova
dama bronzata, Cosa, e la figlioletta di cui non
ricorda il nome. Ma, rischiando di rovinare la
campagna elettorale, rinuncia con leggerezza
al fuoco della nuova passione.
Ho letto non ricordo dove che la superficie
dell’amore moderno è come un dipinto di
Pop Art: arte resa prodotto, o prodotto reso
arte. E’ stereotipata, replicabile e dipinta a co-
lori intensi. Ha tre dimensioni:
- l’apparire
- l’esigere
- la fretta
... e un’unica valenza, quella strumentale.
Dopo aver rinunciato all’amor patrio e a quel-
lo parentale, gli italiani di Città abolirebbero
anche il sentimento Amore in sé per sé. Ma
qui siamo a Bisceglie, non sul set di un film,
né in una metropoli massificante. Del Senti-
mento, in tutte le sue forme, ne abbiamo an-
fax 080 3962023
cora troppo bisogno. Per fortuna.
 SOMMARIO
POLITICA SPECIALE salute SCUOLA & CULTURA

L'Mpa rinuncia al Terzo Polo e ricuce i

Speciale Natale Noi italiani siamo dei servi: questo si inse-
Dica 33: il sondaggio 7
rapporti con Spina 4 gna al liceo 14
Dica 33: parla il medico 7
Pronta la lista civica Nuova Generazione 5 Bullismo a scuola 15
Voglio fare il garzone in Farmacia 8
Sono rimasti in due 6 Rotaract e Pegaso svelano la ricetta del
Verità e bugie sull'influenza 9 divertimento 16
I numeri della prevenzione a Bisceglie 9 Ridare vita all'ex orfanotrofio Bombini 19
ATTUALITA’
Biscegliese colpita da Aviaria 9 La Puglia e la Shoah 20
Nuova vita all'imprenditoria sociale 5
Olocausto: ultimo grido 20
RUBRICHE 14
La Fabbrica di Nichi in piazza per il no
al casello autostradale Il Filo di Lana 20
5
Notizia flash: I fatti di Gennaio 12
Zagare e Sangue 21
In arrivo la piscina comunale 6
SPORT:
-Bisceglie Calcio: terzo posto saldo 24 2011: l'anno del 3 D 22
Housing Sociale 6
- Olimpiadi: Un salto nel vuoto 28 A Bisceglie vergine si diventa 22
Commissione locale per il paesaggio 6
- La mia storia non è l'apice 28 Dai trappeti ai frantoi 23
Polizia Municipale: il bilancio del 2010 11

11 - ASD Olimpia Basket: è notte fonda Nel vino la verità 23

Bisceglie sulla cattiva strada
28
13 -Bisceglie Calcio a 5: Douglas già Nasce il primo servizio ciclo-turistico 27
Piano straordinario per il Lavoro
dimenticato? 29
Avvocato gratis per i poveri 13 29
- ASD Nettuno: dove sei finito?

Assistenza specialistica nelle scuole 16 Lettere al Direttore 30 ERRATA CORRIGE:

Il volontariato va in vacanza? 16 Si precisa, a proposito dell'articolo

RIFLESSIONI "Io Canto" con
Sulla data dei saldi, negozianti divisi 17 cristiano turtur,
apparso sul num 98 de "La Diretta
La legge del più forte 10 Nuova", (pag 16),
S. Antonio Abate e la messa per animali 17
che Cristiano Turtur è allievo
Gratta che ti passa 10 dell'Accademia Orfeo e non, come
Quale destino per l'Orto Botanico? 18
erroneamente riportato, della Nuova
Se il migliore amico diventa il PC 14 Accademia Orfeo. Si sottolinea inoltre
che l'errore è stato causato della
Sugli imbecilli che fanno "boom" 15 redazione centrale e si esime pertanto da
ogni responsabilità Grazia Pia Attolini,

in aumento la differenziata collaboratrice e firmataria del suddetto

elaborato.

Felicia Antonino

B
isceglie città virtuosa, si classifica al primo pari al 20,92% del totale. Rispetto al
posto in tutta la BAT, per percentuale 2009, in cui Bisceglie si era attestata
di raccolta differenziata. Il totale RSU intorno al 17,30 %, abbiamo fatto
prodotta nel 2010, così come si evince dai dati notevoli passi in avanti. Tenendo
riportati sul sito dell'Assessorato all'Ambiente conto che la media nel nostro bacino
della Regione Puglia www.rifiutiebonifica. di utenza è di 18,9 %, siamo due punti
puglia.it, è di 27.532.144 Kg, di cui 21.771.680 Kg al di sopra della media. I mesi in cui i
di indifferenziata e 5.760.464 Kg di differenziata, biscegliesi sono più virtuosi sono quelli
di Agosto, Settembre ed Ottobre.
In media ogni cittadino produce da 40
differenziata
Città della BAT a 50 kg di rifiuti al mese con picchi a
in %
Luglio e Agosto ed è proprio da questi
bisceglie 20,92 mesi in poi che i biscegliesi hanno
trinitapoli 20,91 mostrato maggior sensibilità per la
differenziata. Più virtuosi di noi sono i
barletta 18,43 molfettesi, che differenziano il 32,49% e
trani 15,31 i coratini con il 22,21%.
andria 14,67 Se la città ha dimostrato di avere questa
sensibilità ecologica, lo si deve anche alla
canosa di puglia 12,79 sollecitudine che l’on. Sergio Silvestris, cui
san Ferdinando 11,34 è stato affidato il compito di organizzare e quella degli scarti vegetali presso fruttivendoli
margherita di savoia 5,49 potenziare la raccolta differenziata, dimostra e fiorai. Il merito va anche all’Amministrazione
sempre in tema di ambiente. In quest’anno che, nonostante i numerosi atti di vandalismo
spinazzola 2,51 solare si è effettuata la raccolta del vetro perpetrati nei confronti dei cassonetti, ha
minervino Murge 2,33 presso tutti i bar e ristoranti della città, nonché deliberato per il ripristino degli stessi.

2
Candidati sindaci e
consiglieri: tutti a leggere
il Libro delle Facce
Pochi conoscono però come sfruttare le potenzialità del web 2.0 ferrara_serena@libero.it

S
trano mese questo Gennaio appena e virtuali.
concluso. Da un lato chi si è fatto Già, virtuali, ma nel senso
carico di ricordare la Shoah e si è informatico del termine,
rattristato pensando al Natale finito, laddove anche la politica
dall’altro chi si è svagato pianifi- cittadina ha finalmente
cando frivolezze per il Carnevale compreso che con il web e i
e il San Valentino alle porte. Da un social network non c’è dav-
lato l’Italia istituzionale che si gloria di festeggia- vero nulla da scherzare.
re i 150 anni del geografico stivale, dall’altro chi La Puglia, prima incuba-
della Calzatura nazionale non ne può più. Troppo trice della comunicazione
fuori moda. politica on line, non poteva
Ognuno, in cima alle ansie ha però messo i propri che arrivare in anticipo (è
problemi. Come sempre, c’è da dire. la prima volta che il re-
Tra un lacrima, un sorriso (e qualche giorno di sto del Paese ci riconosce
Influenza), si arriva a Febbraio senza nulla di un primato) a sfruttare
grande da potersi raccontare. Nulla di sensazio- le specificità dei social
nale, nonostante i sensazionalismi quotidiani di network: formalizzare le
tv, internet e carta stampata. Fai lo zapping con reti di relazioni interper-

il telecomando e, tra un programma sul delitto
di Avetrana e l’altro sul Festival di Sanremo che
arriva, ti ritrovi chi litiga, da anni, sull’impellenza del formale.
di decapitare il Governo.
Dichiarazioni di escort e storie sulle notti brave
del Presidente offuscano la realtà di un Paese che
dimentica di avere un bel cancro da curare che si
chiama disoccupazione.
E mentre a livello nazionale ci si accanisce sul
raffreddore (il leitmotiv è: con una soglia di tre
voti, Berlusconi può davvero governare?) piutto-
sto che trovare un vaccino contro il Grande Male,
a livello locale ci si fa i fatti propri, scordando
capra e cavoli, pecore e lupi, bunga bunga e altri
specchi della miseria morale di tutta l’italica gente. dei nuovi principi della retorica)… eppure tutti
Tutto questo, per prepararsi alla prossima tornata
elettorale.
Il candidato Napoletano tuona dall’alto di un
manifesto elettorale che lui non ha “bisogno di
tante liste” perché gli “basta la stima della gente”;
il candidato Spina, suo unico concorrente, se ne fa
un baffo e continua ad intessere alleanze. Materiali
sonali, mescolando l’agilità
dell’informale alla solidità
Sull’onda di Obama, un superesperto di 2.0 che
conta 1,5 milioni di friends su Facebook, candi-
dati sindaci e consiglieri si rincorrono sul “Libro
delle facce” a suon di post, di clic, di tag ed altri
monosillabi del nuovo linguaggio della società
multimediale.
Dietro non c’è nessuna impresa specializzata in
comunicazione politica, nessuno spin doctor o
political consultant, nessuna presti-digitazione
o idea di “nuova narrazione collettiva” (il co-
siddetto storytelling, come lo chiamano i teorici
sono lì, con un loro “profilo”, alla ricerca di nuovi
“amici” o “fans”.
Francesco Napoletano, al momento in cui scri-
viamo, ha un profilo su Facebook che conta 1.224
amici. E tutti quotidianamente attivi nel fornirgli
consigli, idee e porre domande sulla sua ipotetica
sindacatura. Ma il candidato primo cittadino,
sicuramente più attivo sulla
piazza reale che sul web, non
Editoriale
omonimo all’opposizione. Tra i suoi messaggi,
nulla di più che le attività istituzionali (video
compresi). Il rapporto con il popolo del web
si mantiene freddo, ma non c’è ombra di cam-
pagna elettorale, eccetto che nell’immagine
del profilo (quella ufficiale, per intenderci), in
cui al contrario del suo avversario (in vesti da
normali cittadino), presenta la fotografia di un
manifesto elettorale.
Non conosciamo i tempi di iscrizione al social
network dei due candidati (cosa da cui potreb-
be dipendere il numero di amici maturati), ma
una cosa è certa: né l’uno né l’altro hanno capito
davvero come funzioni il web.
Un sito web personale dove raccontarsi, inseri-
re iniziative e illustrare il programma elettorale
(come quello, ad esempio, del parlamentare UE
Sergio Silvestris: http://www.sergiosilvestris.
eu)? A tre mesi dalle urne, manco a parlarne.
Una mail che garantisca contatti certi (e soprat-
tutto risposte) agli elettori? Neanche l’ombra.
Eppure Vendola, maestro della crossmedialità,

rrrscrprlitica
ripaga le tante attenzioni dei
biscegliesi in rete e si limita a
“postare” laconici comunicati
politici. Comunque il suo
Parla il Profeta del Dolmen
profilo, piuttosto informale,
con un profilo su Twitter, una pagina (più
formale del profilo) Facebook che “piace” a
373.525 utenti, un sito web aggiornatissimo
e un canale Youtube dall’albore dei tempi,
qualcosina anche ai nostri avrebbe dovuto

S
appare curato dal punto di insegnarla.
ilvio Berlusconi, Francesco Spina e Gianfranco Fini hanno
vista personale: sono inserite Ci consoliamo constatando la maggiore inte-
il numero 3. Ma ciascuno di loro, essendo nato in una data
le sue citazioni preferite, i pa- rattività dei candidati consiglieri alle prossime
diversa, ha forse scritto per il 2011 un destino diverso.
renti tra le “persone in eviden- amministrative e dei consiglieri comunali in
Per il Sindaco Francesco Spina, nato il 04/03/1967 sotto il
za” e persino le foto delle sue carica: su Facebook ne mancano 10 all’appello
segno dei Pesci, le previsioni indicano molto di buono per i mesi
vacanze (...come è cambiato il ma i presenti (vedi il Pd, che in ambito di co-
a venire. Ogni iniziativa sarà sostenuta: validi presupposti con-
mondo: qualche anno fa l’ex municazione è un passo avanti agli altri gruppi
sentono la realizzazione di un progetto. Le controversie in corso
sindaco minacciò di denun- consiliari) sono piuttosto attivi e aggiornano il
troveranno chiarimenti a garanzia del percorso intrapreso.
ciare l’allora direttore de La loro profilo con cognizione.
Per Silvio Berlusconi, nato il 29/09/1936 sotto il segno della
Diretta per aver pubblicato Degli assessori abbiamo tracce di tutti, meno
Bilancia, le cose non andranno altrettanto bene. Malgrado
una foto in cui compariva con che di Giuseppe Stregapede e Saverio Mon-
l'impegno, gli sviluppi delle vicende personali e delle relazioni
la figlia tra le braccia!). trone.
pubbliche saranno negativi, rendendogli impossibile gestire
Diversa la strategia di France- L’invito ai politici locali?
più ruoli paralleli.
sco Spina, che sul suo profilo E’ a connettersi, perché anche questa (anzi più
Gianfranco Fini, nato il 03/01/1952 sotto il segno del Ca-
Facebook ( “Francesco Spina di tutte questa) è “democrazia diretta”. Poi,
pricorno, vivrà un anno altalenante. Cambiamenti improvvisi
Sindaco”, gestito certamente però, che scendano in campo, tra la gente e ci
creeranno incertezze, indicandogli un cambio di strategia.
non da lui) conta a sorpresa raccontino qualcosa che non abbia a che fare
meno amici (851) del suo con la virtualità.

3
 L’Mpa rinuncia al terzo polo e
ricuce i rapporti con Spina
Sempre più chiaro il quadro delle coalizioni
in vista delle elezioni di Maggio
I
l Movimento per le Autonomie ha concluso
l’accordo. Il dado è tratto: alle prossime
elezioni amministrative affiancherà il
Sindaco Spina.
Insomma l’Mpa riparte da zero, laddove i
rapporti con il sindaco della Puglia Prima
di Tutto si erano interrotti tempo addietro
per «equivoci ed incomprensioni» – cita un
comunicato stampa datato 16 Gennaio. Una serie
di incontri tra il primo cittadino e il coordinatore
provinciale Tonio Di Lollo (che dall’anno nuovo
ha frattanto ceduto il coordinamento regionale
all’ex parlamentare Udeur Rocco Pignataro)
avrebbero consentito la stesura di «un progetto
che possa portare la città ad uno sviluppo ulteriore
soprattutto dal punto di vista turistico e socio-
culturale, attraverso l’utilizzo delle competenze
pronta la lista civica
"Nuova Generazione"
Spazio ai giovani
D
opo il risultato ottenuto alle consultazioni
provinciali della Bat dai sostenitori
di Francesco Ventola presidente e
dopo lo scioglimento della lista civica a suo
supporto i simpatizzanti di Ventola non vogliono
disperdersi. La lista civica di centro-destra Nuova
Generazione nasce come costola del Pdl.
L’incontro si è effettuato Sabato 22 Gennaio
presso il CentroTuristico Mastrogiacomo.
Presenti il senatore Francesco Amoruso, il
4
specifiche dei rappresentanti cittadini del partito».
Del resto il titolare de “La Lampara” una sua
esperienza di successo in campo turistico ce
l’ha e delle sue (o di chi per lui) proposte una
futura eventuale amministrazione potrebbe ben
avvantaggiarsene.
Ma, a questo punto, che fine fa quella coraggiosa
proposta di «alternativa politica, senza bandiere di
partiti – parole tratte da un altro comunicato,
questa volta dell’ancora ancora anonimo
comitato nato tra indipendenti dell’Mpa e altri
cittadini - pronto a sviluppare un programma
credibile di cose fattibili ma soprattutto utili e
necessarie alla città?»
Lo abbiamo chiesto a Dario Galantino, prima
vera anima di quel tentato “nuovo”.
«La verità è che non eravamo pronti. All’indomani
di ogni riunione, in città si sapeva già tutto».
Qualche talpa?
«Direi piuttosto gente disinteressata o che nutriva
altri interessi. Poi, le talpe ci sono sempre. Così
quando il Sindaco ci ha proposto di rientrare, ci
abbiamo pensato. Inutile girare a vuoto se mancano
gli strumenti e i soldati, quando ci sono, sono
Felicia Antonino
parlamentare europeo Sergio Silvestris, il
presidente della BAT Francesco Ventola, il
vicepresidente del consiglio regionale della
Puglia in quota Pdl, Nino Marmo e Gigi
Antonucci consigliere provinciale di Nuova
Generazione.
22 i biscegliesi che hanno firmato le accettazioni
di precandidatura, 5 dei quali sono donne.
Tra quelli di nostra conoscenza citiamo Michele
Di Pierro, consigliere comunale nella lista
BAT, il dj Mimmo Valente, l'organizzatore
di eventi Tonio Belsito, Angelo Consiglio
dell’associazione Borgo Antico, il dirigente
sanitario Giuseppe Mastrototaro e il tecnico
di controllo impianti termici Giuseppe Rana
(che hanno fatto parte della lista “Ventola
Presidente” alle scorse elezioni provinciali),
il cuoco Giuseppe Frizzale, il carabiniere
e direttore della Banda Città di Bisceglie
Benedetto Grillo, il sindacalista Edoardo
Acquaviva, dipendente della società di trasporti
Stp, il consulente informatico Mauro Di Pilato
e quattro giovani donne: l'architetto di interni
Angela Pedone, il gestore della tabaccheria
di via Giuliani Pamela Ricchiuti, Stefania
Pellegrini che gestisce un call center a Trani e
Valentina Ruggieri, ancora studentessa liceale,
che insieme alla famiglia gestisce l’albergo a
Serena Ferrara
zoppi».
Quali sono i termini del preaccordo? Ci sarà
una lista tutta Mpa?
«E’ ancora tutto da vedersi. Ma, fosse per me,
proporrei una candidatura unica dell’Mpa in altra
lista, così da concentrare le energie su un unico nome
e lavorare affinché scatti il consigliere. Questo lo dico a
conferma del fatto che quel progetto di rinnovamento
dal basso di cui mi feci promotore a suo tempo ha
ancora una sua anima. E’ chiaro che l’interesse di un
candidato sindaco è sempre quello di creare quante
più liste possibili, ma così si disperdono voti e non si
raggiungono i numeri per amministrare».
Considerato il fatto che per legge i consiglieri
si ridurranno, passando da 30 a 24, e che il
proliferare delle liste civetta riduce i margini di
consenso per tutti i candidati consiglieri, c’è in
effetti da pensarci due volte prima di lanciarsi
in una simile impresa. La tua posizione, nel caso
di una lista tutta Mpa, quale sarà?
«Non posso suicidarmi per portare la bandiera di
qualcun altro. Se i margini non ci saranno, vorrà dire
che proseguirò per la mia strada».
sono rimasti
in due Dino Cosmai
I
papabili sindaci sono rimasti in due.
Vogliamo da entrambi un programma
serio e fattibile da valutare per il bene
collettivo di questa Bisceglie. Non posso
non rivolgere un pensiero alla sinistra,
all’opposizione. È innegabile, che c’è
un problema di comunicazione, lo si
evince dai manifesti affissi in città. Mi
riferisco in particolare all’immagine di
F. Napolitano in posa staliniana d’epoca.
Facesse attenzione F. Napoletano a chi lo
consiglia. Per non parlare della mancanza
di contatto, di presenza fisica tra la gente,
la condivisione, l’ascolto dei tanti problemi
che attanagliano la gente. Manca tutto
questo, lo si sente, lo si percepisce. Non
bastano e, aggiungo non servono i tanti
manifesti, serve di più il guardarsi negli
occhi. Per favore vediamoci, fatevi vedere
in piazza. È la gente che lo chiede! Ed
anche io…
quattro stelle “Hotel Villa”.
Questi, ad oggi, i candidati certi. Anche “Nuova
Generazione” farà parte della pletora di liste
(ad oggi ne contiamo 22) che appoggiano Spina
sindaco, chiedendone la riconferma per il
prossimo quinquennio. I programmi già stilati
in 10 punti, ci fanno sapere i responsabili della
lista, saranno ufficializzati entro fine mese.
Nuova vita all'imprenditoria sociale
Stilato un protocollo d'intesa tra Comune e confcooperative Bat
C
onfcooperative Puglia – delegazione Bat e
Comune si impegnano per creare nuova
occupazione, agevolando la nascita di
nuove cooperative in tutto il territorio.
Da un lato si punta alla valorizzazione delle
risorse naturali, di cultura e tradizione, pesca,
agricoltura e più in generale di tutto ciò che
sia espressione del territorio, dall’altro si vuole
spingere i giovani a distogliere gli occhi dalla
crisi e insegnargli a fare impresa.
Tramite il protocollo d’intesa firmato a Palazzo
di Città lo scorso 17 Gennaio, Confcoopertive e
Comune di Bisceglie scelgono insomma di fare
sinergia, coniugando le esigenze della solidarietà
a quelle dello sviluppo economico e sociale del
territorio.
«La filosofia – spiegava il Sindaco Spina nel
corso della conferenza stampa di presentazione
del protocollo - è quella del coinvolgimento dei
protagonisti del territorio nella promozione delle sue
risorse. E promuovere un territorio oggi significa
lavorare osmoticamente e trasversalmente su tutti
i fronti: sistema produttivo e sistema ambiente,
LA FABBRICA DI NICHI IN
PIAZZA per IL NO AL CASELLO
Il casello autostradale, come sarà
N
on si ferma la battaglia, portata avanti
dalla Fabbrica di Nichi ormai da
mesi, per impedire la costruzione del
casello autostradale di Bisceglie. Domenica 23
Gennaio, a partire dalle ore 10.30, in piazza
Vittorio Emanuele, la Fabbrica di Nichi ha
allestito un gazebo per esprimere e ricordare ai
cittadini ancora una volta tutte le motivazioni
per le quali il casello autostradale in questa città
non ha motivo di nascere.
E' stato anche possibile leggere le note
principali delle osservazioni al redigendo
Piano Urbanistico Generale (Pug) sollevate da
Legambiente e Wwf.
I fondamentali punti di contestazione, su cui
insistono i membri della Fabbrica, contemplano
intanto i costi di costruzione e di manutenzione,
occupazione, famiglie, disabilità, turismo, primo
settore».
E di «sfruttare le opportunità della globalizzazione,
ovvero l’apertura mondiale dei mercati, per far si
che i prodotti di questo territorio giungano il più
lontano possibile - ha parlato invece il delegato
di Confcooperative Puglia Andrea Pugliese, che
giustamente ha notato come - i cinesi potranno
anche essere concorrenziali su ogni piano, ma le
ciliegie di Bisceglie non le produrranno mai».
Occhio puntato dunque sulle cooperative di
produttori e sull’industria della lavorazione, ma
anche su green economy, inclusione lavorativa
delle persone svantaggiate, housing sociale,
credito e finanza, con particolare attenzione agli
Istituti di Credito locali.
Dalla loro i due enti si impegneranno alla
realizzazione di seminari, iniziative promozionali
e corsi di formazione professionale nel campo
dell’imprenditoria e management. Forniranno
inoltre a tutti i cooperatori una serie di servizi
(vedi box).
«Ringrazio il Sindaco – ha poi aggiunto Andrea
Silvia La Franceschina
che risulterebbero in parte
a carico del Comune di
Bisceglie, con l’accensione di
un mutuo di circa 5 milioni
di euro, coinvolgendo,
quindi, i cittadini stessi;
insomma 15 milioni di euro
di cui 5 messi dal Comune e
altri 5 dalla Provincia Bat. Il
restante a carico della società
Autostrade, dopo il rifiuto
dell’ente intercomunale
Area Vasta, che gestisce
fondi europei Fesr dirottati
dalla Regione Puglia, di
finanziare quest’opera.
Inoltre, e non di minore
importanza, la presenza
del casello porterebbe alla
distruzione e la cementificazione di una vasta
area di agro biscegliese, tra l’altro di grande
valore archeologico, con espropriazioni
annesse: distrutti ettari di terra coltivati a
ciliegio in favore delle colate di asfalto, a pochi
metri dal Dolmen della Chianca.
A chi sostiene la necessità del casello per
migliorare i collegamenti della città, la
Fabbrica risponde che Bisceglie è servita
oggi da 5 uscite della superstrada SS16 e può
contare sulla presenza di due caselli nelle città
limitrofe di Trani e Molfetta. Aggiungerne
un terzo all’interno di una tratta di soli 14
km, regalandolo sostanzialmente alla società
“Autostrade per l’Italia”, risulta insensato.
Società che, peraltro, provvede autonomamente
alla costruzione dei propri caselli, e non ha mai
Serena Ferrara
Pugliese – per questa opportunità; non accade spesso
che le organizzazioni di categoria siano coinvolte
nella coprogettazione di azioni per il territorio e
nella ricerca di nuova occupazione. Ci poniamo
immediatamente degli obiettivi: produrre energia
rinnovabile dal comparto agricolo e agroalimentare
e raccordare due settori produttivi diversi, pesca
e agricoltura, che hanno a che vedere l’uno con il
mare l’altro con la terra. Vorremmo che questa best
practise che ci accingiamo ad inaugurare, divenisse
un esempio di buona progettualità in altre città, non
solo della Bat».
i SERVIZI A DISPOSIZIONE
DEI COOPERATORI
assistenza contabile, organizzativa e
amministrativa, assistenza allo start-
up e alla costituzione di reti con altri
operatori (anche di altre aree geografiche),
predisposizione di statuti per nuove
iniziative, assistenza in materia di finanza
agevolata e formazione, consulenza alla
costituzione di consorzi e all’utilizzo di
fondi regionali, nazionali e comunitari,
attivazione di iniziative di ricerca industriale
e sviluppo sperimentale.
ritenuto di realizzarne uno qui.
L’idea, poi, che l’uscita autostradale possa
essere vantaggiosa perché si assicurerebbe il
traffico commerciale destinato al nuovo porto
di Molfetta, è addirittura vana. Infatti la strada
provinciale Bisceglie-Ruvo che dovrà collegare
la città al casello non è assolutamente adatta
alla circolazione di mezzi pesanti per via della
estrema tortuosità e per via della limitata
portata, in termini di peso dei mezzi stessi, che
può sopportare.
E infine, costruire un casello autostradale per
incrementare il turismo cittadino, non è una
buona motivazione per la sua messa in opera,
dal momento che i problemi legati al turismo
non sono certo dovuti alla mancanza di uno
svincolo autostradale che porti il nome della
nostra città. Un casello autostradale non è mai
stato di per sé un’attrazione turistica!
A questo si collegano anche le riflessioni fatte
sul PUG, nella considerazione che nuove aree
edificabili costituirebbero un inutile consumo
del territorio, che invece necessita di servizi, più
aree verdi e spazi collettivi per diventare una
città a vocazione turistica e più vivibile. Viene
fatto rilevare che la percentuale di appartamenti
vuoti della nostra Città è del 22%; un valore
che non può che aumentare grazie ai nuovi
appartamenti della zona PEEP, e al ritorno di
molti molfettesi (circa 2.000 a Bisceglie) nella
propria città grazie al suo PUG recentemente
approvato.
Basta cemento, quindi.
Ciò di cui c’è bisogno è il verde, tanto verde.
5
 In arrivo la Piscina Comunale Felicia Antonino

Manca solo l’allacciamento fognario e l’agibilità. Entro Febbraio la consegna

L
a storia di un’opera pubblica è quasi sempre
lunga e quasi mai l’amministrazione che
ha iniziato l’iter burocratico ne vede la
conclusione. È il caso della piscina comunale
di via Ugo La Malfa, prevista dal PRU del
Quartiere San Pietro. Sono trascorsi più di dieci
anni da quando se ne cominciò a parlare.
Solo nel 2004 il progetto, firmato dall’architetto
Michele Sgobba, fu approvato dal regione Puglia.
Ma è solo il 18 Aprile 2010 che la realizzazione
ha preso piede con la posa da parte del Sindaco
Spina della prima pietra. Il costo complessivo
dell’opera è stato di 4.706.716 euro. La parte più
consistente della cifra 2.533.047 euro è stata
investita dalla ditta appaltatrice, l'azienda di
Modugno Tecnodelta Costruzioni, le restanti
spese sono state finanziate con fondi regionali
(826.331 euro provenienti da fondi PRU e
1.197.337 euro provenienti da fondi FAS) e i fondi
comunali che ammontano a 150.000 euro.
Ad aprile 2010 si parlò di consegna dell'opera
pubblica nell'arco dell’ anno. E siamo ora
agli sgoccioli. La struttura (composta di
quattro volumi principali: vasca grande,
vasca polivalente, blocco spogliatoi, blocco
direzione - hall - bar e servizi) è quasi ultimata.
Mancano il collegamento alla fogna cittadina
e le autorizzazioni necessarie all’agibilità.
L’inaugurazione è prevista per la metà di questo
mese.
La piscina sarà intitolata a Silvio Di Liddo, la non
ancora diciottenne promessa del nuoto italiano
che la leucemia ha sottratto alla vita un anno fa
(il 4 Febbraio 2010).

HOUSING SOCIALE Mariaserena Mansueto

Alloggi a favore delle fasce deboli... ma non troppo
L
a discussione a livello nazionale in
merito ad un bisogno abitativo sempre
più emergente va avanti da tempo,
ma le risposte concrete ed effettivamente
realizzate sono poche e insufficienti.
Oggi per le Amministrazioni comunali è
giunto il momento di dare una svolta alla
commissione
locale per il
Felicia Antonino paesaggio
reddito, gli anziani in condizioni sociali o
economiche svantaggiate, gli studenti o gli Da oggi il Comune si avvale del parere
immigrati regolari. Questo vuol dire dare di un pool di esperti per il rilascio
la possibilità a queste categorie di affittare
una casa a un costo che non superi il 30% o delle autorizzazioni paesaggistiche
il 25% del proprio reddito, permettendo loro
una vita dignitosa.

politica di edilizia popolare attraverso
l’affitto sociale, per agevolare quelle fasce
che non sono sufficientemente povere per
avere diritto ai contributi pubblici per il
canone di locazione, ma nemmeno così
ricche per potersi permettere una casa di
proprietà.
E’ questo il caso della città di Bisceglie, che
ha recentemente approvato un programma
di “Housing sociale”.
In generale questo tipo di politica, già
diffusa in alcuni Paesi europei, permette di
garantire casa ad affitto moderato per tutte
quelle categorie sociali che appartengono
alla cosiddetta fascia debole: per esempio i
nuclei familiari o le coppie giovani a basso
F
L’ampia fascia di persone coinvolte da
ino a ieri era il Ministero, attraverso la Soprintendenza,
questo bisogno costituisce la famosa “zona
ad intervenire “a posteriori” sugli interventi edilizi,
grigia”, la classe emergente del Paese che
dopo l’autorizzazione paesaggistica rilasciata
produce, che studia, che lavora. In altre
dall’ente competente alla gestione del vincolo, ossia la
parole una fascia eterogenea che viene
Regione. Dal 1 Gennaio 2010, la legge prevede che siano
troppo spesso, purtroppo, sfruttata dal
i Comuni ad interagire con la Soprintendenza e rilasciare
mercato illecito degli affitti in nero.
le autorizzazioni, previo esame delle domande da parte
Il programma approvato dall' Amministra-
di una commissione competente in materia.
zione Comunale prevede un accordo fra
E' da 12 Agosto 2010 che il Consiglio Comunale ha
pubblico e privato per realizzare alloggi a
approvato il regolamento che disciplina la composizione,
canone sostenibile su terreni che saranno
l'organizzazione e il funzionamento della Commissione
ceduti gratuitamente da privati a fronte del
Locale per il Paesaggio.
diritto di edificabilità su una restante parte
Con atto monocratico, il Sindaco Spina ha designato i 5
annessa al lotto ceduto.
esperti: avv. Nancy Pasquale (coordinatrice), ing. Vitto-
L’area su cui sorgeranno questi alloggi è
rio Pappolla, arch. Giovanni Nacci, ing. Silvio Patruno,
stata individuata in via Padre Kolbe, un
ing. Massimiliano Mastrototaro.
quartiere in continua crescita, contando
Il compito della Commissione, che si è riunita per la prima
un numero complessivo di 230 alloggi,
volta il 28 Gennaio (il nulla osta della Regione è difatti
in parte locati dai proprietari a canone
arrivato solo da poche settimane) è quello di esprimere
calmierato ed altri assegnati direttamente
il parere nel procedimento di rilascio di autorizzazioni
dal Comune.
paesaggistiche. L'articolo 3 del regolamento cita: «la CLP
Un’importante progetto, quello dell’housing
è composta da cinque esperti in possesso di diploma di laurea
sociale, specie a favore di quelle famiglie
attinente alla tutela paesaggistica, alla storia dell'arte e dell'ar-
gravemente a rischio che hanno subito il
chitettura, al restauro, al recupero e a riuso dei beni architetto-
forte impatto della crisi economica.
nici e culturali, alla progettazione urbanistica ed ambientale,
Queste politiche di welfare locale
alla pianificazione territoriale, alle scienze agrarie e forestali e
finiscono per essere imprescindibili,
alla gestione del patrimonio naturale. I componenti della CLP
laddove la povertà finisce per diventare
durano in carica non più di 5 anni. Il mandato è revocabile e,
emarginazione. Molto spesso si tratta di
alla scadenza, è rinnovabile una sola volta».
persone a cui non basterebbero dei semplici
Nel regolamento è inoltre previsto che i componenti della
sussidi economici, ma che necessitano
CLP non possano presenziare all'esame e alla valutazione
di aiuti concreti anche per non restare
dei progetti da essi elaborati o all'esecuzione dei quali
nell’ombra.
siano comunque interessati. In questo caso, dovranno
Ci auspichiamo che questo nuovo metodo
assentarsi sin dalla fase di dibattito.
di intervento riduca il popolo degli
“invisibili”.

6
Dica 33 Serena Ferrara

Il nostro sondaggio sui

medici di famiglia in città l'80% dei biscegliesi è soddisfatto
del rapporto con il proprio medico di base

33.
Negli ultimi due mesi lo ha
pronunciato, al di là di uno
stetoscopio, il 69% dei biscegliesi,
più donne (77,4%) che uomini (59,4 %). E
nella gran parte dei casi ricevendo un ottimo
servizio.
L’80% dei biscegliesi, senza differenze tra maschi
e femmine, è soddisfatto del suo rapporto con il
medico di base e non si pente della scelta fatta a
suo tempo alla Asl. Il vecchio medico di famiglia,
quello che conosce a perfezione la storia clinica
e personale di ciascuno dei suoi pazienti, resta
insomma un punto di riferimento, anche se a
detta del 31,8% degli assistiti, nel tempo si è
persa un po’ la confidenza.
La causa? Troppi pazienti, il che impedisce al
del nostro campione dichiara che il suo medico
è sempre disponibile, anche fuori dagli orari
ambulatoriali, almeno telefonicamente.
Ma cosa accade al restante 80% in caso di
indisponibilità del dottore?
Pochissimi, soprattutto giovani, quelli che
si danno al fai-da-te (7% ); gli uomini, meno
legati al rapporto umano, non rifiutano l’idea
di rivolgersi ad un altro medico privato (30%),
mentre solo il 14% delle donne accarezza l’idea.
Un quarto della popolazione, di entrambi i sessi,
non ha dubbi: la migliore soluzione è la guardia
medica, a meno che non si tratti di casi gravi.
Allora, nonostante le code siano spesso ben più
lunghe di quelle dell’ambulatorio, è il Pronto
Soccorso la soluzione ideale (30%).
Ultimo dato positivo di questa indagine
piuttosto sorprendente, è che i biscegliesi sono
buoni pazienti anche quando si tratta di acquisti:
non sostituiscono il farmacista al medico e
chiedono sempre consigli, anche se i farmaci
non richiedono prescrizione.

Speciale Salute
medico di dedicarsi con passione ad ogni caso.
Degli ambulatori nessuno si lamenta, tranne
che per le code, che costringono a lunghe attese
ma non scoraggiano le consultazioni (il 55%
degli uomini e il 40% delle donne dichiara di
aspettare il proprio turno ben oltre la mezz’ora).
La cosa da fastidio soprattutto ai pensionati che,
nonostante il maggior tempo libero, la coda in
anticamera proprio non la vogliono fare.
Da un sondaggio da noi effettuato su un
campione di 346 cittadini (di cui 160 uomini e
186 donne) tra il 10 e il 27 Gennaio, emerge che
i frequentatori più entusiasti dello studio del
“dottore” sono di sesso maschile e generalmente
hanno più sessant’anni di età. Più critiche, ma
sempre abbastanza paghe, si rivelano le donne,
che tra figli, nipoti, spesa e faccende domestiche
tollerano meno i tempi morti dell’anticamera.
Se proprio potessero cambiare qualcosa nel
rapporto con il medico curante, renderebbero
più flessibili gli orari delle visite (35%), in
modo da conciliare le mille cose di ogni giorno.
Stessa cosa per i giovani che, pur frequentando
meno gli ambienti ambulatoriali, qualche volta
lamentano un servizio insufficiente (10%).
Un dato che ci fa piacere è che circa il 20% del
campione non chiede alcun miglioramento al L’altra faccia della medaglia
servizio prestatogli, almeno in ambulatorio.
Quando si parla invece di assistenza a domicilio,
la percentuale dei soddisfatti cambia e non
DICA 33: PARLA IL MEDICO Serena Ferrara
di poco: il 14% di uomini e donne la ritiene
addirittura insoddisfacente. E se in media
un terzo degli intervistati non si lamenta, gli Raccolti i dati del sondaggio sul rapporto tra cittadini e medici di fiducia, abbiamo interpellato uno
anziani sono al contempo i più delusi (25%) e i dei 39 medici di base della città, il dott. Mario Lucio Dell’Orco, vice segretario provinciale della
più contenti (39%) e non hanno mezze misure. FIMMG (il sindacato più rappresentativo dei Medici di Medicina Generale), nonché componente
Tra gli interpellati c’è anche chi il medico in casa del consiglio direttivo e segretario dell’Ordine dei Medici della Barletta-Andria-Trani, per conoscere
non lo ha mai visto arrivare (il 7% non ha mai l’altra faccia della medaglia.
fatto richiesta del servizio) e si tratta soprattutto Medico dall’età di 24 anni e Medico di Medicina Generale da quando di anni ne aveva 26, conta su
di uomini, giovani e anziani. un’esperienza professionale più che trentennale; cosa che ci ha permesso di porgli anche domande
Le mamme, che più spesso dei papà contattano sull’evoluzione del rapporto medico-paziente negli anni.
il pediatra affinché visiti il bambino a letto
con la febbre, a volte ne eccepiscono la poca Partiamo dal sondaggio. Molti pazienti ad attendere il proprio turno (che, comunque, non
sollecitudine. Significativo il caso di una signora lamentano code nelle sale di attesa. C’è una è dissimile da quello di qualunque ufficio pubblico o
che circa un mese fa pare aver contattato il soluzione? privato) mentre il medico spesso sfora anche di diverse
medico per una urgenza: misurata la febbre a «La soluzione c’è ed è anche prevista dalla convenzione: ore rispetto all’orario di chiusura».
suo figlio, il termometro era balzato oltre i 39.5. le visite su appuntamento, che consentono al medico di
Ma il dottore, in altro affaccendato, l’avrebbe lavorare meglio e di avere certezza di tempi; idem per E che ne pensa di una segretaria che velocizzi
liquidata via cornetta suggerendo un antipiretico l’assistito. Purtroppo i fatti dicono il contrario: specie l’iter delle prescrizioni?
senza aver neanche parlato con il paziente. nel Sud Italia, questo modo di visita è impraticabile. «Sicuramente. Va detto anche che la ASL può
Nonostante qualche paziente particolarmente Dei pochi che ci hanno provato, solo pochissimi fornire un incentivo economico. Nei fatti sono
sconfortato, al proprio medico curante quasi hanno continuato. Nel nord Italia invece pare sia più
nessuno rinuncerebbe. Anche perché il 20% continua a pag. 8
semplice. Il risultato è che i pazienti sono costretti

7
 DICA 33: PARLA IL MEDICO
continuazione da pag. 7
pochi i MMG che hanno personale dipendente. Le
remore dei MMG, sono sostanzialmente di 3 tipi:
il primo economico; il secondo normativo (oggi, per
assumere personale dipendente occorrono una serie di
requisiti e di incombenze, che spesso fanno desistere
dall’impresa); il terzo è che una segretaria, per quanto
preparata e professionale, può alterare quel rapporto
interpersonale cui il MMG tiene forse più che lo
stesso assistito».
parlando) che ne ha 500. In genere un
MMG quando comincia ha pochissime
scelte che si vanno incrementando (quando
si incrementano) nel corso degli anni; in
pratica deve prevedere che la sua attività
sia in netta perdita nei primi anni. Ci sono
poi risvolti di tipo previdenziale. Oggi
difficilmente si accede alla convenzione
prima di 35 – 40 anni di età, per cui
si arriva all’età pensionistica con
contributi contenuti».

Medici di base “ricchi”, un mito da sfatare?
«Purtroppo per noi il mito va sfatato. Il discorso è
molto complesso e lo stesso medico può sapere con
precisione quello che ha realmente percepito in un
anno solo quando il suo commercialista gli compila
la dichiarazione dei redditi. Per avere un’idea, occorre
Speciale Salute
Visite a domicilio sono più oggi o
in passato?
«Sicuramente oggi: ciò è connesso
all’aumento dell’età media della popolazione,
che determina patologie multiple e situazioni di
fragilità». di creare criticità altrove inimmaginabili».

dire che la ASL liquida, per ogni assistito, una cifra

annuale compresa fra 50 e 60 euro (la cifra varia in
base all’anzianità del medico e all’anzianità dei suoi
assistiti), per cui i compensi lordi di un medico con
1.000 assistiti sarebbero di 50 – 60.000 euro l’anno.
Questi però sono solo gli “incassi”, da i quali bisogna
sottrarre gli oneri previdenziali (che variano dal 6
all’11%), le tasse (Irpef e Irap), le spese dello studio
...: la cifra si riduce insomma a meno della metà. Va
aggiunto anche che i MMG non hanno tredicesima
né trattamenti di fine rapporto. Non hanno diritto
a ferie o indennità di malattia breve (si pagano in
proprio il sostituto).
C’è poi un altro elemento che condiziona pesantemente
i nostri compensi: se infatti è previsto un medico per
ogni 1.000 abitanti, è vero anche che un medico
può avere fino a 1.500 pazienti. Pertanto per ogni
medico con 1.500 assistiti, ce n’è uno (statisticamente
Vero che il rapporto con il paziente è più
impersonale di un tempo?
«Oggi, rispetto ad un recente passato, gli obblighi
normativi e burocratici sono drammaticamente
aumentati; questo può indurre nell’assistito una
percezione di “spersonalizzazione” del rapporto,
sicuramente non voluto, anzi contrastato, dal medico
curante».
Paziente e farmaco generico: è migliorato il
rapporto?
«Anche in questo caso il discorso non può essere
liquidato in poche battute. Sicuramente il farmaco
generico è una formidabile opportunità di risparmio e
appropriatezza; purtroppo però l’Italia, giunta ultima
ad adoperare questi farmaci, anziché avvalersi della
esperienza pluriennale di altri Paesi, è stata capace
E nel caso degli anziani?
«L’utilizzo dei generici negli anziani, che vivono
spesso da soli pur essendo affetti da parecchie
patologie, è un grosso problema. Cambiare ogni
mese colore della scatola e forma della compressa
certamente non lo aiuta ad eseguire la terapia
prescritta in maniera corretta. D’altra parte se
prescriviamo un farmaco “di marca” lo costringiamo
a pagare differenze di prezzo che spesso non può
permettersi».
Le nuove tecnologie hanno creato pazienti
più informati o pazienti che presumo nodi
saperne di più?
«Sono vere entrambe le situazioni; purtroppo però
vale nettamente la seconda. Ma anche qui il discorso
è complesso».

Voglio fare il garzone in farmacia

Grazia Pia Attolini
Seconda puntata dell’inchiesta sulle professioni giovanili a Bisceglie.
Dopo “voglio fare il cameriere” , è il “ragazzo della farmacia” a farci aprire gli occhi su come funzioni
il meccanismo dei “lavoretti” nella nostra città. Un fenomeno su cui la stampa locale non si è quasi
mai spinta, se non in maniera occasionale.
Noi abbiamo voluto aprire gli occhi e far capire ai lettori su cosa si basa la nostra economia. Il “dove
andremo a finire” lo lasciamo al buonsenso dei nostri lettori.
Non siamo qui per fare previsioni, ma per mettere sotto una lente di ingrandimento i dati di fatto.
Appaganti o amari che siano.

I
l garzone. Si tratta di una figura che a detta
dei farmacisti non esiste più: «Far lavorare
un minorenne non è possibile, andremmo contro
le normative, perché ormai tutti devono avere un
regolare contratto. Andremmo anche contro i nostri
interessi, perché in caso di controllo la mora sarebbe
molto alta. Quando si parla di “garzone” ci si riferisce
a un aiutante non preparato professionalmente che
si occupa di mansioni semplici; il ragazzino che
dopo la scuola metteva a disposizione la propria
buona volontà in cambio di qualche moneta, è realtà
remota, solo un ricordo». Queste sono le parole
di farmacisti della nostra città. Ci risulta però
che così non è! I “garzoni” esistono ancora e lo
fanno principalmente per necessità economica.
Generalmente sono uomini, sanno rivolgersi
al pubblico in modo posato, hanno una buona
memoria (imparano presto il nome dei farmaci)
e la loro età media è di 16 anni.
Dopo averne contatti diversi, vi raccontiamo una
delle storie più significative.
«Ho lavorato per circa 1anno e mezzo – ci spiega
G.- sia nel periodo estivo e sia nel periodo invernale,
per 3 giorni a settimana. Un’attività non molto
impegnativa. A volte è capitato che nel periodo estivo
lavorassi anche 4 giorni a settimana, ma sempre e
solo di pomeriggio. Principalmente giravo per medici
a correggere ricette, però potevo fare altro: riporre
medicine, rifornire la cassettiera di farmaci, fare
consegne a domicilio, mettere ordine in farmacia e
a fine serata smantellare le buste, i cartoni avanzati
e chiudere la vetrina. Inizialmente la mia paga
ammontava a 20 euro a settimana (perché dovevo
ancora imparare) poi col tempo arrivammo a 50.
Ovviamente ero pagato “a nero”, come ogni garzone
che si rispetti, altrimenti sarei stato magazziniere,
commesso o tirocinante (e dunque laureato). A me
andava bene, anche perché al di là dei soldi è un bella
esperienza, stai a contatto con molta gente preparata,
impari a rispettare i dottori, le persone in attesa e a
conoscere i farmaci».
Al di là dello sfruttamento della forza lavoro
giovane, mi preme portare all’attenzione di tutti
il senso di responsabilità dei ragazzi intervistati.
Allora, è proprio una gioventù bruciata quella
moderna?

8
Le minacce dell’inverno:
verità e bugie sull’influenza
Parla il primario dott. Tommaso Fontana
M
al di pancia e spossatezza, dolori
articolari diffusi, nausea, inappetenza
e l’impressione che la cosa migliore,
in quel momento, sarebbe quella di mollare
tutto e infilarsi sotto le coperte, con corredo di
termometro, borsa d’acqua calda, telecomando
della tv e scatola di fazzoletti.
Con le temperature e la pressione atmosferica
che fanno su e giù, anche quest’anno l’influenza,
la maggiore seccatura dell’inverno, sta mietendo
le sue vittime tra grandi e piccini.
«Nessun dato eccezionale da segnalare – ci spiega
tuttavia il primario del reparto di Malattie
Infettive al Vittorio Emanuele II, dott. Tommaso
Fontana – anche quest’anno per i biscegliesi si tratta
di un’influenza leggera».
“Anche” quest’anno? E che fine ha fatto la
“pandemia” di H1N1 che ha scosso il mondo
intero nel 2010?
«Si è trattato più che altro di una grande montatura
mediatica, utile tuttavia a ridurre sensibilmente i
decessi per complicazioni influenzali, che ogni anno si
aggirano intorno agli 8.000 casi. Lo scorso anno, grazie
ad una grande campagna informativa e di vaccinazioni,
sono scese a 5.000. Quella del 2010 è stata la prima
epidemia vissuta in cinemascope nel mondo intero.
Oltre al fatto che di epidemia si può parlare solo quando
la percentuale delle vittime si aggira attorno al 20%
della popolazione (e in Italia, su 50 milioni di abitanti
non siamo di certo arrivati a 9 milioni di casi) e che
di pandemia si parla invece in presenza di un nuovo
virus, sta di fatto che anche l’OMS, ha riconosciuto
che c’erano grandi conflitti di interesse tra i 15
I numeri della prevenzione
a Bisceglie
Parla il dott. Manni, responsabile dell’ Ufficio Igiene
«A
nche quest’anno pediatri e medici di base
hanno fatto richiesta di vaccini in proporzione
al numero di pazienti da sottoporre alla
terapia, in media tra i 300 e i 500 ciascuno. Non tutti i
medici di famiglia hanno aderito a questa campagna; i loro
pazienti, ma c’è da dire che si tratta di un numero esiguo,
hanno pertanto usufruito del servizio ASL per sottoporsi
alla vaccinazione. Non è ancora possibile quantificare i
vaccinati dell’anno, dal momento che la campagna non
è ancora conclusa. È però presumibile che, a causa del
clima di psicosi creatosi nei confronti della vaccinazione
antinfluenzale dell’anno scorso, molte persone quest’anno
abbiano preferito esonerarsi».
Vaccino si o vaccino no?
«L’unico modo serio per fronteggiare l’influenza è la
prevenzione, che è rappresentata dal vaccino. Il vaccino non è
obbligatorio per nessuno, si fa leva sul buon senso del singolo.
E’ buona norma vaccinare soprattutto i cosiddetti soggetti a
rischio, cioè ultra 65enni, bambini con più di 6 mesi, adulti
affetti da particolare patologie e donne incinte».
Serena Ferrara
membri che si occupano di stabilire la presenza di
una epidemia e alcune grandi case farmaceutiche
produttrici di vaccini. Del resto l’H1N1 è una vecchia
conoscenza dell’uomo e tanto stupore non poteva che
lasciare interdetti».
Sarebbe a dire?
«Siamo entrati in contatto con questo tipo di virus
più di 120 anni fa. Gli indizi ci vengono dalla
prima epidemia influenzale moderna mai studiata,
la Spagnola del 1918-19 (un’altra suina), in cui si
verificò una strana coincidenza: gli ultrasettantenni
non venivano colpiti dal virus. Questo perché già in
passato, con ogni probabilità nell’epidemia degli anni
’80 dell’800, avevano maturato gli anticorpi per quel
genere di virus. In questo secolo, il virus dell’H1N1
ha subito solo piccolissime modifiche».
Veniamo al presente. Quali sono i ceppi virali
dell’anno?
«Basta prendere un foglietto illustrativo dell’
ultimo Isiflu V, il vaccino influenzale, per capire
quali tipi di virus stiamo fronteggiando. Si tratta
dell’H1N1 (la suina) dello scorso anno e dell’H3N2
(un virus che sostituì l’H2N2 dopo l’ Asiatica del
1957-58), due varianti dei virus di tipo A, quelli
dell’influenza aviaria. L’aviaria è un’influenza non
trasmissibile direttamente dai volatili all’uomo,
ma che necessita dell’intermediazione dei suini, in
grado di essere infettati sia da virus umani che da
virus aviari e di fungere da serbatoio biologico della
malattia, ibridando i geni. Nel vaccino di quest’anno,
poi, sono stati scelti anche antigeni del ceppo B/
Brisbane/60/2008, lo stesso antigene contenuto nel
vaccino trivalente per la campagna 2009-2010».
Grazia Pia Attolini
Come avviene la scelta dei ceppi per la com-
Speciale Salute
posizione dei vaccini?
«Per realizzare un vaccino vengono innanzitutto
monitorati i ceppi di virus che si sviluppano
nell’emisfero australe durante l’inverno (quando cioè
da noi è estate). Quindi si isolano dalla superficie del
virus le emoagglutinine, proteine che coprono i virus
e li legano alle cellule. Queste vengono purificate,
rese inattive e combinate con lipidi naturali. I
vaccini sono dunque assolutamente sicuri, perché le
particelle di virus isolate sono solo quelle in grado di
produrre i giusti anticorpi nell’organismo. Non c’è
motivo, come molti pediatri fanno, di sconsigliare
ai piccoli pazienti il vaccino. Anzi, tra i primi ad
usufruire del sistema di profilassi dovrebbero essere
medici e bambini».
Siamo ancora in tempo per vaccinarci?
«In realtà ai primi di Febbraio è un po’ tardi,
considerando che il sistema immunitario impiega circa
due settimane per produrre gli anticorpi sufficienti
a proteggere l’organismo dai tipi di virus e che il
picco influenzale si registra ogni anno tra Gennaio e
Febbraio. Ma, dal momento che la protezione dura dai
6 ai 12 mesi, può convenire ancora vaccinarsi entro
la prima decade del mese».
biscegliese colpita
da aviaria
Finisce in rianimazione a Trani
N
ulla di così eclatante: di casi del genere ce
ne sono ogni anno. La 25enne intubata nel
reparto di rianimazione dell'ospedale di
Trani dopo aver contratto l'influenza A, accusava
in realtà anche i sintomi di una polmonite acuta.
Già ricoverata presso il reparto di Ginecologia e
Ostetricia del Vittorio Emanuele II (e non, come
raccontato dai media, rivoltasi all’ospedale a causa
di disturbi gastro-intestinali), era stata sottoposta
a cesareo e poi trasferita presso il reparto Infettivi.
Il peggioramento delle condizioni ne hanno reso
necessario il trasferimento presso il San Nicola
Pellegrino di Trani e l’intubazione. Le condizioni
della donna, mai davvero gravi, sono rapidamente
migliorate e, questione di giorni, la neo-mamma
tornerà ad abbracciare il suo bebé, che gode invece
di ottima salute.
Alessio Di Liddo
9

H
o cominciato il nuovo anno con il
proposito di non farmi più coinvolgere
da qualsiasi avvenimento che mi si
fosse presentato. Poi, purtroppo, ho “sentito”
la tracotanza del signor Marchionne: «vi chiedo
di votare SI al mio piano. Se votate NO, perdete
tutti. Se vince chi si oppone … perde. Io, vinco
sempre, comunque!». Minacciando anche, il signor
Marchionne, di fare le valige e di andarsene
dall’Italia come se questo non fosse già avvenuto,
e non solo per la FIAT.
Siamo nel pieno di un certo Darwinismo
sociale: vige la legge del più forte. Qui viene
sovvertito l’impianto democratico del paese
Italia. Quel poco di democratico che c’è ancora.
Dimenticando uno dei primi fondamenti della
Repubblica: … l’inalienabilità del diritto al lavoro
dignitoso, la dignità della persona, delle esigenze
materiali dell’individuo e, non ultimo, la libera
Gratta che ti passa
Anche alle poste di Bisceglie si tenta la fortuna
S
i attiverà presto uno dei 7.000 distributori
automatici di gratta-e-vinci che Poste
Italiane stanno installando sul territorio di
tutta la penisola.
Un francobollo, una raccomandata, due biglietti
per solleticare la sorte. Li troverai in un distributore
all’ingresso dell’ufficio centrale di Poste Italiane,
appena varcata la porta scorrevole che ti da il
benvenuto agli sportelli.
E, così, se la lunga fila ti annoia, la macchinetta
ti abbaglia. Si inganna l’attesa, sperando
nell’impresa.
Una greve notizia ti ha maldisposta? Passa allora
10
La legge del
piu' forte
rappresentanza sindacale.
Questi, sono (o dovrebbero essere) per
alcuni sindacati i principi a cui deve (o
dovrebbe) attenersi chi ha (o dovrebbe
avere) la responsabilità del futuro di
migliaia di lavoratori. Parte del sindacato
ha fatto nella vicenda Mirafiori la parte di
quel Maraja che tanto si impietosì per una
tigre affamata, che gli si dette in pasto! Per
non parlare poi dell’assenza del Governo,
in una vicenda che deve (o dovrebbe) per diritto -
dovere interessare lo Stato nel suo insieme.
La vicenda è amara e presuppone un cambiamento.
Che va gestito, non evitato! E qui non commento
il “contributo” del Presidente del Consiglio,
perché si commenta da sè. D’altronde questa
Italia ha 150 anni, come potrebbe interessare il
nostro Presidente? Il referendum ormai è fatto e il
risultato è sotto gli occhi di tutti. Il SI a Marchionne
ha vinto, ma … non è stato quello che si aspettava.
I voti sotto "ricatto" parlano e ci dicono che molti
lavoratori sono andati dalla FIOM a dire che, si,
hanno votato ma, se senza "ricatto" avrebbero
detto un secco NO! Questa è storia.
Non solo, ma il totale dei NO, pur non vincendo
la conta, ha superato e di molto gli iscritti alla
FIOM; se poi calcoliamo i voti dei colletti bianchi,
quelli che non sanno neanche lontanamente cosa
vuol dire catena di montaggio, è chiaro che il
Serena Ferrara
dalla posta per tentare la fortuna con la lotteria
istantanea.
La pensione è troppo bassa? Gratta gratta, che
ti passa.
Da oggi potrai smettere di affliggerti con i mille
rimandi della parola “crisi” e lasciarti tentare
anche tu dalla Dea Bendata non solo recandoti dal
tabaccaio di fiducia ma anche all' ufficio postale.
L'idea è nata da un accordo fra il Consorzio
Lotterie Nazionali (ex Lottomatica Spa) e Poste
Italiane e, dopo una sperimentazione nelle città
di Milano e Roma, la rete dei distributori ha
raggiunto in poco più di tre mesi praticamente
tutta la penisola. Inclusa Bisceglie e le città
limitrofe, sempre molto ricettive alle novità in
tema di tagliandi, vernice grigia e gratta-e-vinci.
Una Puglia, la nostra, tanto giocatrice che non fa
più notizia scoprire che le tabaccherie (l’ultimo
caso a Trani, lo scorso Dicembre) subiscono furti
non di danaro ma di tagliandi per la lotteria
istantanea.
E così pensionati (meno avvezzi dei tabaccai) e
casalinghe, già hanno imparato il trucco: anziché
una manciata di spiccioli, chiedono “il biglietto”.
Male che vada, ci avranno rimesso il resto.
Alla notizia, sono seguite le indignazioni di alcuni
cittadini, che non tollerano simili tentazioni in
tempi di recessione e ristrettezze per tutti.
Che dire loro, che il Mercato è Mercato? Che
Dino Cosmai
pensiero “forte” del signor Marchionne ha in
realtà fallito. Grande manager che sa fare soldi in
borsa (speculazione) ma che fa vertiginosamente
calare le vendite delle auto FIAT.
Ma stiamo ai fatti, non tutti ancora scontati e
guardiamo con attenzione a cosa e come farà
Marchionne. Il SI senza consenso a quel tipo
di contratto l’ha incamerato. (E meno male che
Pomigliano doveva essere un caso isolato! Quante
Pomigliano ci vorranno ancora perché alcuni
sindacati si sveglino?) Eppure, un dato positivo
in questa vicenda c’è. È che la società dormiente
ha scoperto che le fabbriche con gli operai ci
sono ancora, come anche le famose catene di
montaggio. Finalmente le industrie e i lavoratori
sono entrati nel dibattito pubblico a testa alta e,
vanno ascoltati. Marchionne, e non solo lui, ha
parlato di globalizzazione per meglio far digerire
il suo piano-contratto. Peccato che lui e politici,
anche di sinistra (?), sanno prendere solo il peggio
dalla tanto decantata globalizzazione.
Forse sarebbe il caso di esportare molti Landini,
non solo in Cina, e seriamente cominciare a parlare
di diritti dell’individuo umano, transnazionali,
se globalizzazione giusta e seria deve essere.
Anche perché questa sorta di “evoluzione”del
darwinismo sociale, la legge del più forte, sta
toccando troppi settori della nostra vita. Non si
può non essere indignati.
se fosse per me (in materia ignorante incallita),
vieterei per legge ogni genere di lotteria e gioco
d’azzardo? Meglio di no, non ne ho l’autorità.
Piuttosto un consiglio: tenetevi forti, perché per
il futuro non si escludono accordi anche per
portare il Superenalotto alle Poste. Il tutto, con la
benedizione dei Monopoli di Stato, che vigilano
sul settore e garantiscono al Fisco fiumi di denaro
derivanti dal relativo prelievo erariale.
Rassegnatevi, perché é invece certo l’arrivo in
tempi brevi delle lotterie anche al supermercato.
Tra circa un mese, dopo il via libera ufficiale della
Commissione Europea, chi farà la spesa potrà
“investire” alla cassa fino a un massimo di 5
euro e cercare la fortuna anche tra una scatola di
pennette, un sugo pronto e una baguette.
LA
NUoVa
ire a
p
p
polizia municipale: il bilancio del 2010
N
on è un periodo facile, quello che la Poli-
zia Municipale sta vivendo a Bisceglie da
alcuni anni a questa parte. Sottodimensio-
nata (siamo ancora fermi a 30 unità, nonostante
un concorso in ballo), caricata ogni anno di nuove
responsabilità e ruoli sempre più ampi, spesso fa
fatica a svolgere le funzioni di “regolatore della
vita sociale” che le attribuiamo di giorno in giorno.
«Oltre a regolare il traffico e contrastare i comportamen-
ti di guida pericolosi, tutela i consumatori e garantisce il
rispetto delle regole del commercio, vigila sull’ambiente
e contrasta l’abusivismo edilizio, presidia le aree pubbli-
che, informa ed educa gli studenti, sanziona e difende
i più deboli dalle piccole e grandi prevaricazioni». E’
così, tra orgoglio e malcelata stanchezza, il Co-
mandante alla Polizia Municipale dott. Michele
Dell’Olio ha descritto il lavoro che i vigili urbani
sono chiamati a svolgere da oltre un secolo, in
città come in periferia e nell’agro. E d’estate anche
lungo la litoranea. Qui, oltre al traffico impazzito,
migliaia di autovetture si aggiungono ai «20.000
veicoli che circolano quotidianamente in un contesto
viario spesso inadeguato e carente di aree di sosta
soprattutto nell’ambito del centro urbano. Ci si chiede
maggiore visibilità nell’espletamento dei servizi – con-
tinua Dell’Olio nell’annuale relazione di bilancio
delle attività, che viene letta in occasione delle
celebrazioni di S. Sebastiano, patrono dei Vigili
Urbani – Concordo pienamente. Il presidio costante
di alcune aree del territorio, costituisce senza dubbio la
migliore formula per prevenire infrazioni e assicurare
la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Ma
molto spesso ci sono interventi che richiedono priorità,
biscegliesi sulla cattiva strada
In aumento gli incidenti stradali nel 2010. Cittadini più spericolati?
153
infortuni, di cui 3 con morti e
56 con feriti, per un totale di
437 persone coinvolte, per lo
più di età compresa tra i 31 e i 50 anni.
Ma cosa accade sulle strade di Bisceglie? Il più
delle volte accade che si corre, si superano i
La pole position degli incidenti
come rilievi di sinistri stradali, affollate manifestazioni
pubbliche, servizi di pronto soccorso».
Ad alleviare i 30 agenti del Comando, è però inter-
venuta la tecnologia. Impianti di videosorveglian-
za, precursori del tasso alcolemico in dotazione a
tutte le vetture di servizio e Vista-red, per il rilievo
automatico delle infrazioni semaforiche, hanno da
un lato ridotto le infrazioni (si è passati da 14.827
del 2009 a 14.583 verbali per violazioni al Codice
della Strada), dall’altro ridotto il verificarsi degli
episodi di microcriminalità.
Gli incidenti, ahimè, non sono calati (da 138 siamo
saliti a 153), ma lo stretto margine di incremento
non permette di fare ipotesi sul perché.
Sta di fatto una cosa: se il Comandante, che con
l’Amministrazione pur lavora a stretto contatto
ogni giorno, ha fatto richiesta ufficiale di assunzio-
ne di agenti a tempo determinato, significa che il
punto di saturazione non è poi troppo lontano.
Ma la festa di S. Sebastiano non è stata solo note di
amarezza. Ai dati (di seguito riportati) del lavoro
svolto, sono seguiti i ringraziamenti del Sindaco
e dell’Amministrazione. Un grazie particolare è
poi stato rivolto alla PM dal sig. Angelo De Cillis,
padre del Caporal Maggiore Capo Pierdavide
De Cillis (il militare biscegliese morto ad Herat
nell’attentato del Luglio scorso). Il sig. De Cillis
ha chiesto attenzione agli organi di stampa affin-
ché scrivessero della sua gratitudine ad agenti,
Comandante e Sindaco, per tutte le attenzioni
che gli hanno rivolto in occasione del funerale del
nostro ultimo martire di guerra.
Bilanci e considerazioni a parte, la ricorrenza di
limiti di velocità, si effettuano sorpassi azzardati e
si commettono infrazioni al Codice della Strada per
eccesso di superficialità. Ciò non toglie che spesso e
volentieri le condizioni della strada e la scarsa visibi-
lità in corrispondenza di bivi e quadrivi abbia spesso
un ruolo importante nel determinare l’occorrenza
dei sinistri.
Gli incroci più pericolosi, come confermato dal rappor-
to annuale della Polizia Municipale, sono quelli tra via
Cavour e via G. Di Vittorio (alle spalle dell’ospedale),
tra via Benedetto Croce e via G. Monterisi, tra via S.
Martino e via Terlizzi (una strada chiusa che raggiun-
ge impianti sportivi
privati). Tutti incroci
purtroppo privi di
Gli incidenti nel
rotatorie. Laddove le
rotonde sono inve-
ce state realizzate, la
percentuale dei tam-
ponamenti si è drasti-
camente ridotta.
Tra i dati curiosi, emer-
ge che, per chi guida, è
il Giovedì il giorno in
assoluto più pericolo-
so (quest’anno si sono
verificati 29 incidenti),
seguito a ruota dal Ve-
nerdì (28 incidenti). Le
stragi del Sabato sera?
Serena Ferrara
S. Sebastiano, che Bisceglie celebra solo dal 2007, è
stata davvero un momento di festa. Tra canti e pre-
ghiere, auguri e brindisi, il Sindaco Spina ha colto
l’occasione per attribuire meritate onoreficienze
agli agenti Angelo Preziosa, Mauro Amoruso e
Leonardo Garofoli, in ricordo dell’atto di eroismo
compiuto il 1 Giugno scorso. Nell’occasione, i tre
vigili salvarono due anziani rimasti intrappolati
nel loro appartamento in via Bovio, a causa di un
incendio scatenato dal corto circuito alla presa del
frigorifero.
- 14.583 verbali di infrazione al codice della strada,
per un introito di circa 582.600 euro;
- 84 infrazioni ai regolamenti comunali e alla legi-
slazione che disciplina il commercio;
- 725 atti provenienti dalla Procura della Repub-
blica di Trani ed altri enti;
- 632 pratiche per la richiesta di contributi, rivalse
ospedaliere, recupero spese di giustizia e cancel-
lazione dalla camera di commercio;
- 2936 pratiche di accertamenti anagrafici;
- 51 sequestri di veicoli circolanti senza assicu-
razione;
- 39 ritiri di carte di circolazione;
- 99 motocicli e ciclomotori fermati;
- 18 restituzioni di autovetture rubate;
- 98 abusi edilizi accertati;
- 153 incidenti verbalizzati, di cui 3 mortali, 2 con
feriti grafi e 92 con feriti di lieve entità.
Serena Ferrara
Da noi sono ormai solo un ricordo. Con 18 sinistri,
il Sabato è diventato un giorno tranquillo, poco
meno del Martedì (17 incidenti) e dal giorno del
riposo per eccellenza, la Domenica (15 incidenti).
Merito non solo delle rotonde, degli impianti di
videosorveglianza e dei Vista RED per il rilievo
automatico delle infrazioni semaforiche. La mag-
giore attenzione alla guida in stato di ebbrezza
o condizioni di sonno nel cuore della notte è
conseguenza soprattutto del potenziamento di
controlli nei week-end, con interventi speciali che
riguardano soprattutto la stagione estiva.
2010 a Bisceglie
11
n I FATTI di
o
Descrivere la vita di una cittadina di media gran-
dezza come Bisceglie, significa mettere in evidenza
alcuni parametri salienti che emergono, per la loro
peculiarità, dal solito tran tran quotidiano. Ecco in
t
estrema sintesi, quel che è accaduto nel mese di No-
vembre a Bisceglie
i
CRONACA
- Sequestrati a Bisceglie 15 kg di datteri da
z
uomini della capitaneria di porto di Molfetta.
Quattro persone sono state denunciate.
L’operazione, a contrasto della pesca illegale
del dattero.
i
- Arrestato un 21enne foggino che aveva
drogato e rapinato un biscegliese. Il rapinatore
ha fatto altre vittime nel Nord barese,
adescandole via internet.
e
- Scoperto sulla Murgia un ennesimo
deposito di auto rubate a Bisceglie. I ladri
provvedevano a smontare le auto per ricavare
pezzi di ricambio. Sono state rinvenute
diverse carcasse e una notevole quantità di
pezzi già classificati per tipologia.
- Un diciannovenne biscegliese si rifiuta
di pagare la consumazione ed entra in
colluttazione col proprietario del bar.
Arrestato dai carabinieri.
f
- Morta la nonnina di Bisceglie, alla veneranda
età di 102 anni. Emigrata in America, Maria
Carmela Reino ved. Todisco, si è spenta a
Bisceglie assistita dalla famiglia Di Pierro,
l
essendo rimasta senza parenti in vita.
Politica
a
- Con decorrenza 1º gennaio 2011, tutti gli
atti e provvedimenti amministrativi per i
quali è previsto l'obbligo di pubblicazione
saranno pubblicati all'Albo Pretorio on line
consultabile sul sito istituzionale del Comune
di Bisceglie.
s - Il sindaco Spina, in seno all'ANCI, è stato
nominato membro della Commissione Servizi
Pubblici Locali, Partecipazione dei Comuni,
Catasto ed Edilizia. La nomina comporterà
h
l’accesso a cospicui finanziamenti pubblici per
servizi da realizzare nella città di Bisceglie.
- E’ stato deposto un mazzo di fiori sotto la
targa di Giorgio Perlasca nella via omonima,
da parte dell’associazione Giovane Italia, per
commemorare l’uomo che salvò migliaia di
ebrei dai campi di concentramento.
- Richiesta rinvio a giudizio del segretario
cittadino dei Comunisti italiani di Bisceglie,
Emanuele Arcieri, che dovrà eventualmente
rispondere per aver redatto e affisso manifesti
"offensivi della reputazione del Sindaco, avv.
Francesco Spina". L’udienza preliminare da-
vanti al G.U.P. presso il Tribunale di Trani si
terrà il 18 luglio 2011.
12
gennaio
Marco Tempesta
ATTUALITA’
- Riapre il Monastero di S. Chiara, dopo la
chiusura al culto dovuta ad incomprensioni
tra la Madre Badessa e l’Arcivescovo. La
chiesa ospita una nuova parrocchia dedicata
a S. Vincenzo De Paoli.
- Il fan club noto su face book “Bisceglie
nel Cuore” ha svolto il primo torneo di
beneficenza di burraco, in onore del dialetto
biscegliese, mantenuto vivo dal fan club.
- Quaranta nuovi operatori del soccorso, in un
corso autorizzato dalla ASL BAT che ha avuto
negli anni precedenti un notevole successo.
- La scuola materna di via Padre Kolbe sarà
dedicata ai giudici Falcone e Borsellino. Lo
ha comunicato il sindaco Spina alla sorella
del giudice Falcone, in occasione di una
manifestazione organizzata dal locale liceo
Da Vinci.
- Ultimata la sistemazione di Corso Umberto
e di strade limitrofe, riqualificate in modo
da essere più funzionali alle necessità degli
utenti. A breve saranno riasfaltate altre 30
strade cittadine.
- Cominciati anche i lavori di riqualificazione
della piazza della Stazione, che si doterà di
una nuova fontana e nuovo verde.
- Le strade della zona 167 sono allo studio
della commissione di toponomastica, per
essere rinominate in maniera adeguata.
- Nasce Bisceglie A.s.s.e.t., associazione per
lo sviluppo socio economico del territorio. Il
dott. Alessandro Ricchiuti assume la carica di
presidente. L'ass. realizzerà un database che
raccolga le professionalità della città.
CULTURA
- Nuovo successo del biscegliese Cosimo
Ferrucci in Cina, dove è riuscito a migliorare
il suo precedente primato, strappando
consecutivamente 33 elenchi del telefono con
la sola forza delle mani.
- Il brano “Oltre” di Erica Mou, cantautrice
biscegliese, è approdata il 23 gennaio
al Sundance di Park City. "Oltre" è la colonna
sonora del film "I baci mai dati" di Roberta
Torre film che si sta confrontando con altri
94 film in anteprima mondiale, provenienti
da 29 paesi.
- Si è conclusa la seconda edizione del contest
on line “Scopri lo Scorcio!” ideato dalla Pro
Loco Unpli di Bisceglie e che ha visto la parte-
cipazione di ben 239 utenti. Sono risultati vin-
citori Roberto Grosso 1°classificato, Vincenza
De Cesare, coadiuvata dal fratello Nicola, e al
terzo posto Marianna Preziosa.
PIANO STRAORDINARIO
PER IL LAVORO
Presentato il Piano straordinario per il
lavoro in Puglia dal Governatore Vendola
L
a Regione Puglia, ha varato un piano
straordinario per il lavoro, che pare debba
integrarsi in quelle che sono le prospettive
ed i programmi perseguiti dall’Istituzione
regionale nei confronti della classe giovanile e di
determinate fasce sociali. Un piano, questo, che si
concretizza in 43 interventi direzionati su sei assi
produttivi, con un potenziale di 52 mila assunti
o soggetti reintegrati nei processi produttivi, per
un investimento totale pari a 340 milioni di euro.
Come ha dichiarato il Presidente della Regione,
il lavoro non è mai stato così difficile come in
questo secolo, la precarietà tra l’altro non ha
mai visto degli sconfinamenti così devastanti,
insomma una maledizione che purtroppo fa male
alla nostra generazione e anche all’economia.
Quest’intervento dovrebbe perlomeno spezzare
questa routine che si è creata e che continua
a diffondersi, cercando di garantire sicurezza
e stabilità specialmente alla classe giovanile,
pilastro principale della futura società. Secondo
il piano regionale, si sono sperimentate nuove
forme di azioni, che possono generare sviluppo ed
occupazione, dove i protagonisti principali sono
i giovani e le donne. Per quanto riguarda i fondi,
270 dei 340 milioni di euro, saranno destinati ad
interventi relativi alla manovra occupazionale,
mentre i restanti 70 a progetti che salvaguardino
gli attuali livelli occupazionali. Dei 52 mila
cittadini ai quali è rivolto questo intervento 13.700
sono già occupati, mentre la restante parte cioè
avvocato gratis per i poveri
La proposta del Pd di Bisceglie
U
n avvocato gratuito per far valere i
diritti dei meno abbienti. È la proposta
che il Pd avanza a favore dei cittadini
biscegliesi con un basso reddito familiare.
Il servizio di orientamento e informazione di
natura legale gratuita dovrebbe essere a cura
del Comune e di avvocati locali.
«Diversi cittadini- spiega l' avv. Bartolo Cozzoli-
impossibilitati ad affrontare spese legali, preferiscono
mostrare acquiescenza rispetto a palesi situazioni di
ingiustizia».
Per questo motivo il gruppo consiliare Pd
ha avanzato al Sindaco Francesco Spina la
richiesta di un protocollo d’intesa tra Comune
di Bisceglie, Ordine degli Avvocati di Trani e
Associazione Avvocati Biscegliesi per garantire
il servizio gratuito di assistenza legale ai meno
abbienti.
Il patrocinio gratuito a spese dello Stato è
previsto dalla nostra Costituzione, ma molti
cittadini non ne sono consapevoli o non sanno
quali strade intraprendere per usufruirne.
Cozzoli auspica la nascita di veri e propri
consultori legali gratuiti, dove i cittadini possano
Nicola Silvestris
38.335, verranno immessi per la prima volta nel
mondo del lavoro. Insomma un esercito, se così lo
vogliamo paragonare, che comprende lavoratori
in cassa integrazione, occupati, lavoratori
atipici, imprese, disoccupati, donne disoccupate,
donne imprenditrici, donne occupate, giovani
disoccupate, apprendisti, persone disabili
disoccupate, immigrati e richiedenti asilo,
lavoratori socialmente utili, giovani laureati,
ricercatori, manager ed imprenditori, c’è n’è per
tutti, che vale da solo lo 0,6% del Pil regionale
2009. In dettaglio si è provveduto a tracciare una
specie di “mappa di guerra” che comprende una
serie di interventi così schematizzati:
per i giovani
Il pacchetto è ampio di risorse, 112,6 milioni
di euro che saranno impiegati per formazione,
lavoro e impresa. Gli interventi, rivolti a 15.400
destinatari, saranno mirati alla formazione
e all’occupazione di giovani diplomati, alla
formazione per l’apprendistato, alla formazione
interregionale, al reddito di continuità per i
lavoratori atipici, al microcredito.
per le donne
Gli interventi (32,9 milioni di euro) saranno
finalizzati a garantire migliori condizioni di vita
Felicia Antonino
incontrare professionisti competenti in grado di
fornire loro risposte legali in tema di giustizia
civile, penale, amministrativa, fiscale. I diritti
del quotidiano, relativi alla famiglia, alla casa,
alla sanità, alla scuola, al fisco, alla sicurezza
non sono di certo conosciuti da tutti i cittadini,
quindi è bene che l’amministrazione si faccia
carico di aiutare i biscegliesi e a dare risposta
su problemi i natura legale.
a 10.800 donne, nei settori dell’imprenditoria
femminile, per l’inserimento lavorativo delle
migranti, per la formazione delle donne ed incentivi
all’assunzione, per i servizi di conciliazione vita-
lavoro, per il lavoro a part-time delle donne.
per l’inclusione sociale
Interventi (47 milioni di euro) finalizzati a
contrastare la povertà ed a promuovere l’inclu-
sione di almeno 11.600 persone in difficoltà. Le
azioni promosse riguarderebbero l’assunzione
di persone disabili e in condizioni di povertà,
l’inserimento lavorativo di immigrati, rifugiati e
richiedenti asilo, il reimpiego dei cassaintegrati,
la formazione di cassaintegrati e lavoratori in
mobilità, l'utilizzo dei cassaintegrati presso la
Pubblica Amministrazione.
per la qualità della vita
Interventi (32,9 milioni di euro) destinati al
lavoro per la qualità della vita a 5.150 persone,
nelle figure professionali del lavoro di cura
domiciliare (il famoso Progetto R.O.S.A), a nuove
figure professionali nel settore del lavoro di cura
domiciliare assistenti all’infanzia, alla formazione
interregionale per l’occupazione legata alla
valorizzazione e al recupero delle antiche
maestranze, ad interventi nell’ambito del turismo,
all' impiego dei lavoratori socialmente utili nella
pulizia delle spiagge, all'occupazione in ambito
portuale, all’occupazione rivolta all’incremento
della raccolta differenziata.
per lo sviluppo e
l’innovazione
70,5 milioni di euro che si destineranno a 3.385
posti ad alta densità di conoscenza, per i giovani e
i ricercatori pugliesi, per la formazione di manager
ed imprenditori, investimenti in attività di ricerca
industriale e formazione, dottorati di ricerca, borse
di ricerca, aiuto alle imprese innovative di nuova
costituzione, aiuti alle piccole imprese innovative
operative, innovazione per l’occupazione.
per la qualità del lavoro
34,9 milioni di euro che si investiranno nella
legalità, nella sicurezza del lavoro e nell’emersione
del lavoro nero. Interventi destinati a 5.700
potenziali fruitori. Formazione continua per
dipendenti, apprendisti e atipici, aiuti alla
diffusione delle tecnologie dell’informazione
nelle reti di piccole e medie imprese, servizi di
consulenza in materia di innovazione, emersione
del sommerso in agricoltura, campagna
straordinaria di formazione, di diffusione delle
azioni di prevenzione della salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro, formazione dei rappresentanti
territoriali per la sicurezza.
13
 Se il migliore amico diventa il computer
Tre storie biscegliesi che ci fanno riflettere sui pericoli del web
F
acebook, popolare e gettonatissimo social
network, è una finestra sul mondo o un
baratro da cui lanciarsi? Quello che può
sembrare un passatempo può degenerare in una
malattia con esiti a dir poco disastrosi.
Nel gergo di qualunque età, che sia quello dei
giovanissimi o quello dei meno giovani, sono gli
slang made-in-Facebook ad avere il dominio della
comunicazione: richiedere amicizie, messaggi
privati, postare in bacheca, cliccare mi piace.
Non si parla d’altro. Sono passati i tempi in
cui quando ci si incontrava per strada ci si
accordava via citofono, i tempi in cui le ragazzine
palpitavano nell’attesa di un solo squillo dal
ragazzo desiderato, costruendo dietro questo tipo
di segnali milioni di sogni adolescenziali.
Eppure Facebook è nato solo nel 2004 e fino a un
paio di anni fa o poco più, nessun biscegliese ne
conosceva ancora le potenzialità e i pericoli.
Vi raccontiamo tre storie biscegliesi che illustrano
meglio di ogni parola quanto questa nuova società
virtuale abbia influito sulla vita quotidiana dei
nostri cittadini.
LA STORIA DI ANTONIO
Antonio (nome di fantasia) è un ragazzo di 27
anni, ha un lavoro e degli amici, ma un problema:
la timidezza. Grazie alle chat di Badoo, Facebook
e Meetic è riuscito a metter su una nuova
comitiva.
La prima ragazza conosciuta via chat si trattava
di Francesca – nome di fantasia - anche lei di
Bisceglie; la loro storia d’amore non è durata però
più di un paio di mesi: Francesca non era affatto
la persona conosciuta on-line. Adesso, per sua
fortuna, è fidanzato con Sara, conosciuta senza
l’aiuto di nessuna chat.
LA STORIA DI ROBERTA
Roberta è una casalinga, madre di tre figli di
età compresa tra i 13 e i 19 anni, uno dei quali
lavora all’estero come cameriere. Antonia,
madre di Roberta, parla di lei come di una
persona dinamica, di quelle donne in grado di
amministrare la vita di tutti, compresa quella della
sua anziana mamma.
A seguito di alcuni problemi familiari, ci racconta
la signora Antonia, Roberta si è totalmente spenta,
trovando rifugio tra le pagine del web. Aveva
deciso di incontrare un uomo conosciuto via chat,
ma è stata sua madre a fermarla, spingendola ad
14
amicizie “vere”. I consigli della signora Antonia
non hanno funzionato: Roberta ha delimitato
definitivamente i suoi confini geografici entro e
non oltre quelli della scrivania.
LA STORIA DI ELENA
Elena ha 34 anni e fa l’astetista a Bisceglie. Da
qualche anno è sposata con Mario, operaio, ed è
madre di una bimba di quattro.
E’ lei a raccontarci la sua storia, la più incredibile
tra le tre. Tutto risale a quest’estate, quando, di
ritorno dalle vacanze con la famiglia, suo marito
ha deciso di lasciarla. Poche e sentenziose le frasi
profferite da Elena: «Questo maledetto computer
fa danni, ma se una persona non vuole non si
lascia infinocchiare». Adesso Elena e la sua bimba
vivono a casa della nonna.
noi italiani siamo dei servi.
questo si insegna al liceo
Maurizio Viroli presenta il suo ultimo libro
«S
i può essere servi felici come Arlecchino,
che ha doppio salario, mangia due volte
e beve due volte, perché servitore di due
padroni. E si può essere uomini liberi». E’ così che
Maurizio Viroli, autore de "La libertà dei servi"
(Laterza, 2011) ha spiegato il concetto di libertà
civile ad alunni e docenti del Liceo da Vinci, in
occasione dell’incontro con l’autore organizzato
dal Presidio del Libro di Bisceglie il 20 Gennaio
scorso.
Un intervento in grado di monopolizzare
l’auditorio, affrontando con disinvoltura un
tema piuttosto delicato (quello che lui chiama
“il sistema deal corte” nell’Italia contemporanea)
in questo momento politico.Ma andiamo con
ordine.
Maurizio Viroli vive negli Stati Uniti, dove è
professore di Teoria Politica a Princeton, ma non
è mai stato lontano dall’Italia,di cui ha un’idea
piuttosto singolare. Per lui la nazione è fatta di
sudditi e non di cittadini. Citando Cicerone, ha
sottolineato che se si è sottoposti ad un padrone
che ti costringe a fare ciò che non vuoi, non sei
più un uomo libero, ma acquisti l’anima del
servo, come accade qui da noi. E chiamando
in giudizio Rousseau, ha poi detto che se un
popolo libero ubbidisce ad un capo e non ad
un padrone, è servo delle leggi per non farsi
servo di uomini.
Quindi essere liberi non vuol dire non volere le
leggi: il liberismo vero è il culto di un sistema
politico in cui a nessuno è permesso di avere un
potere enorme.
Quando il potere sovrano non ha limiti, quando
il sovrano è al di sopra della giustizia, si ha la
tirannia. Chi ha denaro, chi ha alle spalle un
partito di massa, chi può muovere l’opinione
dei media ha troppo potere nelle proprie mani
e diventa alla fine un tiranno. «L’Italia è diventata
Cristina Giovenale
Non sappiamo dirvi né
come sta andando né come
finirà la storia fra Antonio
e Sara, non sappiamo dirvi
cosa potrebbe succedere se
dovesse esserci un black-out a
casa di Roberta, né tanto meno dove
e con chi sia adesso Mario. Ma una cosa è certa e
queste storie parlano da sé: tutti possono rimanere
ammaliati dalla ragnatela informatica, dapprima
vista come scudo per le proprie insicurezze, poi
vera prigione dorata, che finisce per sostituire la
vita reale a quella virtuale. Patologie psichiatriche
quali l’amicodipendenza - dipendenza dai social
network - e la IAD-Internet addiction desorder - la
dipendenza da internet – sono un rischio per tutti,
tanto più che il confine tra realtà e virtualità si sta
assottigliando sempre di più.
Felicia Antonino
una corte dove regnano servilismo e adulazione,
cortigiani e buffoni. La sola esistenza di un uomo
dotato di un fortissimo potere distrugge la libertà dei
cittadini e li trasforma in persone con la mentalità
del servo: cieca devozione agli uomini potenti,
disponibilità alla menzogna, mancanza di rettitudine
e di coraggio, attitudine all’inganno e arroganza».
All’osservazione fatta dallo studente Garofoli:
«ho avuto l’impressione che nel suo libro non ci sia
rispetto per le istituzioni», l’autore ha risposto:
«Non discuto su ciò che il Governo fa o farà. Dico
solo che in Italia vige la libertà dei servi perché si è
affermato un potere enorme. In Italia c’è un potere
che non c’è in nessun altro stato liberale».
Alla studentessa Marianna Lopopolo, che
obiettava: «per avere un governo liberale devono
esserci leggi che gli uomini stessi fanno», Viroli
ha risposto: «le leggi non le fa il popolo ma chi lo
rappresenta, quindi il potere del popolo è limitato
dalla Costituzione. Ognuno deve muoversi entro i
limiti costituzionali:è la libertà che lo esige. Nessun
presidente in America può affermare che la Corte
Suprema non ha il potere di giudicarlo».
Non è mai stato citato il nome di Berlusconi, ma
ogni frase sembrava riferita a lui.
E a controbattere alle affermazioni antigovernative
di Viroli? E a dire che la scuola non è l’istituzione
giusta per entrare in merito ai fatti della politica?
O che, per lo meno, agli alunni va data un visione
bilaterale della situazione, chi c’era?
Nessuno: non il Sindaco, non un assessore, non
un dirigente, non un politico di centro destra.
Parlando con il preside prof. Saverio Mongelli,
ho avuto un’ulteriore conferma: il dirigente
alla cultura era stato invitato a proporre un
rappresentante delle istituzioni che mostrasse
l’altra faccia della medaglia.
Ma anche in questo caso il Comune ha fatto
scena muta.
Bullismo a scuola? Serena Ferrara
I rimedi: i genitori tornino a
fare i genitori, gli insegnanti
siano più attenti. Il resto della
Non è un gioco ma un precursore della criminalità comunità dia il buon esempio

lo spettatore) e soprattutto di sia un’arte “nobile e difficile”,

strategie di intervento: necessario,
che queste le “terapie” riguardino
prima professori e genitori, in
secondo luogo il resto della
popolazione scolastica «perché il
bullo – proseguiva il prof Achille
Miglionico – senza il pubblico
non ha ragione d’essere. Il docente,
in quanto leader di un gruppo, è
chiamato ad orientare le azioni del
gruppo classe. Allo stesso tempo,
già nel ruolo, evoca due forme di
antileaderaggio. Quella di tipo Alfa,
più smaccata ed aggressiva, richiama
al complesso di Edipo ed è basata sulla
come diceva Don Tonino Bello.
Invito tutti i cittadini, pertanto, a
guardare nella propria quotidianità,
per capire laddove gli stili di vita ci
spingono al terrorismo verbale, a vivere
o far vivere in un perenne stato d’ansia,
chi è vittima di strategie di persuasione.
L’aggressività è un segno di debolezza,
la vendetta e i muscoli non sono solo
diseducativi, ma, alla lunga, anche
improduttivi».
LIBERE

«L
a violenza è un vantaggio evolutivo che
ha consentito all’uomo di diffondersi nella
biosfera. E’ inutile fingere che non ci sia,
perché solo riconoscendola la si può gestire. L’etica,
al contrario, è un’invenzione, forse la più grande
dell’uomo».
gelosia. Quella di tipo Beta, più fine e
per questo più pericolosa, è invece basata sull’invidia, indignAZIONI
sul complesso di Caino».
A spiegare invece in dettaglio i risultati ottenuti Sugli imbecilli che fanno "boom"
tramite il monitoraggio di 4.000 studenti delle
scuole medie sulla città di Andria, è stato invece Dino Cosmai

E’ con queste parole forti che il dott. Achille
Miglionico, psichiatra e presidente Sieb, ha iniziato
la sua dissertazione sul fenomeno “aggressività
tra i banchi di scuola”, affrontato nel convegno
“Bullismo: fenomeno e rilievi”organizzato dal
dirigente del 3° circolo didattico prof. Vito
Amatulli il 19 Gennaio, nel plesso di via Amando
Vescovo.
Un incontro di grande rigore scientifico, rivolto
al corpo docente, ma cui hanno preso parte
anche i dirigenti scolastici dott. Antonio Bombini
(I circolo) e dott.ssa Francesca Castellini (IV
circolo), il Sindaco Spina, l’assessore alla Pubblica
Istruzione avv. Vittorio Fata, i consiglieri
comunali Onofrio Caputi e Pietro Casella.
Nell’incontro si è parlato di indicatori osservabili
del bullismo (l’isolamento della “vittima” e la sua
improvvisa fobia scolastica), di cyber bullismo
(un fenomeno gravissimo, perché permettere
al carnefice di reggiungere il perseguitato in
qualunque luogo e in qualsiasi momento), di
ruoli sociali all’interno della gang (il bullo,
la spalla, il gregario, la vittima, il difensore,
Il bullismo nelle
nostre scuole
Quanti?
- 69% gli alunni che dichiarano di essere
stati vittime di persecuzioni
- 61% ragazzi che dichiarano di aver fatto
prepotenze
Cosa?
- 35% dichiara di aver subito offese
- 21% dichiara di esser stato picchiato
- 5% dichiara anche di esser stato vittima
di furti
Dove?
- 37% degli studenti ha subito violenza in
classe
- 44% dichiara che a violenza è avvenuta via
sms, nei bagni di scuola o fuori dall’aula
P
il dott. Paolo Miglionico, psicopedagogista,
asseggiando per Bisceglie, non si può non
counselor e presidente del Sieb Spagna, che ha
notare una certa imbecillità ormai sfacciata.
fatto presente come il fenomeno abbia raggiunto
Si, perché l’idiozia ha un suono particolare,
dimensioni incredibili: nelle nostre scuole, i casi
che nelle feste di fine d’anno assume il rumore
di bullismo riguardano il 70% degli studenti.
dei botti.
«Ciò che preoccupa – affermava il dott. Paolo
Con il rumoreggiamento si comincia almeno un
Miglionico – non è tanto il dato in sé, quanto il fatto
mese prima per terminare a Carnevale. E si gioca
che gli educatori nella maggior parte dei casi non siano
a fare il tiro al bersaglio: in primis i cassonetti
in grado di riconoscere il fenomeno. D’altra parte i
“nuovi”, poi se capita qualche portone isolato o,
genitori hanno le loro grosse responsabilità, per aver
come è accaduto il 23 Dicembre nei pressi della
delegato tutta l’educazione alla scuola, giustificando
Misericordia, anche gli abitacoli delle auto. Che
gli atti di violenza come semplici ragazzate».
spettacolo.
Per tenere l’attenzione alta sul fenomeno, il Sieb si
Certo, la fa prevenzione, dove è possibile, si fa.
è pertanto fatto promotore di un’iniziativa pilota
Sequestri, multe e altre sanzioni esistono: ma la
che partirà proprio tra le scuole della Bat: uno
prevenzione culturale?
sportello d’ascolto virtuale in cui i ragazzi, due
Questa sì, è difficile da portare avanti. E allora,
volte a settimana, possano entrare in contatto con
come se ne esce da questo fuoco di imbecillità?
esperti e risolvere i loro casi, spesso non rivelati
Al di là dell’indignarmi sull’aspetto economico,
neanche ai genitori.
sperpero di centinaia di euro per assolutamente
La seconda parte dell’incontro è stata invece
niente in cambio, io una modesta soluzione l’avrei.
dedicata alle esperienze di vita vissuta da docenti
Ecco, io prenderei tutti gli imbecilli che gioiscono
e formatori.
alla visione della fiammata, del fumo, arrivando
Interessante, a questo proposito, l’intervento
magari anche all’orgasmo dello scoppio finale, e
dell’ass. Vittorio Fata, che ha portato le sue
li manderei in prima linea nei vari teatri di guerra
personali vicissitudini istituzionali al tavolo
del mondo. Facendo tornare indietro i nostri
del dibattito. Raccontando il caso di una madre
soldati, che ne sono certo, sarebbero entusiasti di
rivoltasi a lui per chiedere intercessione per la
questo scambio. In quei teatri, i nostri imbecilli
promozione di suo figlio, studente di scuola media
troverebbero tutti i botti che vogliono anche sotto
primaria con due bocciature sul curriculum. La
signora ometteva che il figlio non era neanche mai
il loro sedere. E chissà - il forse è d’obbligo con gli
idioti - cambierebbero parere!
stato educato ad entrare in orario a scuola come
tutti i compagni. Un caso limite, che ha portato
l’ass. Fata a concludere che: «il nostro compito di
amministratori è quello di mettere in rete le scuole
per creare attenzione sul fenomeno, ma soprattutto di
mettere in rete la famiglia con la scuola; è necessario
convincere i genitori che, prima di ergersi ad avvocati
difensori dei propri figli, dovrebbero tornare a fare i
genitori, ad educare ed esercitare la patria potestà».
Traendo spunto dal fenomeno del bullismo, il
Sindaco Spina ha invece parlato di violenza tra
gli adulti. Un fenomeno che assume proporzioni
rilevanti soprattutto nel mondo della politica,
che «troppo spesso da il cattivo esempio ai giovani.
Minacce, ingiurie, calunnie e altre forme di violenza
verbale, fanno troppo spesso parte della strategia
di noi politici. E’ questa la mia testimonianza di
uomo politico, convinto, tuttavia, che la politica

15
 ASSISTENZA SPECIALISTICA
NELLE SCUOLE di BISCEGLIE
Decine gli alunni disabili in attesa da Settembre
E
bbene, dopo mesi dalla partenza dell’anno
scolastico prende il via il Servizio di
Assistenza Specialistica nelle scuole di
ogni ordine e grado, nell’ambito territoriale
di Trani-Bisceglie. Come previsto dal Piano
Sociale di Zona, sottoscritto dai rispettivi
sindaci, dagli assessori di competenza e dal
dirigente dell’Ufficio di Piano, il Servizio di
Assistenza Specialistica per l’Autonomia e la
Comunicazione comprende lo svolgimento di
attività di vario genere a favore degli alunni con
particolari bisogni riconoscibili da condizioni di
disabilità, con specifico riguardo all’integrazione
scolastica degli stessi.
Interpellato il soggetto al quale è stato aggiudicato
il servizio, la Cooperativa Sociale Prometeo di
Trani, alla domanda «Quale giustificazione
viene fornita alle famiglie di questi alunni
Il volontariato
va in vacanza?
Nella nuova legge di stabilità, tagliati i fondi per le ONLUS.
A Bisceglie cosa accade?
S 100
e il nostro è uno dei Paesi meno colpiti
dalla crisi economico-finanziaria in atto, la
maggior parte del merito va alle famiglie
italiane, più inclini al risparmio e restie all’
indebitamento. La restante parte del merito va
al solido sistema di volontariato su cui l’Italia
si basa: persone che spendono il tempo libero
per aiutare gli altri senza retribuzione e che
quindi permettono alla “Macchina Italia” di
andare avanti.
Qualcosa, però, anche in questo campo è
andata storta. Il cosiddetto 5x1000, un sistema
di devoluzione di parte delle tasse agli enti
di volontariato, quest’anno si è letteralmente
prosciugato. La combinazione della legge di
stabilità e del decreto “Milleproroghe” ha ridotto
il fondo dai previsti 400 a soli 100 milioni di euro.
Frutto dei tagli orizzontali operati dal Tesoro
per mantenere i conti in ordine e non rischiare
infrazioni per lo sforamento dei parametri di
Maastricht.
Ora, in ogni facoltà di economia, vi direbbero
che è obbligatorio in questi periodi fare dei
tagli per ridurre le spese dello Stato, ma che
è assurdo tagliare su settori che producono le
cosiddette “esternalità positive”, ovvero quei
costi che realizzano un beneficio maggiore a
quello atteso. Esempio classico di esternalità
16
in seguito a questo ritardo?» il
responsabile della cooperativa
dott. Venditti ci risponde: «Il
ritardo non è dipeso da noi ma
dagli uffici di competenza che si
sono occupati della gara d’appalto.
Le domande per la richiesta di questo
servizio sono state presentate entro il
31 Agosto e, purtroppo, l’assegnazione del vincitore
della gara è avvenuta solo il 3 Gennaio. I nostri tempi
tecnici di reclutamento del personale e di impartizione
delle direttive hanno fatto sì che il Servizio partisse il
10 dello stesso mese, dunque la settimana successiva.
Inoltre, per ovviare a questo inconveniente, attraverso
la pianificazione con l’Ufficio di Piano si sono
determinate le modalità e i termini del Servizio di
Assistenza, con la decisioni di allargare la fruizione
di tale diritto non solo a disabili gravi ma anche ad
un’utenza medio/grave, con il conseguente aumento
del numero degli alunni ai quali verrà garantito il
Servizio».
Si noti infatti che il numero degli alunni
complessivi nell’ambito territoriale è pari a 130
soggetti, di cui 54 del Comune di Bisceglie. Questi
ultimi potranno beneficiare dell’assistenza di
tredici operatori, laureati in psicologia e scienze
Ardito Fabrizio
positiva è l’istruzione (che permette la ricerca e
quindi alla società di progredire); il volontariato
rientra tra le esternalità positive, in quanto a
fronte di un costo irrisorio (400 milioni per lo
Stato Italiano sono briciole), produce cultura,
solidarietà e sostegno al sistema.
In tutta Italia, dopo l’approvazione della legge
di stabilità, si sono scatenati forum di protesta,
capannelli digitali, giornali e associazioni, anche
perché ad un così netto rigore nei riguardi
dell’associazionismo, fa da contrappunto un
aumento dei fondi alle scuole paritarie di 95
milioni.
Voci che sembrano inascoltate da tutte le parti,
ma che ci sono.
E a Bisceglie? Partiamo col dire che alcune
associazioni hanno una rete nazionale o
regionale alle spalle e che quindi possono meglio
ammortare questi tagli. Ci sono però molte altre
realtà puramente locali. L’associazione Progetto
Uomo, per esempio, confessa che oltre il 75%
delle sue attività dipende dal 5x1000: limitare i
fondi potrebbe voler dire, se non costringerli a
chiudere bottega, per lo meno limitare di molto
il loro raggio di azione. Dichiarano però: «Non
ci disperiamo. Faremo delle scelte e saremo costretti
a razionalizzare le attività. Noi, come penso le altre
realtà locali, viviamo la precarietà della società intera,
Mariaserena Mansueto
della formazione, adeguatamente preparati per
il settore della disabilità.
Per gli alunni con handicap grave è stata
predisposta l’erogazione di assistenza
superiore alle tre ore normalmente previste,
con la possibilità da parte degli educatori e del
personale competente di poter seguire gli alunni
sia nelle attività pomeridiane (P.O.N.), sia in
attività extrascolastiche, anche domiciliari, nel
pieno rispetto dei vari bisogni di ogni singolo
utente e in conformità al PEI (Piano Educativo
Individualizzato).
Infine, il dott. Venditti ci informa di una novità di
questo Servizio. Si tratta di una programmazione
di 600 ore in attività estive, rivolte anche queste
all’utenza disabile, in cui verranno sfruttati
spazi comunali (da preventivare a breve) per
realizzare laboratori di informatica, teatrali,
attività di ippoterapia e quant’altro. Bambini e
ragazzi portatori di handicap saranno affiancati
a normodotati per accrescere le capacità di
autonomia e integrazione della persona affetta
da disabilità.
0
5 x
ma ci facciamo forza».
E se alcune associazioni da poco nate (e che
quindi non hanno ancora diritto al 5x1000),
come la onlus I Care sono fiduciose che la crisi
passerà e verrà ampliato il fondo, più agguerriti
sono i responsabili dell’Associazione Tandem,
che definiscono il taglio come «un furto, dato che
si ruba a chi fa volontariato». «Se fosse necessario –
proseguono - incroceremo le braccia per 10 giorni,
2 settimane… anche un mese: poi il Governo vedrà
come le cose in Italia vanno avanti».
Disobbedienza civile, ma anche proposte: in
internet girano petizioni su vita.it e iononcisto.
org alle quali molte associazioni locali hanno
già aderito.
Ci si chiede: davvero ridurre i fondi a chi opera
nel volontariato è la via più giusta per ridurre
la spesa e gli sprechi in Italia? Non sarebbe stato
più giusto “pizzicare” tutte le voci di spesa non
dipendenti dallo Stato?
Alle cifre dei prossimi bilanci, l’ardua
sentenza.
sulla Data dei saldi, negozianti divisi
S
aldi, saldi, saldi!
L’anno nuovo
è sempre atte-
so con trepidazione
anche perché – dicia-
molo! - è questo il mo-
mento in cui fiondarsi
finalmente nei negozi
con leggerezza, per
comprare quella cosa
lì, vista in vetrina, che ci piace e ossessiona da
mesi ma non abbiamo osato acquistare al suo
prezzo pieno, attentatore di coronarie.
Per legge anche Bisceglie ha dovuto adeguarsi
ai provvedimenti regionali, che hanno fissato
l’inizio della stagione dei saldi al 6 Gennaio. Ma
cosa pensano effettivamente i commercianti delle
vendite a prezzo dimezzato immediatamente
dopo il Natale?
Ne abbiamo parlato con il direttore provinciale
della Confcommercio, Leo Carriera, portavoce
delle esigenze dei commercianti, chiedendogli,
tanto per cominciare, l’andamento delle vendite
all’inizio del 2011. «Tranne alcune eccezioni – ci ha
spiegato Carriera - la partenza è stata un po’ stentata,
complice sicuramente la crisi economica generale ed
anche una minore propensione all’acquisto in favore di
altre priorità maggiormente legate alla gestione delle
spese familiari. E poi non si può far finta di nulla: la
presenza dei centri commerciali a pochi chilometri,
rappresenta una seria minaccia per l’attività commer-
Sant’Antonio Abate e
la messa per animali
Un rito entrato nella tradizione anche a Bisceglie
Q
uello della benedizione degli animali
è un rito che a Bisceglie si rinnova da
10 anni, prendendo sempre più piede
tra i concittadini cattolici che amano i propri
amici pennuti o a quattro zampe, compagni di
avventure e a volte persino confidenti.
ciale del paese. Si vorrebbe ritardare il periodo delle
vendite di fine stagione, ad esempio facendole iniziare
ad esempio il 20 Gennaio. In questo modo da un lato
si eviterebbe di frustrare il cliente che ha acquistato
un capo a Dicembre e se lo ritrova in vetrina quasi
a metà prezzo solo dopo pochi giorni; d’altra parte si
consentirebbe agli operatori di ridimensionare il ruolo
dei saldi a quello originario di smaltimento della merce
invenduta piuttosto che svendita anticipata di prodotti
di stagione».
E per combattere i centri commerciali, come
fare? Qui il cliente, tra i tanti vantaggi, trova
anche quella serenità nell’acquisto che manca
ormai nei negozietti di città, dove il più delle
volte i commercianti risultano eccessivamente
invadenti.
«E’ vero, bisogna però considerare lo stato dei nego-
zianti, ancora sotto shock per la sconfitta schiacciante
subita da outlet e ipermercati. Ma non tutto è perduto.
Con una attiva collaborazione con le amministrazioni
cittadine è possibile recuperare gli antichi splendori.
Quando una città è ben tenuta e sempre attiva, quan-
do funziona bene il turismo, anche il commercio ne
guadagna».
E il consumatore come si può tutelare da even-
tuali raggiri (quando ad esempio ritrova l’anno
successivo, un capo che l’anno precedente era
stato scontato al 70% a fine stagione, venduto al
prezzo quasi originario) ?
Serena Ferrara
In occasione della ricor-
renza di Sant’Antonio
Abate, protettore degli
animali (17 Gennaio),
sono stati in tanti anche
quest’anno gli allevatori
e i privati cittadini che
hanno partecipato con
i propri animali al rito
della benedizione degli
animali, svoltosi presso
la parrocchia S. Pio.
Un cerimoniale spetta-
colare, tanto antico per
la tradizione contadina,
quanto moderno, dal
momento che i “pet”, gli
animali da compagnia,
sono i veri protagonisti
delle celebrazioni solo da recente.
Così come Piazza San Pietro a Roma si è tra-
sformata in una grande fattoria, tra mandrie di
capre, pecore e mucche, asini e cavalli, allo stesso
modo la parrocchia di San Pio ha fatto festa a
decine di cuccioli e padroni.
Silvia La Franceschina
«L’unica salvezza per il cliente è quella di affidarsi
sempre ad uno stesso commerciante. In una parola:
FIDELIZZARE. Solo così si possono evitare delu-
sioni».
Leo Carriera nominato nel
Consiglio della Camera di
Commercio della Provincia di Bari
Anche Bisceglie entra nel Consiglio della
Camera di Commercio di Bari.
Il nuovo direttivo che il 26 Gennaio scorso ha
eletto Alessandro Ambrosi Presidente, conta
anche Pantaleo Carriera, Presidente Confcom-
mercio Bisceglie e Direttore Generale della
Confcommercio della Provincia di Bari.
Carriera, stretto collboratore di Ambrosi, sta
già rimboccandosi le maniche per contribuire
alle attività dell'ente.
Alessio Di Liddo
Qualcuno ha portato a benedire la propria tar-
taruga, qualcun altro il micio o un variopinto
pappagallo. Qualche bambino, non avendo
nessun animale domestico da condurre in chie-
sa, ha scelto di fantasticare e con sé ha portato
il proprio peluche. A scalare le classifiche, per
quantità di presenze, sono però stati cani e
cavalli (i 15 cavalli, di cui 2 pony provengono
dalla Scuderia “Amici del Cavallo”, che da
sempre dimostra una partecipazione di massa
all’evento).
«Il primo anno ho benedetto 4 topi e due gatti – ha
commentato don Franco Di Liddo, parroco di
S. Pio. – Se quest’anno siamo in tanti, significa che
abbiamo compiuto interessanti passi in avanti sul
fronte delle relazioni uomo-animale».
Particolare di questa speciale festa cristiana, la
presenza a Bisceglie di Sua Beatitudine Arcive-
scovo Basilio I, Primate della Chiesa Autonoma
Ortodossa Italiana. L’Arcivescovo Basilio, giunto
da Roma in occasione della Settimana dell’Unità
Cristiana, ha affiancato don Franco (di cui è
ospite in questi giorni) nella celebrazione della
messa aperta agli animali.
17
 Quale destino Per
l'orto Botanico?
Parla il Wwf Roberta Monopoli
D
opo essere stato abbandonato per anni
a se stesso, oggi, il Giardino Botanico di
Bisceglie potrebbe diventare una risorsa
turistica e un’opportunità didattica notevole.
La storia dell’Adozione
Facciamo una breve cronistoria. Il Giardino Bo-
tanico Comunale “Carlo Veneziani-Santonio”,
orto di proprietà comunale, fu dato in conven-
zione al WWF di Bisceglie il 5 Agosto 2009,
all’epoca presieduto dal dott. Mauro Sasso.
Grazie all’ impegno di attivisti dell’associazione
e volontari, in particolare utenti del centro poli-
valente per anziani di Bisceglie (che continuano
ad operare in quanto nuovi iscritti alla sezione
del WWF di Bisceglie) è stato salvato da uno
stato di degrado infelice, doloroso.
I cinque anni di abbandono non sono passati
tuttavia indenni: parte della pregiata collezione
di specie vegetali è andata perduta. Ma, cosa
importante, il Giardino Botanico è tornato fru-
ibile tutte le domeniche e nelle giornate in cui
l’associazione organizzava attività di educazio-
ne ambientale.
Cosa accade oggi?
Per tenere in vita l’Orto Botanico, il WWF di
Bisceglie si è accollato in questi anni tutte le
spese di manutenzione, ordinaria e straordina-
ria, comprese quelle per l’acquisto di materiale
e di attrezzature (va notato, però, l’impegno
Rotaract club Trani e Pegaso svelano
la ricetta del divertimento
I ragazzi di Villa Pegaso fanno sport e si divertono con X-box Kinect
18
di “Pedone Store”, che ha sposato la causa e
donato con cuore diversa strumentazione al
Wwf). Il 31 Dicembre 2010 è però scaduta la
convenzione tra Comune e Wwf, motivo per cui
il nuovo presidente Antonio Civita, ha chiesto
all’Amministrazione Comunale non solo il rin-
novo della stessa, ma anche di farsi carico della
manutenzione ordinaria del Giardino Botanico.
La motivazione è più che evidente: trattandosi
di verde pubblico, è giusto che si avvalga di
risorse pubbliche.
La richiesta, che per ora non ha ricevuto risposte,
è giustificata dal fatto che l’ Associazione non ha
attività a scopo di lucro all’interno del Giardino
Botanico, per cui non possiede risorse da cui
attingere per pagare operai e materiale.
«Né ci potrà mai essere un privato – scrive il presi-
dente Civita in una missiva al Sindaco -che, mosso
da un potenziale rientro economico, potrà reggere le
spese di un Giardino che si estende su una superficie
di quattromila mq2, tanto più che il testamento dei
coniugi Veneziani esclude un utilizzo a scopo di
lucro dello stesso».
Il WWF di Bisceglie,ovviamente, si renderebbe
disponibile a garantire supporto tecnico- scienti-
fico per potature e per operazioni tecniche che ri-
chiedano una particolare conoscenza scientifica.
L’associazione, inoltre, si impegnerebbe a curare
la “tabellazione” delle aiuole, a monitorare lo
stato delle piante, ad effettuare piccoli lavori di
manutenzione, ad organizzare eventi culturali
nel Giardino Botanico e a garantire l’apertura al
A
vete mai giocato alla Xbox
kinect? Allora, fatelo e poi
riflettete su quanto sia difficile
all’inizio e su come ci si senta scoordinati
e incompetenti, quasi stupidi. Questo
aggeggio non ha joystick, ma è il corpo
del giocatore a mettere in movimento
il personaggio del gioco, che può
essere personalizzato ad immagine e
somiglianza dei chi gioca! Se è difficile
per i normodotati lo è ancor più per i
disabili.
I ragazzi di Villa Pegaso si sono
cimentati con grande entusiasmo
e ottimi risultati, senza lamentare
di essere incapaci, ma divertendosi
come pazzi e creando in Casa un vero
clima da “sala giochi”….la disabilità
è davvero una questione di punti di
vista!! E questo grazie al Rotaract Club
pubblico in orari e giorni da definire.
L’orto botanico attende dunque di tornare al cen-
tro del dibattito amministrativo. (Si tenga pre-
sente che siamo in tempo di campagna elettorale:
una scelta forte dell’amministrazione potrebbe
avere risvolti politici non indifferenti, ndr).
Le prospettive per il futuro
Il dott. Mauro Sasso, che nel frattempo è stato
eletto consigliere regionale del WWF Italia,
afferma che: «l’iniziale scommessa di recuperare il
giardino botanico si è fatta frattanto più seria, gra-
zie al progetto di riqualifica proposto da autorevoli
esperti dell’Università di Bari, che intendono conser-
vare la raccolta di piante per studenti di Agraria e
studiosi di Botanica. Ora il WWF Puglia ha chiesto
un incontro al Sindaco per trovare un accordo, al
di là della convenzione, sulla realizzazione di questo
progetto, base necessaria per siglare l'accordo con
WWF Oasi e WWF Puglia».
In tale prospettiva il WWF-Oasi ha espresso la
disponibilità a far rientrare il Giardino Botanico
nel sistema Oasi del WWF Italia, e dunque a
farlo diventare una risorsa turistica di grande
rilievo. L’ecoturismo in Italia è in aumento e
Bisceglie, già impegnata sul fronte del Gal per
trovare nuove prospettive su questo fronte,
male non farebbe a riflettere seriamente, ma
soprattutto in tempi brevi, su come spendere
le sue potenzialità.
Pinuccio Rana
di Trani, presieduto dalla Dott.ssa Federica Liso,
che ha donato alla Pegaso questa console di
gioco Xbox kinect in data 23 Dicembre.
Il Rotaract Club si è fermato a “Villa Pegaso”
carico di doni grazie ad una raccolta fondi
organizzata in piena autonomia, senza chiedere
nulla alla Associazione Pegaso, ma per spirito
di vera solidarietà e sostegno a realtà territoriali
così utili e necessarie, come “Villa Pegaso”.
Le buone prassi e le piccole reti di collaborazione
sono presenti nel nostro territorio, senza andare
a migliaia di km da noi e fanno capire che è
possibile fare della vera solidarietà e lavorare
bene in sinergia.
Villa Pegaso a Bisceglie è una Casa Famiglia
per disabili maggiorenni (fondata dieci anni
fa dalla Associazione Pegaso onlus, ubicata in
via Imbriani 324) dove, nelle ore pomeridiane,
si svolgono attività educative e laboratoriali,
ricreative e di puro divertimento.
RIDARE VITA ALL’EX ORFANOTROFIO
BOMBINI. UN ESEMPIO DI SUCCESSO
Due giovani parrocchiani mettono in piedi nei locali una rievocazione
storica allo scopo di sensibilizzare la città alle sorti della struttura
N
i giorni 26 e 29 Dicembre 2010 e
2 e 5 Gennaio 2011 la Parrocchia
di San Lorenzo ha accolto Per le
vie di Bethlem: un tuffo nella Betlemme
di un tempo, tra venditori e mercanti,
re e sacerdoti, con la possibilità per il
pubblico di passeggiare tra le vie della
“città” partecipando attivamente alla
scena, comprando pesce, qualche frittella
o un po’ di cappelletti. A rendere speciale
questo evento, l’ambientazione e la
modalità di visita, elementi strettamente
connessi tra loro. A far da sfondo alla
ricostruzione storica, i locali dell’ex
orfanotrofio Bombini. Per anni in stato
di abbandono, sono stati rispolverati e
aperti al pubblico, che per l’occasione ha
potuto usufruire di una visita guidata e
recuperare tracce di una storia locale a
pochissimi conosciuta.
LA STORIA DELL’
ORFANOTROFIO
BOMBINI
Per capire meglio di cosa stiamo parlando
facciamo un passo indietro nel tempo. Il
convento fu fondato nel 1479 e soppresso
nel 1811, nel 1817 la sede fu ceduta
all’Orfanotrofio Bombini, in vita già da
quasi un secolo (1741) per volontà del
medico Pietro Antonio Bombini, che,
morto senza figli, aveva donato tutti i
suoi beni per la fondazione di un istituto
per orfane. L’orfanotrofio per questo
LA
NUoVa
ire a
Grazia Pia Attolini
prendeva il nome di Casa della fanciulla
Bombini. Prima di alloggiare nei locali
dell’ex convento, era situato presso la
chiesa di S. Nicolò del Porto. Attraverso
un Decreto del 1813 i locali del soppresso
convento tornarono in vita ospitando
l’orfanotrofio. Dal 1982, anno di chiusura
della Casa per inagibilità, i locali sono
stati lasciati nel più totale abbandono.
Ma a breve dovrebbero convertirsi
in un grande polo di assistenza socio-
sanitaria, così come predetto dal Sindaco
Spina in tempi non sospetti. Quando
paventò l’ipotesi, nel 1999, il Sindaco era
commissario prefettizio della Ipab Casa
della Fanciulla Bombini. Con il protocollo
d’Intesa firmato dal primo cittadino nel
2009, l’Arcidiocesi si accollerà le spese di
ristrutturazione dell’immobile, in cambio
di una concessione di mezzo secolo e
dell’utilizzo delle strutture a fini sociali.
L’INIZIATIVA
in DETTAGLIO
Non solo una rievocazione storica, si
diceva, in quanto la manifestazione si
è articolata secondo gli schemi della
tradizionale visita guidata all’interno delle
strutture dell’ex orfanotrofio femminile.
La scelta di non lasciare il pubblico libero
di “passeggiare” è stata dettata da un
lato dall’intento di spiegare il significato
di ogni personaggio della tradizione
popolare, dall’altro dall’esigenza di
sottolineare la funzione
delle varie stanze all’epoca
dei Francescani.
Risulta evidente come
l’iniziativa, promossa da
due abili e intraprendenti
parrocchiani, sia stata
significativa in linea con
la riqualificazione del
posto. Narrare ai visitatori
come erano adibiti
prima i locali, vuol dire
recuperare un passato
per alcuni dimenticato
(adulti e anziani) e per
altri inesistente (i giovani).
Le sorti della struttura
sono in balia dei giorni e
chissà se l’anno prossimo,
di questi tempi, staremo
qui a raccontarvi della
seconda edizione de Le
vie di Betlemme o, ancora
meglio, dell’attivazione di
qualche progetto che porti
alla sua rinascita.
19
 LA PUGLIA E LA SHOAH Zaccaria Gallo

Ventisette Gennaio. “ Giornata della memoria”

M
olti i modi e le occasioni per celebrare
questo evento.
Nelle istituzioni, nelle scuole, alla
televisione e alla radio, sui giornali e nei teatri.
Il Circolo Unione di Bisceglie e l’Unitre di Bisceglie
lo fannocon una bella serata di approfondimento
e di cultura. L’invito è accattivante: La Puglia e la
Shoah – Il transito degli ebrei dal 1940 al 1943.
Ne parla il prof. Pasquale Gallo, docente di
lingua tedesca all’Università di Bari, portando
studi e immagini, dati e testimonianze di quello
che avvenne nella nostra regione dal 1940 all’8
Settembre del ’43. Fino al momento in cui, in altre
parti d’Europa e d’Italia, l’antisemitismo non
diventò così virulento da portare alla più grande
tragedia della storia: l’olocausto.
Nel periodo precedente, dunque, centinaia di
ebrei furono “trattenuti” all’interno di alcune
strutture appositamente ricavate per accoglierli:
a Manfredonia, a Gioia del Colle, nelle Isole
Tremiti, ad Alberobello, in una ex scuola agraria,
chiamata “ la Casa Rossa”.
Chi oggi si recasse in quel posto, a parte un resort,
non potrà non notare il degrado in cui versa
quella struttura, che tra l’altro fu adoperata, dopo
la guerra, sempre per “ trattenere”ex fascisti e poi
“donne indesiderabili”.
Ed è il solito peccato di incuria di alcuni italiani.
Ma questo è altro discorso.
Tutto dunque è partito dal rinvenimento di un
documento, scritto da un giovane apprendista
sarto, Sebastiano D’Orio, che ebbe l’occasione di
entrare molte volte nella Casa Rossa e di poter poi
testimoniare, con una serie di pro-memoria, quello
che direttamente vide e gli incontri che fece.
Dalla relazione e da ciò che si conosce, ne viene fuori
un quadro meno fosco e un po’ più rassicurante
di quello che ci si poteva aspettare. I detenuti
godevano di una certo regime di tolleranza. Non
risulta che ci fossero particolari episodi di violenza
e tortura. Ma non bisogna sottovalutare mai che
la vita degli ebrei, anche in quella struttura, non
dovette essere molto buona.
Intanto avevano dovuto lasciare le loro case, il loro
lavoro, i loro famigliari. E poi la fame , il freddo
e comunque la perdita della libertà individuale
non possono non aver inciso sull’anima di tutte
quelle persone, colpevoli solo di appartenere ad
una razza e a una religione diversa.
Paradossalmente molti di loro con l’8 Settembre
riuscirono a salvarsi. Molti altri, invece,
nell’illusione che la guerra fosse finita, se ne
tornarono al Nord, dove furono arrestati e passati
nelle camere a gas di Auschwitz e di Dachau.
Questa “diversità” di trattamento degli ebrei in
Puglia è stata forse il dato più interessante di tutta
la Casa Rossa di Alberobello
la conversazione.
Ma il merito di questa serata è anche quello di
aver fatto conoscere due artisti austriaci passati
per la Casa Rossa: il musicista Charles Abeles e
lo scrittore Hermann Hakel.
Dopo aver tratteggiato la loro figura e la loro
storia personale, bei momenti sono stati quelli
in cui la pianista Vanna Sasso ha eseguito di
Abeles uno splendido valzer, conosciuto come
“Valzer Felicità”.
Invece, di Hakel il gruppo di lettura drammaturgica
Euterpe 2010, guidato da Zaccaria Gallo (Maria
Antonietta Masciopinto, Enzo Ciani, Lucrezia
Dell’Olio e una stupenda Pia Ferrante) ha letto
alcune toccanti poesie.
Con gli stessi attori e lettori, ho voluto, comunque,
proporre due frammenti del mio lavoro teatrale
“ Il Giusto” e una lettura del resoconto del sarto
Sebastiano D’Orio.
Perché? Perché della Shoah, comunque si stava
parlando!
E anche perché, se è vero che Adorno sosteneva
che sarebbe stato difficile scrivere poesia dopo
Auschwitz, altri hanno detto che invece non
solo è possibile scrivere poesia o racconti o libri
o testi teatrali, ma che è necessario, soprattutto se
riteniamo che sia l’amore a muovere la poesia.

IL FILO DI LANA
Paolo Jorio racconta l'epopea degli italiani in Usa
Pina Catino: fotografie degli italiani emigrati in Usa
Se nella litografia era virtualmente contenuto il giornale
illustrato, nella fotografia si nascondeva il film sonoro del Club Unesco Bisceglie – intervenuta
(Walter Benjamin).
Fabrizio Rigante
conclusione della manifestazione
organizzata dal Club Unesco di
Bisceglie per celebrare la 97ª Giornata
Mondiale delle Migrazioni indetta
dalla Chiesa Cattolica Italiana.
Testimonial dell'evento, il Past Vice
Presidente dell'Aereoporto Pearson
-Toronto, Vito Lotito, pugliese
emigrato in Canada 40 anni fa.
Trattasi del primo appuntamento
sui Diritti Umani previsti dal Club
di Bisceglie per celebrare il 2011
Unesco, Anno Internazionale della
Chimica e della Filosofia.
Emozionanti sono state le letture
del libro, a opera di Zaccaria Gallo,
Pia Ferrante ed Enzo Ciani, mentre
i canti dei migranti sono stati affidati a
Elisabetta Sasso e a Vanna Sasso.
La fotoreporter Pina Catino, Presidente
all’evento insieme a Jorio e al Sindaco Spina
La Shoah è stato il più tragico capitolo della
intera storia umana, in quanto ha rappresentato
il trionfo dell’odio cieco sull’amore. Ma ha anche
dimostrato che l’amore non è sentimento da
relegare nella sfera degli affetti personali: ha anche
una dimensione impegnativa nella società e deve
dunque essere testimoniato a chi oggi o non vuole
ricordare o fa finta che nulla sia successo.
OLOCAUSTO:
L’ULTIMO GRIDO
Gaia Di Pierro
Le forti braccia del mio cuore tremano come foglie,
nel guardare ancora lo struggente spettacolo di vuote spoglie.
Ai nostri corpi hanno strappato le anime,
alle nostre bocche hanno rubato le parole,
ai nostri occhi hanno tolto la luce,
ai grembi i vagiti,
alla vita i suoi colori.
Rombi di sparo lacerano i cuori ormai infranti
e lasciano scorrere le lacrime di vetro sui visi dei piccoli agnelli.
Sguardi che urlano,
corpi senza identità,
mani che pregano di essere slegate dalla prigione della vita.
Non siamo più esseri umani ,

L
eggendo il libro di Paolo Jorio, Il Filo
di lana, presentato giovedì 13 Gennaio
presso il liceo scientifico da Vinci,
possiamo immaginare un film sonoro. Tema
del libro è l’emigrazione degli italiani negli
Stati Uniti: un viaggio attraverso l’intensità
delle emozioni, i sentimenti, la fragilità e la
forza dell’essere umano.
La presentazione de Il Filo di lana, patrocinata
da Regione Puglia e Comune, segna la
– ha curato una mostra fotografica che da un
lato omaggia le testimonianze iconografiche,
dall’altro il tema della Chimica.
Paolo Jorio ha condotto “Radiodue 3131” e “La
topolino amaranto”. Ha scritto diversi reportage
e curato circa duecento documentari d’arte.
Collabora con “Viaggi” di “Repubblica”, ha
all’attivo pubblicazioni d’arte e un manuale sul
giornalismo radiofonico. Dal 2003 è Direttore del
Museo del Tesoro di San Gennaro, Napoli.
ma ombre che bisbigliano nella notte.
Parlare, sorridere, amare
sono azioni che non ci appartengono più.
L’unico verbo coniugato è l’imperativo.
Sono troppo laceranti le lame di cristallo che affondano nel cuore
come coltelli nella carne di ignoti cervi.
Il sole abbaglierebbe il cristallo
e i miei occhi sono troppo deboli per sopportare una luce
forte al punto tale da aprire gli abissi della mia anima di paglia
schiacciata da uno stivale di ferro.

20
ZAGARE E SANGUE
l'informazione in terre di mafia raccontata
da Vincenzo Arena
C
osimo Cristina, Mauro De Mauro,
Giovanni Spampinato, Peppino
Impastato, Mario Francese, Mauro
Rostagno, Pippo Fava, Beppe Alfano: otto
giornalisti, «che non voglio definire eroi – precisa
l’autore - per non scadere nella retorica» morti nella
Sicilia dell’ultimo trentennio del secolo scorso
e cancellati dalla memoria collettiva. Insomma,
ammazzati due volte per aver testimoniato
l’inferno, senza inarcare la schiena al potere.
Il potere politico della mafia e quello mafioso
della politica connivente, basato sul rapporto
“dominazione-sottomissione”, «perché sin dalle
sue origini – scrive – è sempre la mafia che impone
le sue condizioni ai politici. Non viceversa».
Oggi, lungi dall’essersi estinta, Cosa Nostra
agisce più in silenzio («ha mandato a scuola i
suoi picciotti, si è affinata» dice l’autore) ed è
riuscita a penetrare come non mai nell’editoria,
spegnendo quelle voci ribelli che hanno scritto,
filmato, raccontato a testa alta, senza rinunciare
al desiderio di vivere liberi per paura di
morire.
Vincenzo Arena, concittadino giornalista
dalle “antiche” esperienze politiche, debutta
in libreria con questo saggio Zagare e Sangue
– l’Informazione è Cosa Nostra (Albratros,
Il decalogo del buon
giornalista antimafia
tratto da “Zagare e Sangue”, V. Arena, Albatros, 2010
1 Essere cacciatore di verità
2 Ascoltare il territorio e consumare le suole
3 Oltre la cronaca. Testimoniare la bellezza e
l’inferno
4 Superare la soglia del silenzio e della paura
5 Mai più soli. Pretendere la vicinanza di
istituzioni, colleghi, associazioni di categoria
nel percorso di denuncia.
6 Schiena dritta e libere coscienze. Al bando il
“parallelismo” e la connivenza con politici e
poteri forti
7 Lontani da “editori legati” e da conflitti di
interesse
8 Seguire le tracce dei “buoni maestri”,
cronisti di borgata e dai giornalisti senza nomi
altisonanti che hanno fatto risuonare forte il
nome della loro dignità
9 Essere dissacranti e irriverenti: nulla di più fa
infuriare i potenti
10 Essere cross mediali, ovvero rendere la
convergenza dei mezzi di comunicazione,
convergenza antimafia dei mezzi di
comunicazione
Serena Ferrara Non c’è nessun editore puro in campo,
ma padri e padroni. Ne deriva una
situazione che chiude in una morsa
inesorabile i diritti di autonomia e libertà
che dovrebbero essere i motori della buona
informazione. […]Con una forza lavoro
che spesso è […]costituita da volontari
che saranno sfruttati, spremuti, senza
retribuzione o sottopagati a tre o cinque
euro ad articolo *
.
*(Caselli,G.C. 2008, Prefazione a “Giornalismi&Mafie.
Alla ricerca dell’Informazione Perduta” , in “Zagare e
Sangue”, pag. 123)
sarà emblematico in funzione preventiva […].
L’importante è non collegare, non tirare somma, non
sbirciare dietro l’apparenza, non contestualizzare».
Insomma «non è importante che si faccia silenzio, ma
che si pratichi un giornalismo “passivo”». Ed è per
questo che Cosa Nostra «dopo essersi infiltrata fra i
politici, dopo aver penetrato pacchetti azionari e aver
intaccato anche parte dell’alta finanza, ha compreso
che era opportuno darsi anche all’antimafia». E
chiaramente all’editoria.
La vera minaccia alla criminalità organizzata,
ci scrive Arena? E’ il web, un media scivoloso
e incontenibile, potente come nessun altro, che
però, per miopia della classe politica, carenze
infrastrutturali e competenze disomogenee della
2010 – collana “Nuova voci – I saggi”), che è popolazione, resta in gran parte insfruttato.
precisamente un traslato della sua esperienza L’autore però si spinge oltre al rapporto tra
di giornalista/cittadino combattente. informazione, circuiti politico-istituzionali e
Il 28enne direttore responsabile del strutture delinquenziali e giunge a dare una
settimanale Mediapolitika potrebbe soluzione concreta per l’estirpamento del cancro
anche smentire il legame tra la sua della criminalità organizzata.
archiviata militanza nella politica locale e Una soluzione che si chiama Lavoro e che ha
il successivo percorso professionale, ma a bisogno di un humus di cultura, costruito tra i
me pare di vedere tutto il suo impegno tra banchi della scuola elementare come nelle aule
la gente riversato in queste 250 pagine di delle università. «In Sicilia, come nel resto del
testimonianze tradotte e interpretate. Meridione, senza politiche sociali appropriate, senza
Della vecchia tessera di partito, dunque, adeguati investimenti per lo sviluppo economico, sen-
Arena non si è servito per ottenere il za infrastrutture ed occupazione, qualsiasi battaglia
ticket d’ingresso in una illustre redazione, contro “la piovra” sarà persa in partenza».
ma, rendiamogliene merito,
per un nobilissimo scopo: far
capire che “l’informazione è
Cosa sua”, ovvero che scrivere
da “indipendente” si può,
soprattutto se si è maturata una
consapevolezza speciale, tramite
un vissuto esperienziale come
il suo.
Zagare e Sangue è un saggio
intenso e sudato, che tra le
righe nasconde tutta la tensione
idealistica (non ideologica)
repressa o castrata da Arena
negli ultimi intensi anni di vita
romana.
Ma veniamo al libro, che
racconta dello strano rapporto
tra giornalismo e mafia. Quello
che Arena ci spiega è che la mafia,
oggi «organizzazione malavitosa
ad incidenza globale […] nata come
forma di giustizia alternativa a
quella dello stato» vuol leggere di sé
sui giornali e sulle agenzie stampa,
perché «certe notizie non danno
fastidio, anzi possono addirittura
essere utili: se il giornalista descrive
particolari impressionanti di
un omicidio mafioso, quel pezzo
21
 2011: l’anno del 3D
Alla scoperta del tunnel blu
N
ovità per l’intrattenimento casalingo,
che sempre di più si fregia delle
nuove tecnologie per soddisfare le
a bisceglie Vergine si diventa
Un convegno formativo-culturale sull’olio extravergine d’oliva
presso l’Arci Open Source
I
l valore nutrizionale e le proprietà tera-
peutiche dell’olio d’oliva sono note sin dai
tempi antichi, tanto che Omero lo definì
“oro liquido”.
Nasce da Giuseppe Colangelo, socio Open
Source, l’idea di organizzare una giornata in-
formativa e culturale sul prodotto di punta del
nostro territorio: l’olio extravergine d’oliva.
L’evento, rivolto non agli addetti ai lavori ma
ai semplici consumatori, ha avuto luogo Dome-
nica 23 Gennaio presso l’Arci Open Source e si
è articolato in tre fasi intervallate da momenti
culturali molto graditi all’eterogeneo pubblico
intervenuto.
La prima fase dell’incontro ha visto protagonisti
Enzo Galantino e Mauro Bombini, due esperti
assaggiatori di olio extravergine d’oliva,
che dopo aver dato cenni del vocabolario
specifico dell’assaggio, hanno proposto
la degustazione di un olio di alta
qualità e di un olio che
presentava difetti. Degna
di nota la partecipazione
dei numerosi presenti
che hanno posto
domande, fatto
osservazioni e
infine sottoposto ai
due assaggiatori campioni
del proprio olio.
A seguire, un fuoriprogram-
ma, ossia l’esibizione del
maestro Giovannangelo
De Gennaro, che ha intonato
22
Bartolomeo Pasquale
esigenze degli utenti. Il regalo che il 2011 porta
ai cineamatori, è una sala 3D, in cui il grande
schermo si fa tridimensionale.
L’innovazione, introdotta prima dai colossi
proprietari delle multisala, riguarda però
oggi uno locali dei storici della città: il cinema
Politeama Italia di via Montello.
La sala (delle due è la Sala A) ospita circa
500 persone ed è già attrezzata per le visioni
delle stereoscopie. Ad inaugurare il nuovo
proiettore è stato il film Le cronache di Narnia
3, mentre in questi giorni, dopo i dilaganti
consensi di pubblico di Che bella giornata, il
film di Checco Zalone, è in proiezione il film
Animal United 3D.
La novità del Politeama ha già riscosso i suoi
buoni consensi, visto che la mania per la terza
dimensione sembra ormai aver contagiato
tutti i cinefili, senza distinzione di età, sesso
e formazione culturale. Esemplare in questo
senso il picco raggiunto dai film Avatar di
James Cameron e Alice in Wonderland fra la
fine del 2009 e l’inizio del 2010.
una tarantella del Gargano accompagnato dal
suo organo diatonico, sorta di antenato della
fisarmonica.
A questo piacevole intermezzo musicale è segui-
to il dibattito, moderato dalla dott.ssa Nadia Di
Liddo, durante il quale Enzo Galantino, dopo
aver illustrato gli scenari internazionali della
produzione olearia, ha annunciato che a Mono-
poli è stato messo a punto un nuovo metodo di
analisi dell’olio che entrerà in vigore in Europa
entro il 1 Aprile 2011, aprendo un nuovo capitolo
per l’agricoltura italiana.
Quindi Mauro Bombini, produttore di olio
extravergine biologico, ha elencato le regole
d’oro per ottenere un buon olio d’oliva. Prima
tra tutte, quella di molire le olive entro le 48 ore
dalla raccolta.
E’ stata poi la volta di Pino Africano, nutrizio-
nista e provocatore per professione, che, con il
suo fare noto al grande pubblico, ha fatto notare
quanto poco sappiamo di un alimento così
importante per la nostra salute e per la nostra
economia. La presenza in etichetta di informa-
zioni sulle proprietà benefiche dell’ extravergine
– concludeva aprile - farebbe crescere di sicuro
le vendite.
Altro siparietto, questa volta teatrale, in com-
pagnia di Valentina Vecchio (attrice-narratrice
biscegliese) e della sua “leggenda dell’Ulivo”.
Quindi Franco Mastrogiacomo, responsabile
dell’Asse IV-PSR Puglia, ha sottolineato l’impor-
tanza di responsabilizzare l’agricoltore, affinché
diventi custode e promotore del nostro paesag-
gio, ulteriore risorsa da “vendere” a fianco dei
Ma cosa ti dà in più il 3D? Sicuramente danno
i brividi le scene che si allungano fino quasi a
toccare lo spettatore e a renderlo protagonista
della pellicola; senza dubbio la possibilità
di circondarsi di suono grazie al sistema
Dolby surround ha il suo bell’effetto. Ma
sappiate che alla lunga gli occhialini stretti e
la grafica smagliante (dovuta agli anaglifi, che
sovrappongono due immagini) possono arrecare
disturbi visivi.
In più, nel caso in cui capitasse di perdere
l’oggetto della tridimensione, può accadere che il
senso dell’orientamento nella scena venga meno
e si avvertano nausea e altri problemi. Occhio,
quindi, a non esagerare. E valutate bene, se del
3D siete amanti, a fare acquisti del tipo schermi
tv in 3D e consolle di nuova generazione che
permettano di giocare in 3D. A casa, senza
i giusti accorgimenti, affaticare l’occhio per
garantirsi una visione spettacolare, potrebbe
avere effetti ancor più spiacevoli.
Roberta Monopoli
prodotti tipici. La Puglia, in questo senso, si sta
muovendo con il PSR (Piano di Sviluppo Rura-
le), per finanziare tutte quelle attività connesse
al concetto di ruralità, che va ben oltre quello
di agricoltura.
Istituzionale e informale allo stesso tempo è
stato l’intervento di Gianni Porcelli, Direttore
del Gal Ponte Lama, che ha detto la sua senza
peli sulla lingua: «Da noi è sempre mancata la
promozione del territorio. Qui, per esempio, non
dovreste vendere birre ma bombino bianco. Serve
una rivoluzione culturale che parta dalla formazione
della popolazione locale per fare in modo che i nostri
figli non debbano lasciare la Puglia per trovare un
lavoro».
Curioso è stato l’ intervento di Leo dell’Olio,
maestro pasticcere, che ai presenti ha spiegato
come conservare il gusto dei dolci sostituendo ai
grassi animali l’olio extravergine d’oliva.
A tirare le somme di quanto detto durante il
convegno ci ha pensato il dott. Alessandro Ric-
chiuti, esperto di economia, che ha sintetizzato
i vari interventi e concluso dicendo che l’unico
modo per salvarsi dalla crisi è attivare una fitta
collaborazione tra tutti gli attori del settore.
La serata si è risolta in bellezza con un Happy
Hour a base di olio extravergine d’oliva e una
selezione musicale a cura di Marco Valente dal
titolo “Jazz has a rock soul”.
Erri De Luca aveva ragione, quando scriveva
che: «Il Sud è civiltà spalancata sul mare più bello del
mondo, è terra di magnifiche produzioni agricole, di
attrazioni irripetibili in ogni borgo: il Sud sta seduto
su un tesoro e crede di doverlo cercare altrove».
DAI TRAPPETI AI FRANTOI
L'evoluzione tecnologica del processo produttivo
dell’olio d’oliva nel secolo scorso
D
urante il secolo
scorso si apporta-
rono diverse inno-
vazioni nelle attrezzature
dei “Trappeti”, che in parte
modificarono il procedimen-
to di estrazione dell’olio d’oliva.
Il processo di innovazione si svolse
in fasi successive.
Una prima spinta alla meccanizzazione era in atto
già negli anni '30.
In primo luogo fu automatizzato il vascone, che
fu dotato di un impianto elettromeccanico che
permetteva l’autonomo movimento delle macine.
Quindi furono eliminati gli animali adibiti a
movimentare le ruote.
I torchi in legno furono sostituiti da torchi
metallici, anche se le operazioni di avvitamento
erano ancora fatte a mano dagli operai.
Per dare maggiore pressione ai torchi fu
impiantato un argano meccanico (detto vinci),
all’estremità della fila dei torchi. Sull’argano
si avvolgeva una lunga corda metallica che a
sua volta veniva agganciata ad apposito palo.
Il movimento rotatorio dell’argano permetteva
alla corda di avvolgersi e ritirarsi al fine di tirare
a fasi alterne il famoso palo. Sostituiva in sostanza
il lavoro manuale degli operai nelle fasi finali
di avvitamento dei torchi. In tal modo si dava
maggiore pressione ai fiscoli ottenendo una
maggiore quantità di olio.
Ma già negli anni '40 i torchi vennero sostituiti
con presse idrauliche di due tipi: le ammaccatrici,
a bassa pressione, provvedevano ad una prima
spremitura; le presse, più potenti, raggiungevano
anche la pressione di 350 atmosfere (Kg x cmq).
L’olio estratto da queste ultime era di colore verde
denso ed era detto verdolino.
Le operazioni di spremitura della pasta
avvenivano in due fasi successive prima i
fiscoli appena riempiti venivano compressi
dalle ammaccatrici, successivamente venivano
prelevati e passati sotto le presse.
A sua volta l’olio non veniva più separato a mano,
come in passato, ma attraverso i separatori,
macchine centrifughe ove veniva convogliato
il liquido raccolto dalle presse. La centrifuga
provvedeva a separare l’olio dall’acqua di
vegetazione, che fuoriusciva da due tubazioni
distinte: l’olio veniva raccolto in appositi
recipienti, mentre l’acqua di vegetazione veniva
scaricata direttamente in pozzi detti morchiai.
Il resto del processo di lavorazione rimaneva
Preside Giuseppe Di Pierro
immutato. Nei frantoi furono costruite
cisterne rivestite internamente di lastre di
pietra (piscine o posture), ove veniva versato
e conservato l’olio prodotto, fino alla vendita
e consegna dello stesso.
All’atto della consegna, l’olio veniva travasato
con apposite elettropompe dalle piscine ai
serbatoi metallici posti sui mezzi di trasporto.
L’ultima grande evoluzione è avvenuta però alla
fine del secolo scorso con l’introduzione delle
macchine continue.
Queste sono dotate di un frangitore delle olive,
di un gramolatore (della pasta ottenuta dalla
frangitura) e di un estrattore di olio che a fine
ciclo fuoriesce dalla centrifuga (separatore).
Ovviamente l’olio estratto e l’acqua di vegetazione
vengono direttamente convogliati nei rispettivi
depositi.
A monte della macchina continua è installata una
macchina defogliatrice e lavatrice delle olive.
Tutto il processo è automatizzato.
Dopo il prelievo dai depositi con appositi
secchioni (coppini), montati su carrelli elettrici,
le olive vengono versate in una tramoggia. Con
l’ausilio di un nastro trasportatore si carica la
macchina defogliatrice, che provvede a liberarle
da tutti i corpi estranei, a lavarle e a versarle nel
frangitore, che a sua volta riduce le olive in una
poltiglia, simile a quella ottenuta con il vecchio
Nel vino, la verità
Margherita Pasquale racconta la storia
dell’arte pugliese in un ceppo di vite
I
n vino veritas, dicevano gli Antichi Romani.
Nel vino c’è la verità. Un proverbio
confermato dal percorso storico-artistico
affrontato dalla dott.ssa Margherita Pasquale
– socio del Rotary Club Bisceglie, direttore
storico dell’arte presso la Soprintendenza per i
Beni Architettonici e il Paesaggio delle Province
di Bari e Foggia nonché direttrice del Castello
di Trani –, che il 28 Gennaio ha ripercorso,
su invito del Rotary Club Bisceglie, la storia
dell’arte della Puglia tramite le apparizioni del
vino nelle più belle opere d’arte custodite nella
nostra regione.
L’idea di presentare una
rassegna di immagini
aventi per tema la vite, l’uva
e il vino nasce in seguito
alla sua collaborazione con
l’Accademia Italiana della
Vite e del Vino, per la quale
realizzò il volume Storia
regionale della vite e del
vino. Le copie del volume
sono state ahimè distrutte
da un’alluvione. Alla
realizzazione del progetto
metodo della macinazione.
Le foglie ed altre impurità vengono espulse e
quindi ammucchiate fuori dell’apparato, mentre
a fine ciclo la sansa, residuo della lavorazione,
viene privata dai noccioli delle olive, già
frantumati e raccolti a parte per essere venduti
quale combustibile. La parte rimasta viene
venduta ad altre industrie olearie, direi di secondo
grado (sansifici), che provvedono all’estrazione
dell'olio residuo con processi chimici, che a loro
volta producono l’olio rettificato.
Queste nuove attrezzature permettono di
trasformare oltre 1.300 quintali di olive al giorno
per ogni linea di lavorazione.
Le poche decine di quintali trasformati nei
Trappeti Ipogei sono rimaste un ricordo storico
per noi ottuagenari.
Conl’ammodernamento degli impianti per la
lavorazione vi è stato un cambiamento dei luoghi
atti ad ospitare i vari opifici. Si è passati dai
Trappeti Ipogei, ai grandi cameroni, dagli ampi
spazi a piano terra del secolo scorso ad appositi
capannoni o stabilimenti oleari.
Cambiando le strutture, anche il nome di questi
opifici si è italianizzato: non più trappeti, bensì
frantoi oleari.
Fabrizio Rigante
aveva collaborato
una vera e propria
équipe di studiosi:
archeologi, enologi,
agronomi e storici
dell’arte.
Con la sua solita gioia
di divulgare, Margherita
Pasquale ha mostrato e
analizzato intere carrellate
immagini (in particolare
della Puglia medioevale),
interpretando per ciascuna
la simbologia cristologica,
filosofica o politica della
rappresentazione.
Dal pavimento del
Duomo di Otranto a
l’Abbazia Garganica
di Monte Sacro, dalla Basilica Barese di San
Nicola alle cattedrali di Otranto e Altamura,
per passare dalla Chiesa Brindisina di Santa
Maria del Casale ai castelli di Federico II. Un
piacevolissimo percorso tra storia e identità che
non poteva concludersi al meglio: con un buffet
assortito di vini rossi, crostate, taralli e uva.
23
 Bisceglie calcio:
terzo posto saldo
Neroazzurri a meno cinque dal Cerignola
S
embra ormai un discorso aperto a
tre formazioni quello relativo alla
promozione diretta in serie D che
annovera fra le protagoniste (oltre a
Manfredonia e Martina) anche il Bisceglie
di Enzo Del Rosso, il quale alla distanza
ha però risentito dei carichi di lavoro e
dell’ossessività dell’opinione pubblica
scivolando leggermente dalla prima alla
terza posizione e raggranellando solo sei
punti in cinque partite. Piccolo ruolino
di marcia che tuttavia la fa restare in scia
della formazione tarantina con la distanza
di una sola lunghezza.
Sul fronte mercato è stata dolorosa la
partenza di Daniele Sisalli, destinazione
Fasano, il quale durante il periodo di
crisi societaria (vedi numero di Dicembre
ndr) batteva grancassa viste le grandi
prestazioni offerte nel girone d’andata.
A rimpiazzarlo, due giovani di sicuro
affidamento prelevati dalle giovanili del
Barletta: Nicola Minenna (preso però
tramite il Boca S. Lazzaro) ed Andrea
Sport
Olimpiadi Calcio a 5:
un salto nel vuoto
Sciacqua avvicenda Ventura
E
ravamo rimasti a
Dicembre, con un
pizzico di ottimismo
e di fiducia che non guasta
mai, nei confronti di una
squadra che sta tentando
di risalire la china in un
campionato difficilissimo
da esordiente.
Tuttavia nel mese di
Gennaio l’Olimpiadi
calcio a 5 si è abbandonata
letteralmente a sé stessa
inanellando quattro sconfitte in altrettante
gare e provocando, evento clamoroso
nel sodalizio, la rescissione contrattuale
del tecnico Nico Ventura prima di patire
la debacle contro il Modugno, in data
15 gennaio. L’acquisto del laterale italo-
argentino Javier Fernandez non ha neppure
scaldato gli animi grigi dei componenti
della squadra (scossi dalle cessioni di Diego
e De Cillis) e della tifoseria, pressoché allo
sbando. Per la serie “piove sul bagnato”
troviamo anche l’infortunio di Alex contro
il Città del Golfo ,una distrazione alla coscia
destra che ha ammutolito in quella serata il
Paladolmen e che si è posto come ulteriore
ostacolo al tanto sospirato traguardo della
salvezza anticipata. Per il pivot brasiliano
stagione praticamente finita.
A dover di cronaca, le sconfitte sono
24
Bartolomeo Pasquale
Sallustio entrambi classe 1992 che hanno
già fatto vedere attraverso vari gol ed
assist di che pasta sono fatti.
Da annotare nel taccuino gli ultimi cinque
risultati della formazione di Enzo Del
Rosso: il 7 Gennaio i biscegliesi vengono
battuti 1-2 dal Tricase con gol di Ferrante,
Striano e Cardascio; due giorni dopo la
vittoria a Terlizzi contro i rossoblu del
nuovo corso di Pino Giusto: 3-1 il finale
con svantaggio iniziale e successivo
recupero con Di Pinto, Malerba con un
eurogol ed il giovane Minenna. Stesso
risultato contro il Locorotondo con gol
di Persia, Masi e doppietta di Di Pinto
(arrivato alla soglia dei 15 centri). Ancora
dopo sconfitta 1-0 col Fasano e poker
vincente in casa nell’ultima contro il
Racale.
Il prossimo turno sulla carta risulta
facile: contro il Manduria, ultimo in
classifica e vittima del recupero roboante
in graduatoria di un Manfredonia ancora
nel pieno del bailamme economico.
B. P.
arrivate contro l’Acireale per 7-2 (Olimpiadi
senza Friselli, Sasso e D’addato), contro
l’ex fanalino di coda Città del Golfo per
2-3 (reti di Ricco, Friselli, Bachega, Da
costa ed iniziale autogol di Magueran),
contro il Modugno, nella prima di Luciano
Sciacqua, per 7-1 (fra i pali l’esordio del
giovane Belsito), e a Napoli contro il Caffè
Marigliano.
Quest’ultimo è stato il match col passivo
più pesante visto il risultato finale di
12-2 dove l’Olimpiadi segna con Ricco,
direttamente da corner, e Dell’Olio.
L’ultima partita del mese di Gennaio ha
visto un’altra eloquente batosta casalinga
contro il Putignano per 0-6. Le speranze di
salvezza sono ormai ridotte al lumicino.
Prossimo turno, esterno, contro il Fasano
il prossimo 12 Febbraio.
La mia storia
non è l’apice
Esclusiva con il dimissionario
Nico Ventura
Bartolomeo Pasquale
N
essuno poteva pensare alla crisi del settimo anno,
fino al 14 Gennaio quando Nico Ventura, storico
tecnico dell’Olimpiadi calcio a 5, ha deciso di
rescindere il contratto che lo lega alla società biancoazzurra
dalla stagione 2004-05.
In esclusiva per “La Nuova Diretta” l’ormai ex allenatore
biscegliese ha lanciato parole al miele per tutti i componenti
del collettivo:
Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso?
«Per una scelta così difficile non c'è mai un solo motivo, mai una
sola goccia. Certo, dopo le cessioni di Sheva e Diego, l'infortunio
di Alex è stata una tegola che ha ulteriormente ridotto il nostro
potenziale ed affossato il morale del gruppo. C'era la necessità di
una scossa all'ambiente ed ho provato a darla io».
Per cosa ipoteticamente lei si sentirebbe in colpa?
«In queste situazioni le responsabilità vanno sempre condivise,
quindi anche io ho le mie e me le prendo; ma non me ne vogliate,
le tengo per me. Certo tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per il
bene della squadra e della società».
Con l'organico a disposizione anche dopo il mercato di
Gennaio, l'Olimpiadi riuscirà a restare in A2?
«La squadra si è indebolita, mentre molte concorrenti alla salvezza
si sono rinforzate. Si dovrà gettare il cuore oltre l'ostacolo ed
attingere a risorse di tipo non squisitamente tecnico: sono certo che
i miei ragazzi faranno il tutto per tutto, ma non sarà facile».
Lei si vedrebbe sulla panchina di un'altra squadra che
non sia l'Olimpiadi?
«Dopo 7 anni pensare di allenare in un'altra società non è facile,
ma non posso escludere nulla. Mi auguro solo di far parte di
un progetto ambizioso, aldilà della società e della categoria...
Vedremo».
Cosa augura allo sport biscegliese e specialmente
all'Olimpiadi?
«Domanda su cui si potrebbe scrivere un libro... allo sport
biscegliese auguro che un giorno possa ritrovarsi attorno a valori
condivisi, al di là della disciplina e dei protagonisti, senza stupidi
campanilismi che non portano a nulla; e preferisco fermarmi
qua. Quanto all'Olimpiadi, spero che la cavalcata compiuta
insieme (dalla serie C alla serie A2) possa essere solo un punto
di partenza per mille altri successi, non soltanto l'apice di una
storia incredibile».
ASD Olimpia Basket:
è notte fonda
Esonerato coach Ciracì, squadra affidata a Galli
B
rutto momento in casa Ambrosia: cinque
sconfitte consecutive (otto in nove
gare) costano l’esonero a coach Ciracì,
allenatore esperto, che tanto di buono ha fatto a
Bisceglie in questi due anni e mezzo portandola
dalla C Dilettanti alla serie A. Nessuno, a
Novembre, mese in cui la squadra aveva
raggiunto la vetta della classifica, avrebbe
immaginato un simile epilogo ma purtroppo
si vive di risultati e se questi non arrivano la
scelta più facile, anche se dolorosa, è quella di
cambiare coach. Le ultime quattro partite di
Ciracì si sono tramutate in altrettante sconfitte.
La prima contro il Ruvo capolista per 65-60. A
nulla sono valsi i 17 punti di un ottimo Gori.
Sette giorni dopo, altra sconfitta, stavolta
clamorosa, contro il fanalino di coda Palestrina,
nella quale il Bisceglie non è riuscito ad arginare
la guardia predestina Ricciardi, autore di ben
34 punti, la metà della sua squadra visto il
punteggio finale di 69-67. Da citare, tra le fila
biscegliesi, i 17 punti di Raschi.
Sette giorni dopo altra sconfitta di misura, tra
le mura amiche, contro il Latina. I nerazzurri
ASD NETTUNO:
dove sei finito?
Momento difficile per la squadra, penultima in classifica
L
a classifica parla da sola. 14 punti insieme
al Rutigliano frutto di sole 3 vittorie, 5
pareggi e ben 10 sconfitte. Quello che
fino a qualche anno fa avevamo chiamato il
“fortin Nettuno” ora è diventato un campo
dove molte squadre riescono a portare a casa
i 3 punti. Il campionato non è ancora finito,
mancano ancora 12 partite, tra cui tante da
disputare contro avversari alla portata della
squadra del presidente Papagni. La certezza
che vien fuori da questa breve analisi è che la
squadra deve assolutamente invertire la rotta
per non compromettere quanto di buono fatto
nelle ultime due stagioni.
Per quanto concerne il futsal giocato, nel mese
di Gennaio si sono disputate 4 partite con
altrettante sconfitte per il Nettuno che portano
a 5 la serie di debacle consecutive. Le prime due
arrivano addirittura tra le mura amiche contro
il Salinis e il Pellegrino Sport Altamura.
La prima termina 2-3, con i biscegliesi in
vantaggio dopo la prima frazione di gioco per
2-1 grazie alle reti di Papagni ed Evangelista.
Nella ripresa gli ospiti ribaltano il punteggio
con una doppietta del bomber Tedeschi. Sette
giorni dopo altra sconfitta di misura contro il
Pellegrino Altamura, stavolta per 3-4. Sempre
costretto a rincorrere, nulla può in Nettuno
contro la caparbietà di una squadra vogliosa
di rimanere in zona playoff. Il primo tempo
si chiude sul punteggio di 2-3 con Papagni e
Ricchitelli che cercano di risollevare le sorti
dell’incontro. Nella ripresa ancora Ricchitelli
Domenico Aurora
si arrendono ad un canestro di Ruini a 4”
dalla sirena dopo aver sciupato un vantaggio
di 13 punti in chiusura di terzo quarto. 57-59
il punteggio finale dove pesano molto alcune
scelte discutibili dei direttori di gara. La gara
successiva vede per l’ultima volta coach Ciracì
in panchina, esonerato dopo il 70-64 subito in
terra tarantina.
Una squadra apparsa molle e con l’evidente
paura di perdere nei momenti cruciali
dell’incontro. Solo per la cronaca i 14 punti di
Gori. Squadra affidata a Galli, coach lombardo,
in passato sulle prestigiose panchine di Varese
e Rimini. Esordio amaro per per il nuovo
allenatore. Contro il Trapani vicecapolista,
in vantaggio di 5 punti a 100” dallo scadere,
il Bisceglie s’inchina alla squadra siciliana e
prolunga la serie nera. Paura di vincere ancora
una volta fatale nei momenti decisivi per i
nerazzurri.
Prossimo turno a Sant’Antimo il 5 Febbraio
contro una squadra che sta attraversando un
buon momento di forma e di risultati. Fischio
d’inizio alle ore 18.
Domenico Aurora
firma il momentaneo 3-3. Su tiro libero il
gol vittoria degli ospiti grazie alla perfetta
realizzazione di Basile.
Le altre due sconfitte di Gennaio arrivano in
trasferta contro avversari quotati. Senza storia
il 6-2 subito a Sammichele e l’8-3 contro la
corrazzata - capolista Martina Franca, vincitrice
anche della coppa Puglia.
Certamente i punti necessari al
raggiungimento della salvezza
non vanno cercati in queste
partite ma si pensi alla sconfitta
contro il Salinis, al pareggio
casalingo contro il Città di Bari,
tutte situazioni nelle quali il
Nettuno ha buttato all’aria tre
punti preziosissimi. Come detto
in precedenza mancano 12
partite al termine della stagione,
sei delle quali da disputare in
casa. È necessario che il Nettuno
ritrovi quella compattezza e
quella facilità di giocare tra
le mura amiche che l’hanno
contraddistinto nell’ultima
stagione, in modo da poter
raggiungere l’obiettivo minimo
di quest’annata: la salvezza.
Prossimo appuntamento il 5
Febbraio al campo Nettuno
contro il Noci. Fischio d’inizio
fissato alle 16.
Bisceglie calcio a 5:
Douglas già
dimenticato?
Jubansky esordisce con gol e
giocate
Bartolomeo Pasquale
I
n casa Bisceglie calcio a 5 si vedono (quasi) tutti,
dall’alto verso il basso. Il terzo posto a quota 33
punti è il piazzamento record mai conseguito
nel girone d’andata per la formazione di Leopoldo
Capurso (superato il 5° piazzamento delle stagioni
2006-2007 e 2009-2010).
Unico rimpianto di questa stagione è stato il non aver
onorato al meglio i derby contro il Putignano. Dopo
il clamoroso 8-5 del girone d’andata, nel match di
ritorno i neroazzurri sono stati sconfitti per 1-3. Dopo
l’ultima gara contro l’Asti, prima del giro di boa del
torneo, il Bisceglie sbarca a Città S. Angelo contro
l’Acqua e sapone dell’ex Zaramello, trionfando con
un risultato tennistico: 0-6 con una quaterna di Dao,
Mocelin ed il neo acquisto Jubansky che col suo
secondo gol consecutivo sale agli onori della cronaca
ed inizia a diventare un idolo per la tifoseria, tale da
non far rimpiangere Nicolodi.
Successivamente arriva la vittoria per 4-2 in un
match difficoltoso contro l’Augusta con reti di Dao
(2), Pedotti ed ancora Jubansky. Più sofferti i tre
punti conquistati sette giorni dopo contro l’Atiesse
Quartu Sant’Elena, con i rossoblu cagliaritani passati
in vantaggio al settimo con Matheus e poi ripresi da
Sport
Dao e Gustavo. Ancora del brasiliano ex Luparense
il gol decisivo a 55 secondi dal termine con una lesta
zampata.
Contro il Putignano (1-3 con centro di Pedotti) si
ritorna invece sulla terra. Tristezza che giunge anche
per l’infortunio del capitano Pedotti, vittima di uno
strappo muscolare notevolmente doloroso che ha
portato allo sbando la squadra, infilata per tre volte
da Bruno e da Adelmo.
L’ultima partita del mese di Gennaio ha visto in
calendario la proibitiva trasferta contro la Luparense.
Senza sorprese il risultato che vede il Bisceglie
sconfitto per 4-1. Di Jeffe su rigore il gol della
bandiera nerazzurra. Il Bisceglie in settimana avrà
quindi molto da lavorare per preparare al meglio la
difficile trasferta di San Martino di Lupari contro la
Luparense di Vampeta. Prossimo turno casalingo il
5 Febbraio contro i felsinei del Kaos Futsal.
25
 LA DIRETTA nuova
Organo editoriale della
Il Direttore risponde
Ass. Culturale no profit
“ G. B. Ferrara ” Per richieste e segnalazioni scriveteci a: diretta.nuova@libero.it

Direttore responsabile Caro direttore,

Serena Ferrara credo che lei abbia già fatto caso al fatto che il piazzale in via La Marina adibito a parcheggio è
chiuso per lavori pubblici. Noi abitanti ed esercenti della zona non siamo stati avvisati in alcun
modo del disagio che questo ci poteva causare. È trascorso oltre un mese e gli interventi non sono
Vicedirettore
ancora iniziati. Mi chiedo: perché chiudere quell’area pubblica se la zona delimitata non è stata
Pasquale Stipo utilizzata? E poi le sembra appropriato farlo proprio in vista delle feste natalizie? Non si poteva
attendere ancora qualche mese (ne sono già trascorsi 2)? Quante multe sarebbero state risparmiate!
Art Director O la cosa è stata programmata proprio per appioppare multe a chi ha necessità di lavorare, quindi
Felicia Antonino USPI di caricare e scaricare nelle vicinanze degli esercizi? Quando inizieranno questi lavori e soprattutto
quando finiranno?
Il problema dei disagi per i residenti e per le piccole realtà commerciali è un fatto concreto. I lavori
Coordinatore di Redazione pubblici ingombranti, rumorosi e duraturi nel tempo, che ostacolano il normale accesso ai negozi e
Silvia La Fanceschina ai pubblici esercizi e che disturbano la loro attività non è una novità per via La Marina. Numerose
volte la strada è stata interessata da lavori pubblici. Appena veniva ripristinata la normale viabilità,
si presentava una nuova esigenza di cantierizzare. Il che portava altri disagi.
Comitato di Redazione
Possibile che non si riescano a programmare più lavori nello stesso tempo in modo da risparmiare
Fabrizio Ardito tempo, denaro e soprattutto disagi ai cittadini?
Grazia Pia Attolini Isabella M.
Domenico Aurora
Leonardo Cosmai Gentile lettrice,
Alessio Di Liddo il problema dei parcheggi in generale riguarda tut-
ta la città. Quello di via La Marina lo è più di altri.
Giuseppe Di Pierro
Lei ha osservato come quell’area era fondamentale
Zaccaria Gallo per i residenti e per i commercianti. Non ha posto
Cristina Giovenale invece in evidenza la sua importanza strategica
Vito Losciale anche per tutti coloro che, provenendo da quar-
Mariaserena Mansueto tieri lontani, si recano al Municipio o all’Ufficio
Postale. Per questi è una vera tragedia trovare un
Roberta Monopoli parcheggio anche a pagamento. C’è di più.
Bartolomeo Pasquale Via M. A. De Leone, posta all’incrocio tra via
Fabrizio Rigante Gramsci e via Storelli, è stata da poco riaperta
Nicola Silvestris al traffico, dopo una intera stagione di lavori di
manutenzione straordinaria, dovuti ad urgenze
Marco Tempesta
della palazzina che si affaccia sulla strada. Bene, all’indomani dello smantellamento del cantiere, il parcheggio di
via De leone è stato rimesso in funzione. Senza le strisce blu che, Codice della Strada vuole, dovrebbero segnalare
Stampa
la presenza di un parcheggio a pagamento. Senza strisce, il parcheggio dovrebbe essere gratuito. Ma provi a la-
NuovoCentro Stampa-Molfetta scare per due o tre minuti la sua auto senza grattino: si vedrà appioppata una bella multa. E neanche le conviene
contestare: la spesa varrebbe più dell’impresa. Insomma, a due euro a due euro, i gestori del parcheggio pubblico,
stanno facendo fortuna in questi primi giorni dell’anno. Con l’assenso della Polizia Municipale che, pur avendo
Chiuso il 31/1/ 2011 contattato il dirigente della Arcobaleno, consiglia di pagare «tanto si tratta di una cooperativa. Più che del bene
a chi ci lavora, non farete».
Redazione e Amministrazione Ma torniamo a via La Marina. Non si conoscono i tempi dei lavori, ma, visto che l’area servirà da deposito attrez-
zature per tutti i lavori del centro storico, si prevede una lunga stagione di disagi. Senza compensazioni di alcun
tipo, nè morbidezza da parte delle forze dell’ordine. Vuole proprio un consiglio spassionato? Giri a piedi, usi i mezzi
Via Virgilio 12 – Bisceglie (Ba) pubblici e, se il tempo lo permette, pedali! Farà apparire meno tristi le nuove rastrelliere che fronteggiano la Chiesa
Tel – Fax: 080 392 17 86 di S. Luigi, farà bene all’ambiente, al portafoglio, all’umore. E magari smaltirà qualche panettone di troppo.
e-mail: diretta.nuova@libero.it
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al n° 296 del 06/02/2003 per messaggi politici elettorali
elezioni 8 Maggio 2011
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sta tempestivamente, garantendo agli stessi una pari quantità di spazio in relazione alla
disponibilità ed ai limiti posti dalla legge. In caso di richieste eccedenti per quantità, le
stesse saranno soddisfatte in base all'ordine di arrivo delle richieste in relazione alla dispo-
nibilità, fermi sempre i limiti posti dalla legge e dal Garante.
• la prenotazione ed il materiale per la pubblicazione dovranno pervenire agli uffici de
“La Diretta nuova” o anche via email all'indirizzo diretta.nuova@libero.it tre giorni lavo-
rativi prima della fine del mese precedente all'uscita della pubblicazione
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Bianco/Nero: Quadricromia Redazionale a pagina intera

«“La Diretta settimanale”
fondata nel 1993 • ¼ pag € 80,00 ¼ pag € 120,00 b/n € 270,00
da Maurizio Rana & C.» • ½ pag € 150,00 ½ pag € 200,00 colore € 380,00
• 1 pag € 250,00 1 pag € 360,00

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volontariato: SCelta di vita
Misericordia d'Italia festeggia i 15 anni con un concorso letterario
Misericordia d'Italia sez. di
Bisceglie festeggia quest'anno
il quindicinale della
fondazione.
Un avvenimento cui
l'associazione di
volontariato intende
dare risalto con una
serie di manifestazioni
che si svolgeranno tra
il 2 e 3 Aprile. Tra le più significative, segnaliamo
la conferenza sul volontariato che si svolgerà nel
pomeriggio di Sabato 2 presso la sede EPASS e
la Cerimonia Religiosa di Domenica 3.
Nell'ambito di queste manifestazioni, al fine di
promuovere le attività di Volontariato presso le
scuole superiori, il direttivo ha deciso di indire
un concorso letterario a premi. L'elaborato che
gli studenti potranno produrre dovrà riguardare
il tema:
il volontariato sul territorio
utilità e prospettive
NASCE IL PRIMO SERVIZIO
CICLO-TURISTICO A BISCEGLIE
È
nato a Bisceglie il primo servizio cittadino
di ciclo-turismo, una maniera di viaggiare
particolarmente economica, che esce fuori
dai canoni e dai consueti itinerari del turismo di
massa. Un modo affascinante e avventuroso per
spostarsi, dedicato a quanti sono accomunati da
una spiccata sensibilità ambientale, da una grande
passione per la bicicletta come mezzo di trasporto
e come stile di vita, da una vivace curiosità per
i luoghi sconosciuti al grande pubblico e da una
grande adattabilità alle situazioni impreviste.
Ogni mese Biciliæ e Pro Loco Bisceglie porteranno
in bici chiunque ne avesse voglia, forestiero e
concittadino, alla scoperta delle bellezze della
città, tra Natura e Storia del territorio urbano e
rurale.
LAUREA
Auguri alla neo dottoressa
Graziana Di Leo
laureatasi lo scorso 6 Dicembre presso la
Facoltà di Medicina e Chirurgia (corso
di laurea in Educatore Professionale
Sanitario) del Policlinico di Bari.
Ottenendo la votazione di 110 Graziana Di
Leo ha discusso la tesi in Psichiatria dal
titolo Impulsività e Disturbi di Personalità.
A Graziana Di Leo vanno gli auguri dei
suoi genitori e di tutta la sua famiglia, dei
suoi amici e colleghi e della redazione.
Il concorso sarà dedicato alla memoria di Anto-
nio Dell'Olio, giovane volontario deceduto in
un tragico incidente stradale all'età di 21 anni.
Pioniere anonimo del volontariato organizzato
a Bisceglie, ha dedicato, nella sua breve giovi-
nezza, tutto il suo tempo libero per il prossimo.
L'elaborato, redatto in formato word, dovrà
avere una lunghezza compresa tra un minimo
di 3 e un massimo di 5 cartelle.
Data ultima per la consegna presso la sede socia-
le, il 15 Marzo 2011. La valutazione, insindaca-
bile, sarà curata da una apposita Commissione
composta da un docente di lettere, dal Padre
Correttore dell'Associazione e da un membro
interno all' Associazione.
La premiazione verrà effettuata durante l Con-
ferenza di Sabato 2 Aprile.
per ulteriori informazioni rivolgersi presso la
sede sociale in P.zza Gen. C.A. Dalla Chiesa 10 o
telefonare al num. 080 3921880
e-mail: mise.bisceglie@alice.it
Silvia La Franceschina
Per il primo appuntamento, quello di Domenica
30 Gennaio, l’itinerario scelto è stato racchiuso
sotto un titolo accattivante: Pedalando tra i falsi
storici. Il programma ha previsto un’escursione nel
centro storico e la visita ad alcuni siti di rilevanza
storica (Castello, Palazzo Ammazzalorsa, Porto,
Palazzo Schinosa-Tupputi, Cattedrale, Villa
Fiore, Villa Milazzi-Curtopassi). E dopo tanto
pedalare, ascoltare, parlare e magari fotografare,
il servizio ciclo-turistico ha proposto un pranzo
biologico organizzato da CicloMurgia, partner
che si occupa del servizio d'assistenza tecnica alla
bicicletta, con la collaborazione dell’associazione
Futuro Anteriore.
Per info: biciliae@gmail.com
stop ai test
sugli animali
V
olete festeggiare un San Valentino
veramente speciale, che non sia
consumismo sfrenato e gadget
inutili da riporre in un cassetto?
Fate un inno al sentimento che lega uomo e
animali, coloro che da millenni ci rendono
la vita più leggera e sincera.
Dite stop ai test sugli animali, acquistando
prodotti BioErmi presso la bottega
di prodotti biologici Naturalmente.
Sgrassatori, sciogli calcare, detergenti
per vetri, detersivo lavatrice, piatti e
pavimenti, lavastoviglie e sbiancabio:
adatti per ogni esigenza, utilizzano
solamente schiumogeni di origine vegetale
e mai petrolchimica, data la scarsa
biodegradabilità e l’impatto ambientale di
questi ultimi.
Acquistando prodotti Bioermi, certificati
ICEA per LAV, oltre a contribuire alla
salvaguardia dell’ambiente, sosterrete la
Lega Nazionale per la Difesa del Cane,
che da oltre mezzo secolo opera su tutto il
territorio opera per evitare maltrattamenti
e evitare sperimentazioni sugli animali da
compagnia.
Tutta la linea BioErmi è inoltre l’ideale per
chi soffre di allergie a prodotti caseari,
derivati da latte e latticini, irritazioni e
dermatiti scaturite da reazioni a ingredienti
di origine animale, in quanto utilizzano
solo tensioattivi derivati da cocco e mais.
Per quest’anno regalatevi un San Valentino
diverso: fate un piccolo gesto d’amore
rivolto a chi non ve lo rinnegherà mai.
27
 Via G. Pasquale, 7 - Bisceglie (BT)
Tel/fax 080 9648096 e-mail: sergio.tritto@fastwebnet.it