Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
L’indicativo
L’infinito
Il gerundio: presente,
Il congiuntivo
passato
Il condizionale Il participio: presente,
L’imperativo passato
Categorie verbali:
1) L’indicativo rappresenta il membro non marcato dell’intera serie,
in quanto è il modo che esprime l’azione in maniera oggettiva e
distaccata senza coinvolgere il punto di vista del parlante; di
conseguenza l’indicativo rappresenta il modo tipico della modalità
assertiva o epistemica.
2) Il congiuntivo esprime valori modali orientati sulle nozioni di
possibilità e potenzialità (lat. quid faciam? che potrei fare?/che fare?)
che, in quanto tali, rientrano pienamente nella fera della modalità
epistemica, ma con netto orientamento verso il polo opposto a quello
della realtà.
Altri valori come quello desiderativo o di comando, chiaramente
riflessi in latino, dove le grammatiche insegnano che l’imperativo
negativo si esprime con il congiuntivo ( ne feceris = “non fare !”), ma
anche in italiano, soprattutto regionale (it. reg. merid. facessero loro,
vedesse lui, con modalità di ordine), orientano nettamente verso la
modalità deontica ed in particolare quei valori della modalità
deontica espressi più specificamente dall’imperativo.
3) L’imperativo è dotato per definizione di un
valore semantico iussivo o di comando ed in
quanto tale rientra pienamente nella modalità
deontica; una conseguenza di questo stato di
cose è che l’imperativo manca della desinenza
della prima persona singolare.
Il congiuntivo ha 4 tempi:
- Presente
- Imperfetto
- Passato
- Trapassato
ESEMPI
Per esprimere contemporaneità nel presente (la frase principale usa
un tempo presente o futuro) si usa il congiuntivo presente:
"Credo (penserò) che la via sia diritta".
Per esprimere contemporaneità nel passato (la frase principale usa il
tempo imperfetto o passato remoto) si usa il congiuntivo imperfetto:
"Credevo che la via fosse dritta".
Per esprimere anteriorità al presente la frase subordinata deve avere
il verbo al congiuntivo passato:
"Penso che il servizio sia stato buono".
Per esprimere anteriorità al passato la frase subordinata deve avere il
verbo al congiuntivo trapassato:
"Pensavo che il servizio fosse stato buono".
Per esprimere posteriorità, dato che il congiuntivo non ha tempo
futuro, si utilizza il futuro dell'indicativo:
"Immagino che d'ora in poi il bimbo sarà buono".
La posteriorità può essere indicata anche con il condizionale passato
nel caso che il tempo principale sia all'imperfetto:
"Immaginavo che il bimbo sarebbe stato buono con un gioco".
Analoghe regole valgono per la scelta dei tempi dell'indicativo nella
frase subordinata.
I VARI MODI IN ALBANESE
Modi finiti Modi indefiniti
L’indicativo L’infinito
Il congiuntivo
Il gerundio: presente,
Il condizionale passato
L’imperativo
Il participio: presente,
passato
L’ottativo
Il modo che esprime
sorpresa
IL CONGIUNTIVO IN ALBANESE
Il congiuntivo ha 4 tempi: Esempi: