Sei sulla pagina 1di 1

INTRODUZIONE

La corrosione dei metalli e più in generale la degradazione dei materiali a causa

dall’aggressione degli agenti fisici e chimici presenti nell’ambiente sono fra le più

consistenti fonti di rischio e di perdita economica delle nazioni industrializzate.

Pertanto lo studio della protezione della corrosione e dalla degradazione è uno dei campi

più importanti dal punto di vista sia scientifico sia tecnologico.

Fra le diverse tecniche studiate e messe a punto, rivestono un notevole interesse i

rivestimenti protettivi; essi hanno come scopo di isolare la superficie del materiale

dall’ambiente e possono essere di diversa natura: organici (pitture), inorganici (strati di

conversione, smalti) o metallici e possono essere applicati con diverse modalità a seconda

della forma in cui si trovano (liquida, solida..).

Negli ultimi anni fra i rivestimenti organici, quelli in polvere hanno avuto un grande

sviluppo ed occupano oggi una quota considerevole di mercato.

Le plastiche utilizzabili come rivestimenti protettivi possono essere di due tipi:

termoplastiche e termoindurenti.

Le polveri termoindurenti sono quelle con la maggiore diffusione, una penetrazione nel

mercato matura e consolidata, tuttavia presentano svantaggi di tipo tecnologico e

applicativo che invece le polveri termoplastiche non presentano.

La divisione xx ha sviluppato l'applicazione di differenti polimeri termoplastici, ma

soprattutto poliolefine, mediante la tecnica della spruzzatura alla fiamma.

Questa tecnica permette di creare rivestimenti protettivi in maniera estremamente

semplice, con un equipaggiamento facile da usare, ed è tanto versatile da poter far

applicare molti tipi di termoplastiche, anche con l'aggiunta di additivi per conferire al

rivestimento determinate caratteristiche desiderate.

Sullo studio di tale tecnica e sulla conoscenza di alcuni termoplastici utilizzabili per

diverse applicazioni, si è focalizzato il mio lavoro di tesi, sviluppato durante lo stage

svolto presso xx.

Potrebbero piacerti anche