ESERC1TAZION1 D1 MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE
ESERCIZI PROPOSTI
1) In fig. 1 ~ rappresentato il dispositiv~ per consentire 10 scarico da un autocarro.Calcolare,n~lla configurazione i~= .dic'ata, ( (To: 40·) il valore del.la ,forza' ch~ dev~ es~~citare il martinetto per equilibrare il carico W (10 kN),.Calcolare
,
anche Ie forze che,si scaricano sui perni B,C,E,~.:
(BC=CF;·BE=EF=.30cm-BD=DE=20C~) .
2) In fig 2 ~ rappresentato 10 ~chema cinematico di una pres= sa~Nella squadretta ABC l'angolo in B ~ retto.Trascurando gli attriti trovare la forza minima da applicare in A per
vincere una forza resistente F = 1500 N applicata alIa c
slitta C. Sia BD=254 mm,AB=4BC=30Smm_
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~ In figura 4 A rappresentato 10 s~herna di una piattaforrna per sollcvare autornobili.Trascurando gli effetti dell'attrito e il peso
«:
propio della piattaforma,calcolare la spinta del martinetto
necessaria per sollevare il carico e Ie forze che 51 scari= cano sui perni A7B,G,C,D.
4) In fig. 5 la tramoggia di carico si alza sulle aste BD e CF
.
di lunghezza rispettivarnente 2,8 e 0,6 metri.Il peso della
tramoggia e Q=120 kN.Si calcoli la spinta del martinetto
~
quando l'asta BD FOrma un angolo di 45 con'l'orizzontale.
vs m
09m
101m
-7-
Universita degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (NOD)
Meccanica degli azionamenti
Esercizio
%
8 Ip
T?
1
2
3 9 A
4
5 F?
%
7 I! corpo 1 di peso P (v. figura) e appoggiato suI piano orizzontale 7 con l'interposizione di cinque strati di materiale diverso e di massa trascurabile (strati 2, 3, 4, 5 e 6). I! filo orizzontale 8 impedisce al corpo 1 di traslare verso destra. Allo strato 4 e collegato il filo orizzontale 9, teso da una forza F applicata all' estremo A.
I! coefficiente di attrito statico fk,k+ 1 tra il corpo k ed il corpo k+ 1, (k= 1 ,2, .. ,6), supposto
0) uguale a quello cinetico, e noto.
Si richiede di determinare:
a) il minimo valore della forza Fin grado trascinare verso destra l'estremo A del filo 9;
b) il corrispondente valore della tensione T del filo 8.
Si esprimano i valori di F e T in [N], con almena quattro cifre significative.
Dati numerici
Dette "u" e "v" Ie ultime due cifre del numero di matricola ###Uv (ad esempio, per il numero di matricola 10927, e u=2 e v=7), si assumano i seguenti dati:
(l'argomento del seno e in radianti; ad esempio, per u=2, v=7, k=3, e f3,4=0.357788).
P = 200+uv+v2 [N]
Universita degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (NOD)
Meccanica degli azionamenti
Trasmissione a cinghia
y
o
x
i
Nella trasmissione a cinghia piatta rappresentata in figura la puleggiaI (motrice)trasmette
potenza aIle pulegge 2e 3 (condotte). GIi assi delle pulegge sono paralleli.
Di ogni puleggia sono noti il raggio esterno R, (i=1,2,3) e Ie coordinate (Xi, Yi)del centro OJ rispetto ad un sistema di riferimentoOxy con giacitura ortogonaIe agli assi delle pulegge. Si ') conoscono inoltre Ie potenzeresistenti N2 e,N3, Ia velocita angolare n.della puleggia 1 edil coefficiente di attrito f tra cinghia e puIegge.
Si richiede di determinare, per verso di rotazione della puleggia 1 prima antiorario, poi' orario:
- la puleggia ove Ie condizioni di aderenza sono piu critiche;
,
- il valore TOmin del minimo precarico di montaggio della cinghia in grado di assicurare la trasmissione del moto.
Dati numerici
Dette "u" e "v" Ie ultime due cifre del numero di matricola ###uv (ad esempio, per il numero di matricoIa 10927, e u=2 e v=7), si assumano i seguenti dati:
R, = 160 - 5 v [mm]; R2 = 80 + 5 u [mm]; R3 =" 110 - 4 v [mm];
N2 = (JO-2u-v)/10 [kW];
nl = 500 - u v [rpm];
(x., Yl) (X2, Y2) (X3, Y3)
= ( 100 + 5 u, 50 + 10 v ) = ( 550 + 10 u, ,.-50 + 10 v ) = ,( 700 - 5 v, 350 - 5 v )
N3 = (10 + 2 u + 3 v) / 10 f = (30+v)/100
[mm]; [mm]; [mm];
[kW]
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a manicotto ~
Sellers ~
Rigido a gusci ~ I
a dischi ~
a flange ~
non omocinetico cardanico semplice ~ ~
cardanico doppio ~ ~ ()
di Oldham 0 ~ U
Mobile Schmidt ~
omocinetico a sfere con centro fisso ~ ~
Tracta ~
a sfere con centro mobile ~ ,
~
a tripode ~ ~ ,
lamellare ~ 0 ~ ~ 0
torsionamente a denti ~ ~ e 0
rigido
a catena ~ ~ ~ .. 0
ad elica 0 ~ ~ 0
a molle elicoidali perif. ~ ~
Flessibile elastico a lamine ~ ~ ~
a molle
Voit Maurer ~ ~
a boccole ~ 0 ~
a pioli ~ ~ ~ ~
elastica a blocchi .
• • • • 0
con elementi
in gomma a collare ~ ~ ~ ~ 0
a disco ~ ~ ~ ~ 0
@ caraueristiche normali o caratteristiche possibili Fig. 10.42. - Giunto di Oldham (a liberta radiale).
torcella
Fig. 10.43. - Giunto di Carda no , e angolo del giunto.
corretto
nan corretto
Fig. 10.44. - Condizioni dimontaggio del doppio giunto cardanico per avere rapporti di trasmissione unitari.
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Fig. 3.18 - Giunto cardanico doppio.
Fig. 3.19 - Albero di trasmissione cardanica in esecuzione corta.
Fig. 3.20 - Albero di trasmissione cardanica normaIe.
Fig. 3.21 -Gruppo con albero seanalato incorporato.
Fig. 5.2 - Giunto larnellare derivato dal giunto cardanico.
Fig. 5.4 - Giunto a lamelle metalliche con otto perni ed in esecuzione doppia.
Fig. 5.5 - Giunto Lamex.
o
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TI PO 1
b
c
b TlPO JI
a
b
TI PO 11I
a
Fig. 5.3 - Forme base degli e1ementi flessibili.
Universita degli Studi di Modena e Reggio Emilia Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica (NOD)
Meccanica degli azionamenti
Giunto dl Cardano
Due alberi concorrenti, A e B, so no collegati da un giunto di Cardano. E' nota il disallineamento angolare a degli alberi e - in un certo istante - l'angolo <j)B formato dall'asse della coppia rotoidale tra croci era ed albero B con il piano che contiene gli assi degli alberi.
Si richiede di determinare, con almena cinque cifre significative, il momenta torcente MB che il giunto trasmette, nell'istante considerato, all'albero B se il momento torcente MA applicato all'albero A e di 300 Nm. Si trascurino attriti ed azioni inerziali.
Dati numerici differenziati
Dette "u" e "v" le ultime due cifre del numero di matricola ###uv (ad esempio, per il numero di matricola 10927, e u=2 e v=7), si assumano i seguenti dati:
-a=2u+7
- 2 2
- <j)B - V +
DIMENSIONAMENTO DEL VOLANO
Si consideri un impianto funzionante in servizio continuo in condizioni di regime periodico. L'impianto e costituito da un motore asincrono trifase a quattro poli, un riduttore ed una macchina operatrice di tipo rotativo.
11 motore, alimentato in corrente alternata a 50 Hz, ha potenza nominale P n- scorrimento nominale sn e momento d'inerzia Jm. Al variare dell'angolo di rotazione dell'albero motore il momenta resistente della macchina operatrice ridotto all'asse del motore ha andamento co stante a tratti: all'interno del periodo vale Mrl per i primi gl giri dell'albero motore, ed e pari ad Mr2 per i successivi g2 giri. Sia inoltre Jo il momento d'inerzia dell'intero impianto - ad esc1usione del motore - ridotto all' albero motore.
Si richiede di:
- scegliere il motore elettrico al1'interno della gamma fornita:
- calcolare il momento d' inerzia del volano da calettare sull' albero motore per conseguire i1
grado di irregolarita 0 assegnato.
DATI
') Sono espressi in funzione delle ultime due cifre, u e v, del numero di matricola (numero di matricola = ###uv).
.on velocita angolare del motore in condizioni nominali di funziomento;
Mm momento motore;
MlJ momento motore in condizioni nominali di funzionamento;
M momento resistente medio (media angolare);
J momento d'inerzia complessivo dell'impianto (ridotto all'asse del motore);
Jv momento d'inerzia del volano;
no velocita angolare delmotore all'inizio del periodo;
.01 velocita angolare del motore dopo i primi 81 giridall'inizio del periodo.
1. Scelta orientativa del motore Mn = P n Inn> (Mr1 gl + Mr2 g2) 1 (gl + g2) = M*
2. Caratteristica meccanica del motore Mm = k (Dy - .0); k = P n I[sn (1 - sn) Dy2]
3. Equazione del moto dell'impianto (10 tratto)
Mm - Mr1 = J dO/dt => k (Dy - .0) - Mr1 = J .0 dn/dcp =>
r .0 dn 1 (a - .0) = dcp (r = J 1 k; a = Dy - Mr1 1 k)
Integrando sui primi gl giri del motore all'interno del periodo si ottiene:
a log[(a - .01) 1 (a - no)] + .01 - no = ~ <PI 1 r
ove si e posto <PI = 2 n gl' Nella equazione (1) le quantita incognite sono no, .01 e t,
(1)
4. Equazione del moto dell'impianto (20 tratto) Analogamente al punto 3 si ottiene:
b log[(b - .01)1 (b - no)] + .01 - no = <P2 1 't
(2)
5. Scarto di velocita
ove
.0 * = Dy - M* 1 k
6. Momento d'inerzia del volano
Le equazioni(l) e (2) possono essere riscritte come: a 10g[1 + Lin 1 (a - no)] - Lin == - <P I/. 't
i b 10g[1 + Lin 1 (b - no)] - Lin = <P2 / 't
,
(3) (4)
ove le unicheincognite so no no e 't'. Eseguendo iI rappo~o membro a membro di (3) e (4) di ottiene:
(5)
La (5) e un'equazione trascendente nelI'unica incognita no; puo essere risolta numericamente ricercandone la radice nell'intervallo aperto ]a + Lin, b[. Se risultasse no - Lin < .on e tuttavia si desiderasse non richiedere mai al motore una potenza superiore a P n- occorrerebbe scegliere un motore pili potente, e riprendere ilcalcolo dal punto at. Notono, la (3) ~ 0 la (4) - porge iI valore di r, mediante it quale si risale a Jv:
J, = k t - Jo ~ Jm
t'In alternativa, si potrebbe imporre ungrado di irregolarita inferiore a quello richiesto e considerare noto, nelle equazioni (3) e (4), il valore di no = .on + Lin, e incognite Ie quantita Lin e r .....
a =: angolo dl pressione
I' a= 0
'! in assenza : d'attrlto
i
a) cecente a. piattello
b) cedente a roteua
Fig. 11.10. - Angolo di pressione con cedente a rullino e a piattello.
bilanciere a dito
Fig. 11.11. - Cedenti ad azione diretta e a bilanciere.
Fig. 2.81.
a)
b)
Fig. 2.82.
rulli rotantl
Fig. 11.14. - Camme a comando positivo c~:m cedente traslante.
Fig. 2.83.
Fig. 2.84.
Fig. 2.87.
Fig. 2.85.
Fig. 11.20. - Intermittore con camma cilindrica.
a) esterno
movente
Fig. 11.21. - Intermittore con camma globoidale.
b) interno
Fig. 11.16. - Meccanismi con ruota di Ginevra.
dentatura a perni \
Fig. 11.17. - Ruota stellare esterna con dentatura ad evolvente.
Fig. 11.18. - R uota stellare esterna con dentatura a pernio
piatto a rulli
doppia
Fig. 11.22. - Intermittore piano.
c) sferico
movente
Fig. 11.19. - Meccanismo a ruota stellare interna.
Fig. 2.92.
a)
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b)
c)
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a)
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c)
Fig. 2.93.
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(ci)
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Fig. 1·2. Standard over-head valve operating mechanism.
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ROTISMO EPICICLOIDALE
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La figura rappresenta 10 schema cinematico di un rotismo epicicloidale ad un grado di liberta. Noto il numero di denti z, (i=1, .. ,6) di ogni ruota, si .richiede di calcolare il rapporto di trasmissione T = D.B/D.A del rotismo esprimendolo come rapporto (con segno) di due numeri interi primi tra loro.
Dati numerici
Dette "u" e "v" le ultime due cifre del numero di matricola ###uv (ad esempio, per il numero di matricola 10927, e u=2 e v=7), si assumano i seguenti dati:
ZI = 19 + 2u;
Z2 = 35 - u;
Z4 = 22 + 2v;
Z5 = 29 - v;
Z3 = 89;
Z6 = 80.
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422 Trasmissioni di potenza
Ingranaggiodrillo
ihgranaggio elicoldale
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ir'lgranaggio conico drillo
Fig. lOA. - Ingranaggi paralleli,
ingranaggio conico a dentl obliqui
ingranaggio a vile
Fig. 10.5. - Ingranaggicotiocrrenti., .'
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ingramlggio a"vite gloQoigale
ingranaggio ippide
ingranaggio b~elico)daJe
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ingranaggi0 sghemb.o elicoidaJe
Fig. 10.6. - Ingranaggi.sghembi.
DENTATURE NORMAL! A t10DULO
Modulo
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0..75
1
1.11,5- i
1,25
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1.5
"1.75 l
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2
2.25
2,5
2.15
3
3,25
3,5
3.75.
4 ). I
N.B.: Nell'ordinazione di coltelli con questi profilioccorre precisare I'antlta delle quote sopra indicate,oppure tutte Ie caratteristiche dell'ingranaggioda dentare. Questi profili possono venire combinati: per esempio profilo Be significa con protuberanza e smusso.
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Controllo dimensionale di dentature cilindriche ad evolvente
Simboli
z
m
a
x
Pb invt-)
Pb
Sb
numero di denti;
modulo circonferenziale;
angolo di pressione circouferenzialedi taglio; correzione;
angolo d'elica di base; funzione dell'evolvente; passo base;
spessore dente sulla circonferenza base;
Misura Wildhaber
E' utilizzata per dentature est erne. Si rileva con un micrometro a piattelli. Si esprime mediante la relazione:
ove:
(1)
~=Hmoo~ W
Sb = m coso; (H 12 + z invce) +2 x sino, (3)
La sostituzione di (2) e (3) in (1) conduce a:
Wk = {m coso; [(1<-0.5) H + z inve.j+ 2 x sinal cosPb (4)
Misura tra sfcrc (0 ruJIi)
E' adottata per dentature esterne (sfere e rulli) ed interne (solo sfere per dentature elicoidali). Si rileva con un micrometro. Per dentature esterne vale la relazione:
inv O = (~/ 2 + a / cosPb) / P - H / z
(5)
ove ~ e fomito dalla (3). Noto e dall relazione precedente, III distanza "e" e datada:
e = p / cosO
Infine Ia quota f e fornita da: f=2a+2e
f'= 2 a + 2 e cos[n/(2z)]
(z pari)
(z dispari)
(6)
(7a) (7b)
Relazioni analoghe alle (5)-(7) possono essere ricavate per dentature interne.
Sez. c-c
k Wk o
P
a .
e
f
numero di denti inseriti tra i piattelIi; misura Wildhaber su k denti;
angolo di pressione al centro sfera (asse milo); raggio cilindro base;
raggio sfera (0 rullo);
distanza centro sfera (asse rullo) da asse mota; misura tra sfere (ruUi).
'fJ
I
RUOTE DENTATE CORRETTE
Un ingranaggio e composto da due mote cilindriche a denti diritti a dentatura esterna, aventi parametri di dentatura noti. Calcolare l'interasse d'ingranamento a' che realizza il gioco normale d'ingranamento gn assegnato, esprimendo il risultato con almeno cinque cifre significative.
DATI
Sono espressi in funzione delle ultime due cifre, u e v, del numero di. matricola (numero di matricola = ###uv).
- modulo m
u
023
4 5 6 7
8
9
m
l.25 1.5 1.75
2 2.25 2.5 2.75
3.25
- numero di denti
-j; - angolo di pressione di taglio [0]
- correzione [mm]
- gioco normale d'ingranamento [mm]
z, = 17 + U a=20
x I = m (v+ 3) / 16 gn = 0.03 m
Z2 = 20 + v
X2 = m (u+1) l 20
Meccanismo per azionamento di slitta
vite
slitta
telaio
slitta
Una vite di manovra e impiegata per spostare una slitta in direzione orizzontale (v. figura).
La slitta ha il baricentro giacente sull'asse della vite ed e appoggiata al telaio in corrispondenza di un piano orizzontale che contiene l'asse della vite. La vite e accoppiata rotoidalmente al telaio mediante due cuscinetti a strisciamento, di cui uno munito di ralle reggispinta. II filetto della vite ha profilo a dente di sega. I cuscinetti a strisciamento e la coppia elicoidale sono dotati di gioco.
Sono assegnati i seguenti dati, alcuni dei quali espressi in funzione delle ultime due cifre del numero di matricola ###uv (ad esempio, per il numero di matricola 27608 e u=O, v=8):
[mm] [mm] [mm] [mm] [0]
diametro dei pemi D 20 +2 u
diametro estemo delle ralle Dr 30 + 2 u + v/2
dj' passo della filettatura h 20 + ul2
diametro medio dell'accoppiamento elicoidale d 22+v
angolo d'inc1inazione della generatrice dell'elicoide e = 21 +u
coefficiente d'attrito relativo al contatto vite-telaio fl 0.15
coefficiente d'attrito relativo al contatto vite-slitta f2 0.08 + ul160
coefficiente d'attrito relativo al contatto slitta-telaio f3 0.12+v/80
massa della slitta m 120 + 5 v
momenta d'inerzia della vite (valutato rispetto al suo asse) J (22 + u) 10-5
accelerazione di gravita g 9.81 [kg] [kg m2] [m/s2]
Supponendo che la velocita v della slitta abbia il verso indicato in figura e che la massa della vite sia trascurabile, si richiede di determinare i momenti M, ed M2 da applicare alla vite per imprimere alla slitta un'accelerazione a.= 2 m/s2 e, rispettivamente, a2= --:2 m/s2 (l'accelerazione della slitta e positiva se concorde con la velocita v; i momenti sono positivi se concordi con la velocita angolare della vite). Si esprimano M, ed M2 in [Nm], con almena tre cifre significative.