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Il Gruppo Terapeutico, Prefazione
Il Gruppo Terapeutico, Prefazione
Prefazione
Nizzoli ♦
♦ Prefazione
to un obiettivo e gruppi che durano in pratica per sempre; ci sono gruppi di-
rettivi dove il partecipante riceve la consegna del da farsi e altri non-diretti-
vi; ci sono gruppi omogenei in cui tutte le persone affrontano lo stesso pro-
blema, e gruppi disomogenei composti da persone con problemi diversi tra
loro; gruppi verbali dove si esprimono le emozioni tramite la parola, ed altri
non verbali in cui le emozioni vengono “agite” come nel role-playing, nel-
lo psicodramma o nella psicomotricitа. Esistono anche gruppi di mutuo e di
aiuto, ma qui non c’è un terapeuta a guidare il gruppo; di solito c’è un leader,
un aiutante, un “helper”, cioè una persona che ha giа a suo tempo affrontato
il problema del gruppo.
Insomma c’è una vasta gamma di gruppi possibili.
In gruppo le persone possono affrontare le stesse sfide, le stesse paure o
le stesse lotte che potrebbero affrontare in ‘individuale’, ma lo fanno con al-
tri; il che aiuta nel sentirsi meno isolati. Ma nei gruppi si ha l’opportunità di
aiutare l’altro, di sentirsi utili, di fare il gesto di aiuto che si aspetta di riceve-
re. Parlare dei propri problemi o sentire da altri problemi simili: sono emo-
zioni spesso liberatorie.
Ma perché il gruppo dia i benefici che può dare c’è bisogno di una ge-
stione “saggia” che faccia rispettare le singole persone, che suggerisca e pre-
tenda la discrezione reciproca rispetto ai temi ed ai racconti delicati che pos-
sono uscire; che dia la parola a tutti senza che solo qualcuno prenda il centro
della scena e non la molli più. Se accadono queste cose il gruppo può diven-
tare un tormento e non dare i benefici che invece potrebbe.
Il testo accanto ad uno squaderna mento generale storico e metodologi-
co della terapia di gruppo offre due saggi: uno sul trattamento di gruppo con
pazienti con disturbo mentale ed in trattamento residenziale e l’altro di un’at-
tività informale, territoriale. Dopo la teoria, due esperienze concrete sui due
estremi dell’articolazione potenziale in cui il gruppo terapeutico è una pos-
sibile risorsa.
Umberto Nizzoli
Direttore di Personalità/Dipendenze