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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 01 DICEMBRE 2009, N. 25318

Svolgimento del processo

Con sentenza n. 2199 del 2003 11 Tribunale di (...) respingeva la domanda proposta da (XY) nei
confronti delle (ABC) di declaratoria di illegittimità intimatole in data 20.09.2001 per giusta causa.
Il Tribunale, disattesa l'eccezione di tardività della contestazione sollevata dalla (XY), riteneva che
il comportamento addebitato alla ricorrente, consistito nell’avere pagato la pensione a delegati fittizi
di pensionati deceduti e sanzionato in sede penale, fosse caratterizzato da colpa grave e come tale
sufficiente a giustificare il licenziamento.
Proposto appello da parte della (XY)., la Corte di Appello di (...) con sentenza n. 842 del 2005, in
riforma della decisione impugnata, ha annullato il licenziamento e condannato le (ABC) a
reintegrare la dipendente nel posto di lavoro, con le conseguenti statuizioni di carattere retributivo e
previdenziale. Sostanzialmente la Corte milanese ha ritenuto che fosse stato violato l'art. 7 della
legge n. 300 del 1970 in relazione al principio di immediatezza della contestazione degli addebiti,
intervenuta il 20 agosto 2001 dopo l'emissione della sentenza 25 giugno 2001 del GIP del Tribunale
di (...), a distanza di circa otto anni dall'accadimento dei fatti (luglio- agosto 1993) e da circa sette
anni da quando erano stati conclusi gli accertamenti interni e formulate le conclusioni da parte degli
ispettori postali (dicembre 1994).
Le (ABC) ricorrono con tre motivi, illustrati con memoria ex art. 378 C.P.C.
La (XY) resiste con controricorso. (………….)

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LA VERSIONE INTEGRALE DELLA SENTENZA E’ DISPONIBILE SU

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