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Progetto I Care:

Imparare, Comunicare, Agire


in una rete Educativa

I° incontro con:
Mario Bertini,
Mariapia Gagliardi
Valeria Grillo
Il patto formativo in aula

1. Il MANDATO del Ministero

2. La DOMANDA delle scuole

3. PERCHE’ qui NOI: la storia nella storia

4. Il nostro RUOLO
1.Il mandato del Ministero
(normativa 1536, 28-09-2007)

Il Ministero della Pubblica Istruzione promuove


negli anni scolastici 2007/2008 e 20008/2009 il
Piano Nazionale di Formazione e Ricerca
“I CARE”
specificamente rivolto ai problemi dell’integrazione
scolastica e sociale dei ragazzi con disabilità e, più
in generale, finalizzato a realizzare una effettiva
dimensione inclusiva della scuola italiana
Il mandato del Ministero
presenta alcuni limiti e incongruenze
sia di sostanza che di terminologia
ma anche punti di forza
…punti di forza

a) “I CARE intende mettere in moto un


sistematico e diffuso processo di formazione”

Questo aspetto coincide con la proposta


metodologica da noi sperimentata più volte e che
vi proporremo più tardi (“ingranaggi”)
…punti di forza

b) “I CARE propone “l’adozione di metodologie


didattiche e organizzative coerenti con
l’obiettivo dell’inclusione”

Con la necessità di adottare metodologie didattiche


innovative ci siamo confrontati anche noi, nella fase
di sperimentazione del modello, grazie alla
collaborazione delle scuole coinvolte (integrazione
delle competenze di vita con il curriculum,
riconoscimento degli stili cognitivi, ecc.)
…inclusione

Il termine “inclusione”, traduzione italiana di inclusion, insistentemente ripetuto nella


normativa 1536, è stato proposto e adottato dalla comunità europea in sostituzione
del termine integrazione riferito essenzialmente ai “diversamente abili”.
La spiegazione/definizione che ne danno i dizionari inglesi, sia il Collins che l’Oxford,
ci può chiarire il senso del termine adottato. Per inclusion il Collins intende:
“L’inclusione di qualcuno (o di qualcosa) in una cosa più grande, è l’operazione di
rendere l’altro parte di qualcosa di più grande.”
Sulla stessa linea l’Oxford spiega l’includere come l’atto di abbracciare o contenere
(comprise) qualcos’altro o qualcun altro.
Nel dizionario Devoto Oli di italiano invece, per inclusione si intende “inserimento
stabile o funzionale” e porta come es. l’inserimento di qualcuno in una graduatoria.
Sarà necessario perciò riflettere insieme su quale senso dare a questo termine e su
quali aspetti sarà necessario lavorare per rendere il progetto realizzabile ed
efficace.
…punti di forza

c) “I CARE promuove modalità di formazione


affidata alla partecipazione degli insegnanti
coinvolti non come semplici destinatari”… ma
come soggetti attivi nel processo

Così come per l’alunno anche gli insegnanti,


secondo De Mauro, non vanno più considerati
“oggetto di insegnamento ma soggetto di
apprendimento”
punti di forza

d) I CARE propone di “valorizzare le esperienze


pregresse”

In una scuola che aderisce a questa proposta si


riconosce come risorsa ciò che è già presente e
che è già stato fatto, ed è frutto dell’impegno e
dell’attivazione degli insegnanti
punti di forza

e) I CARE propone come ambiti di ricerca e di


approfondimenti tematici la Classe (insegnanti e
alunni), la Scuola (organizzazione), la famiglia e la
comunità

Siamo perfettamente in sintonia, ma ne parleremo dopo,


sulla rilevanza di un pieno coinvolgimento di tutte le
componenti responsabili dello sviluppo e
dell’integrazione scolastica e sociale dei ragazzi con
disabilità e, più in generale, finalizzato a realizzare
un’effettiva dimensione inclusiva della scuola italiana
punti di debolezza

a) “I CARE intende avviare un sistematico processo


di formazione che….. consente approfondimenti
teorici e promuove l’innovazione metodologica
didattica e organizzativa utilizzando la
metodologia della ricerca

Non chiarezza sull’attribuzione del termine ricerca.


Probabilmente non si fa riferimento ad una ricerca su
basi scientifiche tradizionali ma si intende, in sintonia
con il Devoto-Oli , “un’attività avente per fine un
ritrovamento”
punti di debolezza

b. I CARE prevede tempi di attuazione pressanti


e finanziamenti scaglionati

Sui tempi di attuazione pressanti ci


sperimenteremo già in questi giorni, sui
finanziamenti scaglionati fino a giugno non
sapremo se ci sarà il secondo anno di progetto
2. La domanda delle scuole
ricavata dall’analisi delle esperienze pregresse

1. Modalità di individualizzazione e
personalizzazione dei saperi messe a punto
dalle scuole
2. Elementi di didattica
implicita/organizzazione del contesto
attivati
3. Offerta formativa riferita all’integrazione
delle diversità
…La domanda delle scuole

4. Esperienze di aggiornamento e
formazione
5. Esperienze di rete
implicita/organizzazione del contesto
attivati
6. Elaborazione del PEI
7. Coinvolgimento della famiglia/
formazione/associazionismo/valutazione
…La domanda delle scuole

8. Conoscenza e uso del modello ICF

9. Cosa fa la scuola per l’orientamento/le


pari opportunità
3. Perché qui noi:
la storia nella storia

Ci frequentiamo dal 2001 grazie al


progetto: La promozione dello
sviluppo personale e sociale nella
scuola:il modello “Skills for life”
4. Il nostro ruolo

- facilitatori di processo
- “interpreti” del mandato ministeriale e
della domanda della scuola
- competenti nell’area psicologica (non ne
sappiamo niente di didattica) = rispetto dei
ruoli
Cosa ci aspetta oggi:

• Lezione teorica di Mario Bertini


• Intervallo di 10 minuti
• Laboratori

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