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PNL 3

INTRODUZIONE ALLE STRATEGIE MENTALI


CHIAVI DELLA COMUNICAZIONE E DEL CAMBIAMENTO

NUOVI APPROCCI ALLE STRATEGIE


MENTALI ED ELEMENTI DI COMUNICAZIONE
NON VERBALE: I MOVIMENTI OCULARI ED
IL LORO SIGNIFICATO
A CURA DEL DR. MARCO PARET

INTRODUZIONE: comprendere gli altri dietro


la loro maschera

Come ragionano i nostri interlocutori?


E possibile dalla semplice comunicazione non verbale, cio dai loro gesti,
movimenti ed azione comprendere chi sono e come costruiscono i loro pensieri?
Si tratta di una serie di conoscenze utili per la vita, lamore, la professione, il
successo.
Da molti anni sono in corso studi per comprendere le cosiddette strategie
mentali, ovverosia il funzionamento interno della nostra mente.
Le strategie mentali sono il modo in cui organizziamo i nostri processi di
pensiero.
Una comprensione delle strategie mentali puo permettere ad esempio di creare
maggior Rapport, cio disponibilit, con la persona di fronte.
La chiave del rapport infatti entrare nel mondo dellaltro.
Capire le strategie mentali puo essere una tappa per copiare un comportamento
estremamente efficace di una persona.
Ho piacere di offrire alcune considerazioni utili realizzate dalla nostra scuola per
permettere anche ad altri di utilizzare tali strumenti evoluti.
Questo libretto vuole rendere possibile sia facilitare lo sviluppo di maggiore
cultura e maggiora conoscenza, sia dare indicazioni che possano essere utilizzate
per comprendere meglio i nostri interlocutori.
Questopera divisa in due parti complementari: nella prima esporremo alcune
nuove ricerche ed il loro risultato in rapporto ai cosiddetti Movimenti Oculari.
I movimenti oculari, assieme alle parole ed ai movimenti delle mani, sono tra gli
strumenti pi importanti per la comprensione delle strategie mentali.

Nella seconda verranno analizzate le cosiddette strategie mentali proponendo


una nuova metodica che tiene conto dello strato pi profondo della personalit,
la cosiddetta metastrategia o sinestesia di base, la quale influenza
profondamente la costruzione dei nostri programmi mentali.

DALLA PNL ALLA PNL 3: NUOVE LUCI SULLO STUDIO DEI


MOVIMENTI OCULARI E DELLE STRATEGIE MENTALI

Esiste uno stretto legame tra corpo e mente.


Nel corpo riflettiamo i nostri processi mentali attraverso movimenti delle mani,
degli occhi e di tutto noi stessi
Uno tra gli aspetti pi affascinanti delle nuove neuroscienze la possibilit di
comprendere il comportamento ed i processi mentali di chi ci sta di fronte a
partire da indici non verbali quali movimenti oculari ed altri elementi.
I movimenti delle mani seguono specifici modelli che saranno analizzati pi
avanti, ed anche gli occhi riflettono come stiamo pensando.
Osserviamo mentre stiamo parlando con un interlocutore: raramente ci fisser
continuamente, spesso le sue pupille si muoveranno in varie direzioni. Ancora di
pi quando lui a parlare. Tutti quanti, infatti, quando parliamo, manifestiamo
nel corso del discorso brevi movimenti delle pupille a destra, sinistra in alto ed
in altre direzioni senza apparente correlazione con losservazione di un oggetto
reale.
Possiamo facilmente renderci conto di tale tipo di comportamento non verbale
quando poniamo una domanda e la persona cerca una risposta: facile che i suoi
occhi guardino in varie direzioni come a cercare una rispostala cosa notevole
che in realt il nostro interlocutore non sta osservando oggetti reali: sta solo
pensando.
Questo succede perch i nostri processi mentali influenzano anche il movimento
dei nostri occhi.
Quindi: Il movimento degli occhi in relazione con i processi mentali di una
persona e quando parliamo con qualcuno possiamo osservare come questi
muove i suoi occhi, e da questi elementi comprendere il suo tipo di personalit
ed il tipo di processi mentali che hanno luogo nella sua testa.

I MOVIMENTI OCULARI E LA LORO FUNZIONE IN VARIE


CULTURE
La scoperta della relazione tra movimenti oculari e funzionamento della mente
era gi diffusa nellantichit e in varie culture. Ad esempio nello Yoga esiste un
tipo di ginnastica particolare di tipo oculare, mentre nello Dzogchen (tradizione
Bon tibetana) le posizioni oculari sono utilizzate per stimolare particolari qualit
dellanimo.
CENNI STORICI: GLI ANNI 80 ED IL METODO DILTS
I primi accenni a tale possibilit vengono da analisi condotte dal ricercatore R.
Dilts e dal padre (che da parecchi anni stava gi analizzando largomento) negli
anni 80.
Tali elementi vengono ad esempio utilizzati come ausilio per lestrazione delle
strategie mentali e raccolti allinterno della definizione segnali di accesso.
Negli anni 80 viene codificata una prima maniera di leggere tali segnali
rapportandoli ai canali sensoriali.
I canali sensoriali sono una semplificazione della realt e rappresentano i sensi.
In pratica si rapporta ad ogni movimento oculare un senso che le persone
utilizzano per rapportarsi allambiente che li circonda.
Quindi, Vista, Udito, Sensazione etccorrispondono a posizioni oculari
differenti. Tale descrizione una semplificazione, ma di facile apprendimento
e puo servire per incominciare ad esercitarsi.
I SEGNALI OCULARI SECONDO IL METODO DILTS:
UNUTILE SEMPLIFICAZIONE
Secondo tali osservazioni si crea il seguente schema empirico:
Posizione Alto Destra: Vc VISIVO COSTRUITO
Posizione Alto Sinistra:Vr VISIVO RICORDATO
Posizione Destra a livello: Ac UDITIVO COSTRUITO
Posizione Sinistra a livello: Ar UDITIVO RICORDATO
Posizione Basso a destra: K CENESTESICO (termine per indicare
emozioni e sensazioni)
Posizione Basso a Sinistra: Di DIALOGO INTERNO
NOTA: E probabile avere un sistema sensoriale in tale posizione, ma
ovviamente non ne esiste la certezza, in quanto alla base dei movimenti non
sono i sistemi sensoriali, bensi delle particolari e specifiche attitudini mentali
che vedremo successivamente e che abitualmente implicano lutilizzo di
determinati canali sensoriali.
Potete esercitarvi ad imparare a riconoscere i segnali oculari del vostro
interlocutore in rapporto alle sensorialit probabili da lui utilizzate:

COME UTILIZZARE LO SCHEMA


A seconda della direzione presa dalla pupilla, sapremo che sistema
rappresentazionale in questo momento il nostro interlocutore sta probabilmente
utilizzando.
Conoscere tale informazione utile ad esempio per rapportarci a lui, infatti
potremo entrare a parlare accordandoci con la sua specifica maniera di
ragionare.
Facendo leva sullutilizzo del sistema sensoriale, ci troveremo automaticamente
a comporre frasi che si accordino con le sue attitudini mentali.
Se volete verificare tali movimenti, necessario porre allinterlocutore una
domanda che presuppone una risposta secca. Ad esempio: Dove sei andato in
vacanza lanno scorso?. In Francia. Prima della risposta gli occhi
guarderanno in una determinata direzione indicandovi il probabile canale
preferenziale. Il cosiddetto Visivo guarda in alto come se cercasse la risposta in
un mondo immaginario sopra la sua testa; il cosiddetto Auditivo guarda in
orizzontale; il cosiddetto Cenestesico rivolge lo sguardo in basso. importante
cogliere lattimo prima della risposta in quanto i suoi occhi potrebbero andare in
pi direzioni, in quanto ricerca in pi canali sensoriali. Dovete prendere in
considerazione lultima direzione prima della risposta. In questa maniera
otterrete il suo canale preferenziale o CANALE DI ACCESSO che vi
consentir di entrare in sintonia con il vostro interlocutore.

POSIZIONE COSIDDETTAVISIVA

POSIZIONE
COSIDDETTACENESTESICA
POSIZIONE COSIDDETTAAUDITIVA

Se invece gli sottoponete una domanda che presuppone una riposta pi lunga vi
fornir il secondo canale che utilizza meno frequentemente rispetto a quello di
accesso.
Sulla base di queste osservazioni si crea un modello che si basa sui canali
sensoriali e potremo parlare col visivo ricordandoci di utilizzare immagini
mentali, e col cenestesico utilizzando sensazioni etc...
Abbiamo messo nei disegni le parole visivo, uditivo, e cenestesico tra
virgolette, in quanto questo modello va bene in un primo livello di
apprendimento, per semplificare lanalisi delle risposte. Per raggiungere la
massima efficacia infatti importante comprendere che si tratta di
unAPPROSSIMAZIONE di una realt pi complessa e varia utile, in una prima
fase di apprendimento e pratica.
Concentrarsi sul concetto di canale sensoriale aiuta ad esempio al praticante a
ricordarsi di creare IMMAGINI MENTALI per chi guarda in alto, anche se poi
unimmagine mentale conterr al contempo suoni e sensazioni.
PARLARE IN
MANIERA VISIVA
IMPLICA:

PARLARE IN
MANIERA UDITIVA
IMPLICA:

Creare immagini mentali Utilizzare parole e


complete
riflessione (basso a
sinistra)

PARLARE IN
MANIERA
CENESTESICA
IMPLICA:
Concentrarsi sulle
sensazioni e sulle
emozioni specifiche

LE STRATEGIE
Osservare i movimenti degli occhi appare di utilit per determinare la sintassi
delle cosiddette sequenze mentali di rappresentazione sensoriale, ovverosia il
modo in cui la mente processa le informazioni che riceve. Se io osservo la
sequenza di movimenti oculari accedo infatti a come la persona organizza
linformazione.
I RISULTATI PRATICI
Si tratta di uno schema altamente efficiente per determinare le strategie mentali
dellinterlocutore. Tuttavia importante comprendere che se utilizziamo i

termini Visivo, Uditivo e Cenestesico stiamo utilizzando una definizione non


completa del significato del movimento oculare. Di qui gli sviluppi della PNL 3
nellindividuare nuovi schemi compatibili con gli antichi e nello stesso momento
in grado di integrare nuove possibilit di analisi.

NOTA: ANNI 80-90: I NUOVI AGGIORNAMENTO DEI RISULTATI SPERIMENTALI


E LA NASCITA DI NUOVI MODELLI PNL3 PERCHE LA DEFINIZIONE
SENSORIALE DEVE ESSERE INTEGRATA
Il modello sopra descritto da parte di professionisti esperti porta dei risultati a volte stupefacenti , ricordandosi
tuttavia che si tratta di una prima approssimazione che necessario integrare con le osservazioni che saranno
esposte in seguito.
Coloro che sono abituati alla vecchia nomenclatura V A K potranno trovare nuovi input in questopera.
La necessit di rivedere lantica nomenclatura viene dalla ricerca.
In particolare le sperimentazioni di laboratorio (Reese et al.) mostrano:
- Una media correlazione per il canale visivo in alto
- Una bassa correlazione per il canale uditivo a livello
- Nessuna correlazione per il canale cenestesico, nel senso che emozioni potevano essere percepite anche in altre
posizioni.
Una successiva analisi condotta per conto di unindustria automobilistica, al fine di determinare se i movimenti
oculari avessero influenza sul comportamento del guidatore e determinati tipi di immaginazione lo distraessero
pi di altri, mostrava come le immaginazioni visivi si diffondessero in tutta larea oculare, mentre i movimenti
conseguenti ad unimmaginazione uditiva tendevano a concentrarsi esclusivamente attorno alla zona centrale
dellocchio.
Il concetto di senso funziona infatti poich concentrandosi sul singolo senso si attivano specifiche attitudini
mentali.
E anche interessante come ricerche eseguite tagliando la connessione tra i due emisferi cerebrali tendano a
suggerire lutilizzo per scopi diversi dei movimenti nel campo visivo destro e sinistro.
E possibile legare i movimenti dalla parte sinistra dellocchio ad accessi allemisfero destro del cervello e i
movimenti dalla parte destra allazione dellemisfero sinistro.
E necessario che integriate anche questo sistema per avere la massima comprensione dei movimenti oculari e
riuscire ad estrarre strategie effettive.

POSIZIONE DESTRA/POSIZIONE SINISTRA


Ognuno dei due emisferi cerebrali coordina una parte del corpo; lemisfero
destro coordina la parte sinistra del corpo mentre lemisfero sinistro coordina la
parte destra del corpo.
Tale dinamica viene chiamata controlaterale.
Ogni emisfero ha funzioni differenti/
Questo permette di creare un modello bipolare da integrare sicuramente con il
precedente, e nel contempo anche utile in varie circostanze da solo.
Tale modello emisferico destro/sinistro un altro modo di studiare i segnali
oculari, in quanto ad ogni emisfero possono essere legate posizioni oculari
specifiche.
La nostra ricerca ha permesso di combinare questo approccio col precedente
delle sei posizioni.

Presentiamo ora lattivit di ogni emisfero.


EMISFERO SINISTRO: APPROCCIO ANALITICO

Quando lavoriamo ed analizziamo le cose con attenzione mettiamo in azione


lemisfero sinistro.
Al cervello sinistro legato lapproccio analitico, la capacit di isolare e
separare gli elementi, e la capacit di utilizzare un approccio linguistico
/deduttivo. Esso opera passando in rivista ogni elemento e trattenendo quelli che
gli sembrano importanti.
Allemisfero sinistro legato il movimento dellocchio verso destra, grazie ad
una dinamica cosiddetta controlaterale
EMISFERO DESTRO: VISIONE GLOBALE

Limmagine soprastante un simbolo, una metafora, immediatamente


comprensibile dallemisfero destro.
Al cervello destro legato lapproccio sistemico, la capacit di collegare
elementi tra di loro, la capacit di immaginazione. Esso opera attraverso una
visione globale delle cose, collegando avvenimenti differenti e cercando ragioni
dietro le loro relazioni.
Allemisfero destro legato il movimento dellocchio verso sinistra, grazie ad
una dinamica cosiddetta controlaterale

analisi dei
dettagli
selezionando I
pi importanti:
ragionamento
dalla causa
alleffetto
(causa/effetto)

Emisfero sinistro
(coordina la parte
destra del corpo)

Visione del
quadro di
insieme con
ragionamento
per analogia
ed equivalenza
(equivalenza)

Emisfero destro
(coordina la parte
sinistra del corpo)

Lo schema soprastante mostra come lemisfero sinistro ragioni per causa/effetto,


mentre lemisfero destro per equiivalenza.
UN SUGGERIMENTO PER LA PERSUASIONE
Questa constatazione fondamentale ad esempio per la persuasione: quando
presentiamo qualcosa rivolgiamoci ad entrambi gli emisferi di modo da ottenere
il massimo del risultato.
In genere comunque meglio partire dal quadro globale e da esempi ed analogie
per introdurre successivamente gli elementi dellemisfero sinistro.
ESEMPIO
Nel presentare una nuova auto:
Euna freccia!
Perch il frutto delle pi recenti ricerche etc. etc.
IMPATTO
Ragione LOGICA
EMOZIONALE

COME CAPIRE DAI MOVIMENTI OCULARI RAPIDAMENTE


SE UNA PERSONA DA PREVALENZA ALLEMISFERO
DESTRO O ALLEMISFERO SINISTRO
Le conoscenze indicate pi sopra sul funzionamento dellemisfero destro e
sinistro possono essere quindi di aiuto per capire dal movimento degli occhi se
una persona utilizza maggiormente lemisfero destro od il sinistro
MOVIMENTI A DESTRA E SINISTRA
I movimenti a destra e sinistra sono correlati ai due emisferi e ci possono dire se
una persona pi logica o immaginativa.
2 - Quando incominciate a parlare con lei, osservate dove volge gli occhi:

Se volge gli occhi a sinistra significa che da prevalenza allemisfero DESTRO.


Questa persona ragiona quindi per equivalenze ed analogie (Verificate!). Il suo
emisfero destro dominante e produce onde alfa (di riposo) il 50% del tempo.

Se invece scoprite che volge gli occhi a destra significa all80% prevalenza
dellemisfero SINISTRO. Questa persona ragiona quindi per causa/effetto.
Questa persona preferir le immagini globali ai dettagli specifici anche chiamati
con termine inglese chunk down.
Se per di pi questa persona muover I suoi occhi costantemente da destra a
sinistra senza che possiate determinare da che lato ha iniziato anche probabile
che si tratti di un tipo a dominanza sinistra. Questo perch sono le persone con
emisfero sinistro dominante (secondo le osservazioni del dr. Bakan) che hanno
onde alfa (di riposo) solo il 20% del tempo.
Le persone con ragionamento specifico e dominanza dellemisfero sinistro
vengono anche chiamate Chunk Down (pezzi piccoli in inglese) per la loro
abitudine a spezzettare le informazioni.

ESEMPIO
Se una persona nel raccontare si sofferma sulle minuzie, sulle enumerazioni
etc specifico (CHUNK DOWN)
Le persone con ragionamento generale e dominanza dellemisfero destro
vengono anche chiamate Chunk Up e ragionano in maniera generale.
ESEMPIO
Se una persona nel raccontare una serie di episodi molto generale con ampi
panorami CHUNK UP. Dovremo parlargli in maniera generale per adattarsi al
suo livello.
.

1 Potete controllare confrontando col suo modo di ragionare ed esaminare le


cose:
se utilizza tante espressioni di causa/effetto e logiche utilizza
maggiormente lemesfero sinistro
se per contro effettua molte equivalenze ed analogie utilizza prevalentemente
lemisfero destro
UTILIZZO APPLICATIVO
Presentate le informazioni in maniera logica a coloro i cui segnali oculari
mostrano che utilizzano lemisfero logico ed in maniera immaginativa agli altri.
Attenzione: questa dinamica vale per la spiegazione RAZIONALE di un
argomento (maggior comprensione). Lutilizzo invece del dialogo in amniera
incrociata tende a produrre AFFASCINAZIONE.

DALLA PNL ALLA PNL 3: INTRODUZIONE AD UNA NUOVA


MANIERA DI CONSIDERARE I SEGNALI OCULARI
Come vedete, lo schema Destro/Sinistro completa lo schema originario dei sei
movimenti. Ecco perch necessario un nuovo modello, che integri e permetta
nuove applicazioni.
I due schemi possono essere infatti completati luno dallaltro.
Quella che proponiamo in questo libretto una nuova maniera di leggere tali
segnali, il cui fine permetterci di estrarre il massimo di informazioni dai
movimenti oculari del nostro interlocutore.
Detto tra parentesi, tale visione pi coerente con i risultati sperimentali
eseguiti dagli anni 80 ad oggi, ma nel contempo anche rispettosa del fatto che
molte persone hanno ottenuto risultati col metodo proposto in tali anni.
PRINCIPI
1 I segnali oculari non hanno connessione diretta coi canali sensoriali
utilizzati, ma solo correlazione INDIRETTA. La ragione per cui certi sensi
sembrano pi presenti in certe posizioni legata alla caratteristica
dellattivit mentale legata ad un certo movimento. Al contempo i segnali
oculari sono comunque utili indicatori dei processi di pensiero
2 I segnali oculari sono correlati allo stesso schema dei movimenti delle
mani (vedi manuale di tecniche P.O.L.) e corrispondono allorientamento
dellindividuo nei confronti dellambiente.
In particolare:
I movimenti in alto ed in tutto il campo visivo sono connessi ad attenzione a
STIMOLI (ricordati od immaginati) ESTERNI. E riprendono le fissazioni gi
osservate al momento della prima fissazione delloggetto.
In questa maniera tutti i movimenti ampi corrispondono alla creazione di
IMMAGINI MENTALI accompagnate dalle relative eventuali sensazioni o
suoni (normalmente le sorgenti dei suoni sono a livello con le orecchie e quindi i
movimenti a livello sulla sinistra sono spesso connessi col ricordo di voci di
persone che ci hanno parlato).
I movimenti in basso corrispondono ad attenzione della persona
ALLINTERNO DI SE STESSA, distaccandosi dagli stimoli sensoriali esterni
(vista ed udito) utilizzando canali sensoriali appropriati.
METTERE TUTTO ASSIEME: INTEGRARE LE RICERCHE
SPERIMENTALI, LO SCHEMA DELLE SEI POSIZIONI E LE
SPERIMENTAZIONI EFFETTUATE
Gli elementi proposti finora ci permettono di creare un NUOVO SCHEMA di
movimenti oculari che amplia il precedente gi esistente e lo connette ai risultati
sperimentali finora acquisiti in modo coerente.

ALTO: ATTENZIONE ALLESTERNO


CONCETTO CORRELATO INDIRETTAMENTE ALLA VISTA
VISIONE SPECIFICA
Progettualit logica.
Chunk Down (specificazione)
delle immagini. Corrisponde
ad una attivit di
costruzione mentale
Risponde alla domanda
come mi costruisco il
futuro?. Normalmente se le
pupille vanno in questa
direzione abbiamo una
immagine mentale in quanto
con movimenti saccadici
corrispondenti a come se la
vedessimo davvero.
Possiamo avere anche
ASSIEME, suoni
corrispondenti (raro in
quanto sono rari i suoni
dallalto) o sensazioni (pi
frequente) (ex Visivo
Costruito della PNL)
Immagini ed anche Suoni
costruite logicamente.
Musica e costruzione
musicale tipica
dellemisfero sinistro
Chunk Down (specificazione)
delle sensazioni.
Risponde alla domanda
come mi sento
specificatamente?. In realt
lemisfero sinistro ha meno
bisogno di toccare le cose: la
visione periferica gli fornisce
informazioni sufficienti (ex K
cenestesico della PNL)

VISIONE GENERALE

Esperienze Vissute.
Visione di insieme non specifica.
Immagini ricordate ed
immaginate liberamente.
Normalmente se le pupille vanno
in questa direzione abbiamo una
immagine mentale in quanto con
movimenti saccadici ampli
corrispondenti a come se la
vedessimo davvero. Possiamo
avere anche ASSIEME, suoni
corrispondenti (raro in quanto
sono rari i suoni dallalto) o
sensazioni (pi frequente) (ex
Visivo Ricordato della PNL)
Immagini ed anche Suoni ricordati
ed immaginati: lemisfero destro si
lascia penetrare dai suoni. Questa
laltezza in cui i suoni e le voci
sono state memorizzate.
Manipolazione/Pensiero Concreto
Lemisfero destro del cervello ha
bisogno di manipolare gli oggetti.
Costruisce il suo ambiente
analizzando tattilmente i dettagli.
Si puo pensare che questo si
connetta al cosiddetto Dialogo
Interno ovverosia alla capacit
riflessiva che si esprime a parole.
Le parole non sono comunque
esclusive di tale posizione bensi
solo preponderanti (ex Di
Dialogo Interno della PNL)

BASSO: ATTENZIONE ALLINTERNO


CONCETTO CORRELATO INDIRETTAMENTE ALLE SENSAZIONI
INTERNE

Lo schema puo essere ulteriormente ampliato in quanto possiamo inserirvi


ulteriori specificazioni.
Abbiamo volutamente indicato un numero pi ampio di frecce, in quanto il
passaggio da una posizione allaltra sfumato.
La posizione al centro defocalizzata legata alla percezione di immagini mentali
VANTAGGI DEL MODELLO
Lo schema sopra indicato puo aiutarci nellindividuare gli elementi costitutivi
fondamentali delle strategie Mentali
Ad esempio possiamo individuare:
- Progettualit Logica PL
- Emozioni E
- Pensiero Concreto PC
- Esperienze Vissute EV
NOTA, poich le strategie mentali sono qualcosa di globale, sempre utile
integrare tali indicatori con ulteriori elementi.
COME UTILIZZARE IL MODELLO
A questo punto acquista particolare importanza il seguente modello di analisi dei
Movimenti oculari.
Primo Punto: la persona guarda a destra od a sinistra?
(ci determina la dominanza emisferica)
Secondo Punto: guarda in basso od in alto?
(ci determina lattenzione allinterno od allesterno)
Utilizzate termini LOGICI per lemisfero sinistro (parte destra del corpo) e
termini IMMAGINATIVI per lemisfero destro (parte sinistra del corpo)
Successivamente individuate se gli occhi vanno pi verso il basso (pensiero
rivolto allinterno) o verso lesterno. Potete utilizzare tale informazione per
comprendere gli elementi referenti della persona.
Utilizzate il concetto sensoriale e siate polisensoriali, utilizzando sia immagini,
che suoni, che sensazioni.

GESTUALITA DELLE MANI


Il secondo elemento fondamentale per la determinazione delle strategie mentali
attraverso la Comunicazione Non Verbale sono i movimenti delle mani.
Giriamo per la citt ed osserviamo i movimenti della gente. Le persone
gesticolano e muovono le mani.
Osservando il modo in cui le persone gesticolano con le proprie mani permette
di capire molto del loro carattere, del loro modo di porsi e delle modalit seguite
nel loro comportamento comunicativo.
A certi tipi di movimento della mani corrispondono anche specifiche AREE
SPAZIALI: certi tipi di persone tendono ad avvicinarsi fino a toccare gli altri,
mentre altri rimangono pi distaccati.
GESTUALIT ED ATTEGGIAMENTO
Inconsciamente ci viene da reagire a certe gestualit degli altri, e questo in
funzione della nostra storia personale.
I movimenti delle mani e la loro gestualit sono infatti collegati a modi specifici
di atteggiarsi nei confronti dellambiente circostante. Possiamo capire chi ci sta
davanti osservando semplicemente il suo comportamento e la sua modalit
comunicativa.
Indicatorio
Modo di fare diretto, mano tagliente, attegiamento TESTA
Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet
Superlogico
Utilizzo del ragionamento, atteggiamento PETTO
Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet
Propiziatorio
Attenzione sulle emozioni, palmo verso lalto, atteggiamento ADDOME
Clicca qui per i dettagli: devi essere connesso ad internet
Misto
Esiste infine un quarto sottotipo che costituito da un misto dei
precedenti. La differenza essenziale con quelli che lo precedono risiede
forse nella sua memoria dei comportamenti passati che gli permette
maggiore flessibilit di azione. Questo tipo corrisponde alla posizione
piedi

Tutti questi tipi di persone, con gestualit differenti, sono divisi a loro volta in
vari sottotipi. Questo argomento approfondito sul Web in quanto si tratta di
notizie gi fornite precedentemente in altri manuali.
COME UTILIZZARE LE INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA
GESTUALIT SPECIFICA DI OGNI PERSONA
E piacevole potersi esercitare in tali abilit.
Per rendersi conto di quanto detto pi sopra la cosa pi semplice accendere la
televisione e rendersi conto della gestualit comunicazionale che possiamo
osservare. Privilegiate inquadrature nelle quali sia possibile vedere tutta la
persona. Potrete rapidamente arrivare a notare lalternarsi di movimenti e
concetti in sincronia. Successivamente, nel vostro contesto sociale sarete pi
capaci di capire chi vi sta di fronte. Le informazioni qui indicate vanno
incrociate con quelle derivate dalla linguistica specifica e dal tipo morfologico.
La presenza di congruenze, cio di chiare relazioni tra un elemento e laltro
potr allora essere attribuita ad un riscontrare la categoria indicata. La presenza
di incongruenze, per contro, invita ad una maggiore analisi. La comprensione
dellatteggiamento del nostro interlocutore ci permette di entrare in rapport con
lui attraverso i due meccanismi del ricalco (similitudine) e compensazione
(soprattutto a livello di atteggiamento generale comunicativo).
ESEMPIO 1
Un allievo invitato a parlare in pubblico muove dapprima le mani in modo
propiziatorio dicendo cosa posso dire e poi indicatorio. Uninterpretazione
di quanto successo suggerisce che prima ha agito in quanto emozionato dalle
persone che gli stavano dintorno e poi indicatorio in quanto corrispondente
probabilmente al suo tipo abituale di comunicazione
ESEMPIO 2
Un allievo invitato a parlare in pubblico gira intensamente le mani mentre parla
ed utilizza molte espressioni come quindi perch etc. Tale allievo ha
probabilmente una struttura mentale superlogica.
ADATTARSI ALLA STRUTTURA MENTALE DEGLI ALTRI
Se volete essere capiti adattatevi alla struttura mentale degli altri. Rimarrete
stupiti dei risultati!

AIUTARE GLI ALTRI AD IMPARARE: DIFFERENTI


MANIERE DI RICORDARE
Possiamo utilizzare tali conoscenze per aiutare altre persone a ricordare.
Loperare delle differenti aree cerebrali puo infatti anche essere connesso a
differenti maniere di ricordare:
Cervelletto
Memorie Visive
Memorie Udit.

Memorie Motorie
Emisferi Destro e
Sinistro

Dove V significa Visivo (emisfero destro) ed A uditivo e logico (emisfero


sinistro).
Se osserviamo come si accede alla memoria troviamo infatti che il dialogo
interno non un metodo abituale di accedere al passato, e che spesso la memoria
di questo assente o abbastanza difficile da recuperare.

MODELLAMENTO E STRATEGIE
LE STRATEGIE MENTALI
Il movimento oculare ed il movimento delle mani sono di aiuto nellestrazione
delle strategie.
Il concetto di strategia inteso come una successione di passaggi mentali volto
ad un determinato scopo.
Cosi come per avviare unauto dobbiamo fare una serie di operazioni, come
aprire la portiera, salire, sederci, inserire la chiavetta, schiacciare la frizione,
girare la chiavetta etc. per ragionare eseguiamo una serie di operazioni mentali
in successione.
METTERE IN MOTO UNAUTO
Aprire la portiera Salire etc
Quando ad esempio diciamo che abbiamo scelto la cosa X perch ci stata
presentata bene probabilmente perch questo modo di presentazione
incontrava le nostre strategie mentali.
Un pubblicitario se conosce le strategie mentali del suo target ha pi probabilit
che il suo messaggio venga compreso.
Esempio:
TIPOLOGIA DI PUBBLICO:
ATTENZIONE ALLINTERNO (EMOZIONI) GUIDA PER OPERARE
NELLA VITA
TIPOLOGIA DI MESSAGGIO
SCENE DI INTERNI DI CUCINA (scena 1) SCENE DI BAMBINI CHE
CORRONO NEL PRATO (scena 2) Presentazione Prodotto
Nel lavoro in ipnosi moderna altrettanto importante che conosciamo la
strategia mentale dellaltra persona.
Nella terapia puo essere utile conoscere le strategie che le persone utilizzano
per aiutarle a cambiarle.
Per analizzare le strategie mentali losservazione ci ha condotto, partendo dal
modello originario, ad un modello completo, che prende in esame pi
componenti.
Questo modello possiamo chiamarlo modello originale della PNL 3 in quanto
combina:
Estrazione di modelli di ragionamento di base
Estrazione del tipo della personalit basato sul nuov concetto di
METASTRATEGIA

COME NASCONO LE STRATEGIE MENTALI?


La nostra storia personale spiega come nascono le strategie che utilizziamo.
Alcune strategie permangono poich hanno dato risultati efficaci nel passato.
Altre strategie vengono assorbite in maniera inconscia da parenti o persone
significative.
Una strategia un insieme di esperienze che producono un determinato risultato.

RINTRACCIARE LA STRATEGIA DI UNA PERSONA

Estrarre la strategia di una persona implica porle delle domande ed ascoltare le


sue risposte.
Poniamo domande in modo tale da arrivare ad una definizione
TRASMISSIBILE del suo processo mentale.
Questo significa che una strategia puo essere copiata, ovverosia insegnata ad
unaltra persona.
ECCELLENZA ED UTILIZZO DELLE STRATEGIE
Il fine di tutto questo possono essere molteplici: ad esempio determinare le
strategie ECCELLENTI in un dato contesto, ovverosia le pi efficaci per
raggiungere un determinato risultato.
Nel contempo importante osservare i suoi movimenti, lattitudine non verbale
etc
Una strategia puo in molti casi essere estratta anche solo dal comportamento
non verbale.
Possiamo anche estrarre una strategia ascoltando con attenzione quello che una
persona ci dice.
Esiste uno schema di domande che puo, una volta imparato, aiutarci
nellestrazione (cio scoprire gli elementi costitutivi) di una strategia.

ESEMPIO: Estrazione di una strategia relativa al Come orientarsi

Anche un soggetto semplice come il come orientarsi puo essere esaminato


negli elementi costitutivi.
Ad esempio una persona dice:
per andare in un posto devo crearmi nella mente un'idea di dove voglio andare.
E chiedo informazioni sulla strada finch non ho una chiara idea della strada che
sto per percorrere. Dopodich non ci penso pi e mi affido alla mia mente
inconscia. Quando non ce la faccio con successo, spesso poich non ho
raccolto sufficienti informazioni e non ho un'idea chiara.
Se noi estraiamo la strategia di questa persona possiamo capire come fa ad
orientarsi e capire i parametri da questa utilizzati. Capire la strategia di questa
persona significa anche capire un po il suo tipo di personalit.
Meccanismo
Raccolta Input (informazione) ==> Immagine
Lo schema sopradescritto la successione di elementi mentali della persona
indicata sopra per andare in un posto. Questa persona ci sta dicendo che
raccoglie informazioni per crearsi una chiara idea.
Questo il primo livello di raccolta informazioni, ma ancora sufficiente per
permettere a noi di copiare esattamente la sua strategia. Ci servono ulteriori
informazioni.

FASE 1
CHIEDIAMO Cosa importante nel chiedere informazioni?
NOTA: Ci da il criterio che decide a chi chiedere informazioni e che tipo di
informazioni adottare.

RISPOSTA (ad esempio): raccogliere un sufficiente numero di dati di modo da


farmi una immagine chiara e non doverci pi pensare
FASE 2
CHIEDIAMO E cosa necessario per farsi un'immagine chiara e nel non
doverci pi pensare?
NOTA Ovviamente ogni comunicazione avviene tramite parole che a volte
possono essere imprecise. Puo essere utile individuare il cosiddetto
equivalente comportamentale cio il comportamento che sta dietro una certa
parola.
RISPOSTA (Ad esempio): essere precisi.
CONSIDERAZIONI
La parola essere precisi ci riporta a comprendere la sua Metastrategia, si tratta
di uninformazione che ci porta ad un livello pi profondo della personalit.
NOMENCLATURA DELLE STRATEGIE
Esiste una nomenclatura delle varie Metastrategie che abbiamo riportato nel
libro Instant Rapport. Cosi come il numero di direzioni nello spazio
teoricamente infinito, ma praticamente si puo ridurre ad una combinazione di
sei direzioni (destra/sinistra/dietro/davanti/alto/basso) cosi possibile arrivare
ad un elenco delle principali METASTRATEGIE possibili. Significa che data
una serie di comportamenti possiamo DETERMINARE quale strategia in atto.
e definirla.
Gli elementi per determinare le metastrategie sono essenzialmente costituiti da
dove si dirige abitualmente lattenzione del soggetto: allinterno (emozioni) ,
allesterno (suoni, immagini esterni), oppure si pone in attitudine Riflessiva.
Nel caso specifico, dato il contesto ed il termine adottato a questo punto siamo
in grado di supporre una metastrategia di tipo 1 (che significa nella nostra
nomenclatura dallattenzione esterna alla riflessione su tali elementi)
Raccolta dati ==> Essere Precisi
La strategia di base appare invece di tipo 5 cio dalla riflessione allattenzione
esterna : le due si combinano assieme e si completano nel criterio di "sufficienti
dati per farsi un'immagine chiara"
TERMINI UTILIZZATI ED ALTRE OSSERVAZIONI
I termini utilizzati sono tutti riferiti a cose ed informazioni; non appaiono
termini emozionali
ESECUZIONE DELLE DOMANDE

Eseguito dal vivo, il processo molto pi semplice da capire che per iscritto, in
quanto innumerevoli indici non verbali ci chiarificano gli elementi pi
importanti da tenere in considerazione e prende un po pi di tre minuti.
RISULTATI
Lestrazione degli elementi sopra descritti ci da molte informazioni che
possiamo utilizzare in seguito nella comunicazione
Molto spesso la metastrategia di una persona ci da la chiave per entrare
efficacemente in contatto con questa.
Nel caso sopradescritto la metastrategia sembra essere di tipo 5.
Molto spesso le persone con tale metastrategia tendono a raccogliere
informazioni e a mantenere una certa distanza dagli altri, e questo in quanto il
loro primo approccio al mondo riflessivo.
- Per rapportarvi con questa persona utilizzate INFORMAZIONI
- Per affascinarla utilizzate DESCRIZIONI COMPLETE
- A livello di comunicazione non verbale NON INVADETE IL SUO SPAZIO
INOLTRE
Se voglio posso spiegare ad unaltra persona come orientarsi, e questaltra potr
essere messa in grado di replicare al 100% il comportamento!
PERCENTUALE DI ESATTEZZA NELLA VALUTAZIONE DI UNA
METASTRATEGIA A PARTIRE DA SINGOLI SCAMBI COMUNICATIVI
Tutte le nostre deduzioni sul tipo di personalit si sono basate su di un singolo
scambio comunicativo.
Maggiore esattezza si ha aumentando il numero di scambi comunicativi.
Lesperienza ci mostra che:
Sulla base di un singolo scambio comunicativo: 50%
Sulla base di almeno tre scambi comunicativi: 75%
Sulla base di scambi comunicativi in due giornate differenti: 90%

VITA E STRATEGIE MENTALI


Nella vita, noi utilizziamo strategie per ogni cosa che facciamo.
Le strategie costituiscono la sintassi mentale dei nostri comportamenti.
Utilizziamo strategie per motivarci, per innamorarci, per fare la spesa

Comprendere le strategie ci permette di prendere una strategia in un posto e


portarla in un altro posto.
Possiamo ad esempio adottare una nuova strategia per cambiare un nostro
comportamento
Una persona puo' volere cambiare una sua strategia per imparare ad essere pi
felice ad esempio
Unaltra persona perch la strategia mentale che utilizza attualmente non lo
facilita nei rapporti sociali
Normalmente non siamo sufficientemente consci di come funzioni la nostra
mente, e ci facciamo portare dal suo funzionamento, la comprensione di alcuni
semplici meccanismi puo aumentare di molto la nostra efficacia.
La maggior parte delle strategie possono essere facilmente cambiate
conoscendone la struttura.
MODELLO GENERALE DI CAMBIAMENTO
Identificare la struttura di una strategia Introdurre un cambiamento

UN MODELLO GENERALE DELLE STRATEGIE


La PNL3 individua un modello generale delle strategie ampliando lapplicazione
di un modello chiamato orinariamente modello TOTE
Per essere precisi esistono tre maniere di estrarre le strategie:
1 astraendo dalla metastrategia (cio dallo stile di personalit, come veniva
fatto nei modelli anni 80). E pi veloce ma non cosi facile ritrasmettere la
strategia estratta
2 comprendendo anche la metastrategia (cio stile di personalit). In questa
maniera arriviamo ad una comprensione TOTALE della strategia.
Cosi possiamo capire pi rapidamente le strategie adottate da una persona, al
fine di modellarle per riutilizzarle in un altro contesto o con unaltra persona (ad
esempio potremmo estrarre il TOTE di una strategia che aiuta ad essere molto
efficienti e trasferirla ad unaltra persona).
IL MODELLO TOTE E LE STRATEGIE
TOTE unabbreviazione ed un termine molto utilizzato per descrivere le
strategie mentali.
In pratica permette di focalizzarsi sui costituenti essenziali di una strategia e
quindi di estrarla (elicitarla) pi facilmente.
Il concetto TOTE sta per le parole inglesi
test, operate, test, exit.
Detto in italiano:
esame, operazione, esame, uscita.
Il concetto di TOTE viene in origine da Miller, Galanter, Pribram in un libro
chiamato "Plans and the Structure of Beahavior"
Perch una strategia inizi ci vuole uno stimolo, interno od esterno.
TEST: Una strategia inizia con un certo Esame. E' un qualche cosa che fa
partire la strategia. E lo stimolo che inizia la strategia
OPERATE: La strategia opera per un poco e poi
TEST: controlla di nuovo, in rispetto ad un determinato criterio.
EXIT: a questo punto la strategia finita
Ovviamente la personalit dellindividuo, ovverosia la sua struttura di base
influenza ladottare o meno una certa strategia.
Anche la struttura di base puo essere codificato in quella che chiamiamo
Metastrategia.
La Metastrategia la struttura mentale di base di una persona.
Le nostre ricerche ci hanno mostrato un stretto legame tra la Metastrategia e
quella che viene chiamata enneafase, ovverosia ladottare una specifica
posizione comunicativa.

Una delle innovazioni apportate dalla PNL3 la connessione tra strategia e


metastrategia.
La parola Meta significa oltre e si riferisce ad una strategia sovrastante tutte
le altre.
Se decidete di fare una proposta ad un vostro amico, normalmente avete gi
unidea della risposta probabile che vi dar.
Come fate ad avere tale informazione?
Inconsciamente PREDITE il suo comportamento.
Cio sulla base dei suoi passati comportamenti fate delle supposizioni sui
prossimi.
E esperienza comune come spesso i comportamenti delle persone si ripetano.
Questo significa anche che le persone rispondono a stimoli di una data categoria
pi spesso che ad altri.
Una persona ad esempio puo essere pi sensibile alle richieste dirette delle
persone che a quello che legge sul giornale, o viceversa.
La Metastrategia di una persona opera normalmente da "filtro iniziale" nel
determinare l'elemento di inizio di una strategia.
Per semplicit distinguiamo questi elementi in alcune macrocategorie.
Possono essere Cose, Persone, Informazioni, Attivit.
In parte il concetto puo a volte essere connesso ai sensi, cio Vista (V), Udito
(U), Sensazioni (K). Quella dei sensi pero una distinzione secondaria ed ha
importanza solo in certi contesti specifici definibili come abilit.
Una abilit ad esempio la lettura veloce.
Il concetto di abilit, come lo intendiamo in queste righe, di un qualche cosa
che astrae dalla comunicazione con le altre persone o dalladattamento
allambiente.
Quelle di maggior interesse per noi sono pero le strategie di di adattamento
allambiente, anche perch sono quelle con cui pi spesso dobbiamo operare:
Strategie di motivazione, di fascinazione, di innamoramento, di apprendimento
Nel contesto invece pi generale delle strategie, intese come basi del
comportamento, la distinzione secondaria ed il collegamento indiretto. Ad
esempio il concetto persone puo essere legato ad una modalit K
(cenestesico). Tuttavia una persona far partire la stessa strategia in risposta ad
esempio ad una richiesta di aiuto di una persona scritta (V) o di una richiesta di
aiuto ascoltata (A).
FASE DI TEST INIZIALE DELLA STRATEGIA
Una strategia difficilmente puo' iniziare con qualcosa diverso dal filtro iniziale,
in quanto non sarebbe percepito.
Il filtro iniziale ci da l'elemento di partenza, ed il filtro iniziale condizionato a
sua volta dal contesto della strategia.
Il contesto ha tre distinzioni di base:
Stimoli attribuiti allarea intima (es. persone care, ma anche hobbies)

Stimoli attribuiti allarea intermedia (es. provenienti da amici)


Stimoli attribuiti allarea sociale (es. provenienti da una pubblicit
stradale o da uno sconosciuto).
Dato il contesto significa che cambiamenti nella percezione dell'informazione
(area intima, area intermedia, area sociale) potranno permettere ad un elemento
di far partire o meno la strategia.
Uno tra i modi di definire queste aree puo' infatti essere: luoghi dove determinati
input procurano la partenza di determinate strategie.
Questo spiega perch un certo tipo di informazioni puo' provocarci reazioni
diverse a seconda dell'area nella quale percepito; ed il concetto di area (sociale,
intermedia, intima) in stretto contatto col tipo di persone che lasciamo entrare
nei nostri spazi. Un certo stimolo provoca reazioni differenti se dato dalla
nostra amante o da un perfetto sconosciuto.
Una persona potrebbe ad esempio dare pi importanza alle persone che alle
cose: una richiesta di un email di un collega verrebbe preferita ad un messaggio
di avvertimento virus del computer. Nel modello VAK di base tali stimoli sono
identici. Nel modello PNL3 uno corrisponde a COSE e laltro a PERSONE
Chi da preferenza ad esempio alle cose opererebbe in maniera opposta la scelta
dello stimolo cui reagire, chiedendo al collega di aspettare.
FASE DELLA STRATEGIA INTERMEDIA OPERATE
Appena una strategia partita, scatta il meccanismo OPERATE: una serie di
operazioni mentali, riassumibili in:
- Relazione
con
l'esterno,
cio
Raccolta
ulteriori
Input
dall'esterno/Emissione di output (azione)
- Riflessione
- Emozione
Spesso la relazione con lesterno sorretta dal canale Visivo, la riflessione dal
dialogo interno e lemozione dalla cenestesi.
Se osserviamo tutte le reazioni mentali possibili possono cadere in queste 3
categorie
Durante questa fase, oltre ad eventuali emozioni facenti parte della strategia
importante l'EMOZIONE DI SOSTEGNO, cio l'emozione che accompagna tale
successione di operazioni mentali.
FASE DI TEST FINALE DELLA STRATEGIA
Infine c' il secondo TEST, ovverosia il confronto con un criterio che ci dice che
la strategia arrivata a buon fine.
FASE DI USCITA
A questo punto passiamo alla fase EXIT, cio il completamento della strategia.
UTILIZZAZIONE

Questo tipo di conoscenza quindi utile per comunicare con gli altri in maniera
effettiva.
Possiamo far partire certe strategie comunicando con gli altri in maniera
appropriata.

LALCHIMIA DELLA COMUNICAZIONE: LE CHIAVI


DACCESSO ALLA PERSONA

Il concetto di strategia ha anche importanza nei rapporti personali.


Quante volte abbiamo cercato la CHIAVE per comprendere una persona?
Acquista in tale ambito importanza il concetto di CHIAVE DI ACCESSO:
ognuno di noi puo' ammettere in area intima o sociale persone che si
comportano in un determinato modo e che quindi successivamente attiveranno
corrispondenti strategie.

Ogni persona reagisce ad una particolare sequenza di rappresentazioni mentali.


Queste rappresentazioni mentali sono in stretto contatto con la sua
METASTRATEGIA, ovverosia il suo tipo di PERSONALITA.
Il concetto di CHIAVE dACCESSO indispensabile ad esempio nel
RAPPORT, ovverosia nella creazione di RELAZIONE .
Per attivare le differenti CHIAVI DI ACCESSO importante comprendere
l'esistenza di tre differenti approcci:
- Indicatorio
- Superlogico
- Propiziatorio

L'utilizzo di uno o dell'altro ci permetter di entrare pi o meno in contatto col


nostro interlocutore.
Fin da piccoli infatti siamo abituati ad entrare pi in relazione con certe persone
e meno con altre.
TUTTI I NOSTRI COMPORTAMENTI ESTERNI SONO IL RISULTATO DI
MODELLI DI PROCESSO NEUROLOGICI
Tutti i nostri comportamenti sono controllati da sequenze di rappresentazioni
neurologiche interne od esterne. Se capita una certa cosa, allora ne consegue uno
specifico comportamento.
Se una cosa specifica non accade, allora il comportamento non si manifesta.
Questo spiega lutilit di queste tecniche: possiamo imparare a fare quel qualche
cosa che provoca i risultati.
COME ELICITARE LE STRATEGIE
Lelicitazione o estrazione di una strategia significa scoprire il modo di pensare
di una persona.
Dopo aver estratto una strategia possiamo trasferirla ad unaltra persona con una
metastrategia compatibile.
Ci sono due maniere di elicitare le strategie: formale ed informale.
ELICITAZIONE INFORMALE Molto spesso sufficiente chiedere ad una
persona come fa qualche cosa e ve lo dir. Con le opportune conoscenze
riuscirete ad estrarre la sua strategia, i suoi valori, e magari anche l'emozione di
sostegno.
ELICITAZIONE FORMALE: ponendo una serie di domande possiamo estrarre
le strategie. E' pi facile in molti casi.
IL MODELLO ORIGINARIO DELLE STRATEGIE

Livello C: IL Criterio
Livello B: Lemozione soggiacente

Livello D: Presupposti e Credenze


Livello A: La strategia Operativa

ESTRAZIONE
DI
UNA
STRATEGIA
SEMPLICE
SENZA
METASTRATEGIA - QUADRANTE A
Elicitazione di Una Strategia
Rapport
Stabilire il contesto
Identificare una decisione specifica e quando era stata presa
Far tornare il cliente all'esperienza, facendo attenzione che sia
congruamente associato

Ancorare lo stato
Parlare al tempo presente
Utilizzare tutti i segnali d'accesso
Porre domande semplici:
"Com' che hai deciso?"
"Cosa accade prima" o " Come sai che tempo di partire"
"Come sai che hai finito"
Passare all'elemento successivo
Controllare di aver ottenuto una sequenza logica
Notate se ci sono dei loop o delle sequenze ricorrenti
Controllate di avere tutti gli elementi funzionali
Fate partire l'ancora per assistere eventualmente il cliente ad accedere
Fate molta attenzione alle affermazioni verbali
Listate le possibili opzioni
Elicitate e non installate
Usate predicati non specifici
Date pi di un'opzione
Utilizzate un riferimento di contrasto
Ridite la sequenza e calibrate

Il primo passo di essere in "rapport". Questo molto importante in qualsiasi


tipo di processo.
Il secondo passaggio definire il contesto. Quello che dovete fare stabilire un
contesto tranquillizzante. Un esempio potrebbe essere: Deve sapere che, dato
che sarei molto interessato nel porle delle domande che mi potranno permetterle
di servirla meglio.
Ora voi dovete entrare nello stato che state elicitando. Cio, se vogliamo estrarre
la strategie decisionale di qualcuno, dobbiamo noi stessi entrare in uno stato nel
quale nel passato abbiamo preso una decisione. Se c' rapport, questo guider
anche il nostro cliente in tale stato.
Adesso eseguiamo l'elicitazione in maniera formale come indicato sopra.
FRASI AGGIUNTIVE
Nel caso che sorgano dei problemi nell'elicitazione delle strategie, queste sono
alcune frasi che si possono utilizzare:
C' mai stato un tempo nel quale vi siete sentiti veramente motivati a fare
qualcosa?

Cosa significa essere eccezionalmente creativo (o XXXX)?


Pu parlarmi di un tempo nel quale lei era molto abile a fare X?
Cosa significa essere X?
Come fai X?
Cosa ti capita quando X?
IL SEGRETO PER BEN ESTRARRE LE STRATEGIE SEMPLICI
Come praticanti di PNL3 sapete che ogni risultato dipende dallo stato
emozionale: quindi non potete estrarre una strategia senza creare stato
emozionale.
Lo stato emozionale un altro componente della strategia, oltre agli elementi di
metastrategia.
Le frasi aggiuntive citate piu' sopra possono essere utilizzate come COMANDI
NASCOSTI per elicitare lo stato emozionale desiderato.
Un altro comando nascosto molto efficace :
Come ti senti subito prima di...
A questo punto l'estrazione della strategia facile e veloce.
Portate molta attenzione ai predicati verbali, pi ancora che ai movimenti degli
occhi, in quanto vi rendono pi facile stendere un primo abbozzo della strategia.
Questo esercizio porta anche a rendervi conto della ragione per la quale la
maggior parte delle persone utilizza sempre le stesse strategie: vivono sempre
nello stesso stato emozionale ed i loro metastati gli impediscono di modificare la
sequenza.
SCHEMA DEL RAPPORTO TRA STATO - STRATEGIA E METASTATO
METASTATO
STATO == STRATEGIA
A COSA SERVE TUTTO CIO'
A capire lo stato emozionale di chi abbbiamo di fronte ed a ben formulare il
nostro intervento, di modo da accordarci con la sua strategia
ESERCIZIO 1
identificare gli stati d'animo corrispondenti a varie strategie

ESERCIZIO 2
modificare le proprie strategie semplici
Identificare un momento nel passato nel quale abbiamo agito in una maniera che
ci ha lasciato un'emozione negativa
Determinare che tipo di strategia ci avrebbe potuto fare sentire differentemente
Ripassare attraverso il momento del passato con la strategia individuata
Rifare il passaggio piu' volte fino a cogliere lo stato emozionale necessario e
riproiettarlo successivamente sul futuro

TIPI DI STRATEGIA

Per semplificare il modello distinguiamo:


IL PRIMO LIVELLO: MODELLI DI SUCCESSIONE
SENSORIALE E MODALE

I modelli di successione delle modalit e sensoriali rappresentano la fase


OPERATE della strategia.
Es. Luigi vede unauto; e prova unemozione
Attenzione Esterna Attenzione Interna
(nella vecchia nomenclatura V K)
In tali modelli non presente un confronto tra alternative; si tratta di una
successione di raccolta di informazioni (= apprendimento)
Il primo elemento di una catena OPERATE (lauto) il risultato del precedente
TEST (stimolo attraverso filtro selettivo della metastrategia).
Esempio: una persona in vacanza non fa attenzione allo squillo del cellulare (
nellambiente suo personale intimo)
Lo stesso squillo provoca una reazione immediata nellambiente di lavoro
(ambiente sociale)
IL LIVELLO SUPERIORE: LE METASTRATEGIE

Si tratta di uno degli aggiornamenti al metodo apportati dalla PNL3.


Costituiscono la base della selezione mentale operata dai vari momenti TEST in
quanto:
Rappresentano il filtro selettivo allingresso (primo TEST)
Collaborano nel raggiungimento e nella definizione del CRITERIO (secondo
TEST)

Sono spesso SINESTESIE e sono elementi costituenti della personalit


E la metastrategia che nellesempio precedente determina la non risposta allo
squillo del cellulare mentre il nostro soggetto in vacanza.
TUTTO INSIEME: STRATEGIE DI CONFRONTO TRA
ELEMENTI E SCELTA
Rappresentano il modello delle strategie nel suo insieme (METATRATEGIE +
CRITERIO + STRATEGIA) Corrispondono al vecchio modello di strategia
della PNL.

LE METASTRATEGIE ED I LIVELLI DI COSCIENZA


Metastrategia sinonimo di caratteristica della personalit.
Le metastrategie rappresentano le chiavi di come le persone interagiscono con
l'ambiente che le circonda. Ogni metastrategia legata ad un VALORE
specifico che ne costituisce lelemento determinante.
Capire le metastrategie fondamentale per lo sviluppo personale, in quanto la
strada per avere pi scelta.
E anche fondamentale per installare una strategia ed evitare un rigetto. Solo
strategie compatibili con la metastrategia possono essere infatti installate.
Questo spiega perch per alcuni cosi difficile imparare le tecniche di lettura
rapida: hanno una metastrategia in conflitto.
Magari sono abituati ad effettuare tutta la loro analisi con lemisfero logico
sinistro, invece di osservare il quadro globale (emisfero destro).
Cosi si trovano ad analizzare ogni singola parola che leggono.
Il metodo ENNEA, da noi sviluppato sulla base di unantico modo di
classificare le personalit, spiega la relazione esistente tra le metastrategie.
Le metastrategie possono infatti anche essere collegate al concetto di
intelligenza multipla in quanto ogni metastrategia corrisponde a differenti
modi di utilizzare la propria mente.
Il concetto di intelligenza multipla strettamente correlato allattenzione ad
alcuni elementi della realt e non ad altri.
Nella nostra scuola il modello di intelligenza multipla sviluppato in
connessione con lenneagramma, generando un nuovo sistema incredibilmente
potente.
Es. lintelligenza relazionale far pi attenzione alle persone che alle cose
Le Intelligenze Multiple

Che persona quella che ho di fronte?


Che persona sono io?
Ognuno di noi risponde differentemente e con ragionamenti diversi agli stimoli
della vita.
La struttura mentale del cervello cosi costituita da permettere lesistenza di
INTELLIGENZE MULTIPLE, ovverosia di differenti approcci cognitivi alla
realt. Questi differenti approcci si riflettono normalmente nella LINGUISTICA
UTILIZZATA.
Significa questo che nel momento in cui utilizziamo unintelligenza differente
utilizziamo anche delle parole differenti.

Per permettere unanalisi pi organica del tutto, colleghiamo tali modelli


linguistici ai singoli tipi attraverso un metodo chiamato metodo ENNEA in
qunato basato su nove metastrategie di base.
INTELLIGENZE E COSCIENZE MULTIPLE
Spostando la vostra energia ad un altro stato della mente, potete attivare
le abilit mentali del vostro cervello (E. De Beauport)

Per raggiungere un determinato fine la nostra mente opera in un certo modo


Nella PNL era nato il concetto di sinestesia e strategia, ovverosia passaggi
mentali per raggiungere un determinato fine. Ad esempio, per far di conto utile
una strategia immagine Riflessione, cio (semplificando) Visiva Dialogo
interno: vale a dire mi creo delle immagini nella mente e poi ci rifletto sopra.
Per differenti obiettivi posso utilizzare differenti strategie. Questo concetto era
gi stato allargato nella PNL 3 ad un ulteriore concetto fondamentale: il concetto
di intelligenze multiple per lo sviluppo della persona. Per intelligenza
intendiamo una particolare disposizione dellanimo rivolta ad un determinato
fine.
Si puo ad esempio distinguere tra unintelligenza logica ed unintelligenza
emozionale, pi sensibile ai rapporti tra le persone, ma il campo ancora pi
ampio.
Il concetto di intelligenze multiple amplia il campo oltre alla semplice
intelligenza emozionale ed ha molti fecondi approcci nel business, in terapia ed
in altre applicazioni. E inoltre una delle chiavi per lo sviluppo dellintuizione.

Lintelligenza che utilizziamo la chiave del nostro successo

Il livello di intelligenza o di coscienza col quale operiamo fondamentale anche


per la valutazione del nostro operato e questo fattore stato messo ampiamente
in luce dagli studi sullintelligenza emozionale, che hanno mostrato come per la
valutazione di un individuo sia fondamentale il tipo di intelligenza di
riferimento. Il concetto di intelligenza multipla permette quindi anche di
formulare la seguente osservazione: il significato della comunicazione la
risposta che si ottiene interpretata ad un determinato livello di coscienza.
In altre parole unazione senza effetto su di un piano puo averne uno
grandissimo su di un altro.
Lo schema ennea rappresenta un modello che individua una serie di schemi
differenti di intelligenza, che possono essere collegati facilmente ad una serie di
attivazioni differenti delle psiche organiche di primo livello, pur avendo
comunque una differenza rispetto a questi; infatti tale modello opera a livello di
elementi costitutivi della psiche ed indirizzanti per il resto della struttura.
Per comprendere lo schema seguente vi consigliamo di leggere sullinternet il
manuale sulle tecniche Psico-Organiche-Linguistiche:
Modello Ennea (indirizzo della persona) Psiche
Organiche (Processi) Orientamento nello spazio
(qualit e direzione) Elementi di base
(testa/petto/addome) focalizzazioni mentali finalizzate
Neurologicamente, per comprendere il fenomeno dellintelligenza multipla
fondamentale IL MODELLO DELLA MENTE DIVISA IN TRE DI MC LEAN
che rappresenta la base ad un nuovo concetto utile per sviluppare la creativit ed
aprire la mente a nuove potenzialit. Nel corso dellevoluzione, il cervello dei
primati si sviluppa secondo tre linee principali che possiamo chiamare
rettiliano, paleomammaliano e neomammaliano. In pratica come se ci
fossero tre cervelli distinti che differiscono per la loro chimica e la loro struttura
e che sono, nel senso dellevoluzione, delle entit
indipendenti. Esiste una gerarchia di tre cervelli in
uno, ecco perch si puo parlare della mente triuna. Si puo pensare che ogni cervello abbia la sua
forma di intelligenza, la sua propria memoria
specializzata e le sue proprie funzioni motrici.
Anche se i tre cervelli sono strettamente
interconnessi e dipendano funzionalmente luno
dallaltro, provato che ciascuno puo operare in
maniera indipendente dallaltro. In breve Mc Lean osserva come il nostro
cervello sia costituito da pi strutture sovrapposte (P.D. MacLean Sensory and Perceptive Factors in
Emotional Functions of the triune Brain in L. Levi (ed) Emotions, their Parameters and Measurement - New York - Raven Press 1975) :

1 - Il cervello rettiliano o cervelletto - simile a quello che hanno i rettili e


responsabile delle azioni pi semplici: difesa del territorio, movimenti ripetitivi
etc.
Tale cervello anche sede delle memorie relative al movimento ed agli schemi
di azione.

2 - Il cervello mammaliano o sistema limbico - come una seconda struttura


sovrapposta alla prima che troviamo solo nei mammiferi - si pensa sia il
responsabile di tutta una serie dei comportamenti tipici dei mammiferi, quali il
creare gruppi o il rimanere accanto ai piccoli. Il sistema limbico strettamente
correlato con le emozioni. Mc Lean stato condotto da questa osservazione a
parlare di schizofisiologia del sistema limbico e della corteccia cerebrale che
puo eventualmente creare conflitti tra cio che SA il nostro neocortex e quello
che SENTE il nostro cervello mammaliano. Anche lesecuzione di attivit
coordinate ma non in relazione con lambiente (es. il ballo) sembrano essere
appannaggio del sistema limbico (P. D. Mac Lean A Triune Concept of the Brain and Behavior Lecture I. Mans
Reptilian and Limbic Inheritance in T. Boag e D. Campbell (ed) The Hincks Memorial Lectures - University of Toronto Press - 1973)

3 - Il neocortex o corteccia cerebrale - una terza struttura


presente solo nelluomo responsabile delle operazioni
mentali a livello pi alto. Il neocortex contiene varie
aree, responsabili della percezione, e dei movimenti
corrispondenti. In particolare il cortex prefontale appare
responsabile
principalmente
dellorganizzazione
temporale dei comportamenti con una funzione sia
retrospettiva che anticipatrice che permetterebbe la
preparazione del movimento secondo un certo numero di contingenze fornite
dalle esperienze passate.
Questa distinzione era comunque gi stata osservata in tempi pi antichi, prima
delle conferme neurologiche. Gurdjieff ad esempio parla del cervello del
lombrico, del cervello del montone e del cervello delluomo per indicare tre
modi di operare corrispondenti per lappunto a queste strutture (Ouspensky - Frammenti di un
.
insegnamento
sconosciuto
Roma
Astrolabio
Editore)
Le varie strutture cerebrali appaiono indipendenti luna dallaltra, tanto vero
che ci sono casi registrati di persone che avevano avuto lesioni a livello del
cervello mammaliano (sistema limbico) le quali riportavano unanomala se non
nulla presenza di emozioni.
Lutilit dello distinguere le intelligenze multiple, che si puo interagire con
queste e strutturare delle azione comunicative specifiche dirette alluno o
allaltro livello cerebrale (R. W. Sperry Mental Unity Following Surgical Disconnection of the Cerebral Hemispheres The
Harvey Lectures Series 62 - 1968 p.292-323) per ottenere ad esempio un apprendimento, oppure
individuare tecniche specifiche di integrazione che portano ad un livello di
coscienza superiore.

Accanto a questa divisione in tre del cervello, si nota, almeno a livello della
corteccia, una divisione tra emisfero destro ed emisfero sinistro i quali
corrispondono a funzioni differenti.
Lutilizzo di una particolare parte del cervello pi di altre probabilmente
allorigine della METASTRATEGIA di una persona.
Il fatto che utilizziamo una parte del cervello pi delle altre infatti legato alla
nostra EMOZIONE DOMINANTE.
Ogni metastrategia si lega infatti a precisi stati emozionali, e capire come gli
stati emozionali creano le strategie e vengono da questi condizionati
indispensabile per una corretta elicitazione.
Partiamo dal concetto di strategia o sintassi mentale.
Una "strategia" nasce dal rapporto tra:
- La Metastrategia (che determina il filtro di base)
- Il bisogno della persona di raggiungere un determinato risultato
A volte una persona non riesce ad adottare una nuova strategia in quanto ha una
metastrategia che glielo impedisce.
Es. Una persona non riesce ad essere precisa (strategia che richiede riflessione)
in quanto ha una metastrategia che lo concentra sulle persone e sulle azioni.
Ogni metastrategia nasce da un preciso equilibrio di stati di coscienza. Sebbene
tutti noi sperimentiamo variazioni nella coscienza, il nostro linguaggio non
possiede un vocabolario adeguato per descrivere tale esperienza.
Usiamo qui la divisione operata da Dawna Markowa, che a sua volta l'ha
mutuata dall'istruttore di arti marziali Terry Dobson , che utilizza I semplici
simboli del triangolo, quadrato e cerchio come abbreviazione visiva per
insegnare approcci innovativi alla risoluzione dei conflitti.
Prendiamo a prestito il suo sistema di riferimento per descrivere I tre stati
mentali di coscienza che la nostra mente utilizza per pensare. Ovviamente vanno
intesi solamente come simboli.
I tre modi sono:
Conscio o estern, rappresentato dal triangolo, si riferisce allattenzione
allESTERNO
Organizzativo, (da alcuni chiamato subconscio) rappresentato dal quadrato

Intimo o interno, (da alcuni chiamato inconscio) rappresentato dal cerchio, si


riferisce allattenzione al proprio IO INTERIORE
Io Interno

Io Esterno

Il modo conscio del triangolo quello con il quale noi siamo pi confortevoli e
competenti e che utilizziamo per ricevere informazioni e per esprimerci
pubblicamente, ma non il pi importante.
Il modo subconscio rappresentato dal quadrato una posizione di coscienza
mista, nella quale siamo coscienti sia del mondo esterno che del nostro noi stessi
interiore. qui che organizziamo l'informazione.
Scendendo ancora, perveniamo al cerchio, che rappresenta il nostro modo pi
intimo di pensare, spesso sperimentato come un profondo stato mediativo.
Pi scendiamo nel diagramma, pi si modifica la nostra coscienza e pi
profondamente le informazioni sono ricevute e processate nella nostra mente
inconscia. Quando un pensiero ripescato, a volte una persona pu non esserne
cosciente finch non arriva nelle posizioni quadrato e cerchio.
Queste tre posizioni corrispondo altresi alle tre posizioni prossemiche:
Sociale (triangolo)
Intermedia (quadrato)
Intima (cerchio)
Significa che parleremo molto probabilmente con un linguaggio triangolo ad
interlocutori poco conosciuti, con un linguaggio quadrato agli amici e con un
linguaggio cerchio a coloro coi quali siamo pi in relazione intima.
ULTERIORI ELEMENTI
Si parla inoltre della differenza tra uno stato mentale "centrato" ed uno stato
mentale "non centrato": se, quando siamo all'erta ed organizzati, la nostra mente
sta funzionando a livello della posizione triangolo, allora stiamo funzionando

col modo centrato, mentre se siamo iperattivi, la posizione quella di un


triangolo sbilanciato, con minore connessione con le altre parti dell'individuo.
Se confrontiamo tale divisione con la classica ripartizione della PNL nella quale
distinguiamo tra un sistema di entrata dell'informazione, un sistema
rappresentazionale ed un sistema di uscita dell'informazione, possiamo supporre
che il cosiddetto "sistema rappresentazionale" corrisponde alla posizione
"quadrato", mentre il sistema di entrata dell'informazione e di uscita
dell'informazione corrisponde alla posizione "triangolo".
Nel momento in cui il sistema rappresentazionale interno coincide con I sistemi
di entarta e di uscita abbiamo l'espressione piena di quello che pu essere
chiamato "stato mentale non centrato" nel quale la persona utilizza solo una
parte delle sue risorse. Non a caso, in PNL, l'espressione di uno "stato mentale
non centrato" precede l'integrazione.
Se I due sistemi di entrata e di uscita non coincidono possono aversi dei sistemi
squilibrati, nei quali l'output comunicativo non coerente con l'input
comunicativo.
In tale caso non pu pi stabilirsi l'adeguato "feedback" comunicativo e
l'individuo rischia di avere delle risposte non coerenti con l'input ricevuto.
Esami eseguiti attraverso l'elettroencefalogramma sembrerebbero suggerire una
connessione tra differenti tipi di onde cerebrali e le tre posizioni: beta il
triangolo, alfa il quadrato, theta il cerchio.
Le immagini e I simboli utilizzati dalle persone per descrivere il loro
funzionamento cerebrale sembrano variare a seconda di come lo stato di
coscienza cambia.
Ecco spiegato perch le metastrategie possono fungere da filtro iniziale.
Coerentemente con quanto espresso sopra, la posizione triangolo tender a
manifestarsi nel linguaggio esteriore, mentre la posizione quadrato tender a
manifestarsi nel pensiero e la posizione cerchio si manifester durante gli stati
meditativi ed il sonno.
Ora, una cosa che pu essere osservata, come le varie posizioni possano essere
caratterizzate da sistemi rappresentazionali specifici, e che si possa come
tracciare un percorso tra differenti stati di coscienza e differenti sistemi
rappresentazionali utilizzati.

Il cerchio rappresenta la parte piu' profonda della personalita`, il quadrato la


mente di ragionamento ed il triangolo il sistema di connessione alla realta`
esterna
METASTRATEGIE E COMUNICAZIONE NON VERBALE
Le metastrategie possono essere agevolmente osservate dalla comunicazione
non verbale osservando le gestualit delle mani.
GESTUALITA INDICATORIA: Attenzione alle cose
GESTUALITA SUPERLOGICA: Attenzione alle informazioni
GESTUALITA PROPIZIATORIA: Attenzione alle emozioni, alle persone ed
alle attivit
In tal maniera, dalla gestualit possiamo capire il filtro iniziale.
STRATEGIE NON IMPORTANTI PER LA PERSONALITA
Il modello sopraindicato, grazie allintersecazione con la metastrategia,
soprattutto utile per le strategie importanti per la personalit.
Esistono anche strategie non importanti per la personalit. Sono tuttavia una
minoranza. Nel caso di queste strategie puo essere utilizzato il modello
semplificato.

INTERAGIRE DELLE VARIE COMPONENTI DI UNA


STRATEGIA MENTALE
Stimolo

Stato emozionale
di supporto

Filtro MetaStrategia (TEST1)

Metastrategia
Valore

Strategia (Operate)

Criterio (TEST2)

Exit

Azione

Lo schema soprastante mostra il rapporto tra i vari elementi di una strategia.


FASE TEST: Lo stimolo passa attraverso la Metastrategia che costituisce il
nucleo della persona ed ad un certo punto controlla anche il filtro iniziale.
FASE OPERATE: La strategia si sviluppa con una serie di operazioni mentali
quali:
Comunicazione / Ricezione ed Emissione input
Riflessione / Input analizzato

Emozione

Questi elementi si connettono fra loro in varia maniera in pi passaggi


FASE TEST: il risultato viene messo a confronto col criterio
FASE EXIT: fine della strategia.
Il tutto avviene allinterno di una cosiddetta emozione di sostegno specifica
alla particolare strategia

LEDIFICIO DELLE STRATEGIE MENTALI: VARI LIVELLI


DI ANALISI

Possiamo individuare Quattro livelli di analisi fondamentali


Livello C: IL Criterio
Livello B: Lemozione soggiacente

Livello D: Presupposti e Credenze


Livello A: La strategia Operativa

LIVELLO A
La strategia operativa: cio la successioni di fasi per operare una determinata
operazioni mentale.
Abbiamo trovato utile distinguere tre categorie di elementi che intervengono
nella creazioni di una strategia:
1 Luogo dellattenzione
Esterno (Impressioni/Stimoli Esterni) SE/ Interno (proprie reazioni) SI
Oppure R Riflessione
LIVELLO B
Lemozione sottogiacente
LIVELLO C
Il criterio (legato allenneatipo) di confronto
LIVELLO D
I presupposti e le credenze
Es di struttura TOTE evoluta.
TEST ( Stimolo Filtro rappresentato dalle Metastrategie ) OPERATE
(Strategia di base) ( Risultato Confronto con Criterio ) TEST Uscita

MODELLO TOTE PLURIDIMENSIONALE PER


LESTRAZIONE DI STRATEGIE MENTALI
Abbiamo realizzato un modello TOTE in forma tabellare che permette di
organizzare le informazioni fino ad adesso esposte.
Equivalenze complesse
1A) Valore
Che cosa importante per te in
(Criterio di secondo livello)
1B) Criterio (punto di decisione):
Che cosa importante per te in
3) Emozione di Sostegno:
Ti mai capitato di

Cause-Effetto / Successioni
2A) Sinestesia e Strategia di base di
approccio alla realt

2B) Presupposti/credenze
Cosa rende possibile (criterio)
4) Elicitazione fasi per individuare il
modello di successione delle modalit
utilizzando elementi
IRE / VAK
(il tutto confrontato con criterio)
Fisiologia ed Atteggiamento
Elementi situazionali

ELICITAZIONE DI UNA STRATEGIA DAI MOVIMENTI


OCULARI (MODELLO AGGIORNATO)
Progettualit, idee costruite
Spesso V

Esperienze Vissute
(spesso elementi Visivi)

(Raro) Costruzione musicale


e immagini

Voci e commenti
ascoltati da altri

Come specificatamente mi
sento? Sensazioni e parole

Riflessione: Tentativi di
afferrare e
manipolare
mentalmente la realt
Dialogo interno
movimenti di precisione

Le strategie possono essere estratte anche osservando il movimento degli occhi.


Questo corrisponde a particolari processi mentali. Non ogni movimento una
strategia. Alcuni comiciano ad esaminare le informazioni in loro possesso prima
di iniziare la strategia. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, l'estrazione di una
strategia dai movimenti oculari molto semplice.
Si possono collegare le varie posizioni oculari anche ai differenti canali
sensoriali, ma si tratta di una approssimazione.

ELICITAZIONE TRAMITE LE DOMANDE


NUOVO MODELLO DI ESTRAZIONE DELLE STRATEGIE
MENTALI

Si definisce elicitazione lestrazione degli elementi costitutivi di una strategia.


Possiamo utilizzare domande specifiche per estrarre gli elementi di una
strategia.
Queste domande costituiscono il modello per lestrazione delle strategie
In questa maniera possiamo pi facilmente copiare il comportamento degli altri
in quanto possiamo pi agevolmente comprendere la loro strategia.
Comprendere le strategie alla base del Modellamento, ovverosia del copiare
i comportamenti che funzionano degli altri per arricchire le nostre possibilit di
azione.

Mostriamo ora con un esempio lutilizzo del modello.


Es. di strategia da elicitare:
Insegnare Bene
Possiamo estrarre la strategia che porta una persona ad insegnare con efficacia.
Lesempio riportato specifico, e potrebbero esistere ovviamente anche altre
maniere di insegnare con efficacia.

PASSAGGI E DOMANDE PER UNA ESTRAZIONE FORMALE


Per bene estrarre una strategia necessaria ATTENZIONE; inoltre si puo
controllare con il nostro interlocutore lesattezza delle informazioni estratte.
1) Ti mai capitato di insegnare con efficacia?
(Elicitazione dello stato emozionale di sostegno)
Osservate intanto latteggiamento fisico della persona
2) Che cosa importante per insegnare con efficacia?
Risposta: Attenzione allaula e feedback (criterio)
Comportamento Non Verbale

gli occhi sono andati in su; significa Ora sono scesi, quindi andato a
che sta vedendosi proiettato nel futuro cercare di afferrare questo feedback
agire. Inoltre sono andati alla destra del
soggetto, che potrebbe significare
all80 % che un tipo logico

3) E che cosa importante nel fatto di dare attenzione allaula?


Risposta: La corrispondenza esatta tra richiesta e informazioni date
Comportamento Non Verbale
Mano a taglio
Significa che attua una modalit
Indicatoria
(Dallatteggiamento si riconosce lutilizzo di una enneafase 1 utilizzo di
schemi)
4) Cosa rende possibile la corrispondenza tra richieste ed informazioni date?
Risposta: Ascoltare attentamente e riflettere sulla migliore maniera di rispondere
alla richiesta
Comportamento Non Verbale
Palmo verso lalto
Cambio di modalit: siamo pi vicini al
suo io interiore

5) SUPPOSIZIONE DELLA METASTRATEGIA:


Possiamo dagli elementi che ci ha dato finora supporre lesistenza di una
successione
Input Esterno Riflessione
6) Cosa rende possibile lattenzione allaula?
Risposta: Preparazione e sicurezza
(domanda opzionale di verifica sulla quale si puo verificare lesistenza di
unaltra metastrategia)
Comportamento Non Verbale
Risponde lento, pensandoci
Probabilmente siamo allinterno del
suo schema mentale

7) MODELLO DI ESTRAZIONE DELLA


MODALITA
Qual la prima cosa che fai quando insegni?
Prendo contatto visivo con laula
Pongo domande per raccogliere feedback

SUCCESSIONE

DELLE

Etc
Comportamento Non Verbale

gli occhi sono andati in su; significa Sta ricordando una specifica esperienza
che sta vedendosi proiettato nel futuro concentrandosi sugli originari punti di
agire. Il ripetersi del comportamento fissazione
potrebbe confermare che un tipo
logico
Questa serie di domande ci permette di determinare la Sintassi Mentale della
strategia.
IL CRITERIO ED IL PUNTO DI DECISIONE
Ad un certo punto, nella successione sensoriale, appare il criterio. Rappresenta il
contatto tra metastrategia e strategia di base o successione sensoriale.
Nellesempio la metastrategia e la strategia di base coincidono.
Questo poich le persone utilizzano un numero finito di strategie e le
metastrategie influenzano la costruzione delle strategie di base che non devono
contraddirle.
8) VERIFICA
Possiamo verificare le informazioni raccolte finora ponendo ulteriori domande

A COSA SERVE ESTRARRE LE STRATEGIE

Ad entrare meglio in contatto con gli altri, a farsi capire, ad educare etc.
Imparare una nuova strategia significa molte volte anche imparare una nuova
maniera di essere e vivere.
Le strategie di Apprendimento, Motivazione ed Affascinazione sono
abitualmente legate alla METASTRATEGIA e quindi facilmente estraibili .
TIPI DI STRATEGIA

1 Strategia di Apprendimento; la strategia di apprendimento migliore


corrisponde normalmente con la METASTRATEGIA

2 Motivazione. Le strategie di motivazione normalmente seguono il percorso


opposto alla strategia di apprendimento, in quanto mirano allESPRESSIONE

3 Affascinazione: in questo caso il primo stimolo che dovete dare deve


corrispondere ad un elemento corripondente al quadrato della metastrategia sotto
forma di SEGNALE COMUNICATIVO.
In altre parole dovrete essere o Superlogici, o Indicatori, o Propiziatori secondo
le circostanze

4 Convincimento: Il convincimento dipende dalla nostra capacit di


trasmettere un mesaggio e nello stesso momento guadagnare la fiducia
dellinterlocutore. Si tratta di una strategia quindi strettamente legata alla
precedente ed alla strategia di apprendimento

5 Creativit: A seconda dellattivit che facciamo possiamo individuare una


strategia che ci permetta di sviluppare la creativit. Per esperienza abbiamo visto
che tali strategie tendono ad incorporare la parte cerchio della metastrategia ed
adottarne in certi casi il percorso inverso.

ULTERIORI ESEMPI ED AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE


STRATEGIE
Per praticare un nuovo Sport

Le strategie sportive utilizzano spesso la manipolazione ed il controllo degli stati


interni (locchio va verso il basso). E inoltre importante la creazione di idee
relative agli obiettivi da raggiungere (progettualit logica)

Per acquisire maggiore sicurezza

Le strategie per acquisire maggiore sicurezza includono spesso una congruenza


tra metastrategia e strategia di base e richiedono lo svilupparsi di
FLESSIBILITA alle nuove situazioni.
etc

STRATEGIE BLOCCATE
A volte alcune persone hanno delle strategie bloccate.
Molto spesso il blocco a livello di metastrategia e riflette sulla strategia di
base.
Io Interno

Io Esterno

BLOCCO

A questo proposito il rilascio emozionale (R.E.I) offre interessanti risultati,


sbloccando la metastrategia inefficace.

ADOTTARE NUOVE STRATEGIE

Con apposite tecniche possiamo cambiare anche la nostra metastrategia, avere


una personalit pi ricca e adottare nuove strategie. Tra queste tecniche
menzioniamo la Time Line ed il Rilascio Emozionale. In questa maniera
possiamo arricchire il nostro modello del mondo e la qualit della nostra
interazione con quello che ci circonda.

INDICE
DALLA PNL ALLA PNL 3: NUOVE LUCI SULLO STUDIO DEI
MOVIMENTI OCULARI E DELLE STRATEGIE MENTALI....................... 4
I MOVIMENTI OCULARI E LA LORO FUNZIONE UN VARIE CULTURE
....................................................................................................................... 5
CENNI STORICI: GLI ANNI 80 ED IL METODO DILTS........................... 5
I SEGNALI OCULARI SECONDO IL METODO DILTS: UNUTILE
SEMPLIFICAZIONE..................................................................................... 5
LE STRATEGIE............................................................................................. 7
I RISULTATI PRATICI.................................................................................. 7
POSIZIONE DESTRA/POSIZIONE SINISTRA ............................................ 8
UN SUGGERIMENTO PER LA PERSUASIONE....................................... 10
COME CAPIRE DAI MOVIMENTI OCULARI RAPIDAMENTE SE UNA
PERSONA DA PREVALENZA ALLEMISFERO DESTRO O
ALLEMISFERO SINISTRO ....................................................................... 11
MOVIMENTI A DESTRA E SINISTRA ....................................................... 11
UTILIZZO APPLICATIVO.......................................................................... 12
DALLA PNL ALLA PNL 3: INTRODUZIONE AD UNA NUOVA MANIERA
DI CONSIDERARE I SEGNALI OCULARI................................................ 13
METTERE TUTTO ASSIEME: INTEGRARE LE RICERCHE
SPERIMENTALI, LO SCHEMA DELLE SEI POSIZIONI E LE
SPERIMENTAZIONI EFFETTUATE ......................................................... 13
VANTAGGI DEL MODELLO ..................................................................... 15
COME UTILIZZARE IL MODELLO .......................................................... 15
GESTUALITA DELLE MANI .................................................................... 16
GESTUALIT ED ATTEGGIAMENTO...................................................... 16
COME UTILIZZARE LE INFORMAZIONI RIGUARDO ALLA
GESTUALIT SPECIFICA DI OGNI PERSONA ...................................... 17
ADATTARSI ALLA STRUTTURA MENTALE DEGLI ALTRI.................... 17
AIUTARE GLI ALTRI AD IMPARARE: DIFFERENTI MANIERE DI
RICORDARE ............................................................................................... 18
MODELLAMENTO E STRATEGIE............................................................ 19
LE STRATEGIE MENTALI ......................................................................... 19
COME NASCONO LE STRATEGIE MENTALI? ....................................... 20
RINTRACCIARE LA STRATEGIA DI UNA PERSONA ............................. 21
VITA E STRATEGIE MENTALI.................................................................. 24
MODELLO GENERALE DI CAMBIAMENTO .......................................... 25
UN MODELLO GENERALE DELLE STRATEGIE.................................... 26
LALCHIMIA DELLA COMUNICAZIONE: LE CHIAVI DACCESSO
ALLA PERSONA ......................................................................................... 30
COME ELICITARE LE STRATEGIE.......................................................... 31
IL MODELLO ORIGINARIO DELLE STRATEGIE................................... 31
TIPI DI STRATEGIA ................................................................................... 35

IL PRIMO LIVELLO: MODELLI DI SUCCESSIONE SENSORIALE E


MODALE..................................................................................................... 35
IL LIVELLO SUPERIORE: LE METASTRATEGIE ................................... 35
TUTTO INSIEME: STRATEGIE DI CONFRONTO TRA ELEMENTI E
SCELTA ....................................................................................................... 36
LE METASTRATEGIE ED I LIVELLI DI COSCIENZA............................. 37
INTELLIGENZE E COSCIENZE MULTIPLE............................................ 38
METASTRATEGIE E COMUNICAZIONE NON VERBALE...................... 44
STRATEGIE NON IMPORTANTI PER LA PERSONALITA..................... 44
INTERAGIRE DELLE VARIE COMPONENTI DI UNA STRATEGIA
MENTALE ................................................................................................... 45
LEDIFICIO DELLE STRATEGIE MENTALI: VARI LIVELLI DI ANALISI
..................................................................................................................... 46
MODELLO TOTE PLURIDIMENSIONALE PER LESTRAZIONE DI
STRATEGIE MENTALI............................................................................... 47
ELICITAZIONE DI UNA STRATEGIA DAI MOVIMENTI OCULARI
(MODELLO AGGIORNATO) ..................................................................... 47
ELICITAZIONE TRAMITE LE DOMANDE............................................... 48
NUOVO MODELLO DI ESTRAZIONE DELLE STRATEGIE MENTALI . 48
A COSA SERVE ESTRARRE LE STRATEGIE ........................................... 52
TIPI DI STRATEGIA ................................................................................... 52
ULTERIORI ESEMPI ED AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE
STRATEGIE................................................................................................. 54
STRATEGIE BLOCCATE ........................................................................... 55
ADOTTARE NUOVE STRATEGIE ............................................................. 56

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PNL,
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- Comunicare con Noi stessi e
Autoipnosi
- Ipnosi Moderna e Comunicazione
- PNL, PNL 3, Post-PNL
- Materiale vario

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