Oggi la Liturgia ci introduce dietro a Maria e Giuseppe nel Tempio del
Signore per offrirgli il Figlio unico del Padre. Festa di luce et dincontro tra lo Sposo e la Sposa, che cincammina verso la Pasqua. Il riscatto dei primogeniti si riferisce alla prima Pasqua, quella delluscita dellEgitto e della sua schiavit. Segno di libert di non pi consegnare i figli ai padroni egiziani o al Faraone per essere uccisi, ma godere del proprio figlio e passargli la sua eredit, avere una vera discendenza, un avvenire. Cosi la prima Lettura presentendoci il giorno del Signore e il suo entrare nel Tempio per prenderne possesso, rimanda al nostro corpo, tempio dello spirito. Cosi Ges per salvarci non aveva bisogno di prendere la nostra natura e condizione umana, ma per farsi pi vicino a noi sposa in pieno la nostra realt per salvarci. Cosi anche nel Vangelo presentiamo al Signore il Suo Figlio vivendo in mezzo a noi, offriamo Cristo in noi al Padre, e rendiamogli grazie per aver visto sorgere lastro del mattino, e sapere che lui porter a compimento la salvezza di tutti. Cristo si offre al Padre come nel Giorno della Pasqua dove con la sua morte ci ha liberato della paura della morte, vera e unica schiavit. Quello che si offre a Dio oggi lo stesso vittima, sacerdote e altare, unico capace di salvarci totalmente. Offriamo al Signore, presentiamo le nostre preghiere e il nostro culto spirituale, per mezzo del Figlio a Dio Padre nello Spirito Santo.