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CITTA A LUTTO E CERIMONIA SOLENN


VENERD 26 FEBBRAIO 2016

NovaraOggi

Il silenzio del dolore e la vicinanza dei colleghi e della gente comune


IL DISCORSO Il sindaco ha sottolineato limpegno e la passione verso un compito sempre pi difficile

Gli agenti non sono eroi. Fanno il proprio dovere


NOVARA (bec) Novara in lutto ancora
una volta. Una perdita, ancora, che ha
imposto le bandiere a mezzasta, la camera ardente al Broletto, il corteo verso
il duomo e i funerali solenni celebrati
dal vescovo. Sara Gambaro, 44 anni,
vigilessa, non c pi.
Oggi come laltro giorno Flavio - ha
detto il sindaco Andrea Ballar durante
il funerale - Quando dopo esserci salutati al telefono siamo rimasti li, in
silenzio, senza parole. Anche oggi non
il giorno di troppe parole. Per ognuno di
noi il giorno del raccoglimento, della
riflessione, per chi crede, della preghiera. Voglio dire subito tutto il mio affetto

per Flavio, Samuele e Mattia, che stanno vivendo un dolore enorme, che credo si capisca solo quando lo si attraversa. Vi invito ad avere coraggio e a
farvi forza: tutte queste persone e lintera citt, ciascuno a suo modo, vi
vicina e vi sostiene. Io ho visto Sara sulla
tangenziale venerd. E quando lho vista
ho pensato che Novara, la nostra citt,
aveva perso oltre alla vita di Sara anche
un pezzetto di se stessa, una parte della
sua comunit. Quella comunit che
formata da noi amministratori che siamo qui per qualche anno e da tutti
coloro che lavorano nel nostro Comune
e da tutti i suoi cittadini. Perch ve-

ramente ciascuno di noi il comune di


Novara, ciascuno di noi rappresenta
lintero valore di quella che listituzione cui tutti noi apparteniamo. E questo vero a maggior ragione per una
persona come Sara. Una che faceva il
suo lavoro tutto intero, con impegno,
seriet e passione. Cosi la ricordano i
colleghi che meglio di me lhanno conosciuta e con lei hanno condiviso tante
situazioni quotidiane di lavoro per le
strade della nostra citt. I nostri vigili
non sono eroi. Sono gente seria che fa il
proprio dovere. Sono lavoratori chiamati a un compito sempre pi difficile in
questo nostro tempo spesso troppo ner-

voso e carico di tensioni. Lo fanno con


impegno. E lo fanno credo di poterlo
dire perch lho visto amando profondamente la nostra citt e la nostra
gente. Quella fila ininterrotta, tutte quelle persone silenziose che ieri e questa
mattina hanno varcato la soglia del Broletto per salutare Sara, questa cosa
lhanno capita bene. Hanno compreso
che c una comunit e ci sono le sue
istituzioni che sono li per garantire la
libert e la sicurezza di tutti noi. E lo
fanno tutti i giorni, non solo come lavoro
ma anche come servizio. Grazie Sara.
Continua a cavalcare la tua Harley.

Erica Bertinotti

RICORDIAMO LA SUA CAR


E DONNA CAPACE DI DONA
NOVARA (bec) Mani che si stringono forte, quelle di Flavio, Samuele e Mattia; marito e due figli
di Sara Gambaro. Volti tirati, commossi, ma
senza lacrime perch lei avrebbe voluto cos,
abbracci per sostenersi a vicenda, essere famiglia che saluta una moglie, una mamma, una
donna, una professionista. Un saluto che gioved
25 febbraio diventato il saluto di tutti i colleghi
della polizia locale, quello delle autorit di tutta
la provincia, della citt che ha riempito il duomo
o si fermata nel cortile per il funerale solenne.
Sara mi ha accompagnato in occasione di San
Gaudenzio e poi ha scattato una foto con me,
unica donna in moto della polizia municipale
ha esordito il vescovo Franco Giulio Brambilla
appena prima di iniziare lomelia che ha sottolineato la gioia di vivere di Sara, nella sua
figura di mamma, nella generosit del suo lavoro, e nelle sue passioni di giovane donna.
Ricordate cos Sara, che stata per voi la moglie,

la mamma e la sorella. Ciascuno componga una


tessera per portare dentro di voi la sua immagine
forte e tenera, sicura e piena damore. Difficile
trovare le parole che consolano anche per un
vescovo che si affidato alla Parola del Signore
per sottolineare come la mamma la casa e la
sua presenza illumina la nostra vita. La casa la
sua vicinanza e il suo amore: essa ora sembrer
desolata e vuota. Ma la moglie o la mamma,
riempiendo la nostra casa, riscalda la nostra vita
e, anche quandessa parte improvvisamente,
rimane dentro di noi, come se fosse sfrecciata
via con la sua moto che amava tanto, dicendoci:
Vado a prepararvi un posto. E aggiunge: Non
piangete! Vado a prepararvi un posto. Un posto
sicuro. Essa rimane con noi nel ricordo e nella
memoria, la mamma continua a nutrirci e vestirci, si china ancora su di noi, ci attende,
magari ci sgrida, ma sappiamo che le sue braccia
sono sempre aperte ad accoglierci, perch ci

vuole bene. Essa dentro di noi. Ricordiamola


cos con affetto. Questo il primo tratto che
ricordo della vostra mamma e di tante altre
mamme. La loro insistenza ansiosa contiene il
valore pi prezioso. Le mamme sono sempre in
servizio alla vita. Ognuno di voi raccoglier in
ricordo le sue parole, il suo sorriso, i suoi gesti, la
sua premura. Essa rimane dentro di noi la sorgente della vita. Quando la casa sembrer vuota,
ascoltiamo ancora il suo bisbiglio, ricordiamo le
sue notti fatte per noi, la tavola che preparava, la
camera che riordinava, le feste passate con lei.
Ma ricordiamo soprattutto la sua carezza, perch essa passer ancora sul nostro volto. Siamo
come Tommaso che dice a Ges Non sappiamo
dove vai, come possiamo conoscere la via...,
eppure la mamma ci ha scritto - continua il
vescovo - nel cuore la via, ci ha in-segnato, cio
segnato-dentro nel corpo, nei gesti nelle parole,
la via della vita, ci ha detto ci che era bello, ci ha

I RICORDI Colleghi vicini e lontani e amici ma anche tanti comuni cittadini: il dramma ha colpito tutti

Si sacrificata per svolgere la propria missione


NOVARA (mup) Chi ha lavorato al
fianco di Sara Gambaro per tanti
anni, come lex comandante della
polizia locale Paolo Cortese non
pu che essere segnato dal dramma che ha colpito la collega. Una
persona normale e al tempo stesso eccezionale. Una ragazza per
bene - ricorda Cortese - che ho
avuto la fortuna di conoscere e di
frequentare quotidianamente sul
lavoro per anni. Conosco la sua
famiglia, sua sorella e il mio pensiero va a proprio a loro, tutti i suoi
cari, che ora vivono un dramma
incredibile. Spesso si associa la
figura del poliziotto locale a fattori
negativi ma parliamo di persone
che, come Sara, rischiano ogni
giorno la vita per essere al servizio

dei cittadini. Sara stava svolgendo


il suo lavoro al servizio della comunit quando stata investita.
Siamo davvero tutti scossi e tristi.
Il dramma ha colpito fortemente
chi condivideva con Sara la quotidianit sul lavoro o al di fuori ma
di fatto ha coinvolto tutti i novaresi. Tanti i messaggi di cordoglio affidati ai social network
anche da colleghi lontani: Riposa
in pace, cara collega e pensare che
proprio oggi partecipando al corso di Prato ho incontrato tanti
colleghi e ho pensato che onore
far parte di questa grande famiglia. Sono appena tornato e ho
appreso questa brutta notizia della scomparsa di questa componente della grande famiglia. Ora

per dobbiamo "combattere" per


ottenere pari tutele a quelle delle
altre forze di polizia e lo faremo in
nome anche di Sara; Ennesima
collega che se ne va nell adempimento del dovere tra l'indifferenza delle istituzioni. Almeno
noi, che siamo una grande famiglia, facciamoci forza lun laltro. Riposa in pace collega. Grande vicinanza al corpo di polizia
locale di Novara e alla famiglia;
Quante volte da utente della strada mi sono arrabbiato, non capendo che gli agenti della polizia
locale, ogni giorno, rischiano la
vita per la nostra sicurezza stradale; Ancora una volta uno di
noi muore nell'adempimento del
dovere nel silenzio delle istitu-

zioni nazionali e dei tg di tutte le tv


nazionali. Riposa in pace Sara sei
morta mentre facevi il tuo nobile
dovere, cio proteggere la tua comunit. Che tu possa riposare nel
paradiso dei giusti insieme a tutti i
colleghi morti per il loro lavoro.
Accorato lultimo pensiero degli
amici, affidato a uno dei manifesti
funebri: Si incontran migliaia di
persone e nessuna ti tocca. Poi un
giorno ne incontri una e ti cambia
la vita per sempre. L'amicizia e il
bene sincero superano ogni distanza, oltrepassano le nuvole e
giungono ai confini del Cielo da
dove ora tu splendi. Grazie per la
tua amicizia. Ciao Sara, sarai sempre con noi.

Giuseppe Maddaluno

PICCHETTO DONORE
Lingresso in Duomo del feretro, passato il picchetto
donore dei suoi colleghi allingresso

LINCIDENTE Venerd 19, nel primo pomeriggio, linvestimento. Vani tutti i soccorsi

Travolta e uccisa da unauto mentre lavorava


NOVARA (mup) Si consumato nel primo pomeriggio di
venerd 19 febbraio il drammatico incidente costato la
vita alla vigilessa Sara Gambaro. Dopo che una bisarca
uscita di strada nel tratto della
tangenziale che porta allo
svincolo di corso Milano in
direzione Trecate, la vigilessa
intervenuta assieme a unaltra collega per i rilievi e per
favorire il regolare flusso del
traffico. Dopo poco il dramma: una Mercedes guidata da
un uomo di 55 anni lha in-

vestita in pieno, mentre era al


centro della carreggiata. Luomo alla guida ha immediatamente fermato il veicolo,
appena resosi conto dellaccaduto, e poco dopo a sua
volta stato colto da un malore,
in preda a shock. Le condizioni della vigilessa sono
apparse subito disperate, tanto che nonostante il tempestivo e pronto intervento da
parte del personale del 118,
per la donna, 44enne e madre
di due figli, non c stato
niente da fare.

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