Sei sulla pagina 1di 41

-".

"/65&/;*0/&
%&-."$

Introduzione veloce!

Le cose da NON fare!

Cosa NON Fare: la riparazione permessi!

Cosa NON fare: deframmentare!

12

Cosa NON fare: antivirus!

16

Verifica il disco rigido!

21

Usa l'Apple Hardware Test !

26

Affidati a un gruppo di continuit!

31

Manutenzione del Mac: backup!!

34

Aggiorna il sistema operativo!

37

Altri e-book di BuyDifferent !

41

Introduzione veloce
Questo libro elettronico espone in maniera spero
interessante e mai noiosa, le procedure, le tattiche e le
strategie da adottare al fine di rendere il proprio computer
Mac, una macchina in grado di servirci a lungo.
Mi sono reso conto che a questo proposito ci sono in giro un
mucchio di dicerie, imprecisioni, che circolano a proposito
dell'argomento sulla manutenzione del Mac. Per questa
ragione ho deciso di mettere nero su bianco le piccole
verit, e di fare chiarezza sui dubbi. Mettendo fuori dalla
porta le "leggende metropolitane" che spesso si leggono su
forum, e non solo.
Buona parte dei consigli che troverai in questo libro
elettronico non richiederanno da parte tua alcun esborso di
denaro. In genere si tratta di evitare certe azioni, e di
adottarne altre quali ad esempio la verifica periodica del
disco. L'aspetto che pi mi sorprende che di solito le
persone si intestardiscono su aspetti del tutto inutili, senza
mai preoccuparsi davvero di quello che importante
conoscere e sapere.

Spesso inoltre, non occorre procurarsi altri software perch


Mac OS X arriva con una dotazione di applicazioni poco
pubblicizzata, e quindi sconosciuta. Ma completa.
Mi auguro che tu, o lettore, possa trovare utile questa
veloce guida. Adesso basta chiacchiere, e iniziamo a fare
sul serio.
Buona lettura.

Sebbene l'Autore abbia compiuto ogni ragionevole sforzo


per assicurare l'accuratezza e la bont delle informazioni
contenute in questa guida, Egli non si assume alcuna
responsabilit per errori o omissioni. Le informazioni
contenute in questa guida sono da considerarsi "cos come
sono", senza garanzia di alcun genere. L'Autore non pu
essere in alcun modo ritenuto responsabile di danni, perdite
di dati, diretti o indiretti, accidentali o incidentali, che
potrebbero verificarsi (o essere il risultato), dall'uso dei
materiali e/o procedure descritti in questa guida. Questo
libro elettronico una pubblicazione indipendente e non
stata n autorizzata, n sponsorizzata o approvata in alcun
modo da Apple Inc. Nessuna parte di questo libro elettronico
pu essere riprodotta con sistemi meccanici, elettronici o di
altra natura senza il consenso scritto delleditore

(BuyDifferent).Tutti i marchi citati in questo ebook sono


registrati e appartengono ai rispettivi proprietari.
Copyright 2010 Marco Freccero. Tutti i diritti riservati.

Questo libro elettronico sponsorizzato da:

Le cose da NON fare


Pu apparire un paradosso esordire in una guida alla
manutenzione del Mac illustrando le cose che NON si
devono fare. Eppure se sei appena arrivato sulla
piattaforma Mac, abbandonando (in tutto o in parte) quella
Windows, avrai innanzitutto elaborato una serie di abitudini
che forse immagini dovranno essere applicate anche in Mac
OS X.
Oppure, frequenti forum, dove spesso si leggono le pi
diverse e bizzarre opinioni su come effettuare la
manutenzione del computer della mela mordicchiata. E'
questa la ragione che mi ha indotto a redigere questa guida
spiegando le cose che non necessario compiere.
E allora, iniziamo la lista con la "regina" delle leggende
metropolitane: la riparazione dei permessi.

Cosa NON Fare: la riparazione


permessi
E' impossibile non averne mai sentito parlare. Qualunque
cosa accada al tuo Mac, di certo troverai un utente che
consiglier: "Ripara i permessi!". Nel 90% dei casi
inutile, per nessuno ha provato ad andare oltre quanto si
legge o si dice, e un po' tutti si limitano a ripetere quanto
letto.
Prima di tutto, per iniziare a capirci qualcosa, basta
leggere quello che Apple stessa in un documento (in
italiano), afferma. Troverai tutto a questo indirizzo Web:
http://support.apple.com/kb/HT1452?viewlocale=it_IT
Letto? Bravissimo!
Sia chiaro: esistono dei segnali (e solo quelli), che indicano
come sia indispensabile ricorrere alla riparazione dei
permessi. Per esempio, quando non pi possibile
stampare, n accedere ad una cartella dove sono
conservati i nostri documenti, e neppure modificarli. Quando
non pi possibile lanciare i programmi.
Se nel Dock un bel d, al posto dell'icona di un programma,
compare un punto di domanda.

Attenzione per: la comparsa di un punto di domanda non sempre indice di


qualcosa che non funziona pi a livello di permessi. Se per esempio hai
gettato via un'applicazione (che era presente nel Dock), un bel giorno al
riavvio del Mac potresti trovarci proprio un punto interrogativo al posto della
sua icona. E questo avviene poich il Mac, non trovando pi il programma
non sa pi a cosa associare l'icona!

Per quale motivo accade tutto questo? Prima di rispondere:


ricordati che la riparazione dei permessi funge solo con i
programmi gi nel sistema operativo, e con quelli che usano
l'Installer di Apple per eseguire appunto l'installazione.
In caso fossi confuso e non capissi di cosa sto parlando,
ecco la simpatica icona dell'Installer.

Quando nel Dock vedi apparire questa icona, sappi che quella dell'Installer, esatto.

La puoi trovare al termine di questo percorso:

Nomediscorigido>Sistema>Libreria>CoreServices>Installer
App.
I programmi installati in questa modo, e solo questi,
producono una sorta di "ricevuta", che viene poi depositata
in una cartella chiamata "Receipts" al termine di questo
percorso:
Nomediscorigido>Libreria>Receipts.
Quando installi un'applicazione tramite trascinamento,
per esempio, non viene prodotta alcuna ricevuta.
Pertanto se inizia a farti le boccacce (d'accordo, difficile
che accada qualcosa del genere), inutile lanciare la
riparazione dei permessi. Conviene piuttosto rivolgersi al
produttore.
Ficcando il naso nella cartella delle Ricevute, troverai
tuttavia un mucchio alto cos di ricevute di software prodotto
da aziende diverse da Apple. E potresti concludere che non
esatto quanto ho appena affermato: solo le applicazioni
installate per mezzo dell'Installer di Mac OS X possono
ricevere le cure della Riparazione dei permessi. Dal
momento che qui si trovano le loro ricevute, di certo accadr
che il lancio di questa procedura coinvolger anch'esse.

Se apri il Terminale e digiti questo codice:


strings /System/Library/PrivateFrameworks/DiskManagement.framework/Versions/A/Resources/DiskManagementTool | grep Receipts

e premi il pulsante "Invio", avrai l'elenco esatto delle ricevute


che la Riparazione dei permessi curer quando la utilizzerai.
E come puoi ben vedere, non corrisponde affatto a quello
che effettivamente presente (e visibile), dentro la cartella
"Receipts".
Ricorrere ai suoi servigi molto semplice: basta lanciare
l'applicazione Utility Disco (dentro la cartella Utility,
racchiusa in quella "Applicazioni"), e poi premere o il
pulsante Verifica permessi oppure, se hai la macchina in
doppia fila, quello "Ripara permessi". In quest'ultimo caso,
ovviamente, salti la procedura della verifica e approdi
direttamente a quella della riparazione.
Lo riscrivo. Si deve lanciare solo se si incontrano i segnali
che ho elencato all'inizio del capitolo.
Qualcuno potrebbe adesso osservare che se lancio
Utility Disco e metto in azione la funzione "Verifica i
permessi" (cosa che io non faccio mai), troverei ad
accogliermi un corposo elenco di permessi da riparare. Non
ne subito affatto: ma si tratta di messaggi che si possono
ignorare. A dirlo Apple stessa, in un documento proposto
sul suo sito: http://support.apple.com/kb/TS1448?
viewlocale=it_IT

La conclusione?
Di una semplicit disarmante.
Se le applicazioni del sistema operativo Mac OS X rivelano
dei comportamenti anomali (li ho elencati al principio del
capitolo), allora puoi ricorrere alla Riparazione dei permessi.
Non una procedura da eseguire con regolarit, come
qualcuno ripete: a questo scopo non serve a nulla.
Funge solo con quelle applicazioni che rilasciano la
ricevuta, e questa finisce nella cartella Receipts. E
nemmeno tutte le applicazioni qui presenti sono intaccate
dalle sue attenzioni (ricorda lo script da digitare nel
Terminale). Applicarla a sofware di terze parti solo una
perdita di tempo.

Cosa NON fare: deframmentare


Che cos' la deframmentazione? Mi sembra opportuno
rispondere a questa domanda prima di spiegare perch
acquistare un software a questo scopo sia, nella maggior
parte dei casi, inutile.
Usare un Mac significa produrre file, che poi devono
essere salvati, ovviamente. Semplificando: ogni file (di testo,
o immagini e cos via), va ad occupare il primo spazio libero
sul nostro disco rigido. Poi viene ripreso, ampliato, quindi
cresce di dimensione e si "riversa" in altri spazi liberi sul
disco.
Il file molto grande (pesante quindi parecchi MB), resta
sempre uno ai nostri occhi, ma viene suddiviso, sparso su
diversi punti del disco rigido. Quelli liberi, certo. Questa
distribuzione del file si chiama appunto "frammentazione".
L'operazione che elimina questo stato di cose si chiama di
conseguenza "deframmentazione".
Un tempo il "richiamare" il file significava dover radunare
tutti i suoi pezzi sparsi lungo la superficie del disco, per poi
proporli all'utente (che saresti tu). Questo aveva delle
ripercussioni negative sulle prestazioni del disco rigido, e

quindi sulla reattivit complessiva del sistema, che risultava


lento. Per come avrai notato, ho scritto: "un tempo".
Gi le cose sono cambiate.
Da Mac OS X Panther (10.3), il sistema provvede alla
frammentazione di tutti i file pi piccoli di 20 MB. In
sostanza: la maggior parte degli utenti Apple non ha alcun
bisogno di ricorrere alla deframmentazione.
Esiste tuttavia una categoria di persone che deve
provvedere a risolvere i problemi di prestazioni causati da
questo fenomeno.
Se lavori con file audio o video, significa che hai a che fare
con file davvero grandi, quindi sparpagliati sul disco.
Faccio notare che ho scritto "Se lavori"; non mi riferisco
affatto a chi ogni tanto edita il filmini delle vacanze con
iMovie, oppure le foto con iPhoto. Bens ai professionisti di
questo settore, e in genere di tutti coloro che per
guadagnarsi la pagnotta, producono appunto file di
dimensioni pi che generose.
Tutti gli altri se desiderano perdere tempo, possono
preoccuparsi della deframmentazione. Gi: un aspetto che
deve essere tenuto nel debito conto il seguente. La
deframmentazione pu essere un'operazione piuttosto
lunga, quindi bene non eseguirla durante la settimana

mentre si lavora, ma pi opportuno riservarla ai giorni non


lavorativi.
Inoltre, bene ricordare come sia indispensabile prima
di iniziare, effettuare un backup dei dati. Ormai questo
genere di applicazioni (quelle che si occupano della
deframmentazione), sono affidabili, si capisce. Ma visto che
si occupano di rimettere in ordine i file, e che qualcosa pu
andare storto, sempre meglio essere prudenti.
Ecco allora un elenco delle principali applicazioni presenti
sul mercato, e dedicate alla deframmentazione.
iDefrag (sito Web: http://www.coriolis-systems.com/
iDefrag.php). Costa 25,80 Euro.
Dive Genius (sito Web:http://www.active-software.com/
itproducts/story$dirname=backup+e
+utility&index=default&num=172&sec=0). Costa 99,00
Euro.
Tech Tool Pro 5.0 (sito Web: http://www.activesoftware.com/itproducts/story$dirname=backup+e
+utility&index=default&num=120&sec=0). Costa 119,94
Euro.

Concludendo. Solo se lavori con file di dimensioni


consistenti devi procurarti un'applicazione per la
deframmentazione.
In caso contrario, lascia perdere.

Cosa NON fare: antivirus


Lo so bene. Molti diranno che sto sbagliando, che un
antivirus ormai necessario visto che in giro hanno letto
che ci sono, stanno proliferando, e via discorrendo le
minacce alla piattaforma Mac. Iniziamo a mettere un punto
fermo.
Ad oggi (gennaio 2010), non esiste un solo virus
riconosciuto per Mac OS X. S, conosco gli allarmi di
aziende che producono (sar una coincidenza?), antivirus, e
che invitano gli utenti Mac a procurarsi un software
apposito.
So altrettanto bene che stato identificato un malware che
infetta le tastiere. Che Snow Leopard contiene un sistema di
verifica di malware (ecco la pagina di Apple che ne parla:
http://support.apple.com/kb/HT3662?viewlocale=it_IT). Che
c' stata una botnet con 20.000 Mac (ehi, ventimila contro
i... milioni di Windows!). Il discorso complesso, ed esula
dai compiti di questa smilza guida.
Riguardo la botnet (cio una rete di computer creata a
scopi malevoli e all'insaputa dei legittimi proprietari delle
macchine). Chi entrato a farne parte, lo ha fatto
scaricando software piratato: in un caso del genere nessuna
protezione in grado di proteggere alcuno. Costoro si sono

procurati copie di applicazioni trafugate; di fronte alla


presenza di una finestra del sistema operativo che avvisava
(accade quando si aprono applicazioni scaricate da
Internet), che si cercava di installare qualcosa proveniente
dal Web, hanno fatto spallucce.
Mac OS X avvisa l'utente ogni volta che scarica file da Internet, dell'opportunit o meno di
procedere.

Qui non c'entra la sicurezza del sistema operativo (come


accade troppo di sovente su Windows): una questione di
buonsenso, di intelligenza, di cultura. Pretendere di
possedere qualcosa capace di sconfiggere la
superficialit o stupidit umana, impossibile.
Windows purtroppo racchiude un insieme di debolezze tali
che anche se non scaricassi software ottenuto illegalmente,
sarei a rischio, comunque.
Il sistema di detenzione di malware presente in Snow
Leopard. Non altro che una modesta mossa tesa a
limitare i danni che la superficialit del singolo potrebbe
produrre. Non particolarmente potente, e ad oggi non
risulta nemmeno essere stato aggiornato da quando Snow
Leopard stato rilasciato. Non stato implementato perch

Mac OS X o sar sotto attacco, oppure un sistema


debole o "uguale a Windows" (come alcuni in maniera
superficiale scrive e afferma). Apple ha una grande
preoccupazione, pi devastante dei virus: la stupidit del
singolo. Sa che il suo sistema operativo pi robusto di
quello di Microsoft, pi sicuro, ma che nulla pu contro i
comportamenti fuorilegge dell'individuo. E prova a metterci
una pezza.
E il malware della tastiera? Esiste, si capisce. Non ho
notizie che qualcuno lo abbia mai sfruttato, e neppure che
qualcuno ne sia stato vittima. Tutti i sistemi (anche Unix, su
cui si basa Mac OS X), hanno falle di sicurezza. Ti svelo un
segreto: alcune non vengono eliminate, e non lo saranno
mai. Sfruttare quelle debolezze cos arduo, che nessun
pirata informatico impiegherebbe il suo tempo per farlo.
Soprattutto se esiste, l accanto, un sistema operativo che
senza troppi sforzi, garantisce grandi soddisfazioni.
Ci sono ovviamente delle situazioni in cui l'antivirus
indicato; ma sono poche e circoscritte.
Per tutte le altre (e sono la maggior parte), basta il
buonsenso, e per un motivo piuttosto banale. Mac OS X
dannatamente robusto, e ho scritto "robusto", non
minoritario. Non l'essere poco diffuso a renderlo sicuro.
Ma sicuro poich Unix (la sua base).

Tieni presente anche questo aspetto: un'applicazione


contro i virus rallenta le prestazioni generali del sistema
operativo. Essi infatti devono scansionare il disco,
verificare quanto scarichiamo dal Web. Sono ingordi di
CPU, e non di rado possono entrare in conflitto col sistema
operativo.
S, le ultime soluzioni software disponibili sul mercato
proclamano che questo disagio assente, e che se anche
ci fosse, sempre meglio questo, che un virus a zonzo per il
tuo disco rigido.
Ma dal momento che (lo riscrivo), non ci sono virus; che il
buonsenso il migliore alleato contro il proliferare di queste
minacce. Per quale motivo spendere, e vedere il proprio
Mac OS X rallentare?
Se tuttavia lavori in un ambiente misto possibile che il
Mac diventi portatore sano di qualche codice maligno. In un
caso del genere sar inevitabile installare un antivirus per
proteggere i PC dalle minacce della Rete che li riguardano
(attento: riguardano i PC, non il Mac). In questi ambienti di
lavoro esiste di solito un responsabile della sicurezza dei
computer, e costui vuole (no, pretende), che ogni macchina
abbia il suo antivirus installato. E anche aggiornato, certo:
non basta averne uno, ma indispensabile scaricare tutti gli

aggiornamenti (ordinari e straordinari), che vengono resi


disponibili dalle aziende produttrici.
Se perci ricevi, invii materiale a utenti Windows (per motivi
di lavoro), o sei in un ambiente misto Mac/PC, non hai
scampo.
Dovrai acquistare un programma antivirus. Ecco i principali
su piattaforma Mac.
ClamXav. E' gratuito (sito Web: http://www.clamxav.com/),
ma questo oltre ad essere un pregio, in realt un limite
piuttosto consistente. Non efficace se ad esempio lo usi
in un ambiente misto, poich non pu contare sugli
aggiornamenti garantiti invece da un'azienda specializzata.
Intego (sito Web: http://www.intego.com/"). Costa 72,00
Euro. E' famosa per i proclami che lancia periodicamente a
proposito dei virus per Mac (ad oggi assenti). A parte
questo, i suoi prodotti sono validissimi.
Norton Antivirus 11.0 (sito Web: http://www.symantec.com/
it/it/norton/macintosh/antivirus). Il suo prezzo 49,99 Euro
(se acquistato tramite download). Che dire? E' il dottor
Norton, una garanzia.

Kaspersky Antivirus (sito Web: http://www.kaspersky.com/


it/anti-virus-for-mac). Prezzo 39,95 Euro. L'ultimo arrivato
sulla nostra piattaforma, su Windows celebre e
riconosciuto per la sua qualit.

E' l'ultimo arrivato su piattaforma Mac:


Kaspersky Anti-virus per Mac

Ricapitolando. Tu, che non lavori in un ambiente misto con


PC; che i rapporti con l'altra piattaforma sono rari, ma mai
lavorativi, puoi tranquillamente evitare la spesa di un
antivirus. E questo riguarda la maggioranza degli utenti Mac
di questo Paese.
Se invece lavori gomito a gomito con colleghi che hanno
PC; ricevi macro in Excel 2004 (le macro possono
contenere codice maligno, e danneggiare i documenti, e
solo i documenti, anche su Mac). Allora per sicurezza dovrai
acquistare un programma antivirus. Ma sia chiaro: lo farai
per essi, i PC. Mica per il Mac!

Verifica il disco rigido

Dopo aver avuto modo di vedere le principali operazioni da


NON fare per la manutenzione del proprio, ruggente Mac
(d'accordo, esagero), adesso vediamo quali sono le cose da
fare.
Ecco la prima. Verificare lo stato del disco rigido del
Mac. Banale? Pu darsi. Di solito chi perde tempo a
riparare i permessi, non dedica alcuna attenzione a questo
argomento. Con il risultato di trovarsi il disco guasto, e i
permessi per in ordine: che soddisfazione.
Esistono due modi per verificare che il disco rigido del
proprio Mac funzioni a dovere.
Il primo verificare il suo stato S.M.A.R.T.
E' la sigla di Self Monitoring, Analysis and Reporting
Technology. Il suo scopo di verificare lo stato di salute del
disco, segnalando all'utente possibili guasti che possono
portare il dispositivo alla morte. Apple la supporta; lancia
Apple System Profiler (clicca sulla mela in alto a sinistra,
quindi "Informazioni su questo Mac>Pi
informazioni>Hardware>ATA Seriale"). Nell'elenco delle voci
che vedrai ci sar anche questa. Se compare la scritta
"Verificato", nessun problema. Se viceversa trovi un altro
tipo di scritta, vuol dire che il tuo adorato disco rigido sta per
abbandonarti.

Quanto affidabile questa tecnologia? Ottima domanda,


si vede che sei un tipo sveglio.
I guasti che colpiscono un disco rigido possono essere
improvvisi, oppure si presentano con una serie di indizi utili
a comprendere come stia per accadere il peggio. Una
rapida occhiata a S.M.A.R.T. aiuta a comprendere cosa c'
che non funziona.
Questa tecnologia controlla sia il funzionamento
meccanico del disco (quindi il rotore, le testine magnetiche,
e cos via), che gli errori di lettura del disco.
Segnalo un'applicazione gratuita che si chiama
SMARTReport (sito Web: http://www.corecode.at/
smartreporter/). Invece di lanciare Utility Disco, puoi
delegare a lei il controllo periodico del disco, oltre a
scegliere come essere avvisato in caso di problemi.
Altro strumento utile e gratuito per verificare lo stato
del disco ricorrere all'applicazione Utility Disco. Per
bene ricorrere a quella presente sul DVD di installazione,
invece che a quella gi installata nel sistema operativo.
Agisci in questo modo; non nulla di difficile, sul serio!
Segui queste istruzioni.
Inserisci nel tuo fidato Mac il DVD del sistema operativo.
Attendi che sia montato il disco sulla scrivania, clicca l'icona

"Installazione Mac OS X app.";


Si apre l'Installer, ma qui tu devi premere il pulsante in
basso a sinistra "Utility";
Altra finestra. Devi premere il pulsante "Riavvia". Fornisci
la password e procedi;
Nella finestra che appare, devi scegliere la lingua da usare
(l'italiano!), poi premi la freccia in basso per procedere;
Ora sarai alle prese con la finestra "Installa Mac OS X".
Ignorala, e osserva invece la barra dei menu in alto.
Individua la voce "Utility>Utility Disco";
Nella colonna a sinistra seleziona il disco rigido che deve
essere sottoposto al check-up;
Premi il pulsante "Verifica disco", e lascialo lavorare in
pace;
Se compare una scritta di colore verde, sommo gaudio e
tripudio, tutto a posto! Chiudi l'applicazione, l'Installer
(scegliendo la scorciatoia da tastiera -Q), e dalla piccola
finestra che comparir scegli il disco di avvio (quello interno

del Mac, certo!), e riavvia il tuo computer.


Se invece scorgi una scritta rossa, significa che qualcosa
non funziona come dovrebbe. Premi il tasto "Ripara disco",
e lascialo lavorare in pace. Se tutto procede per il meglio,
una volta rimesso a posto le cose, non ti rester che uscire
da Utility disco, poi dall'Installer, e riavviare il Mac.

Sarebbe una
buona regola
verificare il disco
rigido, con i modi che ho
illustrato, prima di ogni
aggiornamento del sistema
operativo. Non dico di farlo quando Apple mette a
disposizione un upgrade dedicato a Safari; ma in occasione
degli aggiornamenti minori (per esempio: quello 10.5.7, o
10.5.8), sarebbe una buona idea dare un'occhiata allo stato
di salute del dispositivo.
Non sempre Utility Disco riesce nell'impresa. Se sul
disco sono riscontrate gravi anomalie, possibile che
l'applicazione di Apple non riesca a riparare i guasti. In
questo caso pu essere utile ritentare con la procedura di
riparazione disco.
Se Utility Disco alza ancora bandiera bianca?

E' un guaio.
Procurati prima un'applicazione come DiskWarrior (sito web:
http://www.alsoft.com/DiskWarrior/
index.html). E' la pi blasonata e antica applicazione per
Mac dedicata alla cura e riparazione dei dischi rigidi. Costa
99,95 Dollari, ma li vale tutti. Sono numerosi gli utenti che
grazie a essa, sono riusciti a salvare buona parte dei
documenti che parevano compromessi. Spesso,
DiskWarrior riesce anche nelle situazioni che paiono
disperate.

Se la pi blasonata e
vero?

premiata, ci sar pure un motivo,

Un'altra valida applicazione (che per si occupa del


recupero dei file su dischi compromessi, non ripara i dischi),
di certo Data Rescue 3. Puoi leggere la mia recensione a
questo indirizzo Web: http://www.ilmac.net/recensioni/
datarescue.htm

Usa l'Apple Hardware Test

Questa una di quelle cose che ben pochi conoscono, e


ancora meno usano.
Quando la scatola (o lo scatolone), del Mac entra nella tua
casa, tra le altre cose c' naturalmente il DVD di
installazione. Quello che racchiude anche l'applicazione
chiamata Apple Hardware Test. Prima di spiegare come
funzioni, cerchiamo di illustrare quali sono i suoi scopi.
Per prima cosa: non ripara nulla. Si tratta infatti di un
insieme di verifiche il cui scopo esclusivamente testare lo
stato di salute dell'hardware del tuo Mac. E basta.
In particolare, l'Apple Hardware Test si incarica di
controllare:
Lo stato della RAM (ottimo quando si acquistato della
memoria aggiuntiva e si desidera essere ben certi che sia
compatibile col proprio Mac. Sia chiaro: se ci sono dei
problemi di compatibilit al riavvio troverai a darti il
benvenuto il "kernel panic". Ma non sempre accade al
primo riavvio).
Lo stato del disco rigido interno;
Quello della scheda Airport;

La scheda madre, o scheda logica che dir si voglia.


Quando questa si guasta, c' da sperare che il tuo Mac sia
ancora in garanzia, oppure che tu abbia sottoscritto l'Apple
Care. Non vale la pena sostituirla visto il costo...
La RAM video.
Altra caratteristica di questa applicazione la sua
durata. Quando l'avvierai, ti sar mostrata una schermata
con le previsioni della sua durata. Moltiplicala almeno per 3,
e avrai idea di che cosa ti attende.
Piccola avvertenza. Ad un certo punto sentirai le ventole
del tuo Mac aumentare di velocit: non sognarti di forzare
l'uscita, di staccare la spina o altre amenit. Fa parte dei
test, ma lo scrivo perch non sono pochi coloro che hanno
avuto idea di spegnere tutto, immaginando che il test stesse
danneggiando la macchina.
Adesso, come ricorrere ai suoi lenti (visto la durata che si
prende), servigi? Sempre ricordando che devi ricorrere
all'Apple Hardware Test o quando hai tempo, o ti rendi conto
che il tuo hardware inizia a comportarsi in maniera strana,
fai in questo modo.
Procurati il DVD di installazione del tuo Mac; vedrai che
sulla sua superficie sar riportato proprio la dicitura "Apple

Hardware Test". A volte l'applicazione compresa proprio


nel DVD di installazione di Mac OS X, altre volte invece si
trova su un disco a parte. Stacca qualunque periferica di
terze parti dal tuo Mac (dischi rigidi esterni, chiavette,
stampanti, scanner e cos via: solo mouse e tastiera).
Inserisci il disco, riavvia e tieni premuto il tasto "D"
Dal momento che riavvii da un DVD, gi qui noterai una
certa lentezza; poi sullo schermo apparir una brutta icona
che ai pi vecchi utenti Mac ricorder quelle presenti su
Mac OS 9.
Scegli la lingua, e ben presto ti troverai a tu per tu con
l'Apple Hardware Test. Sono due le modalit: quella
"Estesa" e "Base". La prima davvero molto lunga, la
seconda molto lunga.
Lascialo lavorare in pace. Alla fine emetter la sua
sentenza: di vita o di morte (per il tuo Mac, si capisce). Se
va tutto bene non ti rester che sceglie il riavvio per tornare
al tuo Mac. In caso invece di problemi cerca di saperne di
dando un'occhiata ai risultati.
Ricapitolando.

L'Apple Hardware Test una serie di controlli


sull'hardware del tuo Mac, ma non ripara assolutamente
nulla. Visto la sua durata, dovresti ricorrere ad esso o
quando hai aggiunto nuova RAM, oppure sostituito il disco
rigido interno. Altro caso cui ricorrere a questo test: nel
momento in cui la macchina mostra dei comportamenti
inspiegabili, strani che colpiscono per esempio la scheda
Airport, il video, o il Mac diventa prone di inspiegabili kernel
panic.

Affidati a un gruppo di continuit


Era una sera buia e tempestosa, ma non stava ancora
piovendo. In lontananza si udivano dei tuoni, mentre il mio
iMac G3 Bondi Blu (ehi, a circa un metro da me in questo
preciso momento, vuoi salutarlo?) aveva collegato un
masterizzatore. La corrente elettrica per un attimo manc,
probabilmente meno di una frazione di secondo poich il
Mac non si spense, ma il masterizzatore (che stava per
completare il suo lavoro), s. Gettai via il CD, e il giorno
seguente ero a girovagare presso l'ipermercato Coop di
Savona a cercare un gruppo di continuit. Ne comprai uno
di una marca a me del tutto ignota, spendendo 50.000 Lire
(eh gi, allora dominava la Lira); e ancora adesso fa il suo
dovere. In tutti questi anni ho dovuto cambiare la batteria un
paio di volte.
Come si pu facilmente intuire, il gruppo di continuit
un'apparecchiatura che grazie alla batteria incorporata,
permette al nostro hardware di continuare a funzionare in
caso di black-out, per un certo periodo di tempo. Ma anche
se la rete soggetta a improvvise e imprevedibili cali di
tensione, la nostra macchina non subir alcun danno. Il
cavo di alimentazione del nostro Mac da scrivania, non sar

fissato alla presa del muro, bens collegato proprio al


gruppo di continuit.
La vicina centralina elettrica si frigge, mettendo al buio il
quartiere? Il nostro Mac potr contare sul gruppo di
continuit che fornir al nostro computer un'autonomia di
che varia da qualche minuto, a molto di pi (anche ore,
certo). Questo dipende dal tipo di apparecchiatura che
vorrai acquistare. Essa ti fornir il tempo di concludere i tuoi
lavori, salvarli e spegnerlo.
In genere il gruppo di continuit quando entra in azione, sia
per un black-out che per un calo di tensione, emette un
suono per avvisarti.
Non tutti i Mac devono ricorrere alle sue cure: solo quelli
da scrivania. I portatili non ne hanno bisogno perch la loro
struttura fatta in modo che se anche sono sotto carica, e il
flusso di corrente si interrompe, continuano a lavorare.
Ma una bella ciabatta? Non mi sento di consigliare una
semplice ciabatta, soprattutto di quelle a poco prezzo che
spesso si trovano in giro. Da quello che posso ricavare
basandomi sulla mia esperienza, il loro comportamento a
volte sembra un poco imprevedibile. Un gruppo di continuit
viceversa, garantisce una protezione migliore.
Superfluo scrivere che la batteria di un gruppo di continuit
col tempo perde forza, ed necessario sostituirla. Leggi

bene le istruzioni con cui l'apparecchio venduto per capire


la sua durata, e qualche tempo prima provvedi ad
acquistarne una e a sostituirla.
Se presumi di compiere da solo questa operazione, ricorda
che avrai a che fare con la corrente elettrica, quindi
massima prudenza! Non sar sufficiente staccare la spina
del gruppo di continuit per essere al sicuro: resta
comunque come una specie di generatore di corrente.
Infine: non gettare via la vecchia batteria, ma ricorda che
deve essere smaltita nelle aree apposite. Informati presso il
tuo Comune.

Manutenzione del Mac: backup!


Qualcuno adesso potrebbe pensare: ancora? Ma s, lo
abbiamo capito che occorre effettuare il backup del nostro
Mac! Non hai altro da scrivere?
Per prima cosa voglio ricordare che ho persino scritto un
libro elettronico su questo argomento (sito Web: http://
www.buydifferent.it/index.php?
main_page=product_info&cPath=31&products_id=171),che
costa 4,90 Euro. Si riferisce a Leopard, ma contiene
sufficienti dritte utili anche per Snow Leopard.
Venendo al backup: Time Machine la migliore soluzione
che ci sia sul mercato, e non ripeter quanto ho gi scritto
su quel libro elettronico. Per qualcosa devo dire, per forza!
Dal momento che ce l'hai in Snow Leopard, usala. Acquista
un disco rigido esterno (no, non puoi usare quello interno
del Mac), collegalo al tuo computer con la mela
mordicchiata e magicamente (va bene, non magia,
tecnologia), Mac OS X ti domander se deve usare quel
disco per effettuare ad ogni ora il backup dei dati.
sufficiente accettare la proposta, ed fatta. A questo punto
sar effettuato il primo backup (piuttosto lungo la prima
volta), mentre gli altri scivoleranno via pi velocemente.

Basta, non c' altro da fare o da sapere. Di una semplicit


sconcertante.
Manutenzione vuol dire anche pensare al peggio, ecco
la ragione per cui devi effettuare il backup con Time
Machine. In caso di guai, di perdita di file, sarai sempre in
grado di recuperare ci che ti serve "entrando" in Time
Machine. Una volta dentro, potrai con semplicit recuperare
quello che serve. Ho scritto in maniera pi approfondita su
questo argomento nell'ebook "Snow Leopard: Trucchi e
Segreti del Nuovo OS" in vendita a 7,90 euro (sito Web:
http://www.buydifferent.it/index.php?
main_page=product_info&cPath=31&products_id=414).
Per sarebbe bene che accanto a questo imparassi a
effettuare la clonazione del disco rigido. Ho scritto a questo
proposito un articolo su ilMac.net (http://www.ilmac.net/
scuola_di_mac/consigli/clonareildiscorigido.htm). E'
sufficiente Time Machine? Dipende da quello che i dati
valgono per te. Riavviare da un disco rigido esterno (cosa
che Time Machine non permette di fare), una delle tante
soluzioni da adottare per riuscire a essere di nuovo un poco
operativi.
Qualunque sia la tua decisione finale, rammenta che il
backup deve essere in un certo senso una specie di politica:
quindi lungimirante, e assidua. Da una parte bene avere
Time Machine che si occupa dell'archiviazione dei file,

ad ogni ora, oppure perch no, giornalmente, se per


esempio produci o modifichi pochi file.
Dall'altra, una volta alla settimana, aggiornare la
clonazione. Ricorda infatti che il backup vecchio, di file
poco o per nulla aggiornati, non ti servir a nulla. Sarebbe
bene che questi processi avvenissero sempre su due dischi
rigidi esterni distinti. Se proprio non puoi (per ragioni
finanziarie), utilizzane uno che per provvederai a
partizionare ("dividere"). Quindi acquista un disco capiente,
e poi suddividilo: una parte per il backup con Time Machine,
un'altra per la clonazione.
Altre raccomandazioni. Il disco di backup, o i dischi, non
devono mai restare accanto al tuo computer. Furti, e altre
calamit, possono sottrarre il tuo prezioso bagaglio di file
archiviati. Trova un posto dove conservare i tuoi dispositivi
di archiviazione, una volta che sono stati aggiornati.
Se lavori in un ufficio, la sera porta con te il disco aggiornato
pi di recente. Se al contrario la tua postazione di lavoro
casa tua, e ti assenti, non lasciarlo accanto al Mac, ma
conduci con te la copia pi "fresca".
Niente di complicato, come puoi vedere. Il backup ha un
senso se inserito in una strategia che prevede non solo di
procurarsi supporti e software, e di aggiornare con
regolarit. Ma soprattutto se adotti dei comportamenti pi
attenti anche al luogo dove lasci i dischi rigidi di backup.

Aggiorna il sistema operativo


Probabilmente il titolo di questo capitolo ti lascia alquanto
perplesso. Perch forse lo fai gi; ma forse no.
Tieni presente questo, tuttavia: non tutto quello che Apple
mette a disposizione sui suoi server per il download, devi
per forza installarlo. A cosa mi riferisco?
Per esempio, agli aggiornamenti dedicati a Safari, quando
tu usi Firefox o Camino, o qualunque altra applicazione per
navigare il Web. Banale? Mica tanto: non sono pochi quelli
che per non sapere n leggere n scrivere, come si dice
dalle mie parti (anche dalle tue? Ma fantastico!), scaricano
tutto, perch male non fa e di spazio ce n' a volont.
Questo non il miglior approccio possibile.
C' almeno una serie di aggiornamenti che secondo me
devi installare: quelli dedicati alla sicurezza. Ne ho gi
parlato nel capitoletto dedicato alle applicazioni antivirus.
Mac OS X non perfetto, ma la sua base Unix lo rende
robusto, affidabile e sicuro. Tuttavia, le falle di sicurezza
riguardano anche il nostro beneamato sistema operativo, si
capisce. E periodicamente Apple pubblica degli
aggiornamenti dedicati a chiudere le falle, e a renderlo
ancora pi blindato. Questi devono assolutamente trovare
posto sul disco rigido del tuo Mac.

Come sai benissimo, esiste l'applicazione Aggiornamento


Software, dedicata a segnalare all'utente la disponibilit di
nuovo software (non solo dedicato alla sicurezza, ma anche
al sistema operativo).
Gli aggiornamenti numerati per esempio 10.5.6, 10.5.7
oppure 10.5.8 sono chiamati minori, e sono sempre gratuiti
e disponibili tramite l'applicazione che ho appena indicato.
Quelli invece numerati 10.4, 10.5 o ancora 10.6, sono
sempre a pagamento, non sono disponibili tramite
Aggiornamento Software, e sono definiti aggiornamenti
maggiori. Hanno anche un'altra caratteristica che li distingue
dai precedenti.
Mentre i primi si limitano a migliorare stabilit, eliminare
malfunzionamenti o bachi, senza introdurre nuove funzioni. I
secondi viceversa, introducono un grande numero di nuove
caratteristiche che innovano a volte in maniera pesante il
sistema operativo. Ovviamente anch'essi fanno tesoro dei
limiti delle versioni precedenti, e eliminano sbavature e
bachi presenti nella versione maggiore precedente.
Si devono acquistare gli aggiornamenti maggiori? Tutti quelli
minori devono essere installati?
Per rispondere ai primi occorre tenere in considerazioni
risorse (economiche) dell'utente, e anche i limiti effettivi
della macchina. Per esempio, chi possiede un Mac con
processore PowerPC non potr mai acquistare Snow

Leopard, che gira solo su macchine con processore Intel.


Occorre tuttavia riconoscere che Apple quando rilascia un
aggiornamento maggiore, vi infila dentro una tale quantit di
novit che la spesa vale, eccome. Quindi verifica che il tuo
hardware abbia i requisiti per sostenere l'aggiornamento
maggiore, magari acquista pi RAM (i suoi prezzi sono
abbastanza abbordabili), e acquistalo
E per gli aggiornamenti minori? Sono gratuiti, come si
detto in precedenza. Moltissimi li aggiornano perch
giustamente pensano: "Se Apple ci ha lavorato, e ha
presentato l'aggiornamento, un motivo ci sar!".
Altri diffidano perch spesso si affidano a siti (benemeriti,
certo) come MacFixit.com, che raccolgono con cura
segnalazioni di guasti dopo questi aggiornamenti.
Parliamoci chiaro. I Mac a spasso per il mondo sono ormai
milioni; quelli con dei problemi dopo un aggiornamento non
spariranno mai. Tieni presente che molti allungano le mani
nel sistema operativo, o direttamente, oppure installando
strane applicazioni di terze parti che ottimizzano, o attivano
funzioni nascoste. Poi arriva il povero aggiornamento e
succede il patatrac. Ma la colpa ovviamente di Apple, non
dell'utente che per guadagnare 2,6 MB di spazio su disco
(un disco magari di 500 GB), ha cancellato file che non
dovevano essere rimossi. E che erano necessari proprio
all'update.

Aggiornamento Software un utile alleato, che possibile


configurare secondo le proprie necessit in poco tempo.
Basta lanciare le Preferenze di Sistema, quindi scegliere
Aggiornamento Software. Mettendo il segno di spunta
accanto a "Cerca gli aggiornamenti" dichiarerai la tua
volont che, in presenza di una linea Adsl attiva, il tuo Mac
verifichi se sui server di Apple sia presente qualche novit. Il
menu a discesa permette di scegliere se questa ricerca
deve essere effettuata settimanalmente, mensilmente o
giornalmente.
Un segno di spunta su "Scarica automaticamente gli
aggiornamenti" non ha bisogno di troppe spiegazioni.
Puoi decidere anche di effettuare gli aggiornamenti
manualmente: basta spostarsi qui e premere il pulsante
"Verifica adesso". La presenza di nuovo software viene
segnalata, e proposta, spetter poi a te decidere se
installare, o soprassedere.

Altri e-book di BuyDifferent

BuyDifferent vanta oramai un'intera sezione di libri


elettronici dedicati alla piattaforma Mac. Alcuni di essi sono
anche a pagamento, ma il prezzo applicato davvero
basso. Non ci credi? Basta verificare!
Per di qua, grazie: http://www.buydifferent.it/index.php?
main_page=index&cPath=31&zenid=skkvba7e1sd009tf3dlg
su6in1

Potrebbero piacerti anche