Esiste un luogo misterioso alle porte di Roma che tu non
puoi neanche immaginare. Scende il crepuscolo, le nebbie portate dalla pioggia savvolgono alla bruma che scende dai faggeti e nel silenzio timoroso che preannuncia la notte si possono vedere e percepire prodigi insospettabili . Il giovane Mattia ricordava molto bene il frangente in cui il nonno gli aveva raccontato quella storia, uno dei rari e inspiegabili momenti in cui avevano parlato in assoluta naturalezza. Era successo quel giorno che era stato male con la febbre alta e non era andato a scuola. Il nonno aveva trascorso tutta la mattina a raccontargli di cavalieri, paladini, draghi e grandi eroi. E con quale enfasi e coinvolgimento; sembrava che avesse vissuto di persona quelle avventure fantastiche! In realt non aveva passato una bella giornata, perch aveva sperato di poter giocare al computer o almeno starsene comodo a rivedere in TV lultima serie di anime giapponesi. Il nonno era sempre stato un po scorbutico, di poche parole, austero, di quelli certamente poco divertenti; polemico e fin troppo permaloso, non era il tipo che amava la presenza dei bambini tra i piedi, sempre chiuso nella sua stanza in soffitta a fare chiss cosa. Ma ora che giaceva sul letto di morte, rigido, inespressivo, spento, faceva una gran tenerezza. La gente che entrava a dargli lultimo saluto piangeva, sembrava davvero afflitta, ma una volta uscita, si ritrovava in salone a bere, a mangiare, a sparlare gli uni degli altri, senza contenere neanche una risatina. Tipico. Mattia pianse, incurante della presenza di tutti, e si avvicin al nonno per lultimo saluto, un bacio sulla fronte per chiedergli perdono, per non avergli mai dato importanza, per tutte le volte che non lo aveva difeso quando la famiglia lo prendeva in giro per le sue fissazioni e fantasie. 2
Lo baci e quel freddo contatto lo fece trasalire. Non stava
dormendo, non avrebbe pi riaperto gli occhi per vederlo crescere, combinare guai; non gli avrebbe mai pi parlato per sgridarlo, per riprenderlo. Gli strinse la mano, sperando che potesse avvertire almeno un po di calore e qualcosa scivol sul fianco: una chiave la chiave della sua stanza! Con la coda dellocchio vide che si stava avvicinando qualcuno e senza esitazione afferr la chiave. <<Nonno in Paradiso, tesoro>>. <<E dove si trova il Paradiso, mamma?>>. Nessuno gli rispose, ma lo accompagnarono fuori dalla stanza. Dovevano evitare di turbare la sua sensibilit. Che idiozia! <<Vai a giocare con la consolle>>. Mattia aveva altro per la mente e per questa volta ubbid senza fare storie. Appena fu sicuro di non essere visto sal le scale di legno che portavano alla soffitta, infil la chiave dottone nella serratura della porta e apr. Un lampo proiett la sua vivida luce dal contorno della porta mentre un tuono squarci il silenzio di quel livido pomeriggio luttuoso. Cerc con la mano linterruttore della luce, ma non lo trov e rimase piuttosto sorpreso dal fatto che, a una prima occhiata, non cera traccia di faretti o lampade al neon. Ma non si trovava completamente al buio e in ogni caso non aveva voglia di tornare di sotto a prendere una torcia elettrica. Nella stanza si avvertiva una fragranza floreale, stranamente mista a una freschezza di bosco, pur essendoci disordine, polvere e ragnatale, tali da far pensare a muffe e odore di stantio. Fuori stava piovendo, le gocce picchiettavano sui vetri dellabbaino. Tanto meglio! Prima di muoversi si guard intorno e dallintensit crescente del maltempo, cap che non sarebbe uscito quel pomeriggio. 3
Cera un grande tavolo al centro della stanza, con una
moltitudine di scartoffie, una lampada a olio e diverse candele dalla cera rappresa poste in candelabri dalla foggia curiosa: draghi neri, incantevoli fate e gnomi bitorzoluti dalle espressioni divertenti. Stando ben attento alle numerose casse e scatole di cartone ammucchiate sul pavimento si decise ad avvicinarsi al tavolo. Diede unocchiata in generale e scopr tutto un mondo di meraviglie: accanto a un sacchetto di cuoio con incisa la parola Master cera una manciata di dadi dalle molteplici facce e dai colori pi variegati, verde con riflessi marmorei e blu con sfumature perlacee. Spost alcuni fogli scritti, posti davanti alla poltrona di velluto blu e apparve una pergamena ingiallita con disegnata una mappa che recava la dicitura: Arbor. Apr un cassetto, cerc tra le matite, gomme e altri dadi monocromatici, trov una scatola di fiammiferi e delle candele nuove. Niente di pi propizio! Recuper il candelabro a forma di drago, cinser una candela e laccese. Senza badare alla cera che colava dappertutto avvicin la luce alla mappa per evidenziarne i dettagli. Cerano nomi di luoghi su una geografia molto dettagliata di quello che aveva laria di essere un vasto continente sconosciuto. Lesse: Irshan, Monte Torre, Bosco dInverno. Un brivido lo percorse, sent di colpo molto freddo. Cerano anche delle note a matita: I Nirb, popolo di uomini robusti, dallaspetto austero, animo glaciale, che abita nel Bosco dInverno e Luce e Amore, Lili e Oberon Valentina e Gianluca, per sempre. Un lampo inond la stanza seguito da una scarica di tuoni e qualcosa attir la sua attenzione, scintillante e misteriosa, una spada dallimpugnatura di bronzo e la lama dacciaio. Era poggiata a terra. Si avvicin per osservarla meglio, portando con s il candelabro e trasal per la meraviglia: il pomo aveva la forma di una rosa, con i petali verde 4
smeraldo; limpugnatura recava incisioni dalla foggia di
viticci con foglie. Al centro del paramano erano incastonati due smeraldi scintillanti e agli estremi del codolo cerano due piccoli boccioli con il cuore gemmato. Accanto cera un mantello di seta, nero come la notte; lo afferr e scopr un piccolo forziere di legno. Lapr e recuper un guanto darme molto curioso: un unicorno alato era intarsiato sul dorso e le ali reggevano dalla parte del palmo una rosa verde dal gambo dargento. Prov listinto dinfilarselo, ma lattenzione si pos su una piccola pergamena poggiata in fondo al forziere. La prese e la srotol per leggerla: Mio caro nipote, se stai leggendo questa lettera pu significare una sola cosa, ma non dispiacerti. Non potr accompagnarti in questo viaggio e avrei tanto desiderato farlo, ma tu, come daltronde tutta la generazione di giovani a te contemporanei, avete smesso di sognare, non credete pi nei prodigi della vita, vi siete addormentati, presi solo dai vostri giochi virtuali. Se vuoi scoprire il segreto della mia vita, se desideri ritrovare te stesso, prendi il Sigillo dellUnicorno e niente altro, parti prima possibile per Palombara Sabina e raggiungi i vicoli del Castello Savelli. Ascolta le voci trasportate dal vento e segui i moti del tuo cuore, troverai un vecchio saggio, mostragli il Sigillo e chiedigli della Rosa dei Nirb. Che cosa assurda! Non poteva credere sul serio a quelle un vecchio saggio poi! E come lavrebbe riconosciuto? Un lampo squarci il cielo plumbeo, il vento proruppe nella stanza spalancando la finestra, un tuono esplose cos vicino che ogni cosa vibr paurosamente. Mattia riapr gli occhi, si trovava al buio, il vento aveva spento la candela. Si guard intorno e nelloscurit distinse la sagoma di un puzzle appeso alla parete; non sapeva cosa raffigurasse esattamente, ma ne aveva una vaga idea: su uno sfondo di galassie e stelle, il braccio di 5
un uomo si tendeva verso lindice di una mano possente. I
contorni e i particolari del puzzle erano fluorescenti, come la scritta fissata al muro, incisa su una placca dargento. Recitava: Il Guardiano delle Rune, in caratteri gotici. Mattia fiss la finestra spalancata, la spada, la mappa di Arbor sul tavolo e il puzzle, ci pens per un istante, sorrise divertito e rimise a posto il drago con la candela spenta. Doveva sbrigarsi a scendere nella sua stanza per collegarsi a internet e raccontare tutto ai suoi amici. Sarebbe tornato lindomani in soffitta per guardare meglio le cose interessanti trovate e portarsele via Ci sei rimasto male, vero? Tu, s proprio tu che stai leggendo! Mattia non ha compreso il vero valore di ci che ha visto, ma se vuoi, se avverti nel cuore il fuoco dellavventura, del mistero, del meraviglioso, prendi il Sigillo dellUnicorno e vieni con me a cercare il Guardiano delle Rune. Come fai a prendere il Sigillo? Niente di pi semplice, il Sigillo non altro che una chiave e la tua fantasia la porta che apre. Lasciati trasportare da questo viaggio e ne vedrai di cose; chiudi gli occhi per un istante e Palombara Sabina arroccata su un colle ed costruita intorno a un castello di epoca medioevale. Il mastio svetta imponente come se volesse sfidare le vicine montagne, come se volesse dominare ogni spazio circostante, ma non lasciarti ingannare da una prima fugace impressione: la vita scorre tranquilla, abituale; una parte dei suoi abitanti ancora legata alla generazione contadina, con cantine stipate di botti colme di vino, cisterne per lolio, angoli suggestivi dove le vecchiette vendono i prodotti della campagna in cassette di legno; c perfino chi lavora i vimini per confezionare ceste, o chi ha ricercato fedelmente larte della pittura su ceramica. Laltra parte della popolazione, pi moderna, presa dalle mode, insegue i tempi frenetici e tecnologici delle ultime generazioni. Ma vieni, seguimi lungo la via principale, costeggiamo lo Stradone, raggiungiamo la Piazza, soffermati pure a 6
osservare il fanciullo che sorregge il grande leviatano del
Fontanone, ma non indugiare, lancia uno sguardo furtivo ai Giardinetti e al Belvedere. C un monumento in memoria dei caduti davanti alla Chiesa di S. Biagio ed eccoci giunti allinizio del nostro viaggio. Ricordi cosa devi chiedere al Guardiano delle Rune quando lo troviamo? Se vuoi hai giusto il tempo di tornare a leggere la lettera del nonno di Mattia Piove a dirotto, lacciottolato scivoloso, ombre sinistre si stagliano ai margini delle improvvise svolte, i colori sono ingrigiti dalle malevole nubi, mentre si odono tuoni lontani nel mesto silenzio di un mondo apparentemente inanimato. Lodore che permea laria viziato dalle angosce di aspre vicende del passato. Ci inoltriamo in spazi ristretti, fra case dai tetti di tegole poggiate su travi di legno, percorriamo viuzze austere con limpressione che una grave minaccia incomba sulle nostre vite. La pioggia cade, ma se fai ben attenzione hai limpressione che non ci bagni e che niente del mondo circostante ne subisca laffronto. C unaria di mistero che ci avvolge, ci avviciniamo al maniero, al colossale terrapieno di rocce dal quale sorge. Vieni, la meta vicina e se tendi lorecchio puoi quasi percepire le storie portate dal vento. Ascolta, placa pi che puoi il respiro, fa che diventi parte del timore circostante. Velinius, no!. Guarda Alcor, allorizzonte! Draghi cromatici e incredibile, proprio Oberon!. Siedi Mentor, metti alla prova il tuo coraggio sul Trono dei Pirati e vedi se riesci a sopravvivere sullIsola del Teschio. Ti chiedi forse cosa sono queste voci che senti? Vieni, scendi questa rampa di scalini sotto il basso arco e poi a sinistra, ci siamo quasi. 7
Chris, Alcor non qui, su Arbor per la Guerra
dellHaor. Stelia, nooo!. Drotka, tuo padre partito per la Settima Fortezza. Non lasciarti distrarre dalle voci, e non voltarti, c un predatore che ci segue dal momento che siamo entrati in questi vicoli. Erek, il tuo nome verr scolpito sulla montagna pi alta di Farnor!. Non temere per la sua anima Braxath, il suo destino legato al vostro. Io sono Dargan delle Asce Pesanti!. Ma ecco, lo vedi? La viuzza scende per incrociare un bivio e proprio l un lampione dalla luce tremula paventa le ombre e scaccia ogni timore. Lo vedi? L, a sinistra, nella penombra di quella piccola rientranza, prima della finestra con le sbarre arrugginite. Pi vicino C un vecchio con lunghi capelli dargento, la fronte un po stempiata, la pelle straordinariamente liscia, baffi e barba soffice. Gli occhi sono scuri, ma ti sembra che liride emani riflessi dorati. Indossa una veste blu scura con fregi misteriosi che richiamano ad antiche rune. Ha un mantello con cappuccio, si sostiene a un bastone di legno con lestremit a forma di rosa. <<Porti il Sigillo dellUnicorno>> esordisce. Adesso tocca a te. La voce del Guardiano delle Rune musicale e coinvolgente. <<Cosa ti porta qui?>>. Rispondi, avanti! Il Predatore ha capito il rischio che sta correndo, chiedi o sarai perduto. No, non voltarti, non sfidarlo, il Predatore troppo forte; una sola esitazione e precipiteresti anche tu nel sonno senza sogni, come Mattia, e sar il mondo a condurti, non sarai pi libero. Chiedi, e non temere di credere 8
<<La Rosa dei Nirb, bene, vieni avanti>>.
Nelloscurit non lavevi scorta prima, ma ora, avvolta di unaura fiammeggiante, alle spalle del Guardiano, una porta di legno si spalanca davanti ai tuoi occhi. La Cripta Il Predatore non pi una minaccia, la pioggia cade ancora, adesso percepisci un odore inspiegabile di verdi conifere e dal portale infuocato, paradosso di tutti i paradossi, spira un filo daria gelida, invernale. <<La Cripta per anni molti ragazzi hanno vissuto avventure incredibili in questo che era un antico forno trasformato in cantina>>. Non riesci a capacitartene, vero? Ma non ancora il momento di entrare, ascolta la saggezza del Guardiano delle Rune. <<Venivano qui dopo la scuola e trascorrevano ore e ore fra duelli, avventure, misteri da risolvere, mostri da sconfiggere. Erano ragazzi come tanti altri, ma la gente li ha sempre visti con sospetto, insinuando cattiverie terribili su quello che facevano>>. Si riuniscono di notte, con la luce delle candele, chiss che strani riti fanno, sar una setta. Sono dei perditempo, invece di studiare, grandi e grossi come sono, ancora pensano a giocare. <<Come facile giudicare, come problematico rifiutare le vere tragedie: adolescenti schiavi della droga, che si prostituiscono nelle scuole, privi di valori, di modelli sani e punti di riferimento educativi. Tra la giovent si respira unaria di sconforto, desolazione e superficialit e cosa fa la societ per aiutarli? Offre loro storie di stupri, perversione, aborto, violenza gratuita e il tutto condito da ingiustizie e compromessi, divinizzato dallunica vera autorit della societ: la televisione!>>. Purtroppo ha ragione, i giovani vivono nellillusione, strumentalizzati, plagiati, indirizzati verso lautoannientamento. 9
<<E la creativit dei bambini muore; li vedo addormentati
davanti allo schermo, li vedo crescere e annullarsi davanti alle mode, a ci che il Predatore suggerisce in modo astuto e subdolo. Un tempo i bambini giocavano fra questi vicoli rincorrendosi, inventando storie fantastiche di eroi e cavalieri. Quando il castello non era custodito cerano bambini che lo esploravano, che facevano da guida ai turisti della domenica e sfuggivano alle angherie della strega eh, s, perch una donna un po pazzerella abitava unala del maniero e spaventava tutti i visitatori. Ricordo che a carnevale i bambini si davano la caccia tra i vicoli con palloncini colmi dacqua, uova e quante risate, quanta felicit. Era il tempo in cui si apprendeva la vita, la lealt, i valori e non si pensava ad altro che a giocare. Ora vedo bambini molto piccoli che inseguono il successo, la ricchezza, e prevale la rivalit, lorgoglio, la superbia, la superficialit, la cattiveria il sonno senza sogni. Cosa ne sar di loro? Cosa ne sar della loro vita quando le vere responsabilit li soffocheranno? Cosa significa per loro la parola felicit?>>. Non farci caso, non angosciarti, nella natura del Guardiano delle Rune di essere sempre cos pessimista, c anche del buono nel mondo. E ora, fai un bel sospiro, liberati di ogni fardello, perch stai per fare un viaggio incredibile. Il portale infuocato finalmente si apre, oltre vedi soltanto il buio, ma non esitare, fatti avanti, lasciati avvolgere, ecco, non temere, lo avverti il freddo? Brividi, il cuore batte forte, la senti la vita che scorre veloce nelle tue vene? Sei dentro! Sei in un bosco di conifere con cortecce ricoperte dal muschio. Dapprima ovattato e sommesso, ogni suono esplode allimprovviso in un frastuono assordante. Alle tue spalle odi un grido feroce. No! Non voltarti! Abbassati! Un artiglio violaceo attaccato a un braccio nodoso e possente ti sorvola la testa. 10
Corri! Sei nel bel mezzo di una sanguinosa battaglia.
Ovunque stanno apparendo figure umanoidi gigantesche, di carne e ossa, ma con tratti curiosamente vegetali. Voltati a destra, scruta appena oltre quel grande faggio dalle radici sporgenti. Lo vedi? Riesci a individuarlo tra i rami? E Batan, lAngelo dellAria e come un cervo bianco dalle corna dargento incede solennemente tra gli alberi calpestando un tappeto di felci; al suo passaggio lo spirito di ogni arboreo si libera dalle cortecce e prende consistenza per unirsi agli altri Giganti nella battaglia contro i Velkron. Chi sono i Velkron? Cerca prima una quercia con radici abbastanza sporgenti per offrirti un riparo. Coraggio, non devi farti vedere, basterebbe un loro artiglio per spegnere la tua vita. Ecco, abbassati e ora voltati in direzione della battaglia, stando ben attento a non sporgerti troppo. Nere bestie dalle ali membranose, gambe artigliate come quelle dei rapaci, corpo asciutto con braccia lunghe e nodose, questi sono i Velkron; la testa calva unaberrazione di quella umana. Non fissare troppo il nero lucente dei loro occhi, imbriglierebbe il tuo cuore in una morsa di catene uncinate roventi. Si librano nellaria, scattano fulminei, artigliano, strappano, lacerano, devastano ogni cosa che trovano sul loro cammino. Laura che li circonda pura violenza, terrore, morte, dolore, spietatezza. A decine i Giganti Arborei li vedi cadere e a centinaia i Velkron dilagano ovunque. Stanno cercando lAngelo di Ghiaccio, nel Santuario dei Draghi! I Giganti tentano di rallentare la loro avanzata, ma lincubo sembra travolgerli. 11
Non temere, qualcuno verr a unirsi alle loro forze,
qualcuno che non potr sopportare di assistere allingiustizia, forse gli stessi potenti del tuo mondo. E il momento di muoverti, devi raggiungere tu per primo il Santuario. Cerca tra gli alberi, lo vedi? S, quelle rovine, proprio quelle, che si confondono con la vegetazione. Ora! Corri pi velocemente che puoi, non esitare, tieniti lontano dallarea dello scontro. La grande Cupola avvolta dalledera lultimo rifugio della purezza del nostro e del tuo mondo; se il Santuario venisse contaminato, non esisterebbero pi valori, lealt e amore; lumanit intera verrebbe divorata dallinfelicit. Unombra, un velo grigio attenua improvvisamente tutti i colori vividi del creato. Ci che speravo che non accadesse in atto, continua a correre, ma vedi se riesci a scorgere qualcosa in cielo, oltre le fronde. Lividi cumulonembi sapprestano in prossimit del Santuario. Il cielo diventa sempre pi cupo e un vento stranamente visibile scuote le cime dei sempreverdi. E lHaor, il Vento dun blu tenue e innaturale che lessenza del Male. E il messaggero di un campione malvagio: Spidra, il Drago dOmbra. I Giganti non hanno speranza, combattono per difendere il loro mondo e per la prospettiva di un futuro di pace, ma non hanno potere contro simili malignit. Perch non viene nessuno? Una vibrazione scuote la terra, il Vento raggiunge il campo di battaglia e i Velkron crescono in ferocia, sembrano unonda dacqua fuori dagli argini. 12
Si ode un canto meraviglioso e contemporaneamente altri
alleati escono dagli alberi, ma non ce la fanno tutti: molti alberi vengono abbattuti ancor prima di liberare gli SpiritiGiganti. Corri! Corri! Si avvicinano e il Santuario ancora distante. Attenzione alle radici, scavalca quellammasso di rocce muschiose, cerca di evitare il declivio, c un fosso, finiresti per cadere tra gli arbusti. Individua in fretta lentrata del Santuario e dirigiti verso di essa. Allinterno forse troverai un po di tranquillit, ma ecco che la vibrazione di prima si ripete, questa volta con un fragore di tuono. Dalla sommit della Cupola esce un enorme Drago dalle scaglie gialle e verdi con riflessi metallici. E il Drago di Bronzo, un Celestiale richiamato da Esel, lAngelo delle Virt. Ti passa sopra la testa, puoi avvertire laria tremare, esulta perch Spidra avr il suo degno avversario ora e forse lAngelo di Ghiaccio salvo! I Velkron rallentano, ma tu non ti voltare, continua a correre verso il Santuario. I Giganti inneggiano altisonanti grida di gloria al nome della Luce e tornano alla carica. Un rapace dalle candide piume bianche sorvola il cielo davanti a te, lhai visto? Sta volando lontano dal Santuario, non di buon auspicio seguilo, il Crisul, servo e guida della Luce, Messaggero di Ferran, lAngelo del Fuoco. E una colonna di fiamme nere sinnalza davanti al Santuario, veramente la fine! Il Male brama di possedere lAngelo di Ghiaccio ed sceso dalle Vette Nebulose sotto le sembianze di Fuoco Nero per non lasciare scampo ai difensori del Bene. Allontanati dal Santuario il pi in fretta possibile! Tutto perduto, non credevo che andasse a finire cos, ci avevo sperato fino alla fine, avevo creduto negli uomini e nel loro cuore. Pensavo che volessero preservare il mondo in cui vivono, mi ero illuso che il loro animo gioisse nel contemplare le meraviglie del creato, la perfezione della 13
natura, ma come hai visto, nessun vivente accorso a
difendere lAngelo di Ghiaccio e il mondo cadr, lamore sar tramutato in perversione, la vita acquister la parvenza di una depressione infinita, un buio eterno dinfelicit. E vero, tu sei qui, ma la maggior parte dellumanit come Mattia, non crede pi nei prodigi della vita, inveisce contro le ingiustizie, ma non fa niente per cambiare le cose. Tu stesso lo sai molto bene, dopo tante battaglie per la civilt, luomo fa ancora guerre, uccide, fa soffrire, distrugge, divora, consuma S, la tua intuizione giusta i Velkron, Spidra, il Fuoco Nero su Arbor come nel tuo mondo, luomo si trasformato in mostro e i cuori sensibili come il tuo sono sempre in numero pi esiguo. Fermati, non c pi luogo dove potrai rifugiarti. Il Vento dellHaor ti spezzer, ti porter sullorlo della disperazione e se non ti trasformerai anche tu in mostro, allora saranno gli altri mostri a distruggerti. Mi dispiace Il Bianco Rapace sta tornando sul Santuario, ma cosa? Aspetta, lo vedi anche tu? Un Unicorno dalla criniera e la coda di cristallo incede solennemente contro i suoi carnefici. E lAngelo di Ghiaccio, ma cosa ha intenzione di fare? Verr ucciso ora che non pi al sicuro! Ogni cosa ormai tenebra, ma ecco che il Bianco Rapace sinvola verso gli avversari. Laria intorno a lui sinfiamma e una figura imponente e autoritaria lo precede. E Ferran! LAngelo del Fuoco. Sta chiamando a raccolta tutti i suoi paladini e no, non posso crederci, si voltato verso di te! Ti chiede di aiutarlo, ma come possibile? Cosa puoi <<Mi sacrificher per te>> ti dice. Le parole di Ferran infiammano il tuo cuore? Laria intorno alla sua figura celestiale risplende di particelle incandescenti. <<Ricorda quello che vedrai, conserva il mio ricordo e il motivo per cui compio questo gesto disperato e vivi, vivi pi che puoi, amando!>>. 14
Un oceano di fuoco dilaga ovunque con un ruggito
devastante. Vortici di fiamme, lingue ardenti, i Velkron vengono riarsi e trasformati in blocchi di pietra inanimati. Spidra penetra nel sottosuolo per cercare un rifugio mentre il Fuoco Nero, pur con notevole sforzo, resiste superbamente, finch lUnicorno batte un colpo di zoccolo sulla terra e dal suo corno si spande un riverbero di luce che lo costringe ad allontanarsi, tra urla spettrali di rabbiosa rassegnazione. Finalmente la pioggia comincia a cadere sulla terra riarsa, estinguendo le fiamme sacre dellAngelo Ferran, che si sacrificato per la vita. LAngelo di Ghiaccio salvo, il Drago di Bronzo torna nel Santuario, i Giganti assistono allaurora mentre un arcobaleno splendente si dipinge nel cielo nellacquietarsi della pioggia. Ogni cosa stata distrutta, non c pi vegetazione nel Bosco dInverno, solo cenere, un triste scenario funesto, ma la vita salva, salva grazie a te, che hai risposto con coraggio! I Giganti vanno tutti improvvisamente dove sorge larcobaleno, come attirati da qualcosa. Avvicinati anche tu. E un momento forte, di somma venerazione. Il silenzio che pervade in onore di Ferran e del suo miracoloso gesto. Laria come una preghiera, ogni cosa si tinge di misticit. Avvicinati, ma cosa stanno guardando tutti? Una piccola pianta, proprio dove nasce larcobaleno; la prima pianticella, un viticcio spinoso che cresce a vista docchio, finch si forma il bocciolo di una rosa. I petali sinfiammano! Che straordinario prodigio i petali acquistano i colori dellarcobaleno e le fiamme si spengono. Ferran! E lui! Vive nella Rosa di Fuoco.
15
<<Chiediamo allAngelo che ci ha richiamato dagli alberi
di poter restare in sembianze di viventi per custodire la Rosa>>. I Giganti si stanno rivolgendo a Batan, lAngelo dellAria, che momento mistico! <<Custodirete la Rosa fino al giorno in cui la vostra esistenza sar minacciata, dopodich la consegnerete nelle mani del popolo dei nani, i Principi del Creato. Loro la preserveranno e la consegneranno di nuovo al mondo per aiutare lumanit. La Rosa lAmore assoluto>>. Questa la risposta di Batan e ora giunto il momento di tornare nel tuo mondo. Rendi la tua vita degna di essere vissuta, ora sai che cos la Rosa dei Nirb e quello che hai provato ti ha sicuramente arricchito, come ha arricchito tutti coloro che sono stati su Arbor e hanno vissuto come te avventure spettacolari e incredibili, primo fra tutti il nonno di Mattia.