Sei sulla pagina 1di 16

Il Guardiano delle Rune

la leggenda della Rosa dei Nirb


(racconto scritto nel 2008)
di Gianluca Villano

Esiste un luogo misterioso alle porte di Roma che tu non


puoi neanche immaginare. Scende il crepuscolo, le nebbie
portate dalla pioggia savvolgono alla bruma che scende
dai faggeti e nel silenzio timoroso che preannuncia la
notte si possono vedere e percepire prodigi insospettabili
.
Il giovane Mattia ricordava molto bene il frangente in cui il
nonno gli aveva raccontato quella storia, uno dei rari e
inspiegabili momenti in cui avevano parlato in assoluta
naturalezza. Era successo quel giorno che era stato male
con la febbre alta e non era andato a scuola. Il nonno
aveva trascorso tutta la mattina a raccontargli di cavalieri,
paladini, draghi e grandi eroi. E con quale enfasi e
coinvolgimento; sembrava che avesse vissuto di persona
quelle avventure fantastiche! In realt non aveva passato
una bella giornata, perch aveva sperato di poter giocare
al computer o almeno starsene comodo a rivedere in TV
lultima serie di anime giapponesi.
Il nonno era sempre stato un po scorbutico, di poche
parole, austero, di quelli certamente poco divertenti;
polemico e fin troppo permaloso, non era il tipo che amava
la presenza dei bambini tra i piedi, sempre chiuso nella
sua stanza in soffitta a fare chiss cosa.
Ma ora che giaceva sul letto di morte, rigido, inespressivo,
spento, faceva una gran tenerezza.
La gente che entrava a dargli lultimo saluto piangeva,
sembrava davvero afflitta, ma una volta uscita, si ritrovava
in salone a bere, a mangiare, a sparlare gli uni degli altri,
senza contenere neanche una risatina.
Tipico.
Mattia pianse, incurante della presenza di tutti, e si
avvicin al nonno per lultimo saluto, un bacio sulla fronte
per chiedergli perdono, per non avergli mai dato
importanza, per tutte le volte che non lo aveva difeso
quando la famiglia lo prendeva in giro per le sue fissazioni
e fantasie.
2

Lo baci e quel freddo contatto lo fece trasalire. Non stava


dormendo, non avrebbe pi riaperto gli occhi per vederlo
crescere, combinare guai; non gli avrebbe mai pi parlato
per sgridarlo, per riprenderlo.
Gli strinse la mano, sperando che potesse avvertire almeno
un po di calore e qualcosa scivol sul fianco: una chiave
la chiave della sua stanza! Con la coda dellocchio vide che
si stava avvicinando qualcuno e senza esitazione afferr la
chiave.
<<Nonno in Paradiso, tesoro>>.
<<E dove si trova il Paradiso, mamma?>>.
Nessuno gli rispose, ma lo accompagnarono fuori dalla
stanza. Dovevano evitare di turbare la sua sensibilit. Che
idiozia!
<<Vai a giocare con la consolle>>.
Mattia aveva altro per la mente e per questa volta ubbid
senza fare storie. Appena fu sicuro di non essere visto sal
le scale di legno che portavano alla soffitta, infil la chiave
dottone nella serratura della porta e apr.
Un lampo proiett la sua vivida luce dal contorno della
porta mentre un tuono squarci il silenzio di quel livido
pomeriggio luttuoso.
Cerc con la mano linterruttore della luce, ma non lo
trov e rimase piuttosto sorpreso dal fatto che, a una
prima occhiata, non cera traccia di faretti o lampade al
neon. Ma non si trovava completamente al buio e in ogni
caso non aveva voglia di tornare di sotto a prendere una
torcia elettrica.
Nella stanza si avvertiva una fragranza floreale,
stranamente mista a una freschezza di bosco, pur
essendoci disordine, polvere e ragnatale, tali da far
pensare a muffe e odore di stantio. Fuori stava piovendo,
le gocce picchiettavano sui vetri dellabbaino. Tanto
meglio!
Prima di muoversi si guard intorno e dallintensit
crescente del maltempo, cap che non sarebbe uscito quel
pomeriggio.
3

Cera un grande tavolo al centro della stanza, con una


moltitudine di scartoffie, una lampada a olio e diverse
candele dalla cera rappresa poste in candelabri dalla
foggia curiosa: draghi neri, incantevoli fate e gnomi
bitorzoluti dalle espressioni divertenti.
Stando ben attento alle numerose casse e scatole di
cartone ammucchiate sul pavimento si decise ad
avvicinarsi al tavolo. Diede unocchiata in generale e
scopr tutto un mondo di meraviglie: accanto a un
sacchetto di cuoio con incisa la parola Master cera una
manciata di dadi dalle molteplici facce e dai colori pi
variegati, verde con riflessi marmorei e blu con sfumature
perlacee.
Spost alcuni fogli scritti, posti davanti alla poltrona di
velluto blu e apparve una pergamena ingiallita con
disegnata una mappa che recava la dicitura: Arbor.
Apr un cassetto, cerc tra le matite, gomme e altri dadi
monocromatici, trov una scatola di fiammiferi e delle
candele nuove. Niente di pi propizio! Recuper il
candelabro a forma di drago, cinser una candela e
laccese.
Senza badare alla cera che colava dappertutto avvicin la
luce alla mappa per evidenziarne i dettagli. Cerano nomi
di luoghi su una geografia molto dettagliata di quello che
aveva laria di essere un vasto continente sconosciuto.
Lesse: Irshan, Monte Torre, Bosco dInverno. Un
brivido lo percorse, sent di colpo molto freddo. Cerano
anche delle note a matita: I Nirb, popolo di uomini
robusti, dallaspetto austero, animo glaciale, che abita nel
Bosco dInverno e Luce e Amore, Lili e Oberon
Valentina e Gianluca, per sempre.
Un lampo inond la stanza seguito da una scarica di tuoni
e qualcosa attir la sua attenzione, scintillante e
misteriosa, una spada dallimpugnatura di bronzo e la
lama dacciaio.
Era poggiata a terra. Si avvicin per osservarla meglio,
portando con s il candelabro e trasal per la meraviglia: il
pomo aveva la forma di una rosa, con i petali verde
4

smeraldo; limpugnatura recava incisioni dalla foggia di


viticci con foglie. Al centro del paramano erano incastonati
due smeraldi scintillanti e agli estremi del codolo cerano
due piccoli boccioli con il cuore gemmato. Accanto cera
un mantello di seta, nero come la notte; lo afferr e scopr
un piccolo forziere di legno. Lapr e recuper un guanto
darme molto curioso: un unicorno alato era intarsiato sul
dorso e le ali reggevano dalla parte del palmo una rosa
verde dal gambo dargento. Prov listinto dinfilarselo, ma
lattenzione si pos su una piccola pergamena poggiata in
fondo al forziere. La prese e la srotol per leggerla:
Mio caro nipote, se stai leggendo questa lettera pu
significare una sola cosa, ma non dispiacerti. Non potr
accompagnarti in questo viaggio e avrei tanto desiderato
farlo, ma tu, come daltronde tutta la generazione di
giovani a te contemporanei, avete smesso di sognare, non
credete pi nei prodigi della vita, vi siete addormentati,
presi solo dai vostri giochi virtuali.
Se vuoi scoprire il segreto della mia vita, se desideri
ritrovare te stesso, prendi il Sigillo dellUnicorno e niente
altro, parti prima possibile per Palombara Sabina e
raggiungi i vicoli del Castello Savelli.
Ascolta le voci trasportate dal vento e segui i moti del tuo
cuore, troverai un vecchio saggio, mostragli il Sigillo e
chiedigli della Rosa dei Nirb.
Che cosa assurda!
Non poteva credere sul serio a quelle un vecchio saggio
poi! E come lavrebbe riconosciuto? Un lampo squarci il
cielo plumbeo, il vento proruppe nella stanza spalancando
la finestra, un tuono esplose cos vicino che ogni cosa
vibr paurosamente.
Mattia riapr gli occhi, si trovava al buio, il vento aveva
spento la candela. Si guard intorno e nelloscurit
distinse la sagoma di un puzzle appeso alla parete; non
sapeva cosa raffigurasse esattamente, ma ne aveva una
vaga idea: su uno sfondo di galassie e stelle, il braccio di
5

un uomo si tendeva verso lindice di una mano possente. I


contorni e i particolari del puzzle erano fluorescenti, come
la scritta fissata al muro, incisa su una placca dargento.
Recitava: Il Guardiano delle Rune, in caratteri gotici.
Mattia fiss la finestra spalancata, la spada, la mappa di
Arbor sul tavolo e il puzzle, ci pens per un istante, sorrise
divertito e rimise a posto il drago con la candela spenta.
Doveva sbrigarsi a scendere nella sua stanza per
collegarsi a internet e raccontare tutto ai suoi amici.
Sarebbe tornato lindomani in soffitta per guardare meglio
le cose interessanti trovate e portarsele via
Ci sei rimasto male, vero? Tu, s proprio tu che stai
leggendo! Mattia non ha compreso il vero valore di ci che
ha visto, ma se vuoi, se avverti nel cuore il fuoco
dellavventura, del mistero, del meraviglioso, prendi il
Sigillo dellUnicorno e vieni con me a cercare il Guardiano
delle Rune.
Come fai a prendere il Sigillo? Niente di pi semplice, il
Sigillo non altro che una chiave e la tua fantasia la
porta che apre. Lasciati trasportare da questo viaggio e ne
vedrai di cose; chiudi gli occhi per un istante e
Palombara Sabina arroccata su un colle ed costruita
intorno a un castello di epoca medioevale. Il mastio svetta
imponente come se volesse sfidare le vicine montagne,
come se volesse dominare ogni spazio circostante, ma non
lasciarti ingannare da una prima fugace impressione: la
vita scorre tranquilla, abituale; una parte dei suoi abitanti
ancora legata alla generazione contadina, con cantine
stipate di botti colme di vino, cisterne per lolio, angoli
suggestivi dove le vecchiette vendono i prodotti della
campagna in cassette di legno; c perfino chi lavora i
vimini per confezionare ceste, o chi ha ricercato
fedelmente larte della pittura su ceramica. Laltra parte
della popolazione, pi moderna, presa dalle mode, insegue
i tempi frenetici e tecnologici delle ultime generazioni.
Ma vieni, seguimi lungo la via principale, costeggiamo lo
Stradone, raggiungiamo la Piazza, soffermati pure a
6

osservare il fanciullo che sorregge il grande leviatano del


Fontanone, ma non indugiare, lancia uno sguardo furtivo
ai Giardinetti e al Belvedere.
C un monumento in memoria dei caduti davanti alla
Chiesa di S. Biagio ed eccoci giunti allinizio del nostro
viaggio. Ricordi cosa devi chiedere al Guardiano delle
Rune quando lo troviamo?
Se vuoi hai giusto il tempo di tornare a leggere la lettera
del nonno di Mattia
Piove a dirotto, lacciottolato scivoloso, ombre sinistre si
stagliano ai margini delle improvvise svolte, i colori sono
ingrigiti dalle malevole nubi, mentre si odono tuoni lontani
nel mesto silenzio di un mondo apparentemente inanimato.
Lodore che permea laria viziato dalle angosce di aspre
vicende del passato.
Ci inoltriamo in spazi ristretti, fra case dai tetti di tegole
poggiate su travi di legno, percorriamo viuzze austere con
limpressione che una grave minaccia incomba sulle nostre
vite.
La pioggia cade, ma se fai ben attenzione hai limpressione
che non ci bagni e che niente del mondo circostante ne
subisca laffronto.
C unaria di mistero che ci avvolge, ci avviciniamo al
maniero, al colossale terrapieno di rocce dal quale sorge.
Vieni, la meta vicina e se tendi lorecchio puoi quasi
percepire le storie portate dal vento. Ascolta, placa pi che
puoi il respiro, fa che diventi parte del timore circostante.
Velinius, no!.
Guarda Alcor, allorizzonte! Draghi cromatici e
incredibile, proprio Oberon!.
Siedi Mentor, metti alla prova il tuo coraggio sul Trono
dei Pirati e vedi se riesci a sopravvivere sullIsola del
Teschio.
Ti chiedi forse cosa sono queste voci che senti?
Vieni, scendi questa rampa di scalini sotto il basso arco e
poi a sinistra, ci siamo quasi.
7

Chris, Alcor non qui, su Arbor per la Guerra


dellHaor.
Stelia, nooo!.
Drotka, tuo padre partito per la Settima Fortezza.
Non lasciarti distrarre dalle voci, e non voltarti, c un
predatore che ci segue dal momento che siamo entrati in
questi vicoli.
Erek, il tuo nome verr scolpito sulla montagna pi alta
di Farnor!.
Non temere per la sua anima Braxath, il suo destino
legato al vostro.
Io sono Dargan delle Asce Pesanti!.
Ma ecco, lo vedi? La viuzza scende per incrociare un bivio
e proprio l un lampione dalla luce tremula paventa le
ombre e scaccia ogni timore.
Lo vedi? L, a sinistra, nella penombra di quella piccola
rientranza, prima della finestra con le sbarre arrugginite.
Pi vicino
C un vecchio con lunghi capelli dargento, la fronte un
po stempiata, la pelle straordinariamente liscia, baffi e
barba soffice. Gli occhi sono scuri, ma ti sembra che liride
emani riflessi dorati. Indossa una veste blu scura con fregi
misteriosi che richiamano ad antiche rune. Ha un mantello
con cappuccio, si sostiene a un bastone di legno con
lestremit a forma di rosa.
<<Porti il Sigillo dellUnicorno>> esordisce.
Adesso tocca a te.
La voce del Guardiano delle Rune musicale e
coinvolgente. <<Cosa ti porta qui?>>.
Rispondi, avanti!
Il Predatore ha capito il rischio che sta correndo, chiedi o
sarai perduto.
No, non voltarti, non sfidarlo, il Predatore troppo forte;
una sola esitazione e precipiteresti anche tu nel sonno
senza sogni, come Mattia, e sar il mondo a condurti, non
sarai pi libero.
Chiedi, e non temere di credere
8

<<La Rosa dei Nirb, bene, vieni avanti>>.


Nelloscurit non lavevi scorta prima, ma ora, avvolta di
unaura fiammeggiante, alle spalle del Guardiano, una
porta di legno si spalanca davanti ai tuoi occhi.
La Cripta
Il Predatore non pi una minaccia, la pioggia cade
ancora, adesso percepisci un odore inspiegabile di verdi
conifere e dal portale infuocato, paradosso di tutti i
paradossi, spira un filo daria gelida, invernale.
<<La Cripta per anni molti ragazzi hanno vissuto
avventure incredibili in questo che era un antico forno
trasformato in cantina>>.
Non riesci a capacitartene, vero? Ma non ancora il
momento di entrare, ascolta la saggezza del Guardiano
delle Rune.
<<Venivano qui dopo la scuola e trascorrevano ore e ore
fra duelli, avventure, misteri da risolvere, mostri da
sconfiggere. Erano ragazzi come tanti altri, ma la gente li
ha sempre visti con sospetto, insinuando cattiverie terribili
su quello che facevano>>.
Si riuniscono di notte, con la luce delle candele, chiss
che strani riti fanno, sar una setta.
Sono dei perditempo, invece di studiare, grandi e grossi
come sono, ancora pensano a giocare.
<<Come facile giudicare, come problematico rifiutare
le vere tragedie: adolescenti schiavi della droga, che si
prostituiscono nelle scuole, privi di valori, di modelli sani e
punti di riferimento educativi. Tra la giovent si respira
unaria di sconforto, desolazione e superficialit e cosa fa
la societ per aiutarli? Offre loro storie di stupri,
perversione, aborto, violenza gratuita e il tutto condito da
ingiustizie e compromessi, divinizzato dallunica vera
autorit della societ: la televisione!>>.
Purtroppo ha ragione, i giovani vivono nellillusione,
strumentalizzati,
plagiati,
indirizzati
verso
lautoannientamento.
9

<<E la creativit dei bambini muore; li vedo addormentati


davanti allo schermo, li vedo crescere e annullarsi davanti
alle mode, a ci che il Predatore suggerisce in modo astuto
e subdolo. Un tempo i bambini giocavano fra questi vicoli
rincorrendosi, inventando storie fantastiche di eroi e
cavalieri. Quando il castello non era custodito cerano
bambini che lo esploravano, che facevano da guida ai
turisti della domenica e sfuggivano alle angherie della
strega eh, s, perch una donna un po pazzerella abitava
unala del maniero e spaventava tutti i visitatori. Ricordo
che a carnevale i bambini si davano la caccia tra i vicoli
con palloncini colmi dacqua, uova e quante risate,
quanta felicit. Era il tempo in cui si apprendeva la vita, la
lealt, i valori e non si pensava ad altro che a giocare. Ora
vedo bambini molto piccoli che inseguono il successo, la
ricchezza, e prevale la rivalit, lorgoglio, la superbia, la
superficialit, la cattiveria il sonno senza sogni. Cosa ne
sar di loro? Cosa ne sar della loro vita quando le vere
responsabilit li soffocheranno? Cosa significa per loro la
parola felicit?>>.
Non farci caso, non angosciarti, nella natura del
Guardiano delle Rune di essere sempre cos pessimista, c
anche del buono nel mondo.
E ora, fai un bel sospiro, liberati di ogni fardello, perch
stai per fare un viaggio incredibile.
Il portale infuocato finalmente si apre, oltre vedi soltanto il
buio, ma non esitare, fatti avanti, lasciati avvolgere, ecco,
non temere, lo avverti il freddo?
Brividi, il cuore batte forte, la senti la vita che scorre
veloce nelle tue vene?
Sei dentro!
Sei in un bosco di conifere con cortecce ricoperte dal
muschio. Dapprima ovattato e sommesso, ogni suono
esplode allimprovviso in un frastuono assordante.
Alle tue spalle odi un grido feroce. No! Non voltarti!
Abbassati!
Un artiglio violaceo attaccato a un braccio nodoso e
possente ti sorvola la testa.
10

Corri! Sei nel bel mezzo di una sanguinosa battaglia.


Ovunque stanno apparendo figure umanoidi gigantesche,
di carne e ossa, ma con tratti curiosamente vegetali.
Voltati a destra, scruta appena oltre quel grande faggio
dalle radici sporgenti. Lo vedi? Riesci a individuarlo tra i
rami? E Batan, lAngelo dellAria e come un cervo bianco
dalle corna dargento incede solennemente tra gli alberi
calpestando un tappeto di felci; al suo passaggio lo spirito
di ogni arboreo si libera dalle cortecce e prende
consistenza per unirsi agli altri
Giganti nella battaglia contro i
Velkron.
Chi sono i Velkron?
Cerca prima una quercia con radici
abbastanza sporgenti per offrirti un
riparo. Coraggio, non devi farti
vedere, basterebbe un loro artiglio
per spegnere la tua vita.
Ecco, abbassati e ora voltati in
direzione della battaglia, stando ben
attento a non sporgerti troppo.
Nere bestie dalle ali membranose,
gambe artigliate come quelle dei
rapaci, corpo asciutto con braccia
lunghe e nodose, questi sono i Velkron; la testa calva
unaberrazione di quella umana. Non fissare troppo il nero
lucente dei loro occhi, imbriglierebbe il tuo cuore in una
morsa di catene uncinate roventi.
Si librano nellaria, scattano fulminei, artigliano,
strappano, lacerano, devastano ogni cosa che trovano sul
loro cammino. Laura che li circonda pura violenza,
terrore, morte, dolore, spietatezza.
A decine i Giganti Arborei li vedi cadere e a centinaia i
Velkron dilagano ovunque.
Stanno cercando lAngelo di Ghiaccio, nel Santuario dei
Draghi!
I Giganti tentano di rallentare la loro avanzata, ma
lincubo sembra travolgerli.
11

Non temere, qualcuno verr a unirsi alle loro forze,


qualcuno che non potr sopportare di assistere
allingiustizia, forse gli stessi potenti del tuo mondo.
E il momento di muoverti, devi raggiungere tu per primo
il Santuario.
Cerca tra gli alberi, lo vedi? S, quelle rovine, proprio
quelle, che si confondono con la vegetazione.
Ora! Corri pi velocemente che puoi, non esitare, tieniti
lontano dallarea dello scontro.
La
grande
Cupola
avvolta
dalledera lultimo rifugio della
purezza del nostro e del tuo mondo;
se
il
Santuario
venisse
contaminato, non esisterebbero pi
valori, lealt e amore; lumanit
intera
verrebbe
divorata
dallinfelicit.
Unombra, un velo grigio attenua
improvvisamente tutti i colori vividi
del creato.
Ci che speravo che non accadesse
in atto, continua a correre, ma
vedi se riesci a scorgere qualcosa
in cielo, oltre le fronde.
Lividi cumulonembi sapprestano in prossimit del
Santuario. Il cielo diventa sempre pi cupo e un vento
stranamente visibile scuote le cime dei sempreverdi.
E lHaor, il Vento dun blu tenue e innaturale che
lessenza del Male. E il messaggero di un campione
malvagio: Spidra, il Drago dOmbra.
I Giganti non hanno speranza, combattono per difendere il
loro mondo e per la prospettiva di un futuro di pace, ma
non hanno potere contro simili malignit. Perch non viene
nessuno?
Una vibrazione scuote la terra, il Vento raggiunge il campo
di battaglia e i Velkron crescono in ferocia, sembrano
unonda dacqua fuori dagli argini.
12

Si ode un canto meraviglioso e contemporaneamente altri


alleati escono dagli alberi, ma non ce la fanno tutti: molti
alberi vengono abbattuti ancor prima di liberare gli SpiritiGiganti.
Corri! Corri! Si avvicinano e il Santuario ancora distante.
Attenzione alle radici, scavalca quellammasso di rocce
muschiose, cerca di evitare il declivio, c un fosso,
finiresti per cadere tra gli arbusti.
Individua in fretta lentrata del Santuario e dirigiti verso di
essa. Allinterno forse troverai un po di tranquillit, ma
ecco che la vibrazione di prima si ripete, questa volta con
un fragore di tuono. Dalla sommit della Cupola esce un
enorme Drago dalle scaglie gialle e verdi con riflessi
metallici. E il Drago di Bronzo, un Celestiale richiamato
da Esel, lAngelo delle Virt.
Ti passa sopra la testa, puoi avvertire laria tremare,
esulta perch Spidra avr il suo degno avversario ora e
forse lAngelo di Ghiaccio salvo!
I Velkron rallentano, ma tu non ti voltare, continua a
correre verso il Santuario.
I Giganti inneggiano altisonanti grida di gloria al nome
della Luce e tornano alla carica.
Un rapace dalle candide piume bianche sorvola il cielo
davanti a te, lhai visto?
Sta volando lontano dal Santuario, non di buon
auspicio seguilo, il Crisul, servo e guida della Luce,
Messaggero di Ferran, lAngelo del Fuoco.
E una colonna di fiamme nere sinnalza davanti al
Santuario, veramente la fine!
Il Male brama di possedere lAngelo di Ghiaccio ed sceso
dalle Vette Nebulose sotto le sembianze di Fuoco Nero per
non lasciare scampo ai difensori del Bene.
Allontanati dal Santuario il pi in fretta possibile! Tutto
perduto, non credevo che andasse a finire cos, ci avevo
sperato fino alla fine, avevo creduto negli uomini e nel loro
cuore. Pensavo che volessero preservare il mondo in cui
vivono, mi ero illuso che il loro animo gioisse nel
contemplare le meraviglie del creato, la perfezione della
13

natura, ma come hai visto, nessun vivente accorso a


difendere lAngelo di Ghiaccio e il mondo cadr, lamore
sar tramutato in perversione, la vita acquister la
parvenza di una depressione infinita, un buio eterno
dinfelicit.
E vero, tu sei qui, ma la maggior parte dellumanit
come Mattia, non crede pi nei prodigi della vita, inveisce
contro le ingiustizie, ma non fa niente per cambiare le
cose. Tu stesso lo sai molto bene, dopo tante battaglie per
la civilt, luomo fa ancora guerre, uccide, fa soffrire,
distrugge, divora, consuma S, la tua intuizione
giusta i Velkron, Spidra, il Fuoco Nero su Arbor come
nel tuo mondo, luomo si trasformato in mostro e i cuori
sensibili come il tuo sono sempre in numero pi esiguo.
Fermati, non c pi luogo dove potrai rifugiarti. Il Vento
dellHaor ti spezzer, ti porter sullorlo della disperazione
e se non ti trasformerai anche tu in mostro, allora saranno
gli altri mostri a distruggerti.
Mi dispiace
Il Bianco Rapace sta tornando sul Santuario, ma cosa?
Aspetta, lo vedi anche tu? Un Unicorno dalla criniera e la
coda di cristallo incede solennemente contro i suoi
carnefici. E lAngelo di Ghiaccio, ma cosa ha intenzione di
fare? Verr ucciso ora che non pi al sicuro!
Ogni cosa ormai tenebra, ma ecco che il Bianco Rapace
sinvola verso gli avversari. Laria intorno a lui sinfiamma
e una figura imponente e autoritaria lo precede. E Ferran!
LAngelo del Fuoco. Sta chiamando a raccolta tutti i suoi
paladini e no, non posso crederci, si voltato verso di te!
Ti chiede di aiutarlo, ma come possibile? Cosa puoi
<<Mi sacrificher per te>> ti dice.
Le parole di Ferran infiammano il tuo cuore? Laria intorno
alla sua figura celestiale risplende di particelle
incandescenti.
<<Ricorda quello che vedrai, conserva il mio ricordo e il
motivo per cui compio questo gesto disperato e vivi, vivi
pi che puoi, amando!>>.
14

Un oceano di fuoco dilaga ovunque con un ruggito


devastante. Vortici di fiamme, lingue ardenti, i Velkron
vengono riarsi e trasformati in blocchi di pietra inanimati.
Spidra penetra nel sottosuolo per cercare un rifugio
mentre il Fuoco Nero, pur con notevole sforzo, resiste
superbamente, finch lUnicorno batte un colpo di zoccolo
sulla terra e dal suo corno si spande un riverbero di luce
che lo costringe ad allontanarsi, tra urla spettrali di
rabbiosa rassegnazione.
Finalmente la pioggia comincia a cadere sulla terra riarsa,
estinguendo le fiamme sacre dellAngelo Ferran, che si
sacrificato per la vita.
LAngelo di Ghiaccio salvo, il Drago di Bronzo torna nel
Santuario, i Giganti assistono allaurora mentre un
arcobaleno splendente si dipinge nel cielo nellacquietarsi
della pioggia.
Ogni cosa stata distrutta, non c pi vegetazione nel
Bosco dInverno, solo cenere, un triste scenario funesto,
ma la vita salva, salva grazie a te, che hai risposto con
coraggio!
I Giganti vanno tutti improvvisamente dove sorge
larcobaleno, come attirati da qualcosa.
Avvicinati anche tu. E un momento forte, di somma
venerazione. Il silenzio che pervade in onore di Ferran e
del suo miracoloso gesto.
Laria come una preghiera, ogni cosa si tinge di misticit.
Avvicinati, ma cosa stanno guardando
tutti?
Una piccola pianta, proprio dove nasce
larcobaleno; la prima pianticella, un
viticcio spinoso che cresce a vista
docchio, finch si forma il bocciolo di
una rosa. I petali sinfiammano!
Che straordinario prodigio i petali acquistano i colori
dellarcobaleno e le fiamme si spengono. Ferran! E lui!
Vive nella Rosa di Fuoco.

15

<<Chiediamo allAngelo che ci ha richiamato dagli alberi


di poter restare in sembianze di viventi per custodire la
Rosa>>.
I Giganti si stanno rivolgendo a Batan, lAngelo dellAria,
che momento mistico!
<<Custodirete la Rosa fino al giorno in cui la vostra
esistenza sar minacciata, dopodich la consegnerete
nelle mani del popolo dei nani, i Principi del Creato. Loro
la preserveranno e la consegneranno di nuovo al mondo
per aiutare lumanit. La Rosa lAmore assoluto>>.
Questa la risposta di Batan e ora giunto il momento di
tornare nel tuo mondo.
Rendi la tua vita degna di essere vissuta, ora sai che cos
la Rosa dei Nirb e quello che hai provato ti ha sicuramente
arricchito, come ha arricchito tutti coloro che sono stati su
Arbor e hanno vissuto come te avventure spettacolari e
incredibili, primo fra tutti il nonno di Mattia.

16

Potrebbero piacerti anche