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luned 08/02/2016

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MODENA Piazzale Boschetti, 8 Modena


VERBALE RIUNIONE COMMISSIONE DI LAVORO SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
PARTECIPANTI: ARLETTI STEFANO (COH&S), BACCHELLI ANNA (COH&S, CSC), BARBOLINI LUCA (COH&S),
BLUMETTI FRANCESCO (COH&S), BUCCHERI GIUSEPPE (COH&S), BUONAGURELLI CHIARA (COH&S, CSC),
CORBO UMBERTO (COH&S), DAL BORGO VALERIA (COH&S, CSC), DE MAIO LUIGI (COH&S), DI FEDERICO
LEO (CSC), FIOCCHI GIORGIO (COORDINATORE CSC) (COH&S, CSC), FONTI BEATRICE (REFERENTE
CONSIGLIO) (COH&S, CSC), FUDA FRANCESCO (COH&S, CSC), MALAGOLI MARCO (CSC), PINELLI CARLO
(COH&S), RAVIOLO ANDREA (COORDINATORE COH&S) (COH&S, CSC), REBECCHI MARIO (COH&S),
RUGGIERO MIRIAM (CSC), SALA FABIO (COH&S), SALVIOLI ENRICO (CSC), TONI STEFANIA (CSC).
Il giorno marted 10 novembre 2015, dalle ore 18:00 alle 20:00, si tenuta la quinta riunione operativa
della Commissione di Lavoro Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, di seguito CoH&S, istituita
dallOrdine degli Ingegneri della Provincia di Modena; come previsto lincontro stato interamente
dedicato agli aspetti connessi allapplicazione dellart. 26 del D.Lgs. 81/08 in contesti in cui si applica il
Titolo IV ed stato tenuto in collaborazione e compresenza della Commissione Sicurezza Cantieri,
coordinata dalling. Giorgio Fiocchi.
Lincontro si svolto seguendo un programma di dettaglio vincolato, in modo tale da razionalizzare e
schematizzare la trattazione di tematiche generali, e utilizzando uno schema a griglia, messo a disposizione
dei partecipanti alla riunione per favorire il percorso di analisi delle possibili casistiche.
Inizialmente sono state condivise tra i presenti le definizioni contenute nei Titoli I e IV del D.Lgs. 81/08,
affinch nel corso degli interventi fosse utilizzata una terminologia coerente: Datore di Lavoro committente
(Titolo I); Committente (Titolo IV); Impresa appaltatrice (Titolo I); Impresa affidataria (Titolo IV); Impresa
esecutrice (Titolo IV).
La prima parte della discussione stata condotta sulla ricerca del significato del termine Unico riferito al
Documento di Valutazione dei Rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ci non possibile,
ridurre al minimo i rischi da interferenze richiamato dallart 26, comma 3, del D.Lgs. 81/18, noto con
lacronimo di DUVRI.
I presenti condividono le seguenti modalit gestionali/operative in atto nelle proprie realt lavorative:
Ing. G. Fiocchi riferisce che, in realt imprenditoriali complesse, organizzate per reparti produttivi,
ogni anno si arriva anche alla realizzazione e gestione di centinaia di DUVRI, grossomodo uno per
ogni area di lavoro (interferenze gestite da responsabili di reparto/comparto mediante DUVRI e
verbali di sopralluogo);
Ing. F. Sala ritiene che, per attivit meno complesse, sia da prediligere comunque la produzione di
un unico DUVRI, che contempli in un singolo elaborato tutte le possibili interferenze tra le attivit
del Datore di Lavoro committente e le imprese in appalto, migliorando contestualmente lo
scambio delle informazioni riguardanti la gestione delle possibili interferenze anche tra queste
ultime.
Ing. V. Dal Borgo informa che nella sua realt stato invece scelto di allegare un DUVRI distinto e
specifico a ogni singolo contratto di appalto ( migliorandone quindi la fruibilit), contenente i rischi
interferenziali riferibili ai lavori conferiti allimpresa appaltatrice ma anche a quelli dovuti
alleventuale presenza di altre imprese appaltatrici; nel caso di contratti aperti, il DUVRI viene di

volta in volta contestualizzato tramite apposito verbale, qualora dovessero verificarsi situazioni
particolari nel corso dellappalto.
Ing. G. Buccheri ricorda che gli obblighi richiamati nel D.Lgs. 81/08 riportano esplicitamente la
richiesta di intendere il DUVRI quale allegato contrattuale, cos come i costi, non soggetti a ribasso,
riferiti alle misure adottate per eliminare o ridurre al minimo i rischi derivanti dalle interferenze
delle lavorazioni.
Ing. S. Arletti ritiene che il DUVRI necessariamente debba essere unico, perch ha il compito di
valutare i rischi e trasferire informazioni riferite a tutte le interferenze che possono originarsi nel
luogo di lavoro in cui si espletano i contratti di appalto, comprese quelle originate dalla
compresenza (spaziale e/o temporale) di imprese operanti, per un unico datore di lavoro
committente, ma in contratti distinti. Lo stesso non esclude anche che formalmente i documenti
allegati ai contratti di appalto possano essere anche pi di uno, con contenuti differenti e specifici
sulla base del contratto, ma comunque riferibili ad una unica valutazione.
La seconda parte della trattazione ha riguardato le specificit dei documenti DUVRI e PSC, per dettagliarne
il campo di applicazione e le peculiarit; in genere infatti si tende impropriamente a considerare il DUVRI
come una sorta di PSC applicato al Titolo I.
Ing. Arletti continua facendo focalizzare lattenzione dei presenti su un aspetto da non trascurare:
se vero che il DUVRI e il PSC vengono considerati, dai non addetti ai lavori, due documenti
molto simili, applicati luno agli appalti e laltro ai cantieri temporanei e mobili, il primo un
documento contrattuale, mentre il PSC viene allegato allofferta; questultimo quindi pu anche
essere prodotto molto tempo prima che avvenga un qualsiasi contatto con il soggetto che eseguir
i lavori.

Ing. Raviolo aggiunge che, in un recente articolo pubblicato nel numero 7 della rivista ISL della
W&K, a firma del dott. Guariniello, viene sottolineata la complessit delle relazioni tra lart. 26 e il
Titolo IV, citando sentenze della Cassazione penale aventi conclusioni non limpide e concordi
[Cassazione penale sez. IV 09/02/2015, n. 5857 e 12 marzo 2015, n. 14467]; interessanti
comunque, rimarcando la diversa natura dei documenti DUVRI e PSC, i seguenti passi, che
descrivono la differente corresponsione di obblighi operata dal D.Lgs. 81/08: <<il committente dei
lavori edili non elabora un documento di valutazione: di tale compito gravato il coordinatore per
la progettazione; non cos il datore di lavoro-committente, cio limprenditore committente, in
caso di appalto cd. Interno.>> e ancora <<lomessa valutazione del rischio interferenziale
divenuto reato proprio del committente e non pu pertanto essere imputata anche al datore di
lavoro appaltatore.>>.

Possono dunque coesistere DVR, DUVRI e PSC? Che rapporti intercorrono tra loro tra i documenti e tra le
figure che li presidiano? Dove iniziano e dove cessano i rispettivi ambiti di applicazione?
Per dare modo ai presenti di schematizzare tali relazioni nella loro complessit si decide di ipotizzare due
particolari scenari, soggetti alle seguenti ipotesi di contorno:
1. Hp: contratti di appalto con disponibilit giuridica del posto di lavoro, escludendo lavori di natura
intellettuale, n mera fornitura di materiale o attrezzature, superiore ai 5 gg, e presenti rischi
particolari (ossia obbligo di produzione di DUVRI);
2. Hp: escluse ipotesi richiedenti valutazioni ricognitive dei rischi standard (comma 3-ter del art. 26);

3. Hp: lavori edili con presenza contemporanea di imprese esecutrici, di cui una affidataria (no
lavoratori autonomi).
1 SCENARIO - STABILIMENTO INDUSTRIALE OVE, PER OPERARE UN AMPLIAMENTO, VENGONO APPALTATI
AL PROPRIO INTERNO DEI LAVORI EDILI (Titolo IV contenuto in Titolo I).
2 SCENARIO CANTIERE EDILE CHE, AL PROPRIO INTERNO, ALLESTISCE UN REFETTORIO E APPALTA UN
SERVIZIO MENSA (Titolo I contenuto in Titolo IV).
La riunione tratter esclusivamente il primo scenario, rimandando lo studio del secondo al prossimo
appuntamento; vengono consegnati ai componenti delle Commissioni COH&S e Sicurezza Cantieri presenti
due schemi (allegati in calce al presente verbale), che avranno la funzione di illustrare, allinterno delle celle
di una griglia, il flusso documentale che deve intercorrere tra i vari soggetti; in particolare viene richiesto ai
componenti delle commissioni di condividere le proprie interpretazioni sugli obblighi di trasmissione di
informazioni, da inserire allinterno di ogni singola cella.
Gli attori della sicurezza presenti nel primo scenario sono complessivamente 6 Datori di Lavoro e 1
CSP/CSE: Impresa committente (datore di lavoro committente), due imprese appaltatrici (es: impresa
manutenzione impianti meccanici e impresa di pulizie), limpresa affidataria dei lavori edili e due imprese
esecutrici che eseguono lavorazioni specialistiche in subappalto allaffidataria (impresa che esegue
murature in cartongesso e impresa che realizza impianti elettrici e meccanici). Si ipotizza inoltre che le
imprese appaltatrici non abbiano necessit di entrare nellarea di cantiere.

Figura 1

[In Figura 1 un esempio di compilazione di una cella: come vengono trasferite le informazioni tra il Datore
di Lavoro Committente e limpresa appaltatrice 1? Utilizzando il DUVRI]
La schematizzazione grafica adottata mette agevolmente in risalto, in Figura 2, tre aree distinte:
larea campita di azzurro, contenente adempimenti riconducibili al Titolo I;
larea campita di arancio, concernente il campo di applicazione di un puro Titolo IV;
la rimanente area bianca, nella quale gli attori dei Titoli I e IV possono interferire tra loro.
I presenti sono concordi sulle modalit di trasmissione e sugli obblighi in capo ai diversi soggetti quando
viene richiesto di dettagliare i contenuti delle celle allinterno delle prime due aree, dimostrando generale

coesione, ma gli stessi individuano strade differenti e interpretabili quando si trovano a trattare i medesimi
adempimenti ricadenti allinterno delle celle di colore bianco.
LIng. L. Di Federico, a chiusura degli interventi, prende la parola evidenziando che la complessit, e
soprattutto linterpretabilit, del tema affrontato, fanno s che il lavoro complessivo che le due commissioni
di lavoro riunite porteranno a termine, se affrontato con rigore, mettendo a sistema le esperienze di tutti i
componenti, potr diventare un nuovo vero strumento di lavoro per imprese e professionisti, ma anche per
gli stessi organi di controllo.

Figura 2

Ling. Raviolo, concludendo, consegna ai partecipanti una copia degli schemi riferiti ai due scenari di studio,
richiedendo che vengano riconsegnati compilati, se necessario con riflessioni di merito, in occasione del
prossimo incontro a commissioni riunite.
Viene allegata al presente verbale una ipotesi di compilazione degli stessi schemi, effettuata dal
coordinatore della commissione su sue considerazioni di merito.
il coordinatore
ing. A. Raviolo

SCENARIO1

TitoloI

TitoloIV

Dat.diLav.Commmittente

D.L.Impresaappaltatrice1

D.L.Impresaappaltatrice2

CSP

D.L.ImpresaAffidataria

D.L.Impresaesecutrice1

D.L.Impresaesecutrice2

Dat.diLav.Commmittente

DVR

DUVRI

DUVRI

DUVRI

D.L.Impresaappaltatrice1

ART.26

DVR1

ART.26

D.L.Impresaappaltatrice2

ART.26

ART.26

DVR2

CSP

PSC

PSC

PSC

PSC

ImpresaAffidataria

POSA

PSC+POSA

PSC+POSA

PSC+POSA

D.L.Impresaesecutrice1

POS1

POS1

PSC+POSA+POS1

ART.26

D.L.Impresaesecutrice2

POS2

POS2

ART.26

PSC+POSA+POS2

TitoloIV

TitoloI

Comevengonotrasferitele
informazionitraisoggetti?
Es:traDat.DiLav.Committentee
Impresaappaltatrice1?

DOCUMENTAZIONEDIVALUTAZIONEDEIRISCHIDIRIFERIMENTOPERILSOGGETTO
art.26,comma2,lettereaeb:idatoridilavorocooperanoall'attuazionedellemisureincidentisull'attivitoggettodell'appaltoecoordinanogliinterventiinformandosireciprocamente alfinedieliminareirischidiinterferenze
art.97,comma3,letteraa:ildatoredilavorodell'impresaaffidatariadevecoordinaregliinterventidicuiagliartt.95e96
art.95,comma1,letterah:idatoridilavoro"curanoleinterazioniconleattivitcheavvengonosulluogo,all'internooinprossimitdelcantiere
art.100,comma3:idatoridilavorodelleimpreseesecutricisonotenutiadattuarequantoprevistonelPSCenelPOS

SCENARIO2

Comevengonotrasferitele
informazionitraisoggetti?
Es:traCSP/CSEeImpresa
affidataria?

TitoloIV

TitoloI

D.L.ImpresaAffidataria

D.L.Impresaesecutrice1

D.L.Impresaesecutrice2

D.L.Impresaappaltatrice1

CSP

PSC

PSC

PSC

D.L.ImpresaAffidataria

POSA

POSA

PSC+POSA

PSC+POSA

DUVRI

D.L.Impresaesecutrice1

POS1

POS1

POS1

ART.26

D.L.Impresaesecutrice2

POS2

POS2

ART.26

POS2

D.L.Impresaappaltatrice1

ART.26

DVR1

TitoloIV

CSP

DOCUMENTAZIONEDIVALUTAZIONEDEIRISCHIDIRIFERIMENTOPERILSOGGETTO
art.26,comma2,lettereaeb:idatoridilavorocooperanoall'attuazionedellemisureincidentisull'attivitoggettodell'appaltoecoordinanogliinterventi, informandosireciprocamente alfinedieliminareirischidiinte
art.97,comma3,letteraa:ildatoredilavorodell'impresaaffidatariadevecoordinaregliinterventidicuiagliartt.95e96
art.95,comma1,letterah:idatoridilavoro"curanoleinterazioniconleattivitcheavvengonosulluogo,all'internooinprossimitdelcantiere"
art.100,comma3:idatoridilavorodelleimpreseesecutricisonotenutiadattuarequantoprevistonelPSCenelPOS

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