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_.'ficJH r Jionmr ,ui rofll(,>"'; in mfH..i Ji u "'fJO '-,:",r. M ,N~poIJtti(n. c....1'0 l.igu .
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li;lIIl<,' ,l!.li o lll,,, i Ml.-guil i dU r :llll ~ il 191516 ncll'oraoro locale Ji NoSl r>1 S i ~ r1t on Assuma !'I.II(\.I" Ji rt"zi(lrIC Jd ' [U'WrallJrisla prof. Achille
Dc Lu1:elllj c del fi~u ri~hl l' ror. I.ui ~i l i;lin" u i' . Essi fur ono ('llcollli;l1i
da Luij.ti I\Ur.II~1O CCn'd! u", chiamato dall a Confnncrn ita a formulare
lilla perizia
delle l,jIllIlC1.
L':lll ivil,) " iIlQlk<l nuruvin non Iorniv... lllcu i economici proporl iulliltl ..Ile necessit dd !;, uumcrosu fumilollia flc rtra llallc nozze con
En richetta Ferrn ri~ ; 'Iuind i nel periodo frale du e gue rre IIlOIIJ i.,li il Pc 1050 ;ln 'etlo nn il1l piq .:o \lr('SSU la Dill 'l U:'ltn ino ili Saml'i crd" rCll;\ ti
quale. come s, o icl: di esportazione. !lesI i,.. anche 1111maguzziuc d i Itnl '
Il'' R1H,'
;,11:1 .1:lI'M" "', Er.li si r :I\';I "f-"i gimo .la C"u Ilpo a G eliv I/a usuc , Im,u lle il l1:1rtillO ((lll\"(" ~:1va coi com pa gni
d i \-i:Jl!t:.... J i"t:lIlC>lJu ..~n i ~'~nioLue J d l.. trall1a dci .......mlm:i che an 111\":1 "' . lll'oneIl< III. finch l' rt'fer stabilire la propria rcs;den l<! ;I C.clI'..'..a. Mori Il Campo Lijo:ure.lk.....cfil lm ualo. il? luglio l'n' ,
U inllc~l1l' prOI1lU,' curioso J i conosce re. a Cesare no n sa rebbe di
spiaciUIO proseguire gli ~t ud;. lUa le allora poco co mode e speduc co'
Tl ll1 u k~ 1. juni di C:Ull l"O C<:M I Gel1~'\'a iml'edirono che il desldcec s.i COli '
crct asse. 11 ragazze Ic~gn'" Ji 11.111 0 . ma si ap passionava per i romanzi e
pe r la " 'lHlu in l ili genere. N'lI} sappiamo con p rttisionc q uali ope re
Ic~~~$c; con vcroshniglianza I Realt cii f r</ IICI e Glle"i" ti meRhi/J u c
poi rupprescuuuiv i romanzi e racconti italiani. massime del p rimo 0 1
10(" 11[ 0 : Le ,,1J/!II <' /('turr di l<1copv Or/il . lA ballllf,/ill di ne" "~'r"fu d i
I~u ., .ld ",
10OIU,"nlOU'arona. 18)9 . Ge"","" . 1 9~ol opc.&nlt a ~
u k rr. Vu lA".' 1'.. :lIIFIIIO. x-aI".
pdr",,' okIfOffoct "ttll,l.""',
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......a $.o "'. " d. ~ ..rli li,tu.i~. I':'!l I. 1". 20J d .
~ 1 -1;["'.. ...-.iU".t di "'...: JftIo<"'ni tt ~. 1"''' 192)1. dirCOIOl't ddt. IJi~.
, ;o eme. lkrio I,fr. D. l_
_ hioc..qKO Jn " , ..... . t . di W n.u...... PlAS'nlt.. l"".cno,.... Cl_lIlra Ur.&'"'. 19'1( ,
III. p. 2% n .l.
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C. mpo .. n .mJ/;. SI_ ,ti {,", JtI ;"'1"'"",,'t Ji C..."'f'O
r,,,JJo. ~ c. li M. C \I '''''' F.I~ Or l''',~I tG" ",,,,,...
Com" ..., .li ' ....n'V" Li
gll.e. l ;C<lIlU, Ed. T; I~M r. 1989 l' P H . 212 e ' 82.
J; "" iOf e e1 ~ 'e qualiro l'i~li : Il G",JitM( 1904 199' ) .nd~t. 5posa al ) <1lm . Mal.
[l'II Ol i\'~l i l I8')'J 1981l. ~il" b\.., del ( Oilllmt' di Cl mpo LigUlt d ~11 9 ) 1 I l "1 , [Oll' ia.
[u.-e <ldla Joe"'e "5",clzio"e
e .Id Sull ll Com;l alll ,"mpe~ .Id l. t 'roce
1Wsu . d~ p.,.,ink ue, entrambi. d.J d(l~l(IHuerr 11. mortet ap passionalo ,li ,[<>r,. lo;d.,. 1'llbbl(~ , ;",ien... ...1....m. rA Ptl:oo<no. Il''_Srtm4 U "'ptl, Campo UIlU",. As
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c:ip ali$lHo. Cesare l'do~.. per tanto pens di com porre un rom an zo storieo c d i :l," biCl,larl... lini" rC':lh :i. Moril; o.~ct'fo: ra(k", meg lio cooosciwa,
il n;lIio G lIlPQ(rcJdo. Il bo rJ(o infalli p~IIU una vicenda ~i n ~<Jl a rc:
pur essendo cirn ,"J a!u dal Julllinio della Serenisshua Rcpubblic:I d i
CcnO\':l. era fClk lo imr-e rialc pe r quante i ft'u<huari fossero gli Spinola,
ten." ," h . l;"n. ". Sc.~ VIII . ' 00, 19%. lI_1. 1'. I l } s.
.. Cu.... o; p,.uJSU. f ,.. /~ o""," .in ...d'" """. "_""lO "Mi>. p"S"lionlO!e e #ti,
v""tnfe. ,li .m~t ~g"~. Jo.-.: - . ; f:O"ntili t . rlmli, <:onIusl a.i e ,",tonr.si Un,
rcpj' lIO sullo ,(,-.lo tor bido C m.lcnh' di ~1<tDt, ,Ii (Upidil(ie C di tt'ICf'rO, Gt......-s.
l'il" r:lu-.1'i."., " J) : , m 1~ ~ 17J . ,~) w . Il ..... , ""Wl> m ulo, purtl'OJ'P'1 l"ivo di
inJkt.
.n.
11". copi . Jd ,.,...".., ~ slao, .n: mr" " Cn!e oc.Jl'isir .bI . CiYir:a BiblOln:.
Btt iu ti C'otnf>VII. nel " ........ ~ &1. q<I.k si In,"
eoIloc..M:>nt: Gtn.lU0S9.
'' l'or m,",' ,li .....lici <"'\,,;t....i. l'l., 764.
21
dan e il giovane Verardo Ferrazzo d i Salasco. il quale - siamo nd Iliugno dci 1598 - vi scorge una fanciulla prigioniera rapua da Giovanni
Bronc. intendente del castello, coadiuvato dai stloi sgbern e fiancheg.
giatori. Ge~roso e audace, Vera rdo , Ili cui nascita Cavvolta nel msrero, prepa ra con l'amico Gaspa re degh Amagini un piano per liberare
colei cbe sapremo chiamarsi Laura dc' Salvi, patri zia genovese c che nel
frattem po ha tenuto lesta alle proffcnc d ci casld b no Brolle . Nel colpo
accade l'incidmte: Laura strappata ai rapitori c po rtat a in sall'O (la
Gaspare. ma V, rardo catturato. Incerto sul da farsi, G asp are chiede
cOll5iglio al maturo Francesco Leone , padre di Vcrardo , snmato Ila lU Ili , tenace d ifensore dei di ritti di Campo, 111;1 rispcnoso dell'aurorn .
Fr;lII(:$cO parlu con Iermcaau e ahilira al Brolle , c poi coinvolge il pa rroco affinc h imervenga presso il march ese G regor io Spinola il chiarire la "sparizione" di VerarJ o, t enuto segretamen te in p rigion e dall'inrcode rne. Ma i tentativi risultano van i aVCTIdo il Brolle prevenuto le." accuse e min uziosamemc arclureuato b mala azione, ennesima <IL un a
se rie co mpiura nn l'appo AA io. fra gli altri, J i Reno Bavone. git>\'i ~ lo sco. vile e scapeslr.no.
I.ll seconda pan e dci rOlll:lnl <ol' , as:u i pi ~1 complessa, inilia narrando l'attacco di brig;lmi odl'ouoore U'J8 al m:lldo<.'"SC Fr:mn "SC'O
Spinola su lla via per Vollri, sventato da nn misrenoso cavaliere che." irrompe COI!"IC folxo re, dissipando i grassatori e :>;1)".;1111.'0 la vita al marchoc. Proseguu a la via pe r Ca mpo , il cevehcrc elll l;l nella loc anda di
Rosa dove ha mode d 'appren de re i nom i J.:'I mamlami e la Moria dell'aRgu,no <la lui sventato, ed rcouosciuto dai locandieri, s. roi zii e eu gmi. Eg li infalli l-luuunio J q :li O liveri, campc se, esiliato e spoghato
dci p atrimonio ingiustamente, per i sop rusi d i Brollc e com pagni. Q uesta associazione a delinq uere con incr",d ihili accuse, {'II ~ il il e pcrsecuzioni ha fallo mo rire i gen itori Jj Flaminio - C i,m Lor enzo, difensore
dei diritti dd popolo cunpese, e Luisa - C poi h'l voluto disfarsi anc he
dd figlio. costret to a sop ravvivere ramin go per mes i nei boschi dci feu do, a esiliare in (e rre lontane, ad arruolarsi nell'esercito di Ca rlo Emanuel e di Sayoja_Q ui Flaminio rivela un temperamen to ano a cattivarsi
le simpatie d<-Rli ol'\t'sli, c gran de valore nulaurc; fer no gra vemente in
I...uaglia insieme col coeue , j>[ nvic, da questi acn>l w c rr..ua lO n ....te
figlio. Qualldo loma io incognito Il Campo tutti lo crCl.k,"o mo rte,
giacche i soIili BaVOllc c Brclle avcvano a~wldafO un sicario pe r nc cickrh Perfino la riJ ilnul a Maria Lupi, per q ua nto nel suo spirito ah
iJcn, iflCa~
r.l~,
del 1(,00.
'' l'Ol ''....a.h
noa " c
,1ctoIu
,Id c_dio " ,,) 1tJ.
. cnrln l""r c"Ol"~ ';1'.1. ~" .1 XVI. l'I'. 1 ~ ?-1 ~ c l'l' l "_1~ lXVI/,,, I.
Nclla quatta pane" assistiamo ali.. lona dci popolo per liberarsi
dal grave giogo di opp rn. sioni e di so prusi c per riacq uistare Ili. pri srlna fo rme di governo. AJ neo Ieudarano G iau Funcc:sco Spinola. d e:110
21
il R/l1I go, il popolo rifiutI il giuramento di fedelt, e di fronte alle vessato ne risposte: di lui, ai bandi e agli ordini d i catt ura, cacc ia il marchese e la soldate glia inviata dalla Rep ubb lica (abu sivamente tratta ndosi di feudo im periale) e instaura un governo equo, fra i cui p rimi
provvedimenti f esi giuSfizia a F1aminio. Qucsli coglie allora l'oecesione per sposa re Maria e visitare, in viaggio di non e, il carissimoConte d'Envie ncUa Savoia e li Conte Dd Carreuo di Millesimo. Purrroppc od feudo m punta il malcontento, si costituiscono perfioo bande
organizzare scorrazeanri per le sdve circostanti: rilievo non secondario
ha Olvero D livl," ri, giovane valoroso ma roso d all'odio e: dallo spi rito
di vendetta per la rovina caus ata alla p ropria famiglia dai soliti delinquenti al governo. Nd dicemb re 1599 to rni Flaminio a Campo e il 2 1
gennaio 1600 cade: di nuovo la signoria degli Spinola con l' uccisione
del neo castellano Benone e la fuga degli sg\l('rri . Le fon i aderenze degli ex feudalari in G enova tu ttavia mettono in alb nne la Scrmissi ma,
che per punire i n hclli invia un cosp icuo corpo d i soldati mercenari, il
q uale d alle fiamme il borgo il 22 luglio 1600 e assedia il castello . La
lragM a ~ grave, ma lungi dallo scoraggiarli, co nferma gli assediati nelI'h npresa, accrescendone valore e resistenza. D'altra l' arie essi avevano
p revisto l'a ttacco , avevano rifornito di viveri c munizioni il castello,
avevano inviato donne e bamb ini in cascine e paesi viciniori. L'audacia
poi quasi lem eraria di Ottvero O liveri e l'e roismo del ragaezo Lupo
(che aveva hberato Ohvero dalle ca rceri ddl a Repubblica ) infllralosi
nell'eseeeire nemico e mo rro per i suo i compamod, manteneva no allO
il mo rale <kgli assediati Perfino un - b arbone - come Orso della Perriera torna a Ca mpo per comeibure a suo modo I debellate il nem ico.
L'esercito assedian te, co mposto in prevalenza di corsi, decimato e con vinto dell'Im prendibilus del castello , gi riduceva le p retese, se non
addirittura prendeva in considerazione un ripiegamento n tregua,
qu and' ecco un imp reviste ca usa la catastrofe. Il castello infan i nella
none fra il 28 e 29 luglio invaso da donne c bambini, insofferenti di
stare lont ano dai lo ro cari e preoccupati per lo ro : la narrazione non lo
afferma espllci ramenre, ma forse le: donne e rano state inco raggiate dai
furbi assedianti. Esse convincono la maggioranza degli uomini ad acceliare la resa , co nsegnando il caSIelio. Invano il gruppo dci - falchi si
op pone rammcm ando b ma ncan'Za di parola dd vincito ri, co me avevano da poco potuto co nstatare. Infan i dopo la resa il vincito re calpesta patii e vinti, ruba n(lo quan to ancora poteva ruha rsi, p roscrivendo
e co ndannando a mo rte i pii] dec isi oppositori. La mino ranza dei ceeren n al momemo deUa resa. si dII alla macchia ai confini del feudo, non
potendo rinunciare al p rop rio o nore e non volendo versare sangue fra
terno: vive di sterni , inncssibile con la sbi rraglia dci feud atari,
W
u n O/No v ECENTO
1 / 1 99~
J. Non esoltanto il romanzo Il dimost rare che il Pelose era appasstonato alla sroria dd SIIOP;1C$Ce hl coltivava quanto poteva. Di fan o.
olnc li interessarsi ,lell:. vita kxulc, studi il poema storico su Campo
dcll'eb.uc Luciano Rossi, nnl1ot,mdolo di notizie archeologiche p rcziose, sul reperimento di vasi dorante lo scavo della galleria ferroviaria dcl
Cosuolo", o sulle ossa e teschi umani, rinvenuti durante gli scavi in Via
Corsica. attribui bili ai mercenari corsi uccisi nell'assedio del 16O()l'. La
sem ibili! pitto rica poi fece intervenire il Peloso nello stornare sco nci
e l11 nli restauri alle cusc vcmstc J d borgo c nella salvaguardia di documenti artistici come nell':lgoMo del 1900, allorch risanando alcuni locali al pian terreno dell'ospedale di San Michele arcangelo, gi oratorio
di San Scbasnanu , affi or UJl affresco q l 13tIrOCerJ !I:SCO con la Piet.
l.' affresco fu seaccuto c~11 muro, ma O:~S<: IIJO rimasto neglette per anni,
il Peloso ncl1 915 10 fece porre sull'altare ubicatc fra le due corsie dell' osped "le'~ .
lO D, 1.l-:"NUNI, Gifllf'O nei ,uoli CiI" l'. 17, n, 2.
" //>1'/("',1', 180.
/< C. l'u.~ ._ ( , It oml",' (il., IL 4) 9, nd l~ n...." di Nino di Vol l~t u .,..
"
.,li
u ...""
IHTU'NQvECEr-rro 111m
RO\'erllO Jei vari Sl'illul.. conmol.. ri, i soprusi pe rpcrrari cont ro 13giu .
risJizionc. k frall (hi~ ie. le immunit, le COOSU<:1 uJi ni 3111minislrali\'C
della Co munll. 11....11ch il patruuouio dl,.-i sio);oIi priv:Jli. la rivolta dd
IS9'J. gi 'illle~"elil i .l i Gio . U:mist" Dd Ceereno. come di Millesimo e
minislro "el.l lmpC'r~l o le. il rifiul alo giuulllemo dci Gnnpe:s i al neocoodomino Gio. Fren ccsco S pino la, )'asu~si nio del nolaro Au relio
Calnpalldia. la spcililiont' pumriva d i G ~'rlova composta d i ben quat.
tromila uomini, il pr rxiilorio incendio d i C.-.m po dcl22 Inglio 1600. 10
scoramento dcll'escwito osscdtame, !' inc:nlla resa. i pani non maraell lll i ' \ la d ll l ~'U ;1 d..:l!" 'I1J(.
Il fOl11;t1 110 I '('" " iano menzionn i llIard u.si G re,.;orio [morto nd [u .
Il.lio I'<)91 c G lo. Francesco de lto ,l R ,,"~ ull fil'li di Paolo, e Fran cesco
deuo Fr:mu :-sdlCu u Ciglill .H Luil(i Spmol..'I; ma se il negativo l/.i ul!i7. io
nC' confrcnn Jd Itmgo c sroricuntente (;dzall(e essendo stato cos tui
reo. ffa l' ah rtl , J ' ,11'(' f violato la 4u illllicenllc figlia di Pier Giovaulli Oli ,
\'efl ~. UOII ah rctnauo pu J irsi per la fillur.l Ji FranCC$Chen o Spinola" ,
E~l i p n::scnlalo IId lU1U:lI1Z0 come buo no . sensibile al beoe dd po.
polo. alla COCrC'l I7.:I, al ....alore, mentre i JocU lltC:l1I i conosciul i lo Ir-~nelt
,.i...... ("I.'"No\lfI:l amhiy. u:I. che \'uoI ),.':l r e la c..~t:l lo!n:l da l Inocc con lo
z.u llpi no alt rui anellc a COSiO J i abbandouarc :a se sleui ~ [i stessi ::Ibj.
lanti.ld fcmto ;lllIi :lffi.6ti.
Allri perwmtl!l:i.pUf nOli inJ i<.::ll i ':lHt nom e preciso nd romamc.
sono slortei e ~lIl1lcnt at i : il CIS<.> dcl pa noco Don G iacomo VClJli,
no". dci PoJ~t~ c: .kl{li ;tgcmi dd feudo, dci poc hi soldati a servizio.
Giov~n lti Brulle, nome llcll'iltlC'll<.klllc, invece comare dlll Il::1U:1I0 rc
e W stesso vale per qU:lsi tuui gl altri pc:rson:l~i attor! ddl:l vicenda :
Vcnlrdo Fcrr;IZ7.U di Satl~rol . r:t uuillio Olive ri" . Francesco Leone
.. Cfr. l'''' I~ 'l",i~: I). Lrr mc;'N1 , C...",po "..' .n/i 0 1. l'. l SIIn .
" M." l'" l',,,,,,,, 1(,)7 t" n,ln il '"m"h'o (d . Co l' ' l' "'J. F'6 {~ """"~ . il. p.
H " , . ,n ic; hoi ,,01 162 ':1 (dr. Il. l,.l'<lt<O NI. e,,"'/'<J >ln.OO ciI. p. )9~l.
" Il <1". 1. - ,,.n . i1 1(\..w - " 'n'O ...i..i,o olk Imll '. IlOu .lIi Luin f .n,"ini.
'
..~nl'l' d . Gia" l,.<.'IclIm O li... ,.... fUllltU 1', ../ .li l'1~m i nio (dr. C . PIl..O'OO, F.. I~ .....'" . il. I'. ).4) ".l.
.. C Pt'J OI< ', f,.. /~ p...b., o,.. l'I" ))11. )S't; D. ln~ur<'. u",~ >l,i ,Oli o,.
1'. 167,
- II 'l""!, pn.!.o '.....' II_i ...1 1609(C, I'uO'C.1, f .. k_brr 1'iI p. 27)). beo>.
d nd 1626.
.. Edi rnsoo I. I",, _ .hl. di Cam po..w
.620 Idr. D. l.FOI<r"'. C.-fii
...... "",,,-.-n~ p. )'171.
., ~lw;o ~ ~ .,..........
d) _
di lonlili . pontnl. di Vt lUi.
.. la fi,Uf . oli H.mi";'" rich i - "''''O. dci
Cri>loC_ Baschia.. OIm1\>O
ton>ba!l"""., .. bc:llo di J'""D'U. d pon_o disr~o f 1Nr:ti.... .r-,"~"", .. <,\;c l' t
....,nlt """ tIIplC't di r.rlndi ."'''Iitri. .li ffll'" ",Ioni;, di o r;Wl.rf indomito. dirino
como: un. l. mmsbik di modi .. di IinItU"nio" : n. l.K:wcINl. (j""... >In wo/; 01..
p. 176 1.: cf. anchc r l>. l%, lSO f 18l.
"n -'
"=.
e:t".
Gaspare Lupi", Laura de' Salvi, Maria Lupi. Quesli nomi peraheo nprendono l'onomaslica peculiare di Campo, menrre aliti rispondono
non A un criterio storico, bens a uno estetico-morale: il rase di Berto Bavone, Risone, Terasco-' , Corvino, Rapa"', Brusco", Rogna, Serpe,
Fagotto. Qu alche ~ llro nome - Orso J dl>l. Ferriera, per escmpin -. si direbbe ispirato dai sopra nnomi, un tempo cos diffusi nd la cultura pcpolare ligure.
Il romanzo pclosiaM mes.cob per tanto $Io,i~ e immagin31ionc.
conforme al genere knerario CIIi 'PI~rtienc . Cii DomenKo Lconcini,
Cl, plausibilmnlfe il romanz(\ era Siaro fan o k~ere, se Ilon revisionare. lo espliOlaV;1l ncUa prcf.azinne:
r.:aur o~ - in (Ofma semplice, chiala c pillCcllle _ Il inln,:cciarc . Uill\'m
inlerClO~nl i l'amb i<ont... l;gu,c e cu l m i n~mi nell'inccndio d i
Campo".
Esso aggiunllev.a
p.<><.k con un \'Cf'" e~~ mdo di J rJmmaliril.ir, rM:sce per liII(':1!u.e d<:gli .".
vwimemi e per i1 luc'C0' O\' C asi si l volfooo "II" (i~ dd aoIo XVI. 1'''voIgenIe ni iii sommo ,rado inr ~ c ll libm. per ciO. ai f1 kwn: IUl lO di
un fnlo, unu l'ansia~. di J>.If: ina in ~l:ina. awincc e I ~ in k&\.>Cndo
1. lona ardimenlOlo.l e .ml('( dei pmIJlJ:fl'Owi. loncmel'lle itacisi. i quali t itant~ano nella diFC'lI d<olla lil><:l1.i. ,ki [>rivik gi e delk rncf<>lVt ive dd feudo
impel iale nm pcsc:. Amori genlili eJ ardenti. COl m lali e villori""i, itCcurau
m<:nle innClO I. I;. u m[oeggiano 1"lln 5r,>ndo lorbido e vielentc e an...... u. nn i b ... l nomi dcSti "l,imi cl.... com]'.;,,"o f quelli S,ol i"'i dalluili... ..., 1I' ~ul unr..> d..l
1600 dolI. ~
no.. i Lupi c
~"'f'd,.,, '
Mitftck.
.. T...._ nel ~ .~.-.Ic __ burbe .... prcpn<mle C .1I_obri,he.
O r. C. Pamo. F-. I.. -'-cir.. p . 2)' in ...2.
lA r~ Ra"" esiI.r..-a: I........ vi _ ,~ caociroe in ~lo OnlC PiIfIi dei
_r.
r.iehe.
r;lilori di l!....m . cJ il I....... .,.-.1". J i r.d...ie " .li C:l1"iJiCk. I pro'l:l,l:"on isli. dal
I" n e cal o.I lere '""1'1" '''''1IUtll'' r,li .,,,, i.hi cJ ", mai Kvml '~ ~ C"- ""li d i Cam p,
gr~n.kKY.i~, .... .li 1 >o:. SC'\"" ~tl le alnor ,... u i" , .li , nral',till li ",..ncloslli , di al-nc,
l: "1il~ '" cd nb\",l1' Il<lo ti Ir, ma .1.,11:. nal. ;,; i" " " .1,,[:li a\'\'("Ili"'''''1 i svoleisi al-
1',,,,,1."1 ,Id I:. ,elUM.1lUI1'(", .;lnno essere .Ii "s'1ul'iu C Ji ~V r<lU' , per c:hi legge
a vilili i"'l'rew" ,
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_no aU~ fe.. osil. di queU~ fioriluu d i ~rmonit e d, bdkue. AI"IJI"ll~me ci~"io
deSii ~ reCl"'; porr l.o lumJ'M>b lffl:ni'i dei ridi l'idilllO .. ~ e~nlo <k11'.~ .. dd
lo prUn.wn. "" l'arono b loro afk.er:o ( O''' ''' I~ziorw.
f1.,rninio . ...... ili qud primo IIC'onIn> 1'1NIi_ vmd1-' M~ri.>. dci lupi &u.. e
........M. fanvli ll(IIl ,nc'ou qu.o"orJiun"". sl...:i.II~ e ben fnrm.... ~~ il
. "'" voho , impatico e b...."". in UN _r,,;p..... (~&Ii.oluu d'ebano. I ....ri occhi
profondi IrJ ond.enno _ 1p&roo dok ~ e _ebbero convirwl' . ... up""'e .....
t~u . If. n e dalla ..... imm. gine: lino dci rnic'iori q4dri den. Ve..,;.....
M.ri. co<t4poi( toll p.ri Jffllo olle ordmc; . Iid " , rainni d'amore di A..mirno
e. bc""h gim.. ninirni. oi erano
t onfO compr ni; i loro cll(lt b>ClCV<>r>o rosi u.
n i _ d\( nc11uni For2& ~'eb!lt voka Sl"p, .. rti e I trOnUr .. quel 'e.>. _ Da di p.....
mn~ c di giunm(tl 'i or. C. l'un ..... f l. "mb" ciI. p. 101 0.
.. Cfr. per cs.' _ Con qu.l di,;" o? ripcl moIlI IO " .n..o in ..,Iln n. minio sul
1.ndo pure l,Q in piedi. Una inoneem.. vittim. h. llill i i d irin i di d if..ndel'Si. 'I" . nOO le
si. po.. ib~e. d . lle e. lunoie .. dilli. infamie che han n. vi",. s",,~i I. e . coll'irl n
che nellonore. Voi vi . entle" .. rom pli, ( di quei ttisri! Aiu"" e i f" ni. i f' repolen, i I
l'uni.... ingiuslO rn.n,.. i .I. boli e ;li indifC1i. qlleSli, q". nd" In l'os~un" . d.vu"";n un
......ionoo dovoro.. . p<>r . nt' diven.... n udeli fOo i dd i"'l ,,,,nti e COn i loro 1"'''' ''"0'
,i . i! I. n.uJfl or(U;f deO'uomo che vuole cm, " nl.. volle U nlI glU'lizia misterios. e on
vrum .... allenI' i L.i ... eingl;'" l'''-Jm. o . dito ii danni . leU'oonlo!.; C. P,~.'JYI. fu
l._br. cit . p. 218.
.. Tu hai C'UOr'O nobile. , o..... u ti offePoni one1l.m(tl'e (Oft>C ,i Jfeoionwi.
ee d>.. non COAOSC'i. P... fOrtIlnJ ll(IIl sononpKe d' inp nnani o di f, n i dd m..... Ab
bi PC'" giudizio e prudc-m.! Non IUlri~. com( _ . b or. del dovo.re' lo seno
to V(l"ilmftl'e d i vktt i be.... COl"" se fOS1i un~ mi. soreUin:o e lOnO convinto mc lu .....nu. M . il bn>c: .. ramore. in pc...... di diveno snso. spellO p<>1S01W> ridurre. ~
ro
'"
N el!,l SlTll!U ia C [Ci La p a rl<.: ,Id romanzo F1 allllll k , imbastisce la riSCQSS,f a Campo c a (; cll U\"a c, CU[iUS:lIllC!ltC , alla maggio r ampiezza
della citt no n co rrisponde in proporzione la complessit che si riscon tra nel m icr OC0 5JJm cnmprse. Nella q uart a l' mi e co mbatte c sov raintende alla difesa del castello , rispetta la sventata l'oi unt l J d la maggio.
num i, si sutocsilia c infine contrib uisce al rappacificam cn lo della co-
munn.
Verardo, p rot ugouis ta della prima pan e, runto che non poc hi ricord,ulQ il romanzo come "la storia d i Vcrurdo", prcludc in certo q ual
modo alln vicenda principale, lII l po' come 'Iclcmaco ndI'OdiHr<1. Sugo
gestiva l'entrata ilei romanzo dd giovane : meditabon do c di mentico di
apparten ere a questo mon do:
In " " a b l'\Ia IllMl in at a dd "' ~s~ d i ~iup"" sullo ;>rd" dd secolo XV] e
!lCIl'",,,,,, di ):r", ia 15~1l , ,,,,gio,,,,,,c di hd l''' ;r~ll o, il cui modo
di "C;lI,Cd IC cva , hi"HlI l1,nlC "1'1''' llc nC" IC
gcnlC d'''rmi, s i "" II II pp{lggi~ ,
1_' sul vano della mr rlutura ,Id 111\ 11'(1 d i dn la d d c", \d lo , d"lla r ane che v" l
IlC ,( levante . fllls:lIld.. ill1l cnto sul1c r"b\l; \c h m<: cI" , in :,t litm linc di chi "pi:,
"II ' CSI<' PI " c non "ll"lc essere scorto. Bcnd a: h ' l'" I" "i, ;o" c !II '" fl lSse delle
pi comode, pure .I" 1111 l'er, w cm h imlllobilc, 'l l""i diTll cnl ico di app urt"
nere Il questo I1lC'IlJ \l , Il ~ \I" ~gu "rd(, em 1III I1\l'Iltc concenrnuc su .Ii un punt o
Jhw d:ll ellll" ,I" de l 1\I1\(' ind iffc,e ltl" ,dlc j,d k~ ~.e ck-lluuntura, irradimn d ~1
sole \",im"\'(' ,ile .1.1 l'0n' '' l'l''' 's'' ,, 1l 'o l ~ ''' ''e''' ,
f' reei~ '''" l'nl C
"n"
Imer-
n'mi
n
men te 1I11t'nJibili, per (111;1n\O la!' lnl llll poco vaghi. All ud iamo a Gaspa
re, a Luigi (cugino), alla figura IIn po' patetica del rolgaz.zo Lupa, a Tarasco cosu euo a praticare il han,lilismo. ma interiormente on esto e b ramoso di redimersi. Figure posnjve sono anc he Gia n Lo renzo Ohve ri -.
Ion e, coscierucso, abile ntl conane rcio, audace lJualc al' p" lt' nd l';lVcr
impedito le nozze dell'amata Luisa con uno sposo imposto c non amaIn" - Fra ncesco Leone, uomo orma i maturo, pronto ~1l11'(c ;ld aiutale
co n l'opera c ~ consiglio posJlO c pe rtinen te; i pop.. [aui aii d i \,;lS p ArC
Frale figure ueganvc maschili, r;:accndo l.. sbi rragli.l l' riva ,li lilla ti
sionomia individuale, spicca GiOVAn ni Hrolk-, huendcm c dcl f,' uJ 0<4.
d i animo malvagio, senza se n1 lxJ i, spl"("tzanr~ (Id pop" I<l"l. de-iso ad
JUUH": co n ogni mezzo i pialli J rehircn 'Jfi al rJAAillllt:im<:Oln (Id su ni
fini criminali. quali il rauo ,Ii LIl(iJ dc' Salvi Imerc il f,.\'tl r<:~l: ia nl en ,
IO dci cugino G i~a nl i in GCllo\'JI, gli ahusi pClli z i~(h i . i ~'J lI<"sl li ille!l,lli. il ba ndo o l'uccisione d'iunoc cm i per imp adronirsi .!,l lor.. p.urimomo, c altr e iugiust iziE', Il Hrollc ~ g i 5l;e in svuriuri I;lllm:sli. n idcll zianc lc via via la sua indole, IL iniziare dai 11 11 1\1<: ro:;i d i a ! l"l~ h i d. ll tono
diffe rente J St;lO ll<!.\ clcll'inrcrlocmor e: iuuucdi.uo c SCII7.;! peli sullu liuglia col capo degli sbirri Mn rl'u"l, r.tg jonato c dap prima hnrualmcmc
rispettoso con Laura p rigiolli<. ru'", lnusco con gl'inferiori, cor ICi.!," I~ i ale c ,I tratti c hiacch ic rinn'~ con lkrl o 1\;11'\111<: , cnmpaunu d, l <l~ ( h.., uu" C l'u , '" l, r.~ I~ (l"'~f't ciI. l' . H O...
,. n; 'l'..... l(l l.. nil'i.nto I. - n",. "l~ ~ ..IJ'inC(lI"m l.l>il, ,k i oill'K,ri KSi ...",
l"" ..l,m ~(m"re ... ... l' i..cul'" ....Ilc l',,,-pol,n .., Cdd k 11",.." e C u ,,~ I~""''''' "'"....
le fu<>nl~ eflnKl:u~nl~. Q ,o>t1 hn 'Cl"'~, i Oi~"fl ri ''''.. Ili' ''' m" i C" ..le'" i .1..1 I",,, w'
l',iI Il..,,,,, ~'~ <" ;I~ ~ J~n~ 'o ~ l,i" n~ ,."" ....1,..'0 .... "'. 1'"u <l>h~N\
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c: Pllo>t.,. fra le omb~ cil_. p. III
., ,,~ p'OP'io Un l'~Ul '' """,e " "f'P" in<l..\r.<nlt " ... ' In" . rc;<l<nle tli P"I""
I... i" I9""'o ~ ,;l..:II~ .lI'ul"~,lj.nl' .Ii dci I" l,... ml"~ I "" ,.,fu w. ( : J; l'. ne <Ile .e c..
..,...d.n i io ",-,nc1 cho " mi i ~i"f'" 1l(1.....'S >( ,l.ci '""fii .1, 11. l''n . il '~"I'" ,Ii ' 1'''1,;"" ..
dI q""'li villani! .., c: 1'''1 ,,,;,o ' . F,"'. " mb,,' ci, . ... 1'J .
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Il'i.f,,,,. 1'. 2 ~
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.. '1',,1.111 " ..1", f ini"" I:. l' I I.' '" '. ',I l"~ ,,,~,,,,. l " ., l'. I ~ l ., l''' ' '''"''' '' l';''.
OrrOiNQVECENTO I/Im
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beoII".,.
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"
La prigionia di lui, i rifugi suoi li separano a lungo c poi la divefS3 condizione sociale superata dal pad re sohanro in pumo di morte: allon '0'0 -
la m a"h i ~ bellezza e lu sguardo eli n 'lminio che 1.1 fissavu con insi51e nza
..,
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li ~YnSi C('IO<,>$(iUIO
da
Ca nume . lI'inle.o
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.U~ ,il~.
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OTrO/NOVECENTO 111m
bituione, In ni<:~ c in G iovanna - se: la nostra ir upressiooe vale I:Ire Peloso h::a u asfu$O il SLJO ideale fCllllnimlc pii! profondo .
Cc
:. Ne; l'a<sfo ,i .il""" r... ,(O .Ji "'.;,,;,_ ........... ok; il l'd ...o 11<1'100 lo.> ~
",",,". allnbue-...... " n li" ",,, aJ ~rt
C'i "'l""" c'l'il' oI;: ,...,<
...
(!>"<le- I, c.p.
Il, l'',",Jo II"'Ue- I. u p. 111. 1'1"""" (porte- Il. up. IlU. 1 Jw ,," tdf. (",no III, up.
U, Pnme- Iot,t 1I>'''',r IV, "l" Il" .. n~n1; nit> t.~i lll"" il """ .. dd ",rt..,,~ , In on"oIe,; '~rn ",;n,"Ju 1" "10 Il
l'.. n~e-,,,, r . Il''en!C: I ~ f " r f' .1,11.'1:,. quell'" ... n""lUl;n> . n,ora i,...,pr:os., , 'i
n...llr, in.'..e.....!..., l>C'r il 1''''' 0 AlI[I>niltQ fi."cheggi.n<!u I" S'ura. AU.huZI .Id i..
Porta di S. Sr"o<I;,n(O, .lI< ...., tu il li" me-, rayJtiu".cr... J'"", h,O$oc fioriI> loc. li, .Id
C. ml" ZZU, ..lcnJ ... o "" . ",i c uw l..c, orchlr~l:i.n!r ,I, I-.,It... fra ~1l . lberi .01 ;
chc- 'l ,u.i Iu " "!"",d,van,,. f.r. una delle p"' l'f;~ ",fil e>l c- I n . " ,inio. Am pi. e
for"," di n lldlo ,I :uli . bba",lonalo, flI" ' . "" h" .II "nOdci ."oi l' li le- ... rdr di
un. v ehi. lorrc-. v _ 1M! ,1i fO""~ '~ che: nri .. >oi ...de-n in(ut,.]C\a oIl'.....mc- un ..,n
IO di Jurninu ~ .Ji Irti,,", "" C. l'FU)SO,
t><ttJ.- ~il .. l'. 2m.
IO .. I" tem"t "'"'<Ili. 14 lc:r:grnd ",n>nltvll riw: n",. 10",61 . Camreuo M lnK
l'antlcttimmo .mpo ......m.IO pn" KOICe<Jj",mri di , n:no. etr lO c-O'idrntr r .ca,
_
che il trltto di Irtu ~Iw ,la1 rifal\O dr! c....llino a qut'11o ddIa l.u~.. ...dO
",,"olio forno...oondlo ,,)1""'........0 iJ Coosliolo e .lrr tetre adianroti cM 1"" Oh. ,poto
C'it in lou lt i ltndI.. "'-lO SCfinlr . framrnmI. Il rl<JrM Slura, IC'Orrmt~ tIIorl ai
piffIi dd Monpvo_ fu apinto dali. CranJr qu.ntl dd lrt t<no funai" ""1'10 I.u ".
k _ k!IO ..bicO per ciIU <Jtlt>Ct'nl.o mrt.i dol printiri<-o ~ AconI........ di cio)
ai hOI. ehe in IUl li p .....;nq:.,;l; .......rdn pioni di San Michdr l''''''''; in ptolon
diii, ndusi\'2mff\t~ .bbio. x<j<. ~ prni di m........... mmtr~ """",i"",, ti lioronl"1>0 Mcii ",<1'-; '''li nr lle- odilCrn~ <Id vc.cono ",,,~te- ,Id r."m~ "" c. i"l'.o:>u, E,,, lt
_ bo-t ciI. r . lO} I ., in n COl .
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II
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mrral', polche il Peloso - come lcu-nnatO- era s~!uibilc all'ucht-olo
gia. u-guiva ogni restauro c lavoro di scavo. Iock re compaiono con di
screta frequeneal'oratorio di S:Jn SebaSliano t reno dOV(' un tempo fii S'evi la casa dei povcrill c che in u-8uifO sar trasformato in (ISpedalc11,
la po rta d i San Sebastiano attraverso la qua le si perveniva in Campaz.
" llnok
,,,,,U.
,,-,.0.0.
"11""_.
avvolto da boscaglla'", la piana deUa Carpencta'", ccc. Da segnalare altres la cavalcata d a Campo a G enova" , ment re l'ambientazione in G cnova ci sembra sciatta e convenzionale", forse di proposito' ).
6. Lettore appassionalo il Peloso, s' detto, ma quando tentiamo
un bilancio degl'influssi avvertibili nel romanzo, ci acco rgiamo che il riferimento costante e massiccio per il narratore campese sono i PromesJi sposi.
Molte scene sono state stese sulla falsariga dci capolavo ro manzoniano . G i in esordi o, quando Francesco app rende da Ve rardo l'arcano d ella fanciulla rapita, il ricordo vola a Lucia nel castello dell'Innominato, sebbene qui sia conta minato co n fiabe narra nti di bellezze p rigioniere c torri esp ugnate da p rincipi azzurri: n impressione vaga,
dal momento che tale richiamo ribadito ndle parole del custode sulla fanciulla e nella p reghiera di Laura al Signore....
Il lungo con versare (gi menzio nato) dch'in ten dcme Brolle con
Bcn o Bavone" , compagno di gozzoviglie c di ribalderie, pu richiamare q uello J i Don Rod rigo col cugino con te Attilio; il band o di cattura
per Verardo'6 quello ili Renzo, lo stesse dicasi per le reircrare scene d'osteria; per la notte agitata e insonne di Flaminio" e per il suo addio not o
t urno a Campo": per la sua permanenza nel castello savoiardo del Co nle d 'Envie" ; per la sua ira nel non voler sposata Maria a Berte Bavo"/h/dm. , p . 2~6.
"' [b/dm., p . 2~8.
"Jb/d~"" [l- 1M, pe r ",empio.
.. In vere le 6t<vi note di un. ""I lin. domenic;de. Ge"",., ron S.nt.
C
~c' ''' p.g n "t . comunic~no un. cCII. fru chezu : C. l'EI.OSO, FUI '~omb,t Cii., l'me III,
up . IIl.
., C. P1~, F,.. lt omb~ CiI., p. 208, p. 221, ecc
.. Ib;Jtm, p.ne J. capp. Il, l II C l V.
" Ibtdtm. p. tle I, cap. IX.
.. Jbidm . parte l , cap. X.
., IbiJt m, p. n e Il , c. p. Il .
.. C. P~ LOso, F,.. Il ombrt cit., pa ne Il. c. p. VI, :>. 116: ~ Add io, u cre zolle, choc
cuslodile gelou mente l'urne dei miei cati, che profugo e reene, invocher neUe o,e
lristi deU. mi. giovine.u ~pt'uu . Add io c.mpo, tern di buon. geme, che nel silen
:.io soffri e ope roso, l bb ell il mo . vvenire. Monti, colline e rivi, m nliU,nti 50110 l'imo
men.a serenit del cido , addio. Tu . Uora, Maria, lome,..,.ti I me co me l'ombra di un
sogno, soffocl to ndl u. fiamma di . more e il tuo rirordo, che ogr,i mi solkva, to ro
mente:b!>e il ",io passo :nza mela e l. mil viII senza quicte. NeUe mie p:ghiere non
ti accumunerei pi a mi. m.d re e, ~enl' m. ledi" i, .v rei pe r le p, role di comp. timen
lo e forse di di. preno . Il sorge.e dci role in tettI st nie mi farebbe sentire pi trio
ste l'invocalo t.amonto dcII. mi. vii. ,..
.. C. Pn oso, Fr.. lt ombr-t rit., pene II, COI'. VlIl. in particolare qu. ndo prende
I, nOSI.lgi. ptr I. p.rtenz. , come Don Abbondio, Agne, e . &li allri '" lalciart il C' $I'UO
deUlnnomin'lo.
M"" .
"
ne' llO; per la ren la la cattura di Giovanni Battist Lupi resa vana dalla
(oUa. attirata dall'assembramemo di sbirri' ; per il Parroco nello SI Udio memre legge a Lupo illeneraro documentilOl; per 1;,1. grida dd govematore Oderico Dd Carm toWl1; per l. fuga di Gaspare da Campo~
e altre I l'lCOra, pi du male.
La lezione manzoni. na tunavia va ben chre, sino a cadenzare l'c peri di dialoghi monumcnlali c di soliloqui c sino alla ricerca dd sugo
di tutta la storia. Anche i nluni di personaggi rivelano il gusto mar co.
oiano, ma il loro aspetto non sempre ne evidenzia l'inlcrio ril. li Pelo$0 non il Manzoni e f ,<1 le ombrt drl mrJio t'VO non riesce a n'ilare
uno spiccato municipa!ismo, l ime forti. eccessive minuaie dcscrinive,
episodi o precisazioni se non poco hmaionali, ralora ridondanti nll'ccc nc mia generale: caratteristiche in parte co muni ella narrativa dei seguaci manzoniani.
Cos hl MQ rgh~ri'a PUIUr/a del Cantu. lelfa con cu ra dal Peloso.
presenta pagine e sit uazioni le qu;tli, sebbene non pumualmenre imita
le, offrirono pur sempre spunti aUa trama e Slimoli alla f:mtasia. Basd
segnalare la figura d i A1pinolo, orflno aIICV<iI O da una famiglia di mugnai. ragazzo vivace, ardito, un poco mcbnconico chc richiama Verard o e Lupo; la rabbia d i Ramengo nell'appreodere la presum a rresea
dell.. moglic Rosalia (capiloto VII) che pu richiamare quella di Flaminio allorche apprcnde d fidanzarnentc d i Maria con Berr Ba\'onc; la
d iscussione 2. Palazzo Pusterb di Milano la sera dd 18 giugno lHOslli
tiranni, il popolo, le armi, i d iriu i degli offesi, l'urgenza d i . Iibe ruc la
patria .. (capitolo VI; l'agillZione di Milano alla nOl:izia della prigioni.
di Margherila ordinata da Luchino Visconti [capitolo VIII) che pu richiamare la d iscussione dci Campesi sui soprusi subiti; i soliloq ui di Al.
pinolo c del carce rie re M3caruffo de nc Lasagnc ne (capitolo XIX); le
reuerere scene di osterie (capitolo XVl II). Ma, come accennalo, no n
vanno sopravvalutate cc dene analogie. senza coniare l tonc affano dif
ferente dell'affabuhrc noricheggiantc ntiq uario c ralora cor rucciato
nel Cant, discorsivo e sereno nel Pdoso.
Simile ccnsrarazcne vale pe r il M.u co Yucouti del G rossi, le cui
pagine. gustare c meditate, corroborano ambientazioni, caratteri, epi01. ~nc lI . ~. X. ric..........lc 1';t~ di Rcnro nel
r . ppundnc il_o crnnso cl. Lucia- a roanche: p.n c Il. cap. Il. Ijncaparili di F1. mi"io di U $Kii-.i che: 1:0 rldan.pl. M.ri. lposi un Ilh ro c ru~ ekU:o N . r_ tIM:.
""'"' dcUe rilkssioni di P. CMoloro per RcnlO nfl 1:on .mlo.
.. C PEI.(l5O, F" tf ~ cii ., ~ne III. ca,," XIII.
" IW~",. pene IV. ca,," V.
" lbiJ~.,.. po.n c IV. top. VI
i" fbiJ~",. p:o rlc IV, c. p. IX, ric:hi. m. mc I. f"I:' di !kn!o d, ~hl . ..... fino "' .
- C Pe oeo. F.- k
IAd.b.
1/ 1~99
sodi J d romanzo cumpese. 'lare udo il f resco b0 7. 7.Cl w d i La m a d a: nbbraccia il fra tello Lupo, arross endo c piuugcmlo pe r LI commozione
(capitolo II) richiamante nlcune figu re mino ri dd romanzo pclo sluno,
si segnalano ~ Ii spunti precipui: l'incendio di Llmonra c le eroiche iniziativc dd giovane Lupo Icnpuolo xm, talune d escrizioni scmnriccpsichicbc (q uale '1l1 c11a di Ma rco Visconti nel capitolo V IID alquan m
estrinseche, m a Iawiuosc per il narratore r umpcsc: la prigionia di Bice
dd Balzo nel castclio di Rosate e le m alcfalte del castellano Pclagrua
(capitolo X,'( lV); il g iullare Trcmacoldo abile nel cond urre in oste ria
l'a nuaiuolo e fa r cantare chi di dovere (capitolo XXV); i dialop, hi e i
sotte rfugi d ci cauivi co nsiglicri Lo d ri, io c l' d agrlla (capi to lo x,'{ V l) ; il
coraggioso tcmpisruo di L upo ne llo svent are la co ngiura or d ita a sue
d ann o c la cristiana ucnc rcsir nell'elargire perdono e 1I11 Iionuo per i
bimb i di un su o man cato assassino me rcenario (capitoli XX VII e
XVI lI ); la descr izio ne d ci cast ello di Rosate co n uscite seg rete, so ue rranc i e prigioni !t'ilpi!" l" XXX); J'ilillme dci l.imontini nlproprio bo ro
go c la ribellione degli stessi knp ito lo IX).
7. Converr (( questo puntotentare nn con suntivo del rom anzo. I.n
capacit org m l iz~ il t iva e distribll tiv.l della materiu notevole: u lettura
ultimiu:! l'i ~ll h il pa lese l'ubile ,lhcl'II'I1l Zil d i capiteli avvincenti COli altri
di raccorclu, rkdJi d i w lpi di scena. Wl! altr i mcdinuivi, di ucucrc pclizlcsco. con alni id illici, vicini (ti gusto rosa. l'iguan blllii la colle ttivit,
co n ultri pi int imi. Abile poi l'autore ne l variare d escr izioni , conversari , riepi logh i, anrcfuni, ripr ese; nell'avvicendare i pe rsonaggi in un in treccio armo nioso facen doli co m par ire e spari re le mp orf' opp ort uno. AlCUll C scene. hl apparenza se riali, gene rano invece una so rta di fam tliarit nel let to re, an zi sono quasi arrese come una periodica co nsuetud ine:
tali i pedinamcn ti notturni (c i pcdina mcnu ai pedinato ri), le slcnn vie
del C 1Il1pO ad dorlll entnto, le os ter ie come ritro vi e fonti d'info rrnazione per il prog resso dell a vice nda. O gni tanto la comp anezx a del d ucl ll'>
narra tivo inrc rcalara da g raziose sccnct rc, dal rip orto di documenti e
let te re, costume codesto fo rse mcmor e del ro m anzo d 'appendice, d a un
repe nti no mutamento del taglio della scena ispi rato forse da q ualche
pellicola cincmatog rafirn!", o da i rom anzi di Alessandro Du mas .
Con la le n a pa rte si sa rebbe pot uto cunc biude re il racconto. M a
non e ra ( ! UeSIO l'int endi me nto dell'autore: di fallo nelle uhirn e vicende
narra te egli appare ll unsi reticente e laconico, non svolge in modo ad eguato l'esito della vicenda pe r i vari personaggi. Pre para il rcrrcnc alla
,,,II.
<IJ~
paOlO (l Hn -J?} })
sezione successiva del romanzo, che d a un regist ro pi o men o ind ividuale o familiare si so lleva all'intera co mu nit r ampese. Nell'ultima sezione si riannodano le Iila dqj i attori e delle comparse, alcuni pa rtec ipano la storia della prop ria famiglia, giacch bora mit, e pa rlano come
fosse l'ultima volta e vedo no dipanarsi d inanzi alla mente la loro esistenza, p rima di affogare nel l'eternit.
Le notizie geografiche non risultano ma i plconastiche. ma proporzionale all'economia dci racconto, come i ce nni ropog rafici rispo ndo .
no alla necessa ria ambienta zione, mentre le d escrizioni natura lisl idl(~
nelle quali ogni tanto ci si Imllalte, appai ono piuttosto d i maniera. NJ
tu ra c paesaggi com unque non pos seggono un rilievo partcola re C artivo, fungo no da sfondo pi o men o cveucsceorc.
I numerosi pe rsonaggi, ind ubbiamen te be n orches trati quanto nl.
l'avvicen darsi ne ll'intrecc io, no n so no ovviam ente sul me desimo piano: se ralun o ha un a peculiare vivcaza c ne intuiamo l' int eriore dialetrica dell'agi re co n qualche sprazzo della sua psico logia e del sila rno ndo intimo , per mo lli "Itri si rim ane in supcrflcie c nell'aspeuo
estrinseco, magari pe nnellato a t inte trop po calcare dalle es pressioni
definitorie dell'autore, anaich (bi componarncnro <Id personag gio .
Fu costoro p rimeggia Flaminio, non nuuo (l soltanto per la masskcia
prcscnaa nell'int reccio , quanto per avergli il nareurore illfuso un caranerc idealizzato , se nza scom pcn si e spro porzjoni vistose. uncbe nei
rigua rd i degli alni pcrsonaggl'w. Molli di essi sem b rano lab ili di pe r
se - : ver o - ma non si dimentichi che vivono e agiscono ilei coml'lesso del roma nzo- pa rre fun zionale d i un tUl IO, lnsem i nell'amb iente storico (Iella vicenda, un po' come i nfcrim enri naturahsnci e topo grafi ci di cui s' deno. Volendo , si pu rip rend ,re la dis tinzione 1)\ ;11\
zo nian a: fig ure positiv e rap presen tan ti l'Ideale, fig u re negative
succub i al mal e, figure interme d ie. 'lam e figure, ma non b folla, eppure il tema lo avrebbe permesso ad abtmda ntiam: evidentemente al
Peloso non era congeniale l'interesse psic ologico per la moltitudine e
l dovo: cost rcn n a parlare dei C unpes i in m {idu m , degli assembrame nti nel borgo!", degl i assed iali, del d uplice partito con relative discussioni sorte fr" gli stess i, il dettato d iventa sh rigativo e piallo l<l' c
'''' Vari pe<so" "ggi posil;"i si t",,,,,no Jd ,..l(> c(>", iJ~ ra'~ in amplifjco>iOfl~ Icg
gct mclllCvar'.u eli l'laminI": anche la loro inel olc ;nf;'l1 i, P'" p. cilu c .." cna. 'in. lber. di f",mc alla viol~nl" ~ " IJ~ ,op~rchi eri e
,., Tip" quello ~t1 orno"1 e" d av~f~ d i R;,on e, C. 1'1i1.Q<.<" Frol le omb", ci,-, p.tr
n. ee.xm.
,.. l ,Ii. cor . i pro ~ co <l l'o l" re, ,, dd "", Id io di C"lnpO (p~"t: IV, C"l' _XVI) "", o
,n'cli. no "Ile t:>crci' ~lJon i "lo " ,h~ di ,w r;" ,omana in ""O ndl~ " "0le d'"n mpo.
Cf,. p~ ' ~ mpio: 1::,,l.'I""'''' Rb,w,"-.:J< iII m d/il", , " Ttu I.' VlI. A "C . "' a~ T"nnnotllm, Tyl'_Regi. ,
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I. G "*-'IO P"" }lJo\f .I. - L. CrUSCI pn Vc>; ". ~irm n. Il. aprilc 1'.l'Jr6: .. Pi 19ft.
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Il> Si ..,gn. I.M, r e, e,,,mpio. i .il"; dis.on i di Flaminio con T,lI. sco; n cui dOIloreggi. su; di.ini dcgli "l'p,"" i (p.u" III "p. lI); di Fl.mi nio C" " (; i"""nn. 1(,"""
Ill, c. p. Il J) ~ l. di,qlli.i, iono ace .l.mic. su Como si d.bb.no tr.uo i for. bun i (1"'1. 1lI. 1'. VI); il l" qll" " plSl olono do! molihon.lo /o.'h)[on (pano I V, o p. Vllll; lo
sp,oloquio di Flaminio
gu. " lie (p. n . I V. '"1" XV III) . pp. 'c ," "O" .""N". 1meno bi" ",,n c no" ' .p,.m"", GuanlO pon inomo . lJn g" 'ppo di ,birri.
' lO ~ Non crod... eh. il popoln IlO'" pi . 1" nHo ''' ppo".,c il Hi ogo iml"",ogl,
dai J."."i',",<)fi~ in. orHor. l'il, rirolulo e \'iok mo di l" im. c lotter"mo .Ilon IUlli, .r.
fronl. ndo d"c;,i <jll a1.i.,i .,.,ci. "1".1" ,,'1'''' "",,'c. "E Il ,,i " 'l"c'"" ",,,,i,",,! " .,da
m.ron" un. voco ""I i gli " omini. "llifcodcmlo, finch a,rcmo " na go.cci. di " "I:'''' .
I. nn" n libcn . !" . oggi" n." O li""ro - A clIC 'c',,' dd 'c' IO la " il. m. rlo.i.,. d. lln~
. g<>ni. cnn,in,," c p.ggi",. d. ll. m" rto " ..s. ? Il fiO"'" ,,,n if;ei,, gi"' . ,,o . lmen" 31
ben. dcii. nos(ra potri.! : c. pu.'''''. h a I."",b,... cit., l' . 367. "S pcr;. mn d ,e il '''0
fo" . ' mor di l'"lti. il!un,in; i pochi ,,,,ghi,, i cho, . <ccc. li dall'ir. di p' ''., "" .. on..
ncin a al do,.,". anlcp<"' cndn ; 10m rn'c " o lc 10' 0 pc"on "li mirc . mbi,; o.....l b.
ne supremo dciI, oon", nc no>tr. iii",.. " '" C. PU.'''''. fra Il" umb,, Cii., l'. ~1l8
Il> "lmo n . i pem. c cbie,te 1",,,10,,,,, C. l'u , >s' >, f't" /e "m bu eil., pp. ~ L114.
.11.
le h allll(' il loro peso. l'iii u menu scruuo ~I cffiC:'lce a K('Ql MJa dci per5OO<1gJ!.io e dd (ranr.Cllle. N~l'illlpe~nath; e ampi colloqui dd Magni.
fico Francesco S[>i nola COlI H amlnio e CRI \'t'unJo - su ~eUo dci ro
m.IIlI O - :'lfno u .1lQ svariarc 1C111;1 li<.: h e , come alrres 1;1 morale della virenda:
I ,I..c 1:K".';oIlli si ~1 j,t:I<:C;~ .ono c l'''T l'cmwiollc i loro occhi ~ h;r.gn~ ro..o
d i Iat:time . 1.. . Mcnu sit:1lOf" r.h rch,"'$C. ... i"~nl mle COln"K'KSO. ~mm it l\'. etnusiaSI:I il l' ruf' '11l1o af(elh' ft;>lemu che u"i\'a "luci due &i"v~lli eu...i. Vcr~ r<I"
r.
i~nl:e\"" , I~l b Sl.. hl;~f~y.;ol>c di aver ~ :ol , o!o il tratdl o , I.'b minio, invl:. si r~ l
Cl~'~"a l'e l(h~ evevn ,,,",,to ancma una pwva , Idla i nll ncn~a arrezk"loC: che Ve-
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Cl IO"'.
Vn>I,.&' . "".. T" '" "..Kt."e\.... ~ EI'T'u re: ........:1." "10IlOXhi ~:l.nti 1""' isc"Orri
.e in YOi Im:l. h"nl d:l.u irno non d ~sinl ik.l:l.
UeUalOICO.lic1o dei seeli"K'lII i ..I... 'mi"':10,.... il '.'0\1'" c.....e. ,ni h:l. .....peeso lo. J:C1I'enos.ll .bn.-g:l.7ioo<.che ,i ....."',-i~.,. :101 Jlle.i rtcio ddlo. ,....u. lICSJll ",",cnu pc-r s:rl":l.T Cquell,
Jcll'~",iw " . pc:, nKl:IlI .l ire:. quella ,Id ''m''0 f" IId lo ...
A lf'IltSlt f'a....le VeraNO n::s, 1\1 'l.~,o ed il suo \'CIllo ~ rop, di fOSW.t ,
_Di ",,11:1 .I",,,,c a"ossite! - f'ruM'1:,,1 il M:I., (bne. lffingendogli Ione la
mano _ Pc. un uso Ionuuo 'enni " o 'noSCCtl U .Ici mistero .Id la vustr:l. na SCilll. c state !'UTcene che upr C\l~!oo:lj ", gd ('sam..me il segreto. Tene re aha
la lronte e Ilon leme le lo sguar.Jo d..~li lI('m ini! Lu sguardo insinu arcre <I e;
m"li~ lIi ll{'" a" iv:I. mai a menomare la stima cl'unore J egli "nesli l Voi meri' ,IC C rispetto e lig",,,,lo. \, e 'ch~ S"I'<:51<: ,,cnn... con r ~ncl:naliOllc il ,Iestino
m"lvallio cile "j si ptcpar:l.":I. ! Eredita ste il !-:<ngUt di un uomo giUSlO e .ettu t .
" I p"ri , Ii vostro f'''lell,~ 1;lle vi manlert ('1t. Mi addulor:lo che f,iov:l.ui dd v,,",lro
sram po mi siano ~vve.sari. ma J <llb 1c"h .Ii nemici ,leI \'OSI to Slampo. nulla si
Io~ "I" ' e men. ..l1...
q.IJI:n.
", F. hasti se~a.e "li nciI:I.IllCQli:l.1t. Ht..enil di poti;" lcfl. ...... 1l'1 ) e la le
bu,ione Jen.. imp e di un puroto.
' .. j OSEf'l f Il ''''. ,,,,<wc J.II. '1On1. Rom'. Ed. J''''''im. 1966, l'. 112.
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