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ANNALI
DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

3-4/2009

Linsegnamento dello strumento


musicale nella scuola media

LE MONNIER

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ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE


RIVISTA BIMESTRALE
DEL MINISTERO DELLISTRUZIONE, DELLUNIVERSIT E DELLA RICERCA

3-4/2009

Direttore responsabile: MASSIMO ZENNARO


Coordinamento editoriale: SABRINA BONO
Comitato tecnico-scientifico: GIOVANNI BIONDI, ALBERTO BOTTINO, PASQUALE CAPO,
LUCIANO CHIAPPETTA, ANTONIO COCCIMIGLIO, GIUSEPPE COSENTINO, SILVIO CRISCUOLI,
GIACOMO DUTTO, LUCIANO FAVINI, EMANUELE FIDORA, ANTONIO GIUNTA LA SPADA, MARIA
GRAZIA NARDIELLO, VINCENZO NUNZIATA, GERMANA PANZIRONI, SERGIO SCALA, MARIA
DOMENICA TESTA, TITO VARRONE
Coordinamento redazionale: GIUSEPPE FIORI
Redazione: GAETANO SARDINI e LUCILLA PARLATO
Articoli, lettere e proposte di contributi vanno indirizzati a: ANNALI
Monnier, viale Manfredo Fanti, 51/53 - 50137 Firenze

DELLA

PUBBLICA ISTRUZIONE, Periodici Le

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Stampato in Italia, Printed in Italy

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA III

INDICE
Presentazione
di Massimo Zennaro

Introduzione
di Antonio Lo Bello

VII

Fare Musica Tutti


del Comitato nazionale per lapprendimento pratico della musica
La musica al plurale
di Lorenzo Bianconi
Per un curricolo verticale delle discipline
musicali: storia di utopie e dicotomie
di Anna Ficarella

13

19

Sonorizzare la scuola: unipotesi estrema


di Roberto Maragliano

27

Non solo musica!


di Christian Silva

33

Parola, anzi, musica alle scuole


a cura di Fabrizio Emer

43

Linsegnamento dello strumento musicale


nella scuola dellobbligo
di Fabrizio Emer

65

APPENDICE NORMATIVA
Decreto Ministeriale 3 agosto 1979

(Corsi sperimentali ad orientamento musicale)

191

INDICE

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INDICE

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IV ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

D.M. 13 febbraio 1996

Nuova disciplina della sperimentazione nelle scuole


medie ad indirizzo musicale

201

D.M. 6 agosto 1999, n. 235 (G.U. 06/10/99)

Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali


ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi
della legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 11, comma 9

209

D.M. 6 agosto 1999, n. 201

Corsi ad indirizzo musicale nella scuola media Riconduzione e ordinamento - Istituzione classe di concorso
di strumento musicale nella scuola media
219
Allegato A (D.M. 201 del 6 agosto 1999)

Programmi di insegnamento di strumento


musicale nei corsi di scuola media ad indirizzo musicale

223

Consiglio Nazione della P.I. Prot. n. 4535 del 22 luglio 1999

Oggetto: Parere su: Schema di DM concernente


listituzione della classe di concorso di strumento musicale
nella scuola media

237

Circolare Ministeriale 4 maggio 2000, n. 135, Prot. n. 5546

Oggetto: Classe di concorso strumento musicale


nella scuola media A077 Dotazione organica
anno scolastico 1999-2000

241

D.M. 3 aprile 2000, n. 104

243

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA V

PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE

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La musica esprime ci che non pu essere detto e su cui impossibile rimanere


in silenzio.
Victor Hugo

Il Regolamento sul riordino dei licei che entrer in vigore a partire dalle classi
prime dellanno scolastico 2010-2011 istituisce il Liceo musicale e coreutico,
finalizzato allapprendimento tecnico-pratico della musica e della danza.
Si tratta dellultimo atto del percorso di insegnamento della musica che, dal
1975, coinvolge molti studenti delle scuole secondarie di I grado e oggi viene
esteso allistruzione superiore.
Le SMIM (Scuole Medie a Indirizzo Musicale) hanno consentito a molti adolescenti di trascorrere un tempo scuola diverso, scandito dallo studio di uno
strumento e trasformato in unoccasione contemporaneamente di impegno e
di intrattenimento, che ha portato la musica fuori dallambito esclusivo degli
interessi personali per organizzarla in un percorso didattico e formativo.
Il principale risultato di questa sperimentazione (o indirizzo musicale) lalto
numero di orchestre scolastiche che si venuto a creare nellintero Paese:
1443, secondo i dati presentati nel Rapporto 2008 Musica e scuola, pubblicato sul numero 123/2008 di Studi e Documenti degli Annali della Pubblica
Istruzione.
Lattenzione del Ministero dellIstruzione, dellUniversit e della Ricerca per
lapprendimento della musica si espressa attraverso molte altre iniziative. Ad
esempio, la Settimana nazionale della musica a scuola dal 1999 promuove sul
territorio, in stretta collaborazione con le istituzioni locali e le famiglie, eventi
che danno visibilit agli studenti e permettono di conoscere le attivit che gli
istituti realizzano nel corso dellanno. Unaltra importante iniziativa, la Rassegna Nazionale di tutte le Scuole Medie a Indirizzo Musicale, giunta ormai
alla XXI edizione.
Questo numero degli Annali della Pubblica Istruzione ha come premessa
istituzionale il documento del Comitato Nazionale per lApprendimento Pratico della Musica Fare Musica Tutti del marzo 2009, le cui linee di indirizzo vogliono essere una guida alla diffusione della pratica e della cultura musicale
nelle scuole di ogni ordine e grado.
Nelle pagine che seguono viene esaminato linsegnamento dello strumento
musicale nella scuola secondaria di I grado, con particolare attenzione alla distribuzione territoriale delle SMIM attraverso lanalisi dei dati relativi allorga-

di
Massimo
Zennaro

Questo numero
degli Annali
della Pubblica
Istruzione
ha come
premessa
istituzionale
il documento
del Comitato
Nazionale per
lApprendimento
Pratico
della Musica
Fare Musica
Tutti
del marzo 2009

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PRESENTAZIONE

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VI ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

nico del 2008 e alla realizzazione dellanagrafe delle scuole medie a indirizzo
musicale nei singoli comuni.
Viene inoltre proposta la descrizione commentata del percorso normativo che,
iniziando dal D.M. dell8 settembre 1975, ha inserito nellordinamento la sperimentazione musicale nelle scuole medie.
Lappendice normativa, infine, raccoglie tutte le principali fonti legislative che
disciplinano linsegnamento dello strumento musicale nella scuola secondaria
di I grado.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA VII

INTRODUZIONE
La musica un linguaggio. In questo linguaggio luomo vuole esprimere pensieri che non si lasciano convertire in concetti, bens in pensieri musicali.
Ogni persona vuole comunicare con i suoni qualcosa che non si pu dire altrimenti.
In questo senso la musica un linguaggio.
A. von Webern

Parlare di musica e di pratica musicale nella scuola implica soprattutto mettere


al centro della ricerca metodi e didattica dellinsegnamento dello strumento
musicale. Ma non si pu prescindere, in vista dei costituendi Licei musicali, da
unattenta analisi della consistenza delle esperienze territoriali relative allinsegnamento dello strumento musicale nella scuola dellobbligo.
Il lavoro, frutto di una ricerca approfondita sui dati dellorganico 2008 pubblicati sul Data Warehouse del MIUR, nato proprio dalla necessit di censire
le Scuole Medie a Indirizzo Musicale (le cosiddette SMIM) attraverso unattenta ricognizione dei dati.
Viene inoltre esposto e commentato il percorso normativo della sperimentazione musicale, dal Decreto Ministeriale 3 agosto 1979 fino ai recenti provvedimenti sulla riconduzione a ordinamento della sperimentazione.
Degna di nota la storia dei Conservatori italiani e della evoluzione normativa
di riferimento, dai programmi di studio del 1930 sino alle recenti disposizioni
(legge 508/99) e ai decreti del 2009. Completa il capitolo lanalisi statistica di
alunni e cattedre degli ultimi 10 anni dei Conservatori e lanagrafe dei Conservatori e Istituti Musicali Pareggiati.
Le scuole parlano di musica: alcuni Dirigenti scolastici presentano i corsi musicali attivati, lorganizzazione didattica, i rapporti con il territorio, le esperienze di concerti e concorsi.
Non azzardato affermare, sulla base dei dati elaborati, che sono circa 60.000
gli studenti iscritti ai corsi di strumento. Ma se si tiene conto dellorganico di
fatto, cio comprendendo anche le cattedre ancora non a regime, si rileva un
crescente numero di alunni alle prese con uno strumento musicale.
Il Comitato nazionale per lapprendimento pratico della musica stato costituito nel luglio 2006 con il compito di tracciare le nuove linee guida per la diffusione della pratica musicale nelle scuole italiane da parte di tutti gli studenti,
in sintonia con quanto avviene nei sistemi educativi degli altri Paesi europei.
Compiti principali del Comitato sono:

INTRODUZIONE

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di
Antonio
Lo Bello

Parlare
di musica
e di pratica
musicale
nella scuola
implica
soprattutto
mettere
al centro
della ricerca
metodi
e didattica
dellinsegnamento
dello strumento
musicale

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INTRODUZIONE

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VIII ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

proporre politiche mirate ad una pi significativa presenza, nelle scuole di


ogni ordine e grado, di attivit di fruizione e di produzione musicale, intendendo la musica componente fondamentale per la formazione e la crescita
dei cittadini;
elaborare e promuovere concrete azioni da realizzarsi allinterno e allesterno
delle istituzioni scolastiche, ed in concerto con gli attori chiave presenti nei
diversi contesti territoriali, a sostegno di tali politiche;
promuovere indagini e analisi sui diversi aspetti della cultura musicale e della
sua presenza nelle istituzioni e nella societ italiana anche allo scopo di raccogliere e valorizzare le migliori esperienze.
E lIstituzione non sta a guardare.
La Settimana nazionale della musica, a partire dal 1999, vede il suo momento
culminante nella data del 5 maggio di ogni anno con iniziative che coinvolgono
le scuole di ogni ordine e grado e consentono loro un ragionato momento di visibilit delle esperienze realizzate. Quella prima esperienza e quelle condotte
negli anni successivi hanno dimostrato lesistenza di un elevatissimo grado di interesse da parte delle scuole ed unampia partecipazione degli studenti che hanno
colto limportanza del loro coinvolgimento da protagonisti nel processo educativo e la grande occasione di socializzazione derivante dalle attivit musicali.

La Settimana
nazionale
della musica,
a partire
dal 1999, vede
il suo momento
culminante
nella data
del 5 maggio
di ogni anno
con iniziative
che
coinvolgono
le scuole
di ogni ordine
e grado

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 1

FARE MUSICA TUTTI


Linee di indirizzo per un piano
pluriennale di interventi relativi
alla diffusione della pratica musicale
nelle scuole di ogni ordine e grado
(marzo 2009)
La musica comprende linsieme delle arti alle quali presiedono le Muse. Essa racchiude tutto quello che necessario alleducazione dello spirito.
Platone

INTERVENTI

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del
Comitato
nazionale per
lapprendimento
pratico
della musica

FARE MUSICA TUTTI


In ogni essere umano presente un naturale bisogno di musica, una musicalit
interiore. Tutti, quando nascono, hanno capacit artistiche, soprattutto quella
musicale. Gi nel ventre materno gli esseri umani riconoscono la musica. E, a
pochi mesi di et, sono in grado di distinguere ritmi e successioni di suoni.
Tutti hanno il diritto di sviluppare questa propria creativit e di crescere insieme
a essa. La scuola deve sostenerla ed educarla, deve rispondere a questo diritto
e a questo bisogno che coerente con i suoi traguardi formativi. Lesperienza
musicale deve pertanto diventare un patrimonio culturale e umano condiviso
da tutti, perch promuove lintegrazione di diverse componenti, quella logica,
quella percettivo-motoria e quella affettivo-sociale.
Fruire e fare musica occupano uno spazio considerevole nella vita di bambini,
adolescenti e giovani, mentre il tempo e lo spazio della pratica musicale nella
scuola risultano ancora carenti e marginali nella organizzazione degli apprendimenti. La pratica musicale, nei suoi processi di esplorazione, comprensione
e apprendimento, deve invece appartenere a tutti i percorsi scolastici. Essa
mette in moto una feconda interazione tra i due emisferi del cervello umano
che migliora le capacit di apprendimento e facilita lo svolgimento di operazioni complesse della mente e del corpo.
Praticare la musica richiede infatti impegno, continuit di esercizio, insomma
sforzo e fatica. Ma il risultato di questo lavoro d gioia, emozione, soddisfazione
per la propria crescita.
In questo cammino la guida non pu essere generica. Occorre una guida
esperta, un Virgilio che accompagni gli allievi nellavventura musicale, fin

La pratica
musicale mette
in moto una
feconda
interazione
tra i due
emisferi
del cervello
umano
che migliora
le capacit di
apprendimento
e facilita
lo svolgimento
di operazioni
complesse
della mente
e del corpo

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INTERVENTI

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Fare musica
nella scuola
richiede
nuove figure
professionali
alle elementari,
richiede
una curvatura
di quelle
che gi
operano
nella scuola
media e nella
superiore

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2 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

dalla scuola elementare. Oltre al maestro, occorre un musicista: un musicistainsegnante che faccia riconoscere consapevolmente la direzione per entrare nelluniverso dei suoni.
Fare musica nella scuola richiede nuove figure professionali alle elementari,
richiede una curvatura di quelle che gi operano nella scuola media e nella superiore dove al di l dello specifico percorso dei Licei musicali sia possibile
per tutti, in tutti i tipi di scuola, proseguire la pratica musicale gi esercitata nei
gradi precedenti. Lo ha affermato anche una Raccomandazione del Parlamento
e del Consiglio dellUnione Europea (18.12.2006 2006/962/CE, punto 8)
e molti Paesi dellUnione gi lo fanno da molto tempo.
Si tratta evidente di una prospettiva che non si pu realizzare dalloggi al
domani. Tuttavia, si deve iniziare subito, sin da oggi, e far s che il domani si
realizzi gi ora, giorno dopo giorno, con passi utili a vedere questo orizzonte
sempre pi vicino.
il curricolo il luogo privilegiato di svolgimento della pratica musicale. gi
previsto in maniera esplicita nelle attuali Indicazioni curricolari. Lo prevede,
nellambito della elaborazione di prodotti multimediali, anche il Regolamento
per lattuazione dellObbligo di istruzione per i primi due anni del secondo
ciclo. Si converr che dieci anni di pratica musicale non potranno non lasciare
traccia, pur se in questo caso sono ancora da definire forme e percorsi, e quindi
si profila lobiettivo di proseguire anche fino alla fine delle superiori. La stessa
attivit musicale svolta facoltativamente nellextracurricolo, dopo le ore di
scuola, entra a far parte del patrimonio di saperi e va quindi riconosciuta e valutata per ogni alunno agli effetti scolastici.
Il Comitato nazionale per lapprendimento pratico della musica, ritiene che per
la realizzazione di questi valori e di queste prospettive sia necessario introdurre
unassoluta novit nella scuola italiana. Una novit capace anche di contribuire
alla qualificazione della cultura musicale del Paese: un Piano Musica per tutti
gli studenti come realizzazione di un vero e proprio diritto del cittadino in formazione. Un Piano teso a introdurre in concreto, efficacemente, la pratica musicale come dato curricolare, per tutti gli studenti, e quindi come attivit
formativa che assicuri che la musica divenga parte integrante della cultura di
base di ciascuno.
La misura pi rilevante del Piano, per essere efficace, sar lintroduzione dellinsegnante di musica nella scuola, non in forma eccezionale, ma nel novero dei
docenti delle discipline di base. Lo scopo lapplicazione operativa del curricolo,
col positivo risultato di arricchire cos larticolazione professionale del corpo docente italiano con una nuova figura e un nuovo profilo, presente ora in misura
quantitativamente troppo limitata e assegnata a un ambito circoscritto.
Il Piano prevede che si proceda con gradualit, secondo un percorso progressivo, scandito in tappe successive, utilizzando tutte le potenzialit ed esperienze
gi in atto e le professionalit presenti sia nella scuola che nei vari contesti mu-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 3

sicali esistenti nel territorio. Il Piano, pertanto, prefigura una sua razionale gestione organizzativa, che articola obiettivi e strumenti attuativi finalizzati al risultato e alla sua verifica. Questo riguarda sia i diversi mezzi normativi prescelti
che lassetto strutturale da predisporre al fine di sollecitare sinergie nazionali e
regionali-locali, nellambito del sistema formativo come sul territorio. Gli obiettivi sono formulati in progress, in sequenze calibrate e compatibili, accompagnate dal costante monitoraggio, dalle successive verifiche e valutazioni, da
articolate imputazioni di competenza e responsabilit, da previsioni e dotazioni finanziarie pubbliche e private necessarie e realisticamente determinate.
A questo scopo il Comitato ha contribuito in questi anni a realizzare una serie
di iniziative didattiche, scientifiche e culturali volte allapprofondimento delle
questioni legate allo sviluppo del curricolo. Ha inoltre costruito sinergie con le
Associazioni musicali e gli Enti lirici, con le Universit e i Conservatori, con i
docenti musicisti e i loro organismi rappresentativi, anche in una dimensione
internazionale. Ha infine puntato a diffondere tra tutti i docenti teorie
scientifiche e prospettive pedagogiche capaci di attestare limportanza della
pratica e della cultura musicale per lo sviluppo dellintelligenza e per una maturazione complessiva della persona.
Fare musica tutti a scuola oggi possibile. Si iniziato a crearne le premesse
negli ordinamenti scolastici, nella ricerca pedagogica e scientifica. Fare musica
tutti, ascoltarla e analizzarla quindi oggi necessario. La scuola ha il compito
di insegnare a leggere, a scrivere, a far di conto e a far di canto.

CONTENUTI E OPERATIVIT DEL FARE MUSICA A SCUOLA


La scuola autonoma progetter le diverse fasi della diffusione e del potenziamento del fare musica per tutti gli studenti.
Lobiettivo primario da raggiungere nello sviluppo della pratica e della cultura
musicale, tanto strumentale che corale, quello di fornire agli alunni una sempre maggiore capacit di lettura attiva e critica del reale, di offrire loro una ulteriore possibilit di conoscenza ed espressione di s, razionale ed emotiva, di
metterli in relazione fattiva e consapevole con altri soggetti. Ci si rivela tanto
pi necessario in quanto chi frequenta oggi la scuola cresce in un mondo fortemente influenzato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, ma spesso, non avendo gli strumenti adatti per la codifica, ne subisce sia
il linguaggio sia il messaggio.
La produzione musicale, per lo studente:
comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualit o della
vocalit in rapporto agli usi dello strumento o della voce e concorre allo sviluppo delle abilit sensomotorie;

INTERVENTI

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Lobiettivo
primario
da raggiungere
nello sviluppo
della pratica
e della cultura
musicale
quello
di fornire
agli alunni
una sempre
maggiore
capacit
di lettura attiva
e critica
del reale,
di offrire loro
una ulteriore
possibilit
di conoscenza
ed espressione
di s

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consente di accedere direttamente alluniverso di simboli, significati e categorie che fondano il linguaggio musicale e che i repertori strumentali e corali portano con s;
pone le basi per lo sviluppo di capacit di valutazione critico-estetiche e musicologiche su fatti, opere, eventi, repertori sia storici che contemporanei, favorendo lascolto consapevole;
permette autonome elaborazioni del materiale sonoro (improvvisazione
composizione), sviluppando la dimensione creativa, anche mediante attivit grafiche e gestuali.
Fare musica strumentale o corale favorisce la consapevolezza che essa rivolta
a un pubblico, ha una dimensione pubblica, e fornisce cos un efficace contributo al senso di appartenenza sociale. In questo senso, la rappresentazione,
levento musicale, occasione per ogni scuola di mostrare la propria capacit
di relazione con lo sviluppo culturale e sociale del contesto in cui si colloca.
Le esperienze degli ultimi anni registrano che la fornitura di risorse e attrezzature musicali e le relazioni con gli enti culturali sono riuscite ad attivare iniziative e progetti in molti ambiti:

Fare musica
strumentale
o corale
favorisce la
consapevolezza
che essa
rivolta
a un pubblico,
ha una
dimensione
pubblica,
e fornisce cos
un efficace
contributo
al senso
di appartenenza
sociale

costituzione di formazioni corali o strumentali (di classe, di scuola o di pi


scuole) impegnate nella lettura/rilettura/rielaborazione di repertori musicali
assunti da diverse tradizioni scritte e orali;
adattamento, invenzione, rielaborazione di produzioni di teatro e cinema
musicale;
composizione di nuove produzioni musicali e multimediali, con lutilizzo
anche di strumenti informatici e nuove tecnologie;
organizzazione di rassegne, concerti, incontri con musicisti professionisti,
anche attraverso scambi internazionali;
altre iniziative, espressione dei bisogni e delle risorse del contesto che le promuove.
importante istituire a livello provinciale, regionale e nazionale occasioni di
socializzazione e di valorizzazione di queste esperienze perch esse alimentano
e fertilizzano la cultura del territorio in cui si radicano. anche importante
coinvolgere in questo processo istituzioni non scolastiche e realt produttive e
imprenditoriali locali.
Lapprendimento pratico della musica, inoltre, favorisce un pi ampio intreccio
con alcuni importanti temi che investono la scuola italiana come lo sviluppo dellintercultura, dellintegrazione, della lotta alla dispersione scolastica e cos via.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 5

FIGURE PROFESSIONALI
Insegnanti musicisti e progettazione dellofferta formativa

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Lapprendimento pratico della musica deve avvalersi di insegnanti musicisti e deve


prevedere spazi in cui risalti la relazione diretta allievo-docente. Per questo, risulta indispensabile definire, nellambito dellorganico di ogni istituzione scolastica, la tipologia e le competenze di figure professionali che garantiscano la realizzazione dellapprendimento pratico della musica e la sua elevazione culturale.
La progettazione dellofferta formativa deve essere strutturata in modo da prevedere momenti di apprendimento personalizzato (per singoli allievi o per piccolissimi gruppi) e altri relativi ad attivit collettive.
Nellambito di tale processo si dovr tener presente:
lesigenza, nella scuola dellinfanzia e nella scuola primaria, di praticare quelle
didattiche musicali integrate e collettive che implicano luso, in molteplici funzioni e modalit espressive, del corpo, della voce, degli strumentari didattici;
la necessit di sviluppo della pratica corale, della pratica in gruppi strumentali, di teatro musicale e della pratica coreutica;
la possibilit di inserimento dellinsegnamento individuale e/o per piccoli
gruppi di uno strumento, unitamente alla scelta di quali tipologie strumentali possano realmente attivarsi sulla base dellet degli allievi;
la necessit dellelevamento culturale musicale complessivo.
Con gradualit si dovr garantire che una offerta formativa cos strutturata si
sviluppi in tutti i gradi e gli ordini di scuola e possa cos valorizzare le risorse
umane e le competenze gi presenti nelle scuole.
necessario:
per la scuola dellinfanzia:
a) potenziare la formazione musicale iniziale e in servizio degli insegnanti;
b) valorizzare la presenza di quegli insegnanti gi in servizio che abbiano competenze certificabili nella didattica musicale e, in questo caso, prevederne
anche un utilizzo su pi sezioni in forme flessibili di organizzazione e distribuzione del monteore, compatibilmente con le esigenze didattiche generali
e nel rispetto del contratto di lavoro;
per la scuola primaria:
a) potenziare la formazione musicale iniziale e in servizio degli insegnanti;
b) affidare le specifiche attivit musicali previste dalle Indicazioni per il curricolo a docenti musicisti in possesso di titoli di studio musicale e/o di ade-

La
progettazione
dellofferta
formativa
deve essere
strutturata
in modo
da prevedere
momenti di
apprendimento
personalizzato
(per singoli
allievi
o per
piccolissimi
gruppi)
e altri relativi
ad attivit
collettive

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guate competenze opportunamente certificate, fermo restando il fatto che


compito anche di tutti gli altri insegnanti della scuola primaria curare la formazione musicale di base.
Si pu prevedere il ricorso a:
a) risorse interne allorganico distituto, con modulazioni dorario basate sullutilizzo su pi classi dellinsegnante con competenze musicali specifiche
(inclusi, negli Istituti Comprensivi, gli insegnanti di musica o di strumento
della secondaria di I grado);
b) risorse esterne allorganico distituto, attraverso accordi di rete con scuole
secondarie di I grado, per lutilizzo di docenti di strumento (classe di concorso A077) e/o di musica (classe di concorso A032);
c) risorse esterne allorganico distituto, ovvero musicisti con formazione didattica specifica provenienti da enti e associazioni qualificati con cui sia stata stipulata apposita convenzione.
dunque necessario sia per la scuola dellinfanzia, sia per la primaria:

indispensabile
garantire
la qualit
specifica dello
insegnamento
strumentale
nelle scuole
a indirizzo
musicale
per poter
organizzare
la continuit
rispetto
ai requisiti
dammissione
dei futuri licei
musicali e,
in prospettiva,
degli Istituti
di Alta
Formazione
Musicale

definire linsieme di titoli/competenze che occorrono ai docenti per linsegnamento pratico della musica;
rilevare, attraverso linserimento nel fascicolo elettronico personale del Sistema informativo del Ministero, quali e quanti docenti hanno questi
titoli/competenze e individuare quelli che sono interessati a svolgere linsegnamento pratico della musica.
Per la scuola secondaria di I grado:
a) incentivare la pratica corale e strumentale, anche garantendo, da parte delle
Istituzioni e degli organismi regionali competenti, una maggiore e pi omogenea diffusione sul territorio dei corsi a indirizzo musicale;
b) provvedere a un aggiornamento del D.M. 201/1999 e allampliamento della
gamma degli strumenti effettivamente insegnati, anche in vista dellattivazione dei Licei musicali.
Nella prospettiva della ottimizzazione delle risorse umane, i docenti di ruolo con
abilitazione A032 (docenti di musica) potranno essere utilizzati sulla classe di
concorso A077 (docenti di strumento) solo se in possesso della specifica abilitazione, e viceversa. infatti indispensabile garantire la qualit specifica dellinsegnamento strumentale nelle scuole a indirizzo musicale per poter organizzare la
continuit rispetto ai requisiti dammissione dei futuri Licei musicali e, in prospettiva, degli Istituti di Alta Formazione Musicale.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 7

Per la scuola secondaria di II grado:


a) prevedere ununica classe di concorso (e quindi un unico percorso formativo)
per gli insegnamenti musicali della scuola secondaria di I e di II grado (attuali A031+A032) e unaltra per gli insegnamenti strumentali specifici delle
scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale e degli istituendi licei
musicali (attuale A077);
b) considerando che molti istituti di istruzione secondaria superiore hanno avviato in questi anni corsi a indirizzo musicale, talvolta anche in convenzione
con Conservatori o Istituti Musicali Pareggiati presenti sul territorio, opportuno incoraggiare queste iniziative nella prospettiva della possibile attivazione di corsi facoltativi a indirizzo musicale in tutte le tipologie di scuole
secondarie di II grado, affidando comunque linsegnamento a personale inserito in apposite graduatorie;
c) sostenere e moltiplicare, nellambito del Programma Scuole aperte, i laboratori musicali sia nei Licei che negli Istituti Tecnici e in quelli Professionali,
considerata la significativit delle tante esperienze pluriennali disseminate sul
territorio nazionale.

INTERVENTI

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Lo sviluppo professionale di tutto il personale


In relazione al panorama delle professionalit dei docenti in gioco, quindi
necessario un sistema di formazione continua che accompagni il lavoro quotidiano, assecondi le iniziative e sostenga il percorso operativo di tutte le figure
professionali interessate: referenti regionali e provinciali, docenti, dirigenti,
personale amministrativo, tecnico e ausiliario.

I referenti
I referenti regionali e provinciali rappresentano uno snodo importante di questo percorso nella loro molteplice veste di interlocutori del livello nazionale, di
coordinatori dellazione territoriale e di riferimento per le istituzioni scolastiche. Il coinvolgimento di queste figure nel processo di formazione, oltre a rappresentare una opportuna fonte di motivazione personale, offre un valido
contributo al coordinamento per lattuazione del Piano. La loro formazione
dovrebbe riguardare: il ruolo ed il lavoro del referente, gli strumenti di governo
dei processi, la gestione della formazione.

necessario
un sistema
di formazione
continua che
accompagni
il lavoro
quotidiano,
assecondi
le iniziative
e sostenga
il percorso
operativo
di tutte
le figure
professionali
interessate

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necessario
un momento
specifico
di formazione
che accompagni
il Dirigente
nel suo ruolo di
coordinamento
e di leadership,
lo sostenga
con specifici
strumenti
informativi
e di consulenza
e lo metta
in grado
di interagire
con reti di scuole
e banche dati
per il confronto
con la
letteratura
educativa
sullargomento
e le migliori
pratiche

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8 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

I docenti
I docenti coinvolti nelle attivit musicali dei vari ambiti scolastici hanno diversi
titoli di studio, competenze e professionalit. Linvestimento professionale del
docente nella didattica della pratica musicale deve quindi prevedere un reticolo
di percorsi diversi tra loro, che tengano conto, in vista di possibili punti di arrivo, anche di diversi punti di partenza. Rispetto a tutti questi ambiti di competenza didattico-musicale, fondamentale prevedere lattivazione di percorsi
di sviluppo professionale, nellambito dei corsi di primo e secondo livello
(anche sotto forma di appositi master), presso le Istituzioni dellAlta Formazione Musicale e le Universit.
Si parte, infatti, da competenze e professionalit relative ad ambiti molto diversi; baster citarne alcuni per comprendere la complessit del quadro: la coralit, il teatro musicale, luso di strumenti in attivit individuali o densemble,
la danza, lorganizzazione di percorsi di ascolto musicale attivo in progetti transdisciplinari, linformatica musicale e luso di programmi di wave editing e
sound recording, la composizione musicale di base, leducazione dellorecchio e
lo sviluppo di capacit di lettura e scrittura musicale.
Va inoltre prestata particolare attenzione alle figure di sistema le cui professionalit abbiano gi avuto modo di esplicarsi in diversi progetti educativo-formativi in ambito musicale (coordinatori di laboratorio o altro) o nella formazione
iniziale degli insegnanti (supervisori al tirocinio e tutores). Queste figure dovranno essere valorizzate, capitalizzando le competenze gi acquisite nellottica
di una loro messa in rete interna alla comunit scolastica.

I Dirigenti scolastici
La qualificazione dei progetti musicali nellofferta formativa delle singole scuole
dipende dalla piena attuazione dellautonomia e si manifesta attraverso una capacit progettuale che, nella maggior parte dei casi, sostenuta dalla volont
del Dirigente scolastico di confrontarsi non passivamente con il quadro normativo di riferimento.
Per questo necessario un momento specifico di formazione che accompagni
il Dirigente nel suo ruolo di coordinamento e di leadership, lo sostenga con
specifici strumenti informativi e di consulenza e lo metta in grado di interagire
con reti di scuole e banche dati per il confronto con la letteratura educativa sullargomento e le migliori pratiche.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 9

Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario


La realizzazione di ogni progetto si fonda sullopera delle persone che fanno vivere la scuola. Se la pratica musicale richiama lattenzione sulla qualit e particolarit degli ambienti scolastici, allo stesso modo ha bisogno che queste
persone (gli addetti alla gestione amministrativa e tecnica della scuola, cos
come gli stessi collaboratori scolastici) siano messe in condizione di offrire il
proprio impegno lavorativo in modo da favorire i processi qui disegnati.

INTERVENTI

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ORGANIZZAZIONE E STRUTTURE OPERATIVE


A livello delle scuole
La pratica musicale nelle scuole deve raccordarsi con le iniziative, le proposte,
le occasioni formative previste dal Piano dellofferta formativa delle singole
istituzioni scolastiche. Le scuole, singolarmente e/o in rete, possono formare
perci una specifica Commissione musica, con un docente referente e/o funzione strumentale per la musica, con il compito di coordinare le iniziative e di
utilizzare al meglio le risorse umane e materiali.
Le scuole, per potersi avvalere di competenze esterne (professionisti della musica
e della didattica musicale), potranno collaborare con Conservatori di Musica, gli
Istituti musicali paritari, le Universit (valorizzando, in questo caso, anche i tirocinanti dei percorsi formativi abilitanti) e con quelle Associazioni musicali presenti sul territorio che gi da tempo danno il loro contributo di professionalit
alle istituzioni scolastiche. Attenzione specifica dovr essere posta anche alle Associazioni accreditate presso il MIUR per la formazione del personale scolastico.
Pensare alla diffusione capillare della pratica musicale significa ipotizzare la presenza della musica in ogni ambiente scolastico. quindi essenziale che nella progettazione e/o nella ristrutturazione o adeguamento degli edifici scolastici si prevedano spazi acusticamente adeguati alla diffusione e alla produzione musicale.
Dovr essere prestata inoltre una particolare attenzione allattrezzatura musicale
degli ambienti nei quali la dotazione di strumenti musicali e di moderne attrezzature tecnologiche assumer maggiore significato, dalla singola classe ai laboratori scolastici e di rete.
Per un corretto orientamento delle attivit delle istituzioni scolastiche e per garantire la massima efficacia possibile degli interventi, nel rispetto delle capacit
progettuali di ogni scuola, il MIUR produrr specifiche linee-guida relative allindividuazione, alla gestione e allallestimento degli spazi laboratoriali, anche
sulla scorta delle ricerche valutative sui laboratori musicali scolastici realizzate
dallInvalsi nel 2003 e nel 2005 (Progetti Valmuss 1 e Valmuss 2) e della Indagine
conoscitiva nazionale sulla presenza della musica nella scuola italiana.

essenziale
che nella
progettazione
e/o nella
ristrutturazione
o adeguamento
degli edifici
scolastici
si prevedano
spazi
acusticamente
adeguati
alla diffusione
e alla
produzione
musicale

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Un Gruppo
Nazionale
di Progetto
curer la
collaborazione
con i referenti
regionali e con
le eventuali
strutture di
coordinamento
dei Laboratori
Musicali
di Rete e avr
il compito
di coordinare
le attivit di
monitoraggio
quantitativo
e qualitativo

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10 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

A livello regionale
Alcune esperienze in atto in varie regioni italiane evidenziano lopportunit
e lefficacia di un Progetto musica regionale che metta in interazione, ciascuno per i propri ambiti di competenza, la Regione, lUfficio scolastico regionale e lANSAS. infatti necessario che a livello regionale si sviluppi un
coordinamento per utilizzare al meglio le risorse umane e materiali da dedicare alla diffusione, al potenziamento e alla valorizzazione delle diverse occasioni formative in ambito musicale. questo, infatti, il livello pi adatto
per rilevare e valorizzare le esperienze maturate e per curare la capillare diffusione delle iniziative. La attuale frequente disarticolazione degli interventi
dovr essere sostituita da unazione coerente capace di garantire, nellambito
del governo territoriale del processo, la corretta condivisione e circolarit
delle informazioni e la consulenza necessaria alle scuole per superare i problemi di natura logistica.
Il sistema di rete da costruire a livello regionale deve tener conto:
della complessit del territorio, che richiede la presenza di un referente presso
gli Uffici scolastici regionali, referente al quale possono far capo anche ulteriori referenti territoriali, provinciali e/o di zona, secondo una modalit di
organizzazione attualmente gi sperimentata e certamente efficace;
dei processi amministrativi e dellorganizzazione territoriale delle risorse
umane ed economiche, nonch della cura dei rapporti interistituzionali
con gli Enti (in primo luogo lente Regione) e le Associazioni pubbliche
e private;
della particolarit dei contenuti progettuali, che devono garantire la massima coerenza tra le Indicazioni per il curricolo di livello nazionale e i bisogni e le esigenze locali;
della necessit di avvalersi di piattaforme di lavoro collaborativo mediante
le quali rendere pi facili e permanenti i contatti tra coloro che svolgono
esperienze di pratica musicale nelle varie scuole.

A livello nazionale
Per sostenere la realizzazione del Piano nelle sue diverse fasi necessario che il
Dipartimento per lIstruzione costituisca, in interazione con le competenti Direzioni Generali e facendo riferimento anche alle competenze presenti nel Comitato nazionale per lapprendimento pratico della musica, un Gruppo
Nazionale di Progetto. Esso curer la collaborazione con i referenti regionali e
con le eventuali strutture di coordinamento dei Laboratori Musicali di Rete e
avr il compito di coordinare le attivit di monitoraggio quantitativo e quali-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 11

tativo destinate a rilevare con continuit dati utili al governo dei processi e alla
valutazione dei risultati.

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RISORSE FINANZIARIE
Come si detto, la rilevante novit di fare musica tutti comporta gradualit
nella attuazione del piano pluriennale e un suo sviluppo processuale. Il Piano
dovr quindi partire, per intanto, dal patrimonio di esperienze e competenze
gi esistente nella scuola e nella societ italiana.
Nei punti precedenti si fatto sempre riferimento a risorse umane gi presenti
negli organici di istituto o a risorse esterne da retribuire con i fondi gi a
disposizione del sistema e delle scuole, anche mediante il Programma Scuole
aperte e con fondi provenienti da altre fonti pubbliche e private.
In particolare per le attivit di investimento professionale sul corpo docente,
dovr darsi opportuno rilievo nella definizione delle priorit dei piani nazionali di formazione a quelle della pratica musicale.
Il Piano pluriennale costituisce il riferimento certo per il progressivo raggiungimento di obiettivi sicuramente praticabili. del tutto evidente che sia la gradualit della realizzazione sia la qualit dei risultati dovranno trarre giovamento
da nuove risorse, quando si renderanno disponibili o si vorranno allocare in
esso. Queste nuove risorse che in questa sede si auspicano caldamente possono derivare sia da finanziamenti generali e specifici nazionali, sia da contributi erogati da soggetti pubblici e privati del territorio. Esse saranno destinate
allo sviluppo professionale dei docenti e di tutto il personale e alladeguamento
dellorganico alle nuove esigenze didattiche, in particolare, al potenziamento:
dellinsegnamento personalizzato;
delle attivit di musica dinsieme;
delle risorse strumentali e ambientali.
Particolare attenzione dovr essere dedicata alle opportunit offerte dai finanziamenti europei, sia generali che nellambito dei Fondi strutturali. Appare evidente comunque che la partenza del Piano pluriennale non in s vincolata da
un immediato e particolare costo di attuazione in termini strutturali di organici. Esso infatti realizzabile, in questa fase, anche senza aggiunta di nuove
specifiche risorse.
Ci che si rende indispensabile che si parta, si proceda, si imbocchi una strada
nuova, concreta e operativa: fare musica tutti.

Il Piano
pluriennale
costituisce
il riferimento
certo per
il progressivo
raggiungimento
di obiettivi
sicuramente
praticabili

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 13

LA MUSICA AL PLURALE
Noi diciamo musica. Ma nel dirlo intendiamo cento cose diverse. Sussumiamo
in una sola parola tutte le accezioni possibili e pensabili di musica. Questa
parola, che allude ad un fenomeno infinitamente vario, ha un destino singolare: non conosce il plurale, o lo tollera a contraggenio. Posso dire le musiche
solo se aggiungo un complemento di specificazione: musiche da ballo, musiques
dAfrique, different musics for different purposes. In qualche lingua il plurale di
musica addirittura non esiste: in tedesco, die Musik non d luogo a un improbabile *die Musiken. Eppure in questo lemma indeclinabile riassumiamo un
universo irriducibilmente plurale, con questo concetto globale designiamo
tante entit locali incommensurabili. Si tratta di una stranezza lessicale che ci
porta talvolta ad appiattire inconsapevolmente le differenze, ci spinge a credere che tutta la musica musica, punto e basta. Mentre invece non cos.
La pluralit della musica si manifesta in almeno due modi a tutti evidenti:
come pluralit di generi, come pluralit di funzioni. I generi. Il melodramma,
il jazz, il canto gregoriano, la tarantella, la sinfonia, Sanremo, il soul, il quartetto darchi, il rock, il madrigale, il flamenco, il Lied e cos via: sono altrettanti insiemi disparati per forme, stili, tecniche, modi desecuzione, contenuti
ideali, significati culturali, mbiti sociali; si rivolgono ad ascoltatori diversi, o
postulano in uno stesso ascoltatore modalit dascolto differenti, atteggiamenti recettivi specifici. Le funzioni. La musica, nellidea corrente, ha precipue finalit estetiche: diciamo che la musica diletta, educa alla bellezza, coltiva
il gusto, trasmette sensazioni e suscita emozioni, d forma sonora ad un
mondo simbolico, organizza in una durata temporale e in uno spazio acustico
immagini incorporee in movimento. Ma la finalit estetica non esaurisce le
funzioni della musica, tuttaltro.
Ce lo insegna gi la storia della musica: la funzione estetica non sempre stata
in prima fila; anzi, il pieno sviluppo di questa potenzialit piuttosto recente,
nellarco storico della musica europea: diciamo che si manifesta soprattutto a
partire dal Settecento. Nellantichit classica il canto sidentifica con la poesia, il suono col ballo. Nel Medioevo la musica innanzitutto speculazione,
dottrina, disciplina razionale, equiparata alla geometria, allaritmetica, allastronomia; anche ornamento retorico della parola di Dio in chiesa, della lirica amorosa a corte. In et moderna, accanto alla sua crescente vocazione
estetica, la musica mantiene preminenti funzioni extraartistiche: addobba sonoramente le celebrazioni (musica sacra), scandisce le cerimonie (musica militare), sonorizza i riti sociali (musica da ballo), fornisce un passatempo
solitario o collettivo (musica dintrattenimento), manifesta lidentit comuni-

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di
Lorenzo
Bianconi

La musica,
nellidea
corrente,
ha precipue
finalit
estetiche:
diciamo
che la musica
diletta, educa
alla bellezza,
coltiva il gusto,
trasmette
sensazioni
e suscita
emozioni,
d forma
sonora
ad un mondo
simbolico

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Allascolto
attivo
e partecipe
di una fuga
di Bach
o di una ballata
di Chopin
in sala
da concerto
subentra
sempre
pi spesso
lascolto
passivo
e distratto
nel panorama
musicale
che sonorizza
senza sosta
lo sfondo
della nostra
vita

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14 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

taria (musica popolare). Nellet contemporanea, nella societ di massa, i


mezzi di comunicazione grazie alla riproduzione elettrica ed elettronica del
suono hanno centuplicato le funzioni extraestetiche della musica: questo
avvenuto soprattutto in senso psicagogico, ossia al fine di pilotare i sentimenti
e i comportamenti dellindividuo. Il cinema, la radio, la TV, il videoclip non
possono fare a meno dellassidua, abbondante somministrazione di effetti musicali astutamente congegnati.
La crisi della funzione estetica gi in atto. Pi precisamente, vediamo intensificarsi un processo che tende a dissolvere lesteticit concentrata a vantaggio dellesteticit diffusa (la distinzione di Antonio Serravezza):
allascolto attivo e partecipe di una fuga di Bach o di una ballata di Chopin
in sala da concerto subentra sempre pi spesso lascolto passivo e distratto
nel panorama musicale che sonorizza senza sosta lo sfondo della nostra vita,
nelle sale daspetto, nelle stazioni, nei bar, nei ristoranti, nei supermercati,
nelle piazze, alla TV.
Intendiamoci. Nessuna musica totalmente priva di una dimensione estetica;
ogni musica comporta un sia pur modesto investimento dingegno artistico,
che pu venir apprezzato in quanto tale, a prescindere dalle funzioni: nondimeno in certi generi la funzionalit rispetto ad uno scopo extraartistico di
gran lunga pi importante e meritevole dessere analizzata e conosciuta che
non la componente estetica. Per altro verso, nessuna musica esaurisce il proprio
senso e la propria esistenza nella funzione estetica; anche lArte della fuga si rivolge a soggetti storicamente definiti, viene consumata in contesti sociali determinati, entro rapporti di produzione che condividono la precariet tipica
della condizione umana. Le definizioni musica darte e musica di consumo
sono grossolane, indicano una prevalenza relativa e tendenziale, non assoluta
n stabile. Intese come tipi ideali, come classificazioni di comodo, musica
darte e musica di consumo sono definizioni insufficienti eppure utili: additano le funzioni prevalenti senza assolutizzarle, e nel riconoscerle legittime e
pertinenti ancorch non esclusive esercitano il giusto rispetto dovuto ad ogni
musica, ad ogni uso della musica. Distinguono ma non separano, esaminano
ma non bocciano, giudicano ma non condannano.
In termini quantitativi, la musica darte rappresenta una porzione esigua del
totale della produzione di musica, oggi come in passato. In compenso, la
musica darte la musica di tradizione scritta ha, sulla carta, maggiori
chances di conservazione e di sopravvivenza, assicuratele dalla scrittura: come
tutte le musiche, viene tramandata di maestro in allievo, ma in pi pu anche
venir trdita e conservata a distanza, in luoghi e tempi lontani. La musica
darte ha anche questaltra caratteristica: essa dialoga col passato, lo presuppone, di volta in volta lo sviluppa oppure lo contesta; nel contempo si rivolge al futuro, prefigura la musica di un mondo avvenire. Implica dunque
un rapporto intrinseco con la storia, non si accende e non si spegne nellat-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 15

timo presente. Anche per questo, nella percezione diffusa, laura di esteticit
della musica darte tende a conferirle una prevalenza ideale, una parvenza di
prepotenza rispetto ad altre forme di musica: ci corroborato anche dallarcano apparato dottrinale e dallorgogliosa coscienza professionale che la
contraddistinguono. Ma allatto pratico questa preponderanza, incerta ed ingannevole, piuttosto un simulacro ideologico; ed minata anche dalla maggiore imperviet che caratterizza la musica darte, pi esigente della musica
di consumo sul piano della composizione, dellesecuzione, dellascolto. Nei
fatti, la societ odierna ha da tempo provveduto a sgretolare il piedistallo
della musica darte, e nel consumo quotidiano lha omologata a qualsiasi altra
specie di musica. Ora essa deve misurarsi con le cento musiche che si contendono lo spazio in unarena mediatica affollata. E nello sgomitare generale, nella lotta per la sopravvivenza una lotta che, fomentata da ragioni
economiche, ha tratti di aspra ferocia la musica darte ha ormai perduto
qualsiasi prevalenza. Rischia anzi di soccombere. Le statistiche del commercio di dischi, angosciose per lei, lo proclamano ogni giorno. Ma se per disgrazia soccombesse davvero, avremmo perduto alcunch di essenziale per la
nostra cultura individuale e collettiva, una chiave per interpretare il mondo
e per meglio penetrare in campo scolastico le altre aree disciplinari, lartistica, la letteraria, la storico-filosofica, la matematico-scientifica.
Ieri diciamo quaranta, cinquantanni fa lassillo dun giovane nellaccostarsi
con mente sgombra alluniverso musica era innanzitutto questo: allargare, ampliare, differenziare un concetto di musica ancora saldamente incardinato su
pochi compositori eminenti, eretti a parametri insuperabili della grandezza.
Diciamo Bach Beethoven Brahms. Per sottrarsi a questo assetto gerarchico, che
induceva una sorta di tirannia psicologica, il giovane dallora si dava ad esplorare vasti territori vicini e lontani, ricchi di tesori che attendevano solo dessere
scoperti e valorizzati: diciamo Bartk e Berio, Borodin e Bellini, Binchois e
Buxtehude, Sidney Bechet e Count Basie, i canti delle mondine nella Bassa e
le zampogne in Basilicata, le musiche tribali o rituali nei Bantustans o nel Borneo. Buona parte del lavoro svolto dai musicologi che oggi hanno 60 o 70 anni
consistito proprio nel dissodare i territori della musica barocca, rinascimentale, medievale, nel favorire la conoscenza del Novecento storico e dellavanguardia, della musica folklorica, del jazz, delle tradizioni musicali extraeuropee:
per disegnare una carta pi precisa e completa delluniverso musica. Togliendole magari la M maiuscola.
Oggi il giovane che a quindici anni si voglia accostare alluniverso musica in
maniera consapevole ossia prendendo distacco dalle modalit dascolto automatiche indotte dai mass media ha un problema esattamente opposto: ha
bisogno che qualcuno gli dia una mappa, un portolano, un catasto, per orientarsi nella selva, per navigare in una nebbia sonora che tutto ingrigisce, per riconoscere un articolato sistema di valori l dove la dieta quotidiana consiste in

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Oggi il giovane
che a quindici
anni si voglia
accostare
alluniverso
musica
in maniera
consapevole
ha bisogno
che qualcuno
gli dia
una mappa
per navigare
in una nebbia
sonora
che tutto
ingrigisce

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Ci di cui
ha bisogno
la scuola
una cultura
plurale
della musica,
una cultura
che insegni
di nuovo
a distinguere
(senza
separare),
a esaminare
(senza
bocciare),
a giudicare
(senza
condannare)

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16 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

uno spezzatino indifferenziato di canti e suoni e balli. Il musicologo e il docente


che nel 2000 si comportassero come se ancora vigesse il presunto dispotismo
della musica cosiddetta classica sarebbero dei Don Chisciotte; illudendosi davere sempre ancora 15 o 20 anni, sfidando mulini a vento inesistenti, costoro
non si accorgono dingannare i loro allievi. Semplicemente, non c pi alcun
dispotismo da contestare; e se c, di sicuro non sta pi in pugno alla musica
darte. Chi cos si comporta, spinge lacqua per lingi, compie cio unazione
sommamente inutile comunque sospetta, forse dannosa sotto il profilo pedagogico. Ci di cui ha bisogno la scuola urgentemente, quotidianamente
una cultura plurale della musica, una cultura che insegni di nuovo a distinguere (senza separare), a esaminare (senza bocciare), a giudicare (senza condannare). Che dia orientamenti. Che abbia il coraggio di additare contenuti
culturalmente ed esteticamente rilevanti. Che sottragga la musica, ogni musica,
alla piattezza ludica e allinsignificanza analgesica cui la condanna lindustria
delle merci e dellintrattenimento. Occorre una cultura plurale che ricerchi i valori estetici l dove essi si annidano e nel contempo riconosca le funzioni sociali esplicate dalle diverse musiche. I valori estetici danno prezioso, ricco
alimento alla formazione dellindividuo e dei gruppi; mentre il ragionamento
sulle funzioni apre squarci eloquenti su com organizzato il consorzio degli
uomini e delle donne.
La concezione plurale della musica richiede tautologico dirlo robuste
iniezioni di pluralismo. Chiamo pluralismo la pratica che programmaticamente incentiva la conoscenza delle specificit, delle diversit, delle variet, e
cos facendo instilla il rispetto per le differenze di struttura, funzione, storia,
portata. Il pluralismo punta a distinguere le specie per poterle meglio conoscere, e punta a meglio conoscerle non per separare e discriminare ma per
arricchire e approfondire: arricchire il bagaglio individuale e collettivo dellesperienza musicale, approfondire la comprensione differenziata di tale bagaglio. Il pluralismo combatte la monocultura: leffettiva monocultura del rock
e del pop oggi come la presunta monocultura di Bach Beethoven Brahms ieri;
ma prende sul serio sia il R&P sia Bach Beethoven Brahms, valorizzando nel
contempo i territori che non sidentificano n nel R&P n nelle tre grandi B.
Il pluralismo insegna che in un contesto didattico ogni musica va usata a seconda degli obiettivi che sintende perseguire; e che non ogni obiettivo vale
quanto qualunque altro obiettivo. Il pluralismo ripristina un sistema di valori
estetici dovunque la funzione estetica predomini: insegna che un approccio
pertinente a Mozart o a Monteverdi o a Stravinskij sar per forza di cose primariamente estetico, comporter dunque la considerazione analitica delle
forme e delle tecniche, e sar nel contempo orientato in senso storico, punter dunque a ricostruire tanto il contesto culturale dorigine quanto i significati che si sono sedimentati sullopera darte nel corso della sua fortuna.
Valorizzando la componente estetica, il docente pluralista riconoscer il ruolo

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 17

eminente e insostituibile che la musica darte ha svolto e svolge nel definire


lidentit culturale europea: perci dar con serenit, senza faziosit n polemica ampio spazio alla tradizione artistica europea, per rinvigorire nei discenti il senso dappartenenza a una collettivit cos vasta e cos aperta, e per
favorire lacquisizione di strumenti culturali che consentano di partecipare e
godere pienamente della cittadinanza europea.
Con tutto ci, il pluralismo non perde per strada le musiche in cui la funzione
estetica sia secondaria. Il pluralismo insegna che la musica di consumo va interrogata primariamente circa la sua efficacia funzionale, ma non per questo ignorer limpatto che essa determina sullorizzonte estetico complessivo del singolo
e dei gruppi. Linsegnante che in una scuola occidentale coltivi un concetto plurale di musica sar meglio attrezzato per assicurare la comprensione e la convivenza di culture musicali diverse: lEtnomusicologia un poderoso strumento
offerto alla conoscenza dal di dentro delle culture extraeuropee come delle
culture extraurbane; e nel contempo previene linganno di un embrassons-nous
musicale che cancella le differenze riducendole allinsignificanza.
Alla concezione plurale si contrappone il relativismo. Intendo con relativismo
quellideologia che non ha al suo centro la parola pluralismo, ma piuttosto la
parola soggettivismo. Il relativismo, nei suoi aspetti conoscitivi, unanti-epistemologia scettica di derivazione ermeneutica orientata a una critica radicale
nei confronti del pensiero della modernit. Nei suoi aspetti di comportamento,
la richiesta di una illimitata libert di azione. (Non sto citando il cardinal Ratzinger, mi rifaccio a uno psicologo dinamico profondamente laico, che a lungo
ha lavorato con Ernesto De Martino e con Franco Basaglia: Giovanni Jervis,
Contro il relativismo, Laterza, Roma-Bari, 2005, p. 128.) Il relativismo in auge
in questa fase storica, e si affratella col populismo: esalta a parole tutte le particolarit locali, e cos ne conquista il consenso, ma poi le annulla gettandole
nellindistinzione. Per il relativista, che considera lautorit intellettuale e scientifica unusurpazione, qualsiasi cosa ha il valore di qualsiasi altra. Non importa
da dove parto e quel che perdo, non importa dove vado e quel che trovo. Il relativismo appaga le inclinazioni, le curiosit estemporanee, gli impulsi momentanei; la sua traduzione burocratica il meccanismo del politicamente corretto,
che a ciascuno assicura una quota magari in base alla sua incidenza economica
scoraggiando per la dialettica e la dinamica. In musica, il relativista si abbandona al flusso dei gusti dominanti senza per munirsi duna mappa delle correnti; coltiva le mode lusingandosi dessere la page; apprezza i capricci se sono
dissacranti; si compiace della fusion, dellibrido, delle compilations che cos
spesso oggi surrogano la creativit. Il docente relativista sillude che partendo da
un punto x qualsiasi delluniverso musica si pu sempre raggiungere qualsiasi
altro punto y: se poi il percorso didattico che da Piero Pel dovrebbe condurre
al Tristano o al Don Giovanni sinterrompe pi vicino alla partenza che alla
mta, pazienza. Un relativista ancora pi scaltrito non si mette neppure in cam-

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Linsegnante
che in
una scuola
occidentale
coltivi
un concetto
plurale
di musica
sar meglio
attrezzato
per assicurare
la
comprensione
e la convivenza
di culture
musicali
diverse

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18 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

mino, tanto luno vale laltro: purch i ragazzi vivano la musica e vi proiettino
le proprie emozioni, qualsiasi musica andr bene. Il relativista concepisce la
musica la pluralit della musica come se fosse un vasto emporio, un supermercato stracolmo di merci e diviso in tante corsie, dove entro cerco trovo
prendo compro e consumo quel che voglio, indifferentemente. Fate caso a un
dettaglio lessicale inconscio ma rivelatore: il relativista distingue la musica non
in generi i generi si riconoscono in base alla storia e alla funzione ma in repertorii, il repertorio gregoriano, il repertorio classico, il repertorio folklorico, ecc. Il concetto merceologico: le musiche si reperiscono sul mercato,
sono come merci sempre disponibili ad libitum sugli scaffali del Grande Magazzino della Musica. Le prendo e le lascio. La pluralit sostituita dalla congerie, la cernita dallammasso.
Credo che la cultura musicale a scuola abbia oggi bisogno un disperato bisogno di pluralismo, se non vogliamo che il relativismo imperante la soffochi, e soffocandola affoghi la coscienza dei nostri giovani concittadini nello
squallore dun consumo musicale sempre pi indistinto e gracile.
(per gentile concessione dellAutore)

Il relativista
concepisce
la musica
la pluralit
della musica
come se fosse
un vasto
emporio, un
supermercato
stracolmo
di merci
e diviso
in tante corsie,
dove entro
cerco trovo
prendo compro
e consumo quel
che voglio,
indifferentemente

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 19

PER UN CURRICOLO
VERTICALE DELLE
DISCIPLINE MUSICALI:
STORIA DI UTOPIE
E DICOTOMIE

INTERVENTI

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di
Anna Ficarella
Come grande societ democratica, abbiamo una speciale responsabilit verso le
arti. Il vero democratico a favore dellarte, stimola il genio creativo in ogni settore della societ, a prescindere da razza, religione, colore, classe sociale.
J.F. Kennedy
Senza musica la vita sarebbe un errore.
Friedrich Nietzsche

Allalba della nuova riforma dei cicli, che prevede, fra laltro, dopo tanti anni di
attesa dallistituzione dei corsi a indirizzo musicale nella scuola media, linserimento dei Licei musicali nellordinamento scolastico italiano, si potrebbe tentare
di definire un profilo della collocazione della musica negli assetti curricolari della
scuola italiana, individuandone i caratteri peculiari, da considerare come una
base di partenza su cui indirizzare unipotesi di curricolo musicale verticale. Si
tratta di unesigenza avvertita ormai come inderogabile, in prospettiva di un percorso formativo che superi la consueta doppia scolarit (Scuola-Conservatorio)
e concili in via definitiva gli studi musicali professionalizzanti con la necessit di
una formazione generale di base degli alunni 1. Ci costituirebbe sicuramente
un approdo ideale, che permetterebbe in maniera logica e coerente non solo la
definitiva attuazione della riforma dei Conservatori prevista dalla Legge 508/99,
1. In vari ambiti vi sono stati gi numerosi gruppi di lavoro e commissioni che si sono occupati
dellargomento. In particolare si vedano, fra i vari documenti elaborati, le proposte espresse nel
documento della Commissione Nazionale SIEM per la scuola primaria e secondaria (SIEM,
Elaborazione di un curricolo unitario per linsegnamento della musica in prospettiva del riordino dei
cicli); in ambito ministeriale si veda la Relazione finale del Gruppo di lavoro per il raccordo tra
lalta formazione musicale e la formazione musicale di base costituito con D.M. 26.10.2001,
prot. 3005/MR, nonch le Venti considerazioni per la costruzione di un curricolo musicale. Materiali provenienti dal forum del Ministero della P.I. di supporto al lavoro della Commissione sul Riordino dei Cicli gennaio 2001 di Carlo Delfrati.

Definire
un profilo della
collocazione
della musica
negli assetti
curricolari
della scuola
italiana
unesigenza
avvertita
ormai come
inderogabile

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INTERVENTI

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La
rivoluzione
sarebbe
davvero
completa
qualora
la musica
entrasse
istituzionalmente
in ogni ordine
e grado
di istruzione
e in tutte
le tipologie
liceali

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20 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

ma anche un forte stimolo per modificare un atavico atteggiamento culturale di


esclusione della musica e delle competenze musicali da unistruzione di carattere
prettamente liceale. Tale ricaduta positiva si potrebbe inserire nel pi ampio dibattito sul superamento della dicotomia tra il sapere e il fare, tra teoria e
prassi, contrapposizione che ha a lungo caratterizzato il nostro concetto di istruzione e la didattica delle scuole italiane. Inoltre, anche se listituzione dei Licei
musicali e coreutici (nel quadro della riforma degli ordinamenti attuata nellesercizio della delega conferita dal Parlamento al governo con la Legge n. 53/2003)
, come stato gi osservato, un effetto indotto dalla riforma dei Conservatori
di musica e degli Istituti Musicali Pareggiati trasformati in strutture di livello
universitario facenti capo al sistema dellAlta Formazione Artistica e Musicale
(AFAM) piuttosto che un indice di globale ripensamento culturale 2 nei confronti della musica, si tratterebbe in ogni caso di una sorta di rivoluzione copernicana, soprattutto nel caso in cui i Licei musicali, superata la fase sperimentale
transitoria di inevitabile dipendenza dai Conservatori 3, raggiungessero una completa autonomia istituzionale, avvalendosi di personale docente formato ad hoc
per linsegnamento delle discipline musicali nel segmento liceale. La rivoluzione sarebbe davvero completa qualora la musica entrasse istituzionalmente in
ogni ordine e grado di istruzione e in tutte le tipologie liceali, sussumendo negli
ordinamenti scolastici le esperienze musicali di stampo laboratoriale attivate soprattutto nella secondaria superiore a livello extracurricolare e connotate da
grande multiformit, anche in senso qualitativo. Sarebbe altrettanto auspicabile,
in tal senso, il definitivo superamento anche nel dibattito pedagogico-musicale
di una dicotomia artificiosa tra cultura e musica, basata sul fraintendimento
che si possa scindere fra teoria e prassi musicale, tra comprensione delle opere
musicali e momento dellapprendimento pratico, del fare musica 4. Si tratta di
una contrapposizione in verit estranea allessenza stessa delle discipline musicali,
laddove conoscenza e pratica sono strettamente correlate e luna non pu esclu2. Cfr. le osservazioni di Sergio Scala, Il contesto dellindagine, in Musica e scuola. Rapporto 2008,
a cura di Gemma Fiocchetta, Studi e Documenti degli Annali della Pubblica Istruzione
123/2008, pp. 4 sgg.
3. In una prima fase di attuazione della riforma, una delle ipotesi per listituzione e lubicazione
dei licei musicali prevede forme di convenzione con i Conservatori o Istituti pareggiati del
territorio per linsegnamento delle materie caratterizzanti.
4. A tale proposito cfr. Giuseppina La Face Bianconi, Musica e Cultura a scuola, relazione introduttiva del progetto di ricerca-formazione promosso dallUfficio scolastico regionale per lEmilia-Romagna e dal CSA di Ferrara in collaborazione col Corso di laurea in Discipline delle Arti,
della Musica e dello Spettacolo della Facolt di Lettere e Filosofia dellAlma Mater Studiorum
Universit di Bologna, pubblicata successivamente in un Intervento con Maurizio Della Casa
(La formazione musicale nella scuola delle competenze e della continuit), in Il Saggiatore Musicale, XI, 2003, 1, pp. 119-133. Uno dei primi documenti sistematici su unipotesi di curricolo
verticale Leducazione musicale nel riordino dei cicli scolastici, intervento di Mario Baroni, Lorenzo Bianconi, Maurizio Della Casa, Renata Di Benedetto, Benedetto Passananti, Mario Piatti,
Annibale Rebaudengo, Silvano Sanguini, in Il Saggiatore Musicale, V, 1998, pp. 111 sgg.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 21

dere laltra. Questo precetto valido sia nel caso di un percorso di studi pi specialistico, sia considerando la musica come fattore educativo in s, non legato a
studi professionalizzanti e quindi ipoteticamente inserita a tutti i livelli scolastici
fra le educazioni negli ordinamenti scolastici italiani.
Il ruolo fondamentale della educazione alle arti viene ampiamente riconosciuto in sede europea e internazionale: in particolare nel rapporto Arts and
Cultural Education at School in Europe, a cura della Education, Audiovisual and
Culture Executive Agency P9 Eurydice, si sottolinea con chiarezza la valenza
formativa delle arti per lo sviluppo delle competenze dei giovani, delineandone
non solo la loro peculiarit nello sviluppo della creativit (intesa come imagination, problem solving, risk-taking), della espressivit individuale e della consapevolezza delle eredit culturali e delle diversit culturali, ma riconoscendone
anche il ruolo di volano nel promuovere il cisiddetto lifelong learning. Coerentemente, se si ritiene che sia questo lo spazio in cui si colloca leducazione alle
arti e quindi leducazione alla musica che ne parte, ne dovrebbe conseguire un
approccio allinsegnamento della musica imperniato su tre assi fondamentali: un
asse critico-comprensivo, basato sul confronto con le opere musicali in una dinamica interattiva di ascolto, osservazione, interpretazione; un asse praticoproduttivo, ovvero lesercizio concreto della musica attraverso attivit di
esecuzione vocale e strumentale e di esplorazione del linguaggio dei suoni; un
asse storico-contestuale, per cui la musica viene considerata nella sua trama
storica, nei suoi rapporti con il contesto, come parte integrante e significativa
della cultura e delle sue trasformazioni nel tempo 5.
Non questa la sede per entrare nel merito del dibattito pedagogico e didattico, tuttavia si pu tentare una visione dinsieme della collocazione dellinsegnamento della musica negli ordinamenti scolastici italiani, propedeutica, per
cos dire, ad una futura riflessione critica sulle istanze pedagogiche ad essa sottese, in funzione di un necessario ripensamento generale degli studi musicali.
Attualmente linsegnamento della musica, intesa esclusivamente come generica educazione musicale e non come pratica strumentale, previsto dagli Ordinamenti didattici, com noto, sin nel curricolo della scuola dellinfanzia e in
quello del primo ciclo distruzione.

CURRICOLO DELLA SCUOLA DELLINFANZIA


Nel paragrafo dedicato a Linguaggi, creativit, espressione (Gestualit, arte,
musica, multimedialit) le Indicazioni nazionali per il curricolo (cfr. Ordinamenti didattici del 1991 e le ultime Indicazioni nazionali per il curricolo del
5. Maurizio Della Casa, La formazione musicale nella scuola delle competenze e della continuit,
cit., pp. 125-126.

INTERVENTI

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Attualmente
linsegnamento
della musica,
intesa
esclusivamente
come generica
educazione
musicale
e non come
pratica
strumentale,
previsto dagli
Ordinamenti
didattici, sin
nel curricolo
della scuola
dellinfanzia
e in quello
del primo ciclo
distruzione

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INTERVENTI

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Il bambino,
interagendo
con il
paesaggio
sonoro,
sviluppa
le proprie
capacit
cognitive
e relazionali,
impara
a percepire,
esplora
le proprie
possibilit
sonoroespressive
e simbolicorappresentative,
accrescendo
la fiducia
nelle proprie
potenzialit

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22 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

2007) riconoscono che la musica un linguaggio universale, carico di emozioni e ricco di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio
sonoro, sviluppa le proprie capacit cognitive e relazionali, impara a percepire,
ascoltare, ricercare e discriminare i suoni allinterno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie possibilit sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie potenzialit. Lascolto
delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali. Nei Traguardi per
lo sviluppo della competenza si parla addirittura di attenzione e piacere
nella fruizione di spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici),
nonch di interesse per lascolto della musica e per la fruizione e lanalisi di
opere darte. Inoltre, scendendo nel dettaglio del saper fare, si parla di scoperta del cosiddetto paesaggio sonoro attraverso attivit di percezione e produzione musicali e di esplorazione di alfabeti musicali attraverso simboli di
una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli.
Per quanto riguarda linsegnamento delle attivit musicali della scuola dellinfanzia, non previsto un insegnante specifico con competenze musicali certificate
e la prassi quella di affidare tali attivit a docenti personalmente interessati e/o
a esperti esterni attraverso la collaborazione con enti e associazioni musicali. Lofferta riguarda, solitamente, interventi di propedeutica musicale e in generale di
animazione in cui si integrano attivit varie di carattere motorio e ludicoespressivo. Si tratta di un segmento che sarebbe interessante monitorare, in
quanto tradizionalmente aperto a sperimentazioni e a innovazioni didattiche.

CURRICOLO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE


Nella scuola del primo ciclo distruzione, che comprende la scuola primaria
(cfr. Programmi del 1985 e le ultime Indicazioni nazionali per il curricolo del
2007) e la scuola secondaria di I grado (cfr. Programmi del 1979 e le ultime Indicazioni nazionali per il curricolo del 2007) viene individuata unarea linguistico-artistico-espressiva, in cui la musica concorre, insieme con lingua italiana,
lingue comunitarie, arte-immagine, corpo-movimento-sport, a definire unarea sovradisciplinare, in cui tali discipline ritrovano una comune matrice antropologica, pur mantenendo un ambito di apprendimento proprio,
storicamente e convenzionalmente organizzato intorno a specifici temi e problemi, a metodi e a linguaggi propri []. Nel delineare un curricolo dellarea,
la dimensione trasversale e quella specifica di ogni disciplina vanno tenute entrambe presenti. In tal senso lintegrazione dei linguaggi viene vista come indispensabile per ampliare la gamma di possibilit espressive dellalunno.
In particolare per la scuola primaria viene riconosciuto che attraverso lapprendimento della musica si realizzano specifiche funzioni formative tra loro

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 23

interdipendenti che afferiscono sia a competenze trasversali pi generali sia


a finalit legate alla specificit della disciplina: funzione cognitivo-culturale
(sviluppo di un pensiero flessibile, intuitivo), funzione relazionale (processi di cooperazione e socializzazione), funzione linguistico-comunicativa
(educazione allespressione e alla comunicazione attraverso gli strumenti e le
tecniche specifiche del proprio linguaggio), funzione identitaria e interculturale (senso di appartenenza a una comunit e interazione fra culture diverse), funzione emotivo-affettiva (formalizzazione simbolica delle emozioni
e decentramento rispetto a esse attraverso il rapporto con lopera darte),
funzione critico-estetica (ascolto critico e interpretazione di messaggi sonori). Entrando nel dettaglio delle competenze musicali, le Indicazioni prevedono, al termine della scuola primaria, una gamma di traguardi piuttosto
impegnativi, in base ai quali lalunno riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare anche nelle
proprie prassi esecutive, [] sa apprezzare la valenza estetica e [] il valore
funzionale di ci che fruisce, applicando varie strategie interattive e descrittive [] allascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni e di rapportarle al
contesto di cui sono espressione.
Come risulta evidente, la realizzazione di tali obiettivi di apprendimento e delle
relative competenze richiederebbe una formazione altamente specialistica del
docente di scuola primaria cui affidato linsegnamento di Musica. Ci accade, purtroppo, molto di rado e in maniera casuale, per cui di fatto risulta
che si svolgano varie attivit musicali (coro, lezioni di strumento, ecc.) facoltative, affidate a esperti esterni in orario extracurricolare.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di I grado Musica insegnamento
obbligatorio previsto due ore alla settimana per tutti i ragazzi ed affidato ad
un docente abilitato per la classe di concorso A032. Gli obiettivi di apprendimento e le competenze, anche in questo caso, sono particolarmente impegnativi, prevedendo la realizzazione di esperienze musicali a di vario tipo:
dallesecuzione-interpretazione (brani strumentali e vocali di generi e culture
differenti), allideazione ed elaborazione di messaggi musicali e multimediali
[] utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici, fino alla progettazione di eventi sonori che integrino altre forme artistiche. Inoltre si sottolinea limportanza dellacquisizione di un senso critico-estetico consapevole e
funzionale (rispetto a forme, strutture, codici) nei confronti di eventi, materiali, opere musicali, riconoscendone i significati anche in relazione al contesto storico-culturale. Infine, uno dei traguardi pi ardui da raggiungere
quello della costruzione della propria identit musicale valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunit offerte dal contesto. Traguardi di tale ampia portata richiederebbero forse ben pi delle due ore
settimanali, ma soprattutto strutture adeguatamente attrezzate allinterno delle

INTERVENTI

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Uno
dei traguardi
pi ardui
da raggiungere
quello della
costruzione
della propria
identit
musicale
valorizzando
le proprie
esperienze,
il percorso
svolto e
le opportunit
offerte
dal contesto

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Sarebbe
determinante
per
linsegnamento
di Musica poter
contare
realmente
su un bagaglio
di competenze
musicali
acquisite
nella scuola
primaria

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24 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

scuole per esperire realmente tutte le possibilit descritte nelle Indicazioni.


Tuttavia, sarebbe ancora pi determinante per linsegnamento di Musica poter
contare realmente su un bagaglio di competenze musicali acquisite nella scuola
primaria: di fatto nella scuola media la prosecuzione degli apprendimenti sulla
base dei traguardi in uscita della scuola primaria avviene per tutte le discipline tranne che per Musica, in quanto non detto che tutti gli alunni abbiano potuto usufruire di un insegnamento specifico nel precedente segmento
educativo. A questo proposito particolarmente significativa la sollecitazione
espressa dal CNPI in un documento del 16 dicembre 2009 riguardante la cultura musicale nella nostra societ e nella scuola. Di notevole importanza il
richiamo esplicito allurgenza di elaborare un percorso riguardante lapprendimento del linguaggio musicale, nel quale tutti possano sviluppare le competenze musicali, la propria musicalit, in proporzione ai propri bisogni e
potenzialit, attraverso lopportunit di studiare la musica nei vari ordini e
gradi scuola, nonch il riferimento alla necessit di individuare un curricolo
musicale unitario tra i vari ordini e gradi di scuola. Inoltre si sottolinea come
fin dai nidi di infanzia e nei servizi educativi, e poi, successivamente, nella
scuola dellinfanzia e nei primi due anni della scuola primaria debba essere
cura peculiare dellistituzione educativo-scolastica creare le condizioni affinch, con le modalit dovute, i bambini entrino in contatto con il linguaggio
musicale. Per rendere questo traguardo possibile si rammenta quanto sia necessario un deciso potenziamento delleducazione musicale in ogni ambito
scolastico ed in particolare nella scuola primaria e si auspica che venga previsto, a partire dal terzo anno della scuola primaria, linserimento di un percorso pi specifico per tutti coloro che intendono avvicinarsi allo studio di
uno strumento musicale, a mo di propedeutica per lo studio dello strumento
previsto istituzionalmente solo nelle scuole medie a indirizzo musicale.
Proprio riguardo al curricolo previsto per linsegnamento dello strumento nei
corsi a indirizzo musicale, le Indicazioni nazionali non includono degli obiettivi specifici di apprendimento, ma, richiamandosi alla definitiva attuazione
della Riforma degli studi musicali, del conseguente avvio del Liceo musicale e
coreutico e della definizione dei livelli di entrata e uscita di quel settore fanno
riferimento alle indicazioni contenute allAllegato A del D.M. 201/99. Secondo
tale documento linsegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dellinsegnamento obbligatorio delleducazione musicale nel pi ampio quadro delle finalit della scuola media e del progetto
complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla pi consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce allalunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con
quelli teorici, lessicali, storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza delleducazione musicale; orienta quindi le finalit di questultima
anche in funzione di un pi adeguato apporto alle specifiche finalit dellinse-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 25

gnamento strumentale stesso. Quindi, pur sottolineando le peculiarit di un


percorso di studi finalizzato allacquisizione di tecniche strumentali di base e di
adeguate competenze interpretative, sia individualmente che collettivamente, si
evidenzia come linsegnamento dello strumento debba integrarsi in maniera
programmata con le discipline musicali per la costituzione della competenza
musicale generale, riconducibile, quindi, agli obiettivi di apprendimento e ai
traguardi di competenza descritti nelle Indicazioni nazionali per Musica.

INTERVENTI

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SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO


Nelle scuole secondarie di II grado la situazione molto complessa e articolata.
Di certo Musica praticamente assente da tutti gli ordinamenti curricolari
obbligatori, se si eccettuano i corsi degli ex istituti magistrali, i cui percorsi formativi sono stati sostituiti dai Licei pedagogici e socio-psico-pedagogici, nei
quali proseguito anche linsegnamento facoltativo dello strumento musicale,
come previsto dai vetusti ma sempre validi programmi approvati con R.D.
7 maggio 1936 XV (vedi anche la circolare 5 ottobre 1936 XV, n. 5883) e
delineati nella successiva Circolare Ministeriale 17 settembre 1938 Prot.
n. 12957, in cui si precisano delle linee-guida sullarticolazione oraria e sulla
composizione dei gruppi di studenti nelle ore di insegnamento dello strumento.
Il documento ministeriale pi recente, a tale proposito, la Nota Prot. n. 5035
del 13 marzo 2003, diramata dalla Direzione Generale per gli ordinamenti
scolastici per chiarire definitivamente la particolare natura dei corsi di strumento musicale, la cui facoltativit va riguardata dal punto di vista dellutenza e non da quello degli organi che istituzionalmente sono chiamati a fornire
il relativo personale. Essi [] devono essere garantiti nella misura massima
possibile fornendo loro, una volta soddisfatte tutte le necessit curricolari, una
preferenzialit rispetto ad altre offerte formative facoltative al fine di non
snaturarne loriginaria configurazione.
In tutti gli altri ordini della scuola secondaria le attivit musicali sono svolte
prevalentemente da esperti in orario extracurricolare e con scelta facoltativa
degli studenti, nelle forme laboratoriali pi varie e con contenuti e finalit altrettanto difformi. Tale organizzazione rappresenta una sorta di distillato, nel
bene e nel male, delle possibilit offerte dallautonomia scolastica e da una concezione del sistema di istruzione come scuola di progetto. Purtroppo sembra
essere convinzione diffusa, confermata quanto meno dai fatti, che i progetti
musicali attuati nellambito dellampliamento dellofferta formativa possano
integrare le inevitabili lacune del curricolo ordinamentale, soprattutto per la
loro connotazione pratica e incentrata sul laboratorio. stato giustamente osservato che curricolo e progetto sono due caratterizzazioni ognuna con
specificit non riconducibili allaltra e si perseverebbe in un serio errore di ge-

Nelle scuole
secondarie
di II grado
Musica
praticamente
assente
da tutti
gli ordinamenti
curricolari
obbligatori,
se si
eccettuano
i corsi
degli ex istituti
magistrali

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Sarebbe
auspicabile
seguire
una linea
di intervento
coerente,
al fine
di liberare
la cultura
musicale
dallisolamento
che la
condanna,
soprattutto
in Italia,
a essere
un bene
di lusso
per pochi
privilegiati

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26 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

stione [] se si pensasse di sostituire luna allaltra, [] quando si pensa che


bastino i progetti per cambiare ci che invece campo di interventi normativi
strutturali 6. Proprio per tale motivazione sarebbe auspicabile connotare in
senso non semplicemente pratico-amatoriale la formazione musicale diffusa
nelle scuole secondarie attraverso i laboratori extracurricolari, incentivando un
insegnamento orientato in senso storico, stimolando lorizzonte dellesperienza
interpretativa dellalunno attraverso un percorso di educazione allascolto che
superi un approccio fruitivo intemporale, piatto ed omologante quello favorito dai mass media, per i quali ogni musica uguale ad ogni altra 7.
In conclusione, in prospettiva di una riformulazione del curricolo e soprattutto a sostegno della riforma dei cicli e dellistituzione dei Licei musicali, i
problemi da affrontare sono vari e articolati, sia dal punto di vista delle proposte educative e dei diversi orientamenti ideologici del dibattito pedagogico-musicale, sia dal punto di vista organizzativo e gestionale. Sarebbe
auspicabile seguire una linea di intervento coerente che non desse adito a facili scorciatoie e a scelte politicamente comode, ma prive di prospettive culturali e sociali di portata determinante, al fine di liberare la cultura musicale
dallisolamento che la condanna, soprattutto in Italia, a essere un bene di
lusso per pochi privilegiati, gli unici in grado di orientarsi nello spazio acustico ormai fortemente inquinato del nostro mondo.

6. Stefano Quaglia, Prospettive, in Musica e Scuola. Rapporto 2008, cit., p. 178.


7. Maurizio Della Casa, La formazione musicale, cit., p. 130.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 27

SONORIZZARE
LA SCUOLA:
UNIPOTESI ESTREMA
La macchina grammofono inizia ad emettere suoni nel 1870, il telefono lo fa
lanno successivo mentre poco pi di ventanni dopo si fanno sentire i primi
segnali radiofonici. Dunque, la riproducibilit tecnica del suono sta andando
verso il secolo e mezzo di vita, come dimostra il fatto che nessuno, proprio
nessuno degli attuali viventi, se appartenente a una cultura urbana (e sono
poche ormai le zone del mondo che ne stanno fuori), pu dire di aver maturato un rapporto con luniverso acustico che non sia stato, per una qualche
parte (certo mai marginale), mediato e perci segnato dalle tecnologie della riproduzione. Lartificiale, anche qui (come nel mondo delle immagini), ha sopravanzato il naturale, o meglio si costituito, per tutti noi, come una seconda
natura. Lo vogliamo o no, siamo figli della civilt del suono riprodotto, pure i
pi anziani tra di noi lo sono, la multimedialit non figurando pi, da tempo,
come unesperienza di spettanza dei soli giovani.
Non basta. Se si considera con la mente sgombra questo tratto di storia, che
certo non appare come piccola cosa, una volta che lo si rapporti ai tempi veloci dello sviluppo delle tecnologie e degli stili di vita segnati dalla loro presenza,
si nota che pi ci si avvicina al presente pi la quota dellesposizione al suono
riprodotto e della produzione di suono tramite apparati di riproduzione si fa
elemento preponderante e dunque caratterizzante lesperienza e lidentit sonora dei soggetti e dei gruppi.
Come evitare di pensare, allora, che tutto ci abbia cambiato in profondit e
continui incessantemente a modificare il nostro modo di percepire, meglio di
vivere lesperienza di musica?
Chiunque sia dotato di buon senso non pu opporsi a questo dato di fatto.
Eppure la cultura musicale ufficiale, e non solo nel nostro Paese, si mostra poco
sensibile al problema e, di conseguenza, sia la parte di quella cultura che si occupa di formazione sia la parte della cultura pedagogica che dedica una qualche attenzione al sapere musicale, si trovano ad essere altrettanto insensibili al
tema, e alla sua forte valenza sul piano antropologico.
Come conseguenza di questo stato di cose c che il cuore o meglio la mente
operante della scuola continua a collocarsi altrove, comunque al di qua dello
spartiacque temporale (e concettuale) che ho detto. Il suo stesso essere non

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di
Roberto
Maragliano

Nessuno
degli attuali
viventi, se
appartenente
a una cultura
urbana, pu
dire di aver
maturato
un rapporto
con luniverso
acustico
che non sia
stato mediato
e perci
segnato
dalle
tecnologie
della
riproduzione

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Passando dal
regime della
monomedialit
scrittoria
a quello della
multimedialit
(alfabetica,
sonora, visiva)
il mondo
e i modi
di trattarlo si
sono fatti
plurali.
Ma questo
ha lasciato
inalterata
la scuola e il
suo pensiero

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28 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

smette di pagare un debito nei confronti di quegli stessi fondamenti che ci che
avvenuto nellultimo secolo e mezzo ha progressivamente messo in forse.
Non un caso allora che limpianto disciplinare accademico (delluniversit e
per osmosi della scuola) e la stessa logica che lo legittima dipendano tuttora,
istintivamente pi che consapevolmente si direbbe, da un assetto del sapere
che fa dellalfabetismo e del codice scrittorio inteso in senso monomediale non
tanto e non solo la base dellagire conoscitivo ma la sua stessa ragion dessere,
in ci rimanendo pervicacemente fedeli a un modo di sapere (e di interpretare
il sapere) che precede non solo lavvento delle tecnologie della riproduzione
acustica, ma anche il tempo della messa in crisi dei fondamenti del conoscere
scientifico e artistico, che del resto contemporaneo, e non solo per un caso,
a quellavvento. Passando dal regime della monomedialit scrittoria a quello
della multimedialit (alfabetica, sonora, visiva) il mondo e i modi di trattarlo
(rappresentandolo e pensandolo) si sono fatti plurali. Ma questo ha lasciato
inalterata la scuola e il suo pensiero.
Non basta allora sostenere che la scuola pensa e si pensa secondo una matrice epistemologica ottocentesca, occorre chiarire e chiarirsi che dicendo questo si allude
a qualcosa che riguarda pi la prima che non la seconda met di quel secolo.
infatti fuori dei percorsi mentali che sono ancora patrimonio degli impianti distruzione il far riferimento alle idee di fine della storia, mescolanza delle culture,
creolizzazione dei codici, estetizzazione dei regimi di vita: quelle stesse idee, non
a caso ugualmente debitrici ai regimi del pluralismo e della variet dei punti
vista (e di ascolto), che platealmente si sono affermate negli ultimi due periodi
fin de sicle (tra Ottocento e Novecento, prima, e successivamente tra la fine del
secolo scorso e linizio del presente) ma che mai hanno smesso di agire nel lasso
di tempo di cui ho detto, contribuendo a rendere le condizioni del fare e del decidere (individuale o sociale, in molti degli ambiti di vita) assai pi complesse di
quanto si pensava potessero essere prima che le cose cambiassero. Ed , invece,
pienamente dentro i percorsi del pensare e dellagire scolastico lidea che il codice scrittorio, rigidamente inteso (fa fede a questo proposito il limitato spettro
di significazione collegabile al termine italiano di alfabetismo), possa garantire
non solo il senso ma addirittura il fondamento allesperienza del conoscere, esattamente come li garantisce allimpegno di conoscere (e dunque interpretare, valutare, dirigere) lesperienza nel suo complesso.
Ne viene che una parte importante, quella socialmente pi importante dellesperienza acustica contemporanea, di noi contemporanei allet della piena
maturit degli apparati tecnici della riproduzione/produzione sonora, considerata non solo come estranea allambiente scolastico, ma addirittura come un
fattore di disturbo, un rumore. Non solo ignorata, addirittura osteggiata,
e additata come espressione di ignoranza (o incultura) in fatto di musica.
Quella che ho sinteticamente delineato la condizione e la ragione stessa del disagio che la configurazione classica (ma ancora attuale) della scuola prova nei

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confronti del mondo esterno, e che, va riconosciuto, il mondo esterno in buona


parte contraccambia: del resto, non espressione del disagio che tipicamente si
sente di fronte a unincognita, a qualcosa di irriducibile a soluzioni semplici, il
fatto che, per quanto siano molti a pensare che i problemi della scuola siano risolvibili, e non pochi siano quelli che ipotizzano e tentano soluzioni, le cose
non vanno certo progredendo anno dopo anno, e invece cresce lo spazio per un
senso di sfiducia nella possibilit di cambiamenti migliorativi?
legittimo chiedersi se sia possibile uscire da questa situazione.
Provo a dare una risposta in positivo.
Sia chiaro, per, non sto sostenendo che, poich le forme del consumo musicale hanno creato una sorta di scolarizzazione parallela e alternativa a quella di
una scuola ufficiale sempre pi marginalizzata e marginalizzantesi, non si darebbe diversa alternativa per questa che arrendersi fondendosi e confondendosi con quel mondo; sto ponendo invece le condizioni minime per delineare
e sviluppare unaltra prospettiva.
Provo a sintetizzare per punti il percorso di ragionamento che autorizzerebbe la scelta di adottare, se non altro come esperimento mentale, questaltra prospettiva.
1. Lesperienza sonora del cittadino del mondo, da tre/quattro generazioni
ormai, segnata dal fenomeno chiamato schizofonia (ossia separazione del
suono dalla sua fonte di origine): questo ha modellato il sensorio delluomo
secondo modalit e figure diverse dalle modalit e le figure in auge prima
della rivoluzione.
2. Le musiche registrate che ascoltiamo e usiamo vivono una vita autonoma
rispetto al luogo e al tempo in cui sono state prodotte. C di pi. Sono autonome, spesso, anche rispetto alle intenzioni e alle destinazioni di chi le
ha composte (si pu ascoltare un requiem in cuffia, correndo).
3. La schizofonia fonda e diffonde unidea e una pratica di musica diverse da
quelle precedenti il suo avvento.
4. Questa idea e questa pratica diverse hanno toccato e intaccato solo marginalmente gli spazi dellaccademia e della scuola rimanendo relegate perlopi a un ruolo di rumore e disturbo.
5. Del complesso dellesperienza musicale la scuola ha riservato a se stessa
solo la parte riconducibile alle forme della mediazione scrittoria classica: la
notazione per un verso, la resa in termini verbali del significato dellesperienza sonora per un altro.
6. Cos operando la scuola non solo si mostrata insensibile allesperienza
mondana ma ha perso addirittura unoccasione importante per rinforzare, con multimedialit montante, il suo stesso fondamento, cio il paradigma mentale della scrittura. Come pu essere? Chiarisco, o meglio
cerco di chiarire. La schizofonia della registrazione e della comunicazione

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Lesperienza
sonora
del cittadino
del mondo,
da tre/quattro
generazioni
ormai,
segnata
dal fenomeno
chiamato
schizofonia
(ossia
separazione
del suono
dalla sua fonte
di origine)

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La scuola
andrebbe
sonorizzata,
cio ripensata
e aggiornata,
con limpegno
ad includere
dentro i suoi
orizzonti
attuali
le aperture
di senso
che il suono
riprodotto,
e prodotto per
la riproduzione,
garantiscono
anche soltanto
per il loro
stesso
esserci nel
e al mondo

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a distanza ha reso praticabile una forma di scrittura del suono dotata,


come lo la scrittura della parola (almeno se la si vuole interpretare adeguatamente e in profondit), del potere di alienare il soggetto rispetto
alloggetto e viceversa (si legge un testo in assenza di chi lo ha scritto, si
ascolta una musica in assenza di chi lha prodotta; si scrive un testo e si
registrano suoni musicali in assenza di chi legge o ascolta), e dunque del
potere di sollecitare e legittimare sperimentazioni mentali e fisiche impensabili e impensate prima dellavvento della riproduzione acustica (per
esempio: riascoltare un suono, esattamente quello stesso suono, dunque
far tornare il tempo indietro, riciclarlo; oppure, in sede di registrazione,
modificare un suono, addirittura in sede di ascolto della registrazione,
modificarne i parametri). Di tutto ci nella scuola non c traccia. Se ce
ne fosse, e se questo avvenisse con la dovuta consapevolezza, si potrebbe
legittimamente ipotizzare che la sua funzione educativa e istruttiva ne risulterebbe rinforzata.
7. Tutto ci varrebbe per la musica, certamente, ma varrebbe pi ancora e in
termini pi generali per luniverso acustico nel suo complesso, che include
i suoni non musicali del mondo, non ultimi (anzi tra i primi a poter essere
presi in considerazione come materiali della e per la schizofonia) i suoni
della voce umana. Non un caso che lesposizione continua al telefono, alla
radio, al disco, al file di registrazione abbia reso noi tutti molto sensibili alle
modalit di una drammaturgia fonica che rende la cosa detta pi ricca e
pregnante per la sua resa vocale che non per il suo significato letterale. Che
cosa entra nella scuola del fenomeno oggi cos importante della teatralizzazione della voce?
8. In questa prospettiva, anzi in relazione a queste molteplici prospettive di
impegno la scuola andrebbe sonorizzata, cio ripensata e aggiornata, partendo dal suo stesso paradigma fondativo coincidente con la centralit della
scrittura, con lassumere coraggiosamente limpegno ad includere dentro i
suoi orizzonti attuali le aperture di senso che il suono riprodotto, e prodotto per la riproduzione, garantiscono anche soltanto per il loro stesso
esserci nel e al mondo.
9. Ampliando la portata del paradigma scrittorio fino a includervi i modi
della registrazione sonora (ma evidente che ci si dovrebbe fare analoga
considerazione per i modi della registrazione visiva, foto e video) si potrebbe (io penso si dovrebbe) reagire al processo in atto di strisciante
descolarizzazione, cio di perdita di senso dellesperienza scolastica: un fenomeno che, diversamente da quanto si soliti credere, non dipenderebbe
dallindebolirsi, al suo interno, delle pratiche della lingua scritta, ma dal venire meno di una legittimazione fondativa che risale a due secoli fa e che
non riesce a fare i conti con quanto avvenuto nel frattempo in termini di
sviluppo e centratura dellesperienza umana.

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10. Sotto traccia allargomentazione fin qui sviluppata non c tanto lauspicio
che la scuola salvi la musica riservandole un posto al suo interno, c la
speranza (utopica?) che la musica, per come da pi di un secolo, e pi ancora il suono (per come prodotto e percepito e dovrebbe essere pensato)
possano salvare la scuola dal suo degrado.

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La speranza
che la musica,
per come
da pi
di un secolo,
e pi ancora
il suono
possano
salvare
la scuola
dal suo
degrado

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NON SOLO MUSICA!


Perch non solo musica, quando la pubblicazione che avete tra le mani, ha
la musica quale unica arte che ci aiuta a scoprire la (curiosa) realt italiana dellinsegnamento, proprio della musica, nelle nostre scuole?
Numerose sono le analisi e le considerazioni che si possono stilare, in seguito
ai dati riportati, ma lascio che penne ben pi sapienti, colte e capaci della mia
si attivino per aprirci gli occhi sulla realt esaminata.
Il mio vuole essere, senza alcuna antipatica pretesa, un valore aggiunto o meglio, un punto di vista allargato della relazione esistente fra la musica e le discipline altre, in seguito ad alcune esperienze vissute utilizzando quale
strumento didattico e performativo, il teatro musicale (comprendendo sia lOpera lirica che il Musical).
Un recente studio della rete Eurydice dal titolo Arts and cultural education at
school in Europe presenta informazioni aggiornate allanno scolastico 20072008, sulle politiche relative alleducazione artistica, (principalmente nellistruzione obbligatoria), in 30 Paesi europei. Si evince che Come dimostrano
gli obbiettivi di apprendimento, leducazione artistica ha le potenzialit per sviluppare negli alunni non solo le varie dimensioni relative alla creativit, ma anche
le diverse competenze e attitudini sul piano personale e sociale e ancora La musica e le arti visive vengono insegnate in tutti i Paesi europei a un certo livello dellistruzione obbligatoria. Anche lartigianato, la recitazione e la danza sono materie
obbligatorie nella grande maggioranza di Paesi.
Sarei tentato di dire che lOpera lirica contiene tutte le arti (e artigianalit)
enunciate dalla ricerca ma anche la realizzazione di costumi, gioielli, parrucche
e calzature, larchitettura, la scenografia e altro ancora. Cedo alla tentazione e
aggiungo che ha la potente peculiarit di essere assolutamente interdisciplinare
e, come spiegato meglio in seguito, pu coinvolgere con curiosit ed entusiasmo anche insegnanti di materie non specificatamente artistiche.
Spesso stato necessario definire, in una o poche parole di pi, in cosa consistesse il tipo di attivit che andavo a svolgere. Ho cos delineato in 4 parole, il
metodo che avrei utilizzato con Apprendimento Interdisciplinare dellOpera Lirica, riassunto in LILOpera.
Questo metodo si basa sulla stimolazione di attivit interdisciplinari la cui base di
partenza il teatro dOpera, La forma forse pi completa di spettacolo il melodramma, dove convergono parole, canto, musica, danza e scenografia richiede una
partecipazione collettiva, cos ne raccont Luchino Visconti. Come dubitare? Ma
quali percorsi possono coinvolgere intere classi e insegnanti? E come? Considerando che non v alcun dubbio (ed sicuramente ovvio ricordarlo) che sia un ge-

INTERVENTI

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di
Christian Silva

LOpera lirica
ha la potente
peculiarit
di essere
assolutamente
interdisciplinare
e, come
spiegato meglio
in seguito,
pu coinvolgere
con curiosit
ed entusiasmo
anche
insegnanti
di materie non
specificatamente
artistiche

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LOpera
un prodotto
artistico
e artigianale,
la pi alta
forma
di artigianalit
che pu
diventare arte
grazie alluso
sapiente
e taumaturgico
di ispirazione
e creativit,
tecnica
e talento

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nere musicale non ascoltato e neanche apprezzato, almeno dai giovani che non
hanno avuto la possibilit di farne uso. Spesso utilizzo il termine disintegrare!
LOpera un mondo che contiene altri mondi e altri mondi ancora, indispensabile che dai pi piccoli ai pi grandi, ogni frammento che compone il mondo
dellOpera venga sganciato ma non isolato, deve essere tenuta viva la relazione fra
gli elementi affinch, durante il percorso didattico e laboratoriale, i frammenti
tornino a ricongiungersi (anche per rinnovarsi) formando una unit composta.
Non solo musica quindi, anche se insieme al canto ne il legante imprescindibile. Con rispondenza, richiamando Le indicazioni per il curricolo (Ministero
della Pubblica Istruzione 2007) si legge: Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze
disciplinari e a formulare in modo adeguato i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere.
LOpera un prodotto artistico e artigianale, la pi alta forma di artigianalit
che pu diventare arte grazie alluso sapiente e taumaturgico di ispirazione e
creativit, tecnica e talento. Centinaia di persone lavorano per mesi, da soli e
in gruppo, come una macchina che incessantemente costruisce e modella fantasie che prendono forma (senza nulla levare alla precisione alchemica che abbraccia il libretto alla musica o viceversa). Per far meglio capire da quali stimoli
sono stato inebriato, elencher la maggior parte dei mestieri contenuti nel
melodramma e per ciascuno di essi, come quando si penetra un mondo sconosciuto e si scopre sorprendentemente che ha una moltitudine di sfumature,
si deve tener conto dei possibili collegamenti con le molteplici discipline studiate (o praticate) nella scuola italiana:
Attore, Cantante lirico o Artista del coro;
Professore dorchestra o Maestro collaboratore (Pianista accompagnatore);
Costumista progettista, Costumista realizzatore, Sarto tagliatore e Sarto confezionatore;
Truccatore e Parrucchiere;
Scenografo, Progettista di scenografie con lausilio delle tecnologie informatiche e Tecnico di scenografia;
Attrezzista, Macchinista o Meccanico;
Disegnatore delle luci o Elettricista;
Ballerino o Coreografo e Regista;
Fotografo di scena;
Tecnico audio e video;
Compositore;
Drammaturgo, Sceneggiatore, o Librettista.
In tanti casi, mi stato espressamente richiesto di approfondire quelle che
erano le caratteristiche di ciascun mestiere fra quelli sopraccitati, allo scopo di

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indicare ai ragazzi un orientamento scolastico o professionale. Con lausilio


delle tecnologie e della multimedialit, stato comunque possibile far svolgere
laboratori che avvicinassero alle professioni in modo interattivo. Non inoltre
trascurabile che dentro la sfera del teatro vi siano figure professionali, come
evidenziato anche dallelenco sopra riportato, richieste dal mondo del lavoro
come risulta da un allarme lanciato da Confartigianato che ha stilato una classifica delle professioni introvabili. Lelenco lo ha in parte riportato Famiglia
Cristiana (novembre 2009) nellarticolo dal titolo (guarda che caso) Larte del
lavoro e compaiono ricercati 3210 parrucchieri ed estetisti, 2840 elettricisti
e dei falegnami, ne manca il 51,7% del fabbisogno. LOpera pu quindi anche
essere la scoperta di unattitudine o di una passione e un indicatore di direzione? Penso che lo sia e pu anche favorire lutilizzo e linterazione di quei
linguaggi non verbali che concorrono a definire unarea sovra disciplinare nellesigenza comunicativa delluomo a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni sia reali che virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni
creando limmaginario collettivo, attraverso il quale stato elaborato e trasmesso il
patrimonio di valori estetici, culturali religiosi, etici e civili di una comunit (Le
indicazioni per il curricolo, Ministero della Pubblica Istruzione, 2007).

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LE FASI DEL METODO LILOPERA


Non si mai posto alcun limite di et, allattivazione di percorsi didattici legati allOpera. Dai 3 fino ai 24 anni nelle scuole di diverse regioni italiane si
costruito un percorso su misura anche con maggiori stimoli, laddove le condizioni di lavoro erano particolari ed era necessario utilizzare larte del teatro
quale veicolo di comunicazione ed espressione, ma anche stimolo e benessere,
con la presenza di giovani disabili o quando il numero di studenti stranieri superava anche della met quello degli studenti italiani.
La scelta del titolo dellOpera dipeso da fattori diversi ma il repertorio musicale a disposizione veramente notevole, per quantit e qualit, e per citarne alcuni tra quelli utilizzati, ritroviamo il celeberrimo Don Giovanni di Wolfgang
Amadeus Mozart, Falstaff e Otello di Giuseppe Verdi, Norma di Vincenzo Bellini o Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini fino ai musical The Phantom
of the Opera di Andrew Lloyd Webber o West Side Story di Leonard Bernstein.
Nel metodo prevista inoltre una impostazione generale al lavoro che risulta sicuramente complessa da gestire ma che, se ben strutturata e coordinata, ha molti
aspetti positivi sia dal punto didattico che educativo. Oltre alle attivit programmate con gli insegnanti, quelle per intenderci da fare espressamente in classe e
nei luoghi deputati, ne esistono altre che sono pensate per valorizzare le competenze che i ragazzi hanno acquisito anche al di fuori dellambiente scolastico
o per le quali si sentono portati e possono contribuire ad aumentare il loro coin-

Dai 3 fino
ai 24 anni
nelle scuole
di diverse
regioni italiane
si costruito
un percorso
su misura,
laddove
le condizioni
di lavoro erano
particolari
ed era
necessario
utilizzare larte
del teatro
quale veicolo di
comunicazione
ed espressione

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La
pianificazione
delle attivit
didattiche
non pu,
ovviamente,
prescindere
dal simultaneo
coinvolgimento
di tutti
i docenti,
dando cos
lavvio
a unattivit
di tipo
trasversale

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volgimento e di conseguenza la loro soddisfazione. Tendo infatti a formare delle


squadre di lavoro che rispecchino le figure coinvolte nella nascita di una produzione teatrale, musicisti (anche con studenti delle secondarie superiori che a
volte studiano uno strumento), fotografi e operatori video (cos da favorire anche
luso di strumenti tecnologici per altro di uso comune), chi si occupa della comunicazione del progetto e dellevento finale fra le altre mansioni. Questi gruppi
di lavoro hanno un referente che interagisce con i rappresentanti degli altri
gruppi e si relazionano con i docenti e coordinatori del progetto. cos composta una catena produttiva di cui sottolineo, ai giovani studenti, il valore di
ogni singolo anello e della totale responsabilit che ognuno ha nei confronti dei
propri colleghi e nel ricoprire un ruolo mai secondario. In modo assolutamente schematico enuncer i passaggi che hanno visto coinvolti naturalmente
gli studenti, ma in prima battuta gli insegnanti, anche con brevi momenti di aggiornamento e formazione. La pianificazione delle attivit didattiche infatti non
pu, ovviamente, prescindere dal simultaneo coinvolgimento di tutti i docenti,
dando cos lavvio a unattivit di tipo trasversale (anche con ricadute positive,
in termini di collaborazione attiva tra gli stessi professori e maestri) e in alcuni
casi sono persino stati coinvolti anche decine di insegnanti di ununica scuola.
Per poter far fronte a richieste cos massicce, ho sempre allacciato relazioni con
istituzioni pubbliche e private e professionisti indipendenti che potessero, per
competenze proprie, esperienza e professionalit, aggiungere valore ai progetti
e fornire strumenti operativi in pi agli insegnanti, fra questi lIstituto Nazionale di Studi Verdiani, per laspetto pedagogico lAssociazione Nazionale Pedagogisti Italiani fra gli altri numerosi partner.
Le fasi si possono cos riassumere:
identificazione del docente referente;
coinvolgimento di colleghi disponibili ad attivare percorsi didattici allinterno delle proprie ore curriculari o extra;
identificazione dei destinatari;
analisi del contesto in cui si opera (per es. spazi disponibili, strumenti musicali a disposizione, attrezzature informatiche, ecc.);
creazione di una community fra insegnanti per un passaggio di informazioni
il pi completo ed esaustivo possibile;
proposta del titolo dOpera oggetto delle attivit con ampio spazio al confronto;
pianificazione delle attivit;
breve informazione ai docenti e distribuzione del materiale didattico;
inizio attivit con conseguente monitoraggio dei risultati a livello iniziale, intermedio e finale;
termine dei percorsi didattici con conseguente performance.

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DUE ESEMPI DI ATTIVIT SVOLTE IN CLASSE


Per far meglio comprendere come sono strutturate le attivit laboratoriali e i
percorsi didattici svolti in parallelo dagli insegnanti, riporto di seguito due
esperienze con alcuni dati e precisazioni.

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Falstaff di Giuseppe Verdi


Falstaff di Giuseppe Verdi (Progetto realizzato in qualit di Coordinatore didattico per lAccademia Teatro alla Scala di Milano).
Falstaff stato un progetto che mi ha visto ideare un supporto multimediale
coordinando il lavoro di diversi professionisti (tra cui per i contenuti musicali anche Fabrizio Emer e Carlo Delfrati) ed enti sia pubblici che privati.
Sono state poi attivate, a titolo sperimentale, numerose esperienze con
scuole materne fino alluniversit per un totale di 8 istituti, 1150 studenti,
150 insegnanti e 200 laboratori interdisciplinari in un solo anno scolastico
(2007-2008).
Uno degli casi che ha visto coinvolti pi insegnanti e studenti insieme stata
la scuola primaria Martiri di Gorla di Milano. Dalla classe prima alla quinta
per le tre sezioni, con un totale di circa 300 bambini e una ricaduta positiva del
lavoro trasversale fra diverse classi e sezioni differenti. Limponente esperienza
stata, per la maggior parte dei casi, unottima occasione di interscambio di
competenze fra studenti e insegnanti.
Sono stati programmati percorsi didattici che hanno visto coinvolte quasi tutte
le materie, compresa scienze o educazione motoria. I bambini hanno preparato
una versione personale di Falstaff, contribuendo per la parte recitata, danzata,
suonata, costruendo costumi e scenografie. Sono stati formati piccoli cori e
formazioni musicali, hanno scoperto i personaggi della storia e ascoltato lOpera verdiana, costruito maschere e strumenti musicali. Gli insegnanti hanno
anche organizzato visite di istruzione nei laboratori del Teatro alla Scala e al
Museo del teatro scaligero.
Non potendo essere presenti tutti, nello stesso luogo, allo spettacolo finale, abbiamo filmato le performance dei ragazzi (dove tutti preparavano un aspetto
dello spettacolo) e montato il video finale che stato proiettato a ogni ora, in
occasione di un open day organizzato appositamente alla fine dellanno per genitori e grande pubblico.
Riporto il risultato dei questionari fatti compilare dai ragazzi dove si evince
lindice di gradimento rispetto alla storia e alla musica di Falstaff.
Aggiungo alcune frasi (comprese le imprecisioni ortografiche) che ho scelto fra
le risposte date dai bambini alle seguenti due domande:

Sono state
attivate,
a titolo
sperimentale,
numerose
esperienze
con scuole
materne fino
alluniversit
per un totale
di 8 istituti,
1150 studenti,
150 insegnanti
e 200
laboratori
interdisciplinari
in un solo anno
scolastico
(2007-2008)

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Ti piaciuta la Storia di Falstaff?


5 C
Per nulla

5 B

Abbastanza

5 A

Molto

4 C
4 B
4 A
3 C
3 B
3 A
2 C
2 B
2 A
1 C
1 B
1 A
0

10

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Ti piaciuta la Musica di Falstaff?


5 C
Per nulla

5 B

Abbastanza

5 A

Molto

4 C
4 B
4 A
3 C
3 B
3 A
2 C
2 B
2 A
1 C
1 B
1 A
0

10

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1. Quale attivit ti piaciuta di pi e perch?


Me piaciuto quando facevamo i cappelli perch era molto rilasante (2aB);
Quella di fare le maschere di fagioli perch si lavorava in gruppo (3aA);
Lattivit che a me piaciuta di pi stato fare Falstaff perch si racconta con
espressione (3aB);
Le attivit che mi e piaciuta e cantare. Perche credo che siano in pochi ad
avere una voce cos acuta, la prima volta che ho sentito il Falstaff mi e sembrato bellissimo ed avevo raggione una musica che no smetteresti mai di
sentire. Io e la mia classe labbiamo sentito un sacco di milione e milioni di
volte non ostante queso mi piace ancora (4aA);
Mi piaciuto imparare con Lisa laria Quandero paggio perch non si fanno
spesso queste cose a scuola (4aC).
2. Quale attivit ti piaciuta di meno e perch?
Non mi piaciuto ritagliare inumeri degli orologi (un elemento del costume)
perche era super faticoso (2aB);
Lattivit che mi e piaciuta di meno il mosaico perch mi appiccicavo le
mani di vinavil (3aA);
Quella in cui Fenton tiene le mani a Nannetta perch non mi piace il romanticismo (3aC);
Recitazione perch se eri una femmina e vuolevi fare un maschio non potevi (4aB);
Mi sono piaciute tutte le attivita, recitare, cantare ecc abbiamo fatto un
ottimo lavoro e se Giuseppe verdi e gli altri che hanno creato il Falstaff sarebbero fieri di noi per tutto quello che abbiamo fatto abbiamo fatto una recita, disegnato, colorato e la cosa pi importante e che ci siamo divertiti ha
fare quste cose (4aA).
Per aggiungere uninformazione a quanto riportato, allepoca il numero di etnie
presenti nella scuola Martiri di Gorla era pari a 24 e su 289 bambini, 161
erano italiani.

Norma di Vincenzo Bellini e Otello di Giuseppe Verdi


Norma ad Alba Fucens e Otello, da Shakespeare a Verdi, due progetti interscolastici e interregionali tra Lombardia e Abruzzo. Il primo, per lanno scolastico 2008-2009 ha visto coinvolti tre istituti superiori, due licei classici e un
istituto darte. Gli obiettivi erano molteplici, naturalmente avvicinare ragazzi
delle secondarie superiori allOpera, e la scelta di un titolo come Norma li accompagnava alla lettura e alla scoperta delle Medea di Ovidio, Euripide, Seneca,
ma anche Pasolini.

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Allepoca
il numero
di etnie
presenti
nella scuola
Martiri
di Gorla
era pari a 24
e su 289
bambini,
161 erano
italiani

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INTERVENTI

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Questanno
abbiamo dato
continuit
allesperienza
e ladesione
stata ancor
pi massiccia,
con circa
300 ragazzi
e 25 insegnanti
di quattro
secondarie
superiori

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40 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Sono stati preparati brani musicali, gli studenti hanno recitato e danzato,
stato formato un coro e sono state realizzate armi, acconciature, gioielli e costumi, tutto minuziosamente documentato con immagini e video realizzati da
team creati ad hoc allinterno della classe.
Al progetto, ha collaborato con totale disponibilit anche la Sovrintendenza
ai Beni Archeologici per lAbruzzo che avrebbe concesso, per la messa in scena
dellopera belliniana da parte dei ragazzi, lutilizzo di un anfiteatro del IV
secolo a.C. sito in una citt romana a 1000 metri daltezza ai piedi del
Monte Velino. Il suo nome Alba Fucens e allepoca contava 35.000 abitanti
ed era considerata la seconda citt pi importante dopo Roma; ne stanno
scoprendo tesori dagli anni Cinquanta grazie a continui e attenti scavi archeologici. Un altro obiettivo era quindi far conoscere la storia dellImpero
romano ma anche la vita quotidiana dellepoca, visitando, ma soprattutto vivendo, un sito archeologico di grande importanza storica e artistica. Larcheologa dott.ssa Ceccaroni, responsabile degli scavi, avrebbe accompagnato
i ragazzi in un percorso che iniziava al Museo Archeologico di Chieti per
continuare ad Alba Fucens con la visita della citt antica per concludersi in
estate con alcuni stage di scavo.
I ragazzi della Lombardia avevano gi organizzato la gita distruzione in
Abruzzo e per tre giorni avrebbero unito le prove in anfiteatro con le visite in
luoghi scelti della regione. Lo spettacolo sarebbe andato in scena un mese dopo
il sisma, a maggio. La scuola milanese ha giustamente rinunciato al viaggio ma
n la scuola milanese n quella abruzzese hanno rinunciato alle performance e,
nelle rispettive citt, gli spettacoli sono andati in scena.
Questanno abbiamo dato continuit allesperienza e ladesione stata ancor
pi massiccia, con circa 300 ragazzi e 25 insegnanti di quattro secondarie superiori: il Liceo classico G. Berchet (MI), il Liceo classico Ovidio e lIstituto
dArte G. Marzara di Sulmona (AQ) e infine il Liceo artistico P. Candiani
di Busto Arsizio (VA).
Il titolo scelto per questanno Otello di Giuseppe Verdi. importante rilevare
linteresse riscontrato dai docenti per unopera lirica verdiana (tratta da un
dramma shakespeariano e questo giustifica anche la presenza massiccia dellInglese tra le discipline partecipanti) e questo consente, in modo anche sorprendente, di immaginare il teatro musicale quale buona pratica per un curricolo
verticale che aiuti anche la collaborazione fra scuole pur distanti fra loro ma con
finalit educative e didattiche da mettere in comune.
Sotto lelenco delle discipline coinvolte:
Gli insegnanti che hanno partecipato:
5 insegnanti di Inglese
5 insegnanti di Italiano
3 insegnanti di Discipline Plastiche

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 41

2 insegnanti di Discipline Pittoriche


2 insegnanti di Latino e Greco
1 insegnante di Progettazione Video
1 insegnante di Progettazione Grafica
1 insegnante di Disegno Professionale
1 insegnante di Educazione Fisica
1 insegnante di Progettazione Architettonica
1 insegnante di Storia dellArte
1 insegnante di Storia
1 insegnante di Metalli
Cos a maggio 90 ragazzi dallAbruzzo si uniranno ai ragazzi della Lombardia
in un viaggio distruzione pensato per avere un carattere teatrale e musicale.
Gli studenti abruzzesi, infatti, faranno unintensa attivit di prove teatrali e visite per la citt. Metteranno in scena la propria versione di Otello, con brani
cantati (ma anche recitati) tratti dallopera verdiana e frammenti in inglese
dal dramma shakespeariano e i musicisti delle diverse classi prepareranno
laccompagnamento ai cantanti. Verranno costruite armi e ceramiche, costumi
e scenografie, illustrati libri per bambini con tecniche artistiche diverse. I ragazzi di Busto Arsizio metteranno in scena un Otello per i bambini della citt,
con musicisti e menestrelli che accompagneranno la storia da loro illustrata
cos che la scuola entrer nel tessuto urbano e fra i cittadini, sensibilizzando
anche i pi piccoli.
Approfondimenti tematici, affrontati nelle diverse discipline e studiati insieme
agli insegnanti, integreranno la preparazione degli Otello la cui messa in scena
prevista per maggio 2010. I docenti hanno inoltre la possibilit di condividere i percorsi didattici grazie a una community creata fin dallinizio dellanno
scolastico.
Importante sar la collaborazione con il Teatro Filodrammatici di Milano che,
oltre ad aver tenuto due incontri introduttivi sullinterpretazione e sullazione
scenica agli studenti delle scuole lombarde, accoglier tutte le classi nelle messe
in scena di Otello.
Infine per aumentare le relazioni fra istituti scolastici presenti sul territorio, fra
gli invitati alla rassegna ci saranno anche scuole che non hanno direttamente
partecipato al progetto, per favorire una condivisione ampia e valorizzare limpegno di tutti i ragazzi e gratificando lattivit degli stessi docenti.

INTERVENTI

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Per aumentare
le relazioni
fra istituti
scolastici
presenti
sul territorio,
fra gli invitati
alla rassegna
ci saranno
anche scuole
che non hanno
direttamente
partecipato
al progetto,
per favorire
una
condivisione
ampia

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INTERVENTI

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I colori
dellOpera
mira a trovare
relazioni
con le culture
degli altri Paesi
partendo
dallOpera
lirica
e, sicuramente,
le tecnologie
in questo
contesto
offrono
numerosi
vantaggi

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42 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

LE TECNOLOGIE INFORMATICHE SUPPORTANO


LAPPRENDIMENTO DELLOPERA LIRICA
Il mondo della tecnologia offre strumenti assolutamente innovativi per migliorare lapprendimento delle materie scolastiche. Dal 2002, con lAccademia Teatro alla Scala, ho realizzato tre supporti multimediali. infatti la multimedialit
che trova nel teatro musicale una fonte importante di contenuti gi di per s
multimediali, ma anche metalinguistici nella loro forma e relazione. la
compresenza e interazione di pi mezzi di comunicazione in uno stesso supporto
o contesto informativo.
Da questo principio nasce, con LILopera, un progetto che arricchisce di materiali didattici il parco a disposizione per supporti tecnologici, non solo la lavagna multimediale quindi.
Il progetto, presentato lo scorso gennaio allAmbasciata della Repubblica di
Serbia si chiama I colori dellOpera ed sostenuto da alcune ambasciate di
Paesi stranieri che forniranno materiali sulla cultura del proprio Paese, fra gli
altri naturalmente la Serbia, il Marocco, lAlbania, lEcuador o altre istituzioni
come lIstituto romeno di Cultura umanistica di Venezia, lAssociazione Nazionale Dirigenti Scolastici, lAssociazione Italiana Gordon per lApprendimento
Musicale, il Centro Studi Problemi Internazionali e persino unintera orchestra
sinfonica, la Microkosmos. I colori dellOpera mira a trovare relazioni con le
culture degli altri Paesi partendo dallOpera lirica e, sicuramente, le tecnologie
in questo contesto offrono numerosi vantaggi nella comunicazione dei contenuti per gli insegnanti e nellapprendimento dei discenti.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 43

PAROLA, ANZI, MUSICA


ALLE SCUOLE

INTERVENTI

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In queste pagine alcune scuole raccontano la loro esperienza nella pratica dello
strumento musicale. Insegnanti e alunni esprimono il loro vissuto musicale
attraverso la descrizione delle attivit e delle emozioni che si accendono quando
si suona uno strumento.
SCUOLA SECONDARIA STATALE DI I GRADO N. MONTERISI SALERNO
Aldo Galibardi, Dirigente scolastico, presenta la scuola.
Essendo stato avviato in tenera et a regolari studi musicali da un padre musicista, ho sempre ritenuto mio preciso dovere promuovere lo studio della musica negli alunni con i quali nel mio impegno professionale di Dirigente
scolastico sarei venuto a contatto. La musica deve essere patrimonio comune,
deve uscire dai santuari degli addetti ai lavori e fare sempre pi parte intelligente della nostra cultura. Ai ragazzi vanno fornite quelle indispensabili conoscenze prime, pi culturali che tecnicistiche, capaci di portarli verso scelte
critiche autonome rendendoli attivamente partecipi alle comunicazioni musicali, almeno quanto a quelle verbali e visive.
La Monterisi di Salerno serve un bacino di utenza abbastanza ampio ed
impegnata a dare una risposta a richieste sempre pi crescenti di iscrizione allindirizzo strumentale, oggi di gran lunga eccedenti le possibilit recettive dei
4 corsi autorizzati dal Ministero.
A mio parere occorrerebbe estendere liscrizione ai corsi strumentali a quanti
la richiedano, perch non ci pu essere nulla di positivo nel limitare a pochi
unesperienza che stata troppo spesso negata a molti.
La gestione ultradecennale di corsi ad indirizzo strumentale mi consentono di
affermare, col supporto di quanto riferito da docenti, alunni e genitori coinvolti nellesperienza, che tra gli elementi positivi sono da segnalare:
una valenza formativa dellindirizzo musicale sia negli aspetti di ricaduta interdisciplinare sia negli aspetti di contributo alla formazione della persona;
una valenza orientativa relativamente a una pi consapevole scelta circa la
prosecuzione degli studi;
un deciso contributo alle iniziative finalizzate alla prevenzione del disagio
giovanile;

a cura di
Fabrizio Emer

Ai ragazzi
vanno fornite
quelle
indispensabili
conoscenze
capaci
di portarli
verso scelte
critiche
autonome
rendendoli
attivamente
partecipi alle
comunicazioni
musicali

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INTERVENTI

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44 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

unulteriore possibilit di conoscenza ed espressione razionale ed emotiva


di s.

Organizzazione didattica dei corsi musicali

Il suonare
insieme mira
a far acquisire
precisione
ritmica e
di intonazione,
autocontrollo
e capacit di
concentrazione,
capacit
di prestare
ascolto
simultaneamente
alla propria
parte e a quella
degli altri

Alla Monterisi, su 30 classi in organico, 12 sono ad indirizzo strumentale, frequentate da 314 alunni suddivisi in: 3 cattedre di violino, 2 di pianoforte, 2 di
chitarra, 1 di violoncello, 1 di fagotto, 1 di oboe, 1 di corno, 1 di saxofono, 1
di tromba, 1 di clarinetto, 1 di flauto, 1 di percussioni. Il docente di tromba,
ove possibile, avvia taluni allo studio di trombone tenore e al flicorno soprano;
quelli di violino allo studio della viola; quello di sax allo studio del soprano, del
tenore e del baritono oltre a quello ordinario del sax contralto; quello di chitarra allo studio del basso elettrico.
La scuola possiede un discreto strumentario che consente, a quanti non possono
acquistare uno strumento di propriet, di averne in uso uno per limitati periodi.
Linsegnamento delle materie musicali nei corsi ad indirizzo di 4 ore settimanali suddivise in 2 ore di Educazione musicale, di cui una dedicata allo studio
del Solfeggio (nelle chiavi di violino, basso e tenore) e 2 di Strumento musicale con moduli di due (raramente di tre e per particolari occasioni) alunni per
ora/lezione.
Alla musica dinsieme viene riservato il 20% dellorario complessivo curricolare; a coloro che, a seguito di selezioni, entrano a far parte dellorganico strumentale della scuola, vengono erogate, in orario extracurriculare, 2 ore di prove
orchestrali ciascun marted.
Nel rispetto della libert di insegnamento riconosciuta ai docenti favorita la
ricerca di nuove tecniche di apprendimento; attraverso uno studio non strettamente tecnicistico vengono valorizzate le capacit formative e orientative
della musica.
Il suonare insieme mira a far acquisire precisione ritmica e di intonazione, autocontrollo e capacit di concentrazione, capacit di prestare ascolto simultaneamente alla propria parte e a quella degli altri, di collaborare con i compagni,
di inserire il proprio intervento a proposito, rispetto al lavoro altrui.

La parola agli alunni


Federico (ex alunno di saxofono): Prima di frequentare il corso di strumento
alla Monterisi non avevo alcuna nozione di musica; oggi se uno mi togliesse
la musica ci soffrirei tantissimo. Frequento una scuola superiore, sono iscritto
al conservatorio ed ho costituito con alcuni ex compagni di classe un gruppo
jazz. Purtroppo non avendo potuto proseguire studi musicali alle superiori

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 45

sono costretto a dividermi tra gli impegni del liceo la mattina e quelli del Conservatorio al pomeriggio; spero di farcela.
Giorgio (ex alunno di corno): Ormai la mia vita assorbita dalla musica; frequento il Conservatorio; sono il primo corno dellorchestra Mozartini e suono
nella banda di Pellezzano. Ho frequentato master con docenti di livello internazionale e sono tanto appassionato al mio strumento che spero possa consentirmi di lavorare nelle orchestre da professionista.

INTERVENTI

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Rapporti con il territorio


Sono state attivate, e perfezionate negli anni, intese programmatiche di rapporti con il locale Conservatorio, con Exposcuola dellUniversit di Fisciano,
con lassociazione musicale Akroaterion, con orchestre giovanili esterne che
da alcuni anni accolgono nel proprio organico i migliori strumentisti della
scuola al termine del loro percorso formativo triennale, presso le quali trovano le prime opportunit lavorative ex alunni della Monterisi.

Partecipazione a concerti e concorsi


Gli alunni dellindirizzo strumentale danno vita a varie formazioni di insieme
strumentale: da gruppi cameristici (fino allottetto), alla fanfara, allensemble
jazzistico, al gruppo di chitarre e percussioni, allorchestra sinfonica con organico di 65 elementi.
Questa ampia gamma di formazioni consente di assicurare la partecipazione
della Scuola a svariati concorsi a livello nazionale (1 premio assoluto a Citt
di Castello nel 2009, ad Ancona nel 2008, ecc.), alle Rassegne nazionali dellindirizzo strumentale, a molteplici ricorrenze festive cittadine, civili e religiose; la formazione bandistica, ad esempio, fornisce supporto musicale alle
celebrazioni del 4 Novembre, del 2 Giugno, del Natale nel quartiere, di Salerno Porte Aperte, ecc.
Lorchestra sinfonica esibisce un repertorio che presenta brani di autori classici
e moderni, nonch composizioni originali, create da autori locali, dedicate alla
orchestra scolastica.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. BRESALA - TRENTO


Agostino Toffoli, Dirigente scolastico, presenta la scuola.
La scuola secondaria di I grado Giacomo Bresadola fa parte, dal 1 settembre 2001, dellIstituto comprensivo Trento 5, un istituto molto complesso

Gli alunni
dellindirizzo
strumentale
danno vita
a varie
formazioni
di insieme
strumentale:
da gruppi
cameristici,
allensemble
jazzistico,
allorchestra
sinfonica
con organico
di 65 elementi

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INTERVENTI

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in corso di
realizzazione
un progetto
finalizzato alla
costituzione
di una
orchestra
darchi
formata
da tutti
gli alunni
di alcune classi
di una scuola
primaria

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46 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

che conta attualmente tre scuole primarie e due scuole secondarie di I grado
con 1260 alunni, un centro per leducazione degli adulti con vari corsi, compresa una scuola in carcere e una in ospedale.
Listituto nato come risposta allesigenza di considerare scuola primaria e secondaria di I grado come articolazioni di ununica scuola di base, caratterizzata
da continuit educativa e raccordo organizzativo e didattico.
Il Progetto dIstituto, nella esplicitazione delle sue intenzioni, si qualifica come
un patto, un contratto formativo fra gli insegnanti, gli alunni e i genitori:
quindi si propone come strumento che permette lorganizzazione della scuola
come ambiente per uneducazione e un apprendimento efficaci.
Listituto si caratterizza inoltre per la presenza di sperimentazioni didattiche
di notevole impegno che riguardano linsegnamento di alcune discipline curricolari, con utilizzo veicolare della lingua inglese in undici classi di una
scuola primaria e linsegnamento di strumenti musicali in altre tre scuole primarie e secondarie. In particolare, grazie a una convenzione con una scuola
musicale, in corso di realizzazione un progetto finalizzato alla costituzione
di una orchestra darchi formata da tutti gli alunni di alcune classi di una
scuola primaria; inoltre vigente da tre anni una convenzione con il conservatorio di musica di Trento Bonporti finalizzata alla frequenza di tutti gli
alunni, di una delle due scuole secondarie dellistituto, alle attivit propedeutiche pomeridiane dello stesso conservatorio ed infine una sezione musicale presso la scuola Bresadola che oggetto di approfondimento nel
presente contributo informativo.
La scuola Bresadola, situata nel centro storico di Trento, ha un bacino dutenza molto vasto, che si estende dal centro fino a localit periferiche.
Nel corrente anno scolastico gli alunni iscritti sono 453, funziona con sei corsi
completi, di cui uno a indirizzo musicale. La scansione oraria di base prevede
30 ore di insegnamento articolate in 33 lezioni settimanali, tre sezioni hanno
lorario scolastico distribuito su sei giorni settimanali e tre su cinque giorni.
Il corpo docente composto da 56 insegnanti, 5 assistenti educatrici e una
mediatrice culturale, nella quasi totalit con contratto a tempo indeterminato.
Ledificio scolastico presenta purtroppo alcune carenze di spazi in rapporto allalto numero di iscritti con una media di presenze per classe superiore a 25
alunni. Nelledificio sono presenti:
18 aule ordinarie, di cui 4 dotate di lavagna
interattiva multimediale

Un aula magna dotata di lavagna interattiva


multimediale

4 laboratori di cui uno di musica

10 locali utilizzabili per attivit di sostegno


o per piccoli gruppi di alunni

Una biblioteca alunni/e

Una palestra

Una sala insegnanti

Un archivio

Lufficio del collaboratore del Dirigente


Una bidelleria

Un ufficio di segreteria

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 47

ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL CORSO MUSICALE


Linsegnamento dello strumento musicale stato introdotto nella scuola secondaria di I grado G. Bresadola nel 1991 e da allora si registrato un costante incremento di interesse e apprezzamento, confermato dal numero di
richieste sempre superiori alla disponibilit di posti. Tuttavia, a differenza delle
altre regioni, nel Trentino la scuola SMIM Bresadola rimasta lunico esempio di questa realt.
I motivi possono essere individuati in una scelta politica che ha bloccato
lapertura di altre SMIM nonostante molte scuole ne avessero fatto ripetuta richiesta allAssessorato di competenza, privilegiando un sistema di scuole private gestite da cooperative che godono di sovvenzione pubblica.
La sezione musicale presso la scuola Bresadola (dalla classe prima alla terza)
entrata ad ordinamento nel 1999 come previsto dal D.M. 201. Le specialit
strumentali presenti sono: chitarra classica, flauto traverso, pianoforte e violino.
Il personale docente assunto in ruolo dallanno 2000.
Ogni classe formata da 24 alunni ripartiti per le quattro specialit strumentali.
Le lezioni sono sia a carattere individuale che collettivo: lezioni individuali di
strumento, lezioni di musica dassieme, lezioni di formazione musicale, esercitazioni orchestrali e vocali.
Le lezioni si svolgono prevalentemente in orario pomeridiano dal luned al venerd e in alcuni momenti dellanno scolastico anche in orario antimeridiano,
soprattutto in prossimit di concerti, concorsi o altre attivit musicali.
Ogni alunno effettua di norma due rientri settimanali. Lorario strutturato in
modo da offrire lezioni individuali di strumento di circa quaranta minuti, lezioni
in piccolo gruppo variabile da tre a sei alunni della durata di unora circa, lezioni
di formazione musicale impartite per gruppi strumentali di circa sessanta minuti.
Larticolazione oraria e dei gruppi pu variare in base alle peculiarit strumentali.
Ampio spazio dato alla pratica della musica dassieme che costituisce un momento privilegiato in cui ogni alunno, in base alle sue competenze e abilit e
a prescindere dal livello tecnico musicale raggiunto, porta il proprio personale
contributo alla realizzazione di concerti, spettacoli e altre manifestazioni a carattere musicale. Nei mesi di novembre-dicembre e aprile-giugno viene svolta
attivit orchestrale come naturale conseguente ampliamento delle attivit di
musica dassieme.
Al corso si accede previo esame dammissione che prevede il superamento di un
test scritto (prova collettiva del test di Bentley) e di un colloquio individuale
volto a individuare le attitudini musicali di ciascun candidato mediante prove
ritmiche, vocali, approccio agli strumenti, individuazione di eventuali competenze pregresse.
La commissione formata dal Dirigente o suo delegato, dal docente di Educazione musicale del corso e dai quattro docenti di Strumento. Al termine degli

INTERVENTI

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Lorario
strutturato
in modo
da offrire
lezioni
individuali
di strumento
lezioni
in piccolo
gruppo, lezioni
di formazione
musicale
per gruppi
strumentali

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INTERVENTI

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Nel corso
di ciascun anno
scolastico,
vengono
organizzati
concerti,
spettacoli,
concorsi,
uscite, visite e
partecipazioni
a carattere
musicale
e culturale

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48 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

esami dammissione viene stilata una graduatoria in base alla somma dei punteggi conseguiti nelle prove. Sono ammessi al corso i primi ventiquattro ragazzi, mentre gli altri sono dichiarati ammissibili visto che la frequenza al corso
subordinata alla disponibilit dei posti.
Lassegnazione dello strumento viene perfezionata al termine di un giro degli
strumenti utile ai fini di un orientamento pi efficace.
Al termine del triennio scolastico, in sede di esame conclusivo del ciclo di studi
primario, prevista una prova pratica di esecuzione strumentale individuale o
per gruppi, a seconda delle specialit strumentali, alla presenza di tutta la commissione desame del corso, al fine di verificare la competenza musicale strumentale raggiunta dagli alunni.
Nel corso di ciascun anno scolastico, vengono organizzati concerti, spettacoli,
concorsi, uscite, visite e partecipazioni a carattere musicale e culturale in base
alla disponibilit finanziaria dellistituto e allofferta presente sul territorio,
fermi restando i due momenti di esecuzione orchestrale/vocale legati al Natale
e alla fine dellanno scolastico.
Lorchestra si esibisce non solo allinterno dellistituto scolastico, ma anche in
chiese e teatri.
Per le manifestazioni pubbliche lorchestra si presenta in forma aperta e quindi
offre la possibilit di suonare non solo agli allievi interni, ma anche agli esterni
e agli ex allievi, stringendo collaborazioni con altri enti musicali e culturali.
Per quanto riguarda il repertorio, i docenti sono responsabili della ricerca del materiale musicale per lorchestra e degli eventuali arrangiamenti dei brani scelti.
I docenti di Strumento, per la programmazione e lorganizzazione del Corso ad
indirizzo e per la coordinazione di tutti i momenti musicali e i progetti dellistituto TN5, si riuniscono regolarmente durante lintero anno scolastico:
Sono stati istituiti, a tal fine, i seguenti organi scolastici:
Gruppo di Lavoro Strumento
Dipartimento Musica di plesso
Commissione Musica di istituto
Dallanno scolastico 2008/2009 attiva una collaborazione con il Conservatorio di Trento e Bolzano nellambito del Biennio Specialistico di II livello per
la formazione dei docenti della classe di concorso A077.

Partecipazione a concerti e concorsi


Il Corso Musicale F durante i suoi diciotto anni di attivit ha partecipato a
numerose manifestazioni musicali culturali sia in ambito locale che nazionale,
intervenendo a concerti, concorsi, convegni, spettacoli.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 49

I docenti di strumento presentano a cadenza annuale il Progetto Suonare in


Orchestra che coinvolge le tre classi della sezione F e si concretizza nellesecuzione di due momenti: il concerto di Natale e quello di fine anno.
Per lanno scolastico in corso il concerto di fine anno sar organizzato in collaborazione con la scuola secondaria di I grado Bonporti dellIst. TN5 convenzionata con il Conservatorio Bonporti di Trento e avr carattere
interdisciplinare (performance di Musica e Teatro).
Recentemente stato attivato il Progetto Orientamento strumentale nella
scuola primaria che coinvolge le classi quinte delle scuole primarie dellIst.
TN5. Tale progetto costituisce un raccordo tra i due cicli distruzione primaria e secondaria di I grado al fine di far conoscere agli alunni delle classi quinte
lofferta musicale della SMIM.
Un altro momento musicale a cadenza annuale costituito dal Pomeriggio
aperto al Musicale.
Si svolge indicativamente nel mese di gennaio e coinvolge le classi seconde e/o
terze in unesecuzione strumentale e/o vocale di presentazione del corso musicale ai genitori e agli alunni delle classi quinte della scuola primaria. In tale occasione i docenti di strumento illustrano lorganizzazione del corso musicale.
Nellanno scolastico 2007/2008, lorchestra del Corso ha partecipato a un Soggiorno/Studio presso la struttura provinciale di Candriai in provincia di Trento.
Si tratta di una permanenza di due giorni in una struttura accogliente e organizzata dove i ragazzi hanno svolto unintensa attivit di studio e di approfondimento
strumentale in una pi ampia ottica di socializzazione e di autonomia personale.
La classe di violino ha partecipato al primo PLAY DAY organizzato dallESTA
Italia a Casalecchio di Reno Bologna il 24 febbraio 2007.
Nellanno scolastico 2006/2007 le classi seconda e terza hanno partecipato al
Concorso Nazionale per Scuole ad Indirizzo Musicale di Castiglione delle Stiviere concorrendo per le sezioni Orchestra, sezione Musica da camera per archi,
Pianoforte a 4 mani, conseguendo ottimi risultati e votazioni.
Lorchestra ha partecipato a diversi momenti musicali in occasione del gemellaggio della scuola primaria Sanzio con lEnglish Primary School Ham
Dingle di Birmingham, ospite nella citt di Trento.
Lorchestra della classe terza ha conseguito il primo premio nella categoria Scuole
Superiori al Concorso Nazionale intitolato a De Andr il 30 novembre 2008.
Inoltre, lorchestra e il coro del corso musicale intervengono normalmente a
convegni, manifestazioni musicali e spettacoli organizzati da Enti, istituti e associazioni presenti sul territorio.
Ai ragazzi del corso musicale anche offerta loccasione di assistere a concerti
e spettacoli organizzati da Enti lirici e teatrali, associazioni culturali e istituti sia
in ambito locale sia nazionale.

INTERVENTI

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Ai ragazzi
del corso
musicale
offerta
loccasione
di assistere
a concerti
e spettacoli
organizzati
da Enti lirici
e teatrali,
associazioni
culturali
e istituti sia
in ambito
locale
che nazionale

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INTERVENTI

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50 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Partecipano ad uscite distruzione (musei, mostre, visite a luoghi darte) in cui


viene valorizzato e approfondito laspetto musicale e artistico.

La parola agli alunni


Poter suonare uno strumento a scuola unopportunit bellissima. Mi ritengo
molto fortunata ad avere una scuola musicale vicina a casa e ad essere stata scelta per
il corso musicale. Secondo me anche divertente.
Francesca 1F flauto
Per me bellissimo studiare uno strumento a scuola perch si pu imparare in
compagnia dei compagni e non da soli come ad esempio con gli insegnanti privati.
Petra 1F pianoforte
Ho scelto il corso musicale perch mi entusiasma lidea di suonare uno strumento.
Mattia 1F chitarra
Per me la musica un sogno. A me piace molto quando suono e ascolto musica;
non finirei mai.
Tommaso 1F violino

Suonare
uno strumento
importante
perch
permette
di esprimersi
con un
linguaggio
diverso.

unopportunit
per stare
in compagnia
e scaricare
le proprie
tensioni

Mi piace particolarmente lo strumento che suono perch mi aiuta ad esprimermi


in un modo tutto mio e perch cerco di trasmetterci sentimento e spero che questo
possa arrivare agli altri.
Margarita 2F pianoforte
Ho scelto il corso musicale perch avendo gi avuto esperienze di musica in precedenza, ho voluto continuare.
Flavia 2F violino
Mi piace studiare uno strumento a scuola; c un senso dintimit e conosci le persone che suonano con te.
Valentina 2F pianoforte
Secondo me suonare uno strumento importante perch permette di esprimersi
con un linguaggio diverso. Per noi ragazzi unopportunit per stare in compagnia
e anche scaricare le proprie tensioni.
Gregorio 3F chitarra
Quando suono il mio strumento mi sento bene.
Enrico 3F violino
Suonare uno strumento molto divertente perch stai con i tuoi amici e perch conoscere la musica e suonarla unopportunit che entusiasma.
Lucrezia 3F flauto

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 51

Penso che siamo fortunati a poter suonare, simpara a stare insieme e ci si diverte
molto ed una bella soddisfazione ricevere i complimenti a fine concerto.
Camilla 3F violino

INTERVENTI

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In conclusione si pu affermare che la valorizzazione della scuola intesa come


luogo di promozione sociale e culturale, di ricaduta territoriale e di interazione
con le altre realt musicali presenti sul territorio costituisce una peculiarit del
corso ad indirizzo musicale della scuola Bresadola.
Esso diventato un fiore allocchiello per lIstituto comprensivo Trento 5, sia
per lindubbia qualit dellofferta formativa strumentale che per i risultati raggiunti dagli alunni, confermati nel tempo e sempre documentati da saggi, spettacoli musicali e concerti di notevole impegno.
Sicuramente ci dovuto al contratto educativo che impegna reciprocamente
scuola e famiglie nella realizzazione del progetto formativo allatto delliscrizione, previo superamento dellesame di ammissione ma, ad avviso dello scrivente, il merito principale di tale successo riconducibile alla professionalit e
continuit educativa, garantite da insegnanti di strumento musicale particolarmente competenti e preparati, sia sul piano disciplinare che su quello relazionale e motivazionale.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO A. GIORGI A. N. FRACCO FERENTINO (FR)


Elena Di Pucchio, Dirigente scolastico, presenta la scuola.
La storia
Lo studio dello strumento musicale nella scuola media statale di Ferentino
vanta una quasi ventennale tradizione. Lattivit ebbe inizio in forma sistematica nella.s. 1992/1993, allorch fu istituita una sezione a Sperimentazione
musicale nella quale 24 allievi furono ammessi a seguire le lezioni di pianoforte,
flauto, violino e chitarra nellintento di integrare le attivit scolastiche con listruzione strumentale. Sotto la guida dei docenti la sfera delle attivit cominci a dilatarsi, promuovendo listituzione di una seconda sezione nella.s.
1999/2000, quando la disciplina entr a far parte dellOrdinamento della
scuola media italiana (con lemanazione della Legge 3 maggio 1999, n. 124) e
le due sezioni ad indirizzo musicale divennero Ordinamento.
Oggi, la scuola, offre la possibilit a tutti gli iscritti di intraprendere lo studio
di uno di questi quattro strumenti musicali: chitarra, violino, pianoforte, flauto
traverso. Tutti i ragazzi che scelgono lattivit, oltre ad avere a loro disposizione
una lezione individuale di strumento alla settimana, con il proprio docente,

Il merito
principale
di tale
successo
riconducibile
alla
professionalit
e continuit
educativa,
garantite
da insegnanti
di strumento
musicale
particolarmente
competenti
e preparati

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INTERVENTI

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52 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

fanno esperienza di Musica di insieme e come componenti dei gruppi musicali


formano lOrchestra della scuola. Solisti, gruppi orchestrali, hanno lopportunit di svolgere attivit performative durante lanno scolastico partecipando a
concerti, concorsi e rappresentazioni teatrali.
Le lezioni di Strumento musicale si svolgono durante le ore pomeridiane, in
orari e giorni che ogni studente concorda con il proprio docente, mentre le
prove generali di Orchestra e Coro sono inserite anche in orario mattutino per
consentire il lavoro interdisciplinare.
Fin dalla loro istituzione le classi a Ordinamento musicale hanno contribuito
in modo considerevole alla diffusione della Musica nella citt di Ferentino.
Lattivit didattica ha sempre riservato particolare attenzione alla propedeutica
musicale destinata anche agli allievi non iscritti alle specifiche sezioni e agli
scolari della scuola dellinfanzia e primaria dei Circoli cittadini. La propedeutica considerata sia nellaspetto teorico di informazione e preparazione allascolto, sia nellaspetto pragmatico del fare musica insieme.
Nel corso degli anni la scuola media di Ferentino diventata un punto di riferimento per le famiglie e per la comunit locale attraverso le varie iniziative
intraprese da e per gli alunni.

Il repertorio
Tra le attivit
caratterizzanti
che hanno
segnato
una profonda
innovazione
didattica,
la pratica
di Musica
di insieme
ha assunto
sempre
pi rilievo

La scelta dei metodi, degli studi e del repertorio ha subto negli anni una notevole evoluzione, sia per quanto riguarda la particolarit dellOrganico Scolastico (arricchito da gruppi vocali, percussioni, archi) sia per quanto riguarda
lattenzione rivolta alla necessit di legare tale scelta a motivazioni di carattere
interdisciplinare e di vissuto degli studenti.
Tra le attivit caratterizzanti che hanno segnato una profonda innovazione didattica, la pratica di Musica di insieme ha assunto sempre pi rilievo.
Questo aspetto si sempre pi ampliato per le innumerevoli possibilit di impiego che offre sia in termini di rielaborazione collettiva degli apprendimenti,
sia per lutilizzo nelle attivit interdisciplinari e nella produzione di lavori
destinati a esecuzioni pubbliche.
Nella pratica didattica di questa Scuola, infatti, la socializzazione al territorio
delle produzioni una prassi consolidata. Essa, infatti, assume un particolare
rilievo motivazionale in quanto permette allalunno di:

apprendere limportante disciplina dellOrchestra;


riscontrare un riconoscimento sociale;
mettere a disposizione della comunit i risultati della propria esperienza;
sviluppare lattivit concertistica, sia come elemento fondamentale del percorso didattico e formativo sia come servizio al territorio.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 53

Ai docenti consente di:


valorizzare la musica come parte fondamentale del nostro patrimonio artistico e culturale;
valorizzare la musica come fattore di crescita individuale e sociale, stimolo
allintelligenza, alla creativit e alla responsabilit;
privilegiare iniziative sistematiche e durature rispetto ai progetti occasionali.

INTERVENTI

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Teatro e musica insieme


Questo lavoro nasce dal riconoscimento dellalto valore formativo del fare musica insieme.
Si avvale del contributo e la collaborazione di accreditati musicisti con i quali
la scuola propone e sperimenta interessanti e innovative esperienze, tra gli altri
Ambrogio Sparagna, Simone Cristicchi, Tony Esposito, Valentina Ferraiuolo,
Michele Paulicelli.
La musica di insieme stimola la creativit, la socializzazione e lo scambio di
esperienze con i compagni, la capacit di ascolto di s e degli altri, il rispetto e
il riconoscimento delle regole.
Lobiettivo quello di dimostrare che il linguaggio della musica e la realt del
palcoscenico sono elementi di dialogo universali, a prescindere da et, lingua
e cultura, possono diventare un comune denominatore nella crescita e nella
formazione dei ragazzi.
Durante questi ultimi anni di lavoro, si voluto consolidare il progetto Teatro e Musica Insieme credendo sia nel principio della libert del linguaggio
musicale e teatrale, sia nei ragazzi quali migliori interpreti di un messaggio.
Il cartellone
Il cartellone dellOrchestra dei ragazzi ha promosso negli anni la conoscenza del
linguaggio teatrale e musicale nei luoghi ad esso deputato si citano alcune delle
attivit pi significative:
Favole in musica ritmi e fiabe sonore. Auditorium Terme di Pompeo di
Ferentino. In continuit con i Circoli Didattici Cittadini, con la partecipazione di allievi con bisogni educativi speciali.
Lezioni Concerto. Auditorium Terme di Pompeo di Ferentino. Ideate
dagli studenti della scuola e realizzate con la partecipazione di docenti e animatori con il compito di mantenere il dialogo con gli spettatori e approfondirne le esperienze di ascolto.
Le Arti delle Spettacolo e le Nuove Generazioni. Percorsi didattici, mirati
allOrchestra, al Coro, alla progettazione e realizzazione di costumi e sceno-

La musica
di insieme
stimola
la creativit, la
socializzazione,
la capacit
di ascolto di s
e degli altri,
il rispetto e il
riconoscimento
delle regole

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INTERVENTI

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grafie e alla recitazione. Sono state allestite e rappresentate al Teatro Comunale di Fiuggi: Aggiungi un Posto a Tavola con il Coro e lOrchestra dal vivo
della scuola media.
Narrazionitineranti. I linguaggi della musica e della narrazione. Laboratorio di Intercultura che affronta il tema dellaltro, spaziando dalla Letteratura dei Migranti alla Musica del Mediterraneo fra diversi generi e stili.
Terezin. Echi, Note dei Bambini del Campo di Sterminio.
Consueti Concerti annuali per il Giorno della Memoria. La Musica della
Shoah - Un Percorso per non Dimenticare.
Brundibr Opera per Ragazzi e Orchestra di Hans Krsa - Versione Terezin 1943. Gli alunni provenienti dalle classi ad Ordinamento musicale
hanno avuto loccasione di entrare in contatto con i diversi aspetti della musica classica. LOrchestra era formata da musicisti professionisti e dagli allievi.

I Concerti hanno avuto eco in tutta la Provincia e il patrocinio della Regione


Lazio e degli Enti locali.

Ensemble strumentale Orchestra Amadeus

LEnsemble
Strumentale
Orchestra
Amadeus
composto
da violini
e flauti
ha contribuito
in modo
considerevole
alla diffusione
della musica
a Ferentino
e Provincia

Fin dalla sua fondazione lEnsemble Strumentale Orchestra Amadeus composto da violini e flauti stato considerato uno dei migliori gruppi strumentali studenteschi della Provincia.
Ha contribuito in modo considerevole alla diffusione della musica a Ferentino
e Provincia.
Informata a principi didattici nuovi, la disciplina del lavoro di gruppo dellEnsemble Amadeus una delle basi su cui poggia tutta la didattica nella convinzione che sia la radice di un corretto sviluppo non solo artistico, ma anche
umano. Infatti, opinione comune, tra chi si occupa di didattica musicale,
che nella lezione collettiva tutte le proposte didattiche, dallascolto alla produzione vocale e/o strumentale, sono condivise e apprese dal gruppo.
Tra le molteplici attivit concertistiche svolte si citano:
A Passeggio con Mozart, rappresentato in occasione del 250 anniversario
della morte di W.A. Mozart.
Partecipazione al Festival Internazionale For Children.
ospite alla Master Class di Jazz di Alatri (FR) con il sassofonista Eric Daniel;
partecipazione a eventi culturali organizzati dagli Enti Locali e Provinciali.
Le suddette manifestazioni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e attestati da Enti pubblici e privati.

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Partecipazione a concorsi
Gli studenti delle classi a Ordinamento musicale hanno partecipato a diverse
edizioni del Concorso Nazionale G. Visconti di Roma, classificandosi ai
primi posti nelle categorie: Pianoforte, Flauto e Violino.
Inoltre, numerosi studenti proseguono i loro studi musicali nel Conservatorio
L. Refice di Frosinone con ottimi risultati.

INTERVENTI

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Gli ex alunni
Calicchia Valentin Adrian
Ha frequentato lordinamento musicale della scuola media Giorgi-Fracco di Ferentino nel triennio 2005-2008. Ha ottenuto il 3 posto nazionale al concorso G.
Visconti di Roma nella categoria Pianoforte. Frequenta il V ginnasio del Liceo
Classico Martino Filetico di Ferentino, iscritto al IV anno del corso di Pianoforte presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone.
Frequentare una scuola a indirizzo musicale ha significato per me scoprire il grande
mondo della musica in giovane et. Prima di imparare a suonare il pianoforte
amavo molto la musica ed ero desideroso di conoscere uno strumento musicale.
Suonando il pianoforte ho trovato ci che veramente cercavo: provare delle emozioni forti e coinvolgenti. Ho capito anche quale fosse la mia strada: la musica.
Quindi ho avuto la fortuna di incontrare un professore che ha saputo riconoscere e tirar fuori questo mio talento, infatti non solo mi ha dato delle lezioni
ordinarie ma ha anche provveduto a integrarle con musica dinsieme e concorsi
in cui sono riuscito a ottenere il terzo posto a livello nazionale. Il mio professore stato anche molto attento per quanto riguarda il proseguimento dei miei
studi (ovvero il Conservatorio); infatti mi ha proposto un repertorio pi che
idoneo per un buon esito dellesame dammissione che ho superato brillantemente. Per me questa scuola ha pienamente adempiuto agli obblighi del nome
che porta e, specialmente la nostra preside, stata propensa a finanziare e promuovere molte attivit musicali che grazie alla grande efficienza del corpo insegnante, hanno avuto tutte un grande successo. Per me la scuola media stata,
direi, di vitale importanza sia per lacquisizione di competenze musicali sia per
le esperienze umane che ho avuto con gli insegnanti che hanno saputo trasmettermi coerenza e responsabilit che riescono benissimo a fondersi con simpatia,
accoglienza e cordialit, qualit che deve possedere un vero musicista.
Lucia di Palma
Ha frequentato il corso di pianoforte presso la scuola media Giorgi-Fracco nel
triennio 2005-2008. Ha superato lesame di ammissione al Conservatorio nel mese
di luglio 2008. Attualmente frequenta il V ginnasio presso il Liceo Martino Fi-

Ho avuto
la fortuna
di incontrare
un professore
che ha saputo
riconoscere
e tirar fuori
questo mio
talento

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INTERVENTI

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Tutte le scuole
medie
dovrebbero
organizzare
dei corsi
pomeridiani
di musica

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56 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

letico di Ferentino e il III anno della Scuola di Pianoforte presso il Conservatorio


di Musica L. Refice di Frosinone.
Ho frequentato una scuola a indirizzo musicale per tre anni. nata qui la mia passione per il pianoforte, uno strumento che precedentemente avevo suonato solo
per passatempo e che, invece, in seguito ho cominciato ad amare e a studiare seriamente ogni giorno. La mia professoressa mi stata vicina in ogni situazione e,
grazie alla sua competenza e alla mia costanza nello studio, sono riuscita a ottenere buoni risultati. In terza media ho anche partecipato, insieme ad altri compagni di classe, pianisti violinisti, a un concorso nazionale tenutosi a Roma
riuscendo a ottenere un buon punteggio. Le lezioni, nonostante la severit della
professoressa, erano divertenti in quanto, oltre alle lezioni individuali, ve ne erano
anche alcune di musica dinsieme, alle quali partecipavamo tutti con esercizi di
solfeggio e di intonazione. Queste lezioni che inizialmente sembravano noiose, in
quanto il solfeggio per un ragazzino di 11-12 anni potrebbe sembrare pesante, garantisco che sono state fondamentali per lo studio del solfeggio in Conservatorio.
Dopo la scuola media, infatti, la mia insegnante ha provveduto diligentemente alla
mia preparazione, al fine di permettermi di sostenere lesame di ammissione al
Conservatorio, che ho superato con un buon voto. A mio parere tutte le scuole
medie dovrebbero organizzare dei corsi pomeridiani di musica, poich allet di
11 anni pu nascere la passione per la musica e ogni professore pu riconoscere
e tirar fuori il talento da coloro che non sono consapevoli della loro bravura. Vorrei concludere dicendo che il corpo docente e lorganizzazione della scuola sono
stati molto efficienti e voglio rivolgere un ringraziamento particolare alla mia professoressa, perch, se ora mi trovo al terzo anno di solfeggio in Conservatorio e a
un buon punto nello studio del pianoforte, solo grazie a lei.

Gli allievi a.s. 2009/2010


Andrea Zeppa, III E, Classe di Violino, Prof.ssa Porro Patrizia
Mi presento, mi chiamo Andrea Zeppa e frequento la classe III E. In questi tre
anni di scuola media ho appreso a suonare il violino e a conoscere nuovi generi
musicali. Quando ho saputo che alle medie avrei suonato il violino mi sono lamentato perch il violino era lultimo strumento che avrei voluto suonare, ma,
da quando ho cominciato a suonarlo, mi sono reso conto che mi procurava
una grande gioia. Vedendo i compagni di terza che suonavano, volevo diventare bravo quanto loro. Una delle pi grandi emozioni che ho provato stato
suonare il primo concerto, ma quella pi bella in particolare stata lopera
Brundibar che mi ha fatto crescere in bravura con lo strumento; sono state
anche belle le prove con altri strumenti e con il coro. In quelle occasioni mi
sono sentito orgoglioso di me. Adesso che cominciato il nuovo anno spero di
provare belle emozioni come quelle degli anni passati.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 57

Denise Noce, III D, Classe di Violino, Prof.ssa Porro Patrizia


Salve a tutti, mi chiamo Denise Noce, frequento la classe III D e il corso di
violino da tre anni. Questi tre anni di violino mi hanno permesso di vivere
molte esperienze. Il fatto di suonare uno strumento nuovo entusiasmante!
Allinizio pu sembrare noioso dato che si deve lavorare molto sulla posizione
delle dita, sullintonazione, sul tempo. Ma superata questa fase, i risultati sono
bellissimi. I brani che abbiamo eseguito sono stati semplici ma anche complicati, famosi e non famosi. I miei compagni pi bravi hanno partecipato a diversi dei Progetti, io a due: il primo Brundibar. Questo progetto tratta
dello sterminio degli ebrei nel campo di Terezin. Per realizzarre questo progetto abbiamo fatto delle prove dorchestra con vari strumenti. Il secondo
progetto La Buona Novella che racconta la storia di Ges. Anche per questo progetto abbiamo suonato in orchestra. Ora sono convinta che il violino
mi piace; suonare il violino mi ha messo in grado di ascoltare meglio ogni
tipo di melodia. A volte riesco anche a capire il tempo. Ascolto meglio le parole e ho imparato pi della normale lezione di musica compresa nellorario
scolastico. Sono fiera di aver scelto il violino. Ho intenzione di sostenere lesame per il Conservatorio e, se andr bene, continuer. Questi anni di scuola
mi hanno insegnato molto e ne sono felice.
Sevastianov Gleb, III F, Classe di Violino, Prof.ssa Olga Zagorovskaia
Sono un ragazzo di 13 anni e ormai da tre anni studio uno strumento musicale
particolare: il violino. Tutto inizi dalla prima lezione di strumento quando
presi in mano il violino; gi dalle prime note capii che mi piaceva. Continuando
nello studio, mi affezionai sempre pi e, con il passare del tempo, cominciai a
far parte di una orchestra e provai per la prima volta cosa vuol dire suonare davanti a un pubblico e ricevere degli applausi. Per me il violino uno strumento
meraviglioso e voglio continuare a scoprirlo. In tutto questo percorso la mia
professoressa mi stata sempre vicino con professionalit e pazienza.
Caterina Paris, III E, Classe di Violino, Prof.ssa Olga Zagorovskaia
Ormai, sono tre anni che suono il violino. La mia professoressa mi ha fatto innamorare di questo strumento nobile e impegnativo che non conoscevo
prima. Ho imparato a riconoscere le note sul pentagramma, a metterle in pratica sullo strumento e ho conosciuto la vita di alcuni musicisti famosi. La nostra preside ci ha permesso di eseguire vari concerti, partecipare ad audizioni
e concorsi musicali che mi sono stati di grande aiuto. Ho imparato a suonare
da sola in pubblico oltre a stare insieme con gli altri ragazzi. Quando suono
da sola provo tanta felicit ma, se suono davanti a delle persone, provo moltissima ansia. Secondo me per avere una preparazione migliore, far amare ai
bambini gi da piccoli il violino, si dovrebbe insegnarlo nelle scuole elementari o persino allasilo.

INTERVENTI

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Suonare
uno strumento
allinizio pu
sembrare
noioso dato
che si deve
lavorare molto
sulla posizione
delle dita,
sullintonazione,
sul tempo.
Ma superata
questa fase,
i risultati sono
bellissimi

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INTERVENTI

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58 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Giada Palombo, III F, Classe di Chitarra, Prof. Cristiano Poli Cappelli


La Musica accompagna la nascita del Mondo e la comparsa delluomo. Ogni
suono melodioso compone una piccola sinfonia: il canto degli uccelli, il fruscio dolce dellacqua. Tutti i momenti pi belli e importanti sono sottolineati
dalla musica. Cambiano i tempi, i gusti, ma la musica eterna. Oggi, qualcuno,
pensando al nostro mondo caotico si interroga su quale ruolo le arti rivestano
per noi giovani. vero, per, che noi ragazzi con le nostre emozioni, sensazioni
e stati danimo cerchiamo nuovi modi per esprimerci. Oltre ai gesti e alle parole, la musica ci viene in aiuto e nello stesso tempo accende un piccolo faro
che ci porta a sperare che un giorno tutta la musica sar riscoperta! Quanto
bello esprimere i miei sentimenti con la chitarra! In alcuni momenti, come
se diventasse la mia migliore amica, la mia compagna di viaggio, ma gli attimi
pi belli sono quando si suona insieme e il tutto diventa davvero fantastico!
Beh, questo tutto! Mi rivolgo a voi ragazzi: scoprite la musica e lamerete!

Gli insegnanti

Il compito pi
gratificante di
un insegnante
quello di
accompagnare
i ragazzi
in un cammino
di conoscenza
e di crescita
personale

Prof. Cristiano Poli Cappelli, docente di Chitarra Classica


Descrivere cosa rappresenti lesperienza dellordinamento musicale e dellinsegnamento dello strumento musicale nelle scuole medie non affare semplice.
Spesso, quando si parla di musica allinterno della scuola dellobbligo, si finisce
col dare a questa parola il significato di attivit ricreativa, superflua, poco importante. Lordinamento musicale ha formalmente superato il suo carattere sperimentale ma resta difficile dare piena dignit allinsegnamento dello strumento
musicale. Lo studio di uno strumento musicale pu divenire unesperienza formativa senza pari nella crescita di un individuo. Il compito pi gratificante di
un insegnante quello di accompagnare i ragazzi in un cammino di conoscenza
e di crescita personale, quello di fornire i mezzi e gli strumenti per consentire ai
ragazzi di diventare esseri umani consapevoli che sappiano relazionarsi agli altri,
che abbiano consapevolezza dei propri mezzi e sappiano metterli a frutto.
Lo studio di uno strumento musicale sviluppa nei giovani potenzialit su cui
le altre materie di studio spesso non riescono a influire: capacit psicomotorie, di coordinazione, espressive, percettive, manuali. Ma, soprattutto, studiare uno strumento porta i ragazzi a relazionarsi con i propri coetanei, a
interagire e favorisce nuove modalit di espressione dei propri sentimenti e
delle proprie emozioni. Lo studio di uno strumento una ricchezza incommensurabile a livello educativo perch fornisce ai ragazzi un mezzo per poter
esprimere le proprie paure, difficolt, sensazioni in unet in cui non si pienamente consapevoli della propria individualit: grazie allesperienza dellinsegnare musica (e fare musica assieme ai giovani) noi docenti abbiamo il
privilegio di accedere al mondo misterioso di questi ragazzi.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 59

Prof. Stefano Spallotta, docente di Chitarra Classica


La mia prima esperienza di docenza nelle scuole a indirizzo musicale risale
alla.s. 2004/2005, e da allora ho avuto modo di sviluppare una mia personale
opinione sulla utilit e sulla ricaduta educativa che tali scuole e i loro operatori
hanno sullo sviluppo delle competenze degli studenti. In primo luogo, limpatto delle attivit strumentali sulle esperienze scolastiche caratterizzante a
volte in maniera totale.
Sia gli strumentisti che i loro colleghi dei corsi ordinari, infatti, trovano nuova
linfa dalle attivit, dai Progetti, dalle iniziative che vengono dalla possibilit di
schierare un gruppo orchestrale piuttosto che sviluppare uno spettacolo musicale vero.
Gli studenti, come ho sempre riscontrato (con delle inevitabili eccezioni a conferma della regola), hanno una motivazione profonda, che viene dal fatto di vivere una dimensione nuova e stimolante. Nel dettaglio, la classe di chitarra di
cui sono responsabile, oggetto di grande interesse da parte degli studenti; la
natura dello strumento, sicuramente, si adatta benissimo allo spirito di condivisione e conoscenza che deve essere comunicato in questi tre anni fondamentali per la loro formazione di base.
La didattica chitarristica, in particolare, permette di stratificare le competenze
in modo appropriato, risultando adeguata e valida a diversi livelli di fruizione.
Rimane aperto a mio avviso linterrogativo sulla direzione verso la quale orientare i discenti, se far prevalere quel senso ludico del gioco senso-motorio, oppure spingere sulla qualificazione del percorso formativo per divenire un valido
trampolino di lancio verso future esperienze didattiche.
La validit del corpo docente che ho incontrato nella mia breve presenza allinterno della scuola media, unita alla lungimiranza e alla tenacia assoluta di molti
dei miei Dirigenti scolastici (i primi a credere fortemente nel valore e nella risorsa rappresentata dagli indirizzi musicali), dimostrano non solo che entrambe
le strade sono possibili, ma che entrambe convivono tranquillamente nellordinariet dellattivit didattica, qualificando de facto i corsi a indirizzo musicale
a valore assoluto nella formazione musicale di base nel nostro Paese.

ISTITUTO COMPRENSIVO L. PIRANDELLO - CANICATT (AG)


Teresa Maria Rita Buscemi, Dirigente scolastico, presenta la scuola.
LIstituto Comprensivo Luigi Pirandello insiste su due quartieri periferici
del Comune di Canicatt in provincia di Agrigento, dove profondo il disagio economico, culturale e sociale. Nel quartiere detto Oltre Ponte si
trova la scuola secondaria di I grado che dallanno scolastico 1991/1992
offre agli alunni la possibilit di poter richiedere liscrizione alle classi a indirizzo musicale.

INTERVENTI

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Gli studenti
hanno
una
motivazione
profonda,
che viene
dal fatto
di vivere
una
dimensione
nuova
e stimolante

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INTERVENTI

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La scelta
collegiale
delladesione
alla
sperimentazione
trov
un immediato
riscontro
nel territorio

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60 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

La scelta collegiale delladesione alla sperimentazione trov un immediato riscontro nel territorio, cos negli anni a venire le classi diventarono corsi completi, dove venivano impartite lezioni di Strumento musicale.
Oggi nellistituto funzionano ben due corsi a indirizzo musicale che costituiscono un vanto per la nostra scuola.
Nella fase dellorientamento che precede la scelta della secondaria di I grado, i
docenti di Strumento musicale incontrano i genitori degli alunni a cui comunicano lorganizzazione dei nostri corsi e le possibilit offerte dallo studio dello
strumento nel proseguo della loro formazione, per consentire, gi allatto delliscrizione, una scelta consapevole sulla base di unofferta formativa ben definita.
Gli alunni che manifestano la volont di frequentare i corsi a indirizzo musicale devono indicarlo nella domanda di iscrizione, dove possono esprimere una
preferenza, con valore indicativo, per uno dei quattro strumenti musicali di
cui si garantisce linsegnamento nellistituto. Sar, poi, una Commissione composta dai docenti delle classi di concorso strumentali e di musica, a valutare lattitudine dei candidati rispetto alle scelte indicate e a confermare o suggerire lo
studio dello strumento pi adatto alle potenzialit possedute. La stessa Commissione, dato lelevato numero di candidati che richiedono liscrizione ai corsi
strumentali, procede in seguito alla compilazione di apposite graduatorie e alla
formazione delle classi di Strumento musicale.
Dopo gli adempimenti preliminari, agli alunni e alle loro famiglie, vengono comunicate le modalit di funzionamento dei corsi, lorario delle lezioni, larticolazione interna delle diverse attivit: solfeggio, lezione individuale, musica dinsieme,
musica per piccoli gruppi, ascolto partecipativo, esibizioni individuali e/o collettive.
Gli strumenti di cui si garantisce linsegnamento sono:

Pianoforte
Chitarra classica
Clarinetto
Violino

Si perfeziona, cos, laccesso a un curricolo integrato finalizzato a una sempre


pi completa formazione della persona.
La preparazione teorico-pratica che si acquisisce al termine del triennio nei
nostri corsi a indirizzo musicale consente agli alunni di poter continuare gli
studi sia nei licei musicali che presso il Conservatorio o semplicemente di poter
continuare a coltivare la passione per la musica oltre il contesto scolastico.
Fin dal primo anno, lo studio dello strumento musicale assegnato favorisce la
crescita dellalunno e agevola il suo processo di maturazione globale. Man mano
che le competenze specifiche nello studio dello strumento musicale vengono acquisite, gli alunni cominciano a costruire la propria identit musicale e ad appassionarsi allo studio della disciplina.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 61

Tutto ci consente loro di sentirsi parte integrante di un gruppo, dove il successo collettivo il frutto dellimpegno individuale; si maturano, inoltre, abilit sociali che spesso hanno consentito linstaurarsi di un clima di benessere che
ci ha permesso di ridurre notevolmente la dispersione scolastica.
Particolare attenzione viene rivolta al raccordo con le attivit antimeridiane, che
viene garantito da unattenta progettazione annuale degli interventi educativi,
dalla condivisione delle scelte organizzative, dalla collegialit diffusa nei diversi
ambiti di progettazione e di intervento. Le tematiche da affrontare nelle unit
di apprendimento interdisciplinari vengono scelte tenendo conto della valenza
educativa di tutte le discipline compresa quella dello strumento musicale. Conseguentemente la valutazione degli apprendimenti, nel rispetto dei criteri fissati dal Collegio dei Docenti, pur tenendo conto di tutte le variabili che
possano intervenire nello studio dello strumento musicale, procede a uniformare gli esiti, intermedi e finali, a quelli delle altre discipline curriculari. Inoltre lattiva partecipazione dei docenti dellindirizzo musicale, in seno agli organi
collegiali (consigli, collegio, commissioni programmati in tempo compatibile
con il loro orario di servizio settimanale) testimonia la professionalit, limpegno e lattenzione per tutti gli adempimenti connessi allattivit didattica.
Ritenuto, quindi, che la pratica laboratoriale si colloca nel quadro del progetto complessivo di formazione della persona, secondo i principi generali
messi in atto nella scuola dellinfanzia, primaria e secondaria di I grado, in
modo da fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, una
maggiore capacit di lettura attiva e critica della realt, una ulteriore opportunit di conoscenza e di espressione e un contributo al senso di appartenenza
sociale, allo scopo di consolidare le attivit legate allo studio dello strumento
musicale, gli organi collegiali del nostro istituto, nellanno scolastico
2008/2009, nella progettazione dei PON F.E.S.R., hanno previsto lallestimento di un Laboratorio Musicale con un finanziamento pari a 10.000,00
(Formulario Progetti Infrastrutture Num. AOODGAI 8124 del 15-07-2008
Azione: B 1.C Laboratori e strumenti per lapprendimento delle competenze
di base nelle istituzioni scolastiche del I ciclo Musica). Tutto ci allo scopo
di potenziare lapprendimento delle competenze di base e ampliare il modesto numero di materiale strumentale in dotazione, in modo tale da creare condizioni atte a favorire:
lefficacia metodologica;
il pieno sviluppo delle capacit cognitive, psicologiche e relazionali;
il potenziamento di momenti e processi formativi, interattivi e associativi,
che vadano oltre laccrescimento musicale, attraverso la scelta di un repertorio di musiche di vario genere, riconducibili a identit e culture vicine e
lontane e prodotte da autori provenienti da esperienze musicali diverse.

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Fin dal primo


anno, lo studio
dello
strumento
musicale
assegnato
favorisce
la crescita
dellalunno
e agevola il suo
processo
di maturazione
globale

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INTERVENTI

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Nel corso
degli anni
gli alunni
si sono sempre
distinti
in Rassegne
e Concorsi
sia esibendosi
da solisti,
che in
formazioni
cameristiche

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62 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Quanto alle principali attivit degli alunni dei nostri corsi a indirizzo musicale
doveroso sottolineare quanto segue: allinizio di ogni anno scolastico, essi,
nelle diverse formazioni in cui sono soliti esibirsi, vengono coinvolti con diverse
tipologie di performance collettive e individuali, nellorganizzazione della annuale Festa dellaccoglienza e degli incontri per lOrientamento, nei Progetti
in rete con le scuole della Provincia di Agrigento, nelle varie manifestazioni a
carattere rappresentativo, promozionale oltre che artistico sia nel territorio comunale che in quello provinciale, regionale e nazionale. Nel corso degli anni
gli alunni si sono sempre distinti in Rassegne e Concorsi Provinciali, Regionali,
Nazionali ed Europei, sia esibendosi da solisti, che in formazioni cameristiche
e in ensemble. Un ensemble distituto che risulta composto da circa da cinquanta elementi perfettamente integrati.
Lensemble del nostro istituto, si distingue per il livello delle esecuzioni, per
la compostezza e lordine manifestato durante linterpretazione dei brani musicali proposti, per tali motivi stato pi volte invitato a esibirsi in manifestazioni pubbliche organizzate da Enti e associazioni presenti nel territorio,
dallamministrazione comunale di Canicatt (manifestazioni natalizie, commemorazioni, feste, ecc.) e dai Clubs Service quali Lions, Rotary, Kiwanis.
Non sono mancate, inoltre, occasioni in cui le esibizioni erano finalizzate a
scopi umanitari e sociali atti a sviluppare negli alunni atteggiamenti di solidariet e di condivisione.
Nel Piano dellofferta formativa, infine, allo scopo di consolidare e diffondere
la vocazione musicale del nostro istituto sono previsti nella sezione riservata ai
progetti finalizzati al raggiungimento del successo formativo i seguenti interventi
didattici in forma laboratoriale:
laboratorio ritmico-percussivo per le classi della scuola secondaria di I
grado (contribuisce a integrare e completare la formazione dellensemble
distituto).
vivaio musicale per tutte le classi della scuola secondaria di I grado che non
si avvalgono dello studio dello strumento musicale.
gospel e coralit per tutte le classi della secondaria di I grado allo scopo di
coniugare lesecuzione strumentale con linterpretazione canora.
Mentre nella sezione delle iniziative finalizzate allorientamento, interno per gli
alunni frequentanti il segmento della scuola primaria dellistituto ed esterno per
tutti gli alunni delle quinte classi dei diversi circoli didattici presenti nellambito comunale, prevista lattivazione dei seguenti laboratori:
alfabetizzazione musicale finalizzata allacquisizione dei fondamenti della
disciplina musicale per le classi quinte della scuola primaria;

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 63

progetto Il mondo sonoro delle filastrocche, per sviluppare il primo approccio al mondo musicale e per consolidare le pratiche sonore avviate nella
scuola dellinfanzia, per le classi prime della scuola primaria.

INTERVENTI

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La pratica dello strumento musicale rappresenta una preparazione completa


al proseguimento degli studi musicali presso Licei musicali e Conservatori.
Rappresenta, per chi lo desidera, il primo passo verso una formazione professionale, a riguardo si riporta testimonianza di due ex alunni e docenti della
nostra scuola:

Luigi Cuva un alunno/docente illustre


Avevo 11 anni quando ho fatto gli esami attitudinali per lingresso al corso
sperimentale di strumento musicale nella, allora, scuola media Luigi Pirandello di Canicatt. Non fui tanto contento della mia collocazione nella classe
di clarinetto, in quanto la mia aspirazione era quella di diventare pianista, ma
alla fine sono diventato un clarinettista contento!
Per tre anni ho seguito il corso di clarinetto svoltosi nelle ore pomeridiane,
partecipando a varie manifestazioni scolastiche sia da solista che in piccole formazioni di ensemble. La mia prima esibizione pubblica avvenne a 11 anni, nel
mese di febbraio del 1992, presso i locali della scuola media, siti nel quartiere
detto Borgalino, con il brano solista dal titolo Lullaby. Contento dellesperienza scolastica fatta, desideroso di continuare gli studi musicali, sia per passione che per i possibili sbocchi lavorativi, allet di 16 anni feci gli esami di
ammissione allIstituto musicale Vincenzo Bellini di Caltanissetta. Al termine del corso di studi, durato sette anni, ho conseguito il Diploma di Clarinetto nel luglio del 2003. Durante il corso degli studi ho continuato a esibirmi
sia da solista che in formazioni da camera e orchestrali, tanto da raggiungere
un elevato numero di titoli artistici; titoli che mi hanno permesso di formarmi
musicalmente, di conoscere nuove realt musicali, di accedere alle graduatorie
provinciali del 2004 per la classe di concorso di clarinetto con un ottimo punteggio artistico. Il mio obiettivo, infatti, era diventato linsegnamento presso le
scuole medie a indirizzo musicale. Nellanno 2006 arriva la mia prima nomina
di docente di clarinetto presso la scuola secondaria di I grado nel comune di
San Giovanni Gemini. A seguito della nomina a docente di clarinetto presso
lI.C. L. Pirandello nellanno scolastico 2007/2008 mi ritrovo collega di coloro che furono i miei insegnanti. Consapevole del valore che ha avuto la formazione musicale e strumentale nella realizzazione delle mie aspirazioni,
auguro a tutti gli alunni dellindirizzo musicale di sfruttare al massimo le loro
capacit e attitudini musicali al fine di poter realizzare le loro aspettative future.

Contento
dellesperienza
scolastica
fatta, allet
di 16 anni feci
gli esami
di ammissione
allIstituto
musicale
Vincenzo
Bellini di
Caltanissetta
dove ho
conseguito
il Diploma
di Clarinetto

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Il mio docente
di strumento
musicale
mi spinse
a proseguire
gli studi.
Intrapresi, cos,
un percorso
che mi avrebbe
portato
al Diploma
di Pianoforte

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64 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Pietro La Greca un alunno/docente illustre


Ho iniziato gli studi musicali allet di 11 anni presso la scuola media L. Pirandello di Canicatt.
Tutto nacque per gioco!
Non pensavo di poter intraprendere questo percorso, ma assistendo a una lezione di pianoforte di mia sorella, che frequentava il corso a indirizzo musicale,
fui colpito dal dolce suono di quello strumento. Decisi cos di sostenere le
prove attitudinali per accedere alla classe sperimentale e fui ammesso alla frequenza della classe di pianoforte.
Quante le esperienze nel corso dei tre anni concerti, esibizioni solistiche, ensemble per le quali non finir mai di ringraziare il maestro Stefano Tes, allora docente di pianoforte presso l I.C. L. Pirandello. Fiducioso nelle mie
capacit e nella forte motivazione che mi sosteneva nello studio, il mio docente
di strumento musicale segu in modo accurato la mia preparazione. Egli mi
spinse a proseguire gli studi musicali, prospettandomi la possibilit di conseguire un titolo di studio spendibile presso il Conservatorio. Intrapresi, cos, un
percorso che mi avrebbe portato di volta in volta a sostenere gli esami presso
lIstituto musicale di Caltanissetta e ad arrivare finalmente, nellOttobre del
2005, al Diploma di Pianoforte. Subito dopo, ritenendo che lobiettivo raggiunto non fosse un punto di arrivo ma di partenza, per affinare le mie potenzialit decisi di proseguire gli studi partecipando a diversi corsi di
perfezionamento che ancora oggi continuo a frequentare. Nel 2007 mi iscrissi
al Biennio abilitante per la formazione dei docenti e nel giugno del 2009, grazie a questo ulteriore titolo, potei accedere alle graduatorie a esaurimento delle
classi a indirizzo musicale e iniziare cos a lavorare. Con tanta soddisfazione
da settembre 2009 insegno nella scuola dove tutto inizi e mi ritrovo, inoltre,
collega di coloro che furono i miei insegnanti.
Spero che la mia esperienza possa indirizzare tutti gli alunni motivati e volenterosi a intraprendere gli studi accademici, ricordandosi che solo la costanza
nello studio, lamore e la passione per la musica permettono di raggiungere
traguardi importanti.
Docenti di Strumento musicale in servizio nellanno scolastico in corso
Leonardo Amoroso Raimondo Mantione

Chitarra

Luigi Amico Sergio Cutrera

Violino

Nunzia Luca Pietro La Greca

Pianoforte

Gino Sgroi Carmelo Farruggio

Clarinetto

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 65

LINSEGNAMENTO DELLO
STRUMENTO MUSICALE
NELLA SCUOLA
DELLOBBLIGO
PRIMI PROVVEDIMENTI NORMATIVI

di
Fabrizio Emer

Il Decreto del Ministero della Pubblica Istruzione 8 settembre 1975 rappresenta il primo passo verso listituzione dellinsegnamento dello strumento musicale nella scuola dellobbligo: le scuole possono avviare corsi sperimentali
triennali ad orientamento musicale.
I primi corsi sono attivati nella provincia di Milano; in seguito la sperimentazione si estende alle province di Bari, Catania e Roma attraverso lemanazione
di altrettanti decreti. Sono in tutto diciotto le scuole medie che nel 1975 attivano insegnamenti aggiuntivi rispetto allorario curriculare nei quali gli alunni
imparano a suonare uno strumento musicale.
Nel decreto si legge che i corsi triennali vengono istituiti, considerata lopportunit di promuovere una sperimentazione in cui linsegnamento delleducazione musicale connesso con lo studio di strumenti musicali sia integrato nel
contesto delle altre discipline, al fine di evidenziare la capacit formativa ed
orientativa della musica attraverso uno studio non strettamente tecnicistico e
nozionistico, ma principalmente culturale, propedeutico per eventuali prosecuzioni nello studio della musica; pertanto la sperimentazione prevede linsegnamento delleducazione musicale per tre ore settimanali per classe integrato
dallo studio di uno strumento musicale, secondo programmi e metodologie
che saranno stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico (organo preposto al
controllo e alla verifica della sperimentazione).
Fino al 1980 singoli decreti regolano in modo diverso, da provincia a provincia, listituzione dei corsi sperimentali di strumento musicale:
A.S.

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scuole

1975/76

18

1976/77

19

1977/78

30

1978/79

34

1979/80

58

Il Decreto
del Ministero
della Pubblica
Istruzione
8 settembre
1975
rappresenta
il primo passo
verso
listituzione
dello
insegnamento
dello
strumento
musicale
nella scuola
dellobbligo

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Il Decreto
ministeriale
3 agosto 1979
ha lo scopo
di razionalizzare
la
sperimentazione,
introduce
elementi
di omogeneit
sul piano
organizzativo
e strutturale

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66 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Si deve al Ministro Malfatti il primo tentativo di una definizione legislativa


dei corsi sperimentali diventati poi a indirizzo musicale: il 15 aprile del 1977
il Consiglio dei Ministri approva un suo disegno di legge che prevede in ogni
provincia listituzione di una scuola a orientamento musicale per la quale avrebbero dovuto essere determinati gli adattamenti del piano di studi in relazione
al predetto orientamento, i criteri di reclutamento dei docenti delle discipline
musicali, le modalit di soppressione delle scuole medie annesse ai Conservatori di musica.
Il disegno di legge non trova applicazione per lo scioglimento anticipato delle
Camere ma le Istituzioni recepiscono lopportunit di una scuola media che
valorizzi linsegnamento di uno strumento musicale nel percorso formativo
degli alunni.
Il Decreto ministeriale 3 agosto 1979 conduce in questa direzione: ha lo scopo
di razionalizzare la sperimentazione, introduce elementi di omogeneit sul
piano organizzativo e strutturale con notevole vantaggio per la programmazione annuale dei corsi stessi.
A partire dal prossimo anno scolastico 1979/80, sono istituiti, sperimentalmente,
corsi triennali di scuola media ad indirizzo musicale presso le sedi in elenco allegate.
I corsi, comprendenti da un minimo di tre ad un massimo di cinque specialit strumentali, sulla base di quelle previste nel quadro dei corsi principali dei conservatori
di musica e precisamente: pianoforte, violino, violoncello, oboe, clarinetto, flauto,
corno e tromba, si svolgeranno nelle prime classi per estendersi gradualmente, negli
anni scolastici successivi, nelle seconde e nelle terze. Oltre allo studio degli strumenti musicali indicati al comma precedente, ammesso anche lo studio della chitarra classica.

Il Decreto, istituendo in via sperimentale linsegnamento dello strumento musicale nella scuola media, costituisce il primo provvedimento verso lintroduzione della pratica musicale nella scuola dellobbligo.
Nel Decreto sono indicate modalit didattiche e organizzative: La sperimentazione musicale prevede quattro ore di insegnamento di materie musicali alla
settimana, cos suddivise: tre ore di educazione musicale (teoria-solfeggio e dettato musicale comprensive delle ore di educazione musicale curriculari); unora
di strumento musicale, impartita in due mezze ore individuali da effettuare, a
distanza di giorni, due volte alla settimana. Alla lezione di strumento musicale
prenderanno parte due alunni per volta, che saranno impegnati per mezza ora
in lezione individuale, per unaltra mezza ora in ascolto partecipativo.
Le istituzioni scolastiche dove attivare i corsi sono individuate tra le scuole
medie che offrono, sul piano didattico-organizzativo, i requisiti necessari per
lattuazione del particolare tipo di esperimento ed in particolare: disponibilit
di locali idonei e di orario pieno anche nelle ore pomeridiane accertati dal mi-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 67

nistero; disponibilit, nellambito della provincia, di personale docente particolarmente qualificato per gli insegnamenti specialistici adottati nel corso, accertata dalla commissione di cui allart. 7, sufficiente numero di aspiranti forniti
dei requisiti necessari per frequentare con profitto le materie musicali.
interessante rilevare che il Decreto allarticolo 6 prescrive lunitariet della
classe a indirizzo musicale identificandone di fatto il distintivo e peculiare valore pedagogico: Per ovvi motivi pedagogico-didattici, la classe, ad indirizzo
musicale deve avere carattere unitario e sar costituita da alunni tutti appartenenti alla stessa sezione.
Questi sono i passi normativi che hanno regolamentato le SMIM fino al 1985.

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ASSETTO DELLE SMIM NEL 1985 E VERIFICA


DELLA SPERIMENTAZIONE
Si registra gi dalle prime attivazioni di corsi musicali una diversa richiesta territoriale, a livello provinciale e regionale. Questa difformit non ha consentito
unomogenea distribuzione delle scuole: a distanza di dieci anni nel 1985 in
Lombardia 5 province su 9 attivano 30 corsi di strumento musicale, il 36% di
tutte le SMIM, nel Lazio 4 province su 5 istituiscono 16 corsi (di cui 13 nella
sola citt di Roma) equivalenti al 19%, segue la Sicilia con 4 province su 9 per
un totale di 8 corsi istituiti.
Complessivamente nel 1985 le SMIM sono 92 con 282 cattedre di strumento
e un totale di circa 8000 alunni.

Nel complesso
nel 1985 le
SMIM
sono 92 con
282 cattedre
di strumento
e un totale
di circa 8000
alunni

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68 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Province con il numero delle scuole a indirizzo musicale avviate nel 1985:
Ancona

Arezzo

Bari

Brescia

Brindisi

Caserta

Catania

Como

Cuneo

Enna

Firenze

Frosinone

La Spezia

Latina

Lecce

Macerata

MiIano

20

Novara

Oristano

Padova

Palermo

Parma

Pavia

Perugia

Pesaro

Potenza

Reggio Calabria

Ravenna

Rieti

Roma

13

Siracusa

Taranto

Varese

VerceIli

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 69

Percentuale degli strumenti musicali insegnati:

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pianoforte 44%
violino 15%
chitarra 14%
flauto 11%
clarinetto 8%
tromba 3%
violoncello 1,65%
oboe 1,44%
corno 0,41%

(fonte MIUR Organico 1985/86)

Tra le informazioni acquisite dal Ministero sulle attivit di sperimentazione


musicale svolte dalle scuole fino al 1985 si segnalano alcune considerazioni che
evidenziano il positivo esito dellattivit musicale:
1. Le finalit contenute nel Decreto ministeriale 3 agosto 1979 possono dirsi raggiunte; alla fine del triennio gli alunni hanno ottenuto buoni risultati sia sul
piano didattico che sul piano dello sviluppo della personalit, raggiungendo una
maturazione umana pi consapevole e responsabile; i riflessi della sperimentazione musicale sono risultati nettamente positivi anche nellambito della programmazione educativa e didattica, permettendo unintegrazione di lavoro, non
solo con leducazione musicale curriculare, ma anche con tutte le altre discipline;
molti alunni apparentemente demotivati hanno potuto essere motivati a nuovi
interessi culturali, fino a presentarsi agli esami di ammissione al Conservatorio
e superarli felicemente.
2. Sono stati necessari particolari sforzi di adeguamento da parte delle scuole che
hanno iniziato lesperimento antecedentemente alladozione del predetto Decreto ministeriale del 1979, essendo partite sulla scorta di una normativa che,
non potendosi avvalere di precedenti esperienze, si limitava a contenuti di carattere generico; cosa che ha determinato una differenziazione di comportamenti da
provincia a provincia. Permangono, per lo stesso motivo, situazioni di difficolt,
in special modo presso scuole integrate a tempo pieno, ora divenute a tempo
prolungato, ove non si resa sempre possibile lorganizzazione di una classe unitaria ad indirizzo musicale, in quanto gli alunni frequentanti le materie musicali
previste dalla sperimentazione, provenivano da sezioni diverse. In alcuni casi si
cercato di attenuare le difficolt derivanti dalla eterogeneit della classe, con iniziative di musica dinsieme.
3. Linteresse degli alunni, salvo rari casi, stato costante ed ha prodotto risultati positivi in ordine allo sviluppo armonico della personalit contribuendo allarricchimento degli interessi culturali, in molti casi anche al di sopra delle aspettative.
Inoltre, una intesa fra i docenti delle materie curriculari ed i docenti delle mate-

Linteresse
degli alunni,
salvo rari casi,
stato
costante
ed ha prodotto
risultati
positivi
in ordine
allo sviluppo
armonico
della
personalit

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rie musicali, in generale, fa s che il programma di studio sia raccordato in modo


che gli alunni possano assolvere pienamente sia agli obblighi scolastici normali,
che a quelli derivanti dallapplicazione allo studio dello strumento musicale.
4. Dovunque possibile, sono stati instaurati buoni e costruttivi rapporti con teatri,
orchestre stabili e Associazioni musicali. Si sono registrati anche scambi di saggi
musicali degli alunni fra diverse scuole della stessa provincia.
5. Una percentuale di alunni, che varia dal 20% al 40%, lasciata la scuola media,
continua a frequentare gli studi musicali intrapresi nelle scuole medie sperimentali, nei Conservatori di musica, presso civiche scuole di musica o scuole private.
Numerosi alimentano le esperienze acquisite attraverso la pratica musicale in
complessi a carattere dilettantistico.

DA SPERIMENTAZIONE A ORDINAMENTO

Il Decreto
13 febbraio 1996
riconosce alla
sperimentazione
un valore
propedeutico
per la
continuazione
dello studio
dello strumento

Bisogna attendere diciassette anni dal Decreto del 1979 per lemanazione di
una norma che non solo definisce meglio lorganizzazione dei corsi ma affronta
anche problematiche di diffusione territoriale e di reclutamento dei docenti: il
Decreto 13 febbraio 1996.
Larticolo 1 contiene unimportante affermazione che riconosce alla sperimentazione, a differenza del Decreto del 1979, un valore propedeutico per la continuazione dello studio dello strumento: Gli stessi [corsi], pur non essendo
indirizzati a prevalenti prospettive specialistiche, non escludono, per la loro
specificit, una valenza funzionale e propedeutica alla prosecuzione degli studi
musicali. Non certamente un implicito riconoscimento di ammissione al
Conservatorio ma rappresenta certamente un passo avanti rispetto a quanto
stabilito dal Decreto precedente: N la promozione, n il giudizio finale analitico-orientativo di cui al comma precedente, per gli alunni dei corsi in argomento, costituiscono titolo di ammissione ai conservatori di musica.
significativa nellarticolo 2 la nuova articolazione dei gruppi strumentali: strumenti a tastiera, strumenti a corda, strumenti a fiato e strumenti a percussione.
Il Decreto del 1979 non prevedeva il gruppo di strumenti a percussione e limitava la sperimentazione a tre settori, tastiera, corda e fiato.
I corsi, comprendenti da un minimo di tre ad un massimo di cinque specialit strumentali, sulla base di quelle previste nel quadro dei corsi principali dei conservatori
di musica e precisamente: pianoforte, violino, violoncello, oboe, clarinetto, flauto,
corno e tromba, si svolgeranno nelle prime classi per estendersi gradualmente, negli
anni scolastici successivi, nelle seconde e nelle terze. Oltre allo studio degli strumenti musicali indicati al comma precedente, ammesso anche lo studio della chitarra classica.

Il D.M. 13 febbraio 1996 contiene anche un preciso riferimento alle finalit


educative:

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 71

concorrere a promuovere la formazione globale dellindividuo offrendo al


preadolescente, attraverso una pi compiuta applicazione ed esperienza musicale, della quale parte integrante lo studio specifico di uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa, di consapevolezza
della propria identit e, quindi, di capacit di operare scelte nellimmediato
e per il futuro;
consentire al preadolescente, in coerenza con i suoi bisogni formativi, una
consapevole appropriazione del linguaggio musicale nella sua globalit, inteso come mezzo di espressione e di comunicazione, di comprensione partecipativa dei patrimoni delle diverse civilt, di sviluppo del gusto estetico
e del giudizio critico;
fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di
svantaggio.
Il dettato normativo non solo incide negli assetti organizzativi ma attribuisce
per la prima volta un preciso riferimento pedagogico alla pratica musicale vista
anche come strumento di integrazione e di crescita personale.
Un importante complemento al dibattito sulla sperimentazione musicale rappresentato dallanalisi qualitativa-quantitativa dei corsi sperimentali a indirizzo
musicale nella scuola media realizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione
e pubblicata nel febbraio 1998. Il documento costituisce certamente una premessa e unindicazione per la fase successiva di assetto normativo che ha portato alla emanazione del D.M. 201 che ha previsto la riconduzione a
ordinamento della sperimentazione.
La Direzione Generale dellIstruzione Secondaria di I Grado avvia nel 1996
una attivit di studio sullo stato e sui risultati delle innovazioni introdotte nelle
scuole medie nellultimo decennio. Il monitoraggio ha riguardato le sperimentazioni attuate in diversi settori: seconda lingua straniera, informatica e corsi
sperimentali a indirizzo musicale.
In tale quadro, con decreto del 31 ottobre 1996 costituita una commissione
tecnico-scientifica presieduta dal prof. Loris Azzaroni, con il compito di condurre una valutazione della sperimentazione musicale in atto nelle scuole
medie. Le conclusioni dei lavori, che si sono svolti lungo lanno 1997, sono
state raccolte in un rapporto integrale acquisito dalla Direzione generale, ai
fini di una successiva diffusione.
Acquisiti i dati della sperimentazione musicale relativi al territorio nazionale nel
suo complesso, la Commissione ha esaminato le relazioni finali inviate alla Direzione generale nel corso della.s. 1995/1996 dalle scuole, riferite al triennio
precedente. Lanalisi delle relazioni ha posto in evidenza la necessit di raccogliere informazioni pi puntuali e articolate, in particolare riguardo a:

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Il dettato
normativo
attribuisce
per la prima
volta
un preciso
riferimento
pedagogico
alla pratica
musicale vista
anche come
strumento
di integrazione
e di crescita
personale

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Viene ribadita la
consapevolezza,
da parte
dei docenti,
del potenziale
educativo,
formativo
e orientativo
della musica,
intesa nella sua
pi ampia
molteplicit
di generi,
linguaggi, stili

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72 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

1. le caratteristiche strutturali delle scuole;


2. le motivazioni della richiesta di sperimentazione, la sua organizzazione e le
connesse procedure attuative; le problematiche inerenti allambito didattico-educativo; la tipologia e le modalit delle prove orientativo-attitudinali;
i criteri assunti ai fini della valutazione degli alunni e per la verifica della
sperimentazione; gli esiti e gli effetti delle eventuali indagini condotte dalle
scuole sullefficacia della sperimentazione considerata in rapporto alla ricaduta sul territorio;
3. lintegrazione della sperimentazione nel progetto metodologico-didattico
della scuola, le problematiche connesse alle attivit di musica dinsieme, le
strategie di lavoro adottate in relazione alla specificit della sperimentazione
musicale, lo spessore infra e interdisciplinare dei progetti educativi e della
loro attuazione.
La Sperimentazione musicale nelle scuole medie ha interessato, nella.s.
1996/1997, 418 istituzioni scolastiche, pari al 5% delle 8400 scuole medie
statali in tale numero le sezioni staccate sono state considerate come unit a
s stanti per un totale di 1375 classi, pari all1,6% del totale, e 29.656 alunni,
pari all1,7% del totale dei frequentanti. In questanno sono risultati in servizio 11.134 docenti di Educazione musicale; di questi 580 (dato stimato sulla
base del campione) vengono utilizzati per linsegnamento dello strumento. Per
far fronte allo studio strumentale si fatto ricorso anche a 1600 docenti non
di ruolo. I docenti che insegnano strumento sono pertanto 2180 in totale.
Sono pervenute risposte, in tempo utile per lelaborazione, da parte di 159 istituzioni scolastiche per complessivi 1252 questionari di cui 127 compilati da
docenti di Educazione musicale e 807 da docenti di strumento.
Le 159 scuole analizzate sono frequentate da 58.058 alunni e di questi 11.280
seguono i corsi ad indirizzo musicale (pari al 19,4%).
Nelle considerazioni finali del documento di sintesi emergono da un lato la
grande positivit delle attivit realizzate dalle scuole, ma anche alcuni dubbi relativi alle conseguenze didattiche nel quadro del rinnovamento dei contenuti
scolastici. In particolare viene ribadita la consapevolezza, da parte dei docenti,
del potenziale educativo, formativo e orientativo della musica, intesa nella sua
pi ampia molteplicit di generi, linguaggi, stili. E ci individuando almeno
due tipologie di obiettivi: da un lato un insieme di obiettivi comuni a tutta la
scuola dellobbligo, strettamente connessi con le finalit peculiari della scuola
di base; dallaltra un complesso di obiettivi fondati su quelle specificit che gi
oggi costituiscono un patrimonio che non pu e non deve andare disperso.
Dallindagine conoscitiva emerge che linsegnamento strumentale incide nel curricolo formativo ed educativo del preadolescente da un lato arricchendone le capacit danalisi, osservazione, riflessione, interpretazione e ascolto, dallaltro

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 73

sviluppandone la consapevolezza dellevento musicale come fatto partecipativo e le


capacit di socializzazione. Tale insegnamento contribuisce inoltre in modo significativo alla diffusione della cultura musicale, sia favorendo la crescita delle associazioni musicali e la valorizzazione dei complessi strumentali esistenti, sia
concorrendo allallargamento della base di fruizione della cultura musicale; questultimo fatto si rivela a sua volta come efficace strumento di risposta ai vuoti culturali e ideali che la rapida trasformazione della societ odierna sta producendo
nei giovani e quindi come strumento per la prevenzione del disagio giovanile.
Nellambito della valutazione complessivamente positiva degli esiti della sperimentazione, la Commissione ha riscontrato alcune disfunzioni che non consentono di
sfruttarne appieno le potenzialit sia sul piano culturale generale, sia su quello del
rinnovamento dei contenuti scolastici.
Lefficacia della sperimentazione, comunque, dipende in larga misura da quanto il
progetto sperimentale scaturisca da unattenta riflessione sia sulla situazione dellinsegnamento della musica e della cultura musicale nella scuola italiana, sia da unaccurata comparazione con ci che avviene negli altri Paesi sul piano della formazione
musicale non strettamente professionalizzante; essa, ancora, non potr non dipendere da unanalisi approfondita dei nuovi bisogni, delle nuove aspirazioni, delle
nuove tendenze interculturali e transculturali che, a livello musicale, si manifestano
tra le fasce giovanili nella realt contemporanea.
Il progetto sperimentale dovrebbe fondarsi a partire dalla consapevolezza, da parte
dei docenti, del potenziale educativo, formativo e orientativo della musica, intesa
nella sua pi ampia molteplicit di generi, linguaggi, stili. E ci individuando almeno due tipologie di obiettivi: da un lato un insieme di obiettivi comuni a tutta
la scuola dellobbligo, strettamente connessi con le finalit peculiari della scuola di
base; dallaltra un complesso di obiettivi fondati su quelle specificit che gi oggi costituiscono un patrimonio che non pu e non deve andare disperso.
Nellalveo delle specificit che caratterizzano il percorso sperimentale rispetto ai
percorsi tradizionali, lapproccio dei giovani alla dimensione sonora e musicale dovrebbe venire sviluppato secondo le caratteristiche di una pratica di ascolto, produzione e riflessione svincolata, in linea di principio, da modelli propri di scuole
professionalizzanti, e aperta comunque allo sviluppo della fantasia e della creativit.
Lascolto e la produzione, in particolare, dovrebbero venire intesi e sollecitati come
scoperta di una porzione delluniverso sonoro e musicale e continua ricerca di altre
porzioni di tale universo.
Se da una parte, dunque, nelle loro linee generali i corsi sperimentali ad indirizzo
musicale devono porsi come meta la formazione generale del preadolescente, dallaltra pur vero che tali corsi devono articolarsi secondo un complesso di attivit
teoretiche e pratiche che giungano a realizzarne appieno le peculiarit caratteristiche, sia in rapporto ai risultati ottenibili nel triennio di sperimentazione, sia in relazione ad un eventuale successivo approccio professionalizzante alla musica.
In un progetto di sperimentazione dovrebbero emergere con chiarezza le finalit
del percorso teso alla realizzazione di un modello curricolare integrato con un iter
disciplinare volto a sviluppare nei processi evolutivi dellalunno, unitamente alla
dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, improvvisativo-creativa,
estetico-emotiva; linsegnamento strumentale, quindi, nel quadro di una forma-

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Lapproccio
dei giovani alla
dimensione
sonora
e musicale
dovrebbe
venire
sviluppato
secondo le
caratteristiche
di una pratica
di ascolto,
produzione
e riflessione
aperta
allo sviluppo
della fantasia
e della
creativit

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Lattenzione
dovrebbe
essere posta
sugli obiettivi
specifici
dellIndirizzo
musicale

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74 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

zione pi ampia, potr offrire al preadolescente, attraverso lacquisizione di capacit


specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo delle proprie potenzialit, una maggiore
consapevolezza delle proprie emozioni, una pi avvertita coscienza di s e del modo
di rapportarsi al sociale, e la possibilit di orientarsi verso leventuale prosecuzione
degli studi musicali; infine, non va dimenticato che lIndirizzo musicale valorizza
con contributi significativi lofferta formativa della scuola e pone le premesse per una
qualificata azione di contrasto allemergente disagio giovanile; cos, nel contesto in
cui opera, la scuola assume un ruolo propositivo per la diffusione della cultura musicale, realizzando la sua funzione di centro di promozione culturale, sociale, civile.
In secondo luogo, lattenzione dovrebbe essere posta sugli obiettivi specifici dellIndirizzo musicale: lacquisizione della competenza strumentale, nella sua valenza tecnica, in quella interpretativa e in quella improvvisativo-creativa; la comprensione
dellevento musicale nei suoi parametri costitutivi; la conquista di un primo livello
di consapevolezza del rapporto tra manipolazione organizzata del proprio strumento
e stato emotivo; lappropriazione della funzione simbolica del linguaggio musicale;
la collocazione entro parametri storico-stilistici dellesperienza musicale acquisita
attraverso la pratica strumentale e lEducazione musicale.
Questi obiettivi sottendono una necessaria individuazione dei contenuti, come il
condurre gli alunni, mediante luso dei vari sistemi operativi definiti dalle specificit strumentali, ad acquisire, tra laltro, un adeguato possesso delle tecniche specifiche, a produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale, a
creare autonome elaborazioni di materiale sonoro allinterno di griglie predisposte.
Tali contenuti, attraverso lintegrazione con lEducazione musicale, contribuiscono
allacquisizione di capacit cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali
(melodia, armonia, ritmo, timbro, dinamica, agogica): acquisizione indispensabile
per interiorizzare tratti significativi del linguaggio musicale a livello sintattico, formale e stilistico. Se ci si sofferma infatti sulla considerazione che i contenuti dellEducazione musicale dei corsi sperimentali, e in particolare losservazione dei
fenomeni acustici, il riconoscimento degli attributi fisici del suono (esperiti anche
attraverso la reciprocit suono-emozioni), lapprendimento della notazione, delle
strutture metriche e ritmiche, si modellano con il necessario contributo della pratica strumentale, appare del tutto evidente che linsegnamento strumentale e lEducazione musicale, pur nella loro specificit, concorrono con pari dignit e valenza
al progetto complessivo di formazione musicale.
I procedimenti metodologici da adottare, anche per quanto attiene alle questioni basilari dellinfradisciplinarit e dellinterdisciplinarit, dovrebbero divenire oggetto
di particolare riflessione. Appare evidente, ad esempio, che, pur implicando le specifiche caratteristiche organologiche degli strumenti una diversa progressione nellapprendimento delle tecniche relative, la pratica della Musica dinsieme dovrebbe
venire intesa come uno strumento metodologico privilegiato per esperire concretamente, a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto, le succitate
categorie musicali fondamentali. In questo modo lEducazione musicale, opportunamente integrata con la Musica dinsieme, potrebbe divenire il luogo della riflessione e della formalizzazione anche a livello linguistico-verbale dellesperienza vissuta
nella pratica strumentale. Per non dire dellattenzione che, sia nellambito della Musica dinsieme sia in quello dellEducazione musicale, sia allinterno dellinsegna-

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14:59

Pagina 75

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 75

mento strumentale, si dovrebbe dare alla pratica vocale e allascolto, quali mezzi pi
immediati per la produzione dellevento musicale e per la sua recezione, in cui convergono comunicazione ed espressione.
Nellinsegnamento strumentale lascolto, in particolare, dovrebbe tendere a sviluppare nellallievo capacit discriminative e comparative, utili alla produzione e riproduzione di modelli esecutivo-interpretativi; nella Musica dinsieme lascolto dovrebbe
essere finalizzato a sviluppare anche capacit di controllo circa ladeguamento a modelli teorici basati sui parametri fondamentali della musica. La piena adozione di
procedimenti metodologici di tal genere potrebbe garantire quella condizione generale di infra ed inter-disciplinarit indispensabile per il buon esito della Sperimentazione Musicale: da una parte lapprendimento strumentale, integrato con quello
dellEducazione musicale, assicurerebbe un processo di apprendimento musicale unitario, ossia una piena attuazione dellinfradisciplinarit, dallaltra le articolazioni della
dimensione cognitiva messe in gioco da questo processo attiverebbero relazioni con
altri apprendimenti del curricolo, realizzando la condizione per linterdisciplinarit.
In un curricolo integrato delle Discipline musicali, la competenza strumentale dovrebbe essere intesa come dominio, a livello elementare, del sistema operativo dello
strumento in funzione di una corretta produzione dellevento musicale rispetto ai
suoi parametri costitutivi (struttura metrico-ritmica e struttura melodico-armonica
con le relative connotazioni agogico-dinamiche). Ci presuppone unintegrazione
con la competenza musicale generale, che si fonda fra laltro sul riconoscimento e
la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale, dei generi musicali e delle forme elementari, sulla capacit di collocare in ambito storico-stilistico
gli eventi musicali praticati, sulla produzione di melodie attraverso il mezzo vocale.
La valutazione dovrebbe fondarsi sullaccertamento del livello raggiunto dallalunno
in un ampio spettro di abilit, quali la capacit di lettura allo strumento, intesa
come capacit di correlazione segno-gesto-suono; luso e il controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva; la capacit di ascolto e di esecuzione
nella pratica individuale e collettiva; lesecuzione, linterpretazione e la rielaborazione strumentale del materiale sonoro, intese anche come livello di sviluppo delle
capacit creative. Tutto questo, ovviamente, nel quadro della preparazione musicale complessiva.

finalmente larticolo 11 comma 9 della Legge 3 maggio 1999, n. 124 (Disposizioni urgenti in materia di personale scolastico) a ricondurre i corsi sperimentali di strumento musicale a ordinamento. In tali corsi lo specifico
insegnamento di strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare
ed arricchimento dellinsegnamento obbligatorio delleducazione musicale.
Il conseguente Decreto Ministeriale 6 agosto 1999, n. 201, Riconduzione ad
ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai
sensi della Legge 3 maggio 1999. n. 124. art. 11. comma 9, non solo indica criteri organizzativi e di organico per i corsi musicali ma afferma anche importanti
principi di autonomia delle singole istituzioni scolastiche: La scelta delle specialit strumentali da insegnare effettuata dal collegio dei docenti tra quelle

INTERVENTI

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finalmente
larticolo
11 comma
9 della Legge 3
maggio 1999,
n. 124
a ricondurre
i corsi
sperimentali
di strumento
musicale
a ordinamento

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INTERVENTI

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14:59

Pagina 76

76 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

indicate nei programmi allegati, tenendo conto del rilevante significato formativo e didattico della musica dinsieme Nellambito dellautonomia organizzativa e didattica gli organi collegiali della scuola possono adeguare il
modello organizzativo di cui al presente decreto alle situazioni particolari di
funzionamento dei corsi, al fine di realizzare limpiego ottimale delle risorse,
anche prevedendo attivit di approfondimento, potenziamento e recupero.
Listituzione della classe di concorso strumento musicale nella scuola media
(cl. n. 77/A) per linsegnamento delle diverse specialit strumentali rappresenta probabilmente laspetto pi significativo del D.M. 201 per le implicazioni
sul reclutamento e sullo stato giuridico dei docenti.
La regolamentazione delle cattedre viene successivamente definita dalla Circolare Ministeriale 4 maggio 2000, n. 135 che, oltre a indicare la consistenza
provinciale di cattedre, stabilisce il modello organizzativo che sar oggetto di
molte deroghe nella distribuzione territoriale.
Fermo restando che nel modello organizzativo dei corsi a indirizzo musicale definito con D.M. 6 agosto 1999 la dotazione organica di quattro cattedre di
strumenti musicali diversi, si fa presente che, per agevolare il passaggio dei corsi
funzionanti con tre o con cinque strumenti al nuovo sistema ordinamentale,
consentito, nella fase transitoria, istituire cattedre anche tra scuole diverse.

Elenco posti di scuola media a indirizzo musicale ripartiti fra le dotazioni organiche provinciali di tutto il territorio
nazionale:
Province

Posti

Province

Posti

Province

Posti

AGRIGENTO

BRESCIA

24

FIRENZE

28

ALESSANDRIA

BRINDISI

13

FOGGIA

28

22

CAGLIARI

25

FORL

12

FROSINONE

12

ANCONA
AOSTA

CALTANISSETTA

LAQUILA

CAMPOBASSO

GENOVA

29

AREZZO

19

CASERTA

28

GORIZIA

ASCOLI PICENO

13

CATANIA

33

GROSSETO

CATANZARO

16

IMPERIA

ASTI

AVELLINO

28

CHIETI

ISERNIA

BARI

75

COMO

16

LATINA

31

COSENZA

38

LECCE

35

BENEVENTO

16

CREMONA

LECCO

BERGAMO

16

CROTONE

LIVORNO

BELLUNO

BIELLA

BOLOGNA

25

BOLZANO

CUNEO

38

LODI

ENNA

16

LUCCA

FERRARA

22

MACERATA

10
8
12

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Pagina 77

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 77

Province

Posti

Province

Posti

Province

Posti
47

MANTOVA

PISTOIA

TARANTO

MASSA CARRARA

PORDENONE

TERAMO

MATERA

POTENZA

TERNI

MESSINA

16

TORINO

14

MILANO

172

RAGUSA

16

TRAPANI

24

MODENA

12

RAVENNA

13

TRENTO

REGGIO CALABRIA

28

TREVISO

26
4

NAPOLI
NOVARA

136

PRATO

12

REGGIO EMILIA

TRIESTE

NUORO

RIETI

UDINE

ORISTANO

RIMINI

VARESE

12

PADOVA

48

ROMA

132

VENEZIA

24

PALERMO

53

ROVIGO

VERBANIA

14

48

VERCELLI

VERONA

16

PARMA
PAVIA

SALERNO

SASSARI

PERUGIA

28

SAVONA

16

PESARO

12

SIENA

PESCARA

PIACENZA
PISA

VIBO VALENTIA

VICENZA

53

SIRACUSA

29

VITERBO

15

SONDRIO

TOTALE

SPEZIA

1960

10

La tabella evidenzia dieci Province senza alcuna cattedra: Aosta, Belluno, Bolzano, LAquila, Pisa, Prato, Reggio Emilia, Sassari, Udine. Questa la situazione sancita nellanno 2000 dalle norme in vigore.

LE SMIM VERSO IL 2010 ANALISI DEI DATI


A distanza di quasi dieci anni interessante conoscere la sorte della distribuzione delle cattedre di strumento musicale, soprattutto in relazione alla consistenza numerica della popolazione scolastica delle scuole secondarie di
I grado.
Le scuole che hanno attivato corsi musicali nellanno 2008 sono 942.
Le cattedre ripartite tra i diversi strumenti musicali risultano 3909: arpa, chitarra, clarinetto, corno, fagotto, fisarmonica, flauto, oboe, percussioni, pianoforte, saxsofono, tromba, violino, violoncello. Arpa, fagotto, fisarmonica e
saxofono non erano previsti dal decreto istitutivo dei corsi sperimentali del 1979.
Alcune tabelle ottenute elaborando i dati dellorganico 2008 MIUR pubblicati
sul data warehouse dellIntranet del Ministero consentono di valutare la distri-

Le scuole
che hanno
attivato
corsi musicali
nellanno 2008
sono 942

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INTERVENTI

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Pagina 78

78 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

buzione degli insegnamenti di strumento musicale, il rapporto con il totale


delle cattedre e la percentuale di ogni strumento sul totale delle cattedre (livello
Nazionale, aree geografiche del Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole):
Nazionale
Classe di concorso
ARPA

Cattedre

Percentuale

16

0,4%

CHITARRA

836

21,4%

CLARINETTO

421

10,8%

CORNO

14

0,4%

FAGOTTO

0,2%

FISARMONICA

0,2%

614

15,7%

33

0,8%

FLAUTO
OBOE
PERCUSSIONI

121

3,1%

PIANOFORTE

951

24,3%

50

1,3%

SAXOFONO
TROMBA

130

3,3%

VIOLINO

638

16,3%

71

1,8%

VIOLONCELLO
Totale
Totale Nazionale
Rapporto Cattedre

3909
146.877
37,57

Nord-Ovest
Classe di concorso
ARPA
CHITARRA
CLARINETTO

Cattedre

Percentuale

0,2%

148

23,1%

75

11,7%

CORNO

0,2%

FLAUTO

108

16,9%

0,2%

OBOE
PERCUSSIONI

23

3,6%

PIANOFORTE

155

24,2%

0,6%

SAXOFONO
TROMBA

20

3,1%

VIOLINO

96

15,0%

1,3%

VIOLONCELLO
Totale Area Geografica
Totale Cattedre
Rapporto Cattedre

640
33.428
52,23

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14:59

Pagina 79

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 79

Nord-Est
Classe di concorso
ARPA
CHITARRA
CLARINETTO
CORNO
FISARMONICA

Cattedre

Percentuale

0,2%

109

22,9%

54

11,3%

0,2%

0,4%

78

16,4%

OBOE

1,3%

PERCUSSIONI

1,3%

119

25,0%

SAXOFONO

1,1%

TROMBA

0,8%

VIOLINO

80

16,8%

VIOLONCELLO

11

2,3%

FLAUTO

PIANOFORTE

Totale Area Geografica


Totale Cattedre
Rapporto Cattedre

476
21.429
45,02

Centro
Classe di concorso
CHITARRA

Cattedre

Percentuale

113

21,5%

47

8,9%

CORNO

0,2%

FISARMONICA

0,2%

104

19,8%

0,2%

PERCUSSIONI

16

3,0%

PIANOFORTE

131

24,9%

0,2%

CLARINETTO

FLAUTO
OBOE

SAXOFONO
TROMBA

13

2,5%

VIOLINO

91

17,3%

1,3%

VIOLONCELLO
Totale Area Geografica
Totale Cattedre
Rapporto Cattedre

526
25.616
48,70

INTERVENTI

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INTERVENTI

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Pagina 80

80 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Sud
Classe di concorso
ARPA

Cattedre

Percentuale

10

0,6%

CHITARRA

344

20,5%

CLARINETTO

184

11,0%

CORNO

0,5%

FAGOTTO

0,3%

FISARMONICA

0,3%

231

13,8%

OBOE

24

1,4%

PERCUSSIONI

58

3,5%

PIANOFORTE

FLAUTO

393

23,4%

SAXOFONO

35

2,1%

TROMBA

78

4,6%

VIOLINO

268

16,0%

36

2,1%

VIOLONCELLO
Totale Area Geografica
Totale Cattedre
Rapporto Cattedre

1679
44.777
26,67

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Pagina 81

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 81

Isole
Classe di concorso
ARPA

Cattedre

Percentuale

0,7%

127

20,9%

64

10,5%

CORNO

0,5%

FAGOTTO

0,2%

FISARMONICA

0,2%

96

15,8%

0,2%

PERCUSSIONI

18

3,0%

PIANOFORTE

159

26,1%

0,8%

TROMBA

15

2,5%

VIOLINO

106

17,4%

1,5%

CHITARRA
CLARINETTO

FLAUTO
OBOE

SAXOFONO

VIOLONCELLO
Totale Area Geografica
Totale Cattedre
Rapporto Cattedre

INTERVENTI

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609
21.627
35,51

Il rapporto tra le cattedre ordinarie e quelle di strumento che, nel quadro nazionale, risulta essere 37,57, evidenzia come la distribuzione delle cattedre di
strumento musicale non sia omogenea tra le diverse aree geografiche: il NordOvest ha il rapporto di 52,23 e il Sud ha il rapporto di 26,67, un valore pressoch doppio.
In ambito regionale, mettendo a confronto le cattedre di strumento con la popolazione scolastica, risulta ancora con maggior evidenza la differenza tra le
aree geografiche: a fronte di una media nazionale di 420 alunni circa per cattedra, si rileva il dato di regioni come Friuli con un valore che supera i 1200
alunni, Trentino-Alto Adige con 1091, Toscana con 885 e regioni come Molise e Calabria con un rapporto inferiore a 170, valore pi che sestuplo.

Il rapporto
tra le cattedre
ordinarie
e quelle
di strumento
evidenzia come
la distribuzione
delle cattedre
di strumento
musicale non
sia omogenea
tra le diverse
aree
geografiche

13-05-2010

INTERVENTI

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Pagina 82

82 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Regione

Cattedre
strumento

Alunni

Rapporto
alunni/cattedre

ABRUZZO

72

36.345

504,79

BASILICATA

88

17.791

202,17

CALABRIA

394

64.299

163,20

CAMPANIA

620

211.199

340,64

EMILIA-ROMAGNA

160

98.344

614,65

FRIULI

22

27.672

1257,82

LAZIO

316

148.466

469,83

72

35.020

486,39

LIGURIA
LOMBARDIA

384

231.860

603,80

MARCHE

60

40.469

674,48

MOLISE

68

9129

134,25

PIEMONTE

170

104.730

616,06

PUGLIA

437

134.522

307,83

SARDEGNA

75

45.815

610,87

534

175.806

329,22

TOSCANA

98

86.758

885,29

TRENTINO-ALTO ADIGE

18

19.648

1091,56

UMBRIA

52

21.713

417,56

SICILIA

VALLE DAOSTA
VENETO
Totale

14

3421

244,36

255

125.328

491,48

3909

1.638.335

419,12

interessante anche la Tabella con la distribuzione complessiva delle diverse


cattedre di strumento nelle regioni italiane:

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14:59

Pagina 83

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 83

ABRUZZO

BASILICATA CALABRIA

CAMPANIA

EMILIA-

FRIULI

LAZIO

LIGURIA

LOMBARDIA

MARCHE

ROMAGNA

ARPA

17

21

73

132

36

68

18

86

15

CLARINETTO

13

45

68

16

25

47

CORNO

FAGOTTO

CHITARRA

FISARMONICA

13

11

59

93

26

67

14

62

10

OBOE

12

PERCUSSIONI

11

15

14

19

PIANOFORTE

17

23

98

141

40

78

17

93

15

FLAUTO

SAXOFONO

11

TROMBA

18

27

12

VIOLINO

11

13

49

108

25

53

56

10

16

72

88

394

620

160

22

316

72

384

60

MOLISE

PIEMONTE

PUGLIA

SARDEGNA

SICILIA

TOSCANA

TRENTINO

UMBRIA

VALLE

VENETO

VIOLONCELLO
TOTALE

DAOSTA

ARPA

11

40

90

18

109

19

11

60

CLARINETTO

22

50

58

10

30

CORNO

FAGOTTO

FISARMONICA

10

30

45

13

83

17

10

45

CHITARRA

FLAUTO
OBOE
PERCUSSIONI

21

15

PIANOFORTE

16

41

98

17

142

25

13

64

SAXOFONO

TROMBA

24

13

VIOLINO

10

29

77

14

92

18

10

46

68

170

437

75

534

98

18

52

14

255

VIOLONCELLO
TOTALE

13-05-2010

INTERVENTI

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Il
raddoppiamento
delle cattedre
in dieci anni
un dato
significativo
che mitiga
la presunta
assenza
di cultura
musicale
nel nostro
Paese: si pu
calcolare
che, dal 1999,
ogni anno
20/25.000
alunni abbiano
affrontato
lo studio
di strumento
musicale
nella scuola
dellobbligo

14:59

Pagina 84

84 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Alcuni dati meritano particolare attenzione:


1. in Calabria sono attivate 4 delle 6 cattedre totali di fagotto;
2. delle 71 cattedre di violoncello ben 42 (pi del 50%) sono in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia;
3. sono istituite 15 cattedre di arpa delle quali ben due/terzi in alcune regioni
del Meridione: 3 in Calabria, 4 in Puglia e 3 in Sicilia;
4. le 12 cattedre di oboe della Calabria da sole rappresentano il 30% del totale;
5. il divario tra il numero di minimo di cattedre (14) e massimo (620), rispettivamente della Valle dAosta e della Campania.
Probabilmente il proliferare disomogeneo dei corsi musicali una conseguenza
della scarsa efficacia del monitoraggio delle cattedre.
Lanalisi del rapporto tra alunni e cattedre di strumento nelle singole Province consente di valutare ancor pi in particolare il divario nella distribuzione territoriale:
1. nella Provincia di Udine non sono presenti corsi musicali, quella di Pisa
conta un corso solo;
2. la Provincia di Vibo Valentia (primo posto) ha 101 cattedre su un totale di
5692 alunni per un rapporto di 56,36 e la Provincia di Cremona (ultimo
posto) ha 4 cattedre su un totale di 8686 alunni per un rapporto di 2.171,50
un valore 38 volte inferiore!
3. la media di 421 alunni ogni cattedra di strumento musicale;
4. su un totale di 35 Province che superano la media solamente 7 sono Province
settentrionali: Verbania, Vercelli, Bologna, Vicenza, Ferrara, Rovigo e Milano;
5. su un totale di 60 Province sotto la media solamente 4 (anche se di poco)
sono province meridionali: Crotone, Trapani, Napoli e Palermo.
La ricerca evidenzia comunque unampia diffusione dellinsegnamento dello
strumento musicale; lapprendimento della musica darte passa certamente
anche attraverso lo studio di uno strumento musicale.
Il raddoppiamento delle cattedre in dieci anni un dato significativo che mitiga la presunta assenza di cultura musicale nel nostro Paese: si pu calcolare
che, dalla riconduzione a ordinamento del 1999, ogni anno 20/25.000 alunni
abbiano affrontato lo studio di strumento musicale nella scuola dellobbligo.
Il numero complessivo degli studenti di strumento musicale, dallavvio della
sperimentazione del 1975, pu quindi verosimilmente superare la soglia delle
300.000 unit.
Grandi numeri, che certamente inducono a riflettere sulle ricadute in termini
di diffusione e valorizzazione di questo patrimonio da parte dei Conservatori,
delle Istituzioni Musicali e dei Media.

13-05-2010

14:59

Pagina 85

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 85

I DOCENTI E IL SISTEMA DI FORMAZIONE


Nel sistema di istruzione la formazione dei musicisti affidata a Conservatori
e Istituti Musicali Pareggiati ai quali si accede previo superamento di un esame
attitudinale.
I Conservatori di Musica sono 59 e gli Istituti Musicali Pareggiati sono 20.
Entrambe le tipologie di scuole costituiscono lAFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale). Esiste anche una serie di scuole private di difficile censimento
e Scuole Civiche di Musica (circa 180) gestite a livello comunale che per non
rilasciano titoli di studio.

INTERVENTI

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Elenco Conservatori e Istituti Musicali Pareggiati


Conservatorio di Adria
Viale Maddalena, 2 45011 ADRIA
tel. 0426/21686 fax. 0426/41616
Rovigo (RO) Veneto
e-mail: segreteria.didattica@conservatorioadria.it
Web: http://www.conservatorioadria.it
Direttore: Marco Nicol
Conservatorio di Alessandria
Via Parma, 1 15100 ALESSANDRIA
tel. 0131/250299 fax. 0131/326763
Alessandria (AL) Piemonte
e-mail: segreteria.didattica@conservatoriovivaldi.it
Web: http://www.conservatoriovivaldi.it
Direttore: Federico Ermirio
Conservatorio di Avellino
Via Circonvallazione, 156 83100 AVELLINO
tel. 0825/30622-30031 fax. 0825/780074
Avellino (AV) Campania
e-mail: info@conservatorio.avellino.it
Web: http://www.conservatorio.avellino.it
Direttore: Carmelo Columbro
Conservatorio di Bari
Via M. Cifarelli, 26 70124 BARI
tel. 080/5740022-5740820-5740301 fax. 080/5794461
Bari (BA) Puglia
e-mail: seg.did@conservatoriopiccinni.it

I Conservatori
di Musica sono
59 e gli Istituti
Musicali
Pareggiati
sono 20

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INTERVENTI

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86 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Web: http://www.conservatoriopiccinni.it
Direttore: Marco Renzi
Conservatorio di Benevento
Via Mario La Vipera, 1 82100 BENEVENTO
tel. 0824/21102 fax. 0824/50355
Benevento (BN) Campania
e-mail: didattica@conservatoriomusicabenevento.com
Web: http://www.conservatorionicolasala.eu
Direttore: Maria Gabriella della Sala
Conservatorio di Bologna
P.zza Rossini, 2 40126 BOLOGNA
tel. 051 221483 fax. 051/223168
Bologna (BO) Emilia-Romagna
e-mail: segreteria@conservatorio-bologna.com
Web: http://www.conservatorio-bologna.com/
Direttore: Carrisi Carmine
Conservatorio di Bolzano
P.zza Domenicani, 19 39100 BOLZANO
tel. 0471/978764 fax. 0471/975891
Bolzano (BZ) Trentino-Alto Adige
e-mail: info@conservatoriobolzano.it
Web: http://www.conservatoriobolzano.it
Direttore: Felix Resch
Conservatorio di Brescia
P.zza Arturo Benedetti Michelangeli, 1 25121 BRESCIA
tel. 030/2886711 fax. 030/3770337
Brescia (BS) Lombardia
e-mail: info@conservatorio.brescia.it
Web: http://www.conservatorio.brescia.it
Direttore: Carlo Balzaretti
Conservatorio di Cagliari
P.zza E. Porrino, 1 09100 CAGLIARI
tel. 070/493118 fax. 070/487388
Cagliari (CA) Sardegna
e-mail: segr.didattica@conservatoriocagliari.it
Web: http://www.conservatoriocagliari.it/
Direttore: M. Gabriella Artizzu

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 87

Conservatorio di Campobasso
Via Principe di Piemonte, 2/A 86100 CAMPOBASSO
tel. 0874/90041-90042 fax. 0874/411377
Campobasso (CB) Molise
e-mail: info@conservatorioperosi.it
Web: http://www.conservatorioperosi.it
Direttore: Franz Albanese
Conservatorio di Castelfranco Veneto
Via Garibaldi, 25 31033 CASTELFRANCO VENETO
tel. 0423/495170-492984 fax. 0423/740188
Treviso (TV) Veneto
e-mail: segr.didattica@steffani.it
Web: http://www.steffani.it
Direttore: Vivalda Savelli
Conservatorio di Ceglie Messapica
V.le B. Luigi Don Guanella, 2 72013 CEGLIE MESSAPICA
tel. 0831/379129 fax. 0831/381695
Brindisi (BR) Puglia
e-mail: conservatorioceglie@libero.it
Web: http://www.conservatoriolecce.it
Direttore: Donato Di Palma
Conservatorio di Cesena
C.so U. Comandini, 1 47023 CESENA
tel. 0547/610742 28679 fax. 0547/28679
Forli (FO) Emilia-Romagna
e-mail: info@conservatoriomaderna-cesena.it
Web: http://www.conservatoriocesena.it
Direttore: Adriano Tumiatti
Conservatorio di Como
Via Cadorna, 4 22100 COMO
tel. 031/279827 fax. 031/266817
Como (CO) Lombardia
e-mail: info.accademici@conservatoriocomo.it
Web: http://www.conservatoriocomo.it/
Direttore: Bruno Raffaele Foti
Conservatorio di Cosenza
ex Convento di S. Maria delle Grazie, via Portapiana 87100 COSENZA

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88 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

tel. 0984/76627/8-71959 fax. 0984/29224


Cosenza (CS) Calabria
e-mail: direttore@conservatoriodicosenza.it
Web: http://www.conservatoriodicosenza.it/
Direttore: Giorgio Reda
Conservatorio di Cuneo
Via Roma, 19 12100 CUNEO
tel. 0171/693148 fax. 0171/699181
Cuneo (CN) Piemonte
e-mail: info@conservatoriocuneo.it
Web: http://www.conservatoriocuneo.it
Direttore: Paolo Manzo
Conservatorio di Darfo-Boario Terme
Via Razziche, 5 25047 DARFO-BOARIO TERME
tel. 0364/532904 fax. 0364/532085
Brescia (BS) Lombardia
e-mail: conservatorio.darfo@conservatorio.brescia.it
Web: http://www.conservatoriodarfoboarioterme.it
Direttore: Carlo Balzaretti
Conservatorio di Fermo
Via dellUniversit, 16 63023 FERMO
tel. 0734/225495-225801-229218 fax. 0734/228742
Ascoli Piceno (AP) Marche
e-mail: conservatorio@conservatorio.net
Web: http://www.conservatorio.net
Direttore: Silvia Santarelli
Conservatorio di Ferrara
Via Previati, 22 44100 FERRARA
tel. 0532/207412 fax. 0532/247521
Ferrara (FE) Emilia-Romagna
e-mail: info@conservatorioferrara.it
Web: http://www.conservatorioferrara.it
Direttore: Giorgio Fabbri
Conservatorio di Firenze
P.zza Belle Arti, 2 50122 FIRENZE
tel. 055/292180-210502 fax. 055/2396785
Firenze (FI) Toscana

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 89

e-mail: comunicazione@conservatorio.firenze.it; personale@conservatorio.firenze.it


Web: http://www.conservatorio.firenze.it
Direttore: Paolo Biordi
Conservatorio di Foggia
Piazza Negri, 13 71100 FOGGIA
tel. 0881/773467-723668 fax. 0881/774687
Foggia (FG) Puglia
e-mail: info@conservatoriofoggia.it
Web: http://www.conservatoriofoggia.it
Direttore: Mario Rucci
Conservatorio di Frosinone
Viale Michelangelo 03100 FROSINONE
tel. 0775/840060 fax. 0775/202143
Frosinone (FR) Lazio
e-mail: conservatorio@conservatorio-frosinone.it
Web: http://www.conservatorio-frosinone.it/
Direttore: Antonio DAnt
Conservatorio di Genova
Via Albaro, 38 16145 GENOVA
tel. 010/318683 fax. 010/3620819
Genova (GE) Liguria
e-mail: direttore@conservatoriopaganini.org
Web: http://www.conservatoriopaganini.org/
Direttore: Prof.ssa Patrizia Conti
Conservatorio di LAquila
P.le Collemaggio s.n.c. 67100 LAQUILA
tel. 0862/22122 fax. 0862/62325
LAquila (AQ) Abruzzo
e-mail: direttore@consaq.it; studenti@consaq.it
Web: http://www.consaq.it/
Direttore: Bruno Carioti
Conservatorio di La Spezia
Via XX Settembre, 34 19121 LA SPEZIA
tel. 0187/770333 fax. 0187/770341
La Spezia (SP) Liguria
e-mail: info@conservatoriopuccini.com

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90 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Web: http://www.conservatoriopuccini.com
Direttore: Giuseppe Bruno
Conservatorio di Latina
Via Ezio, 32 04100 LATINA
tel. 0773/664173 fax. 0773/661678
Latina (LT) Lazio
e-mail: info@conservatorio.latina.it
Web: http://www.conservatorio.latina.it/
Direttore: Giuseppe Gazelloni
Conservatorio di Lecce
Via A.Ciardo, 2 73100 LECCE
tel. 0832/344266 fax. 0832/340951
Lecce (LE) Puglia
e-mail: segreteria@conservatoriolecce.it
Web: http://www.conservatoriolecce.it
Direttore: Pierluigi Camicia
Conservatorio di Mantova
Piazza Dante, 1 46100 MANTOVA
tel. 0376/324636 fax. 0376/223202
Mantova (MN) Lombardia
e-mail: segreteria@conservatoriomantova.com
Web: http://www.conservatoriomantova.com
Direttore: Giordano Fermi
Conservatorio di Matera
P.zza del Sedile 75100 MATERA
tel. 0835/335797 fax. 0835/331291
Matera (MT) Basilicata
e-mail: info@conservatoriomatera.it
Web: http://www.conservatoriomatera.it
Direttore: Saverio Vizziello
Conservatorio di Messina
Via Bonino, 1 98100 MESSINA
tel. 090/6510410 fax. 090/2287889
Massa (MS) Toscana
e-mail: info@conservatoriomessina.it
Web: http://www.conservatoriomessina.it
Direttore: Angelo Anastasi

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 91

Conservatorio di Milano
Via Conservatorio, 12 20122 MILANO
tel. 02/7621101 fax. 02/76014814
Milano (MI) Lombardia
e-mail: info@consmilano.it
Web: http://www.consmilano.it/
Direttore: Bruno Zanolini
Conservatorio di Monopoli
P.zza S. Antonio, 27 70043 MONOPOLI
tel. 080/9303607-4170791 fax. 080/9303366
Bari (BA) Puglia
e-mail: monopoli_cons@libero.it
Web: http://www.conservatoriodimonopoli.org
Direttore: Gianpaolo Schiavo
Conservatorio di Napoli
Via S.P. a Majella, 35 80138 NAPOLI
tel. 081/5644411 fax. 081/5644415
Napoli (NA) Campania
e-mail: direzioneamministrativa@sanpietroamajella.it
Web: http://www.sanpietroamajella.it/
Direttore: Patrizio Marrone
Conservatorio di Novara
Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA
tel. 0321/31252-392629 fax. 0321/640556
Novara (NO) Piemonte
e-mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it
Web: http://www.conservatorionovara.it/
Direttore: Ettore Borri
Conservatorio di Padova
Via Eremitani, 6 35100 PADOVA
tel. 049/8763111-8750648 fax. 049/661174
Padova (PD) Veneto
e-mail: segr.didattica@conservatoriopollini.it
Web: http://www.conservatoriopollini.it
Direttore: Maria Nevilla Massaro
Conservatorio di Palermo
Via Squarcialupo, 45 90133 PALERMO

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92 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

tel. 091/580921-582803 fax. 091/586742


Palermo (PA) Sicilia
e-mail: info@conservatoriobellini.it
Web: http://www.conservatoriobellini.it
Direttore: Carmelo Caruso
Conservatorio di Parma
Via del Conservatorio, 27 43100 PARMA
tel. 0521/381911-238743 fax. 0521/200398
Parma (PR) Emilia-Romagna
e-mail: direttore@conservatorio.pr.it
Web: http://www.conservatorio.pr.it/
Direttore: Emilio Ghezzi
Conservatorio di Perugia
Piazza Mariotti, 2 06123 PERUGIA
tel. 075/5733843/4 fax. 075/5736943
Perugia (PG) Umbria
e-mail: direttore@conservatorioperugia.it
Web: http://www.conservatorioperugia.it
Direttore: Stefano Bracci
Conservatorio di Pesaro
Piazza Olivieri, 5 61100 PESARO
tel. 0721/33671-0721/34151 fax. 0721/35295
Pesaro (PS) Marche
e-mail: segreteria@conservatoriorossini.it
Web: http://www.conservatoriorossini.it/
Direttore: Maurizio Tarsetti
Conservatorio di Pescara
Viale Muzii, 5-7 65123 PESCARA
tel. 085/4219950 fax. 085/4214341
Pescara (PE) Abruzzo
e-mail: info@conservatorioluisadannunzio.it
Web: http://www.conservatorioluisadannunzio.it
Direttore: Enrico Perigozzo
Conservatorio di Piacenza
Via S. Franca, 35 29100 PIACENZA
tel. 0523/384345 fax. 0523/388836
Piacenza (PC) Emilia-Romagna
e-mail: direzione@conservatorio.piacenza.it

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 93

Web: http://www.conservatorio.piacenza.it
Direttore: Fabrizio Dorsi
Conservatorio di Potenza
Via Tammone, 1 85100 POTENZA
tel. 0971/46056/7 fax. 0971/46239
Potenza (PZ) Basilicata
e-mail: segreteria@conservatoriopotenza.it; info@conservatoriopotenza.it
Web: http://www.conservatoriopotenza.it
Direttore: Fulvio Maffia
Conservatorio di Reggio Calabria
Via Aschenez, 1-I 89123 REGGIO CALABRIA
tel. 0965/812223-812991 fax. 0965/24809
Reggio Di Calabria (RC) Calabria
e-mail: segreteriacilea@infinito.it
Web: http://digilander.iol.it/conservatoriocilea/
Direttore: Antonino Sorgon
Conservatorio di Riva Del Garda
L.go Marconi, 5 38066 RIVA DEL GARDA
tel. 0464/551669 fax. 0464/550187
Trento (TN) Trentino-Alto Adige
e-mail: segreteria.riva@conservatorio.tn.it
Web: http://www.conservatorio.tn.it/
Direttore: Cosimo Leonardo Colazzo
Conservatorio di Rodi Garganico
Via Le Noci 71012 RODI GARGANICO
tel. 0884/966580 fax. 0884/966366
Foggia (FG) Puglia
e-mail: info@conservatoriorodi.it; segreteria@conservatoriorodi.it
Web: http://www.conservatoriorodi.it
Direttore: Mario Rucci
Conservatorio di Roma
Via dei Greci, 18 00187 ROMA
tel. 06/3609671-2-3 fax. 06/36001800
Roma (RM) Lazio
e-mail: direzione@conservatoriosantacecilia.it
Web: http://www.conservatoriosantacecilia.it
Direttore: Edda Silvestri

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94 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Conservatorio di Rovigo
Corso del Popolo, 241 45100 ROVIGO
tel. 0425/22273-27857 fax. 0425/29628
Rovigo (RO) Veneto
e-mail: direttore@conservatorio-rovigo.it
Web: http://www.conservatorio-rovigo.it/
Direttore: Luca Paccagnella
Conservatorio di Salerno
Via S. De Renzi, 62 84125 SALERNO
tel. 089/241086 fax. 089/2582440
Salerno (SA) Campania
e-mail: direttore@consalerno.com
Web: http://www.consalerno.com
Direttore: Francesco De Mattia
Conservatorio di Sassari
Piazzale Cappuccini 07100 SASSARI
tel. 079/296447 fax. 079/296449
Sassari (SS) Sardegna
e-mail: info@conservatorio.sassari.it
Web: http://www.conservatorio.sassari.it
Direttore: Antonio Ligios
Conservatorio di Torino
Via Mazzini, 11 10123 TORINO
tel. 011/8178458-832362-888470 fax. 011/885165
Torino (TO) Piemonte
e-mail: direzione@conservatoriotorino.eu
Web: http://www.conservatorio-torino.it/
Direttore: Maria Luisa Pacciani
Conservatorio di Trapani
Via Francesco Sceusa, 1 91100 TRAPANI
tel. 0923/556124/5/6 fax. 0923/551465
Trapani (TP) Sicilia
e-mail: conservatorio.tp@tin.it
Web: http://www.conservatorio-trapani.it/
Direttore: Lea Pavarini
Conservatorio di Trento
Via S. Maria Maddalena, 16 38100 TRENTO

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 95

tel. 040/6724911 fax. 040/370265


Trento (TN) Trentino-Alto Adige
e-mail: segreteria@conservatorio.tn.it
Web: http://www.conservatorio.tn.it
Direttore: Cosimo Leonardo Colazzo
Conservatorio di Trieste
Via Carlo Ghega, 12 34123 TRIESTE
tel. 0432/502755 fax. 0432/510740
Trieste (TS) Friuli-Venezia Giulia
e-mail: direttore@conservatorio.trieste.it
Web: http://www.conservatorio.trieste.it
Direttore: Massimo Parovel
Conservatorio di Udine
Piazza 1 Maggio, 29 33100 UDINE
tel. 041/5225604-5236561 fax. 041/5239268
Udine (UD) Friuli-Venezia Giulia
e-mail: direttoreragioneria@conservatorio.udine.it
Web: http://www.conservatorio.udine.it/
Direttore: Franco Calabretto
Conservatorio di Venezia
Sestriere S. Marco, 2810 30124 VENEZIA
tel. 045/8002814 fax. 045/8009018
Venezia (VE) Veneto
e-mail: segreteria@conseve.it
Web: http://www.conseve.it/indexI.html
Direttore: Giovanni Umberto Battel
Conservatorio di Verona
Via Massalongo, 2 37100 VERONA
tel. 045/8002814 fax. 045/8009018
Verona (VR) Veneto
e-mail: abaco@conservatorioverona.it; didattica@conservatorioverona.it
Web: http://www.conservatorioverona.it
Direttore: Hugh Skeffington Ward Perkins
Conservatorio di Vibo Valentia
Via Affaccio/Via Corsea (sede uffici) 88018 VIBO VALENTIA
tel. 0444/507551-301160 fax. o444/302706
Vibo Valentia (VV) Calabria

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96 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

e-mail: conservatoriovibo@tin.it
Web: http://www.conservatoriovibovalentia.it
Direttore: Antonella Patrizia Barbarossa
Conservatorio di Vicenza
Contr San Domenico, 33 36100 VICENZA
tel. 0444/507551 fax. 0444/302706
Vicenza (VI) Veneto
e-mail: direttore@consvi.it
Web: http://www.consvi.org/
Direttore: Paolo Troncon
Istituto Musicale Pareggiato di Ancona G.B. Pergolesi
Via Zappata, 1 60121 ANCONA
tel. 071/52692 fax. 071/52692
Ancona (AN) Marche
e-mail: segreteria@istitutopergolesi.it
Web: http://www.istitutopergolesi.it
Direttore: Riccardo Graciotti
Istituto Musicale Pareggiato di Aosta della Valle Daosta
Via Anfiteatro, 1 11100 AOSTA
tel. 0165/43995 fax. 0165/236901
Aosta (AO) Valle dAosta
e-mail: info@imaosta.com
Web: http://www.imaosta.com
Direttore: Florinda Bartolucci
Istituto Musicale Pareggiato di Bergamo Gaetano Donizetti
Via Arena, 9 24129 BERGAMO
tel. 035/237374 fax. 035/4135133
Bergamo (BG) Lombardia
e-mail: direttore@IstitutoMusicaleDonizetti.it
Web: http://www.istitutomusicaledonizetti.it
Direttore: Marco Giovannetti
Istituto Musicale Pareggiato di Caltanissetta Vincenzo Bellini
C.so Umberto I, 84-85 93100 CALTANISSETTA
tel. 0934/26803 fax. 0934/22998
Caltanissetta (CL) Sicilia
e-mail: direttore@imp-vincenzobellini.cl.it
Web: http://www.imp-vincenzobellini.cl.it

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 97

Direttore: Angelo Licalsi


Istituto Musicale Pareggiato di Castelnuovo ne Monti (RE) Merulo
Via Roma, 4 42035 MONTI
tel. 0522/610206 fax. 0522-610205
Reggio Emilia (RE) Emilia-Romagna
e-mail: merulo@comune.castelnovo-nemonti.re.it
Web: http:///www.istitutomerulo.it/
Direttore: Giovanni Mareggini
Istituto Musicale Pareggiato di Catania Vincenzo Bellini
Via Istituto S. Cuore, 3 95124 CATANIA
tel. 095/7194400 fax. 095/502782
Catania (CT) Sicilia
e-mail: direttore@istitutobellini.it
Web: http://www.istitutobellini.it/
Direttore: Carmelo Giudice
Istituto Musicale Pareggiato di Cremona Claudio Monteverdi
Via Realdo Colombo, 1 26100 CREMONA
tel. 0372/22423 fax. 0372/530414
Cremona (CR) Lombardia
e-mail: info@fondazionemusicalemonteverdi.cr.it
Web: http://www.fondazionemusicalemonteverdi.cr.it/home.htm
Direttore: Alberto Baldrighi
Istituto Musicale Pareggiato di Gallarate (VA) Giacomo Puccini
Via Dante, 11 21013 GALLARATE
tel. 0586/403724 fax. 0586/426089
Varese (VA) Lombardia
e-mail: puccini@comune.gallarate.it
Web: Listututo non ha sito web. possibile avere informazioni su sito del comune di Gallarate: http://gallarate.comuninrete.comune.gallarate.va.it
Direttore: Sergio Gianzini
Istituto Musicale Pareggiato di Livorno Pietro Mascagni
Via G. Galilei, 40 57122 LIVORNO
tel. 0586 403724 fax. 0586 426089
Livorno (LI) Toscana
e-mail: direttore@istitutomascagni.it
Web: http://www.istitutomascagni.it
Direttore: Stefano Agostini

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98 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Istituto Musicale Pareggiato di Lucca Luigi Boccherini


P.zza del Suffragio, 6 55100 LUCCA
tel. 0583/464104 fax. 0583/493725
Lucca (LU) Toscana
e-mail: segreteria@boccherini.it
Web: http://www.boccherini.it/
Direttore: Renzo Cresti
Istituto Musicale Pareggiato di Nocera Terinese (CZ) P.I. Tchaikovsky
via Ammiraglio Sirianni, 35 88047 NOCERA TERINESE
tel. 0968923854 fax. 0968923854
Catanzaro (CZ) Calabria
e-mail: segreteria@tchaikovsky.it
Web: http://www.tchaikovsky.it/home.htm
Direttore: Pierfrancesco Pallia
Istituto Musicale Pareggiato di Pavia Franco Vittadini
Via A. Volta, 31 27100 PAVIA
tel. 0382/399225 fax. 0382/399205
Pavia (PV) Lombardia
e-mail: vittadini@comune.pv.it
Web: http://vittadini.apnetwork.it
Direttore: Walter Casali
Istituto Musicale Pareggiato di Ravenna Giuseppe Verdi
Via Roma, 33 48100 RAVENNA
tel. 0544/212373-0544/212069 fax. 0544/217527
Ravenna (RA) Emilia-Romagna
e-mail: istverdi@comune.ra.it
Web: http://www.istitutoverdi.ra.it
Direttore: Angelo Pompilio
Istituto Musicale Pareggiato di Reggio Emilia Achille Peri
V. Dante Alighieri 11 42100 REGGIO EMILIA
tel. 0522/456771 fax. 0522/456778
Reggio Emilia (RE) Emilia-Romagna
e-mail: direzioneperi@municipio.re.it
Web: http://www.istitutoperi.com/
Direttore: Andrea Talmelli
Istituto Musicale Pareggiato di Rimini G. Lettimi
Via Cairoli, 44 47900 RIMINI

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tel. 0541-786385 fax. 0541-786403


Rimini (RN) Emilia-Romagna
e-mail: Enrico.meyer@comune.rimini.it
Web: http://www.istitutolettimi.it
Direttore: Enrico Meyer
Istituto Musicale Pareggiato di Siena R. Franci
Prato S. Agostino, 1 53100 SIENA
tel. 0577/288904 fax. 0577 389127
Siena (SI) Toscana
e-mail: franci@franci.comune.siena.it
Web: http://www.istitutofranci.it/pages/home.asp
Direttore: Antonio Anichini
Istituto Musicale Pareggiato di Taranto Giovanni Paisiello
Convento di S. Michele Via Duomo, 276 74100 TARANTO
tel. 0861/248866 fax. 0861/248816
Taranto (TA) Puglia
e-mail: info@direzione.it
Web: http://www.paisiello.it
Direttore: Lorenzo Fico
Istituto Musicale Pareggiato di Teramo Gaetano Braga
P.zza Verdi, 25 64100 TERAMO
tel. 0861/248866 fax. 0861/248816
Teramo (TE) Abruzzo
e-mail: mail@istitutobraga.it
Web: http://www.istitutobraga.it/
Direttore: Antonio Castagna
Istituto Musicale Pareggiato di Terni Giulio Briccialdi
Via del Tribunale, 22-24 5100 TERNI
tel. 0744/432170 fax. 0774/435081
Terni (TR) Umbria
e-mail: briccialdi@libero.it
Web: http://www.briccialditerni.it/
Direttore: Pier Giuseppe Arcangeli
Istituto Superiore di Studi Musicali di Modena Carpi (MO) Orazio Vecchi Antonio Tonelli
Via Carlo Goldoni, 8 41100 Modena
tel. 059/2032925 fax. 059/2032928

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Modena (MO) Emilia-Romagna


e-mail: istituto.oraziovecchi@comune.modena.it
Web: http://www.comune.modena.it/oraziovecchi
Direttore: Ivan Bacchi

I CONSERVATORI E I PROGRAMMI DI STUDIO

Il primo istituto
pubblico
italiano
di formazione
musicale
in ordine
cronologico
il Liceo
Filarmonico
di Bologna
istituito
nel lontano
1804

Un interessante lavoro di Orazio Maione pubblicato nel 2005 I Conservatori


di musica durante il fascismo, consente di ripercorrere la storia dei Conservatori
italiani.
Nella pubblicazione si segnala che il primo istituto pubblico italiano di formazione musicale in ordine cronologico il Liceo Filarmonico di Bologna istituito nel lontano 1804, anche se il riconoscimento di Conservatorio da parte
dello Stato arriva solamente nel 1942 nonostante i nomi di autorevoli direttori
succedutisi alla guida come Martucci, Bossi, Busoni e Alfano.
Fino al 1923 il numero dei Conservatori rimane limitato a sei: Milano, Napoli,
Palermo, Parma, Roma e Firenze.
Se nel 1923 gli istituti governativi si limitavano ai sei gi indicati, dagli ultimi
anni del regime fascista in poi il numero dei Conservatori aument in modo
esponenziale: nel 1942 erano diventati dodici con la statizzazione degli istituti
pareggiati gli istituti musicali con ordinamento a liceo (cio privi di convitto), sorti per ragioni diverse da quelle dellassistenza pubblica delle citt di
Torino (1935), Cagliari (1939), Bolzano, Pesaro e Venezia (1940) e Bologna
(1942). Nel secondo dopoguerra la crescita continuata fino agli anni recenti
fino ad arrivare, anche con la raggiunta autonomia delle sezioni staccate di alcuni Conservatori, a una sessantina di istituti.
A questi va ancora aggiunta una ventina di istituti musicali pareggiati sovvenzionati dagli enti locali, con gli stessi programmi di studio dei Conservatori e
la medesima validit del titolo di studio rilasciato.
Questo in sintesi il percorso storico delle Istituzioni per la formazione dei
musicisti.
Riveste particolare importanza anche lesame dei diversi provvedimenti normativi relativi ai programmi di studio dei Conservatori.
Tale analisi, che trova le sue origini allinizio del secolo scorso, conduce fino allultimo provvedimento di riforma dei Conservatori, la Legge 21 dicembre 1999
n. 508, ai vari disegni di legge che lhanno preceduta e ai Decreti del 2009 che
definiscono e regolano i settori artistico-disciplinari dei Conservatori di Musica.
Preziosa la documentazione sui primi decreti del Novecento presente nel citato
lavoro di O. Maione: Il primo provvedimento che riguard gli ordinamenti didattici allinterno degli istituti musicali a livello nazionale fu il Regio Decreto
del 2 marzo 1899, firmato dal ministro Guido Baccelli riconosciuta la neces-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 101

sit di stabilire programmi uniformi per gli esami di licenza e magistero nei diversi rami dellinsegnamento musicale e consisteva in una stringata lista di
prove solo per il grado superiore, con brani di autori pi o meno specificati, per
ottenere il titolo abilitante di magistero in ogni disciplina; per accedere allesame finale bisognava aver conseguito precedentemente gli esami di licenza
normale e delle materie tecniche complementari secondo i programmi dellistituto, corsi ed esami che quindi rimanevano fuori dalla normativa.
Con questi programmi si sanc una delle specificit dei Conservatori italiani:
la mancanza di veri e propri programmi didattici e la sola determinazione dei
programmi desame, tendenza che si svilupper al massimo grado con i programmi emanati nel 1930. Secondo lautore Veniva quindi lasciata ancora
piena discrezionalit a ogni istituto musicale nel definire i programmi interni
per ci che riguardava i corsi intermedi degli insegnamenti principali e per
tutti i corsi complementari.
Questa mancanza di precisazioni su base nazionale, unita alla nominale compiutezza della licenza normale port alle due maggiori disfunzioni di quegli anni: lesistenza, tra i vari istituti, di programmi desame profondamente
diversi per grado di complessit nello stesso insegnamento e lequivoco che
tale licenza normale, in realt titolo intermedio, poteva comportare in campo
professionale.
Per esemplificare la disparit dei programmi interni dei singoli istituti si consideri che, anche se con modalit di esecuzione diverse, fino ai nuovi programmi del 1930 lesame di compimento per la licenza normale di pianoforte
al Conservatorio di Milano richiedeva, tra le altre prove, la presentazione di sei
studi (composizioni strumentali di carattere fondamentalmente didattico) e
sei preludi e fughe di J.S. Bach contro, rispettivamente, i 62 studi e 41 brani
dello stesso autore necessari per sostenere il medesimo esame a Napoli.
Il successivo Regolamento del 1918 rappresenta il primo completo ordinamento statale per gli istituti di belle arti, di musica e darte drammatica. Si
prevedevano disposizioni comuni a tutti gli istituti artistici (articoli 1-84) e
specifiche: per i Conservatori gli articoli 174-253, formanti la parte IV sugli
istituti di musica e darte drammatica insieme al regolamento per la commissione permanente per le arti musicale e drammatica (articoli 160-173).
Dobbiamo ai ripetuti appelli del compositore Ildebrando Pizzetti e alle critiche del musicologo Guido Pannain lemanazione della circolare del Ministro
Pietro Fedele per la convocazione nel 1925 degli studi generali al fine di effettuare la revisione dei programmi approvati con R.D. 2 marzo 1899 n. 108.
I nuovi programmi furono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 62 del 16
marzo 1931, come parte del Regio Decreto 11 dicembre 1930, n. 1945: Norme
per lordinamento dellistruzione musicale ed approvazione dei nuovi programmi
di esame. Si tratta anche dei primi programmi di studio, riferiti a tutti i corsi
intermedi e ai corsi complementari, unificati a livello nazionale. Il decreto

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Il Regio
Decreto
del 2 marzo
1899 sanc
una delle
specificit dei
Conservatori
italiani:
la mancanza
di veri e propri
programmi
didattici
e la sola
determinazione
dei programmi
desame

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strutturato in 25 articoli che spesso precisano o modificano disposizioni presenti nel Regolamento del 1918.
Il primo articolo riguarda gli insegnamenti, ora chiamati scuole per le materie
principali e corsi per le materie complementari.
Vengono inoltre autorizzate le nuove Scuola di direzione dorchestra e
Scuola di canto (ramo didattico), istituite man mano che sar possibile.
Nellart. 2 sono elencate le materie dei corsi complementari e viene specificato
che, contrariamente alle disposizioni precedenti, non sono ammessi a frequentare il corso di solfeggio e qualsiasi corso complementare se non coloro, che
siano inscritti ad una delle scuole del Conservatorio, eliminando cos la possibilit di frequentare gli istituti da parte di studenti non ancora determinati
nella scelta di un percorso specifico.
Negli articoli a seguire linsegnamento delle varie scuole risulta diviso in due
o tre periodi (inferiore e superiore, ovvero inferiore, medio e superiore).
Questo provvedimento in sostanza rappresenta lultima indicazione emanata
per i programmi dei diversi corsi che ancora oggi interessano il vecchio ordinamento dei Conservatori.

Elenco dei corsi principali (vecchio ordinamento)


ARPA
BASSO TUBA
CANTO
CHITARRA
CLARINETTO
CLAVICEMBALO
COMPOSIZIONE
COMPOSIZIONE SPERIMENTALE
CONTRABBASSO
CORNO
DIDATTICA DELLA MUSICA
DIREZIONE DORCHESTRA
FAGOTTO
FISARMONICA
FLAUTO
FLAUTO DOLCE
LIUTO
MUSICA CORALE E DIREZIONE DI CORO
MUSICA ELETTRONICA
MUSICA JAZZ
MUSICA VOCALE DA CAMERA

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OBOE
ORGANO E COMPOSIZIONE ORGANISTICA
PIANOFORTE
PREPOLIFONIA
SASSOFONO
STRUMENTAZIONE PER BANDA
STRUMENTI A PERCUSSIONE
TROMBA
TROMBONE
VIOLA
VIOLA DA GAMBA
VIOLINO
VIOLONCELLO

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LA RIFORMA DEI CONSERVATORI


La definizione del testo della riforma, approvata il 2 dicembre 1999 e divenuta
Legge il 21 dicembre dello stesso anno con il numero 508, stata oggetto di
un lungo percorso parlamentare durato ben sette anni.
Numerosi i disegni di legge e le relazioni nei due rami del Parlamento che
hanno condotto allapprovazione della Legge 508:
XI LEGISLATURA RIFORMA DEI CONSERVATORI DISEGNI DI LEGGE
E RELAZIONI
SENATO DELLA REPUBBLICA
31 luglio 1992 NOCCHI & ALII: Norme generali e di delega per il riordinamento degli studi musicali nella scuola statale di ogni ordine e grado per ladeguamento dei relativi titoli di studio allordinamento europeo.
Disegno di Legge.
25 febbraio 1993 ZOSO & ALII: Riordino dei conservatori di musica.
Relazione.
Disegno di Legge.
CAMERA DEI DEPUTATI
30 aprile 1992 CARELLI e ARMELLIN: Misure urgenti per il riordino e la valorizzazione delle accademie e dei conservatori di musica.
Relazione.
Disegno di Legge.
Allindice.

La definizione
del testo
della riforma,
approvata
il 2 dicembre
1999 stata
oggetto
di un lungo
percorso
parlamentare
durato ben
sette anni

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XII LEGISLATURA RIFORMA DEI CONSERVATORI DISEGNI DI LEGGE


E RELAZIONI
SENATO DELLA REPUBBLICA
20 dicembre 1994 SERRA & ALII: Delega al governo per la riforma delle Accademie di belle arti, dellAccademia di danza, dellAccademia di arte drammatica,
degli Istituti superiori per le industrie artistiche e dei Conservatori di musica.
Relazione.
Disegno di Legge.
CAMERA DEI DEPUTATI
2 agosto 1994 SGARBI & ALII: Delega al governo per la riforma delle Accademie di belle arti, dellAccademia di danza, dellAccademia di arte drammatica, degli
Istituti superiori per le industrie artistiche e dei conservatori di musica.
Relazione.
Disegno di Legge.
14 febbraio 1995 BRACCI MARINAI: Istituzione degli Istituti superiori per
gli studi musicali. Nuovo ordinamento dellistruzione musicale.
Relazione.
Disegno di Legge.
14 marzo 1995 SBARBATI: Norme per il riordino e la valorizzazione dei Conservatori di musica.
Relazione.
Disegno di Legge.
13 settembre 1995 TESTO UNIFICATO delle 12 proposte di legge sulla riforma
di Accademie e Conservatori di Musica (Relatore: SBARBATI).
Testo Unificato.
410 emendamenti al Testo Unificato.
Allindice.
XIII LEGISLATURA RIFORMA DEI CONSERVATORI DISEGNI DI LEGGE
E RELAZIONI
CAMERA DEI DEPUTATI
Commissione Cultura: Comitato ristretto per il Disegno di legge Accademie e
conservatori AC 688 e abb.
10 maggio 1996 SBARBATI: Norme per il riordinamento degli studi musicali.
Relazione.
Disegno di Legge.
14 maggio 1996 SBARBATI, BURANI PROCACCINI, GASPERONI, PISTONE, LENTI, DUCA, DE MURTAS, SGARBI, GALDELLI, BRACCO,
BRUGGER, GIACCO, POZZA TASCA, APREA, VOLPINI: Delega al governo
per la riforma delle Accademie di belle arti, dellAccademia nazionale di danza, dellAccademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e del Centro sperimentale di cinematografia e
istituzione di un Istituto superiore delle arti in ogni regione.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 105

Disegno di Legge. 16 gennaio 1997 COMMISSIONE CULTURA: Testo unificato elaborato dal Comitato ristretto.
Disegno di Legge.
14 aprile 1997 COMMISSIONE CULTURA: Testo unificato risultante dai
primi emendamenti.
Disegno di Legge.
5 novembre 1997 COMMISSIONE CULTURA: Testo unificato approvato in
sede legislativa.
Testo definitivo.
5 novembre 1997 COMMISSIONE CULTURA: Tavola comparativa delle tre
versioni del Testo unificato successivamente approvate.
Versioni comparate.
COMMISSIONE CULTURA: Verbali delliter del Testo unificato.
Iter.
COMMISSIONE CULTURA: Disegno di legge Senato n. 2881. Assegnato alla
Commissione Istruzione pubblica, beni culturali in sede deliberante, alla data del
6 luglio 1999 non ne ancora incominciato lesame.
SENATO DELLA REPUBBLICA
8 ottobre 1996 NAPOLI: Nuove norme riguardanti la disciplina dellinsegnamento di educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado.
20 marzo 1997 SERVELLO: Riforma dei conservatori di musica e riordino degli
studi musicali.
7 aprile 1997 SERENA: Delega al Governo per la riforma delle Accademie di
belle arti, dellAccademia di danza, dellAccademia di arte drammatica, degli Istituti
superiori per le industrie artistiche e dei Conservatori di musica.
10 marzo 1998 COMMISSIONE CULTURA: Resoconti sommari della discussione del Testo unificato, approvato in sede legislativa dalla Commissione Cultura
della Camera dei Deputati.

TESTO DEFINITIVO DELLA RIFORMA, approvato il 2 dicembre 1999


e pubblicato il 4 gennaio 2000 sulla Gazzetta Ufficiale
Riforma delle Accademie di belle arti, dellAccademia nazionale di danza, dellAccademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati.
Art. 1.
(Finalit della legge)
1. La presente legge finalizzata alla riforma delle Accademie di belle arti, dellAccademia nazionale di danza, dellAccademia nazionale di arte drammatica, degli
Istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA), dei Conservatori di musica e degli
Istituti musicali pareggiati.

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Art. 2.
(Alta formazione e specializzazione artistica e musicale)
1. Le Accademie di belle arti, lAccademia nazionale di arte drammatica e gli ISIA,
nonch, con lapplicazione delle disposizioni di cui al comma 2, i Conservatori di
musica, lAccademia nazionale di danza e gli Istituti musicali pareggiati costituiscono, nellambito delle istituzioni di alta cultura cui larticolo 33 della Costituzione riconosce il diritto di darsi ordinamenti autonomi, il sistema dellalta
formazione e specializzazione artistica e musicale. Le predette istituzioni sono disciplinate dalla presente legge, dalle norme in essa richiamate e dalle altre norme che
vi fanno espresso riferimento.
2. I Conservatori di musica, lAccademia nazionale di danza e gli Istituti musicali
pareggiati sono trasformati in Istituti superiori di studi musicali e coreutici, ai sensi
del presente articolo.
3. Il Ministro delluniversit e della ricerca scientifica e tecnologica esercita, nei confronti delle istituzioni di cui allarticolo 1, poteri di programmazione, indirizzo e
coordinamento sulla base di quanto previsto dal titolo I della legge 9 maggio 1989,
n. 168, e nel rispetto dei princpi di autonomia sanciti dalla presente legge.
4. Le istituzioni di cui allarticolo 1 sono sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico e musicale e svolgono correlate attivit
di produzione. Sono dotate di personalit giuridica e godono di autonomia statutaria, didattica, scientifica, amministrativa, finanziaria e contabile ai sensi del presente articolo, anche in deroga alle norme dellordinamento contabile dello Stato e
degli enti pubblici, ma comunque nel rispetto dei relativi princpi.
5. Le istituzioni di cui allarticolo 1 istituiscono e attivano corsi di formazione ai
quali si accede con il possesso del diploma di scuola secondaria di II grado, nonch
corsi di perfezionamento e di specializzazione. Le predette istituzioni rilasciano specifici diplomi accademici di primo e secondo livello, nonch di perfezionamento,
di specializzazione e di formazione alla ricerca in campo artistico e musicale. Ai titoli rilasciati dalle predette istituzioni si applica il comma 5 dellarticolo 9 della
legge 19 novembre 1990, n. 341. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del Ministro delluniversit e della ricerca scientifica e
tecnologica, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica, previo parere del
Consiglio nazionale per lalta formazione artistica e musicale (CNAM), di cui allarticolo 3, sono dichiarate le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della
presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dellammissione ai
pubblici concorsi per laccesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per
le quali ne prescritto il possesso.
6. Il rapporto di lavoro del personale delle istituzioni di cui allarticolo 1 regolato
contrattualmente ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive
modificazioni e integrazioni, nellambito di apposito comparto articolato in due distinte aree di contrattazione, rispettivamente per il personale docente e non docente.
Limitatamente alla copertura dei posti in organico che si rendono disponibili si fa ricorso alle graduatorie nazionali previste dallarticolo 270, comma 1, del testo unico
delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di
ogni ordine e grado, approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come

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modificato dallarticolo 3, comma 1, della legge 3 maggio 1999, n. 124, le quali, integrate in prima applicazione a norma del citato articolo 3, comma 2, sono trasformate in graduatorie ad esaurimento. Per le esigenze didattiche derivanti dalla presente
legge cui non si possa far fronte nellambito delle dotazioni organiche, si provvede
esclusivamente mediante lattribuzione di incarichi di insegnamento di durata non
superiore al quinquennio, rinnovabili, anche ove temporaneamente conferiti a personale incluso nelle predette graduatorie nazionali. Dopo lesaurimento di tali graduatorie, gli incarichi di insegnamento sono attribuiti con contratti di durata non
superiore al quinquennio, rinnovabili. I predetti incarichi di insegnamento non sono
comunque conferibili al personale in servizio di ruolo. Il personale docente e non docente, in servizio nelle istituzioni di cui allarticolo 1 alla data di entrata in vigore della
presente legge con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, inquadrato presso di
esse in appositi ruoli ad esaurimento, mantenendo le funzioni e il trattamento complessivo in godimento. Salvo quanto stabilito nel secondo e nel terzo periodo del
presente comma, nei predetti ruoli ad esaurimento altres inquadrato il personale
inserito nelle graduatorie nazionali sopraindicate, anche se assunto dopo la data di
entrata in vigore della presente legge.
7. Con uno o pi regolamenti emanati ai sensi dellarticolo 17, comma 2, della
legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro delluniversit e della ricerca scientifica e tecnologica di concerto con il Ministro della pubblica istruzione,
sentiti il CNAM e le competenti Commissioni parlamentari, le quali si esprimono
dopo lacquisizione degli altri pareri previsti per legge, sono disciplinati:
a) i requisiti di qualificazione didattica, scientifica e artistica delle istituzioni e dei
docenti;
b) i requisiti di idoneit delle sedi;
c) le modalit di trasformazione di cui al comma 2;
d) i possibili accorpamenti e fusioni, nonch le modalit di convenzionamento con
istituzioni scolastiche e universitarie e con altri soggetti pubblici e privati;
e) le procedure di reclutamento del personale;
f ) i criteri generali per ladozione degli statuti di autonomia e per lesercizio dellautonomia regolamentare;
g) le procedure, i tempi e le modalit per la programmazione, il riequilibrio e lo sviluppo dellofferta didattica nel settore;
h) i criteri generali per listituzione e lattivazione dei corsi, ivi compresi quelli di cui
allarticolo 4, comma 3, per gli ordinamenti didattici e per la programmazione
degli accessi;
i) la valutazione dellattivit delle istituzioni di cui allarticolo 1.
8. I regolamenti di cui al comma 7 sono emanati sulla base dei seguenti princpi e
criteri direttivi:
a) valorizzazione delle specificit culturali e tecniche dellalta formazione artistica
e musicale e delle istituzioni del settore, nonch definizione di standard qualitativi riconosciuti in ambito internazionale;
b) rapporto tra studenti e docenti, nonch dotazione di strutture e infrastrutture,
adeguati alle specifiche attivit formative;
c) programmazione dellofferta formativa sulla base della valutazione degli sbocchi
professionali e della considerazione del diverso ruolo della formazione del settore

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rispetto alla formazione tecnica superiore di cui allarticolo 69 della legge 17


maggio 1999, n. 144, e a quella universitaria, prevedendo modalit e strumenti
di raccordo tra i tre sistemi su base territoriale;
d) previsione, per le istituzioni di cui allarticolo 1, della facolt di attivare, fino alla
data di entrata in vigore di specifiche norme di riordino del settore, corsi di formazione musicale o coreutica di base, disciplinati in modo da consentirne la frequenza agli alunni iscritti alla scuola media e alla scuola secondaria superiore;
e) possibilit di prevedere, contestualmente alla riorganizzazione delle strutture e dei
corsi esistenti e, comunque, senza maggiori oneri per il bilancio dello Stato, una
graduale statizzazione, su richiesta, degli attuali Istituti musicali pareggiati e delle
Accademie di belle arti legalmente riconosciute, nonch istituzione di nuovi
musei e riordino di musei esistenti, di collezioni e biblioteche, ivi comprese quelle
musicali, degli archivi sonori, nonch delle strutture necessarie alla ricerca e alle
produzioni artistiche. Nellambito della graduale statizzazione si terr conto, in
particolare nei capoluoghi sprovvisti di istituzioni statali, dellesistenza di Istituti non statali e di Istituti pareggiati o legalmente riconosciuti che abbiano fatto
domanda, rispettivamente, per il pareggiamento o il legale riconoscimento, ovvero per la statizzazione, possedendone i requisiti alla data di entrata in vigore
della presente legge;
f ) definizione di un sistema di crediti didattici finalizzati al riconoscimento reciproco dei corsi e delle altre attivit didattiche seguite dagli studenti, nonch al
riconoscimento parziale o totale degli studi effettuati qualora lo studente intenda
proseguirli nel sistema universitario o della formazione tecnica superiore di cui
allarticolo 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144;
g) facolt di convenzionamento, nei limiti delle risorse attribuite a ciascuna istituzione, con istituzioni scolastiche per realizzare percorsi integrati di istruzione e di
formazione musicale o coreutica anche ai fini del conseguimento del diploma di
istruzione secondaria superiore o del proseguimento negli studi di livello superiore;
h) facolt di convenzionamento, nei limiti delle risorse attribuite a ciascuna istituzione, con istituzioni universitarie per lo svolgimento di attivit formative finalizzate al rilascio di titoli universitari da parte degli atenei e di diplomi accademici
da parte delle istituzioni di cui allarticolo 1;
i) facolt di costituire, sulla base della contiguit territoriale, nonch della complementariet e integrazione dellofferta formativa, Politecnici delle arti, nei
quali possono confluire le istituzioni di cui allarticolo 1 nonch strutture
delle universit. Ai Politecnici delle arti si applicano le disposizioni del presente articolo;
l) verifica periodica, anche mediante lattivit dellOsservatorio per la valutazione
del sistema universitario, del mantenimento da parte di ogni istituzione degli
standard e dei requisiti prescritti; in caso di non mantenimento da parte di istituzioni statali, con decreto del Ministro delluniversit e della ricerca scientifica
e tecnologica le stesse sono trasformate in sedi distaccate di altre istituzioni e, in
caso di gravi carenze strutturali e formative, soppresse; in caso di non mantenimento da parte di istituzioni pareggiate o legalmente riconosciute, il pareggiamento o il riconoscimento revocato con decreto del Ministro delluniversit e
della ricerca scientifica e tecnologica.

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9. Con effetto dalla data di entrata in vigore delle norme regolamentari di cui al
comma 7 sono abrogate le disposizioni vigenti incompatibili con esse e con la presente legge, la cui ricognizione affidata ai regolamenti stessi.
Art. 3.
(Consiglio nazionale per lalta formazione artistica e musicale)
1. costituito, presso il Ministero delluniversit e della ricerca scientifica e tecnologica, il Consiglio nazionale per lalta formazione artistica e musicale (CNAM), il
quale esprime pareri e formula proposte:
a) sugli schemi di regolamento di cui al comma 7 dellarticolo 2, nonch sugli
schemi di decreto di cui al comma 5 dello stesso articolo;
b) sui regolamenti didattici degli istituti;
c) sul reclutamento del personale docente;
d) sulla programmazione dellofferta formativa nei settori artistico, musicale e coreutico.
2. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del
Ministro delluniversit e della ricerca scientifica e tecnologica, previo parere delle
competenti Commissioni parlamentari, espresso dopo lacquisizione degli altri pareri previsti per legge, sono disciplinati:
a) la composizione del CNAM, prevedendo che:
1) almeno i tre quarti dei componenti siano eletti in rappresentanza del personale docente, tecnico e amministrativo, nonch degli studenti delle istituzioni di
cui allarticolo 1;
2) dei restanti componenti, una parte sia nominata dal Ministro delluniversit
e della ricerca scientifica e tecnologica e una parte sia nominata dal Consiglio universitario nazionale (CUN);
b) le modalit di nomina e di elezione dei componenti del CNAM;
c) il funzionamento del CNAM;
d) lelezione da parte del CNAM di rappresentanti in seno al CUN, la cui composizione numerica resta conseguentemente modificata.
3. In sede di prima applicazione della presente legge e fino alla prima elezione del
CNAM, le relative competenze sono esercitate da un organismo composto da:
a) quattro membri in rappresentanza delle Accademie e degli ISIA;
b) quattro membri in rappresentanza dei Conservatori e degli Istituti musicali pareggiati;
c) quattro membri designati in parti eguali dal Ministro delluniversit e della ricerca scientifica e tecnologica e dal CUN;
d) quattro studenti delle istituzioni di cui allarticolo 1;
e) un direttore amministrativo.
4. Le elezioni dei rappresentanti e degli studenti di cui al comma 3 si svolgono, con
modalit stabilite con decreto del Ministro delluniversit e della ricerca scientifica
e tecnologica da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, presso il Ministero delluniversit e della ricerca
scientifica e tecnologica, sulla base di liste separate, presentate almeno un mese
prima della data stabilita per le votazioni.
5. Per il funzionamento del CNAM e dellorganismo di cui al comma 3 autorizzata la spesa annua di lire 200 milioni.

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110 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Art. 4.
(Validit dei diplomi)
1. I diplomi conseguiti presso le istituzioni di cui allarticolo 1 anteriormente alla
data di entrata in vigore della presente legge mantengono la loro validit ai fini dellaccesso allinsegnamento e ai corsi di specializzazione.
2. I diplomi conseguiti al termine di corsi di didattica, compresi quelli rilasciati prima
della data di entrata in vigore della presente legge, danno titolo di accesso alle scuole
di specializzazione di cui allarticolo 4, comma 2, della legge 19 novembre 1990,
n. 341. Tali diplomi, ove rilasciati prima dellattivazione delle predette scuole, sono
considerati validi per laccesso allinsegnamento, purch il titolare sia in possesso del
diploma di scuola media superiore e del diploma di conservatorio o di accademia.
3. Per i diplomati presso le istituzioni di cui allarticolo 1, che ne facciano richiesta
entro il termine di tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, purch in possesso di diploma di scuola secondaria di II grado, sono istituiti appositi
corsi integrativi della durata minima di un anno, al fine del conseguimento dei diplomi accademici, secondo modalit e criteri stabiliti con i regolamenti di cui allarticolo 2, comma 7, lettera h).
Art. 5.
(Edilizia)
1. Alle istituzioni di cui allarticolo 1 si applica la normativa vigente in materia di
edilizia universitaria.
Art. 6.
(Diritto allo studio)
1. Agli studenti delle istituzioni di cui allarticolo 1 si applicano le disposizioni di
cui alla legge 2 dicembre 1991, n. 390, e successive modificazioni.
Art. 7.
(Norma transitoria e finale)
1. I regolamenti didattici delle istituzioni di cui allarticolo 1 disciplinano le modalit per il passaggio degli studenti ai nuovi ordinamenti didattici, ferma restando la
possibilit per gli stessi di completare i corsi iniziati.
Art. 8.
(Disposizioni per la regione Valle dAosta e per le province autonome di Trento e
di Bolzano)
1. Nella regione Valle dAosta e nelle province autonome di Trento e di Bolzano, il
perseguimento delle finalit della presente legge realizzato nel rispetto degli statuti di autonomia e delle relative norme di attuazione.
Art. 9.
(Norme finanziarie)
1. Con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, di concerto con i Ministri della pubblica istruzione e delluniversit e della
ricerca scientifica e tecnologica, si provvede a ripartire gli attuali stanziamenti iscritti

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 111

allunit previsionale di base 11.1.1.2 (Istruzione artistica Strutture scolastiche)


dello stato di previsione del Ministero della pubblica istruzione, per la loro assegnazione al predetto stato di previsione e a quello del Ministero delluniversit e
della ricerca scientifica e tecnologica, in relazione alle esigenze di funzionamento,
rispettivamente, degli istituti di istruzione artistica che permangono nella competenza del Ministero della pubblica istruzione e delle istituzioni riordinate o costituite
a norma della presente legge.
2. Allonere derivante dallattuazione della presente legge, comprensivo dei costi per
la realizzazione dei corsi di cui allarticolo 2, commi 5 e 8, lettera d), nonch allarticolo 4, comma 3, valutato in lire 11 miliardi a decorrere dallanno 1999, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del
bilancio triennale 1999-2001, nellambito dellunit previsionale di base di parte
corrente Fondo speciale dello stato di previsione del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica per lanno 1999, allo scopo parzialmente
utilizzando laccantonamento relativo al Ministero della pubblica istruzione.
3. Il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

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Due decreti, entrambi del 2009, definiscono e regolano i settori artistico-disciplinari dei Conservatori individuando gli ordinamenti didattici dei corsi di
studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello: il Decreto Ministeriale 3 luglio 2009 e il Decreto Ministeriale n. 124 del 30 settembre 2009.

Il Decreto Ministeriale 3 luglio 2009


CONSIDERATO, pertanto, che gli obiettivi formativi e i settori artistico-disciplinari devono essere determinati con appositi decreti del Ministro in attuazione del sopracitato D.L. n. 180/2008, convertito, con modificazioni nella legge 9.1.2009, n. 1;
VISTI i pareri espressi dal Consiglio Nazionale dellAlta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica nelle riunioni del 20-21 dicembre 2007 e 29-30 gennaio 2008,
sulla riorganizzazione dei settori artistico-disciplinari dei Conservatori di Musica;
RITENUTO, pertanto, di dover definire, tenuto conto anche delle esigenze sperimentali gi consolidate, i predetti settori artistico-disciplinari con le relative declaratorie e campi disciplinari di competenza, raggruppati in aree omogenee;
DECRETA
Art.1 I settori artistico-disciplinari, con le relative declaratorie e campi disciplinari
di competenza raggruppati in aree omogenee dei Conservatori di Musica, sono individuati nellallegata tabella che fa parte integrante del presente decreto.

Due decreti,
entrambi
del 2009,
definiscono
e regolano
i settori
artisticodisciplinari
dei
Conservatori

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112 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Art. 2 Con successivo provvedimento sono determinati gli ordinamenti didattici


dei corsi di studio con riferimento ai settori sopraindicati.
Codice
CODI/01
CODI/02
CODI/03
CODI/04
CODI/05
CODI/06
CODI/07
CODI/08
CODI/09
CODI/10
CODI/11
CODI/12
CODI/13
CODI/14
CODI/15
CODI/16
CODI/17
CODI/18
CODI/19
CODI/20
CODI/21
CODI/22
CODI/23
CODI/24
CODI/25
COMJ/01
COMJ/02
COMJ/03
COMJ/04
COMJ/05
COMJ/06
COMJ/07
COMJ/08
COMJ/09
COMJ/10
COMJ/11
COMJ/12
COMJ/13
COMA/01
COMA/02
COMA/03

Settore artistico disciplinare


Arpa
Chitarra
Mandolino
Contrabbasso
Viola
Violino
Violoncello
Basso tuba
Clarinetto
Corno
Eufonio
Fagotto
Flauto
Oboe
Saxofono
Tromba
Trombone
Fisarmonica
Organo
Pratica organistica e canto gregoriano
Pianoforte
Strumenti a percussione
Canto
Musica vocale da camera
Accompagnamento pianistico
Basso elettrico
Chitarra jazz
Contrabbasso jazz
Violino jazz
Clarinetto jazz
Saxofono jazz
Tromba jazz
Trombone jazz
Pianoforte jazz
Tastiere elettroniche
Batteria e percussioni jazz
Canto jazz
Musiche tradizionali
Arpa rinascimentale e barocca
Liuto
Viola da gamba

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Pagina 113

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 113

COMA/04
COMA/05
COMA/06
COMA/07
COMA/08
COMA/09
COMA/10
COMA/11
COMA/12
COMA/13
COMA/14
COMA/15
COMA/16
COME/01
COME/02
COME/03
COME/04
COME/05
COME/06
COMS/01
COMI/01
COMI/02
COMI/03
COMI/04
COMI/05
COMI/06
COMI/07
COMI/08
CORS/01
COID/01
COID/02
COID/03
CODC/01
CODC/02
CODC/03
CODC/04
CODC/05
CODC/06
CODM/01
CODM/02
CODM/03
CODM/04
CODM/05
CODM/06
CODM/07

Violino barocco
Violoncello barocco
Clarinetto storico
Cornetto
Corno naturale
Fagotto barocco e classico
Flauto dolce
Oboe barocco e classico
Flauto traversiere
Tromba rinascimentale e barocca
Trombone rinascimentale e barocco
Clavicembalo e tastiere storiche
Canto rinascimentale e barocco
Esecuzione e interpretazione della musica elettroacustica
Composizione musicale elettroacustica
Acustica musicale
Elettroacustica
Informatica musicale
Multimedialit
Musica sacra
Esercitazioni corali
Esercitazioni orchestrali
Musica da camera
Musica dinsieme per strumenti a fiato
Musica dinsieme per strumenti ad arco
Musica dinsieme jazz
Musica dinsieme per strumenti antichi
Tecniche di improvvisazione musicale
Teoria e tecnica dellinterpretazione scenica
Direzione di coro e composizione corale
Direzione dorchestra
Direzione dorchestra di fiati
Composizione
Composizione per la musica applicata alle immagini
Composizione polifonica vocale
Composizione jazz
Orchestrazione e concertazione jazz
Strumentazione e composizione per orchestra di fiati
Bibliografia e biblioteconomia musicale
Etnomusicologia
Musicologia sistematica
Storia della musica
Storia della musica elettroacustica
Storia del jazz, delle musiche improvvisate e audiotattili
Poesia per musica e drammaturgia musicale

INTERVENTI

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INTERVENTI

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114 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

COTP/01
COTP/02
COTP/03
COTP/04
COTP/05
COTP/06
CODD/01
CODD/02
CODD/03
CODD/04
CODD/05
CODD/06
CODD/07
CODL/01
CODL/02
COCM/01
COCM/02

Teoria dellarmonia e analisi


Lettura della partitura
Pratica e lettura pianistica
Prepolifonia
Teoria e prassi del basso continuo
Teoria, ritmica e percezione musicale
Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musica
Elementi di composizione per Didattica della musica
Musica dinsieme per Didattica della musica
Pedagogia musicale per Didattica della musica
Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica
Storia della musica per Didattica della musica
Tecniche di consapevolezza e di espressione corporea
Lingua e letteratura italiana
Lingua straniera comunitaria
Organizzazione, diritto e legislazione dello spettacolo musicale
Tecniche della comunicazione

Il Decreto Ministeriale 124 del 30 settembre 2009


VISTO il D.M. 3 luglio 2009, n. 90, con il quale, in applicazione del citato art.3
quinques del D.L. 10.11.2008, n. 180, convertito, con modificazioni, nella legge
9 gennaio 2009, n. 1, sono stati definiti settori artistico-disciplinari, con le relative
declaratorie e campi disciplinari di competenza, dei Conservatori di Musica;
RITENUTO, pertanto, di dover procedere, sulla base dei predetti settori artisticodisciplinari, alla definizione dei nuovi ordinamenti didattici dei Conservatori di
Musica, tenuto conto anche delle esperienze sperimentali gi consolidate;
RITENUTO, altres, di dover individuare le corrispondenze tra le attuali classi di
concorso e i settori artistico-disciplinari, ai fini del conferimento degli insegnamenti;
DECRETA
Art. 1 Gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello dei Conservatori di Musica, sono individuati
nellallegata tabella A che fa parte integrante del presente decreto.
Art. 2 Le corrispondenze tra le attuali classi di concorso ed i settori artistico disciplinari dei Conservatori di Musica, sono indicate nellallegata tabella B che costituisce parte integrante del presente decreto.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 115

Art. 3 I Conservatori di Musica provvederanno a disciplinare i propri ordinamenti didattici con appositi regolamenti, in conformit a quanto previsto dallart. 10 del D.P.R. 8 luglio 2005, n. 212 e nel rispetto di quanto previsto nel
presente decreto e nel D.M. 3 luglio 2009. n. 90.
Ordinamento didattico dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di I livello:
ARPA
ARPA RINASCIMENTALE E BAROCCA
BASSO ELETTRICO
BASSO TUBA
BATTERIA E PERCUSSIONI JAZZ
CANTO
CANTO JAZZ
CANTO RINASCIMENTALE E BAROCCO
CHITARRA
CHITARRA JAZZ
CLARINETTO
CLARINETTO JAZZ
CLARINETTO STORICO
CLAVICEMBALO E TASTIERE STORICHE
COMPOSIZIONE
CONTRABBASSO
CONTRABBASSO JAZZ
CORNETTO
CORNO
CORNO NATURALE
DIDATTICA DELLA MUSICA
DIREZIONE DORCHESTRA
FAGOTTO
FAGOTTO BAROCCO
FISARMONICA
FLAUTO
FLAUTO DOLCE
FLAUTO TRAVERSIERE
LIUTO
MAESTRO COLLABORATORE
MANDOLINO
DIREZIONE DI CORO E COMPOSIZIONE CORALE
MUSICA ELETTRONICA
MUSICA VOCALE DA CAMERA
OBOE
OBOE BAROCCO E CLASSICO
ORGANO
PIANOFORTE

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INTERVENTI

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Su scala
nazionale
la crescita
di alunni
e docenti dei
Conservatori
aumentata
del 20% circa
negli ultimi
dieci anni

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116 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

PIANOFORTE JAZZ
SAXOFONO
SAXOFONO JAZZ
STRUMENTAZIONE PER ORCHESTRA DI FIATI
STRUMENTI A PERCUSSIONE
TASTIERE ELETTRONICHE
TROMBA
TROMBA JAZZ
TROMBA RINASCIMENTALE E BAROCCA
TROMBONE
TROMBONE JAZZ
TROMBONE RINASCIMENTALE E BAROCCO
VIOLA
VIOLA DA GAMBA
VIOLINO
VIOLINO BAROCCO
VIOLINO JAZZ
VIOLONCELLO
VIOLONCELLO BAROCCO

LA DIMENSIONE DEI CONSERVATORI: ISCRITTI, DIPLOMATI E DOCENTI


Su scala nazionale la crescita di alunni e docenti dei Conservatori aumentata
del 20% circa negli ultimi dieci anni. Il raddoppiamento registrato negli stessi
anni delle cattedre e degli alunni delle SMIM non sembra quindi aver influenzato in misura proporzionale la popolazione scolastica dei Conservatori.

1999
2000

2000
2001

2001
2002

2002
2003

docenti
Conservatori

5450

5325

5399

5558

docenti IMP

497

472

520

docenti totali

5947

5797

iscritti
Conservatori

35.064

iscritti IMP
iscritti totali

2004
2005

2005
2006

2007
2008

2008
2009

5502

5634

5865

5520

5926

6081

693

684

710

698

662

720

878

5919

6251

6186

6344

6563

6182

6646

6959

34.113

35.419

35.891

36.390

38.943

39.821

40.310

39.241

40.167

3313

2980

3688

4583

4415

5373

5714

5529

5612

5882

38.377

37.093

39.107

40.474

40.805

44.316

45.535

45.839

44.853

46.049

Fonte: Banca dati dellAlta formazione artistica e musicale MIUR

2003
2004

2006
2007

13-05-2010

14:59

Pagina 117

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 117

docenti
8.000
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
0
1999
2000

2000 2001 2002


2001 2002 2003

2003 2004
2004 2005

2005 2006
2006 2007

2007
2008

2008
2009

2005 2006
2006 2007

2007
2008

2008
2009

iscritti
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
1999
2000

2000 2001 2002


2001 2002 2003

2003 2004
2004 2005

rapporto docenti/alunni
7,60
7,40
7,20
7,00
6,80
6,60
6,40
6,20
6,00
5,80

1999
2000

2000
2001

2001
2002

2002
2003

2003
2004

2004
2005

2005
2006

2006
2007

2007 2008
2008 2009

Anche se landamento del rapporto docenti/alunni mostra un picco rilevante


nel 2006/2007 causato dalla diminuzione dei docenti e dallaumento contestuale degli iscritti, i grafici confermano un lento ma progressivo processo di

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118 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

popolamento dei corsi musicali nei Conservatori con una tendenza in negativo
negli ultimi due anni del rapporto docenti/alunni: il numero delle cattedre si
attesta cio su valori leggermente superiori al fabbisogno richiesto.
Probabilmente la ragione deve essere ricercata nella suddivisione dei corsi dei
Conservatori in vecchio ordinamento, I livello, II livello e post-laurea comportata dalla Legge 508.
Il dato si evince anche dallanalisi degli iscritti scorporati per tipologia di corso
negli ultimi due anni:
2006/2007

2007/2008

35.459

34.621

Iscritti I livello

4290

4320

Iscritti II livello

5178

3817

Iscritti post laurea

912

2095

45.839

44.853

Iscritti vecchio ordinamento

Totale

Il quadro
con il numero
dei diplomati
negli ultimi
quattro anni
consente
di valutarne
laumento
complessivo.
Il fenomeno
da attribuirsi
in prevalenza
agli effetti
della riforma

Si nota che il numero totale degli alunni diminuito del 2% nonostante lincremento notevole degli iscritti ai corsi post-laurea; il calo di maggiore evidenza si evidenzia nei corsi di II livello.
Questo dato probabilmente indica una preferenza per percorsi di studio pi
brevi o pi specializzati. I corsi del vecchio ordinamento registrano invece una
flessione del 2,8%.
Il quadro con il numero dei diplomati dei vari ordini di studio negli ultimi
quattro anni consente di valutarne laumento complessivo. Il fenomeno da attribuirsi prevalentemente agli effetti della riforma e alle nuove lauree istituite
con la conseguente diminuzione dei diplomati del vecchio ordinamento:
2005/2006 2006/2007 2007/2008 2008/2009
Diplomati vecchio ordinamento

3020

3090

2898

2689

Diplomati I livello

169

245

513

858

Diplomati II livello

205

843

1902

1550

Diplomati post laurea

100

180

85

693

3494

4358

5398

5790

Totale

Il dato relativo al numero dei diplomati postlaurea del 2008/2009 evidenzia


un incremento considerevole: si passa da 85 diplomati dellanno precedente
a 693! Lapprofondimento del motivo di tale crescita, svolto analizzando la
tipologia dei corsi, consente di rilevare che ben 574 diplomati su un totale di

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 119

693 hanno conseguito il titolo in Formazione dei docenti Strumento Musicale (classe A77).
I corsi sono istituiti ai sensi del Decreto Ministeriale 28 settembre 2007 prot.
n. 137/07: I corsi ordinamentali di Didattica della Musica, i corsi modificati
ai sensi del D.M. n. 109/04, nonch i corsi sperimentali di didattica della musica, autorizzati dal Ministero, sono ridefiniti nei corsi accademici biennali di
secondo livello, finalizzati, distintamente, alla formazione di docenti di educazione musicale (classe di concorso A31/A32) e di docenti di strumento (classe
di concorso A77).
Nello scorso anno accademico sono 39 le sedi nelle quali si sono tenuti i corsi
post laurea per la classe A77, la cattedra relativa allinsegnamento dello strumento musicale nella scuola media.
Su un totale di 693 diplomati risultano essere solamente 119 quelli di diversa
tipologia.
Il Decreto della Direzione generale per lalta formazione artistica, musicale e
coreutica del 4 novembre 2009 autorizza i Conservatori ad attivare anche per
il 2009/2010 corsi biennali di formazione dei docenti per la classe di concorso A77.
La tabella mostra lelenco dei posti suddivisi per sede:
Conservatorio di musica di ADRIA
Conservatorio di musica di ALESSANDRIA
Conservatorio di musica di AVELLINO
Conservatorio di musica di BARI
Conservatorio di musica di BENEVENTO
Conservatorio di musica di BOLOGNA
Conservatorio di musica di BOLZANO
Conservatorio di musica di BRESCIA
Conservatorio di musica di CAGLIARI
Conservatorio di musica di CAMPOBASSO
Conservatorio di musica di CASTELFRANCO VENETO
Istituto Musicale Pareggiato di CATANIA
Conservatorio di musica di COMO
Conservatorio di musica di COSENZA
Conservatorio di musica di CUNEO
Conservatorio di musica di FERMO
Conservatorio di musica di FIRENZE
Conservatorio di musica di FOGGIA
Conservatorio di musica di FROSINONE
Conservatorio di musica di GENOVA
Conservatorio di musica di LA SPEZIA
Conservatorio di musica di LATINA

15
15
15
16
15
15
15
15
15
15
15
19
15
16
15
15
15
16
15
15
15
15

INTERVENTI

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Nello scorso
anno
accademico
sono 39 le sedi
nelle quali
si sono tenuti
i corsi
postlaurea
per la classe
A77,
la cattedra
relativa allo
insegnamento
dello
strumento
musicale
nella scuola
media

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INTERVENTI

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Non
possibile
costruire
un organico
ed efficace
curricolo
verticale
dello
strumento
musicale
ignorando
la scuola
di base

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120 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Conservatorio di musica di MESSINA


Conservatorio di musica di MILANO
Istituto Musicale Pareggiato di MODENA CARPI
Conservatorio di musica di MONOPOLI
Conservatorio di musica di NAPOLI
Conservatorio di musica di NOVARA
Conservatorio di musica di PADOVA
Conservatorio di musica di PALERMO
Conservatorio di musica di PARMA
Conservatorio di musica di PERUGIA
Conservatorio di musica di PESARO
Conservatorio di musica di PESCARA
Conservatorio di musica di POTENZA
Conservatorio di musica di REGGIO CALABRIA
Conservatorio di musica di ROMA
Conservatorio di musica di ROVIGO
Conservatorio di musica di SALERNO
Conservatorio di musica di SASSARI
Conservatorio di musica di TORINO
Conservatorio di musica di TRIESTE
Conservatorio di musica di UDINE
Conservatorio di musica di VENEZIA
Conservatorio di musica di VICENZA
Totale

19
16
15
16
16
15
15
19
15
15
15
15
15
16
15
15
15
15
15
15
15
16
15
695

Il percorso dello strumento musicale nella scuola dellobbligo quindi tuttaltro che interrotto: si autoalimenta la pletora dei docenti, si formano e si sfornano specialisti di strumento musicale, si aumentano i corsi nella scuola
secondaria di I grado.
Si avverte lesigenza di una stagione di monitoraggio e valutazione dellintero
sistema di istruzione musicale: un sistema complesso nella sua estensione con
istanze e risorse spesso difformi nel territorio.
Un capitolo a parte meriterebbe linsegnamento della musica nella scuola primaria dove, come noto, non al momento previsto il ruolo dellinsegnante
specializzato in materia.
Non possibile, infatti, costruire un organico ed efficace curricolo verticale
dello strumento musicale ignorando la scuola di base.
Lobiettivo non far crescere un bambino musicalmente geniale ma, al contrario, sostenere lo sviluppo emozionale delle sue capacit al fine di aiutarlo a
comprendere la sintassi musicale ed esprimersi musicalmente, con la voce o
con lo strumento.

13-05-2010

14:59

Pagina 121

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 121

BIBLIOGRAFIA
G. Colarizi, Linsegnamento della musica in Italia, Armando, Roma, 1971.
S. Grunberg e M.I. Tosto, Le scuole medie ad indirizzo musicale. Risultati di unindagine, Roma, beQuadro, 1984.
L. Santucci, Linsegnamento musicale nei Paesi dellUnione Europea, Le Monnier, Roma,
1984.
Annuario Musicale Italiano 1993, a cura di M. Ruggieri, CIDIM, Roma, 1993.
O. Maione, I Conservatori di musica durante il fascismo, EDT, Torino, 2005.
C. Fiorentino M. Orlando, Linsegnamento musicale, Carish, Milano, 2008.

INTERVENTI

009API3-4_2009.qxd

ANAGRAFE SMIM 2008 942 Istituzioni scolastiche e 3909 cattedre


FONTE: DATA WAREHOUSE MIUR ORGANICO DI FATTO 2007/08

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

AGMM82201T

ACASTAGNOLO

AGMM825019

GPASCOLI

ARAGONA

AGMM84601A

VEORLANDO

CANICATT

AGMM82901L

LUIGI PIRANDELLO

AGMM01500P

SGANGITANO

FAVARA

AGMM83101L

V BRANCATI

GROTTE

AGMM83201C

A RONCALLI

MENFI

AGMM83601Q

SBIVONA

PALMA DI MONTECHIARO

AGMM03800B

GTOMASI DA LAMPEDUSA

REALMONTE

AGMM80901B

GGARIBALDI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

Provincia di AGRIGENTO
AGRIGENTO

Cattedre

1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1

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Pagina 122

122 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
2
1
2
2
1
1
1
1
1
2
2
2
84

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CASTELFIDARDO SOPRANI
CHITARRA (AB77)
FISARMONICA (AF77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
FABRIANO POLO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
JESI FEDERICO II
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SANTAMARIANUOVA CROCE CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SENIGALLIA MARCHETTI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

RIBERA

AGMM842013
AGMM84301V

FCRISPI
VNAVARRO

SAMBUCA DI SICILIA

AGMM81701A

FFELICE DA SAMBUCA

SAN GIOVANNI GEMINI

AGMM818016

MMARTORANA

SANTA MARGHERITA DI BELICE AGMM80801G

GTLAMPEDUSA

AGMM84401P

ISCATURRO

Provincia di ALESSANDRIA
ALESSANDRIA

ALMM815019

ALESSANDRIA P STRANEO

ACQUI TERME

ALMM081008

ACQUI TERME G BELLA

Provincia di ANCONA
ANCONA

ANMM813018

ANCONA LEOPARDI
TOMMASEO

CASTELFIDARDO

ANMM83101T

FABRIANO

ANMM84601G

JESI

ANMM830023

SANTA MARIA NUOVA

ANMM82902V

SENIGALLIA

ANMM83301D

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14:59

Pagina 123

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 123

Comune

Provincia di AOSTA
AOSTA

Codice scuola

Denominazione

AOIP004000

AOSTA N. 4

AOIP005000

E MARTINET

COURMAYEUR

AOIP006000

VALDIGNE MONT BLANC

PONT SAINT MARTIN

AOIP017000

MONT ROSE A

Provincia di AREZZO
AREZZO

ARMM00100T

CESALPINO MARGARITONE

POPPI

ARMM83002V

B BOTTARELLI PECCI

SAN SEPOLCRO

ARMM05900D

UNIFICATA SANSEPOLCRO

Provincia di ASCOLI PICENO


ASCOLI PICENO

APMM004004

ASCOLI P SCM LUCIANI

AMANDOLA

APMM805065

AMANDOLA SPADONI RICCI

PORTO SAN GIORGIO

APMM82301D

PTO SGIORGIO NARDI

Provincia di ASTI
ASTI

ATMM00400X

GOLTIERI

NIZZA MONFERRATO

ATMM80701B

CA DALLA CHIESA NIZZA


MONF

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
24

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
14

CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
16

CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

1
1
1
1
1
1

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Pagina 124

124 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Provincia di AVELLINO
AVELLINO

ARIANO IRPINO

Codice scuola

Denominazione

AVMM81201D

S TOMMASO DAQUINO

AVMM00200V

ENRICO COCCHIA

AVMM00500A

FRANCESCO SOLIMENA

AVMM849014

PASQUALE STANISLAO
MANCINI

ATRIPALDA

AVMM015001

RAFFAELE MASI

FORINO

AVMM84101D

EBOTTO PICELLA

GROTTAMINARDA

AVMM03700T

GIOVANNI XXIII

LAURO

AVMM84601L

BENEDETTO CROCE

NUSCO

AVMM81701L

JFKENNEDY

ROTONDI

AVMM81801C

GPASCOLI

SERINO

AVMM071009

FSOLIMENE

SOLOFRA

AVMM072005

FGUARINI

Provincia di BARI
BARI

BAMM24300C

NICOLA ZINGARELLI

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
8

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
48

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1

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Pagina 125

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 125

Comune

Codice scuola

Denominazione

BAMM245004
BAMM02700R

MASSARI GALILEI
PASCOLI

BAMM00800B

DE MARINIS

BAMM01600A

LATERZA

BAMM240001

MANZONI LUCARELLI

BAMM244008

AMEDEO DAOSTA

ACQUAVIVA DELLE FONTI

BAMM05200D

LUCARELLI

ALTAMURA

BAMM059008

S MERCADANTE

ANDRIA

BAMM06600B

CAFARO

BARLETTA

BAMM07800N

FIERAMOSCA

BAMM082009

R DIMICCOLI

BISCEGLIE

BAMM089004

R MONTERISI

BITRITTO

BAMM10000N

ALIGHIERI

CAPURSO

BAMM10700C

VENISTI

CASTELLANA GROTTE

BAMM24200L

VITERBO DE BELLIS

CONVERSANO

BAMM117003

CARELLI

Strumento
VIOLINO (AM77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 126

126 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

CORATO

BAMM12100P

DE GASPERI

GIOIA DEL COLLE

BAMM129009

LOSAPIO

GRAVINA DI PUGLIA

BAMM137008

INGANNAMORTE

MODUGNO

BAMM14700V

F CASAVOLA

MOLA DI BARI

BAMM15200A

ALIGHIERI

MOLFETTA

BAMM159005

SAN DOMENICO SAVIO

MONOPOLI

BAMM16501D

COMES

BAMM16500C

GALILEI

BAMM167004

ALESSANDRO VOLTA

NOCI

BAMM24700Q

GALLO PASCOLI

POLIGNANO A MARE

BAMM24800G

SARNELLI DE DONATO

SANNICANDRO DI BARI

BAMM195008

MANZONI

SANTERAMO IN COLLE

BAMM19800Q

FRANCESCO NETTI

Strumento
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
FISARMONICA (AF77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 127

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 127

Comune

Codice scuola

Denominazione

TRANI

BAMM21200R

GIUSTINA ROCCA

TRIGGIANO

BAMM215008

DE AMICIS

BLMM00102A
BLMM002004

PROF V ZANON CASTION


SEBASTIANO RICCI BELLUNO

BLMM06800P

UGO FOSCOLO

Provincia di BENEVENTO
BENEVENTO

BNMM01000N

GBLUCARELLI BENEVENTO

CEPPALONI

BNMM81202A

COLLE SANNITA

BNMM83301A

MORCONE

BNMM819014

SAN MARCO DEI CAVOTI

BNMM826017

SANTAGATA DEI GOTI

BNMM839019

SANTANGELO A CUPOLO

BNMM81002P

TELESE

BNMM82901P

Provincia di BERGAMO
BERGAMO

BGMM80701L

Provincia di BELLUNO
BELLUNO

Strumento
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE
CHITARRA (AB77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
131
1
1
1
1
1
1
1
7

OBOE (AH77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
G MAZZINI CEPPALONI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
F FLORACOLLE SANNITA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
E DE FILIPPOMORCONE
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
L SHABRAN S MARCO CAVOTI CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
A ORIANI S AGATA DEI GOTI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
V ALFIERI S ANGELO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
M DAZEGLIO TELESE
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
32

SMSCORRIDONI BERGAMO

1
1
1

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)

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13-05-2010

14:59

Pagina 128

128 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

BGMM811018

Denominazione

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SMS GSOLARI ALBINO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SMS GPASCOLI CURNO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SMS LALLIO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
SMS GIOVANNI XXIII LOVERE CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
SMS ALDO MORO SERIATE
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SMS PALBISETTI TERNO
CHITARRA (AB77)
DISOL
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
SMS CAMERONI TREVIGLIO CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
36

SMS MUZIO BERGAMO

ALBINO

BGMM818013

CURNO

BGMM84501B

LALLIO

BGMM884023

LOVERE

BGMM855012

SERIATE

BGMM876013

TERNO DISOLA

BGMM88101E

TREVIGLIO

BGMM140005

Provincia di BIELLA
BIELLA

BIMM02000Q

VIA ADDIS ABEBA37

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
4

Provincia di BOLOGNA
BOLOGNA

BOMM853018

F BESTA BOLOGNA

BOMM87301D

GUIDO RENI

BOMM34500X

ROLANDINO PEPOLI

BOMM86301V

BAZZANO T CASINI

CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1

BAZZANO

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14:59

Pagina 129

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 129

Comune

Codice scuola

Denominazione

CASALECCHIO DI RENO

BOMM875015

MARCONI CASALECCHIO

CASTEL MAGGIORE

BOMM82201L

DONINI PELAGALLI CASTEL


MAGG

GRANAROLO DELLEMILIA

BOMM82601X

P MATTEUCCI-GRANAROLO

LOIANO

BOMM85001R

PADRE PAOLINO
BALDASSARRI

MONTE SAN PIETRO

BOMM80701E

LUSVARDI MONTE SAN


PIETRO

MONZUNO

BOMM838016

MUSOLESI

PIANORO

BOMM83001G

V NERI PIANORO

PORRETTA TERME

BOMM832017

AGIURIOLO

SAN GIOVANNI IN PERSICETO

BOMM87101T

MAMELI SAN GIOVANNI IN


PERS

SAN LAZZARO DI SAVENA

BOMM34700G

RODARI-JUSSI

SASSO MARCONI

BOMM83501P

SCUOLA MEDIA DI
BORGONUOVO

BOMM83601E

G GALILEI SASSO MARCONI

VERGATO

BOMM840016

VEGGETTI VERGATO

Provincia di BOLZANO
BOLZANO

IBMM81801N

ARCHIMEDE

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
72

ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

1
1
1

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14:59

Pagina 130

130 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Provincia di BRESCIA
BRESCIA

Codice scuola

Denominazione

IBIC81200N

V ALFIERI

BSMM81601X

MOMPIANI

BSMM00500D

FOSCOLO-VIRGILIOVILL.PREALPINO

BAGNOLO MELLA

BSMM844014

P GUERINI BAGNOLO M

CHIARI

BSMM866011

ATOSCANINI CHIARI

MANERBIO

BSMM099008

AZAMMARCHI MANERBIO

PADENGHE SUL GARDA

BSMM09701N

CALINI PADENGHE S/G

PASSIRANO

BSMM81202N

FRA FULGMICANZIO DA
IC PASSIRANO

REZZATO

BSMM13100V

GPERLASCA REZZATO

Provincia di BRINDISI
BRINDISI

BRMM05600V

SALVEMINI-VIRGILIO BRINDISI

BRMM063002

PACUVIO-DON BOSCO
BRINDISI

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
PERCUSSIONI (AI77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
14

ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CORNO (AD77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
33

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)

1
1
1
1
1
1
1
2
2

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Pagina 131

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 131

Comune

Codice scuola

Denominazione

CEGLIE MESSAPICA

BRMM05800E

GPASCOLI CEGLIE
MESSAPICA

CISTERNINO

BRMM020004

SIMANZONICISTERNINO

ERCHIE

BRMM02100X

GIOVANNI PASCOLI

FASANO

BRMM02200Q

GBIANCOFASANO

BRMM026003

GGALILEI PEZZE DI GRECO

FRANCAVILLA FONTANA

BRMM06400T

BILOTTA MARONE

OSTUNI

BRMM041005

SGBOSCO OSTUNI

CAMM854012
CAMM17600Q

C COLOMBO (CAGLIARI)
G MANNO + F ALZIATOR
CAGLIARI
CONVITTO NAZLE
VITTEMANUELE

Provincia di CAGLIARI
CAGLIARI

CAMM00600L

IGLESIAS

CAMM009004
CAMM160006

G MAMELI + CIMA (CAGLIARI)


ALAMARMORA + CANELLES
IGLESIAS

PORTOSCUSO

CAMM81801V

VANGIUS (PORTOSCUSO)

QUARTU SANTELENA

CAMM153003

N 4 QUARTU SANTELENA

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
51

PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 132

132 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

SAN SPERATE

CAMM84101X

G DELEDDA (SAN SPERATE)

SANLURI

CAMM83901X

GSARAGAT (SANLURI)

SELARGIUS

CAMM123007

D.ALIGHIERI (SELARGIUS)

Provincia di CALTANISSETTA
CALTANISSETTA

CLMM80901Q

PIETRO LEONE

CLMM002001

FILIPPO CORDOVA

CLMM00500C

ROSSO DI SAN SECONDO

CLMM007004

CLMM01100Q

GIOVANNI VERGA
CALTANISSETTA
SALVATORE QUASIMODO
GELA
PAOLO EMILIANI GIUDICI

CLMM014007

ETTORE ROMAGNOLI

CLMM015003

SAN FRANCESCO

MAZZARINO

CLMM814017

LUIGI CAPUANA 2^
MAZZARINO

SAN CATALDO

CLMM029001

GIOSU CARDUCCI SAN


CATALDO

SERRA DI FALCO

CLMM82001E

FRANCESCO POLIZZI
SERRADIFALCO

Provincia di CAMPOBASSO
CAMPOBASSO

CBMM821019

COLOZZA GA

CBMM822015

MONTINI L

GELA

CLMM81001X

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
31

CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
34

FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 133

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 133

Comune

Codice scuola

Denominazione

CBMM823011

JOVINE F

CBMM82401R

PAGANO MARIO

CBMM82601C

PETRONE I

CBMM00200X

DOVIDIO F

BOIANO

CBMM82901X

BOIANO PALLOTTA

GAMBATESA

CBMM81201E

GAMBATESA JOSA

GUGLIONESI

CBMM819019

GUGLIONESI DE SANCTIS

LARINO

CBMM836013

LARINO MAGLIANO

SANTELIA A PIANISI

CBMM83401B

SANTELIA A PIANISI
PRAFFAELE

TERMOLI

CBMM17600A

BRIGIDA M(SPERIM PER DM)

CBMM19600G

BERNACCHIA O

CEMM826018

A RUGGIERO CASERTA

CEMM006003

LEONARDO DA VINCI
CASERTA

CEMM021005

AULO ATTILIO CAIATINO

Provincia di CASERTA
CASERTA

CAIAZZO

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
51

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 134

134 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

CEMM12200T

CASAL DI PRINCIPE ALIGHIERI CHITARRA (AB77)


CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GPASCOLI CASAPESENNA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GSTROFFOLINI CASAPULLA CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
EFERMI CERVINO
CHITARRA (AB77)
MESSERCOLA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VPISA FORMICOLA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
G PASCOLI MACERATA
CHITARRA (AB77)
CAMPANIA
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
A CALCARA MARCIANISE
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ALDO MORO MARCIANISE
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
M BUONARROTI
CHITARRA (AB77)
MONDRAGONE
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
GIOVANNI XXIII RECALE
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ALDO MORO CANCELLO
CORNO (AD77)
SCALO
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
RVIVIANI SMARCO EVANG
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
DE FILIPPO SNICOLA LA
CHITARRA (AB77)
STRADA
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GMAZZINI SNICOLA LA
CHITARRA (AB77)
STRADA
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
RUCCELLA SMARIA CV
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)

CASAPESENNA

CEMM035003

CASAPULLA

CEMM82801X

CERVINO

CEMM834017

FORMICOLA

CEMM80902G

MACERATA CAMPANIA

CEMM05700X

MARCIANISE

CEMM835013

CEMM83601V

MONDRAGONE

CEMM069006

RECALE

CEMM08200L

SAN FELICE A CANCELLO

CEMM120006

SAN MARCO EVANGELISTA

CEMM806013

SAN NICOLA LA STRADA

CEMM83101Q

CEMM08900B

SANTA MARIA CAPUA VETERE

CEMM83701P

Strumento

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 135

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 135

Comune

Codice scuola

Denominazione

CEMM09400V

RPERLA SMARIA CV

SANTARPINO

CEMM847019

V ROCCO SANTARPINO

Provincia di CATANIA
CATANIA

CTMM873014

AMEUCCI CATANIA

CTMM86201N

CTMM866011

CTMM86901C

CTMM87101C
CTMM872018

CTMM879013

CTMM881013

CTMM886016
CTMM87601G

CTMM88501A

CTMM029002

CTMM03200T

CTMM03300N

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
80

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VILL S AGATA, Z/A
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
A DORIA VIA CORDAI CATANIA CHITARRA (AB77)
CORNO (AD77)
PERCUSSIONI (AI77)
AMANZONI CATANIA
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCUOLA MEDIA PMASCAGNI
VIOLINO (AM77)
FDI BARTOLO CATANIA
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
AVESPUCCI CATANIA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIALE G DA VERRAZZANO 101 CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VBRANCATI CATANIA
VIOLONCELLO (AN77)
GRECUPERO CATANIA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
GPARINI CATANIA
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
DALIGHIERI CATANIA
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CBCAVOUR CATANIA
ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GLEOPARDI CATANIA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1

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Pagina 136

136 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

CTMM80501D

RRIMINI ACITREZZA

CTMM81701Q

GIOVANNI VERGA
ACICASTELLO

ACI CATENA

CTMM815014

FGUGLIELMINO ACICATENA

ACIREALE

CTMM07400X

GGALILEI ACIREALE

ADRANO

CTMM09600R

GUZZARDI ADRANO

BIANCAVILLA

CTMM099008

LUIGI STURZO BIANCAVILLA

BRONTE

CTMM119008

L CASTIGLIONE BRONTE

CALTAGIRONE

CTMM822017
CTMM82401V
CTMM82501P

GARCOLEO CALTAGIRONE
VITTORINO DA FELTRECALTAGIRONE
A NARBONE CALTAGIRONE

GIARRE

CTMM08400E

GMACHERIONE GIARRE

GRAVINA DI CATANIA

CTMM12000C

NOSENGO GRAVINA

LINGUAGLOSSA

CTMM83201T

LUIGI PIRANDELLO
LINGUAGLOSSA

MASCALUCIA

CTMM05900T

LEONARDO DA VINCI
MASCALUCIA

MIRABELLA IMBACCARI

CTMM80901R

ISTCOMPRENSIVO
E DE AMICIS

ACI CASTELLO

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 137

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 137

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
GDANNUNZIO MOTTA
CHITARRA (AB77)
SANASTASIA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CDUSMET NICOLOSI
ARPA (AA77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
DON LMILANI PATERN
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIOVANNI VERGA RAMACCA FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
VIA SGROPPILLO
CHITARRA (AB77)
SGREGORIO
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ELIO VITTORINI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
MAMARI LDA VINCI
CLARINETTO (AC77)
SCORDIA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIOVANNI VERGA VIZZINI
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

MOTTA SANTANASTASIA

CTMM837011

NICOLOSI

CTMM83901L

PATERN

CTMM84501X

RAMACCA

CTMM84601Q

SAN GREGORIO DI CATANIA

CTMM852013

SAN PIETRO CLARENZA

CTMM85301V

SCORDIA

CTMM121008

VIZZINI

CTMM85901T

Provincia di CATANZARO
CATANZARO

CZMM00400A

G CASALINUOVO
CATANZARO

CZMM00700T

GIOVANNI PASCOLI
CATANZARO

CZMM00900D

A MANZONI CATANZARO

CZMM012009

PASQUALE LAMPASI
CATANZARO

CZMM013005

VIVALDI CATANZARO

CZMM184004

MATTIA PRETI CATANZARO

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
140
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 138

138 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

BADOLATO

CZMM818029

BADOLATO MARINA
ICBADOLATO

BORGIA

CZMM839019

CHIARAVALLE CENTRALE

CZMM843011

CROPANI

CZMM82401G

DAVOLI

CZMM821014

GIMIGLIANO

CZMM812019

GRIFALCO

CZMM84001D

GUARDAVALLE

CZMM82301Q

LAMEZIA TERME

CZMM84901X

CZMM08300B

Strumento

Cattedre

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
BORGIA IC G SABATINI
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHIARAVALLE C.ALVARO I.C PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CROPANI ADOLCE IC
CHITARRA (AB77)
TROMBA (AL77)
DAVOLI MARINA IC DAVOLI
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
GIMIGLIANO IC
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
GIRIFALCO IC
FAGOTTO (AE77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GUARDAVALLE
CLARINETTO (AC77)
ALDO MORO IC
FAGOTTO (AE77)
PIANOFORTE (AJ77)
LAMEZIA T
CHITARRA (AB77)
SANTA EUFEMIA L IC
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
LAMEZIA TERME PARDITO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
MAIDA GPASCOLI IC
PIANOFORTE (AJ77)
MONTEPAONE LIDO IC
CLARINETTO (AC77)
PIANOPOLI IC FEROLETOCHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAN PIETRO A MAIDA
CLARINETTO (AC77)
ALVARO IC
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
SELLIA MARINA
CLARINETTO (AC77)
SOVERATO UGO FOSCOLO CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SQUILLACE VIVARIENSE IC CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
TAVERNA IC2 MATTIA PRETI SAXOFONO (AK77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
69
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

MAIDA
MONTEPAOLINE
PIANOPOLI

CZMM82901P
CZMM84601C
CZMM826028

SAN PIETRO A MAIDA

CZMM83301A

SELLIA MARINA
SOVERATO

CZMM848014
CZMM147005

SQUILLACE

CZMM827013

TAVERNA

CZMM84501L

Provincia di CHIETI
CHIETI

CHMM00200C

GCHIARINI C DE LOLLIS

FRANCAVILLA A MARE

CHMM82801L

F MASCI FRANCAVILLA

LANCIANO

CHMM06500G

SG MAZZINI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

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Pagina 139

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 139

Comune

Codice scuola

Denominazione

ORTONA A MARE

CHMM089004

D PUGLIESI

SAN SALVO

CHMM110008

VB SALVO DACQUISTO

Provincia di COMO
COMO

COMM81801T

SMS G PARINI COMO

COMM845016

SMS UFOSCOLO COMO

CADORAGO

COMM83001C

SMS MACHIAVELLI
CADORAGO

CANT

COMM838013

SMS ANZANI CANT

COMM83901V

SCUOLA MEDIA STATALE


FTURATI

ERBA

COMM06300Q

SMS GPUECHER ERBA

GUANZATE

COMM83002D

ANNA FRANK GUANZATE

LOMAZZO

COMM83501G

SMS E DE AMICIS
LOMAZZO

Provincia di COSENZA
COSENZA

CSMM00900N

COSENZA VIA POPILIA

ACRI

CSMM02600B

ACRI DA VINCI

AMANTEA

CSMM028003
CSMM865012

ACRI PADULA
AMANTEA MAMELI

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
20

CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
33

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
PIANOFORTE (AJ77)
ARPA (AA77)
CLARINETTO (AC77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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13-05-2010

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Pagina 140

140 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

BELVEDERE MARITTIMO

CSMM050008

BELVEDERE MMO/MARINA

CASSANO ALLO IONIO

CSMM06600T

CASSANO IONIO BLANZA

CASTROVILLARI

CSMM07600C

CASTROVILLARI
DE NICOLA

CERISANO

CSMM08200Q

CERISANO

CETRARO

CSMM085007

CETRARO/CENTRO

CORIGLIANO CALABRO

CSMM81101N

CORIGLIANO CAL
SCHIAVONEA

LUZZI

CSMM13200G

LUZZI GCOPPA

PAOLA

CSMM15700X

PAOLA F BRUNO

RENDE

CSMM17500D

RENDE QUATTROMIGLIA

ROGLIANO

CSMM18300C

ROGLIANO

ROSSANO

CSMM18600X

ROSSANO DA VINCI

ROVITO

CSMM85301Q

ROVITO PIANETTE

SAN FILI

CSMM84001N

SAN FILI

SAN GIOVANNI IN FIORE

CSMM20300C

SAN GIOVANNI IN F
MARCONI

SAN LUCIDO

CSMM84101D

SAN LUCIDO

Strumento
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
FAGOTTO (AE77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 141

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 141

Comune

Codice scuola

Denominazione

SAN MARCO ARGENTANO

CSMM81601R

SAN MARCO ARGENTANO

SAN PIETRO IN VARANO

CSMM857013

SAN PIETRO IN GUARANO

SANTA MARIA DEL CEDRO

CSMM83701T

SMARIA DEL CEDRO


MARCELLINA

SANTA SOFIA DEPIRO

CSMM801013

SANTA SOFIA DEPIRO

SCALEA

CSMM22800R

SCALEA

SPEZZANO DELLA SILA

CSMM85501B

SPEZZANO DELLA SILA

Provincia di CREMONA
CREMONA

CRMM004003

Provincia di CROTONE
CROTONE

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
FAGOTTO (AE77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
96

MARCO GEROLAMO VIDA

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
4

KRMM806011

DON MILANI SCUOLA MEDIA

KRMM81001L

CORRADO ALVARO

KRMM81101C

ALCMEONE

KRMM812018

VALFIERI SC MEDIA

KRMM012008

GIOVANNI XXIII

CLARINETTO (AC77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
14

Provincia di CUNEO
CUNEO

CNMM15700L

CUNEO UNIFICATA

ALBA

CNMM146006

ALBA GVIDA PERTINI

BOVES

CNMM80901A

BOVES AVASSALLO

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 142

142 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

BRA

CNMM15000T

BRA PIUMATI-CRAVERIDALLA CHIESA

BUSCA

CNMM82901G

BUSCA GCARDUCCI

FOSSANO

CNMM14800T

FOSSANO SACCO-BOETTOPAGLIERI

MONDOV

CNMM14900N

MONDOV GALLOCORDERO-FRANK

SALUZZO

CNMM154005

SCUOLA MEDIA STAT


ROSA BIANCA

SAVIGLIANO

CNMM147002

SAVIGLIANO SCHIAPARELLIMARCONI

Provincia di ENNA
ENNA

ENMM00100D

GGARIBALDI

ENMM002009

GPASCOLI

ENMM107009

N SAVARESE

BARRAFRANCA

ENMM108005

VERGA DON MILANI

CATENANUOVA

ENMM80601L

EFERMI

LEONFORTE

ENMM109001

DANTE ALIGHIERI

PIAZZA ARMERINA

ENMM08100A

C CASCINO

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
36

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

1
1
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 143

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 143

Comune

Codice scuola

ENMM082006

Denominazione

G RONCALLI

PIETRAPERZIA

ENMM810018

V GUARNACCIA

REGALBUTO

ENMM090005

G F INGRASSIA

TROINA

ENMM095008

DON BOSCO

VALGUARNERA CAROPEPE

ENMM10000E

VIASELENA

Provincia di FERRARA
FERRARA

FEMM02500V

FDE PISIS TBONATI

FEMM06400D

TTASSO MMBOIARDO

COMACCHIO

FEMM01300L

AZAPPATA COMACCHIO

TRESIGALLO

FEMM803012

DCHENDI TRESIGALLO

VOGHIERA

FEMM053014

LARIOSTO VOGHIERA

Provincia di FIRENZE
FIRENZE

FIMM84201X

GHIBERTI

FIMM55300P

GUICCIARDINI POLIZIANO

FIMM55800T

MACHIAVELLI PAPINI

FIMM82401A

ACCURSIO DA BAGNOLO

IMPRUNETA

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
53

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
20

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 144

144 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

PONTASSIEVE

FIMM380009

MARIA MALTONI

SCANDICCI

FIMM834011

RODARI

TAVERNELLE VAL DI PESA

FIMM81901V

IL PASSIGNANO

VINCI

FIMM25003Q

SOVIGLIANA VINCI

Provincia di FOGGIA
FOGGIA

FGMM00200R

ALIGHIERI DANTE

FGMM00400C

BOVIO GIOVANNI

FGMM006004

DE SANCTIS FRANCESCO

FGMM00700X

MURIALDO LEONARDO

FGMM01000Q

PIO DODICESIMO

FGMM01100G

FOSCOLO UGO

FGMM13200D
FGMM133009

MOSCATI ALTAMURA
ZINGARELLI NICOLA

APRICENA

FGMM021006

FIORITTI

BOVINO

FGMM81602Q

ROSSOMANDI

CASALNUOVO MONTE ROTARO FGMM82301T

GIOVANNI FERRUCCI

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
30

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ARPA (AA77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
ARPA (AA77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PERCUSSIONI (AI77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ARPA (AA77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PERCUSSIONI (AI77)
SAXOFONO (AK77)

1
1
1
1
2
2
1
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 145

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 145

Comune

Codice scuola

Denominazione

CERIGNOLA

FGMM04000G

PAOLILLO

DELICETO

FGMM814013

FRANCESCO DE MATTEO

LUCERA

FGMM826019

S FRANCESCO ANTONIO
FASANI

FGMM827015
FGMM05200T

MANZONI
DANTE ALIGHIERI

FGMM82901R
FGMM057001

DON MILANI
PEROTTO

FGMM05800R

UNGARETTI

ORTA NOVA

FGMM05900L
FGMM134005

GIORDANI
SANDRO PERTINI

SAN GIOVANNI ROTONDO

FGMM086001

GALIANI

FGMM08700R

SMS G PASCOLI

FGMM08800L

ALESSANDRO DE BONIS

SAN PAOLO DI CIVITATE

FGMM835014

GRIMALDI

SAN SEVERO

FGMM13600R

BEATO PADRE PIO

SANNICANDRO GARGANICO

FGMM84001G

MONSDOTTARISTIDE
DALESSANDRO

SERRACAPRIOLA

FGMM83601X

MAZZINI

MANFREDONIA

Strumento
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FISARMONICA (AF77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLINO (AM77)
ARPA (AA77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FISARMONICA (AF77)
PIANOFORTE (AJ77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

Cattedre
1
1
2
2
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 146

146 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

TORREMAGGIORE

FGMM11100C

PADRE PIO

VICO DEL GARGANO

FGMM84101B

MICHELANGELO MANICONE

Provincia di FORL
FORL

FOMM09000E

VIA RIBOLLE

CESENA

FOMM09400T

VIA AFRANK

FORLIMPOPOLI

FOMM805016

MARINELLI

Provincia di FROSINONE
FROSINONE

FRMM048007

SM L PIETROBONO
FROSINONE

FRMM051003

SM ALDO MORO
FROSINONE

ALATRI

FRMM44300G

SM DANTE ALIGHIERI
ALATRI

BOVILLE ERNICA

FRMM106035

SS G ARMELLINI

BROCCOSTELLA

FRMM81701G

SCUOLA MEDIA
BROCCOSTELLA

CECCANO

FRMM446003

SCUOLA MEDIA CECCANO

FERENTINO

FRMM44400B

SM AGIORGI-ANFRACCO

PALIANO

FRMM827016

SM FRATELLI BEGUINOT
PALIANO

VEROLI

FRMM106002

SM CAIO MARIO VEROLI

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
SAXOFONO (AK77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
116

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1

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Pagina 147

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 147

Comune

Provincia di GENOVA
GENOVA

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
40

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
34

GEMM01800X

SSS VCENTURIONE

GEMM140002

SMS EX PARINI E MERELLO

GEMM14300D

SMS ALOMELLINI/CANTORE

GEMM041001

SMS BSTROZZI

CHIAVARI

GEMM152008

SMS DELLA I
TORRE-GARIBALD

COGOLETO

GEMM82201G

RECAGNO/COGOLETO
SEZASS

LAVAGNA

GEMM158007

LAVAGNA/COGORNO

SANTA MARGHERITA LIGURE

GEMM80601N

SCUOLA MEDIA
SMARGHERITA LIG

Provincia di GORIZIA
STARANZANO

GOMM807012

DANTE ALIGHIERI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
4

Provincia di GROSSETO
GROSSETO

GRMM081003

GROSSETO GALILEI-DA
VINCI

FOLLONICA

GRMM079003

FOLLONICA LPACIOLI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

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Pagina 148

148 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Provincia di IMPERIA
IMPERIA

IMMM00300N

IMPERIA NSAURO

SAN REMO

IMMM02400P

SANREMO GPASCOLI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

Provincia di ISERNIA
ISERNIA

ISMM822018

GIOVANNI XXIII

ISMM001007

ANDREA DISERNIA

AGNONE

ISMM82101C

AGNONE-GDAGNILLO

VENAFRO

ISMM82501Q

SCUOLA MEDIA STATALE


L PILLA

ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
17

SPMM051006
SPMM052002

SPEZIA FONTANA/CERVI
LA SPEZIA
PELLICO/AFRANK

LERICI
LEVANTO

SPMM806018
SPMM80501C

LERICI /STERENZO
LEVANTO FPETRARCA

CHITARRA (AB77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
2
1
2
3
1
1
1
1
1
14

Provincia di LAQUILA
LAQUILA

AQMM001007

DALIGHIERI

AQMM00300V

GMAZZINI

AVEZZANO

AQMM015005

VIVENZA

CELANO

AQMM028007

TOMMASO DA CELANO

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
20

Provincia di LA SPEZIA
LA SPEZIA

Cattedre

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13-05-2010

14:59

Pagina 149

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 149

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

Provincia di LATINA
LATINA

LTMM003009

CENA

APRILIA

LTMM82101V

AGRAMSCI

CISTERNA DI LATINA

LTMM03000N

AVOLPI

FONDI

LTMM038008

GARIBALDI

GAETA

LTMM80302A

CARDUCCI

PRIVERNO

LTMM124007

STOMMASO DAQUINO

SEZZE

LTMM11800X

CAIO TITINO + MAGISTRIS

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
33

Provincia di LECCE
LECCE

LEMM00600E

A GRANDI LECCE

ALESSANO

LEMM80401V

F STORELLAALESSANO

ALLISTE

LEMM859013

D ALIGHIERI ALLISTE

CALIMERA

LEMM816015

G GABRIELI CALIMERA

CUTROFIANO

LEMM823018

DON BOSCO CUTROFIANO

GALATONE

LEMM10600B

A DE FERRARIS GALATONE

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)

2
1
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

009API3-4_2009.qxd

13-05-2010

14:59

Pagina 150

150 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
72

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CALOLZIOCORTE A MANZONI CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

GALLIPOLI

LEMM87801C

GALLIPOLI POLO 1

LEVERANO

LEMM832013

SCUOLA MEDIA VIA


DELLA LIBERT

MAGLIE

LEMM128008

VIA A MANZONI

NARD

LEMM16200Q

D HAMMARSKJOLD NARD

POGGIARDO

LEMM88001C

VIA MONTEGRAPPA

SALICE SALENTINO

LEMM85101C

D ALIGHIERI SALICE
SALENTINO

SCORRANO

LEMM85401X

A MANZONI

SPONGANO

LEMM84701R

SPONGANO

TIGGIANO

LEMM802017

DON L MILANI TIGGIANO

TREPUZZI

LEMM86801T

TREPUZZI POLO 2

UGENTO

LEMM272007

SCUOLA MEDIA STAT


I SILONE

Provincia di LECCO
LECCO

LCMM02500P

SMS A STOPPANI

CALOLZIOCORTE

LCMM001006

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13-05-2010

14:59

Pagina 151

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 151

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Provincia di LIVORNO
LIVORNO

LIMM00100P

GBORSI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
4

Provincia di LODI
CASALPUSTERLENGO

LOMM00200Q

GRIFFINI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

2
1
2
1
2
1
9

Provincia di LUCCA
LUCCA

LUMM07000G

DA VINCI CHELINI

PORCARI

LUMM84101G

ENRICO PEA PORCARI

SERRAVEZZA

LUMM828015

ISTCOMP SERAVEZZA PEA

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

Provincia di MACERATA
MONTECASSIANO

MCMM826014

GCINGOLANI

SAN SEVERINO MARCHE

MCMM81001E

PTACCHI VENTURI

TOLENTINO

MCMM81601D

DANTE ALIGHIERI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

Provincia di MANTOVA
BORGOFORTE

MNMM81101B

BORGOFORTE SCUOLA
MEDIA

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE

MNMM80701Q

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CASTIGLIONE STIV D MILANI CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

Provincia di MASSA
MASSA

MSMM00800V

DON LORENZO MILANI

1
1
1

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre

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14:59

Pagina 152

152 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

CARRARA

MSMM80501B

ARTURO DAZZI

Provincia di MATERA
MATERA

MTMM051008

NFESTA-MATERA

MTMM052004

MTMM05300X

BERNALDA

MTMM80601A

FERRANDINA

MTMM045001

IRSINA

MTMM80901T

MONTALBANO IONICO

MTMM07700C

MONTESCAGLIOSO

MTMM06900D

NOVA SIRI

MTMM81701R

PISTICCI

MTMM08500B

POLICORO

MTMM08800V

ROTONDELLA

MTMM80301V

SCANZANO IONICO

MTMM07701D

Strumento
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
GPASCOLI-MATERA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SS DI I GRADO FTORRACA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PITAGORA BERNALDA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIOVANNI PAOLO II
CHITARRA (AB77)
FERRANDINA
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
G MASCOLO IRSINA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLOMONACO-MONTALBANO J CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
C SALINARICHITARRA (AB77)
MONTESCAGLIOSO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
NOVA SIRI SCALO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
QOFLACCO MARCONIA
CHITARRA (AB77)
FISARMONICA (AF77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ALDO MORO POLICORO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
GIOVANNI XXIII ROTONDELLA CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FRONDINELLI SCANZANO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre
1
1
1
1
1
8
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 153

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 153

Comune

Codice scuola

Denominazione

TURSI

MTMM814019

SANDREA DA AVELLINO TURSI CHITARRA (AB77)


CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

Provincia di MESSINA
MESSINA

MEMM88201N

MEMM566004
MEMM86201C

MEMM863018

MEMM869017

MEMM01500V

ACQUEDOLCI

MEMM826019

BARCELLONA POZZO
DI GOTTO

MEMM827015

CAPO DORLANDO

MEMM830011

NIZZA DI SICILIA

MEMM84101B

SANTA TERESA DI RIVA

MEMM88901C

SAPONARA

MEMM87401P

SPADAFORA

MEMM880012

TAORMINA

MEMM87501E

FOSCOLO MESSINA

Strumento

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SMVTRENTO-CRISTO REME CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
LEOPARDI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
MANZONI MESSINA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FAGOTTO (AE77)
PIANOFORTE (AJ77)
PAINO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SMS G MARTINO MESSINA ARPA (AA77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VERGA ACQUEDOLCI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
BASTIANO GENOVESE
CHITARRA (AB77)
BARCELLONA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PIANA CAPO DORLANDO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
ALFIERI NIZZA S
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
PETRI S TERESA RIVA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCUOLA MEDIA LCAPUANA CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
SPADAFORA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCUOLA MEDIA STATALE
CHITARRA (AB77)
FISARMONICA (AF77)

Cattedre
1
1
1
1
56
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 154

154 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

VILLAFRANCA TIRRENICA

MEMM819016

LEONARDO DA VINCI
VILLAFRANCA

Provincia di MILANO
MILANO

MIMM11300B

VIA VIVAIO PER CIECHI

MIMM65000P

FRANCESCHI QUASIMODO

MIMM8CB01X

CONFALONIERI

MIMM06900E

CARLO PORTA

MIMM67100Q

MONTEVERDI COLORNI

MIMM0AD00A

VIA MAFFUCCI PAVONI

MIMM8DF01T

VIA ASTURIE-VIA MANN

MIMM8CV018

TREVISANI SCAETTA

MIMM8CW014

DI VONA

MIMM66400L

VIA CIPRO ASCOLI

MIMM8AK013

FRANCESCO DASSISI

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
62

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

3
1
2
4
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1

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13-05-2010

14:59

Pagina 155

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 155

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

MIMM666008

ARCADIA PERTINI

MIMM66800X

VIA SALERNO SAMBROGIO

MIMM82001N

CORRENTI

MIMM8C7013

BENEDETTO MARCELLO

MIMM8C501B

NEGRI

MIMM8C6017

VIA GALLARATE, 15

ABBIATEGRASSO

MIMM660009

CARDUCCI-CORRENTI
ABBIATEGRASSO

ARESE

MIMM64300G

PELLICO LDA VINCI ARESE

BOLLATE

MIMM8A901D

GALILEI BOLLATE
BARANZATE

BRESSO

MIMM640004

MANZONI BENZI BRESSO

BRUGHERIO

MIMM8AM01P

LEONARDO DA VINCI
BRUGHERIO

CERNUSCO SUL NAVIGLIO

MIMM64900E

I SMS- MOROCERNUSCO S/N

CESANO BOSCONE

MIMM662001

ALESSANDRINI-DA
VINCI/CESANO B

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)

Cattedre
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
2
1
2
1
1
2
1
1
2
1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 156

156 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

COLOGNO MONZESE

MIMM822019

ALIGHIERI COLOGNO
MONZESE

CORMANO

MIMM8AW01V

CORSICO

MIMM887014

CUSANO MILANINO

MIMM8AX01P

LACCHIARELLA

MIMM882011

LENTATE SUL SEVESO

MIMM85002E

MAGENTA

MIMM65200A

MELZO

MIMM8BM019

MEZZAGO

MIMM8CP02L

MONZA

MIMM63900X

OPERA

MIMM87701D

PIEVE EMANUELE

MIMM47200T

SEGRATE

MIMM8BK01N

SENAGO

MIMM64700V

Strumento

PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIA ADDA, 36 CORMANO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
GVERDI CORSICO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
MARCONI-CUSANO MILANINO CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
LEONARDO DA VINCI CHITARRA (AB77)
LACCHIARELLA
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCUOLA MEDIA
CHITARRA (AB77)
LENTATE S/S
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
BARACCA-4 GIUGNO 1859
CHITARRA (AB77)
MAGENTA
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PIETRO MASCAGNI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
ALDO MORO MEZZAGO
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ARDIG BELLANI MONZA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
DANTE ALIGHIERI OPERA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
A VIVALDI PIEVE EMANUELE CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
A. B. SABIN SEGRATE
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIOVANNI XXIII-ALLENDE
CHITARRA (AB77)
SENAGO
FLAUTO (AG77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 157

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 157

Comune

Codice scuola

Denominazione

SEREGNO

MIMM84601T

DON MILANI SEREGNO

SOVICO

MIMM894017

PARINI-SOVICO
(SPERIM PER DM)

VIMODRONE

MIMM8B001N

NEGRI VIMODRONE

Provincia di MODENA
CARPI

MOMM82301A

ALBERTO PIO

CASTELFRANCO EMILIA

MOMM809014

GUIDO GUINIZELLI

VIGNOLA

MOMM152007

LA MURATORI

Provincia di NAPOLI
NAPOLI

NAMM00200N

AUGUSTO NAPOLI

NAMM039008

GIGANTE G NAPOLI

NAMM05700T

MICHELANGELO NAPOLI

NAMM08300A

RUSSO F NAPOLI

NAMM818017

VITTEMANUELE 2 NAPOLI

NAMM04900V

LIVIO T NAPOLI

NAMM07500B

PIRANDELLO NAPOLI

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
215

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 158

158 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

AFRAGOLA

Codice scuola

Denominazione

NAMM607002

VIALE DELLE ACACIE

NAMM82501A

SABATINO MINUCCI

NAMM60800T

DOVIDIO+NICOLARDI
NAPOLI

NAMM81501Q

IC DACQUISTO NAPOLI

NAMM826016

IC PASCOLI 2 NA

NAMM10100P

VERGA G NAPOLI

NAMM11000D

LEVI NAPOLI

NAMM11400R

PERTINI

NAMM04300X

GUARINO NAPOLI

NAMM8AX018

CASANOVA A SECONDARIA
I GRADO

NAMM80801L

BONGHI NAPOLI

NAMM098004

SOLIMENA

NAMM636002

BORDIGA III

NAMM834015

EUROPA UNITA AFRAGOLA

NAMM16100A

GNOSENGO-AFRAGOLA

Strumento
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 159

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 159

Comune

Codice scuola

ANACAPRI

NAMM83601R

BACOLI

NAMM83701L

CAIVANO

NAMM88701N

CASAMICCIOLA TERME

NAMM8AR01G

CASOLA DI NAPOLI

NAMM8AG01B

CASORIA

NAMM24400D

CASTELLAMMARE DI STABIA

NAMM8AH017

ERCOLANO

NAMM644001

FRATTAMAGGIORE

NAMM28400X

GIUGLIANO IN CAMPANIA

NAMM29400E

NAMM63300E

GRAGNANO

NAMM30100C

GRUMO NEVANO

NAMM897018

MARIGLIANO

NAMM332004

Denominazione

Strumento

CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
GEMITO ANACAPRI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PAOLO DI TARSO BACOLI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
LORENZO MILANI CAIVANO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
ENRICO IBSEN
CHITARRA (AB77)
CASAMICCIOLA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FGRECO CASOLA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
MARTIN LUTHER KING CHITARRA (AB77)
CASORIA
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
DI CAPUA CASTELLAMMARE CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCOTELLARO UNGARETTI
CLARINETTO (AC77)
ERCOLANO
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
STANZIONE-FRATTACHITARRA (AB77)
MAGGIORE
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
BASILE GIUGLIANO IN
CHITARRA (AB77)
CAMPANIA
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
G IMPASTATO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FUCINI GRAGNANO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
IC MATTEOTTI-CIRILLO
CHITARRA (AB77)
GRUMO N
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ALIPERTI MARIGLIANO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 160

160 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

MUGNANO DI NAPOLI

NAMM35100D

NOLA

NAMM35600L

OTTAVIANO

NAMM62300X

PALMA CAMPANIA

NAMM37200E

PIANO DI SORRENTO

NAMM62400Q

POMIGLIANO DARCO

NAMM39200Q

POMPEI

NAMM39800P

PORTICI

NAMM408004

POZZUOLI

NAMM41400B

NAMM41800P

SAN GIORGIO A CREMANO

NAMM461001

SAN GIUSEPPE VESUVIANO

NAMM62600B

SANTANASTASIA

NAMM8AK01L

SANTANTONIO ABATE

NAMM44800E

Denominazione

Strumento

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CIRINO MUGNANO
CHITARRA (AB77)
DI NAPOLI
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIORDANO BRUNO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
SM DANNUNZIOFLAUTO (AG77)
SCOTELLARO OTTAV
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VRUSSO PALMA CAMPANIA CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
AMALFI/MASSA PIANO
CHITARRA (AB77)
SORRENTO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CATULLO POMIGLIANO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
MATTEO DELLA CORTE
CHITARRA (AB77)
POMPEI
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CARLO SANTAGATA PORTICI CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
DIANO POZZUOLI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ANNECCHINO POZZUOLI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GUIDO DORSO SGIORGIO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
SM AMMENDOLA-DE AMICIS
CHITARRA (AB77)
SGIUS
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
IC E MORANTE SANASTASIA CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
FORZATI SANTONIO ABATE
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 161

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 161

Comune

Codice scuola

Denominazione

SAVIANO

NAMM482002

CICCONE SAVIANO

TORRE ANNUNZIATA

NAMM50900R

PASCOLI TORRE ANNTA

TORRE DEL GRECO

NAMM523003

GBANGIOLETTI T DEL
GRECO

TRECASE

NAMM89601C

DANGIO TRECASE

VICO EQUENSE

NAMM8AM018

CAULINO VICO EQUENSE

VOLLA

NAMM85701T

MSERAO VOLLA

Provincia di NOVARA
NOVARA

NOMM00200L

DUCA DAOSTA

ARONA

NOMM821012

GIOVANNI XXIII

OLEGGIO

NOMM81601E

ESVERJUS

ROMAGNANO SESIA

NOMM812017

GCURIONI

Provincia di NUORO
NUORO

NUMM03100T

BORROTZU-NUORO/1

MACOMER

Provincia di ORISTANO
ORISTANO

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
236

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
17

NUMM063009

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
BINNA-DALMASSO MACOMER CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

ORMM003005

N3 ALAGON

CLARINETTO (AC77)

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14:59

Pagina 162

162 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Provincia di PADOVA
PADOVA

Codice scuola

Denominazione

PDMM882017

DONATELLO

PDMM87901B

PETRARCA

PDMM88701A

VIVALDI

PDMM889012

RUZANTE

PDMM88601E

MARSILIO DA PADOVA

CAMPOSANPIERO

PDMM03100A

PARINI

CASALSERUGO

PDMM83401T

CASALSERUGO

CITTADELLA

PDMM228008

PIEROBON

CONSELVE

PDMM05000Q

TOMMASEO

MONSELICE

PDMM874018

ZANELLATO DI MONSELICE

MONTAGNANA

PDMM87801G

CHINAGLIA DI MONTAGNANA

PIAZZOLA SUL BRENTA

PDMM82801E

PIAZZOLA SUL BRENTALBELLUDI

PIOVE DI SACCO

PDMM237003

DAVILA

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
4

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
52

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Pagina 163

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 163

Comune
Provincia di PALERMO
PALERMO

Codice scuola

Denominazione

PAMM876014

VERGA

PAMM813011

PAMM01000D

PAMM85201G

PAMM87201R

PAMM00600T

PAMM04800X

PAMM870015

PAMM02300G

PAMM01900X

BELMONTE MEZZAGNO

PAMM838019

CEFAL

PAMM867019

SAN GIUSEPPE IATO

PAMM884013

Provincia di PARMA
PARMA

PRMM821023

Strumento

Cattedre

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
MADRE TERESA DI CALCUTTA CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
DACQUISTO BENEDETTO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIA DI VITTORIO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
PADRE PINO PUGLISI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CAVOUR CAMILLO BENSO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
DON LORENZO MILANI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCIASCIA LEONARDO (EX 39) CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PECORARO ANTONIO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
LEONARDO DA VINCI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
BELMONTE MEZZAGNO
CORNO (AD77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CEFAL PORPORA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SAN GIUSEPPE JATO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
52

GIACOMO FERRARI

1
1
1

CORNO (AD77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

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Pagina 164

164 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

PRMM827011

FRA SALIMBENE PR

FIDENZA

PRMM06400X

ZANI FIDENZA

Provincia di PAVIA
PAVIA

PVMM00200T

FELICE CASORATI PAVIA

MORTARA

PVMM10400A

JOSTI-TRAVELLI

VIGEVANO

PVMM10800N

DONATO BRAMANTE
VIGEVANO

VOGHERA

PVMM10100V

G PLANA VOGHERA

Provincia di PERUGIA
CITT DI CASTELLO

PGMM17900D

SM ALIGHIERI
CDI CASTELLO

CORCIANO

PGMM075009

SM BBONFIGLI CORCIANO

DERUTA

PGMM82701X

SM GMAMELI DERUTA

FOLIGNO

PGMM08200C

SM GDA FOLIGNO

GUBBIO

PGMM104004

SM MASTRO GIORGIO
GUBBIO

MAGIONE

PGMM111007

SM GMAZZINI MAGIONE

MARSCIANO

PGMM117006

SM MONETA MARSCIANO

SPELLO

PGMM82301L

SM G FERRARIS SPELLO

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
16

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 165

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 165

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
44

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
16

SPOLETO

PGMM154005

SM PIANCIANI-MANZONI
SPOLETO

TODI

PGMM18600L

SM COCCHI AOSTA TODI

UMBERTIDE

PGMM19300Q

SSECI GRADO MAVARELLI


PASCOLI

Provincia di PESARO
SAN LORENZO IN CAMPO

PSMM81901D

SLORENZO IN CAMPO
DALIGHIERI

TAVULLISA

PSMM05900X

TAVULLIA PIAN DEL


BRUSCOLO

URBINO

PSMM837013

URBINO PAOLO VOLPONI

Provincia di PESCARA
PESCARA

PEMM006008

B CROCE PESCARA

PEMM09800B

SM UNIFICATA ROSSETTIMAZZINI

CITT SANTANGELO

PEMM101002

CITT SANGELO

PIANELLA

PEMM81101Q

PAPA GIOVANNI XXIIIPIANELLA

Provincia di PIACENZA
PIACENZA

PCMM00400B

ITALO CALVINO

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
4

Provincia di PISA
PISA

PIMM831018

IC FIBONACCI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1

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Pagina 166

166 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Provincia di PISTOIA
PISTOIA

PTMM811012

STATALE CINO DA PISTOIA

MONTECATINI TERME

PTMM03400P

GALILEO CHINI

Provincia di PORDENONE
PORDENONE

PNMM00400C

TORRE GIUSEPPE LOZER

SACILE

PNMM15400A

SACILE UNICA

SAN VITO AL TAGLIAMENTO

PNMM15100V

AMALTEO POMPONIO +
TOMMASEO

Provincia di POTENZA
POTENZA

PZMM00200X

ABUSCIOLANO PZ

PZMM00300Q

L LA VISTA PZ

BARILE

PZMM822015

ISTCOMPR GIOVXXIIIBARILE

FRANCAVILLA IN SINNI

PZMM878015

DON BOSCO FRANCAVILLA

LATRONICO

PZMM87601D

BCROCE LATRONICO

PZMM877019

BCROCE AGROMONTE

MOLITERNO

PZMM85501C

RACIOPPI MOLITERNO

OPPIDO LUCANO

PZMM82001D

F GIANNONE

SANTARCANGELO

PZMM87401T

GCASTRONUOVO
SARCANGELO

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
4

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 167

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 167

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

SATRIANO DI LUCANIA

PZMM81701N

ISTCOMPR SATRIANO
DI LUCANIA

PIANOFORTE (AJ77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
32

Provincia di PRATO
PRATO

POMM804015

CURZIO MALAPARTE

POMM81501G

FLIPPI

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
TOTALE

1
1
1
1
4

RGMM82201E

FRANCESCO CRISPI

RGMM04100X

S QUASIMODO

CHIARAMONTE
COMISO

RGMM80601L
RGMM816017

SAGUASTELLA
G VERGA

ISPICA

RGMM808018

L EINAUDI

MODICA

RGMM817013

CIACERI

RGMM02300A

GIOVANNI XXIII

RGMM025002

GIOVANNI FALCONE

VITTORIA

RGMM81501B

SAN BIAGIO (EX DON MILANI)

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
2
2
1
1
2
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
2
1
1
1
40

Provincia di RAVENNA
RAVENNA

RAMM009003

DAMIANO-NOVELLO

FAENZA

RAMM817012

DSTROCCHI

LUGO

RAMM81401E

S GHERARDI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

Provincia di RAGUSA
RAGUSA

Cattedre

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Pagina 168

168 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Provincia di REGGIO CALABRIA


REGGIO CALABRIA
RCMM804026

Denominazione

BOCCIONI GALLICO

RCMM00100N

ALIGHIERI CATONA

RCMM00600R

DE GASPERI REGGIO CAL

RCMM00800C

FOSCOLO REGGIO CAL

RCMM020003

PYTHAGORAS RAVAGNESE

RCMM025006

VITRIOLI REGGIO CAL

RCMM026002

VITTORINO DA FELTRE
REGGIO C

RCMM175004

GEBBIONE BEVACQUA

RCMM18100B

IBICO REGGIO CAL

ANOIA

RCMM82301E

ANOIA

BOVA MARINA

RCMM06400R

MONSIGNOR DANDREA BOVA M

BOVALINO

RCMM06500L

CAMPO CALABRO

RCMM834011

ISTITUTO PRIMO GRADO


BOVALINO
ALVARO (CAMPO CALABRO)

DELIANUOVA
GERACE

RCMM817017
RCMM81601B

ALVARO (DELIANUOVA)
MEDIA SCOLERI GERACE

Strumento

Cattedre

VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
12

CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
ARPA (AA77)
CORNO (AD77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CLARINETTO (AC77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 169

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 169

Comune

Codice scuola

Denominazione

GIOIA TAURO

RCMM820013
RCMM09500C

CAMPANELLA (GIOIA TAURO)


PENTIMALLI (GIOIA TAURO)

GIOIOSA IONICA

RCMM096008

LAUREANA DI BORRELLO

RCMM10000P

LOCRI
MELITO DI PORTO SALVO

RCMM17900B
RCMM110009

MONASTERACE

RCMM82901D

MONTEBELLO IONICO

RCMM812014

PALMI

RCMM124007

RIZZICONI

RCMM13600D

ROSARNO

RCMM139001

SAN FERDINANDO
SANTEUFEMIA
DASPROMONTE

RCMM825016
RCMM81901V

SEMINARA

RCMM82101V

SIDERNO

RCMM18000G

TAURIANUOVA

RCMM16300T

VILLA SAN GIOVANNI

RCMM16400N
RCMM168001

Strumento

VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIOIOSA JONICA
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
GBMARZANO (LAUREANA DI B) CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
F SORACE MARESCA (LOCRI) CLARINETTO (AC77)
ALVARO (MELITO DI PORTO
CHITARRA (AB77)
SALVO)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GERHARD ROHLFS
FLAUTO (AG77)
(MONASTERACE)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
PPIO DA PITRALCINA SALINE CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
MINNITI (PALMI)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GCASELLA(RIZZICONI)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
A SCOPELLITI ROSARNO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SCUOLA MEDIA M VIZZONE PIANOFORTE (AJ77)
VISALLI (SANTEUFEMIA
CHITARRA (AB77)
DASPR)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
BARLAAM (SEMINARA)
ARPA (AA77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PEDULL (SIDERNO)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
CONTESTABILE (TAURIANOVA) CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PASCOLI (TAURIANOVA)
CHITARRA (AB77)
CAMINITI (VILLA SAN
CHITARRA (AB77)
GIOVANNI)
FISARMONICA (AF77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
114

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Pagina 170

170 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

Provincia di REGGIO EMILIA


REGGIO EMILIA

REMM841019

MELEPIDO

QUATTRO CASTELLA

REMM84402T

QUATTRO CASTELLA
ABALLETTI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

Provincia di RIETI
RIETI

RIMM002002

BASILIO SISTI

CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
4

Provincia di RIMINI
RIMINI

RNMM01000D

ALIGHIERI FERMI

RICCIONE

RNMM02300G

MANFRONI/CERVI/PASCOLI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

Provincia di ROMA
ROMA

RMMM80601X

VIRGILIO

RMMM80801G

U FOSCOLO

RMMM819012

BUONARROTI

RMMM056001

MAZZINI

RMMM480009

SINOPOLI

RMMM81601E

CHARLIE CHAPLIN

RMMM47700D

JJ WINCKELMANN

RMMM481005

PIAZZA FILATTIERA, 84

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 171

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 171

Comune

Codice scuola

Denominazione

RMMM48500C

VIA PINTOR

RMMM81501P

ANGELICA BALABANOFF

RMMM48800X

ALBERTO SORDI

RMMM51700P

FEDERICO FELLINI

RMMM49300B

SAN BENEDETTO

RMMM85301D

KING

RMMM855015

FERRARA FRANCO

RMMM52500N

GIOVANNI E FRANCESCA
FALCONE

RMMM500009

VIA T MOMMSEN, 20

RMMM83501X
RMMM83001R

MAGNANI
MONTEZEMOLO

RMMM862018

TACITO

RMMM869013

DOMENICO PURIFICATO

RMMM51800E

U NISTRI O RESPIGHI

RMMM83601Q

IC MARCO ULPIO TRAIANO

Strumento
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 172

172 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

RMMM85101T

WOLFGANG AMADEUS
MOZART

RMMM854019

LEONORI

RMMM486008

ANTONIO VIVALDI

RMMM487004

CAIO DUILIO

RMMM48900Q

GIULIANO DA SANGALLO

RMMM842013

VIGNA PIA

RMMM50500C

VIA BAGNERA, 64

RMMM507004

GIANICOLO

RMMM50900Q

GGBELLI

RMMM847016

VIA S MARIA
DELLE FORNACI, 1

RMMM8BM01T

LEOPARDI

RMMM8BN01N

A ROSMINI

RMMM84901T

GIOVANNI XXIII

RMMM51100Q

PABLO NERUDA

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
1
1
2
1
1
2
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
1
2
1
1
1
1
1

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Pagina 173

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 173

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

RMMM51200G

PAOLO STEFANELLI

RMMM85901C

LA GIUSTINIANA

RMMM514007

VIA DELLA MARATONA, 23

CAMPAGNANO DI ROMA

RMMM86601G

C LEONELLI CAMPAGNANO
DI ROMA

CIAMPINO

RMMM8A001G

LDA VINCI CIAMPINO

FIUMICINO

RMMM531001

PORTO ROMANO

FRASCATI

RMMM53300L

TINO BUAZZELLI-FRASCATI

MARINO

RMMM8A2017

G CARISSIMI MARINO

MONTEROTONDO

RMMM88701L

CARDINAL PIAZZAMONTEROTONDO

SUBIACO

RMMM55900R

SUBIACO ARNALDO
ANGELUCCI

TIVOLI

RMMM89301X

BACCELLI TIVOLI

VALMONTONE

RMMM8BB02V

ZANELLA VALMONTONE

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
1
2
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
227

Provincia di ROVIGO
CASTELGUGLIELMO

ROMM810016

PIO MAZZUCCHI
CASTELGUGLIELMO

PORTO TOLLE

ROMM81301N

LBRUNETTI PORTO TOLLE

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 174

174 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

PORTO VIRO

ROMM80601E

SAN DOMENICO SAVIO


CONTARINA

VILLADOSE

ROMM80703C

GIOVANNI XXIII-VILLADOSE

PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
16

Provincia di SALERNO
SALERNO

SAMM17400V

SALERNO MONTERISI

SAMM181002

SALERNO TTASSO

SAMM18200T

SALERNO TORRIONE ALTO

SAMM27600B

S QUASIMODO SALERNO

SAMM27900V

FUSIONE GIOVANNI XXIIIVERNIERI

SAMM28100V

LANZALONE-POSIDONIASALERNO

AGROPOLI

SAMM286002

AGROPOLI GROSSI VAIRO

ALBANELLA

SAMM887014

ALBANELLA

ANGRI

SAMM01200P

SCSECI GRADO OPROMOLLA


ANGRI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
FAGOTTO (AE77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

2
1
1
1
1
1
1
2
1
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1

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Pagina 175

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 175

Comune

Codice scuola

Denominazione

ASCEA

SAMM85501L

ASCEA MARINA

BARONISSI

SAMM836017

BATTIPAGLIA

SAMM83801V

BRACIGLIANO

SAMM80601B

CAMPAGNA

SAMM822019

SAMM84101P

CASELLE IN PITTARI

SAMM845012

CASTELLABATE

SAMM886018

CAVA DE TIRRENI

SAMM06200Q

SAMM277007

SAMM285006

COLLIANO

SAMM07200A

CONTURSI

SAMM85001D

EBOLI

SAMM852015

GIFFONI SEI CASALI

SAMM82701C

Strumento

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
BARONISSI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ISTITUTO COMPRENSIVO
CLARINETTO (AC77)
GATTO
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
BRACIGLIANO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
SERRADARCE
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
E DE NICOLA
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
TROMBA (AL77)
CASELLE IN PITTARI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
CASTELLABATE SMARCO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CAVA DE TIRRENI
CHITARRA (AB77)
GIOVANNI XXIII
CLARINETTO (AC77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CARDTREZ-SEZ SPIETROCLARINETTO (AC77)
PREGIATO
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CAVA DE TIRRENI BALZICO CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
COLLIANO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
G PASCOLI CONTURSI
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
ISTITUTO COMPGROMANO CHITARRA (AB77)
EBOLI
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
GIFFONI SEI CASALI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)

Cattedre
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 176

176 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

GIFFONI VALLE PIANA

SAMM857018

GIFFONI VALLE PIANA

LAVIANO

SAMM07203D

LAVIANO

MAIORI

SAMM85901X

MAIORI

MINORI

SAMM828018

MINORI

PADULA

SAMM86901E

PADULA

PAGANI

SAMM13400C

PAGANI CRISCUOLO

SAMM28300E

PAGANI SALFONSO
DEI LIGUORI

PISCIOTTA

SAMM85601C

PISCIOTTA CARDUCCI

PONTECAGNANO

SAMM88801X

PONTECAGNANO
AMOSCATI

RAVELLO

SAMM823015

RAVELLO MFREZZA

SALA CONSILINA

SAMM16700Q

SCM G CAMERA SALA


CONSILINA

SAN GIOVANNI A PIRO

SAMM815016

SGIOVANNI A PIRO GAZA

SAN MARZANO SUL SARNO

SAMM201002

ANNA FRANK SAN


MARZANO SUL S

SANTARSENIO

SAMM87101E

SARSENIO MRGORGA PICA

Strumento
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CORNO (AD77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
2
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 177

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 177

Comune

Codice scuola

Denominazione

SARNO

SAMM21600Q

SC SECI GR BACCELLISARNO

SCAFATI

SAMM88301R

SCAFATI ANARDI

SIANO

SAMM228002

SIANO MONS CORVINO

TORRE ORSAIA

SAMM816012

TORRE ORSAIA
GIOVANNI XXIII

VALLO DELLA LUCANIA

SAMM24100C

VALLO DELLA LUCANIA


ATORRE

VALVA

SAMM07201B

VALVA

VIETRI SUL MARE

SAMM858014

VIETRI SUL MARE APINTO

Provincia di SASSARI
SASSARI

SSMM04500G

SASSARI N 3 TTOLA

SSMM08300A

SASSARI N5+12 -BIASIBSASSARI

BONO

SSMM820017

BONO G A MURA

BONORVA

SSMM80101T

BONORVA PAOLO MOSSA

OLBIA

SSMM027002

OLBIA SM N1 E PAIS

Strumento
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE
ARPA (AA77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
224
1
2
1
2
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 178

178 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

TEMPIO PAUSANIA

SSMM07800V

TEMPIO PAUSANIA N1 + N2

Provincia di SAVONA
SAVONA

SVMM00600P

SAVONA GUIDOBONO
BARTOLOMEO

ALASSIO

SVMM05000R

ALASSIO M MORTEO
OLLANDINI

FINALE LIGURE

SVMM05600Q

AYCARDI-GHIGLIERI

VARAZZE

SVMM047001

CERRUTI JACOPO DA
VARAGINE

Provincia di SIENA
SIENA

SIMM04500Q

SAN BERNARDINO DA SIENA

MONTEPULCIANO

SIMM02600A

GIOVANNI PASCOLI

Provincia di SIRACUSA
SIRACUSA

SRMM80001E

1 IC ORTIGIA SR

SRMM80401T

9^ IC GMAZZINI SR

SRMM811011

14^ IC K WOYTJLA

SRMM83001A

3^ IC TODARO AUGUSTA

SRMM837015

1^ IC PDI NAPOLI AUGUSTA

SRMM832012

1^ IC VITTORINI AVOLA

AUGUSTA

AVOLA

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
32

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
16

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)

1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 179

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 179

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

FLORIDIA
LENTINI

SRMM82101G
SRMM836019

NOTO

SRMM85601E

PACHINO

SRMM85501P

SORTINO

SRMM84601X

1^ IC PIRANDELLO FLORIDIA CHITARRA (AB77)


1^ IC MARCONI
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
2^ IC MELODIA NOTO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
4^ IC BRANCATI PACHINO
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
1^ IC COLUMBA SORTINO
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
37

Provincia di SONDRIO
SONDRIO

SOMM02000L

FSASSI LTORELLI
SONDRIO

MORBEGNO

SOMM014009

EZIO VANONI MORBEGNO

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

2
1
2
1
1
1
1
1
10

Provincia di TARANTO
TARANTO

TAMM803011

PIRANDELLO

TAMM02000P

VOLTA

AVETRANA

TAMM807018

BRIGANTI

GINOSA

TAMM828019

GCARDUCCI

GROTTAGLIE

TAMM05100A

PIGNATELLI

MANDURIA

TAMM06400C

MARUGJ-FRANK

MARTINA FRANCA

TAMM06900G

G GRASSI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
2
1
1
2
2
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
2
1
1
2
2
1
1
1
1
1
1

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14:59

Pagina 180

180 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

MASSAFRA

Codice scuola

Denominazione

TAMM074003

SMS N ANDRIA

TAMM07500V

AMANZONI

MONTEMESOLA

TAMM80901X

G.PASCOLI

MOTTOLA

TAMM082002

SC MEDIA MANZONI

PULSANO

TAMM82001P

EDE NICOLA

SAVA

TAMM095004

GIOVANNI VIGESIMOTERZO

Provincia di TERAMO
ALBA ADRIATICA

TEMM82201R

SCM EFERMI ALBA


ADRIATICA

GIULIANOVA

TEMM047005

BINDI PAGLIACCETTI

SANTEGIDIO ALLA VIBRATA

TEMM83001Q

SCM B CROCE S EGIDIO

Provincia di TERNI
TERNI

TRMM80401V

TERNI GMARCONI

TRMM811012

TERNI ADE FILIS

TOMM815016

IC TOMMASEO CALVINO
TO

TOMM00900V

TORINO CADUTI DI
CEFALONIA

Provincia di TORINO
TORINO

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
67

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
2
2
2
2
1
1
1
1
16

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
8

FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1

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Pagina 181

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 181

Comune

Codice scuola

TOMM28900D

TOMM29000N

TOMM05000D

TOMM257002

TOMM25800T

TOMM81901D

TOMM26100N

Denominazione

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TORINO CALVARO
CHITARRA (AB77)
AMODIGLIANI
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TORINO B DROVETTI
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TORINO NIGRA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TORINO VIA SANTHI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TORINO G MARCONI
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
IC MANZONI TORINO
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TORINO CORSO B CROCE
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
BUSSOLENO FERMI E
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
IC GIAVENO F GONIN
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
IC GRUGLIASCO 66 MARTIRI CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
RIVOLI GOBETTI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VENARIA LESSONA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
TROMBA (AL77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
55
1
1
1
1
1
1
1

BUSSOLENO

TOMM11800E

GIAVENO

TOMM87001P

GRUGLIASCO

TOMM86201Q

RIVOLI

TOMM19600Q

VENARIA

TOMM21700G

Provincia di TRAPANI
TRAPANI

TPMM836015

SCUOLA MEDIA
GGC MONTALTO

TPMM00400N

SM NUNZIO NASI TRAPANI

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)

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13-05-2010

14:59

Pagina 182

182 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

Cattedre

PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
TOTALE

1
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
32

CASTEL VETRANO

TPMM03400D

SM V PAPPALARDO
C/VETRANO

CASTELLAMARE DEL GOLFO

TPMM814018

SM G PITREC/MARE GOLFO

TPMM81901B

SM GPASCOLI C/MARE
GOLFO

ERICE

TPMM835019

SM G PAGOTO ERICE CS

MARSALA

TPMM81701Q

SM MARIO NUCCIO
MARSALA

Provincia di TRENTO
TRENTO

TNMM85201C

G. BRESADOLA

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
4

Provincia di TREVISO
TREVISO

TVMM10100D

SMS L COLETTI
TREVISO-SC

TVMM109004

SMS STEFANINI
TREVISO-SC

ASOLO

TVMM83001L

SMS TORRETTI ASOLO (IC)

CONEGLIANO

TVMM12100P

SMS GRAVA
CONEGLIANO-SC

MONTEBELLUNA

TVMM104001

SMS MONTEBELLUNASEDE CENT

PEDEROBBA

TVMM85001T

SAN ZENONE DEGLI EZZELINI

TVMM862014

SMS PEDEROBBA-SEDE
CENTRALE
SMS SZENONE EZZ
(SEDE IC)

VALDOBBIADENE

TVMM091004

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

SMS EREATTO
VALDOBBIADENE-SC

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Pagina 183

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 183

Comune

Codice scuola

Denominazione

VITTORIO VENETO

TVMM854015

SMS COSMO VITTORIO


VTO (IC)

VOLPAGO DEL MONTELLO

TVMM81401P

SMS SPERTINI VOLPAGO


DEL M (IC)

Provincia di TRIESTE
TRIESTE

TSMM03100P

SSCIRILLO E METODIO
LINSSLOV

TSMM80301E
TSMM81501R

C STUPARICH
LIONELLO STOCK

Provincia di VARESE
VARESE

VAMM87101C

A FRANK VARESE

GALLARATE

VAMM31000G

MAJNO-CARDANO
GALLARATE

TRADATE

VAMM814018

GALILEO GALILEI TRADATE

Provincia di VENEZIA
VENEZIA

VEMM11300Q

CG CESARE

CAMPONAGRA

VEMM820012

A GRAMSCI

CAVARZERE

VEMM13000D

A CAPPON

CHIOGGIA

VEMM11900P

SPELLICO

MIRANO

VEMM132005

L DA VINCI

PORTOGRUARO

VEMM131009

DARIO BERTOLINI

Strumento

Cattedre

PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
36

CHITARRA (AB77)
FISARMONICA (AF77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
6

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 184

184 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

SAN DON DI PIAVE

VEMM809017

IPPOLITO NIEVO
(ISTCOMPRENSIV)

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
28

Provincia di VERBANIA
VERBANIA

VBMM019002

SMS RANZONI

DOMODOSSOLA

VBMM01700A

SMS DI DOMODOSSOLA

OMEGNA

VBMM01500P

SMS DI OMEGNA

STRESA

VBMM81101B

SMS C REBORA

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
2
2
2
2
1
2
1
2
1
1
2
1
1
24

Provincia di VERCELLI
VERCELLI

VCMM809012

FERRARI VERCELLI

BORGOSESIA

VCMM81401D

SCUOLA MEDIA BORGOSESIA

GATTINARA

VCMM815019

GATTINARA

SATHIA

VCMM803013

GIOVANNI XXIII SANTHI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
18

Provincia di VERONA
VERONA

VRMM87601N

SMS BATTISTI

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SMS CALIARI BETTELONI
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
SMS MENEGHETTI
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CASTELNUOVO A MONTINI CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

VRMM879015

VRMM851019

CASTELNUOVO DEL GARDA

VRMM837013

Cattedre

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14:59

Pagina 185

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 185

Comune

Codice scuola

Denominazione

GREZZANA

VRMM815016

GREZZANA G PASCOLI

ISOLA DELLA SCALA

VRMM86201Q

ISOLA DELLA SCALA


FLLI CORR

MOZZECANE

VRMM08506P

MOZZECANE

SAN BONIFACIO

VRMM045002

S BONIFACIO BONTURI
PIUBELLO

SANTAMBROGIO
DI VALPOLICELLA

VRMM85001D

SANTAMBROGIO
VP DALIGHIERI

SONA

VRMM83801V

LUGAGNANO
ANNA FRANK

VIGAZIO

VRMM08500C

VIGASIO I MONTEMEZZI

VILLA BARTOLOMEA

VRMM84602V

VILLA BARTOLOMEA
SGHEDINI

Provincia di VIBO VALENTIA


VIBO VALENTIA

VVMM033001

SCUOLA MEDIA
ANNCONVITTO NAZ

VVMM03400R

SCUOLA MEDIA GARIBALDI

VVMM03500L

SCUOLA MEDIA VIBO MARINA

VVMM03600C

SMS MURMURABUCCARELLI-VENA

ACQUARO

VVMM803015

GDANTONA

ARENA

VVMM808018

SC MEDIA STATALE
NPOERIO

BRIATICO

VVMM82301A

SM DI BRIATICO

Strumento

Cattedre

VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
FLAUTO (AG77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
44

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 186

186 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

CESSANITI

VVMM81801V

SCUOLA MEDIA FMAZZITELLI

DINAMI

VVMM802019

SCMEDIA STATALE

FILADELFIA

VVMM008008

SM DI FILADELFIA

GEROCARNE

VVMM804011

VIA MBIANCHI

LIMBADI

VVMM811014

SCUOLA MEDIA CORRADO


ALVARO

MAIERATO

VVMM81901P

SCMEDIA DI MAIERATO

MILETO

VVMM01300Q

SCUOLA MEDIA NTACCONE


GALLUCCI

PIZZO

VVMM017003

SM DI PIZZO

PIZZONI

VVMM81401G

VIA RIONE SANTA RITA

ROMBIOLO

VVMM81301Q

SM DI ROMBIOLO

SAN CALOGERO

VVMM810018

SM SAN CALOGERO

SAN COSTANTINO

VVMM81201X

SAN COSTANTINO C

SANTONOFRIO

VVMM82001V

SCUOLA MEDIA
STANISLAO DALOE

SERRA SAN BRUNO

VVMM025002

SCUOLA MEDIA STATALE

SORIANO CALABRO

VVMM81501B

SCUOLA MEDIA GMFERRARI

Strumento
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
TROMBA (AL77)
CLARINETTO (AC77)
SAXOFONO (AK77)
TROMBA (AL77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
SAXOFONO (AK77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
OBOE (AH77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
SAXOFONO (AK77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
VIOLONCELLO (AN77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 187

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 187

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

SPADOLA

VVMM80601L

VIA CIRCONVALLAZIONE

TROPEA

VVMM82201E

SCUOLA MEDIA TORALDO

ZAMBRONE

VVMM82204N

SCUOLA MEDIA ZAMBRONE

ZUNGRI

VVMM816017

SCUOLA MEDIA ANNA FRANK

CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
CORNO (AD77)
FLAUTO (AG77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

Provincia di VICENZA
VICENZA

VIMM869016

VIA LANTONINI VICENZA

VIMM87001A

VIMM84001E

VIMM86801A

VIMM871016

BASSANO DEL GRAPPA

VIMM112007

COSTABISSARA

VIMM81601N

CREAZZO

VIMM821015

MALO

VIMM80801P

MONTICELLO CONTE OTTO

VIMM850015

NOVENTA VICENTINA

VIMM83301B

CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VICENZA AGIURIOLO
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
VIOLONCELLO (AN77)
SCAMOZZI VICENZA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIA MAINARDI VICENZA
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
CONTRA SCATERINA VICENZA CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
PLE TRENTO BASSANO DEL G CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
UNGARETTI COSTABISSARA
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
MANZONI CREAZZO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ISTCOMP CISCATO MALO
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
ICOM DBOSCO
CHITARRA (AB77)
MONTICELLO CO
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
ISTCOMP FOGAZZARO
CHITARRA (AB77)

Cattedre
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
101
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1

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Pagina 188

188 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Comune

Codice scuola

Denominazione

Strumento

NOVENTA V

FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
PERCUSSIONI (AI77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
72

CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLINO (AM77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
PIANOFORTE (AJ77)
VIOLONCELLO (AN77)
CHITARRA (AB77)
CLARINETTO (AC77)
FLAUTO (AG77)
PIANOFORTE (AJ77)
TOTALE

1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
12

PIOVENE-ROCCHETTE

VIMM827014

ISTCOMP FOGAZZARO
PIOVENE R

ROMANO DEZZELINO

VIMM07400N

MONTE GRAPPA ROMANO


DEZZELINO

SAREGO

VIMM813016

ICOMP MUTTONI
SAREGO/MELEDO

SCHIO

VIMM855018

SM ARNALDO FUSINATO
SCHIO

THIENE

VIMM11500P

SCUOLA MEDIA STATALE


THIENE

TORRI DI QUARTESOLO

VIMM863017

MAROLA TORRI DI Q

VALDAGNO

VIMM093003

IMGARBIN VALDAGNO

Provincia di VITERBO
CAPRANICA

VTMM00800N

GNICOLINI

SORIANO NEL CIMINO

VTMM81501R

E MONACI

TARQUINIA

VTMM039009

ETTORE SACCONI

Cattedre

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APPENDICE NORMATIVA

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Pagina 191

LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 191

Decreto Ministeriale 3 agosto 1979


(Corsi sperimentali ad orientamento
musicale)
Articolo 1
A partire dal prossimo anno scolastico
1979/80, sono istituiti, sperimentalmente, corsi triennali di scuola media
ad indirizzo musicale presso le sedi in
elenco allegate. I corsi, comprendenti
da un minimo di tre ad un massimo di
cinque specialit strumentali, sulla base
di quelle previste nel quadro dei corsi
principali dei conservatori di musica e
precisamente: pianoforte, violino, violoncello, oboe, clarinetto, flauto, corno
e tromba, si svolgeranno nelle prime
classi per estendersi gradualmente, negli anni scolastici successivi, nelle seconde e nelle terze. Oltre allo studio degli strumenti musicali indicati al
comma precedente, ammesso anche
lo studio della chitarra classica. Per motivi di ordine strutturale-organizzativo,
si richiede che le varie specialit strumentali, escluso il pianoforte, siano costituite da un minimo di cinque alunni
fino ad un massimo di sei. I corsi dovranno comprendere almeno una specialit strumentale per ciascuno dei tre
settori fondamentali:
strumenti a tastiera (pianoforte);
strumenti a corda (violino o violoncello o chitarra classica);
strumenti a fiato (oboe o clarinetto
o flauto o corno o tromba).
La sperimentazione musicale prevede
quattro ore di insegnamento di mate-

rie musicali alla settimana, cos suddivise: tre ore di educazione musicale
(teoria-solfeggio e dettato musicale
comprensive delle ore di educazione
musicale curriculari); unora di strumento musicale, impartita in due
mezze ore individuali da effettuare, a
distanza di giorni, due volte alla settimana. Alla lezione di strumento
musicale prenderanno parte due
alunni per volta, che saranno impegnati per mezza ora in lezione individuale, per unaltra mezza ora in
ascolto partecipativo. Finito il ciclo
triennale consentito introdurre
nuove specialit strumentali, laddove
esse non raggiungono il numero di
cinque, qualora ne ricorrano le necessarie condizioni organizzative, preventivamente accertate dal ministero.
Al termine del ciclo triennale, onde
favorire una maggiore pluralit di
scelta, intesa anche come arricchimento delle variet strumentali e
quindi della stessa produttivit dei
corsi, consentito, semprech ne ricorrono le necessarie condizioni organizzative, preventivamente accertate
dal ministero, un avvicendamento
delle specialit strumentali nello studio dei settori degli strumenti a corda
e degli strumenti a fiato.

NORMATIVA

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NORMATIVA

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Pagina 192

192 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Articolo 2
Linsegnamento delle materie musicali, nei predetti corsi, conferito ad
insegnanti di ruolo, incaricati o aspiranti allincarico inclusi nelle graduatorie provinciali per linsegnamento
delleducazione musicale, oppure a
nuovi aspiranti a supplenze di educazione musicale, che siano in possesso
di particolari requisiti artistico-didattico-professionali, nonch del diploma
specifico per linsegnamento di uno
degli strumenti musicali indicati al
precedente art. 1, valutati dalla commissione di cui allart. 7. Per linsegnamento della chitarra classica richiesto, quale titolo specifico, lattestato
del corso straordinario di chitarra decennale, rilasciato da un conservatorio
di musica statale.
Articolo 3
Alla fine di ogni anno scolastico i docenti delle materie musicali esprimeranno un giudizio complessivo, articolato sul profilo attitudinale dellalunno. Da tale giudizio potr emergere lopportunit o meno del proseguimento del corso ad indirizzo musicale. Alla fine del triennio i docenti
stessi esprimeranno un giudizio finale analitico-orientativo, dal quale si
possa desumere la opportunit o
meno della continuazione degli studi
musicali. In materia di esami valgono
le stesse norme stabilite con D.M. 9
febbraio 1979. Si precisa al riguardo
che, n la promozione, n il giudizio
finale analitico-orientativo di cui al
comma precedente, per gli alunni dei
corsi in argomento, costituiscono titolo di ammissione ai conservatori di

musica, ferme restando in materia le


disposizioni vigenti, di cui allart. 203
del D.L.L. 5 maggio 1918, n. 1852.
Le classi di scuola media ad indirizzo
musicale debbono essere formate con
gli stessi criteri previsti per le classi
normali. Nelle seconde, qualora il numero degli alunni risulti inferiore al
limite prescritto dalla legge, il funzionamento della classe dovr essere preventivamente autorizzato dal ministero della P.I. consentita la ammissione di alunni anche alla seconda
e alla terza classe, previo un esame di
idoneit a frequentare la classe richiesta, semprech non si determinino
difficolt per la stabilit dellorganico
della scuola.
Articolo 4
Allorganizzazione, al funzionamento
e alla verifica dei corsi sperimentali
ad indirizzo musicale sono preposti i
seguenti organi:
il comitato tecnico centrale;
il comitato tecnico scientifico provinciale
la commissione di coordinamento
scolastico.
Il comitato tecnico centrale ha sede
presso il ministero della P.I. (direzione
generale istruzione secondaria di I
grado) ed presieduto dal direttore
generale, o da un suo delegato. Esso
cos composto:
il primo dirigente del ministero
della P.I. (direzione generale istruzione secondaria di I grado div. II);
il funzionario dellufficio sperimentazione (dir. gen. istr. sec. I grado
div. II);
il coordinatore tecnico del mini-

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stero della P.I. (dir. gen. istr. sec. I


grado div. II);
un ispettore centrale per listruzione artistica;
un pedagogista esperto in didattica
della musica.
Al comitato tecnico centrale sono
conferite le seguenti attribuzioni:
interventi consultivi e di coordinamento per lindividuazione degli
strumenti e delle condizioni organizzative necessarie per lattuazione
dellattivit sperimentale musicale;
formulazione dei relativi pareri e
proposte al fine di dare contenuto ai
progetti di sperimentazione stessa;
assistenza tecnico-didattica alle istituzioni scolastiche interessate circa
la strutturazione dei corsi, i criteri di
reclutamento del personale docente,
ladeguamento dei programmi dinsegnamento, le modalit sul giudizio analitico-orientativo finale degli
alunni (art. 3);
verifica e documentazione, sul piano
organizzativo, sul piano metodologico-didattico, sui risultati conseguiti in ordine alle finalit orientative e formative dei corsi, con particolare riferimento allaspetto propedeutico circa la possibilit di prosecuzione degli studi musicali con
prospettive di professionalit offerte
dai corsi alla fine del triennio. Esso
si riunisce almeno una volta allanno. Il comitato tecnico-scientifico provinciale ha sede presso il
provveditorato agli studi della provincia di competenza ed presieduto dal provveditore agli studi.

Esso cos composto:


il direttore del conservatorio di musica di competenza;
quattro professori dello stesso conservatorio di musica, uno per ciascuna delle seguenti specialit:
strumenti a tastiera (pianoforte);
strumenti ad arco (violino o violoncello, anche per la chitarra classica); strumenti a fiato del raggruppamento: oboe, clarinetto, flauto;
strumenti a fiato del raggruppamento: corno, tromba;
un ispettore centrale del ministero
della P.I.;
due rappresentanti dei capi distituto delle scuole medie ove si attua
la sperimentazione, scelti dal provveditore agli studi.
Al comitato tecnico-scientifico provinciale sono conferite le seguenti
attribuzioni:
stabilire i programmi ed indicare le
metodologie;
indicare i criteri di valutazione
per le prove orientative fisico attitudinali degli alunni, le modalit
operative delle prove stesse in relazione allassegnazione del tipo
di strumento musicale, contemperando, in questa operazione, le
preferenze manifestate dagli
alunni con le reali attitudini degli
stessi e con la disponibilit di docenti qualificati per linsegnamento degli strumenti da inserire
nel piano del corso;
coordinare e verificare lattivit sperimentale;

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194 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

promuovere e programmare corsi


di aggiornamento per gli insegnanti
impegnati nella sperimentazione,
anche a livello interprovinciale;
promuovere e programmare attivit musicali collaterali scolastiche
(saggi degli alunni allinterno della
scuola) ed extra scolastiche (concerti, seminari e incontri di studi)
allinterno e allesterno della scuola,
in cooperazione con gli allievi del
conservatorio di musica di competenza e con organismi musicali che
operano nella regione, con lintervento della regione stessa o di altri
enti pubblici preposti alla diffusione della cultura musicale.
Esso si riunisce almeno due volte allanno, allinizio e alla fine dellanno
scolastico e quando se ne ravvisi la
necessit. La commissione di coordinamento scolastico ha sede nella
scuola ove si attua la sperimentazione
musicale ed presieduta dal preside;
essa cos composta:
due professori, possibilmente di
educazione musicale, in servizio
nella scuola, estranei alla sperimentazione;
due rappresentanti dei genitori degli alunni frequentanti il corso.
Compito particolare della commissione di coordinamento scolastico
quello di seguire costantemente landamento organizzativo e didattico
della sperimentazione, formulando
periodicamente al comitato tecnicoscientifico provinciale ogni eventuale
proposta intesa a migliorare lattivit

sperimentale. Il comitato tecnicoscientifico provinciale, raccolti gli elementi forniti dalla commissione di
coordinamento scolastico e avute presenti le esperienze proprie, relaziona al
comitato tecnico centrale, entro il 30
maggio, sui risultati generali conseguiti dallattivit sperimentale. Il ministero della P.I., al fine di rendere
operanti i rapporti tra gli organismi
periferici e il comitato tecnico centrale, si avvale della costante opera di
consulenza, coordinamento e verifica
del proprio coordinatore tecnico,
presso la direzione generale istruzione
secondaria di I grado Div. II.
Articolo 5
Le richieste dei corsi sperimentali di
scuola media ad indirizzo musicale, sia
di prosecuzione delle attivit in atto, sia
di rinnovo del ciclo, sia proposte di
nuove iniziative, corredate della prescritta documentazione (deliberazione
del collegio dei docenti e del consiglio
distituto), vanno fatte pervenire, in
duplice copia, entro il 30 gennaio, al
ministero della P.I. direzione generale
istruzione secondaria di I grado div.
II. Linoltro avverr per il tramite dei
provveditorati agli studi, che le trasmetteranno con il proprio motivato
parere. I corsi di cui trattasi sono istituiti presso scuole medie di stato che
offrono, sul piano didattico-organizzativo, i requisiti necessari per lattuazione del particolare tipo di esperimento ed in particolare: disponibilit
di locali idonei e di orario pieno anche
nelle ore pomeridiane accertati dal ministero; disponibilit, nellambito della
provincia, di personale docente parti-

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colarmente qualificato per gli insegnamenti specialistici adottati nel corso,


accertata dalla commissione di cui allart. 7; sufficiente numero di aspiranti
forniti dei requisiti necessari per frequentare con profitto le materie musicali, accertati dalla commissione di cui
allart. 6. In caso di richiesta di corso
sperimentale musicale da parte di pi
scuole medie dello stesso distretto scolastico, la scelta della scuola sar operata
sulla base di criteri dai quali si possa desumere la migliore idoneit della scuola
stessa al particolare tipo di esperimento, in speciale modo sotto laspetto
edilizio e sotto quello organizzativo.
Sono da evitarsi scuole ove si effettuano doppi turni ed altri tipi di sperimentazione, o attivit di dopo scuola
che siano incompatibili con la sperimentazione musicale o ne intralcino il
buon funzionamento.
Articolo 6
A ciascun corso potranno essere
iscritti, previa prova orientativa fisico-attitudinale (accertamento del
senso ritmico, dellintonazione della
voce e delle caratteristiche fisiche in
relazione allo strumento prescelto)
che sar svolta da docenti alluopo
designati dal direttore del conservatorio di musica di competenza, in numero di quattro, uno per ciascuna
delle seguenti specialit: strumenti a
tastiera (pianoforte), strumenti ad
arco (violino o violoncello, anche la
chitarra classica), strumenti a fiato
del raggruppamento oboe, clarinetto e
flauto, strumenti a fiato del raggruppamento corno e tromba, alunni gi
iscritti alla prima classe delle scuole

medie dello stesso distretto, con particolari criteri, in ordine alla originaria formazione delle classi, ossia, che
tale iscrizione non comporti un aumento dellorganico delle classi nella
scuola sede dellistituendo corso sperimentale e che non comporti, altres,
riduzione dellorganico delle classi di
altre scuole del distretto medesimo.
Per ovvi motivi pedagogico-didattici,
la classe ad indirizzo musicale deve
avere carattere unitario e sar costituita da alunni tutti appartenenti alla
stessa sezione. Pu essere consentito,
tuttavia, eccezionalmente, per motivi
riguardanti lo studio della lingua straniera, previa autorizzazione del ministero, la formazione della classe stessa
con alunni provenienti da due sezioni
diverse, i quali si riuniranno soltanto
per le lezioni delle materie musicali.
Per quanto concerne la iscrizione degli alunni nella classe prima sperimentale musicale si applicano, per
analogia, le stesse norme previste annualmente per la iscrizione degli
alunni alle scuole medie annesse nei
conservatori di musica.
Articolo 7
La valutazione dei requisiti artisticodidattico-professionali dei docenti
aspiranti allinsegnamento delle materie musicali nei corsi di cui trattasi,
viene effettuata dalla commissione di
valutazione del provveditorato agli
studi di competenza, cos composta:
provveditore agli studi o un suo
delegato che la presiede;
un funzionario preposto al settore
delle nomine;

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un impiegato della carriera di concetto o esecutiva anche con funzioni di segretario;


quattro esperti designati dal direttore del conservatorio di musica di
competenza:
uno per gli strumenti a tastiera
(pianoforte);
uno per gli strumenti ad arco
(violino o violoncello) anche per
la chitarra classica;
uno per gli strumenti a fiato
(oboe o clarinetto o flauto);
uno per gli strumenti a fiato
(corno o tromba).
Per la provincia di Roma la cui sperimentazione musicale raggiunge dimensioni notevoli, il predetto comitato si
avvale, ove necessario, della consulenza
diretta del coordinatore tecnico del ministero della P.I. (dir. gen. istr. sec. di I
grado). Per la provincia di Milano, la
cui sperimentazione musicale raggiunge parimenti, dimensioni notevoli, lo stesso comitato si avvale, ove
necessario, della consulenza tecnica del
direttore del conservatorio di musica di
quella citt. Il giudizio della predetta
commissione sar finalizzato al particolare tipo di sperimentazione. Gli insegnanti prescelti saranno iscritti in apposito elenco, in ordine prioritario, distinto per materia. Come titoli artistici si considerano:

corsi per posti nelle orchestre degli enti lirico-sinfonici e della RAI,
valutati in base alla loro importanza e risultato.
Come titoli didattici si considerano:
insegnamento specifico in conservatorio di musica di stato ed in
classi pareggiate di istituti musicali
pareggiati;
insegnamento specifico nei corsi
di scuola media ad indirizzo musicale, nonch nei corsi di orientamento musicale di tipo strumentale della scuola popolare e di strumento musicale facoltativo negli
istituti magistrali;
insegnamento specifico in altre
scuole musicali specialistiche qualificate non statali, dipendenti da
enti pubblici.
Come titoli professionali si considerano:
attivit culturali dalle quali si possano complessivamente desumere
elementi atti a meglio individuare
la preparazione artistica, didattica e
culturale necessaria per lespletamento dellinsegnamento nei corsi
triennali di scuola media ad indirizzo musicale.
Saranno considerati pertanto:

attivit concertistica solistica e in


complessi da camera (dal duo in
poi), valutata secondo limportanza
ed i programmi;
concorsi concertistici rilevanti nazionali ed internazionali e con-

attivit professionale in orchestre


lirico-sinfoniche;
insegnamento non specialistico di
materie musicali in altre scuole statali di ogni ordine e grado, in

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scuole comunali, nonch in scuole


private;
pubblicazioni, studi e ricerche di
carattere musicale tecnico-culturale, nonch altri diplomi musicali
e titoli di studio e attivit extramusicali.
I criteri di valutazione per ciascuna
delle tre categorie di titoli e di valutazione complessiva, nonch la definizione del punteggio minimo richiesto per essere inclusi nellelenco
prioritario, sono stabiliti, annualmente, dalla commissione di valutazione stessa, in sede di riunione preliminare. I risultati saranno resi noti
nei termini indicati dallart. 11
par. 5. Non ammesso ricorso avverso lordine prioritario dellelenco
stesso non costituendo, la fattispecie,
materia di contenzioso. Il personale
docente delle materie musicali nei
corsi triennali sperimentali di scuola
media ad indirizzo musicale nominato con i seguenti particolari criteri: il provveditore dispone nomina
di utilizzazione, per il corrispettivo
delle ore necessarie, se trattasi di personale di ruolo; disporr nomina di
incarico annuale se trattasi di personale aspirante incluso nelle graduatorie provinciali per linsegnamento
delleducazione musicale; disporr
nomina di supplenza annuale se trattasi di personale aspirante non incluso nelle graduatorie provinciali
per linsegnamento delleducazione
musicale. Ai fini della continuit didattica, i docenti delle materie musicali in servizio nel precedente anno
scolastico, nelle prime e nelle se-

conde classi, qualora nulla osti da


parte dei presidi delle scuole interessate, sono confermati rispettivamente
nelle seconde e nelle terze.
La conferma opera soltanto nellambito della sede ove il docente presta
servizio. Al termine del triennio cessa
la validit dellelenco prioritario e si
proceder ad una nuova valutazione
dei docenti che avranno richiesto il
rinnovo dellincarico nei corsi sperimentali di scuola media ad indirizzo
musicale. Con tale adempimento
consentita la richiesta di una nuova
sede che potr essere concessa sulla
base della nuova valutazione comparativa, per titoli, effettuata con le stesse
modalit di cui allart. 7. Per linsegnamento degli strumenti ad arco, della
chitarra classica e degli strumenti a
fiato, data la limitata entit numerica
degli alunni e quindi delle ore di insegnamento disponibili in ciascun
corso, possono essere effettuate nomine con orario inferiore a quello di
cattedra. Ove possibile, il completamento orario potr avvenire con lutilizzazione degli interessati anche per
linsegnamento delleducazione musicale (teoria-solfeggio e dettato musicale) nellambito dello stesso corso
sperimentale, oppure per completamento orario in classi normali, ovvero nella sede di titolarit. Per linsegnamento della predetta materia, non
essendo richiesti particolari requisiti
artistico-didattico professionali, potr essere utilizzato personale docente
di educazione musicale della scuola,
sia per completamento orario, sia in
luogo delle ore a disposizione, sia
come ore soprannumerarie ai sensi

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dellart. 88 del D.P.R. 31 maggio


1974, n. 417. Data la peculiarit della
materia, gli insegnanti di strumento
musicale, allatto dellaccettazione
della nomina, o della riconferma, debbono dichiarare di essere pienamente
disponibili ad accettare lorario di lezione anche se in pi scuole (massimo
due) secondo le esigenze richieste dallorganizzazione dei corsi e di non
avere alcun impedimento ad assumere
servizio e mantenerlo per tutta la durata dellanno scolastico, salvo che per
sopraggiunti motivi di salute o di famiglia (congedi straordinari ai sensi
dellart. 62 del D.P.R. 31 maggio
1974, n. 417). Nei casi di difficile reclutamento di personale docente, specialmente per linsegnamento di quegli strumenti musicali ove si verificano carenze di professionalit, i provveditori, ai sensi del gi citato art. 88
del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 417,
possono provvedere con lassegnazione di ore eccedenti lorario di cattedra a personale che, fornito dei requisiti richiesti, accertati dalla commissione di valutazione, si dichiari disponibile ad accettarlo. Analogamente, qualora non sia possibile provvedere altrimenti, pu essere nominato, con le stesse modalit di cui sopra, anche personale appartenente ad
altra amministrazione (dello stato e
di ente pubblico) che ne abbia fatto
esplicita richiesta a conservatori e istituti musicali parificati. Per le supplenze, in caso di temporanea assenza
del titolare, sar a disposizione delle
scuole interessate, presso il provveditorato agli studi di competenza, un
elenco prioritario suppletivo distinto

per materie, in cui saranno iscritti allievi dei corsi superiori di conservatorio, sulla base delle specialit strumentali presenti nei corsi sperimentali musicali della provincia. Tale elenco sar
formulato dalla commissione di valutazione di cui allart. 7, sulla risultanza di nominativi segnalati dal conservatorio di musica di competenza o
da altri istituti musicali, statali o pareggiati, di province limitrofe.
Articolo 8
I docenti delle materie musicali hanno
il trattamento giuridico ed economico
dei docenti di ruolo od incaricati di
educazione musicale della scuola media, sono tenuti, quindi, ai sensi dellart. 88 del D.P.R. 31 maggio 1974,
n. 417 a svolgere 18 ore settimanali di
servizio e 20 ore mensili per attivit
connesse con il funzionamento della
scuola. In caso di riduzione del numero dei frequentanti il corso, durante lanno scolastico, il docente delle
materie musicali dovr coprire le ore
venute meno con lezioni di sostegno
per quegli alunni che ne avessero necessit, o con attivit di esercitazioni
collettive, ove possibile.
Articolo 9
Il personale dipendente dal ministero
della P.I. impegnato nel comitato tecnico centrale, nel comitato tecnicoscientifico provinciale, nella commissione di coordinamento scolastico, per
le ore di lavoro straordinario prestato
oltre gli obblighi di ufficio in sede o in
casi di trasferimento fuori sede, ha diritto al trattamento previsto dal
D.P.R. 22 luglio 1977, n. 422, dal

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D.P.R. 14 settembre 1978, n. 567 o


dalla legge 26 luglio 1978, n. 417 e
successive modificazioni, a seconda
dei casi o della categoria di appartenenza. Gli incarichi di missione fuori
sede sono disposti o dal ministero
della P.I. o dal provveditore agli studi,
ciascuno per le proprie competenze.
Articolo 10
Alle spese per il funzionamento dei
corsi sperimentali di scuola media ad
indirizzo musicale e per i corsi di aggiornamento degli insegnanti delle
materie musicali dei corsi stessi, si
far fronte mediante stanziamenti sui
competenti capitoli di bilancio del
ministero della P.I. Rientrano tra gli
acquisti sovvenzionati dal ministero
gli strumenti musicali, le attrezzature e il materiale didattico strettamente necessario al funzionamento
dei corsi. Per quanto riguarda la tipologia o la qualit degli strumenti musicali le scuole interessate si avvarranno della collaborazione tecnica
del conservatorio di musica di competenza, per il tramite del provveditorato agli studi. Per gli acquisti si
proceder secondo le norme stabilite
dal decreto interministeriale 28 maggio 1975 art. 34. Circa lassistenza
scolastica, per quanto di propria
competenza, concorrono le regioni,
ai sensi della legge 22 luglio 1975, n.
382, in applicazione del D.P.R. 24
luglio 1977, n. 616 art. 42 (assistenza scolastica).
Articolo 11
Per lattuazione dei corsi sperimentali
di scuola media ad indirizzo musi-

cale, dovranno essere osservati, infine,


i seguenti adempimenti di carattere
organizzativo:
1) entro il 30 marzo definizione
delle scuole idonee ad accogliere
la sperimentazione musicale, che
ne abbiano fatto regolare richiesta
a norma dellart. 5, previa verifica
organizzativo-didattica da parte
del ministero della P.I.;
2) entro il 15 aprile diramazione
circolare da parte dei provveditorati agli studi interessati ai circoli
didattici e alle scuole medie dei
distretti scolastici cui appartengono le scuole medie sedi degli
istituendi corsi, ai fini delle domande di ammissione degli
alunni alla frequenza dei corsi
stessi (domanda di prescrizione
suppletiva con riserva termine di
scadenza 30 aprile);
3) entro il 15 aprile diramazione
circolare da parte dei provveditorati agli studi interessati, alle
scuole medie della provincia ed
al conservatorio di musica di
competenza, per la presentazione
delle domande, dei docenti aspiranti ad incarico nei corsi (termine di scadenza 30 aprile);
4) entro il 30 maggio svolgimento
delle prove orientative fisico-attitudinali degli alunni aspiranti alla
frequenza dei corsi (art. 6);
5) entro il 30 maggio valutazione
domande dei docenti aspiranti
allinsegnamento nei corsi e pubblicazione dei relativi elenchi
prioritari distinti per materie
(art. 7);

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6) entro il 15 giugno formazione


delle nuove prime classi sperimentali ad indirizzo musicale con definizione delle specialit strumentali inserite nel piano dei corsi;
7) entro il 30 giugno decretazione
delle nuove istituzioni;
8) entro il 30 luglio nomine dei docenti delle materie musicali istituite nei corsi. Tali nomine sono
effettuate con precedenza, rispetto a quello delle normali operazioni di nomine, date le modificazioni che esse comportano
nellambito dellorganizzazione
generale della scuola;
9) mese di settembre inizio dei
corsi sperimentali musicali in
coincidenza con il normale inizio
dellanno scolastico;
10) mese di ottobre assegnazione
dei fondi alle scuole, da parte del
ministero della P.I.;
11) mese di novembre prima verifica sullandamento delle nuove
istituzioni da parte dei componenti comitati tecnico-scientifici.
Al fine di rendere possibili ed efficaci tutte le operazioni di cui ai pa-

ragrafi precedenti e a garanzia di un


buon andamento generale dei corsi
di cui trattasi, i provveditorati agli
studi sono tenuti a disporre un ufficio specifico, con personale esperto
in materia, cui possono rivolgersi,
per ogni loro adempimento o per
ogni loro evenienza, tutti gli organismi interessati.
Articolo 12
Norme transitorie
A partire dal prossimo anno scolastico 1979/80, le norme contenute
nel presente decreto unificato, sono
estese anche alle scuole sedi. I corsi
sperimentali di scuola media ad indirizzo musicale gi funzionanti e istituiti con i decreti citati in premessa
che da tale data perderanno ogni loro
efficacia. I provveditorati agli studi
interessati cureranno la diffusione del
presente decreto unificato affinch,
entro un mese dalla pubblicazione
delle stesse allalbo, gli uffici, le
scuole, i docenti interessati, possano
svolgere, ciascuno per quanto di propria pertinenza gli adempimenti di
cui ai paragrafi 4) 5) 6) 8) del
precedente art. 11.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 201

D.M. 13 febbraio 1996


NUOVA DISCIPLINA
DELLA SPERIMENTAZIONE
NELLE SCUOLE MEDIE
AD INDIRIZZO MUSICALE
Articolo 1
(Collocazione e finalit dei corsi)
I corsi sperimentali ad indirizzo musicale di cui al presente decreto costituiscono parte integrante del progetto metodologico-didattico della scuola media e si realizzano nellambito della programmazione educativo-didattica dei Consigli di classe e del Collegio
dei docenti, in sintonia con la premessa ai programmi della scuola media. Gli
stessi, pur non essendo indirizzati a prevalenti prospettive specialistiche, non
escludono, per la loro specificit, una
valenza funzionale e propedeutica alla
prosecuzione degli studi musicali.
Detti corsi sono finalizzati a:
concorrere a promuovere la formazione globale dellindividuo offrendo al preadolescente, attraverso una
pi compiuta applicazione ed esperienza musicale, della quale parte
integrante lo studio specifico di
uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa, di consapevolezza della propria identit e, quindi, di capacit
di operare scelte nellimmediato e
per il futuro;
consentire al preadolescente, in
coerenza con i suoi bisogni formativi, una consapevole appropria-

zione del linguaggio musicale nella sua globalit, inteso come mezzo
di espressione e di comunicazione,
di comprensione partecipativa dei
patrimoni delle diverse civilt, di sviluppo del gusto estetico e del giudizio critico;
fornire, per la loro elevata valenza
espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio.
Articolo 2
(Organizzazione del corso sperimentale)
Il corso triennale sperimentale di insegnamento di strumenti nelle scuole
medie ad indirizzo musicale ha inizio
nella prima classe e si estende gradualmente, negli anni scolastici successivi,
alla seconda e alla terza.
Il corso si articola sullinsegnamento
di non meno di tre strumenti, scelti
fra almeno tre dei seguenti gruppi: a)
strumenti a tastiera; b) strumenti a
corda; c) strumenti a fiato; d) strumenti a percussione.
Allinterno delle classi del corso sperimentale deve costituirsi un gruppo di almeno cinque o sei alunni per ciascuno
strumento prescelto. In ragione del
numero complessivo degli alunni di cia-

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scuna classe potranno formarsi anche


gruppi di consistenza inferiore, ma, in
ogni caso, con non meno di tre alunni.
Nel corso sperimentale sono assegnate alle discipline musicali quattro ore
settimanali cos suddivise: tre ore di
educazione musicale, di cui una di solfeggio; unora individuale di strumento musicale. Leffettuazione delle ore individuali di strumento, le modalit di partecipazione degli alunni
alla lezione e di ascolto partecipativo
vanno definite nellambito della programmazione didattico-educativa del
Consiglio di classe.
Per i corsi che attuano il tempo prolungato lautorizzazione della sperimentazione di strumento comporta, rispetto allorario gi svolto, laggiunta di due
ore, nelle quali non sono consentite
compresenze.
Nellambito del monte ore complessivo dellinsegnamento strumentale il
Collegio dei docenti individua una
quota non superiore al 20% nella
quale, al fine di favorire momenti e
processi interattivi ed associativi, gli
alunni dei corsi sperimentali, con la
compresenza dei docenti delle varie specialit musicali, svolgono attivit di
musica dinsieme.
Articolo 3
(Formazione del corso sperimentale)
Le classi del corso di sperimentazione
di strumento sono formate con gli stessi criteri, anche numerici, previsti per
le classi normali.
La costituzione di cattedre conseguente allattivazione di corsi sperimentali deve essere contenuta nei limiti dellincremento di organico consentito per

la globalit delle attivit di sperimentazione dellattuale ordinanza sugli


organici.
La sperimentazione pu essere attuata esclusivamente su un corso unitario e, pertanto, le classi di cui al
comma 1 non possono essere formate con alunni provenienti da classi diverse. Linserimento nella classe sperimentale di alunni provenienti da sezioni diverse ammesso, in via eccezionale, per motivi connessi allo studio della lingua straniera.
Il Provveditore agli studi sulla base dellannuale decreto interministeriale relativo alla formazione delle classi, valuta lopportunit di autorizzare il
funzionamento delle classi successive
alla prima con un numero di alunni inferiore al minimo stabilito dal predetto decreto interministeriale.
Il corso formato da alunni che, entro i termini previsti per liscrizione,
abbiano manifestato la volont di frequentare il corso stesso e che abbiano superato lapposita prova orientativo-attitudinale, funzionale al raggiungimento delle finalit della sperimentazione, dinanzi ad una Commissione presieduta dal Preside o da
chi ne esercita le funzioni, e composta da un docente di ciascuno strumento il cui insegnamento impartito nella scuola nonch da un docente di educazione musicale, in servizio
nella scuola medesima, nominati dal
Preside stesso.
consentita lautorizzazione allattivazione di corsi sperimentali in pi scuole dello stesso distretto solo ove sia assicurato il rispetto di quanto previsto dal
2 comma del presente articolo.

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consentita lammissione di alunni alla


seconda o alla terza classe del corso sperimentale previo esame integrativo
nelle discipline musicali da sostenere
dinanzi alla Commissione di cui al
comma precedente.
Qualora la scuola intenda introdurre
linsegnamento di altri strumenti, la
Commissione integrata con docenti di tali strumenti, designati dal Provveditore agli studi.
Dal Provveditore agli studi parimenti nominata la Commissione nel caso
di corso di nuova istituzione. Essa
composta dal Preside, o da chi ne esercita le funzioni, da un docente di educazione musicale della scuola e da
docenti di comprovata esperienza per
gli insegnamenti di strumento previsti nel progetto sperimentale.
Gli esami di licenza media si svolgono secondo le modalit previste dalle normali disposizioni di normativa
secondaria in materia. Ne costituisce
parte integrante la verifica dei risultati e delle competenze raggiunti attraverso il percorso sperimentale. La
scuola rilascia apposito attestato dal
quale risulti la frequenza del corso.
Articolo 4
(Presentazione e strutturazione del
progetto sperimentale)
La richiesta intesa ad ottenere lattivazione del corso sperimentale deve essere inoltrata dalle istituzioni scolastiche nei termini e con le modalit previste dalle disposizioni che disciplinano in via generale la materia della sperimentazione. Gli stessi termini e modalit vanno osservati per le richieste
di rinnovo con modifica inerenti lin-

troduzione di nuove specialit strumentali durante il ciclo triennale o al termine dello stesso.
Il progetto di sperimentazione deve essere strutturato in coerenza con le finalit delineate nellart. 1 e secondo le
indicazioni riportate nellallegato A al
presente decreto.
Articolo 5
(Diffusione sul territorio)
Onde realizzare lo sviluppo dello studio dello strumento musicale e lacquisizione di diversificati elementi di giudizio, nella prospettiva di unistituzionalizzazione di tale sperimentazione, le
scuole ad essa interessate vanno individuate in modo da conseguire unequilibrata diffusione della sperimentazione stessa nelle singole realt territoriali, assicurandone tendenzialmente la
presenza in ciascun distretto.
Lautorizzazione allattivazione di corsi sperimentali in pi scuole dello
stesso distretto consentita solo ove sia
assicurato il rispetto di quanto previsto dal 2 comma dellart. 3.
Articolo 6
(Reclutamento dei docenti)
Linsegnamento di strumento nei
corsi sperimentali conferito a docenti di educazione musicale a tempo indeterminato o mantenuti in servizio
ai sensi dellart. 44 della Legge 20
maggio 1982, n. 270, ovvero ad
aspiranti a supplenze purch i predetti siano in possesso di particolari requisiti artistici, professionali e didattici e del diploma specifico per linsegnamento dello strumento presente nel corso.

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204 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Per ciascuno strumento compilato


un apposito elenco prioritario, permanente ed aggiornabile ogni triennio,
nel quale sono iscritti, a domanda, i
docenti appartenenti alle categorie di
cui al comma precedente graduati secondo lordine del punteggio a ciascuno attribuito sulla base della tabella di
valutazione dei titoli di cui allallegato B del presente decreto.
Per linserimento nellelenco prioritario gli aspiranti debbono conseguire un
punteggio minimo di idoneit pari a
punti 78 (settantotto) di cui almeno 30
(trenta) legati alla valutazione dei titoli artistico-professionali alla cui determinazione concorre anche il servizio
prestato nello specifico insegnamento
di strumento musicale nei corsi sperimentali delle scuole medie ad indirizzo musicale.
Nellambito degli elenchi prioritari
per ciascuna specialit strumentale attribuita precedenza assoluta nella costituzione del rapporto di lavoro ai docenti di educazione musicale a tempo indeterminato. Tale precedenza opera nel
solo limite numerico delle eventuali posizioni di soprannumerariet esistenti
nellorganico provinciale di educazione musicale, indipendentemente dal fatto che il docente, iscritto a domanda
nellelenco prioritario, si trovi meno, individualmente, in tale posizione.
Al fine di salvaguardare la continuit
didattica i docenti di strumento hanno titolo alla conferma nelle classi consequenziali. Tale conferma non pu
per costituire titolo di precedenza nella fase di reclutamento ed opera solo
nei confronti dei soggetti che comunque maturano il diritto alla costituzio-

ne del rapporto in relazione alla posizione occupata negli appositi elenchi.


Oltre agli elenchi prioritari sono
compilati anche degli elenchi aggiuntivi nei quali sono graduati, secondo
lordine del punteggio attribuito, coloro che non abbiano raggiunto il
punteggio minimo di idoneit previsto al precedente comma 3. Gli elenchi aggiuntivi saranno utilizzati per la
costituzione dei rapporti di lavoro
qualora i candidati che abbiano conseguito lidoneit non siano sufficienti a coprire i posti disponibili ovvero
nessuno labbia conseguita. La precedenza assoluta riconosciuta ai docenti di educazione musicale a tempo
indeterminato nei limiti di cui al comma precedente, si applica anche con
riferimento agli elenchi aggiuntivi, nel
caso sia necessario ricorrere alla loro
utilizzazione.
Nel caso di esaurimento dellelenco
prioritario e dellannesso elenco aggiuntivo i Provveditorati agli studi faranno
ricorso alla graduatoria vigente per il
conferimento delle supplenze di educazione musicale stipulando il contratto di lavoro con laspirante ivi iscritto
e meglio graduato che sia in possesso
del diploma per lo specifico strumento cui linsegnamento si riferisce. In
caso di ulteriori necessit i rapporti saranno costituiti dai Capi di Istituto sulla base delle graduatorie di istituto.
Il Provveditore agli Studi stipula contratti di utilizzazione, per il corrispettivo delle ore necessarie, se trattasi di
docenti a tempo indeterminato e costituisce rapporti di supplenza temporanea fino al termine delle attivit didattiche negli altri casi.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 205

Per tutto quanto non previsto dal


presente decreto in materia di presentazione delle domande e di costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato, si applica la normativa di carattere generale che disciplina le supplenze del personale docente.
Il personale docente a tempo indeterminato di Educazione musicale e quello beneficiario dellart. 44 della legge
20 maggio 1982, n. 270, che intenda
chiedere linclusione negli elenchi
prioritari, deve produrre apposita
istanza nei termini e con le modalit
previste nella normativa richiamata dal
precedente comma.
La determinazione dei criteri di massima, la valutazione dei titoli e la
compilazione degli elenchi prioritari ed
aggiuntivi per linsegnamento di ciascuno strumento, sono effettuate sulla base della tabella di cui al precedente comma 2, da apposite Commissioni, distinte per ciascun elenco, presiedute dal Provveditore agli studi o da un
suo delegato, e composte da:
un docente dello specifico strumento del Conservatorio di musica della Provincia o, in mancanza,
di Provincia viciniore;
due presidi di scuole medie nelle
quali si attui la sperimentazione di
indirizzo musicale;
un insegnante di corso sperimentale con il quale sia stato stipulato contratto per strumento diverso da
quello cui si riferiscono gli elenchi
da compilare;
un insegnante a tempo indeterminato di educazione musicale che
non abbia prodotto domanda per

linclusione negli elenchi e sia in


possesso del diploma relativo allo
strumento cui si riferisce la specifica graduatoria.
In mancanza di docenti in possesso del
diploma specifico, per i membri ai quali sia richiesto tale requisito, si fa ricorso a coloro che possiedono diplomi per
strumenti affini. Nelle Province nelle
quali gli elenchi si compilano per la prima volta le Commissioni sono composte da Presidi o docenti individuati dal
Provveditore agli Studi sulla base di accertate esperienze possedute nelle discipline musicali.
Le funzioni di segretario delle Commissioni sono svolte da un impiegato di livello non inferiore al quinto, in servizio presso il Provveditorato agli studi.
I componenti della Commissione e il
segretario sono nominati dal Provveditore agli studi.
Articolo 7
(Diritti e doveri dei docenti)
I docenti di strumento sono tenuti allosservanza degli obblighi di servizio
previsti dalle disposizioni vigenti.
Le ore di insegnamento di educazione
musicale, complessivamente determinate in tre per ciascuna classe in cui si
attua la sperimentazione, sono normalmente assegnate ad unico docente.
Tuttavia, quando in ragione del numero degli alunni che compongono i gruppi nelle classi del corso, il docente di
strumento abbia un orario inferiore a
quello di cattedra, le ore di solfeggio
musicale possono essere attribuite allo
stesso dopo aver assicurato il completamento dellorario di cattedra a tutti

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206 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

i docenti di educazione musicale di ruolo titolari nella scuola che attua il progetto sperimentale e, comunque, a
condizione che ci non comporti aggravi di spesa. Detto completamento
non riguarda il docente di educazione
musicale che sia titolare di cattedra orario esterna che, di fatto, non abbia subito contrazioni.
In ogni altro caso i docenti di strumento sono tenuti al completamento dellorario di cattedra ai sensi delle disposizioni vigenti in materia.
A norma di quanto disposto dallart. 1, comma 1, del precedente decreto, linsegnamento di strumento
costituisce parte integrante del complessivo impianto educativo della
scuola media. Pertanto i docenti di
strumento partecipano a tutte le fasi
di programmazione/valutazione degli
organi collegiali e dellattivit educativa al fine di collocare la loro disciplina nellambito del progetto educativo di istituto.
Gli stessi docenti esprimono un articolato giudizio, sia in sede di valutazione periodica e finale che in sede di esami di licenza. Il Collegio dei docenti delibera lintegrazione dei criteri sulla base
dei quali effettuare tale valutazione.
Linsegnamento di strumento prestato nei corsi che attuano la sperimentazione di indirizzo musicale equiparato a tutti gli effetti allinsegnamento delleducazione musicale nella scuola media.
Articolo 8
(Comitato tecnico provinciale)
Presso ciascun Provveditorato agli Studi costituito un Comitato tecnico

provinciale, presieduto dal Provveditore agli Studi o da un suo delegato e


composto da:
un ispettore designato dal Sovrintendente scolastico regionale dintesa
con il competente coordinatore della segreteria tecnica;
il Direttore del Conservatorio di
musica della provincia o, in mancanza, di provincia viciniore ovvero un
suo delegato;
due presidi di scuole medie nelle
quali si attui la sperimentazione musicale;
un docente di educazione musicale e un docente di strumento in servizio su corso nel quale si attui la
sperimentazione di cui al presente
decreto.
Il Comitato tecnico provinciale ha il
compito di:
promuovere e coordinare lattivit di
sperimentazione musicale svolta
nelle istituzioni scolastiche della
provincia;
indicare i criteri generali di valutazione e gli ambiti operativi delle prove orientativo-attitudinali degli
alunni;
promuovere e programmare attivit
musicali collaterali, scolastiche ed extrascolastiche, anche con la collaborazione del locale Conservatorio di
musica, ove esistente, e di organismi
musicali operanti nella Regione e
con il concorso degli Enti locali, di
altri Enti pubblici che abbiano fra
le finalit istituzionali la diffusione
della cultura musicale nonch altri

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 207

qualificati Enti, espressione del


mondo economico e produttivo.
I componenti del Comitato sono nominati dal Provveditore agli Studi. Per
la validit delle sedute richiesta la presenza della maggioranza dei suoi membri. Le relative deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti. In caso
di parit prevale il voto del presidente.
Articolo 9
(Comitato scientifico didattico)
Presso ciascuna istituzione scolastica
nella quale si attui la sperimentazione
musicale istituito apposito Comitato scientifico-didattico, presieduto dal
Capo dIstituto o da chi ne esercita le
funzioni, e composto, per nomina
dello stesso Capo distituto da:
gli insegnanti di educazione musicale e gli insegnanti di strumento impegnati nella sperimentazione stessa;
uno degli insegnanti di materie
non musicali in servizio nelle classi del corso che attua la sperimentazione;
due genitori eletti dallassemblea del
corso.
Il Comitato ha il compito di:
seguire costantemente landamento
organizzativo e didattico della sperimentazione anche al fine di formulare al Comitato tecnico provinciale proposte in funzione di eventuali iniziative di aggiornamento;
coordinare i programmi e le metodologie allinterno del progetto
educativo della scuola;

stabilire, sulla base dei criteri generali dettati dal Comitato tecnico provinciale, contenuti, criteri e modalit per lo svolgimento delle prove
attitudinali.
Articolo 10
(Vigilanza)
1. Il Provveditore agli studi, attraverso laccertamento tecnico ispettivo, da
attuarsi nelle forme previste, esercita nei
confronti delle istituzioni scolastiche
interessate la necessaria vigilanza sullattuazione del progetto sperimentale e sullosservanza delle disposizioni
contenute nel presente decreto. Esso
svolge altres opera per il sostegno e la
promozione dellattivit strumentale
nelle scuole medie.
2. Lo stesso Capo dellUfficio scolastico provinciale, a tal proposito, provvede a comunicare tempestivamente alla
Direzione Generale dellistruzione secondaria di I grado leventuale mancata attivazione della sperimentazione e
i motivi che ne sono alla base nonch
qualsiasi altra circostanza che possa incidere sulla prosecuzione della sperimentazione stessa.
3. Resta salva ogni specifica iniziativa
che la Direzione generale dellistruzione secondaria di I grado dovesse ritenere di assumere direttamente, ivi
compresa, eventualmente, listituzione di un apposito Comitato a livello
centrale per la valutazione ed il monitoraggio delle esperienze.
Articolo 11
(Norme transitorie e finali)
I progetti di sperimentazione di strumenti musicali, elaborati ed approva-

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208 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

ti in vigenza della normativa contenuta del D.M. 3 agosto 1979, conservano validit limitatamente alle classi
dello specifico corso per il quale essi
sono stati autorizzati. Perch le predette attivit di sperimentazione possano trovare attuazione anche nelle
prime classi dello stesso corso, funzionanti a partire dallanno scolastico
1996/97, dovranno essere presentate, a cura delle scuole interessate, apposite delibere dei Consigli di Istituto,e dei Collegi dei docenti dalle
quali risulti ladesione incondizionata da parte dei suddetti organi
collegiali alle modalit organizzative
della sperimentazione di strumenti
musicali contenute nel presente decreto, nonch alle linee di indirizzo
strutturali contenute nellallegato A.
La mancata adozione delle delibere o
la non osservanza delle norme organizzatorie prescritte costituir motivo di
revoca del provvedimento autorizzatorio. Con successive disposizioni sar indicato il termine di presentazione delle delibere di cui sopra.
Gli elenchi prioritari compilati sulla
base della precedente normativa cessano di avere effetto con i rapporti instaurati per lanno scolastico 1995/96. Per
lanno scolastico 1996/97 sono formulati nuovi elenchi prioritari ed aggiuntivi sulla base delle disposizioni contenute nellart. 6 del presente decreto. Per
i successivi aggiornamenti si richiama
quanto disposto nel comma 2 del medesimo articolo. Nella prima applica-

zione del presente decreto gli elenchi


hanno validit per un biennio al fine di
allinearne la scadenza a quella prevista
per le graduatorie provinciali per il conferimento delle supplenze.
A regime, i termini per la presentazione delle domande di inclusione da parte degli aspiranti e di pubblicazione degli elenchi da parte dei Provveditori agli
studi sono gli stessi previsti dalla normativa generale sul conferimento delle supplenze. Con separato atto saranno stabiliti i termini per la presentazione delle domande di inclusione negli
elenchi da compilare per lanno scolastico 1996/97.
Negli stessi termini e con le stesse modalit previste dalla normativa generale gli interessati potranno produrre
istanza per linclusione nelle graduatorie di istituto per il conferimento delle supplenze temporanee.
Pu essere richiesta linclusione negli
elenchi prioritari ed aggiuntivi di una
sola Provincia.
Coloro che, dopo aver costituito un
rapporto di lavoro per linsegnamento di strumento nel corsi sperimentali, stipulino altro contratto con i Conservatori o, comunque, abbandonino
la supplenza loro conferita, sono depennati dagli elenchi, nei quali potranno
essere reinseriti nel successivo anno scolastico, solo dietro presentazione di apposita istanza da produrre entro il 31
luglio di ciascun anno.
Roma, 13 febbraio 1996
Il Ministro

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 209

D.M. 6 agosto 1999,


n. 235 (G.U. 06/10/99)
RICONDUZIONE AD ORDINAMENTO DEI
CORSI SPERIMENTALI AD INDIRIZZO
MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA AI
SENSI DELLA LEGGE 3 MAGGIO 1999,
N. 124, ART. 11, COMMA 9
VISTO il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di
istruzione, relative alle scuole di ogni
ordine e grado, emanato con il decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297,
e in particolare lart. 165 nella parte in
cui prevede le materie di insegnamento comprese nel piano di studi
della scuola media statale nonch lart.
166 nella parte in cui prevede che i
programmi, gli orari di insegnamento
e le prove di esame sono stabiliti con
decreto del Ministro della Pubblica
Istruzione sentito il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione;
VISTO il D.M. 9 febbraio 1979, concernente programmi orari e prove di
esame per la scuola media statale;
VISTO il D.M. 3-8-l979 che istituiva la sperimentazione dellinsegnamento di strumenti musicali nelle
scuole medie;
VISTO il D.M. 13 febbraio 1996 che
disciplina attualmente la sperimentazione di corsi ad indirizzo musicale,
come parte integrante del progetto
metodologico-didattico della scuola
media;

CONSIDERATA lesigenza di portare a ordinamento i corsi di scuola


media a indirizzo musicale previsti in
via sperimentale e di disciplinarne il
piano di studi, il quadro orario ed i
programmi di insegnamento;
VALUTATA lopportunit di valorizzare le esperienze acquisite con le suindicate sperimentazioni che consentono di riaffermare la validit
dellintegrazione delleducazione musicale con linsegnamento della pratica
strumentale;
VISTO lart. 5 comma 1 del precitato
D.M. 13 febbraio 1996 che gi prevedeva, in prospettiva, la possibilit di
istituzionalizzare i predetti corsi, e di
realizzarne una equilibrata diffusione
sul territorio nazionale;
SENTITO il parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione formulato il ________________
SENTITO il parere del Consiglio di
Stato espresso nelladunanza generale
del _____________
DECRETA

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210 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Art. 1
I corsi a indirizzo musicale, autorizzati
e funzionanti ai sensi dei DD.MM.
3.8.l979 e 13.2.1996, sono ricondotti
ad ordinamento. Linsegnamento strumentale costituisce integrazione e arricchimento dellinsegnamento obbligatorio delleducazione musicale
previsto dallart. 165 D.L.vo n. 297
del 16-4-1994, nellambito della programmazione educativo-didattica dei
consigli di classe e del collegio dei docenti, in sintonia con la premessa ai
programmi della scuola media.
Art. 2
Le classi in cui viene impartito linsegnamento di strumento musicale sono
formate secondo i criteri generali dettati per la formazione delle classi, previa apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla scuola per gli
alunni che allatto delliscrizione abbiano manifestato la volont di frequentare i corsi di cui allart. 1.
Gli alunni di ciascuna classe vengono
ripartiti in quattro gruppi per linsegnamento di quattro e diversi strumenti musicali.
La scelta degli strumenti dovr tenere conto del rilevante significato
formativo e didattico della musica
dinsieme.
Art. 3
In ogni classe vengono impartite venti
ore settimanali di insegnamento strumentale, ripartite sui quattro strumenti prescelti, e tre ore di educazione musicale.

Art. 4
Per ciascun corso prevista la dotazione organica di quattro cattedre,
con cui dovranno essere assicurati, in
ciascuna classe, sia le attivit individuali e/o per piccoli gruppi di pratica
strumentale e ascolto partecipativo sia
le ore di educazione musicale.
Saranno definite dal Consiglio di
classe, nellambito della programmazione educativo-didattica, le modalit
di partecipazione dei singoli alunni
individualmente e/o in piccoli
gruppi, anche variabili nel corso dellanno alle lezioni di strumento e
alle attivit di musica di insieme.
Art. 5
Le cattedre sono articolate prevedendo in ciascuna classe cinque ore
settimanali di insegnamento destinate
alla pratica strumentale individuale
e/o per piccoli gruppi.
Per tre di tali cattedre il completamento a 18 ore settimanali avr luogo
con le tre ore di educazione musicale
in una delle classi del corso, assicurando la necessaria integrazione tra le
diverse articolazioni delle discipline
musicali.
La quarta cattedra completer lorario
con le modalit individuate dal consiglio di classe, sentito il collegio dei docenti, in attivit di approfondimento,
potenziamento, e recupero sia dellinsegnamento strumentale sia delleducazione musicale.
Art 6
Listituzionalizzazione dei corsi di cui
allart. 1 del presente decreto avr
luogo a partire dalla.s. 1998-99 e ini-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 211

ziando dalle classi prime dei corsi attualmente autorizzati.


Art. 7
I progetti di sperimentazione in corso
potranno essere ricondotti interamente nellassetto istituzionale previsto dal presente decreto gi dallanno
scolastico 1998-99 se compatibili con
la nuova disciplina e dietro deliberazione in tal senso dei competenti organi collegiali della scuola; altrimenti,
detti progetti conservano validit limitatamente alle classi consequenziali
alla prima del corso per il quale sono
stati autorizzati e cessano al termine
del triennio.
Art. 8
Le dotazioni organiche provinciali assegnate ai Provveditori agli Studi per
lanno scolastico 1998-99 sono incrementate nella misura indicata nellelenco allegato (all. A), in relazione ai
corsi a indirizzo musicale autorizzati in
ciascuna provincia per lo stesso anno.
Art. 9
A decorrere dallanno scolastico
1999-2000 i Provveditori agli studi,
nei limiti delle dotazioni organiche
assegnate, potranno autorizzare il
funzionamento di ulteriori corsi rispondenti allassetto organizzativo disciplinato dal Presente decreto in
modo da conseguire una equilibrata
diffusione nelle singole realt territoriali, assicurandone tendenzialmente
la presenza in ciascun distretto.

Art. 10
La tipologia degli strumenti musicali
e i relativi programmi di insegnamento sono stabiliti secondo il testo
allegato al presente decreto (all. B).
Art. 11
In sede di esame di licenza verranno
verificate nellambito del previsto colloquio pluridisciplinare, le competenze raggiunte al termine del triennio
sia per quanto riguarda la specificit
strumentale, individuale e/o collettiva, sia per la competenza musicale
generale.
Art. 12
Gli insegnanti delle discipline musicali, nel rispetto del principio della
collegialit, esprimono, nel corso e al
termine dellanno, un giudizio sintetico che attesti il livello di apprendimento raggiunto dallalunno.
Il giudizio dovr essere concordato fra
i docenti che impartiscono allo stesso
gruppo di alunni linsegnamento dello
strumento e delleducazione musicale,
nel rispetto dei criteri stabiliti per ciascuna specifica attivit.
Art. 13
In via transitoria, nellattesa dellespletamento delle procedure occorrenti per listituzione di specifica classe
di concorso, il reclutamento del personale docente avverr attraverso gli
elenchi prioritari compilati sulla base
dellart. 6 D.M. 13.2.96, che sono a
tal fine prorogati.

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212 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Art. 14
Esaurita la fase transitoria di cui al
precedente articolo, per lassunzione
del personale docente a tempo determinato si applicheranno le norme generali dettate con lOrdinanza Ministeriale al momento in vigore.
Art. 15
Il presente decreto sar inviato alla
Corte dei Conti per il visto e la registrazione, ai sensi dellart. 3 della legge
14 gennaio 1994, n. 20.
IL MINISTRO DEL TESORO IL
MINISTRO DELLA PUBBLICA
ISTRUZIONE
ALLEGATO A
Incremento posti di organico
AGRIGENTO 8;
ALESSANDRIA 8;
ANCONA 20;
AOSTA ;
AQUILA ;
AREZZO 12;
ASCOLI PICENO 16;
ASTI 8;
AVELLINO 24;
BARI 80;
BELLUNO ;
BENEVENTO 16;
BERGAMO 16;
BIELLA 4;
BOLOGNA 28;
BOLZANO ;
BRESCIA 20;
BRINDISI 12;
CAGLIARI 24;
CALTANISSETTA 8;
CAMPOBASSO 8;

CASERTA 36;
CATANIA 32;
CATANZARO 16;
CHIETI 8;
COMO 8;
COMO 16;
COSENZA 36;
CREMONA 4;
CROTONE 4;
CUNEO 36;
ENNA 12;
FERRARA 36;
FIRENZE 32;
FOGGIA 28;
FORL 12;
FROSINONE 12;
GENOVA 28;
GORIZIA 4;
GROSSETO 8;
IMPERIA 8;
ISERNIA 8;
LATINA 28;
LECCE 28;
LECCO 8;
LIVORNO 4;
LODI 8;
LUCCA 16;
MACERATA 12;
MANTOVA 8;
MASSA CARRARA 4;
MATERA 8;
MESSINA 16;
MILANO 144;
MODENA 12;
NAPOLI 144;
NOVARA 8;
NUORO 8;
ORISTANO 4;
PADOVA 44;
PALERMO 60;
PARMA 8;
PAVIA 8;

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 213

PERUGIA 32;
PESARO 12;
PESCARA 4;
PIACENZA 4;
PISA 4;
PISTOIA 8;
PORDENONE 8;
POTENZA 8;
PRATO ;
RAGUSA 16;
RAVENNA 16;
REGGIO CALABRIA 28;
REGGIO EMILIA ;
RIETI 4;
RIMINI 8;
ROMA 160;
ROVIGO 8;
SALERNO 44;
SASSARI ;
SAVONA 16;
SIENA 8;
SIRACUSA 32;
SONDRIO 8;
SPEZIA 4;
TARANTO 40;
TERAMO 8;
TERNI 8;
TORINO 12;
TRAPANI 24;
TRENTO ;
TREVISO 24;
TRIESTE 4;
UDINE ;
VARESE 12;
VENEZIA 28;
VERBANIA 12;
VERCELLI 8;
VERONA 16;
VIBO VALENTIA 4;
VICENZA 48;
VITERBO 12
TOTALE POSTI 1960

ALLEGATO B
Programmi di insegnamento nei
corsi di scuola media ad indirizzo
musicale
1. Indicazioni generali
Linsegnamento strumentale consente
una pi consapevole appropriazione
del linguaggio musicale, di cui fornisce allalunno preadolescente la conoscenza dei suoi aspetti tecnico-pratici,
teorici, lessicali, storici e culturali, che
insieme costituiscono la complessiva
valenza delleducazione musicale.
Lindirizzo musicale richiede un approccio interdisciplinare dellinsegnamento delle discipline letterarie
scientifiche e storiche che nel loro
divenire hanno avuto, e continuano
ad avere, frequenti momenti di incontro con la musica e la sua evoluzione linguistica.
Leducazione musicale e la pratica
strumentale sono poste in costante
rapporto con linsieme dei campi del
sapere; si rende cos esplicita la dimensione sociale e culturale dellevento musicale e si libera la musica da
quellaspetto di separatezza che lha
spesso penalizzata.
Sviluppare linsegnamento musicale
significa fornire agli alunni, destinati
a crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica
come veicolo di comunicazione,
spesso soltanto subita, una maggiore
capacit di lettura attiva e critica del
reale, una ulteriore possibilit di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di s.
Linsegnamento, cos concepito, si inquadra nel progetto complessivo di

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214 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

formazione della persona secondo i


principi ed i fini generali della scuola
dellobbligo ed in particolare della
scuola media.
Obiettivo del corso triennale, quindi,
una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale,
porre alcuni traguardi essenziali che
dovranno essere da tutti raggiunti.
Il rispetto delle finalit generali di
carattere orientativo della scuola media non esclude la valorizzazione
delle eccellenze.
Adeguata attenzione viene riservata a
quegli aspetti del far musica, come la
pratica corale e strumentale di insieme, che pongono il preadolescente
in relazione consapevole e fattiva con
altri soggetti.
2. Orientamenti formativi
Linsegnamento strumentale conduce,
attraverso lintegrazione con leducazione musicale, allacquisizione di capacit cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali.
I contenuti delleducazione musicale,
a loro volta, e specie la lettura dellopera musicale intesa come ascolto guidato e ragionato, si modellano con il
necessario contributo della pratica
strumentale.
Linsegnamento strumentale, in particolare:

promuove la formazione globale


dellindividuo offrendo, attraverso
unesperienza musicale, resa pi
completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione
logica, espressiva, comunicativa;
integra il modello curricolare con

percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dellalunno, unitamente alla dimensione
cognitiva, la dimensione praticooperativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva;
offre allalunno, attraverso lacquisizione di capacit specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialit,
una pi avvertita coscienza di s e
del modo di rapportarsi al sociale;
fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli
alunni in situazione di svantaggio.
In particolare la produzione dellevento musicale attraverso la pratica
strumentale
comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualit in rapporto al sistema operativo dello strumento concorrendo
allo sviluppo delle abilit sensomotorie legate a schemi temporali
precostituiti;
d allalunno la possibilit di accedere direttamente alluniverso di
simboli, significati e categorie fondanti il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con s;
consente di mettere in gioco la soggettivit, ponendo le basi per lo
sviluppo di capacit di valutazione
critico-estetiche;
permette laccesso ad autonome
elaborazioni del materiale sonoro
(improvvisazione, composizione),
sviluppando la dimensione creativa
dellalunno. Lessenziale aspetto
performativo della pratica strumentale porta alla consapevolezza della
dimensione intersoggettiva e pub-

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 215

blica dellevento musicale stesso


fornendo un efficace contributo al
senso di appartenenza sociale.

3. Obiettivi di apprendimento
Nel campo della formazione musicale
linsegnamento strumentale persegue
un insieme di obiettivi generali allinterno dei quali si individua lacquisizione di alcuni traguardi essenziali,
quali:
il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi
musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia
nella capacit di attribuzione di
senso;
la capacit di produrre autonome
elaborazioni di materiali sonori, pur
allinterno di griglie predisposte;
un primo livello di consapevolezza
del rapporto tra organizzazione dellattivit senso-motoria legata al
proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi;
un primo livello di capacit performative con tutto ci che ne consegue in ordine alle possibilit di controllo del proprio stato emotivo in
funzione dellefficacia della comunicazione.
4. Contenuti fondamentali
I contenuti delle singole specificit
strumentali che devono essere perseguiti sono:
ricerca di un corretto assetto psicofisico: postura, percezione corpo-

rea, rilassamento, respirazione,


equilibrio in situazioni dinamiche,
coordinamento;
autonomia decodificazione allo
strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico,
frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico;
padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso limitazione e limprovvisazione,
sempre opportunamente guidata;
lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del
riconoscimento dei suoi parametri
costitutivi;
acquisizione, da parte degli alunni,
di un metodo di studio basato sullindividuazione dellerrore e della
sua correzione;
promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica
di insieme e la conseguente interazione di gruppo.

La capacit di lettura va rinforzata


dalla lettura a prima vista e va esercitata non soltanto sulla notazione
tradizionale ma anche su quelle che
utilizzano altri codici, con particolare
riferimento a quelli pi consoni alle
specificit strumentali.
Altri obiettivi di apprendimento e
contenuti fondamentali sono specifici per i singoli strumenti per cui si
rinvia alle successive indicazioni.
5. Esemplificazioni metodologiche
Gli strumenti metodologici che seguono hanno un valore prevalentemente
indicativo nel rispetto dellautono-

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mia di progettazione e programmazione delle singole scuole.


Posto che:
le diverse caratteristiche organologiche degli strumenti implicano
una diversa progressione nellacquisizione delle tecniche specifiche, con tempi differenziati nella
possibilit di accesso diretto alle
categorie musicali indicate nei contenuti;
in un triennio tali possibilit sono
oggettivamente limitate;
nella fascia det della Scuola media si avviano pi strutturate capacit di astrazione e problematizzazione;
la pratica della Musica dinsieme si
pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti levento
musicale prodotto da un insieme
ed opportunamente progettato
sulla base di differenziate capacit
operativo-strumentali, consente, da
parte degli alunni, la partecipazione
allevento stesso, anche a prescindere dal livello di competenza strumentale raggiunto.
Laccesso alle categorie fondanti il linguaggio musicale e al suo universo
trova quindi un veicolo in una viva e
concreta esperienza che pu essere pi
avanzata, sul piano musicale, di
quanto non possa esserlo quella riferita alla sola pratica individuale.
Particolare attenzione, nellambito
della Musica dinsieme, come in
quello dellarea dellEducazione musicale, va data alla pratica vocale adeguatamente curata a livello del con-

trollo della fonazione, sia come mezzo


pi immediato per la partecipazione
allevento musicale e per la sua produzione, sia come occasione per accedere alla conoscenza della notazione e
della relativa teoria al fine di acquisire
dominio nel campo della lettura intonata. La competenza ritmica, oltre ad
essere assunta mediante il controllo
dei procedimenti articolatori propri
dei vari strumenti, deve essere incrementata da una pratica fonogestuale
individuale e collettiva sostenuta dalla
capacit di lettura.
In tale prospettiva metodologica la
pratica del solfeggio viene sciolta nella
pi generale pratica musicale.
Anche lascolto va inteso come risorsa
metodologica, tanto allinterno dellinsegnamento strumentale, quanto
nella musica dinsieme e nella stessa
Educazione musicale.
In particolare, esso deve tendere a sviluppare nellalunno capacit discriminative e comparative delle testimonianze musicali pi significative,
capacit utili nellambito della pratica
strumentale alla riproduzione di modelli esecutivo-interpretativi. Nella
musica dinsieme, lascolto finalizzato a sviluppare anche capacit di
controllo ed adeguamento ai modelli
teorici basati sui parametri fondamentali della musica. Esso si rivela mezzo
indispensabile per la riproduzione
orale e/o scritta di strutture musicali
di varia complessit.
Altra risorsa metodologicamente efficace pu essere lapporto delle tecnologie elettroniche e multimediali. Ladozione mirata e intellettualmente
sorvegliata di strumenti messi a di-

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sposizione dalle moderne tecnologie


pu costituire un incentivo a sviluppare capacit creativo-elaborative
senza che queste vengano vincolate al
dominio tecnico di strategie musicali
che richiedono una avanzata capacit
di controllo.
Gli strumenti metodologici suggeriti
presuppongono una condizione generale di infra ed interdisciplinarit.
Da una parte infatti, lapprendimento
strumentale integrato con quello dellEducazione musicale configura un
processo di apprendimento musicale
unitario, dallaltra le articolazioni della
dimensione cognitiva messe in gioco
da questo processo attivano relazioni
con altri apprendimenti del curricolo,
realizzando la condizione per linterdisciplinarit.
Fermi restando gli obiettivi e le indicazioni programmatiche definite per le
singole specialit strumentali, la verifica
dei risultati del percorso didattico relativo allinsegnamento strumentale si
basa sullaccertamento di una competenza intesa come dominio ai livelli minimi stabiliti, del sistema operativo del
proprio strumento in funzione di una
corretta produzione dellevento musicale rispetto ai suoi parametri costitutivi: struttura frastica e metro-ritmica e
struttura melodico-armonica con le relative connotazioni agogico-dinamiche.
La competenza strumentale richiede
una programmata integrazione con
leducazione musicale cos da concorrere alla costituzione della competenza
musicale; questa si fonda su:

il riconoscimento e la descrizione
degli elementi fondamentali della
sintassi musicale;
il riconoscimento e la descrizione di
generi musicali, forme elementari e
semplici condotte compositive;
la capacit di collocare in ambito
storico-stilistico gli eventi musicali
praticati;
la produzione e/o la riproduzione
di melodie attraverso il mezzo vocale con il supporto della lettura
ritmica e intonata.
Lo studio strumentale si basa, a sua
volta, sui seguenti criteri:
capacit di lettura allo strumento,
intesa come capacit di correlazione
segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio
musicale) gesto suono uso e
controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva, con
particolare riferimento ai riflessi,
determinati dal controllo della postura e dallo sviluppo senso-motorio, sullacquisizione delle tecniche
specifiche;
capacit di esecuzione e ascolto
nella pratica individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo dei
processi di attribuzione di senso e
delle capacit organizzative dei materiali sonori;
esecuzione, interpretazione ed
eventuale elaborazione autonoma
allo strumento del materiale sonoro, laddove anche linterpretazione pu essere intesa come livello
di sviluppo delle capacit creative.

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D.M. 6 agosto 1999, n. 201


CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE
NELLA SCUOLA MEDIA RICONDUZIONE E ORDINAMENTO ISTITUZIONE CLASSE DI CONCORSO
DI STRUMENTO MUSICALE
NELLA SCUOLA MEDIA

IL MINISTRO DELLA PUBBLICA


ISTRUZIONE
VISTA la legge 3 maggio 1999 n.
124, che allart. 11 comma 9 contempla la riconduzione a ordinamento dei
corsi di scuola media a indirizzo musicale attualmente autorizzati e funzionanti in via sperimentale e demanda al
Ministro della Pubblica Istruzione di
stabilire le tipologie di strumenti musicali insegnati, i programmi, gli orari,
le prove di esame e larticolazione delle
cattedre, nonch di istituire una specifica classe di concorso;
VISTO il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di
istruzione, relative alle scuole di ogni
ordine e grado, emanato con il decreto legislativo 16 aprile 1994 n. 297,
e in particolare lart. 162 che disciplina le condizioni per listituzione
delle cattedre, lart. 165 nella parte in
cui prevede le materie di insegnamento comprese nel piano di studi
della scuola media statale, lart. 166
relativo a programmi ed orari di inse-

gnamento nella scuola media, nonch lart. 442 concernente i criteri e le


modalit per la determinazione degli
organici;
VISTO il decreto ministeriale 9 febbraio 1979, con il quale sono stati disciplinati programmi, orari e prove di
esame per la scuola media statale;
VISTO il decreto ministeriale 3 agosto
1979 con il quale stata istituita la
sperimentazione dellinsegnamento di
strumento musicale nella scuola media;
VISTO il decreto ministeriale 13
febbraio 1996 con il quale sono stati
dettati criteri e modalit per la sperimentazione dei corsi ad indirizzo
musicale, ed in particolare lart. 5
comma 1 che gi prevedeva, in prospettiva, la possibilit di istituzionalizzare i predetti corsi e di realizzarne
una equilibrata diffusione sul territorio nazionale;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59
ed in particolare lart. 21;
TENUTO CONTO dei risultati positivi evidenziati nel rapporto redatto
dalla Commissione incaricata di con-

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durre lindagine quanti-qualitativa


sulle sperimentazioni musicali;
VISTI i programmi e gli orari di insegnamento nei corsi di scuola media ad
indirizzo musicale, proposti dalla
Commissione istituita dal Direttore
Generale dellistruzione secondaria di
I grado con decreto del 9 giugno 1999;
RITENUTO che linsegnamento di
strumento musicale debba collocarsi
nel quadro del progetto complessivo
di formazione della persona secondo i
principi generali della scuola media
in modo da fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente caratterizzato dalla presenza
della musica come veicolo di comunicazione, una maggiore capacit di lettura attiva e critica della realt nonch
una ulteriore opportunit di conoscenza e di espressione e un contributo al senso di appartenenza sociale;
ACQUISITO il parere favorevole
del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, formulato il 21 luglio 1999;
CONSIDERATE le intese precedentemente intercorse con il Ministro del
Tesoro in ordine al necessario incremento delle dotazioni organiche provinciali;
DECRETA
Art. 1
Nei corsi a indirizzo musicale, autorizzati e funzionanti ai sensi dei decreti ministeriali 3-8-1979 e 13-21996, ricondotti a ordinamento a
decorrere dallanno scolastico 19992000 dallart. 11 comma 9 della legge
3 maggio 1999 n. 124, linsegna-

mento di strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare


ed arricchimento dellinsegnamento
obbligatorio delleducazione musicale, previsto dallart. 165 del decreto
legislativo 16-4-1994 n. 297, nellambito della programmazione educativo-didattica dei consigli di classe e
del collegio dei docenti, in sintonia
con la premessa ai programmi della
scuola media.
Art. 2
Le classi in cui viene impartito linsegnamento di strumento musicale sono
formate secondo i criteri generali dettati per la formazione delle classi, previa apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla scuola per gli
alunni che allatto delliscrizione abbiano manifestato la volont di frequentare i corsi di cui allart. 1. Gli
alunni di ciascuna classe vengono ripartiti in quattro gruppi per linsegnamento di quattro e diversi strumenti
musicali. La scelta delle specialit strumentali da insegnare effettuata dal
collegio dei docenti tra quelle indicate
nei programmi allegati, tenendo conto
del rilevante significato formativo e didattico della musica dinsieme.
Art. 3
Per ciascun corso, ferma restando la
dotazione organica per la copertura
di due ore settimanali per classe di
educazione musicale, gi prevista dallordinamento degli studi, attribuita
la dotazione organica di quattro cattedre di strumento musicale, articolate
su tre classi. Le ore di insegnamento
sono destinate alla pratica strumentale

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 221

individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dellanno, allascolto partecipativo, alle attivit di
musica di insieme, nonch alla teoria
e lettura della musica: questultimo
insegnamento unora settimanale
per classe pu essere impartito anche
per gruppi strumentali. Nellambito
dellautonomia organizzativa e didattica gli organi collegiali della scuola
possono adeguare il modello organizzativo di cui al presente decreto alle situazioni particolari di funzionamento
dei corsi, al fine di realizzare limpiego
ottimale delle risorse, anche prevedendo attivit di approfondimento,
potenziamento e recupero.
Art. 4
Lassetto ordinamentale previsto dal
presente decreto pu essere attuato,
previa deliberazione degli organi collegiali, anche per le classi successive
alla prima, gi a decorrere dallanno
scolastico 1999-2000.
In via transitoria consentito il mantenimento dellassetto attuale sia dei
corsi nei quali viene impartito linsegnamento di soli tre strumenti nei
quali saranno istituite due cattedre
del medesimo strumento sia dei
corsi nei quali previsto linsegnamento di cinque strumenti. La fase
transitoria, in entrambi i casi, dovr
avere termine non oltre la conclusione dellanno scolastico 2004-2005.
Ogni altra difformit non riconducibile al modello ordinamentale consentita limitatamente alle classi consequenziali alla prima del corso a suo
tempo autorizzato e cessa al termine
del triennio.

Art. 5
Con successivo provvedimento saranno definiti, per lanno scolastico
1999-2000, gli incrementi delle dotazioni provinciali, in relazione alle esigenze connesse ai corsi a indirizzo musicale autorizzati e funzionanti
nellanno scolastico 1998-99.
Art. 6
La tipologia degli strumenti musicali
e i relativi programmi di insegnamento sono stabiliti secondo il testo
allegato al presente decreto (all. A).
Art. 7
Linsegnante di strumento musicale,
in sede di valutazione periodica e finale, esprime un giudizio analitico
sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno al fine della
valutazione globale che il consiglio
di classe formula a norma dellarticolo
177 del decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297.
Art. 8
In sede di esame di licenza viene verificata, nellambito del previsto colloquio pluridisciplinare, anche la competenza musicale raggiunta al termine
del triennio sia sul versante della pratica esecutiva, individuale e/o dinsieme, sia su quello teorico.
Art. 9
istituita la classe di concorso di
strumento musicale nella scuola media (cl. n. 77/A) per linsegnamento
delle specialit strumentali di cui al
presente decreto. Alla predetta classe
di concorso si accede, in prima appli-

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cazione, con il possesso dello specifico diploma di conservatorio relativo


alle diverse specialit strumentali
congiuntamente ai requisiti previsti
dallarticolo 11 comma 9 della legge
3 maggio 1999 n. 124. Linserimento
nelle graduatorie permanenti ivi contemplate avviene dopo lespletamento della sessione riservata di
esami di abilitazione allinsegnamento, disposta per i docenti non in
possesso dellabilitazione in educazione musicale.
Art. 10
Con separato decreto saranno stabiliti
le prove e i programmi di esame per le
procedure concorsuali nonch i titoli
previsti per accedere, a regime, alla
classe di concorso di cui al precedente
articolo.

Art. 11
In attesa dellespletamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato previste dal comma 9 dellart. 11
della Legge 3 maggio 1999 n. 124, per
lanno scolastico 1999-2000 prorogata
la validit degli elenchi prioritari compilati sulla base dellarticolo 6 del decreto
ministeriale 13-2-1996 per lassunzione
di personale a tempo determinato.
Art. 12
Esaurita la fase transitoria di cui al
precedente articolo, per lassunzione
del personale docente a tempo determinato, si applicano le norme generali
al momento in vigore.
Il presente decreto sar inviato alla
Corte dei Conti per il visto e la registrazione, ai sensi dellart. 3 della legge
14 gennaio 1994, n. 20.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 223

Allegato A (D.M. 201 del 6 agosto 1999)


PROGRAMMI DI INSEGNAMENTO
DI STRUMENTO MUSICALE NEI CORSI
DI SCUOLA MEDIA AD INDIRIZZO
MUSICALE
1. INDICAZIONI GENERALI
Linsegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dellinsegnamento obbligatorio delleducazione musicale nel pi
ampio quadro delle finalit della scuola media e del progetto complessivo di
formazione della persona.
Esso concorre, pertanto, alla pi consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce allalunno preadolescente una piena conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnicopratici con quelli teorici, lessicali,
storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza delleducazione musicale; orienta quindi le finalit di questultima anche in funzione di un pi adeguato apporto alle specifiche finalit dellinsegnamento strumentale stesso.
La musica e la sua evoluzione linguistica hanno avuto, e continuano ad avere, nel loro divenire, frequenti momenti di incontro con le discipline letterarie, scientifiche e storiche. Lindirizzo
musicale richiede quindi che lambito
in cui si realizza offra unadeguata condizione metodologica di interdisciplinarit: leducazione musicale e la pra-

tica strumentale vengono cos posti in


costante rapporto con linsieme dei
campi del sapere.
La musica viene in tal modo liberata
da quellaspetto di separatezza che
lha spesso penalizzata e viene resa esplicita la dimensione sociale e culturale
dellevento musicale.
Sviluppare linsegnamento musicale significa fornire agli alunni, destinati a
crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza della musica
come veicolo di comunicazione, spesso soltanto subita, una maggiore capacit di lettura attiva e critica del reale,
una ulteriore possibilit di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed
emotiva, di s.
Obiettivo del corso triennale, quindi,
una volta fornita una completa e consapevole alfabetizzazione musicale,
porre alcuni traguardi essenziali che dovranno essere da tutti raggiunti. Il rispetto delle finalit generali di carattere orientativo della scuola media
non esclude la valorizzazione delle
eccellenze.
Adeguata attenzione viene riservata a
quegli aspetti del far musica, come la
pratica corale e strumentale di insieme,
che pongono il preadolescente in rela-

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zione consapevole e fattiva con altri


soggetti.
Lautonomia scolastica potr garantire
ulteriori possibilit di approfondimento e sviluppo anche nella prospettiva di
rendere lesperienza musicale funzionale o propedeutica alla prosecuzione degli studi, nonch alla diffusione della
cultura musicale nel territorio, in modo
da rafforzare il ruolo della scuola come
luogo di aggregazione e diffusione di saperi e competenze.

2. ORIENTAMENTI FORMATIVI
Linsegnamento strumentale conduce,
attraverso lintegrazione con leducazione musicale e lapprendimento della notazione e delle strutture metriche
e ritmiche, allacquisizione di capacit
cognitive in ordine alle categorie musicali fondamentali (melodia, armonia,
ritmo, timbro, dinamica, agogica) e alla
loro traduzione operativa nella pratica strumentale, onde consentire agli
alunni linteriorizzazione di tratti significativi del linguaggio musicale a livello formale, sintattico e stilistico.
I contenuti delleducazione musicale,
a loro volta, e in specie leducazione dellorecchio, losservazione e analisi dei
fenomeni acustici, il riconoscimento
degli attributi fisici del suono, la lettura dellopera musicale intesa come
ascolto guidato e ragionato, si modellano con il necessario contributo della pratica strumentale.
Linsegnamento strumentale:
promuove la formazione globale
dellindividuo offrendo, attraverso

unesperienza musicale resa pi


completa dallo studio dello strumento, occasioni di maturazione logica,
espressiva, comunicativa;
integra il modello curricolare con
percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dellalunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione praticooperativa, estetico-emotiva, improvvisativo-compositiva;
offre allalunno, attraverso lacquisizione di capacit specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e
orientamento delle proprie potenzialit, una pi avvertita coscienza
di s e del modo di rapportarsi al
sociale;
fornisce ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli
alunni in situazione di svantaggio.
In particolare la produzione dellevento musicale attraverso la pratica strumentale:
comporta processi di organizzazione e formalizzazione della gestualit in rapporto al sistema operativo dello strumento concorrendo
allo sviluppo delle abilit senso-motorie legate a schemi temporali
precostituiti;
d allalunno la possibilit di accedere direttamente alluniverso di simboli, significati e categorie fondanti
il linguaggio musicale che i repertori strumentali portano con s;
consente di mettere in gioco la
soggettivit, ponendo le basi per lo
sviluppo di capacit di valutazione
critico-estetiche;

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permette laccesso ad autonome


elaborazioni del materiale sonoro
(improvvisazione, composizione ),
sviluppando la dimensione creativa
dellalunno.
Lessenziale aspetto performativo della
pratica strumentale porta alla consapevolezza della dimensione intersoggettiva e pubblica dellevento musicale stesso, fornendo un efficace contributo al
senso di appartenenza sociale.

3. OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO
Nel campo della formazione musicale
linsegnamento strumentale persegue un
insieme di obiettivi generali allinterno
dei quali si individua lacquisizione di
alcuni traguardi essenziali, quali:
il dominio tecnico del proprio strumento al fine di produrre eventi musicali tratti da repertori della tradizione scritta e orale con consapevolezza interpretativa, sia nella restituzione dei processi formali sia nella
capacit di attribuzione di senso;
la capacit di produrre autonome
elaborazioni di materiali sonori, pur
allinterno di griglie predisposte;
lacquisizione di abilit in ordine alla
lettura ritmica e intonata e di conoscenze di base della teoria musicale;
un primo livello di consapevolezza
del rapporto tra organizzazione dellattivit senso-motoria legata al
proprio strumento e formalizzazione dei propri stati emotivi;

un primo livello di capacit performative con tutto ci che ne consegue in ordine alle possibilit di
controllo del proprio stato emotivo
in funzione dellefficacia della comunicazione.

4. CONTENUTI FONDAMENTALI
I contenuti delle singole specificit strumentali che dovono essere perseguiti
sono:
ricerca di un corretto assetto psicofisico: postura, percezione corporea,
rilassamento, respirazione, equilibrio
in situazioni dinamiche, coordinamento;
autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti delle notazioni musicali: ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico;
padronanza dello strumento sia attraverso la lettura sia attraverso limitazione e limprovvisazione, sempre opportunamente guidata;
lettura ed esecuzione del testo musicale che dia conto, a livello interpretativo, della comprensione e del
riconoscimento dei suoi parametri
costitutivi;
acquisizione, da parte degli alunni,
di un metodo di studio basato sullindividuazione dellerrore e della
sua correzione;
promozione della dimensione ludico-musicale attraverso la musica di
insieme e la conseguente interazione di gruppo.

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La capacit di lettura va rinforzata dalla lettura a prima vista e va esercitata non soltanto sulla notazione tradizionale ma anche su quelle che utilizzano altri codici, con particolare riferimento a quelli pi consoni alle specificit strumentali.
Altri obiettivi di apprendimento e
contenuti fondamentali sono specifici per i singoli strumenti per cui si rinvia alle successive indicazioni.

5. COMPETENZE E CRITERI
DI VALUTAZIONE
Linsegnamento strumentale concorre,
attraverso una programmata integrazione tra le discipline musicali, alla costituzione della competenza musicale
generale che si fonda su:
il riconoscimento e la descrizione degli elementi fondamentali della sintassi musicale;
il riconoscimento e la descrizione di
generi musicali, forme elementari e
semplici condotte compositive;
la capacit di collocare in ambito
storico-stilistico gli eventi musicali praticati;
la produzione e/o la riproduzione di
melodie attraverso il mezzo vocale
con il supporto della lettura ritmica e intonata.
Lo studio strumentale, a sua volta, si
fonda su:
capacit di lettura allo strumento,
intesa come capacit di correlazione segno (con tutte le valenze se-

mantiche che comporta nel linguaggio musicale) gesto suono;


uso e controllo dello strumento
nella pratica individuale e collettiva, con particolare riferimento ai riflessi determinati dal controllo della postura e dallo sviluppo sensomotorio sullacquisizione delle tecniche specifiche;
capacit di esecuzione e ascolto
nella pratica individuale e collettiva, ossia livello di sviluppo dei processi di attribuzione di senso e delle capacit organizzative dei materiali sonori;
esecuzione, interpretazione ed eventuale elaborazione autonoma allo
strumento del materiale sonoro,
laddove anche linterpretazione pu
essere intesa come livello di sviluppo delle capacit creative.
Fermi restando gli obiettivi e le indicazioni programmatiche definite per
le singole specialit strumentali, la verifica dei risultati del percorso didattico relativo allinsegnamento strumentale si basa sullaccertamento di una
competenza intesa come dominio, ai
livelli stabiliti, del sistema operativo del
proprio strumento in funzione di
una corretta produzione dellevento
musicale rispetto ai suoi parametri costitutivi: struttura frastica e metro-ritmica e struttura melodico-armonica
con le relative connotazioni agogicodinamiche.
I processi di valutazione dovranno
comunque ispirarsi ai criteri generali
della valutazione formativa propria
della scuola media.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 227

6. ESEMPLIFICAZIONI
METODOLOGICHE
Gli strumenti metodologici che seguono hanno un valore prevalentemente
indicativo nel rispetto dellautonomia di progettazione e programmazione delle singole scuole.
Posto che:
le diverse caratteristiche organologiche degli strumenti implicano
una diversa progressione nellacquisizione delle tecniche specifiche, con tempi differenziati nella
possibilit di accesso diretto alle categorie musicali indicate negli orientamenti formativi;
in un triennio tali possibilit sono
oggettivamente limitate;
nella fascia det della Scuola media
si avviano pi strutturate capacit di
astrazione e problematizzazione;
la pratica della Musica dinsieme si
pone come strumento metodologico privilegiato. Infatti levento musicale prodotto da un insieme ed opportunamente progettato sulla base
di differenziate capacit operativostrumentali, consente, da parte degli alunni, la partecipazione allevento stesso, anche a prescindere dal livello di competenza strumentale
raggiunto.
Laccesso alle categorie fondanti il linguaggio musicale e al suo universo trova quindi un veicolo in una viva e concreta esperienza che pu essere pi
avanzata, sul piano musicale, di quanto non possa esserlo quella riferita alla
sola pratica individuale.

Particolare attenzione va data alla pratica vocale adeguatamente curata a livello del controllo della fonazione, sia
come mezzo pi immediato per la partecipazione allevento musicale e per la
sua produzione, sia come occasione per
accedere alla conoscenza della notazione e della relativa teoria al fine di acquisire dominio nel campo della lettura intonata. La competenza ritmica, oltre ad essere assunta mediante il controllo dei procedimenti articolator
propri dei vari strumenti, deve essere
incrementata da una pratica fonogestuale individuale e collettiva sostenuta dalla capacit di lettura. In tale prospettiva metodologica la pratica del solfeggio viene sciolta nella pi generale
pratica musicale.
Anche lascolto va inteso come risorsa metodologica, tanto allinterno dellinsegnamento strumentale, quanto
nella musica dinsieme.
In particolare finalizzato a sviluppare capacit di controllo ed adeguamento ai modelli teorici basati sui parametri fondamentali della musica rivelandosi mezzo indispensabile per la riproduzione orale e/o scritta di strutture
musicali di varia complessit. Esso deve
inoltre tendere a sviluppare capacit discriminative e comparative delle testimonianze musicali pi significative, capacit utili, nella pratica strumentale,
alla riproduzione di modelli esecutivointerpretativi.
Altra risorsa metodologicamente efficace pu essere lapporto delle tecnologie elettroniche e multimediali. Ladozione mirata e intellettualmente
sorvegliata di strumenti messi a disposizione dalle moderne tecnologie pu

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costituire un incentivo a sviluppare capacit creativo-elaborative senza che


queste vengano vincolate al dominio
tecnico di strumenti musicali che richiedono una avanzata capacit di
controllo.
Gli strumenti metodologici suggeriti
presuppongono una condizione generale di infra ed interdisciplinarit. Da
una parte infatti, lapprendimento strumentale integrato con quello dellEducazione musicale e della teoria e lettura della musica configura un processo
di apprendimento musicale unitario,
dallaltra le articolazioni della dimensione cognitiva messe in gioco da questo
processo attivano relazioni con altri apprendimenti del curricolo, realizzando
la condizione per linterdisciplinarit.

7. STRUMENTI MUSICALI
E INDICAZIONI
PROGRAMMATICHE
Il perseguimento degli obiettivi sotto
indicati si articoler sia in attivit individuali sia in attivit collettive (piccoli gruppi, musica dinsieme ): le abilit via via raggiunte andranno utilizzate sin dai livelli pi elementari con
finalit espressive e comunicative, e
consolidate attraverso lintegrazione di
conoscenze acquisite nellambito della teoria musicale e della lettura ritmica e intonata. Tali conoscenze potranno essere assunte in percorsi temporali diversi da quelli necessari al raggiungimento degli obiettivi degli specifici
insegnamenti strumentali.
La successione degli obiettivi verr stabilita dagli insegnanti in modo da de-

terminare un percorso graduale che


tenga conto delle caratteristiche e delle potenzialit dei singoli alunni.
I contenuti fondamentali dovranno essere selezionati tenendo conto dellapproccio agli stili e alle forme, e della distinzione dei linguaggi.
Esercizi e studi finalizzati allacquisizione di specifiche abilit tecniche possono rientrare nel percorso metodologico e didattico di ciascun insegnante che
terr comunque conto delle innovazioni della didattica strumentale.

Flauto

acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;
acquisizione della tecnica di emissione nei tre registri e progressivo sviluppo di una buona sonorit, della capacit di controllo del suono e
di intonazione nelle diverse situazioni timbriche e dinamiche e nei
cambi di registro;
acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione;
acquisizione del controllo della postura e della posizione della mano;
conoscenza delle posizioni cromatiche dello strumento nei tre registri e acquisizione di una sicura tecnica digitale (precisione nella
coordinazione dei movimenti e
sviluppo del controllo delle diverse velocit);
controllo consapevole delle articolazioni (uso del legato e staccato,

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qualit e velocit dello staccato, utilizzo dei diversi tipi di staccato e delle combinazioni di staccato e legato);
approccio allesecuzione di abbellimenti (acciaccature e appoggiature,
mordenti, gruppetti e trilli);
esplorazione e capacit di utilizzo
delle diverse possibilit timbriche
dello strumento, anche in relazione
ad alcune delle moderne tecniche
compositive.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolt tecnica adeguata al percorso compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo dellestensione di 2 ottave
con passaggi diatonici e cromatici;
staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Oboe

impostazione e rafforzamento del


labbro in rapporto alluso dellancia;
acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;
acquisizione della tecnica demissione: suoni fondamentali e controllo
dellintonazione;
acquisizione del controllo della postura e della chiusura dei fori;

acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed


espressivi e loro realizzazione;
conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello
strumento; posizioni secondarie: fa
seconda, fa a forcella, seconda posizione con la mano sinistra, tutte le
posizioni compresi i trilli e le note
acute;
controllo consapevole delle articolazioni;
acquisizione della tecnica del vibrato;
conoscenza ed eventuale uso delle
nuove tecniche strumentali: note
multiple, ecc.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo dellestensione di 2 ottave
con passaggi diatonici e cromatici;
staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Clarinetto

acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;

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acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del


passaggio agli armonici naturali.
Controllo della intonazione;
acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione;
conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento;
esplorazione e capacit di utilizzo delle diverse possibilit timbriche dello strumento, anche in relazione ad
alcune delle moderne tecniche compositive.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo di tutta lestensione dello
strumento con passaggi diatonici e
cromatici;
staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

sione dei suoni fondamentali e del


passaggio agli armonici naturali.
Controllo della intonazione;
acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione;
conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento;
esplorazione e capacit di utilizzo delle diverse possibilit timbriche dello strumento, anche in relazione ad
alcune delle moderne tecniche compositive.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo di tutta lestensione dello
strumento con passaggi diatonici e
cromatici;
staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Fagotto
Saxofono

acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;
acquisizione della tecnica di emis-

impostazione e rafforzamento del


labbro in rapporto alluso dellancia;
acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;

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acquisizione della tecnica demissione: suoni fondamentali e controllo


dellintonazione;
acquisizione del controllo della postura e della chiusura dei fori;
acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione;
conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento;
controllo consapevole delle articolazioni;
acquisizione della tecnica del vibrato;
conoscenza ed eventuale uso delle
nuove tecniche strumentali.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo di tutta lestensione con passaggi diatonici e cromatici;
staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Corno

acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra;
sviluppo della muscolatura labiale

attraverso esercitazione di buzzing senza e con il bocchino;


acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;
acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e
controllo dellintonazione;
acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione e interpretazione (crescendo, diminuendo, accelerando, legato, staccato);
ampliamento dellestensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7 posizioni;
conoscenza ed eventuale uso delle
nuove tecniche strumentali (frullato,
glissato, sordine, suoni chiusi, suoni deco);
conoscenza delle scale maggiori e
minori fino a tre alterazioni;
esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalit maggiori fino a
tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista.

Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
utilizzo delle prime tre posizioni del
corno in fa;
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;

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staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Tromba

acquisizione di una adeguata impostazione strumentale con particolare riguardo alla naturale impostazione del bocchino sulle labbra;
sviluppo della muscolatura labiale
attraverso esercitazione di buzzing senza e con il bocchino;
acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio;
acquisizione della tecnica di emissione: suoni naturali ed armonici e
controllo dellintonazione;
acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed
espressivi e loro realizzazione e interpretazione (crescendo, diminuendo, staccato: vari tipi, legato, accelerando, rallentando, ecc.);
ampliamento dellestensione attraverso lo sviluppo degli armonici sulle 7 posizioni;
conoscenza ed eventuale uso delle nuove tecniche strumentali:
frullato, glissato e utilizzo delle sordine;
conoscenza delle scale maggiori e
minori fino a tre alterazioni;
esecuzione di brani solistici e di insieme nelle tonalit maggiori fino a
tre alterazioni, esecuzioni di semplici brani a prima vista.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza

brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di


difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo di tutte le 7 posizioni e relativi armonici nellambito dellestensione di 2 ottave;
staccato e legato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Chitarra

padronanza del tocco appoggiato e


libero della mano destra e relative capacit di variarne gli aspetti dinamici e timbrici;
esecuzione darpeggi di vari tipi
anche con posizioni accordali di
mano sinistra;
utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice;
conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalit pi agevoli anche con linserimento del barr;
conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in
avanti;
uso consapevole della diteggiatura
di entrambe le mani;
esplorazione ed utilizzo delle possibilit timbriche e dinamiche dello
strumento (pizzicati, glissandi, armonici, percussioni, suoni legatistaccati, ecc.).

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Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo che lallievo dovr
aver acquisito prevede la capacit di
eseguire brani solistici nelle tonalit pi
agevoli, almeno a due voci, anche con
semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche.

Arpa

conoscenza ed uso degli arpeggi nelle tonalit pi agevoli;


conoscenza ed uso delle scale nelle
tonalit pi agevoli;
conoscenza ed uso degli accordi;
preparazione delle ottave;
esplorazione ed utilizzo delle possibilit timbriche e dinamiche dello
strumento (suoni smorzati e strisciati suoni armonici);
conoscenza ed uso del movimento
dei pedali nelle tonalit pi agevoli.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di
difficolt tecnica adeguata al percorso
compiuto.
Il livello minimo che lallievo dovr aver
acquisito prevede la capacit di eseguire brani solistici nelle tonalit pi
agevoli, contenenti le principali figurazioni ritmiche.

Pianoforte

Tutte le abilit pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive


degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalit dattacco del tasto e
uso dei pedali.
Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note
non consecutive, note ribattute,
glissandi;
mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti;
bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters;
salti: note singole, bicordi, ottave,
accordi, clusters.
Alla fine del triennio lalunno dovr saper leggere a prima vista musiche
tratte dai primi metodi per pianoforte e dovr saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una
composizione tratta dal repertorio solistico o dinsieme per ciascuna delle
seguenti aree:
danza (ad esempio: F. Schubert,
Lndler e Valzer; B. Bartk, For children, ecc.);
pezzo di carattere (ad esempio:
R. Schumann, Album per la giovent; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dallalunno,
ecc.).
forme polifoniche e forme-sonata
(ad esempio: J.S. Bach, Preludi e fughette; F.J. Haydn, Divertimenti;
L. van Beethoven, Sonatine, ecc.);

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variazioni (Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del 900, ecc.).

Percussioni
(tamburo, timpani, xilofono,
vibrafono)

Tamburo
Primi rudimenti al tamburo con impostazione tradizionale o moderna;
precisione ritmica nellesecuzione
dei gruppi irregolari e nei cambi di
tempo;
controllo tecnico nelle varie dinamiche e controllo della qualit sonora;
facili letture a prima vista.
Timpani
Controllo della dinamica e della
timbrica sui timpani (coppia centrale di 26 e 29 pollici);
contrrollo dellintonazione;
tecnica del rullo nelle varie dinamiche e primi facili cambi di intonazione e di tempi;
incroci e tecnica stoppaggio delle
pelli; facili letture a prima vista.
Xilofono
Esecuzione delle scale maggiori o minori, arpeggi in tutte le tonalit;
tecnica del trillo;
controllo delle dinamiche;
studio di facili composizioni o trascrizioni tratte dal repertorio di altri strumenti di diverse epoche e stili;
facili letture a prima vista.
Vibrafono
Tecnica delle quattro bacchette

(burton grip oppure musser oppure stevens grip);


scale maggiori e minori;
divaricazioni bacchette (double
sticking dampening);
studio di facili composizioni tratte
dal repertorio per chitarra o liuto;
facili letture a prima vista anche a
struttura polifonica.

Alla fine del triennio gli alunni dovranno saper eseguire con consapevolezza
interpretativa brani facili per ensemble
di percussioni e piccole composizioni
per set-up o per strumento unico con
o senza accompagnamento di un altro
strumento.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lalunno dovr avere acquisito prevede i seguenti contenuti:
impostazione su tutti gli strumenti e conoscenza delle varie tecniche;
controllo dinamico;
buona precisione ritmica e di intonazione.

Violino

Condotta dellarco nelle sue diverse parti;


controllo dellarco volto ad ottenere differenti intensit;
controllo dellarco volto ad ottenere differenze timbriche (pi o meno
vicino al ponticello o alla tastiera);
padronanza dei principali colpi
darco dei due ambiti: legato, staccato;
queste abilit andranno perseguite
e mantenute anche con difficolt

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crescenti della mano sinistra curando la corretta coordinazione;


conoscenza delle diverse applicazioni delle dita in 1 posizione e controllo dellintonazione;
conoscenza delle diverse posizioni e
controllo dellintonazione;
controllo dellintonazione in successione dei suoni per gradi congiunti (scale) e non e con lutilizzo di diverse applicazioni delle dita;
controllo del movimento, della
condotta dellarco e dellintonazione nei cambi di posizione;
esplorazione e capacit dutilizzo
delle possibilit timbriche dello
strumento (es. diversi tipi di pizzicato, glissando, suoni armonici,
ecc.);
controllo dellarco e dellintonazione nelle corde doppie e primi elementi di polifonia.

Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficolt tecnica adeguata al percorso compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo della prima posizione con diverse applicazioni delle dita;
legatura su una e pi corde;
staccato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Violoncello

Condotta dellarco nelle sue diverse parti;


Controllo dellarco volto ad ottenere differenti intensit;
Controllo dellarco volto ad ottenere differenze timbriche (pi o meno
vicino al ponticello o alla tastiera);
Padronanza dei principali colpi
darco dei due ambiti: legato, staccato.
Queste abilit andranno perseguite e
mantenute anche con difficolt crescenti della mano sinistra curando la corretta coordinazione.
Conoscenza delle diverse applicazioni delle dita in 1a posizione e controllo dellintonazione;
conoscenza delle diverse posizioni e
controllo dellintonazione;
controllo dellintonazione in successione dei suoni per gradi congiunti (scale) e non e con lutilizzo di diverse applicazioni delle dita;
controllo del movimento, della
condotta dellarco e dellintonazione nei cambi di posizione;
esplorazione e capacit dutilizzo delle possibilit timbriche dello strumento (es. diversi tipi di pizzicato,
glissando, suoni armonici, ecc.);
controllo dellarco e dellintonazione nelle corde doppie e primi elementi di polifonia.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza
brani solistici e dinsieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di

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difficolt tecnica adeguata al percorso


compiuto.
Il livello minimo di tecnica strumentale che lallievo dovr aver acquisito
prevede i seguenti contenuti:
principali figurazioni ritmiche in
tempi semplici e composti;
utilizzo della prima posizione con diverse applicazioni delle dita;
legatura su una e pi corde;
staccato;
variazioni dinamiche e agogiche.

Fisarmonica

Esplorazione delle caratteristiche


tecniche e timbriche dello strumento;
acquisizione consapevole delle funzioni della tastiera e dei bassi;
acquisizione della tecnica strumentale di base e coordinamento delle
mani, anche in rapporto alle diverse funzioni della tastiera e dei bassi;
conoscenza e uso dei bassi cromatici;
conoscenza delle scale maggiori e
minori armoniche e melodiche,
per moto retto a due ottave, fino a

tre alterazioni, con mano sinistra a


bassi standard;
conoscenza delle scale cromatiche,
uso delle note ribattute, dei glissandi, clusters, ecc.;
conoscenza ed uso dei segni dinamici, agogici ed espressivi di uso pi comune e loro realizzazione sullo strumento;
sviluppo della tecnica strumentale,
anche in relazione alle moderne tecniche compositive.
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper leggere a prima vista musiche
tratte dai primi metodi per fisarmonica e dovranno saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una
composizione tratta dal repertorio solistico o dinsieme per ciascuna delle
seguenti aree:
composizioni originali per fisarmonica;
trascrizioni di facili brani tratti dal
repertorio clavicembalistico;
brani polifonici (ad es.: Pozzoli,
Kunz, Piccoli canoni Bartk,
Microkosmos, ecc.);
altre composizioni di genere diverso, con difficolt tecnica adeguata
agli studi compiuti.

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Consiglio Nazione della P.I.


Prot. n. 4535 del 22 luglio 1999
OGGETTO: PARERE SU: SCHEMA
DI DM CONCERNENTE LISTITUZIONE
DELLA CLASSE DI CONCORSO
DI STRUMENTO MUSICALE
NELLA SCUOLA MEDIA

Adunanza del 21 luglio 1999


VISTA la nota del 7.7.1999 con la
quale il Ministro (Direzione Generale
per listruzione Secondaria di I grado)
ha chiesto il parere del CNPI in merito allargomento in oggetto;
VISTI gli artt. 24 e 25 del Decreto legislativo n. 297 del 16.4.1994;
VISTO il documento istruttorio presentato dal Comitato Orizzontale relativo alla Scuola media ed incaricato
di riferire al Consiglio in ordine allargomento in oggetto specificato;
dopo ampio ed approfondito dibattito
ESPRIME
Il proprio parere nei seguenti termini:
il CNPI in questi ultimi anni ha, a pi
riprese, discusso dei corsi di scuola
media ad indirizzo musicale. Infatti,
stato chiamato a pronunciarsi sulle
forme di reclutamento, sullevoluzione della formula di sperimentazione, sulla revisione dei programmi e,
pi in generale, sul modello organizzativo e didattico e sulla articolazione
delle cattedre. Nelladunanza del 22
maggio 1998, il CNPI ha espresso,

sulla scorta delle positive valutazioni


di unapposita commissione di studio
(D.D. 13.2.98) parere favorevole allistituzionalizzazione, ossia alla riconduzione ad ordinamento, per via
amministrativa, della sperimentazione
di strumento musicale.
La legge 3.5.99 n. 124 recante Disposizioni urgenti in materia di personale scolastico, allart. 11, comma 9,
riconducendo ad ordinamento detta
sperimentazione, prevede ora listituzione di una specifica classe di concorso. Listituenda classe di concorso
di strumento musicale nella scuola
media consentir di attivare le procedure di stabilizzazione del personale
precario, previa indizione, per i non
abilitati, di una sessione riservata, per
il conseguimento dellapposita abilitazione allinsegnamento di strumento
musicale, come pi volte auspicato da
questo Consiglio.
Il CNPI, anche in questa occasione,
ritiene di dover ribadire che linsegnamento di strumento musicale debba
collocarsi nellambito delle finalit e

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del progetto metodologico, didattico


e formativo proprio della scuola media per concorrere, attraverso la programmazione del P.O.F., ad articolare
lofferta formativa e il relativo curricolo di studio. In questa prospettiva il
CBNPI esprime apprezzamento per
lintesa intercorsa con il Ministero del
Tesoro, come si rileva dalle premesse
e dallart. 5 del resto della bozza di decreto, volta ad incriminare le dotazioni organiche al fine di rispondere
allaccresciuta richiesta sociale di formazione musicale.
Nel merito dei contenuti del decreto
si osserva quanto segue:
lart. 3, in attuazione della L.
124/99, introduce rilevanti innovazioni in materia di costituzione
delle cattedre. Esso tiene, inoltre,
conto del regolamento della Autonomia e della nuova definizione degli organici, determinati i quali,
viene affidata alla responsabilit degli organi collegiali della scuola la
predisposizione del modello organizzativo-didattico per meglio rispondere e calibrare linsegnamento
alle esigenze degli alunni;
si condivide dellart. 4 il criterio di
gradualit e lipotesi di una fase di
transizione che, a parere del CNPI,
deve riguardate non solo le situazioni con tre strumenti, ma anche
quelle in cui sono gi operanti e
consolidati cinque strumenti. Va
previsto pertanto, un tempo pi
lungo dellarco triennale;
listituzione della classe di concorso di strumento musicale nella
scuola media mira a sanare le si-

tuazioni del personale che ha permesso alla sperimentazione di svilupparsi e consolidarsi. Il CNPI
non pu che condividere lurgenza
rappresentata dallAmministrazione di accelerare le procedure di
assunzione a tempo indeterminato
del suddetto personale.
A tale riguardo, intende evidenziare,
tuttavia, anche con riferimento alle questioni problematiche poste dalla nota di
richiesta di parere, alcuni orientamenti
di massima circa lordinamento a regime di strumento musicale:
a) fondamentale che lindividuazione dei titoli di accesso garantisca
la padronanza degli strumenti insegnati da ciascun docente per i propri allievi. Nellattuale sistema dellistruzione la garanzia offerta
unicamente dal possesso del Diploma finale rilasciato dai Conservatori di Musica;
b) vanno certamente superate le
forme di reclutamento introdotte
nel passato e conseguenti alla contingenza delle situazioni. Non sembra opportuno, a regime, divaricare molto con il sistema generale
di reclutamento valido per la scuola
media, seppure non possa essere
disconosciuto il valore professionalizzante dei titoli artistici;
c) a questo Consiglio sembra prematuro assumere oggi un orientamento in merito alla richiesta di
collocare nellambito disciplinare
delleducazione musicale linsegnamento dello strumento. Tale indicazione sar possibile solo a seguito

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 239

di una seria e qualificata azione di


monitoraggio e verifica degli esiti di
attuazione dei contenuti del Decreto in discussione. Di certo, peculiari scelte di requisiti daccesso,
a regime, per la nuova classe
difformi da quelli validi per linsegnamento di educazione musicale,
renderebbero pi complessa lomogeneit di un eventuale nuovo ambito disciplinare.
Queste tre brevi considerazioni di prospettiva portano il CNPI a condividere i contenuti degli articoli 9, 10, 11
e 12 della bozza di Decreto.
Infine, il CNPI ritiene che debba essere interpretato correttamente lo spirito della legge, che intende garantire,
anche nella logica delle graduatorie
permanenti, il personale ha prestato
servizio sullo strumento musicale in
relazione allanzianit di servizio ma-

turata sullo strumento stesso. Conseguentemente, essendo stato tale personale gi sottoposto alla valutazione
delle attivit artistico-professionali, la
modalit di assunzione non pu che
essere ricondotta allutilizzo degli attuali elenchi prioritari, eventualmente
aggiornabili con il servizio prestato
sempre sullo strumento musicale. Ci
consente di semplificare le procedure
di assunzione a tempo indeterminato.
Per quanto attiene al programma di
esame per labilitazione riservata, si condivide la proposta contenuta nellart. 7
della relativa bozza di Ordinanza.
Il CNPI, pertanto, con i rilievi e le osservazioni sopra riportate, esprime parere favorevole al D.M. istitutivo della
classe di concorso di Strumento musicale nella scuola media, nonch ai
programmi di insegnamento di cui
allallegato A) e al programma di
esame per labilitazione riservata.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 241

Circolare Ministeriale 4 maggio 2000,


n. 135, Prot. n. 5546
OGGETTO: CLASSE DI CONCORSO
STRUMENTO MUSICALE
NELLA SCUOLA MEDIA A077
DOTAZIONE ORGANICA
ANNO SCOLASTICO 1999-2000
Si informa che, come preannunciato con
C.M. n. 203 del 6 agosto 1999, con decreto ministeriale n. 104 del 3 aprile
2000, che si allega in copia, (registrato
in data 27-4-2000) sono state incrementate, per lanno scolastico 1999-2000,
le dotazioni organiche delle province
nelle quali funzionano corsi di scuola
media a indirizzo musicale.
Lincremento tiene conto del numero
dei corsi funzionanti e consente di istituire nellorganico delle scuole medie
interessate a condizione che i competenti collegi dei docenti abbiano deliberato ladeguamento immediato al
nuovo assetto non solo nelle prime classi ma nellintero triennio le cattedre
di strumento musicale gi dallanno
scolastico 1999-2000, cos come previsto dallart. 11, comma 9 della legge n. 124/99.
Fermo restando che nel modello organizzativo dei corsi a indirizzo musicale definito con D.M. 6 agosto 1999 la
dotazione organica di quattro cattedre di strumenti musicali diversi, si fa
presente che, per agevolare il passaggio
dei corsi funzionanti con tre o con cinque strumenti al nuovo sistema ordi-

namentale, consentito, nella fase


transitoria, istituire cattedre anche tra
scuole diverse.
Si raccomanda di adoperarsi per un rapido adeguamento dei corsi al modello organizzativo previsto dalle disposizioni citate, anche nella prospettiva
dellastensione a tutte le scuole dellorganico funzionale, che, come noto,
non prevede la costituzione di cattedre
esterne, e si ricorda che la fase transitoria dovr essere, comunque, conclusa entro lanno scolastico 2004-2005.
Come gi precisato con la citata C.M.
n. 203/99 lacquisizione delle cattedre
di strumento musicale nellorganico del
corrente anno scolastico consente di
trasformare i contratti a tempo determinato stipulati fino al termine delle
attivit didattiche in contratti a tempo determinato fino al termine dellanno scolastico, trattandosi di rapporti di
lavoro instaurati per la copertura di posti di organico vacanti.
Si prega di operare la trasformazione
nel pi breve tempo possibile al fine di
realizzare le aspettative degli interessati, di cui si sono fatte pi volte interpreti le organizzazioni sindacali.

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 243

D.M. 3 aprile 2000, n. 104

VISTO il testo unico in materia di


istruzione approvato con decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994;
VISTO il D.M. 24 luglio 1998, con
il quale sono state definite le dotazioni organiche provinciali per gli
anni scolastici 1999-2000 e 20002001;
VISTO il D.M. 6 agosto 1999 n.
200, con il quale tali dotazioni organiche sono state modificate;
VISTA la legge 3 maggio 1999 n. 124
che, allart. 11 comma 9, ha disposto
che dallanno scolastico 1999-2000 i
corsi a indirizzo musicale, autorizzati
in via sperimentale nella scuola media e funzionanti nellanno scolastico
1998-99, sono ricondotti a ordinamento e che tutti i posti annualmente
disponibili a decorrere dallanno scolastico 1999-2000 sono destinati allimmissione in ruolo dei docenti in
possesso dei requisiti prescritti dallo
stesso comma 9;
VISTO il D.M. 201 del 6 agosto
1999 con il quale, in conformit
della prescrizione legislativa, sono
state stabilite le tipologie di strumenti musicali, i programmi, gli
orari, le modalit di valutazione
nonch larticolazione delle cattedre,
ed stata istituita la classe di concorso A77 Strumento musicale
nella scuola media;
CONSIDERATO che per dare attuazione alla citata disposizione legislativa necessario istituire i posti af-

ferenti alla nuova classe di concorso


nellorganico delle scuole medie interessate fin dallanno scolastico 19992000 e che a tal fine occorre incrementare le dotazioni organiche provinciali
definite con D.M. n. 200 del 6 agosto 1999;
CONSIDERATO, inoltre, che i
corsi di scuola media a indirizzo musicale funzionanti nellanno scolastico 1998-99 sono 470; che ciascun
corso prevede linsegnamento di
quattro diversi strumenti musicali,
cui corrispondono quattro cattedre,
per complessivi 1800 posti; che dallart. 4, comma 2 del D.M. 201 del
5.8.1999. registrato dalla Corte dei
Conti il 12.9.1999, reg. 291 foglio
230, consente, in via transitoria, il
mantenimento di cinque strumenti
nei corsi funzionanti con tale assetto,
sicch i posti complessivamente necessari sono 1960;
ACQUISITO il parere del Ministero
del Tesoro, che in data 15.10.1998,
con nota n. 163043, nel prendere
atto della determinazione ministeriale
circa la riconduzione ad ordinamento
dei corsi sperimentali in questione,
non ha formulato osservazioni circa
gli aspetti finanziari delliniziativa, in
quanto limitata ai corsi gi funzionanti cui corrispondono posti di insegnamento di fatto gi coperti;
RITENUTO necessario ripartire il
menzionato incremento di posti fra le
province nelle quali funzionano corsi

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244 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

a indirizzo musicale in ragione del


numero dei corsi stessi;
DECRETA:
Art. 1 - Le dotazioni organiche dei
docenti delle scuole medie definite
con D.M. n. 200 del 6 agosto 1999
sono incrementate di 1960 posti;
Art. 2 - I predetti posti sono ripartiti
sul territorio nazionale fra le province

nelle quali funzionano corsi di scuola


media a indirizzo musicale nella misura di cui allallegata tabella A che
costituisce parte integrante del presente decreto, determinando un corrispondente incremento delle rispettive
dotazioni organiche provinciali.
Il presente decreto sar inviato alla
Corte dei Conti per la registrazione ai
sensi dellart. 3 della legge 14 gennaio
1994, n. 20.

Elenco posti di scuola media a indirizzo musicale ripartiti fra le dotazioni organiche provinciali
di tutto il territorio nazionale
PROVINCE

POSTI

AGRIGENTO

ALESSANDRIA

ANCONA

22

AOSTA

LAQUILA

AREZZO

19

ASCOLI PICENO

13

ASTI

AVELLINO

28

BARI

75

BELLUNO

BENEVENTO

16

BERGAMO

16

BIELLA
BOLOGNA

5
25

BOLZANO

BRESCIA

24

BRINDISI

13

CAGLIARI

25

CALTANISSETTA
CAMPOBASSO
CASERTA

9
8
28

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 245

PROVINCE

POSTI

CATANIA

33

CATANZARO

16

CHIETI

COMO

16

COSENZA

38

CREMONA

CROTONE

CUNEO

38

ENNA

16

FERRARA

22

FIRENZE

28

FOGGIA

28

FORL

12

FROSINONE

12

GENOVA

29

GORIZIA

GROSSETO

IMPERIA

ISERNIA

LATINA

31

LECCE

35

LECCO

LIVORNO

LODI
LUCCA

10
8

MACERATA

12

MANTOVA

MASSA CARRARA

MATERA

MESSINA

16

MILANO

172

MODENA

12

NAPOLI

136

NOVARA

NUORO

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246 ANNALI DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

PROVINCE
ORISTANO

POSTI
4

PADOVA

48

PALERMO

53

PARMA
PAVIA

4
8

PERUGIA

28

PESARO

12

PESCARA

PIACENZA

PISA

PISTOIA

PORDENONE

POTENZA
PRATO

12
0

RAGUSA

16

RAVENNA

13

REGGIO CALABRIA

28

REGGIO EMILIA

RIETI

RIMINI

ROMA

132

ROVIGO
SALERNO

8
48

SASSARI

SAVONA

16

SIENA

SIRACUSA

29

SONDRIO

SPEZIA

10

TARANTO

47

TERAMO

TERNI

TORINO

14

TRAPANI

24

TRENTO

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LINSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA 247

PROVINCE

POSTI

TREVISO

26

TRIESTE

UDINE

VARESE

12

VENEZIA

24

VERBANIA

14

VERCELLI

VERONA

16

VIBO VALENTIA

VICENZA

53

VITERBO

15

TOTALE

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