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cAP. XVI Rendimento meccanico - Iubeificazione e lubrifican- ces 1, = Rendinento neccanice Tl rendimento meceanico 41 un motore viene defi- ito mediante 41 rapporto + a ove L, 2 41 lavoro effettive utile fornite sull‘al bero del motore in un cicto, L, 41 corrispondente lavoro reale (0 lavoro indicate L,) effettuato sui Pistone © 1, quello perduto per attritt nei mecca nismi di trasmissione del moto ed eventualnente in tutti gli organi ausiliari collegati meccantcamen- te al motore ed 2 monte della sezione dell‘albero motore attraverso la quale & trasmesso 11 lavoro L,. La (1) si pud anche scrivere : Le, 1 1 oe Pw - Bw (2 a" *T, ir ty ora 2 evidente che, siccone 11 rendimento mec cantco & uno dei fattort del rendimento globale del motore si ha tutto I'interesse a rendere aini- mo 11 repporto L/L, e clod a ridurre pid che pos~ sibtie le perdite organiche. A cid 61 giunge fra Ltaltro effettuando una 2¢ curata lubri¢icazione, la quale, oltre a presenta- re 41 vantaggio suddetto, unito a quello di una mi- nore usura delle parti, fa anche si che le varie coppie cinenatiche funzionine senza avarie, s{ ri- scaldino meno € siano quinds termicanente meno sol lecitate, mentre contribuisce alla refrigerazione €el motore e delle sue parti. Prima perd di precizare dove queste perdite st possono pensare localizzate e di enumerare 1 vari 367 sisters al lubrificazione adottats, sf esaninino brevenente, da un punto af viste qualitative da qua 14 paranetri esse dipendono ed in quale misura. Esistono in realta nunerose formule enpiriche 0 senienpiriche che forntscono 41 valore del lavoro 44 attrite in ciascun organo del motore in funzione delle caratteristiche dell'organo stesso © delle forze agenti. Ha in quanto segue & preferibile sen Plicenentckener presente che le perdite globali pos jere classificate in tre gruppi fondanentali: a) perdite 1 dovute alle forze di attrito deter minate dalla pressione del fluido motore: b) perdite Lf dovute agli attriti relativi alle forze di inerzia! c) perdite addizionali LY df tutet glf organt ausiliari connessi al notore (organi della di stribuzione, ponps IL lavoro passive totale 1, sara pertanto ugua- le alla somma delle tre perdite suddette, © 81 po- tra scrivere : Loewe ute ue i po tat hat he y Ora, 41 lavoro Lt dipendera dalla forma del ci- clo, dalla obliquita della biella, ecc., ma in ogni caso pud essere grossolananente considerate propor zionale alla forza massina che agisce sul pistone {e quind! alla pressione massina p, ¢ alla ares del pistone) ¢ alla corsa. Clo’, conglobando in at tut te le costanti e adoperando 1 simbolt usuali : ot Ly = a'p, se atpsy a EL lavoro dovuto alla forze d*inerzia sara in- vece grossolananente proporzionale ad ur, all'en- tita delle masse (proporzionale a sua volte a 03, @ alla lunghezza della corsa. Cio® chiamando a” una certa costante + wana? exp w € Giccome la cilinérata v ®@ proporzionale al cubo del diametro (a pari rozporto 5/D), e 1a velocita media v, de? pistone 2 proporzionale alla velocits angolare e alla corsa (1) risulta, camblando oppor- tunavente 1a costante, che + rps andy ee Si consider! infine £1 lavoro passive addiziona- Je Ly Esso dipender’ naturalnente dal numero © dal etpo degit organi ausiliari del motore @ sarebbe quindl dt pio aleficile determinazione. Potreno ad ogni modo considerarlo proportionale alla mole del motore stesso © quind! grossomodo alla cllingrata,e ctor Ly any o Maizionando 1 valori det tre gruppi ai perdite avreno allora Ly (atp, tate eat) sv (8) P 3 . D'altra parte perd, anche 11 lavoro indicato del Ja macchina pu esprimersi in funzione della eflin- @rata e della pressione media indicate, mediante 1a formula + Lye bn ays V 0 ove a @ ancora una costante ai proporzionalita e percid ricordando le (2) si pwd scrivere 2 1 atp, + atv? + am nytt B21 - = Qo) Pa 2 Pas oppure, introducendo altre costanti bt, b",b™ di op- 17} = o,ct0,che @ lo stesso, alla velocita angolare eal raggio F df manovella 369 bt py toed eae oe ee Pra Dalla (11) si vede che, crescendo 11 carico del motore (e di conzeguenza p, € P,,) 11 suo rendinen- to meccanico aumenta, mentre diminuisce per 1 regi- mi di carico minore (?). $1 asservi in particolare che, nella marcia a vuoto 1a macchina fornisce 1a sola potenza necessaria per vincere gli attriti Per cui41 rendimento n, diventa nullo. se st in= aica con p, la pressione media indicata a vuoto, ng 84 Potra quindi esprimere anche : a2 Le espressioni scritte in precedenza permettono inoltre di,far rendere conto del perch? un motore veloce ha un rendimento meccanice minore di uno len to a parita di altre condiziont ¢ dimostrano che,ri~ @ucendo 1a corsa, si eleva il valore di n,- Questo spiega tra l'altro 1a tendenza moderna di adottare Per motori veloci rapporti corsa/alesaggio pid bas- si di quelli ‘usati nel passato. S1 esaninano ora brevenente 4 vari metodi che consentono di determinare, sia pure in modo non e~ satto, 11 rendimento meccanico di un motore. Un primo modo di procedere @ quello ai deter minare separatamente 1a potenza perduta P, ¢ quel- Ja indicata Py per ricavare mediante 1a (2)11 va~ dore at ng. (2) ~ 8 rteorde che 1a pa, & direttanente propor- zionale ella potenza indicata ( ¢ ¢ al Yearicot/ctd che non ® per pj che cresce col carico, ma in misura aolto minore 310 Perd mentre P,, risulte in un certo senso at fa- cLle determinazione, a neno che non si richiega una grande precisione, pid crandi aifficoita, specie Per motori veloct ¢ policilindrict, si presentano nella determinazione ai P, in quanto 11 rilevamen- to diretto del diagranma indicate 2 senpre affetto da sensibili error. La potenza indicata si pud perd anche ricavare quale sonma di quelle effettiva misurabile con suf- fictente precisione mediante un qualunque frend ai~ nanometrico © di quelle perduta, relativa a tutts gli organi collegati meccanicanente al notore. Poetry aay Ta potenza perduta a sua volta si determina mi- surando 1a potenza necessaria per trascinare a vug to 11 motore nell'ipotesi che le perdite a vuoto siano ugualt a quelle sotto carico: presupposto questo non completamente accettabile @ rigore per via del diverso lavoro 41 *pompaggio” alle scarico nei due regimt, delle diverse forze agenti durante 41 chelo, della variabilica della viscosita del- L'olio con 1a temperatura, ece., ma che tuttavia, se la determinazione viene effettuata a notore caldo pud ritenersi sufficientemente valid nel- L'ordine 44 approssinazione richiesto per solito. Un altro metodo per 1s determinazione a1 n,, che pud essere adottato perd solo per motori po- Aettindrtet @ pot quello ai togliere 1'accensio~ ne (0 1a inteztone) a uno det eflinart Se 11 motore @ con 7 cilindrt in funzfonanen- to normale si ha infatti : Pa Pua Mp aa an Nel funzionamento con 2-1 cilinéri (quando vie ne a mancare ciot la potenza indicata in un ctlin- @ro) si ha invece chiamano con P, la poten- rot za effettiva ottenuta con gli altri (2-1) cilindri. 2 Pacey "Por 7 Par Pur ES) (nel1tapotesi che Py, = = Py) da cut,se sf misura- Ro con un frend dinamometrico P,, € 3 © Pacaeny/ $4 Pus determinare P,, © quinds n,. Naturalmente anche con questo metodo si suppo- ne che le perdite relative agli organi connessi al cilindro al quale si toglie l'accensione (o 1a Antezione) rimangono le stesse anche dopo tale o- azione. Nei riguardi di queste ipotest valgo- no le stesse considerazioni sopra esposte. 11 rendimento meccanico cost valutato si aggi~ ra mediamente per 1 motori a c.1. sul 700+ @5¥. 2. = Scopo della lubrificazione ¢ sistent di impte~ go La lubrificazione di un motore a ¢.t. deve es sere attuata essenzialnente per assolvere alle seguentt funziont : ~ r4durre considerevolnente le resistenze di at- trite fra le parti in moto relativo = asportare calore dalle parti in contatto e spe cfalmente dai cuscinetts ai banco e di biella dat pistoni; = contribuire alla perfetta tenuta tra pistont e etlindrs. I sistent usuali adottatt per 1a lubrificazto~ ne dei MCI sono fondamentalmente quattro : a) lubrificazione a sbattimento; 372 b) lubrificazione per miscelazione; €) lubrificazione per dosatura; @) lubrificazione forzata pescaggio) @ ottenuto semplicemente disponendo sotto le teste delle bielle un beccuccio fosylato a cucchiaino, che va a pescare nella copa dell'o- Lio contenuta nel carter. quests @ mantenuta co- stantenente piena fino ad iin deterninato Livello, controllable con un‘asta, in modo che sotto 1'ur to del beccuccio 1'olto possa penetrare in parte per inerzia nel cuscinetto delle biella ¢ 41 ce~ sto possa venire lanciats nell* interno del ctlin~ dro (otto 11 pistone) ¢ nel basanento. L'olio che ricade @ pol convosliato attraverso appositi canal sui supports dell'albero e in tutte le par t4 da iubrifieare. Si tratta naturalmente di una lubrificazione senpre inperfetta poich’, cone @ facile capire alcunt organi ricevono una quantit’ di ole ecces- siva mentre altri ne ricevono una quantita scarsai tuttavia la semplicita della realizzazione fa st che questo metodo di tubrificazione sia abbastan- 4 ditfuso © 1o era ancor pid in passato specie Per motori lenti e ai piccole dimension adibies magari a servizi ausilsars. 4a lubrifteazione_per_miscelazione @ invece ap plicata nella maggior parte dei motori per scooter, senpre che questi siano a due tempi e abbiano la ponpa d1 lavaggio nel carter. L'olio lubrificante, mescolato alla benzina viene cosi aspirate nel carter insiene alla miscela e ei deposita in minute FIG.A-POMPA A TNGRANAGGT I Condotto i aspirazione.2)Ruota condut trice,3)auota condotta-4)Condorto di aan data.5)Valvola linitatrice della pressig ne.6)Vite per 1a regolazione della pres~ sione.7)Condotte di searico pressione in 313 gocctoline suil'atbero a goniti e sugli alert organt. Anche questa volta 1a lubrificazione non si pud di- re molto razionale, ma ha senpre 11 srande vantagsto Gella semplicit’, che, net motor! df cui sopra, rap- presenta forse i1 massino pregio. Pertanto cone st 2 detto, essa a molto diffusa nonostante 11 conti- nuo consumo di olio: consuno che @ grande in rappor~ to a quello di benzina; ma che, data la piccola en- tit2 di quef motori non rappresenta in senso assolu- to un onere economico molto sentito. Entranbi 4 metodi di lubrificazione cui 100 . Si possono avere cio® olf con curva vi. scoaita-temperatura ancora pid piatta di quella 1 un olfo paraffinico sia mediante processi di raffinazione molto spinti sia mediante sintesi. Per olf ainerali puri st ragatungono infattt Z.V. = 1lo + 120, per quelli additivati I.V.*1507160, er quelli ai siliconi 1.V.> 200 . 382 3.1.3 + 11 punto di intorbidanento e di scorrimento Al diminuire della temperatura 1olio divent> tor pido a causa dell'inizio della cristallizzazione del le paratfine in esso contenute. La temperatura a cul si manifesta tale fenoneno @ detta punto di intorbidanento e quanto pid bassa risulta tanto pid 1‘olio @ adatto @ lavorare a basse tenperature. Quando, continuando ad “abbassare 1a temperatura, 1a cristaliizzazione delle paraffine @ tanto genera Lizzata che addirittura l'olio non fluisce pid 11be~ ramente si dice che si @ raggiunto a quella tempera~ tura 41 punto di scorrimento. 3.1.4. = TL punto di infiammabiitta e di accensione Ti punto di inflanmabiliea di un olio @ 1a tempe- ratura alfa quale si producono alla sua superficie vapori capaci di incendiarsi in maniera instabile in presenza di una fianma. Tl -punto di accensione invece 2 1a tenperatura a cul s1 produce una accensione stabile det vapori. 3.1.5. = 11 residue carbonien 11 residue cartonisso 8 ci che resta ai un ole lubeificante quando viene fatto bruciare con poco orsigeno ad elevate tenperature. La determinazione #1 ecdgue con un'opportuna prova standard, 11 ri- sultato della quale indica 1a maggiore o minore tendenta dell‘olio a formare depositi carbontost An camera di conbustione. 3.1.6. - 11 contenuto in cenert Tl residuo di una combustione completa di un 383 elie costitutsce 11 contenuto in ceneri. Generainen te tale contenuto @ molto basso negli olf non usati, mentre cresce in quelli usati a causa del loro con~ tenuto di particelle metalliche provententi dai de- triti d'usura delle varie coppie cinenatiche. 3.1.7. - 11 grado di acidita e la resistenza alla ossidarione. Un piecole grado di acidita comporta minima cor rosione delle parti con cui 1'olio viene in contat~ to. Esso viene determinato in nunero di milligrar mi di KOH necessari a rendere neutro un granno di elle. La resistenza all'ossidasiore di un olio @ una caratteristica molto importante, in quanto 4 pro- dotts della ossidazione alterano notevolnente le propriet& di un olic lubrificante. Si osservi che le reazioni di ossidaztone sono favorite dalla temperatura elevata a cul spess: Ltolio & portato a funtionare (ad es. vicino alla eanera di conbustione) ¢ dal trafilanento det gas @ det residui della combustione nella coppa. 3.2 = Git adgsesvi I principals additivi degli olf lubrificants Possono essere suddivisi nelle seguentt classi : + additivi atts a migltorare 1'indice di viscosita: = additivi atts ad abbassare 11 punto dt scorrinentos + additivi aevergenti-disperdentt: + additivi antiossidants ¢ inibitori della corrosio~ ne: + additivi antiusuca; + additivi antischiona: + additivi de-attivatori ded mecalli e antiruggine. 384 3.2.1, ~ Adaieivi atel a miglorare 1'indice ai vi-~ scoaita. I prodotti adoperati sono prevalentenente poli- Lsobutttent e polinetacrilati. Essi sono costitul- th da polimert aventi pest nolecolari da 300 2 3000 volte pit grandi di quelli delle nolecole dell"olio base. La presenza dt queste nacronolecole renée pid aieficoltoso 10 scorrimento delle nolecole dtolto su quelle circostanti, e10 che in ultima analist implica un aumento di viscosit’. Tale effetto @ pot relativanente tanto pid grande quanto pid grande 2 la temperatura dell'olio, perch? 1e macromoleco- Je deli*additivo ai!‘aumento della temperatura si rigonfiano e quindi esercitano un'azione di impedi- mento pid marcata. L'aggiunta dell ‘adaitivo pertan- to aumenta la viscosita dell'olio base proporzto- nilmente pia alle alte temperature che a quelle me no alte, per cui rende 1a viscosita della miscela meno sensibile alle variazioni di tenperatura. 3.2.2, = Additivi ated ad abbassare 11 punto at scorrinento. I prodott! adoperati per abbassare 41 punto di scorrimento ai un olio sono ancora det polimeri, quali polimetacrilati o alchilmetacrilati. Est mom Aificano la struttura dei cristalli 41 paragfina per assorbimento- 3.2.3, ~ Adddtivd detergenti-disperdents come prodotti detergents sono impiegati solfona ti, fenati o in general composts organo netallict. Eesi prevengono 1a formazione di deposit in quanto reagiscono con { prodotti di ossidazione dell'olio 385 fe ne impedtecono 1s precipitazione. Come prodotti disperdenti sono impiegati polime- Fi polipolari che disperdono le sostanze insolub1i. che si formano in seno al lubrif: nce, inpedendo 1a loro deposizione sulle parti metalliche. Lo spor coe sorbite dai gruppi polari dell‘additivo e quindt resta sospeso nell‘olio sotto forma colloida~ le. 3.2.4, = Addstivd antiossidanti ¢ inibitori della corrostone. I prodote! impiegati per intbire Lossidazione ded lubrifieanti sono gli alchilpolisolfuri, 4 fenoli, le anaine. Essi © sottraggono l'ossigeno all'olio 0 Alstruggono 1 prodotes della ossidazione, una votta che 4 sono riusciti a formarsi, 0, infine, form no film pagsivantt sulle parti metalliche in manie~ ra da limitare l'azione catalitica dei metalli net riguardi del1"ossidazione. Cone prodotti intbitors della corrosione vengo- no adoperatt particolac{ composti organict ai natu- ra alcalina (ad es, 4 fenati), 1 quali, formando ul pellicola protettiva sui metalli, prevengono ul sione corrosiva di prodotti acidi, che #1 forma~ lo Per ossidazione, neutralizzandolt. 3.2.5. = Additavs awetusura , I fondamentali meccaniami di usura sono ¢ + usura adesiva, causata dal contatto diretto tra le superfici metalliche, dovuto a insuffictente lubrifteazione; + usura abrasiva, causata da detriti solidi trasct hati nell'olio; 386 + usura corrosiva, caysata dall'attacco delle super fict metalliche da parte di acid! o in generale 4 sostanze corrosive, Ltusura adesiva si evita adoperando additivi co- stituiet da conposti organici contenenti zinco, zol- fo © fosforo, 1 quali riducono l'attrito Limite del- le superfici, quando queste vengono a contatto diret to tra at loro. Ltugura abrasiva, data la sua natura, non pud es- sere limitata con degli additivi, ma deve essere elt minata con l'uso di adated sistem filtrants. Liuaura corrosiva,infine, si verifica prevalente- mente nei cilindri e nelle fasce elastiche e pud es- sere ridotta con 1'impiego di solfonati o fenati basi- et. 3.2.6, - Additivi antischiun Sono imptegati 1 silicont. Eset prevensono la for mazione i schiuna stabile, riducendo Je tensione in- tertacciale delle molecole d'olio in'maniera che le piccole holie d'aria che si formano possano combinar- 1 tra loro per dar luogo a bolle pid grandi, che si separano dall‘olio pid faciinente. 3.2.9. > Additivs deattivatori dei metalli e antirug- gine. Come additivi de-attivatori det metalli sono impi gatt alcunt compost! organici contenenti azote, quale 41 benzotriarolo, Easi fornano pellicole protettive aul metallo, per cul ostacolano 1'azione catalitica dei metalli stesst (in particolare del rame) sulla ossidazione. 387 Addttivi antiruggine sono alcunt compost! solfo- nati e le ammine. Anch'essi formano pellicole pro- tettive sulle superfict metalliche. TAB VISOOSTTA' CINEMATICA in centistokes a 210°F 2 100°F 63.72 64.97 66.25 67.50 68.75 70.04 72.29 72.54 73.78 75.08 16.35 77.61 78.88 80.18 81.45 82.71 83.98 85.26 86.57 87.85 29.18 90.46 1a 93.13 94.46 95.82 97.15 97.49 99.82 101.20 102.54 103.91. 108.30 106.72 108.10 109.49 110.89 112.27 113.72 215.11 116.51

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