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INFORTUNISTICA STRADALE

Qual il primo passo da compiere per ottenere il risarcimento dei danni subiti in un sinistro stradale?
Il nuovo Codice delle Assicurazioni (D.Lgs 209/05) ha comportato notevoli (e per certi versi contestate) novita' in
materia di risarcimento del danno da sinistri stradali introducendo, tra l'altro, il cosiddetto "risarcimento diretto".
Con tale procedura, il danneggiato non deve piu' rivolgere la domanda di risarcimento alla Compagnia
assicuratrice del danneggiante, ma a quella che ha stipulato il contratto relativo al veicolo coinvolto nel sinistro.
Il cosidetto risarcimento diretto, pero', non trova sempre applicazione: la procedura e' applicabile ai soli sinistri
avvenuti a) nel territorio della Repubblica; b) tra due veicoli a motore identificati e assicurati per la rca; c) dai
quali siano derivati danni al veicolo o lesioni di lieve entita' ai loro conducenti (danno biologico fino al 9 per
cento), senza il coinvolgimento di altri veicoli. Quando il sinistro non rientra nell'ambito di applicazione del
cosiddetto risarcimento diretto, quindi, la procedura da seguire quella tradizionale: bisogna presentare la
richiesta di risarcimento alla Compagnia assicuratrice del danneggiante. Senza con cio' voler essere esaustivi in
proposito (la tematica meriterebbe un ben maggiore approfondimento), ricorderemo che il primo passo per
ottenere il risarcimento dei danni da sinistro stradale quello di inviare il pi celermente possibile la richiesta
con raccomandata con ricevuta di ritorno alla compagnia assicurativa, indicando il luogo, data e modalit del
sinistro, generalit delle parti e numero di targa dei veicoli coinvolti, indicazione dell'Autorita' intervenuta,
nonch i giorni e la localit in cui il mezzo danneggiato a disposizione del perito della compagnia per
l'accertamento del danno. Alla raccomandata, se presente, va allegato il modulo blu che, firmato da entrambi i
conducenti, diviene modulo di constatazione amichevole dell'incidente. Ulteriori indicazioni sono necessarie in
caso di lesioni (ad es. eta' del danneggiato, entita' delle lesioni, reddito, attestazione medica, etc.).

2. Quali
danni
sono
astrattamente
risarcibili
a
seguito
di
un
sinistro
stradale?
I danni che trovano ristoro nel nostro sistema giuridico-giurisprudenziale conseguenti a un sinistro stradale sono
essenzialmente di due tipologie: il danno "patrimoniale" ed il danno "non patrimoniale". Il danno patrimoniale
pu consistere in una perdita del proprio patrimonio (ad es. il danno al veicolo, agli indumenti, le spese mediche
etc. ), o in un mancato guadagno (ad es. i giorni di malattia in cui non si potuto lavorare); il danno non
patrimoniale essenzialmente puo' consistere nel danno biologico, cioe' nella lesione del diritto alla salute di cui
ogni soggetto titolare e nel danno "morale" cioe' nel dolore fisico o psichico transeunte derivante dal fatto
illecito. In casi particolari si parla inoltre di "danno esistenziale" o di "danno non patrimoniale ulteriore", ma la
giurisprudenza in proposito non si ancora consolidata (v. le cd. sentenze "gemelle" della Corte di Cassazione a
Sezioni Unite del novembre 2008).

3. E' possibile ottenere un anticipo sul risarcimento definitivo del danno da parte della compagnia assicurativa?
Nella fase stragiudiziale, cio quella che precede l'instaurarsi di un procedimento giudiziario dinanzi ad un
Giudice, ci avviene di rado soprattutto per danni a sole cose. Una volta instaurato il giudizio, invece, la legge
prevede, nel caso sussistano determinate condizioni, che venga imposto all'assicurazione di versare al
danneggiato una somma a titolo di provvisionale.

4. Si pu conseguire prima la liquidazione del danno all'autovettura e successivamente quella relativa alle
lesioni
fisiche?
Non ci sono preclusioni giuridiche al riguardo. La attuale normativa prevede che la compagnia assicurativa, in
caso di danni a sole cose, tenuta a comunicare entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta risarcitoria la
somma offerta per il risarcimento (30 giorni in caso di constatazione amichevole del sinistro sottoscritta dai
conducenti), oppure i motivi per cui non ritiene di fare l'offerta. In caso di lesioni personali, tale comunicazione
deve essere formulata entro 90 giorni

5. E' possibile far riparare il veicolo danneggiato prima di aver conseguito il risarcimento dalla compagnia
assicurativa
o
addirittura
prima
che
il
perito
di
questa
l'abbia
visionato?
S. La legge prevede che il mezzo danneggiato deve rimanere a disposizione del perito dell'assicurazione per

almeno 8 giorni lavorativi, non festivi e successivi alla ricezione della raccomandata. E' comunque opportuno
scattare al veicolo alcune fotografie da conservare e poi esibire al perito successivamente incaricato
dall'assicurazione insieme ai documenti del veicolo.

6. E' necessario far riparare il veicolo danneggiato una volta ottenuto il risarcimento dall'assicurazione?
La legge n. 273 del 12.12.2003 sanciva l'obbligo per il danneggiato che ha ottenuto il risarcimento dei danni
subiti al veicolo di trasmettere all'assicuratore la fattura relativa alle riparazioni entro 3 mesi dal risarcimento.
Ove il danneggiato non vi avesse ottemperato, l'assicuratore aveva diritto a chiedere in restituzione la somma
corrisposta. Attualmente tale norma non piu' in vigore.

7. L'assicurazione comprende nel risarcimento anche l'IVA versata per le riparazioni del veicolo danneggiato?
Se il veicolo intestato ad una persona fisica per uso personale, il risarcimento comprende anche l'IVA.. Se
invece il veicolo intestato ad una ditta o societ per uso professionale, ci non avviene dal momento che l'IVA
pu venir "scaricata" successivamente.

8. Il risarcimento del danno deve essere pari al costo delle riparazioni necessarie per riparare il veicolo
danneggiato anche quando supera il suo valore commerciale (cd. riparazioni antieconomiche)?
Pur essendoci alcune sentenze della Corte di Cassazione in senso contrario, solitamente, in caso di riparazioni
antieconomiche di un veicolo danneggiato, la liquidazione del risarcimento va effettuata tenendo conto del
valore di mercato della vettura, aumentato delle spese di demolizione del relitto e di immatricolazione di una
vettura nuova, detratto il valore presumibile del relitto medesimo.

9. Il risarcimento del danno comprende il deprezzamento commerciale della vettura incidentata?


Il veicolo coinvolto in un incidente di una certa gravit, anche se riparato a regola d'arte, non
commercialmente equiparabile ad un veicolo mai incidentato. Secondo la Cassazione addirittura ci sarebbe una
presunzione di deprezzamento, salva la prova contraria. In ogni caso, nella valutazione di tale danno rivestono
importanza il valore antesinistro dell'auto, la sua vetust, la natura e l'entit delle riparazioni effettuate.

10. E' risarcibile il mancato uso dell'autovettura durante la sosta forzata per la sua riparazione?
S, il cd. danno da fermo tecnico ed solitamente risarcito conteggiando i giorni lavorativi occorsi per
rimettere in buono stato il veicolo. Pu comprendere in alcuni casi anche le spese per il noleggio di una vettura
sostitutiva.

11. Cosa
si
intende
per
danno
"biologico"?
Il danno biologico, o danno alla salute, la lesione dell'integrit psichica-fisica di un soggetto (il danneggiato) a
seguito di un sinistro e si caratterizza per dover essere valutato prescindendo da ogni riferimento al reddito
percepito dal danneggiato. E' un danno sempre presente ogni qualvolta si verifichi una menomazione
all'integrit psico-fisica del soggetto, non necessita quindi di ulteriori prove. Quando, oltre al danno biologico, si
verifichino danni di natura patrimoniale, questi vanno risarciti a parte, oltre al danno morale. Il danno biologico
viene liquidato sulla base della invalidit "temporanea" del danneggiato e di quella "permanente". L'invalidit
temporanea l'impossibilit di usare appieno una propria funzione fisica o psicologica per un tempo
determinato. L'invalidit permanente la diminuzione cronica, insanabile, di una propria funzione psico-fisica e

viene quantificata in percentuale. Per quanto riguarda la prova, l'invalidit temporanea pu essere provata con i
certificati del medico curante attestanti il periodo di malattia. Quella permanente richiede, invece, una apposita
perizia o consulenza medico- legale.

12. Quali sono le conseguenze nel caso in cui il danneggiato abbia subito lesioni fisiche tali da doversi operare?
Il danneggiato che si sottoponga ad intervento medico-chirurgico ha diritto al rimborso del costo
dell'operazione, sia nel caso questa abbia luogo presso il sistema sanitario nazionale sia presso strutture private
(entro certi limiti). Inoltre ha diritto al risarcimento del danno biologico per invalidit permanente che
eventualmente residui a seguito dell'operazione.

13. E'
risarcibile
il
mancato
guadagno
dipeso
dalle
lesioni
subite
nel
sinistro?
Nel caso del lavoratore dipendente, solitamente non esiste mancato guadagno, in quanto il danno cd.
patrimoniale viene indennizzato dagli enti previdenziali (INPS e INAIL) che corrispondono, per un certo periodo,
la retribuzione al lavoratore anche quando questi assente dal lavoro. Possono fare eccezione gli straordinari
svolti dal lavoratore, i compensi per trasferte, buoni pasto non goduti etc. che devono essere conteggiati quale
danno patrimoniale. Nel caso del lavoratore autonomo, invece, il danno patrimoniale viene risarcito se
rigorosamente provato. Il risarcimento viene di solito calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi pi alta
degli ultimi 3 anni; il reddito totale viene diviso per i 365 giorni dell'anno, quindi il risultato viene moltiplicato
per i giorni lavorativi persi a causa delle lesioni riportate nel sinistro.

14. In cosa consiste il concorso di colpa o di responsabilit e quali sono le loro conseguenze?
Il concorso di colpa, o di responsabilit, si ha quando il sinistro stato causato dalla condotta di guida colposa di
una pluralit di soggetti che hanno quindi contribuito, anche in misura diversa, al suo verificarsi. Il concorso di
colpa viene solitamente valutato in percentuale (ad esempio, il veicolo A ha un concorso del 10%, il veicolo B
del 90%). In caso di concorso di colpa o di responsabilit, la liquidazione dei danni subiti da un soggetto viene
decurtata nella misura della percentuale di colpa a lui imputabile. Ad esempio, se il conducente del veicolo A ha
riportato danni per 1.000 Euro, ma ha un concorso di colpa nella causazione del sinistro nella misura del 10%, la
liquidazione dei suoi danni ammonter a 900 Euro.

15. Perch alle volte necessario esercitare un'azione giudiziaria per ottenere il risarcimento?
L'azione giudiziaria, esercitabile quando sono trascorsi almeno 60 giorni dalla richiesta risarcitoria (90 giorni in
caso di danno alla persona), si rende necessaria allorquando non si riesce ad ottenere in tutto, o in parte, il
risarcimento del danno ritenuto congruo. Ci pu essere la conseguenza di una diversa valutazione della
compagnia assicurativa in ordine alle responsabilit dei soggetti coinvolti nel sinistro e/o una differente
valutazione dell'entit dei danni. In qualche caso l'azione giudiziaria si rende necessaria per l'atteggiamento non
collaborativo della compagnia assicurativa. L'azione giudiziaria va proposta con citazione davanti al Giudice di
Pace quando il valore del risarcimento non superi 15.493,70 euro. Oltre questo importo, l'azione va proposta in
Tribunale. Per quanto concerne le spese legali, il danneggiato, in caso di vittoria finale, ricever un risarcimento
comprensivo di quanto dovuto al proprio avvocato, salvo compensazione totale o parziale delle stesse decisa dal
Giudice ai sensi dell'art. 92 c.p.c..

16. Perch
bisogna
attendere
prima
di
poter
ricorrere
al
Giudice?
La legge concede un periodo di tempo alle compagnie di assicurazione perch possano istruire le pratiche di
risarcimento dei danni subiti dalla vittima del sinistro. La compagnia di assicurazione deve valutare il sinistro nel
suo complesso, verificare la responsabilit del proprio assicurato, incaricare dei periti, controllare la congruit
delle somme richieste e infine dar eventualmente corso alla liquidazione e pagamento del danno. Pertanto,

prima del decorso del termine di 60-90 giorni non concesso proporre la domanda di risarcimento in giudizio nei
confronti della compagnia di assicurazione. Il termine decorre dal giorno del ricevimento da parte della
compagnia della lettera raccomandata con ricevuta di ritorno in cui si formalizza la prima richiesta di
risarcimento.

17. Qual la presumibile durata di un processo per ottenere il risarcimento dei danni?
La durata di un procedimento giudiziario dipende essenzialmente dal tipo di Giudice dinanzi al quale la causa
stata incardinata, nonch dalle difficolt intrinseche della questione che pu richiedere una lunga fase istruttoria
per la raccolta delle prove. In genere, comunque, si pu affermare che un giudizio di fronte ad un Giudice di
Pace (competente per le cause di valore fino ai 15.493,71 euro) pu durare da un minimo di 3-4 mesi ad un
massimo di 15-20 mesi. Ben pi lunghi i tempi delle cause di fronte ai Tribunali.

18. A chi ci si deve rivolgere nel caso in cui il veicolo danneggiante sia straniero?
Quando un incidente in Italia stato causato da un veicolo straniero, il danneggiato si deve rivolgere all'U.C.I.,
cio l'Ufficio Centrale Italiano, che competente per la gestione dei sinistri causati da veicoli immatricolati o
registrati all'estero. In caso di incidente, dunque, bisogna farsi consegnare dalla controparte il duplicato della
"carta verde" in cui sono riportati i dati dell'auto e dell'assicurazione straniera. E' poi sempre utile compilare il
modello blu di constatazione amichevole dell'incidente per facilitare il risarcimento. Se il responsabile del
sinistro l'italiano, questi deve informare la propria assicurazione mediante una denuncia cautelativa, ed a
quest'ultima cui lo straniero potr rivolgersi per chiedere il suo risarcimento dei danni. Nel caso di sinistro
verificatosi all'estero, il cittadino italiano deve inviare la richiesta di risarcimento alla compagnia assicurativa
dello straniero correlata dal modello blu di constatazione amichevole dell'incidente ed informare la propria
compagnia assicurativa.

19. Che
cos'
una
"transazione"?
La transazione un contratto attraverso il quale le parti si accordano per prevenire il sorgere di una lite
giudiziaria, ovvero per porre fine ad una lite gi iniziata, facendosi reciproche concessioni. In parole povere, in
infortunistica stradale generalmente un accordo tra assicuratore e danneggiato relativo alla somma dovuta a
titolo di risarcimento danni e ci per evitare l'inizio, o il prosieguo, di una controversia giudiziaria.

20. Nel caso in cui il soggetto danneggiato minore d'et, questi pu agire in giudizio per ottenere il
risarcimento?
L'azione giudiziaria non proponibile dal minore ma dai suoi genitori, senza necessit di autorizzazione del
giudice tutelare. Nel caso in cui i genitori siano separati, la rappresentanza legale -e quindi il potere di agire in
giudizio- spetta al genitore affidatario del figlio. Se l'affidamento e' condiviso la rappresentanza legale spetta ad
entrambi i genitori.

21. Cos'
e
come
funziona
il
"Fondo
per
le
vittime
della
strada"?
Il Fondo per le vittime della strada stato istituito con legge per provvedere al risarcimento dei danni provocati
da veicoli o natanti non identificati, non assicurati o assicurati presso imprese di assicurazione in dissesto
finanziario. Nell'ipotesi di sinistro stradale con un veicolo rimasto sconosciuto, il danneggiato pu ottenere dal
Fondo, o meglio da una societ assicurativa designata, il risarcimento dei soli danni alla persona. In caso di
sinistro con veicolo non assicurato, il risarcimento dovuto per i danni alla persona, nonch per i danni a cose il
cui ammontare superi 500 Euro circa e per la parte eccedente tale ammontare. Infine nell'ipotesi di sinistro
causato da veicolo assicurato con impresa d'assicurazioni in dissesto finanziario il risarcimento comprende tutti i
danni sia alla persona che a cose.

22. Dopo
quanto
tempo
il
diritto
al
risarcimento
cade
in
prescrizione?
Il diritto al risarcimento che tragga origine da un sinistro connesso alla circolazione stradale e che abbia
determinato soltanto danni a cose si prescrive (cio si estingue per l'inerzia del danneggiato) in due anni dal
giorno del sinistro.

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