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L’editoria italiana per stranieri. Guerra, Bonacci, Alma ed Edilingua Introduzione Gli ultimi dati relativi alla diffusione dell’italiano nel mondo mostrano un crescente e vasto interesse verso lo studio della lingua e della cultura italiana da parte di diverse ed estese fasce della popo- lazione di moltissime nazioni. La Societa Dante Alighieri ha stimato che nell’anno 2008 sono stati attivati 6.103 corsi di lingua e cultura italiana, ai quali hanno parteci- pato 203.000 studenti.! Nonostante la conoscenza dell’italiano come lingua straniera sia an- cora in percentuale minore rispetto a lingue pit studiate (I’inglese pre- domina su tutte), ci sono buone prospettive di crescita, avallate dalla grande affluenza di studenti stranieri che giungono direttamente in Italia per apprendere la lingua. A conferma di cid troviamo i dati pre- sentati nell’ultimo convegno dell’ ASILS (Associazione delle scuole di italiano come lingua seconda), svoltosi il 25 maggio 2012 presso I’uffi- cio in Italia del Parlamento Europeo, in cui la presidentessa Francesca Romana Memoli ha stimato in ventiduemila le presenze degli stranieri che si recano nelle scuole ASILS, quarantadue in tutta Italia, per studi- are l’italiano? Un altro importante strumento, utile nel delineare la diffusione del- Yitaliano tra gli stranieri, @ l'indagine Italiano 2000: promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale per la Promozione e la Cooperazione culturale, Ufficio |, e diretta dal prof. Tullio De Mauro, svoltasi a partire dall’agosto 2000 fino al febbraio 2001. Obiettivo di questa inchiesta é stata la raccolta dei dati relativi alla diffusione e allo stato dell’italiano nel mondo, con particolare atten- zione a quanto riguarda le caratteristiche, le motivazioni e i bisogni degli studenti. I dati sono stati raccolti attraverso l'invio di un que- stionario elettronico agli Istituti Italiani di Cultura, alle Ambasciate e ai Consolati italiani. Attraverso le sette sezioni di cui é composto, il ques- tionario ha raccolto i dati relativi ai particolari aspetti dell’attivita del compilatore: i dati dell’ente e del personale che vi lavora, i corsi di italiano proposti, le altre attivita didattiche, le informazioni sui do- centi, gli strumenti utilizzati e Vorganizzazione didattica, i rapporti che intercorrono tra I’ente e il territorio in cui si trova, le informazioni sociolinguistiche e culturali sugli studenti. Grazie all‘analisi delle informazioni raccolte si é potuta registrare una netta crescita della richiesta di corsi di italiano dal 1995 al 2000, Ira.ica Volume 91 Number 1 (2014) 44 Livia Rossi Massim1 aumentati del 38%, che statisticamente ci informano che oggi sono circa cinquantamila gli studenti che ogni anno imparano I‘italiano3 Questo studio vuole complementare i precedenti saggi relativi al- Veditoria italiana per stranieri, con particolare riferimento a quanto pubblicato da Frank Nuessel nel 19964 e da Arthur Colussi, Gabriella and Frank Nuessel nel 1998.> L’italiano per gli stranieri Linsegnamento delle lingue @ oggi un insieme ricco e variegato di attivita, che si ® modificato nel corso del tempo fino a giungere alle at- tuali modalita didattiche. Il _docente e i suoi strumenti di lavoro, che hanno seguito Yevoluzione delle teorie linguistiche di riferimento, si pongono oggi non piti come fonte unica di sapere, ma come sentiero che guida il cammino dell’apprendente verso la conoscenza della lingua e della cultura relativa all’idioma studiato. Il QCER La pubblicazione nel 2001 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la Conoscenza delle Lingue (QCER), con la definizione dei sei livelli di competenza linguistica, ha creato una base comune a tutta Europa per quanto riguarda i contenuti e le abilité che uno stu- dente di lingua straniera deve imparare e sviluppare, anche in re- lazione al contesto culturale della lingua che si accinge a studiare. Lo scopo dell’educazione linguistica, quindi, non @ pit: solamente relativo alla comunicazione in senso stretto, ma si riferisce alla conoscenza multiculturale. Lapproccio su cui si basa il documento, considerando gli utenti-ap- prendenti come soggetti attivi di una societa, ¢ di tipo pragmatico e so- ciolinguistico, orientato all’azione. Mira, cioe, allo sviluppo di compe- tenze sia generali sia linguistico-comunicative. Tl QCER ha messo in evidenza il ruolo centrale del testo nello svol- gimento dell’azione formativa e per questo motivo I’input testuale é il nodo centrale della struttura dell’unita didattica, che si colloca nella di- mensione degli obiettivi specifici, a breve e medio termine, che il do- cente si prefigge di raggiungere. Il mondo dell’editoria per I'insegnamento delle lingue ha reagito prontamente e attivamente all’uscita del documento europeo. Oltre alla pubblicazione di numerosi testi atti alla comprensione del QCER, parliamo quindi di volumi creati appositamente per gli inse- gnanti, i manuali, sia di classe sia di autoapprendimento, sono stati riscritti secondo le direttive comunitarie e/o sono stati creati nuovi vo- lumi, composti seguendo attentamente il documento. La didattica Le metodologie didattiche per Vinsegnamento di una lingua straniera si sono evolute nel corso del tempo da forme solidamente strutturate a modelli aperti. Leditoria italiana per stranieri 45, Nella formulazione delle prime metodologie il lavoro del docente, posto al centro del percorso formativo e inteso come guida, era scan- dito da una precisa serie di regole cui fare riferimento, mentre gli ul- timi approcci metodologici hanno ribaltato questa visione ponendo il discente al centro del processo didattico e fornendo un‘ampia serie di possibili operazioni da compiere in base alle sue specifiche necessita. La didattica tradizionale si fondava sul metodo grammaticale- traduttivo, in cui I'insegnante doveva proporre agli studenti un lavoro estremamente legato alla lingua. La formulazione del metodo diretto modifica la posizione dell’insegnante, che non é pitt una guida ma di- venta il mezzo da sfruttare per apprendere. Nonostante le grandi dif- ferenze con il metodo grammaticale-traduttivo, il metodo diretto @ co- munque sviluppato su una progressione didattica di tipo grammaticale. Il vero cambiamento si ha a partire dagli anni Settanta con l'intro- duzione del metodo comunicativo. In questo approccio didattico il vero centro da cui parte ogni insegnamento é I’uso della lingua nei suoi differenti usi comunicativi. Appare evidente che queste metodologie didattiche seguono lo sviluppo delle teorie linguistiche che vengono formulate dai grandi linguisti a partire dagli anni Quaranta. Il metodo grammaticale-tradut- tivo é figlio della teoria comportamentista, in cui si fa corrispondere a un dato input il relativo output senza alcuna elaborazione da parte del- Yapprendente; il metodo comunicativo nasce, invece, dalla teoria cog- nitivista di Chomsky, che prevede un innato meccanismo di acqui- sizione chiamato LAD (Language Acquisition Device) che elabora i dati che vengono proposti. Assumendo che I’approccio didattico maggiormente utilizzato é quello di tipo comunicativo, dobbiamo considerare lo studente come il centro focale dell’atto formativo e, quindi, il soggetto cui fare riferi- mento nella progressione didattica. Il compito del docente @ quello di insegnare: comunicare infor- mazioni nuove, a un soggetto interessato, cosicché queste vengano comprese e riutilizzate nella forma e nelle modalita corrette; vengano cioé interiorizzate. L’insegnante é I’elemento che mette in relazione la lingua e lo studente, é colui che veicola le informazioni e gestisce Yambiente-classe in modo da creare un clima positivo e propositivo. “Linsegnante regge il tutto, lo mantiene in equilibrio, accentuando e restringendo il ruolo dei due protagonisti, studente e lingua, con una logica da regista, che non compare, anziché da attore protagonista” (Balboni, Le sfide di Babele 109). Il docente non ricopre pit il ruolo di maestro onnisciente, é un faci- litatore e maieuta del percorso formativo, un punto di riferimento per i discenti, che lo vedono come un professionista della lingua disponibile a condividere con loro la sua conoscenza. Una parte importante del lavoro del docente é ricoperta dall’inse- gnamento interculturale. Insegnare una lingua non vuol dire insegnare 46 Livia Rossi MassiMi solamente la grammatica e la sintassi, ma insegnare a relazionarsi con chi quella lingua la parla da sempre. La conversazione tra un parlante nativo e un non nativo pud essere complicata e/o confusa dal punto di vista morfosintattico, ma dovrebbe essere chiara dal punto di vista culturale. Il docente di lingua, nello svolgimento dell'azione didattica, si pud servire di una grande varieta di strumenti operativi. La scelta dei ma- teriali da utilizzare va compiuta basandosi su solide motivazioni sci- entifiche e didattiche, poiché I’utilizzo improprio dei sussidi crea con- fusione nel processo di apprendimento e rischia di diventare controproducente. Laspetto da considerare fondamentale, riguardo alla scelta dei ma- teriali da usare, @ quello dell’autenticita: tutto cid che viene proposto in classe, anche se creato appositamente per adempiere a quel compito, come i testi che compongono i manuali, deve essere il pit possibile aderente alle caratteristiche della comunicazione reale, se non addirit- tura estrapolato da contesti non didattici (articoli di giornale, pubbli- cita etc.). Lo strumento maggiormente utilizzato nei corsi di lingua straniera é il testo, sia orale sia scritto, che deve ovviamente possedere le caratteristiche di coerenza e coesione: deve essere coerente al suo contesto pragmatico di produzione e i suoi diversi elementi (lessicali, sintattici, stilistici etc.) devono essere coesi tra loro. Un buon manuale deve essere completo di tutte le informazioni nec- essarie all’apprendimento: specchietti e spiegazioni grammaticali, di- aloghi e racconti, elementi ludici e attivita ludolinguistiche’, esercizi di verifica e materiale audiovisivo integrativo, comparso dopo gli anni ‘50 e ‘60 come elemento fondamentale del metodo audiolinguale. Accanto ai manuali un ruolo importante lo giocano le grammatiche, sebbene queste siano in realta maggiormente utilizzate dal docente, che se ne serve per proporre materiale integrativo, nel caso in cui le spiegazioni riportate sul manuale non fossero sufficientemente chiare e/o complete. Attualmente i corsi di lingua si svolgono in un clima altamente mul- ticulturale ed eterogeneo: la scelta del manuale didattico deve essere quindi guidata dall’analisi di alcuni fattori che lo identificano tipologi- camente e lo relazionano in maniera diretta al pubblico di riferimento. In base al contenuto dei testi proposti, all’accuratezza e completezza delle spiegazioni grammaticali, al quantitativo di immagini presenti e alle soluzioni grafiche adottate, si possono distinguere alcuni tipi di manuali adatti a contesti d’insegnamento specifici. Sono infatti molto differenti i manuali di lingua italiana utilizzati in un contesto linguis- tico L2 da quelli creati per I’insegnamento dell’italiano come LS, poiché questi ultimi propongono le spiegazioni e le istruzioni nella lin- gua degli apprendenti e non in italiano, come accade invece nei manu- ali usati in Italia. Leditoria italiana per stranieri 47 Una prima scrematura tra i tanti materiali di possibile utilizzo va compiuta in base all’eta degli apprendenti. Se fino a pochi anni fa veniva fatta una distinzione solamente tra adulti e bambini, sono at- tualmente disponibili manuali studiati appositamente per le differenti fasce d’eta. Ci sono oggi numerose pubblicazioni realizzate per gli adolescenti e gli anziani, un pubblico che prima veniva invece generi- camente racchiuso nel “gruppo degli adulti.” La creazione di materiali specifici per queste fasce d’eta ha sottoline- ato l’importanza di tener presente gli interessi che pud avere uno stu- dente, fattore che porta a sviluppare un differente modello operativo e Vutilizzo di materiali pitt congrui. A supportare lo sviluppo di questi percorsi didattici @ stato anche |’intensificarsi dei movimenti migratori, che ha fatto aumentare la richiesta di materiali destinati a bisogni e scopi ben precisi (scuola, universita, lavoro). La motivazione dello stu- dente @, quindi, uno dei principali parametri di scelta, che ha portato quindi alla creazione di esercizi motivazionali. L’editoria italiana per gli stranieri Sono molte, in Italia, le case editrici che si occupano di materiali di- dattici per l’insegnamento della lingua italiana. All'interno di questa ricca offerta vi sono, pero, solo poche aziende specializzate in questo specifico campo. Possiamo indicare come preminenti le case editrici “ALMA Edizioni” di Firenze, le “Edizioni Edilingua” di Roma, le “Guerra Edizioni” di Perugia e la “Bonacci Editore” di Roma. Tutte queste societa operano da anni nel settore e offrono una vastis- sima scelta di materiali didattici, sia per l’insegnamento dell'italiano L2 (lingua italiana studiata da apprendente straniero non nel suo am- biente madrelingua, ovvero da uno studente non italiano che impara Yitaliano in Italia), sia LS (lingua italiana studiata da apprendente straniero nel suo paese d'origine, ossia italiano insegnato nel resto del mondo). Ogni manuale didattico viene realizzato seguendo uno specifico ap- proccio, che «valuta e seleziona dati e impianti epistemologici dalle varie teorie e dalle varie scienze di riferimento, e li riorganizza secondo i parametri propri della glottodidattica, individuando le mete e gli obi- ettivi dell’insegnamento linguistico” (Balboni, Dizionario di glottodidat- tica 5). Ne consegue che “Un approccio genera uno o pitt metodi per mezzo dei quali i suoi principi generali vengono applicati all’insegna- mento” (5). GUERRA EDIZIONI La casa editrice Guerra Edizioni venne fondata a Perugia nel 1883 da Guerriero Guerra e successivamente fu ereditata dal figlio Guglielmo Guerra. Nel 1969 la societa venne rilevata dalla GURU srl di Gastone Chellini, che tutt’ oggi svolge attivita editoriale con il marchio Guerra Edizioni e distribuzione con il marchio Rux. 48 Livia Rossi Massim1 Le pubblicazioni della casa editrice non sono solamente attinenti al- Yambito dell’insegnamento dell‘italiano, compresi i materiali per I’ag- giornamento dei docenti’, ma sono anche commercializzati numerosi volumi relativi ai campi dell’economia, della medicina e del turismo. Vi @ anche una selezionata produzione di testi di narrativa e poesia, arte e critica letteraria. Per quanto riguarda lo specifico campo dell’insegnamento L2 e LS dell’italiano, da “circa trent’anni attivita principale di Guerra Edizioni é la pubblicazione di volumi, tra i pitt diffusi nel modo, per Vinsegnamento della lingua italiana agli stranieri basati su vari metodi glottodidattici e destinati a insegnanti, studenti, professionisti, Istituti Italiani di Cultura, Associazioni Dante Alighieri, Dipartimenti Uni- versitari di Italiano, sedi all’estero di aziende italiane, scuole pubbliche e private in Italia e all’estero” (www.guerra-edizioni.com). Considerata la lunga attivita editoriale, la Guerra Edizioni vanta un catalogo di circa cinquecento volumi, ognuno consultabile e acquista- bile on line. Oltre alla presentazione di sezioni dei volumi in commer- cio, sul sito della casa editrice @ possibile trovare un’ampia varieta di servizi e di materiali didattici aggiuntivi. Sfogliando rapidamente il catalogo della casa editrice, rileviamo: Corsi di lingua: Diciassette per adulti (Nuovo Rete!, M. Mezzadri e PE. Balboni; Haliano: pronti, via!, Gruppo Lingua; Italiano in, A. Chiuchivi et altri; Campus Italia, R. Errico et altri; Rete!, M. Mezzadri e P-E. Balboni; Nuovo Rete! Video, M. Mezzadri e PE. Balboni; Rete: primo approccio, M. Mezzadri e PE. Balboni; Linea diretta, C. Conforti e L. Cusimano; Litaliano e I'Italia, M. Silvestrini et altri; In italiano, A. Chiuchii et altri; La lingua italiana per stranieri, K. Katerinov e M.C. Boriosi; L’ora di ital- iano, A. Benucci et altri; Italiano, lingua nostra, L. Rocca; Percorsi italiani, rete degli insegnanti di lingua italiana; Arrivo in Italia, M.T. Frattegiani eR. Baldelli; Villa Gioconda, S. Carapelli et altri; Marco Polo, M. Maggini e L. Yang), sei per ragazzi (Rete! Junior, M. Mezzadri e PE. Balboni; Parlando Italiano Junior, AA.VV.; Parlando Italiano, AA.VV.; Ciao a tutti!, G. Ulysse et altri; Ciao ragazzi!, D. Lombardo et altri; Benvenuti in ita- liano, M. Silvestrini e G. Novembri) e tre per bambini (Girotondo - L'Italiano nel mondo, L. Pederzani et altri; Viva l'italiano, A. Chiuchit et altri; Teniamoci in contatto, F. Della Puppa e M.C. Luise). Materiali complementari: Quattordici grammatiche (Grammatica essenziale della lingua italiana con esercizi, M. Mezzadri; Essential Italian Grammar in Practice, M. Mezzadri; Liitaliano essenziale e le sue quindici versioni in varie lingue, M. Mezzadri; Arte e Metodo, G. Chiuchiti; Esercitarsi con la grammatica, P. Guida et altri; Ricordi?, A. Rana e L. Piccoli; L’italiano come prima o Veditoria italiana per stranieri 49 seconda lingua, G.B. Moretti; Invito al buon italiano, B. Storni; Le preposizioni, A. Chiuchit et altri; I verbi italiani: regolari e irregolari, A. Chiuchit et al- tri; Insieme — Alle soglie del congiuntivo, R. Del Rosso et altri; Grammatica di base, M.A. Esposito e R. Errico; Dai, prova!, M. Silvestrini et altri; Gra- matica de la lengua italiana, P. Trifone et altri), quarantatré volumi per lo sviluppo delle abilita linguistiche, ventuno testi riguardanti la cultura e la civilta, nove libri antologici di letture e letteratura, ventidue vo- lumi tra dizionari e linguaggi settoriali, quarantanove testi di risorse didattiche, pubblicazioni per conto di sei universita italiane (Uni- versita per stranieri di Perugia, Universita degli Studi di Perugia, Universita per stranieri di Siena, Universita degli Studi di Parma, Universita degli Studi di Bergamo, Universita Ca’ Foscari d Venezia), la “Rivista Itals” diretta da P.E. Balboni, strumento di aggiornamento e per tutti coloro che lavorano con la lingua italiana L2 e/o LS. Da sottolineare sono, per quanto riguarda i manuali didattici, il vol- ume di impostazione suggestopedica (Villa Gioconda) e, per quanto riguarda le grammatiche, L’italiano essenziale, testo pubblicato in sedici lingue (italiano, inglese, spagnolo, portoghese, croato, francese, arabo, russo, albanese, tedesco, polacco, esperanto, greco, rumeno, turco e cinese). BONACCI EDITORE La casa editrice Bonacci é stata fondata nel 1941 da Vittorio Bonacci. A partire dagli anni ‘60 é stata diretta dal figlio, Giorgio Bonacci, e dai nipoti Alessandra, Vittorio ed Elena. Dal 1962 si occupa di materiali audiovisivi e di testi per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri, arrivando a pubblicare oltre cento testi che abbracciano tutti gli aspetti della lingua e della cultura italiana. Alcuni testi vengono pubblicati, per le aree anglo-americane e tedesche, dalle case editrici Cambridge University Press e Klett Verlag. Oltre ai materiali didattici, la Bonacci pubblica sei collane specializ- zate in diversi campi di studio: la collana di linguistica, storia della lin- gua e della letteratura italiana, L’italiano errante, diretta da Massimo Arcangeli e nata nel 2005; opere di cultura in generale con le collane L'Ippogrifo e 1 Quaderni dell'Ippogrifo, nate nel 1973 e dirette da Aulo Greco; dal 1979 quella storica I Fatti della Storia, diretta da Renzo De Felice e attualmente divisa in tre sezioni, Saggi, Documenti e Strumenti di lavoro; la collana di testi e studi di storia linguistica italiana, nata nel 1987, I Volgari d'Italia, diretta da Francesco Sabatini; e, dal 1990, un’ul- teriore collana di studi storiografici, Storia e Politica, diretta da Francesco Perfetti. Tutti i materiali didattici editi dalla Bonacci sono facilmente ri- conoscibili come appartenenti al loro catalogo grazie a delle scelte grafiche ben precise, in particolar modo per quanto riguarda le coper- tine, riproposte praticamente invariate su ogni volume. Anche un 50 Livia Rossi Massimi utilizzatore non esperto sa, quindi, distinguere i loro testi da quelli di un altro editore, senza doversi soffermare a leggerne il colophon. Corsi di lingua e grammatiche All’interno dell‘ampio panorama offerto dalla casa editrice Bonacci, in relazione ai corsi di lingua e alle grammatiche, troviamo una scelta di volumi. Se per i volumi di grammatica notiamo un’uniformita di in- dirizzo, sebbene vi siano testi in lingua straniera (inglese e spagnolo), per i corsi di lingua vi é invece una naturale diversificazione in base al profilo degli apprendenti. Abbiamo quindi, manuali destinati a un pubblico di bambini (L’ABC dei piccoli, S. Ambroso e V. Di Giovanni; Danielina e il mistero dei pantaloni smarriti, L. Albano et altri), dedicati a linguaggi settoriali (Obiettivo professione, anche nella versione in in- glese, A. Costantino e A. Rivieccio; L’italiano per gli affari, N. Cherubini; Convergenze: iperlibro di italiano per affari, N. Cherubini; Dica 33, AA.VV.; Una lingua in pretura, AA.VV,; L’arte del costruire, AA.VV.; Destinazione Italia, E. Ballarin e P. Begotti) e per adulti (Un giorno in Italia 1 e Un giorno in Italia 2, L. Chiappini e N. De Filippo; Uno e Due, Gruppo META; Italian for the English-speaking, G. Avitabile; Dire, fare, capire, Gruppo Navile; Passeggiate italiane, livello intermedio e avanzato, P. Marmini et altri). Ognuno di questi testi nasce per soddisfare le esigenze dello speci- fico pubblico di riferimento, proponendo sempre attivita stimolanti e centrate sull’obiettivo prefissato. Se, per quanto riguarda i manuali, si sottintende un uso principalmente di classe, per le grammatiche noti- amo come, grazie alla loro struttura, possano essere utilizzate sia nel contesto classe sia per lo studio personale. Grazie a un apparato grafico molto colorato e ricco di immagini, all’elevata presenza di brani audio di cui servirsi in tutte le fasi dell’u- nita didattica e a frequenti attivita ludiche, lo studio su questi testi non appare faticoso, bensi sempre ricco di nuovi e divertenti spunti comunicativi. Civilita e cultura Poter affermare di conoscere una lingua straniera, di saperla com- prendere e utilizzare, non é una capacita che pud essere riferita sola- mente alla padronanza lessicale e grammaticale. Conoscere una lingua vuol dire anche conoscere la cultura su cui si appoggia e riconoscerne le sfumature presenti nel linguaggio. La cultura d'Italia si presenta spessissimo nella lingua parlata e scritta: sono infatti moltissime le espressioni utilizzate dai madrelin- gua che si basano su una conoscenza socioculturale, ad esempio stor- ica e regionale 0 sportiva. Riconoscere questi elementi e saperli inter- pretare nella maniera corretta non sono operazioni semplici. Per imparare quindi a conoscere veramente la lingua e la cultura di un Paese, come oltretutto reso esplicitamente necessario dal QCER, Leditoria italiana per stranieri 51 Yunica strada da percorrere @ quella di non fermarsi a uno studio superficiale, ma approfondirne gli intrinseci aspetti socioculturali, in- curiosirsi e interessarsi. Grazie all’utilizzo di un buon manuale didattico e all’aiuto di un in- segnante motivato sicuramente si ha accesso a tante particolarita ita- liane, ma inserire tutto in un testo o affidarsi esclusivamente alle capa- cité socioculturali di un insegnante @ un azzardo. Se si vuole veramente insegnare a capire una cultura bisogna farlo nel modo cor- retto, senza annoiare e senza dare l’impressione che si stiano fornendo solo dati; si deve stimolare la curiosita degli studenti, far si che siano loro a chiedere qualcosa in pit. Tl docente ha il solo compito di aprire questa strada, deve piantare le basi su cui i suoi allievi costruiranno la loro rete di conoscenze com- plete e multiformi: non un palazzo grigio e triste fatto solo di regole grammaticali e di un elenco di vocaboli, ma un edificio colorato e ricco di spazi dedicati a cid che li ha pit colpiti e interessati, che ha dato loro le chiavi per capire la nuova realta che stanno scoprendo. Per soddisfare questi bisogni ci si pud affidare a molte e differenti tipologie di volumi, scritti per far conoscere la realta socioculturale italiana in tutti i suoi molteplici aspetti: da utilizzare in classe o in au- toapprendimento, che trattano argomenti alti o pit “popolari,” che for- niscono un quadro completo o strutturati in modo da poter rivolgere Yattenzione solo a un tema ben preciso. ALMA EDIZIONI “{ libri prodotti da ALMA edizioni—fondata nel 1994 da due inse- gnanti® con esperienza internazionale nell’insegnamento dell’italiano a stranieri—sono considerati i pid innovativi e coerenti con una filosofia didattica che si basa sul piacere dell’insegnamento e dell'apprendi- mento” (www.almaedizioni.it). Attualmente i suoi manuali sono venduti in pid di ottanta paesi e utilizzati nel 35% degli Istituti Italiani di Cultura del mondo. La casa editrice vanta, inoltre, una partnership ufficiale con la Societa Dante Alighieri, per cui cura le pubblicazioni per il Certificato PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri). Uno dei punti di forza della ALMA é la continua e costante ricerca e sperimentazione diretta dei propri materiali che, unita alla promozione di seminari di formazione e aggiornamento per i docenti, rende la casa editrice una fonte sempre aggiornata e all’avanguardia. Il catalogo comprende: Corsi di lingua: Sei per il pubblico adulto (Chiaro!, B. Bergero et altri; Domani, C. Guastalla e C.M. Naddeo; Espresso, L. Ziglio et altri; Italian Espresso, Gruppo Italiadea; Magari, A. De Giuli et altri; Univers!talia, D. Piotti e 52 Livia Rossi Massim1 G. De Savorgnani), due per ragazzi (In bocca al lupo!, AA.VV.; Parla con me, K. D’Angleo et altri) e due per bambini (Ambaraba, A. Dorigatti et altri; Raccontami, E. Giuliani Pancheri et altri). Materiali complementari: Quindici testi tra grammatiche ed eserciziari per adulti (Grammatica pratica della lingua italiana, S. Nocchi; Italian Grammar in Practice, S. Nocchi; Grammatica pratica per cinesi, S. Nocchi; Grammatica avanzata della lingua italiana, R. Tartaglione e S. Nocchi; Italiano in 5 minuti, S. Galasso et altri; Italiano per modi di dire, G. Aprile; I verbi italiani, S. Consonno e S. Bailini; Le parole italiane, S. Bertoni e S$. Nocchi; Le preposizioni italiane, A. De Giuli; I pronomi italiani, C.M. Naddeo; Grammatica italiana, R. Tartaglione; Verbissimo, R. Tartaglione; Da zero a cento, C. Ciulli e A.L. Proietti; Permesso di soggiorno, AA.VV.; Parole Crociate, A. De Giuli e CM. Naddeo) e due per ragazzi e bambini (Grammamia!, T. Chiappelli e S. Nocchi; Grammatica italiana per bambini, S. Galasso). Undici volumi, per adulti, interamente dedicati allo sviluppo di specifiche abilita (Piazza Italia, S. Consonno et altri; Qua e la per I'Italia, L. Cusimano e L. Ziglio; Ci vuole orecchio!, F. Anzivino e K. D’Angelo; Canta che ti passa, G. Trama e C.M. Naddeo; Bar Italia, A. Di Francesco e C.M. Naddeo; Letture in gioco, C. Merzagora Piatti et altri; Giocare con Ia fonetica, G. Gori e M.L. Turolla; Giocare con Ia letteratura, C. Guastalla; Giocare con Ia scrittura, C. Guastalla; Giochi senza frontiere, R. Ferencich e P. Torresan; Ricette per parlare, S. Consonno e S. Bailini) e uno per ragazzi (Italiano attivo, A. Whittle e T. Chiappelli). Sono inoltre pubblicati tre testi di letture, divisi per i profili di apprendenti: adulti, ragazzi e bambini. Infine, altri materiali ancora, sono i volumi Italiano per specialisti, AA.VV. (economisti, giuristi e medici); Cinema italiano, R. Aiello e A. Lorenzotti; ALMAPLIDA, AA.VV. La molteplicita dei materiali didattici pubblicati risiede nel bisogno di creare volumi adatti a pit necessita. Soprattutto per quanto riguarda i manuali, oltre alla ovvia differenziazione per fasce d’eta, abbiamo specifici obiettivi per ogni titolo. Sono perd assenti manuali per lo sviluppo professionale degli insegnanti. EDIZIONI EDILINGUA La casa editrice Edilingua viene fondata a Roma da Telis Marin e Sandro Magnelli nel 1996. Obiettivo ben preciso della societa @ “pro- durre materiale didattico di qualita attraverso una filosofia nuova. Secondo noi, per creare un buon manuale didattico, di qualunque tipo e livello esso sia, non basta solo |’esperienza e l’eventuale talento di una—due persone. Infatti, ogni nostro libro é il frutto di collaborazione, diretta e indiretta, di tantissime persone, forse anche di voi stessi.’? Grazie a questa particolare filosofia lavorativa, i testi della Edilingua si distinguono per qualita e meticolosita. I processo produttivo si arti- cola in diverse fasi, che si susseguono fino alla pubblicazione. Leditoria italiana per stranieri 53 Tl catalogo delle Edizioni Edilingua, oltre ai volumi “classici” (man- uali, grammatiche e materiali complementari), offre una vasta scelta di supporti interattivi dedicati alla LIM (Lavagna Interattiva Multi- mediale) e materiali video. Scorrendo velocemente le pubblicazioni, troviamo: Corsi di lingua: Otto per utenti adulti (Nuovo Progetto italiano, T. Marin e S. Magnelli; The Italian Project, T. Marin e S. Magnelli; Progetto Italiano fiir deutschsprachige Lerner, T. Marin e S. Magnelli; Progetto italiano per cinesi, T. Marin e S. Magnelli; Arrivederci!, C. Faraci et altri; Allegro, L. Toffolo et altri; That's Allegro, L. Toffolo e N. Nuti; L'italiano all’uni- versita, M. La Grassa), quattro per adolescenti (Progetto italiano Junior, T. Marin e A. Albano; Progetto italiano Junior for English speakers, T. Marin e A. Albano; Progetto italiano Junior pour francophones, T. Marin e A. Albano; Progetto italiano Junior fiir deutschsprachige Lerner, T. Marin eA. Albano) e due per bambini (Forte!, L. Maddii e M.C. Borgogni; Al circo!, B. Beutelspacher). Software per la LIM e materiale video: Sono dedicati ai volumi compresi nei corsi Nuovo progetto italiano e Progetto italiano Junior, cui si affiancano Nuovo Progetto italiano video e Progetto italiano Junior Video. Materiali complementari: Si dividono in cinque grammatiche (Una grammatica italiana per tutti, A. Latino e M. Muscolino; Via della Grammatica, M. Ricci; Via della Grammatica for English speakers, M. Ricci; I verbi italiani per tutti R. Ryder), un volume dedicato esclusivamente all’incremento lessicale (Vocabolario visuale, T. Marin), otto testi per lo sviluppo di specifiche abilita linguistiche (Primo Ascolto, T. Marin; Ascolto Medio, T. Marin; Ascolto Avanzato, T. Marin; La Prova Orale, T. Mari; Diploma di Lingua italiana, A. Moni e M.A. Rapacciuolo; Scriviamo! 1, A. Moni; Prepa- vazione al Celi 3, M.A. Rapacciuolo; Preparazione al Test per immigrati), le edizioni dedicate alla lettura e alle letterature (Collana Raccontimmagini, S. Servetti; Dieci Racconti - Nuovo Progetto Italiano 1, M. Dominici; Undici Racconti — Nuovo Progetto Italiano 2, M. Dominici; la Collana Primiracconti, M. Dominici et altri; Sapore d'Italia, M. Zurula; Invito a teatro, L. Alessio e A. Sgaglione; Raccontare il Novecento, P. Brogini et al- tri), due testi di cultura e civilta (Mosaico Italia, M. De Biasio e P. Garo- falo; Collana L'Italia é cultura, M.A. Cernigliaro), tre della collana dedi- cata al cinema italiano (Caro diario: Isole/Medici, A. Serio ed E. Meloni; Il ladro di bambini/Io non ho paura, A. Serio ed E. Meloni; 1 Cento Passi/Johnny Stecchino, A. Serio ed E. Meloni), una rivista quadrimes- trale per I'insegnamento dell’italiano come LS/L2 (Rivista italiano a stranieri, curata da A. Bidetti, M. Dominici e L. Piccolo) e la collana 54 Livia Rosst Massim1 riservata alla formazione dei docenti (Edilingua formazione, a cura di E. Jafrancesco). Come si pud facilmente notare, il catalogo della casa editrice & vastissimo e presenta testi specifici dedicati a molti settori, alcuni dei quali sono un unicum nel panorama editoriale dedicato all’insegna- mento della lingua italiana. Altra particolarita delle Edizioni Edilingua @ la pubblicazione dei suoi manuali e delle grammatiche in diverse edi- zioni, relative alla lingua materna degli apprendenti. Conclusioni Le componenti fondamentali dell’atto didattico sono quindi tre: il soggetto (studente), I’agente (insegnante) e I oggetto (lingua e cultura). Attorno a questi tre elementi ruotano e interagiscono i bisogni dei dis- centi, le mete educative e gli obiettivi glottodidattici, i metodi d’inse- gnamento, la valutazione e la gestione del processo di apprendimento. Qualunque classe ci si trovi di fronte, che sia composta da principi- anti assoluti o da studenti intermedi, adolescenti 0 adulti, il docente deve per prima cosa identificare i bisogni comunicativi dei propri al- lievi. Solamente ponendo l’apprendente al centro delle scelte che de- terminano gli obiettivi glottodidattici da raggiungere si potra creare un percorso didattico funzionale e produttivo. Il percorso che porta verso la piena competenza comunicativa non é semplice. Per poter trarre il giusto profitto lo studente deve affidarsi al suo insegnante, deve dimostrarsi pronto e sereno nell’accettare le sue proposte e a rispondere senza riserve e timori. E quindi necessario che abbassi il filtro affettivo, ovvero quella serie di barriere psicologiche che servono a proteggerlo dall’esterno. Nonostante la motivazione personale influisca notevolmente sul- Yabbassamento del filtro, non sempre @ uno stimolo sufficiente: rius- cire a superare le proprie timidezze e incertezze pud rivelarsi un com- pito arduo. E spesso necessario I’intervento del docente che, attraverso i mezzi didattici di cui dispone, pud portare lo studente a sentirsi partecipe dell’ambiente scolastico in cui si trova: proporre un buon quantitativo di attivita ludiche, parlare di sé e stimolare il confronto tra gli studenti sono tutte azioni che aiutano i discenti a non sentirsi ospiti, ma partecipanti attivi di quella realta. Come in un’orchestra il direttore conduce gli elementi verso la per- fetta esecuzione, cosi il docente guida i suoi studenti al raggiungi- mento degli obiettivi. Si riconosce quindi la figura del docente come personaggio attivo ma non centrale. Il suo ruolo é quello di un facilitatore, non solamente di un forma- tore, che non deve mai porsi totalmente al centro della scena. Il buon insegnante sa proporre senza imporre, riconosce quando fermarsi e quando andare avanti, sceglie i sussidi didattici da utilizzare in modo Veditoria italiana per stranieri 55 tale che siano i pit interessanti per la sua classe. Non é il protagonista ma la voce narrante. Un corso di lingua non si pud perd svolgere senza un copione, che é in questo caso il manuale di classe. Un volume appositamente creato per soddisfare tutti i bisogni dei suoi discenti: spiega la grammatica e offre i mezzi per applicarla, fornisce il nuovo lessico e ne suggerisce gli utilizzi, parla della cultura di quel Paese in modo tale da informare lo studente sulla realta che si appresta a conoscere. Avvalendosi sempre pitt spesso dell’approccio comunicativo, indif- ferentemente se con metodo nozional-funzionale o situazionale, il manuale dispone di tutte le nozioni necessarie al raggiungimento delle competenze relative al livello QCER che si propone di raggiungere, of- frendo anche tanti elementi socioculturali utili alla reale ed effettiva comprensione del Paese di cui spiega la lingua. I testi dedicati all’italiano offrono quindi materiali che parlano della letteratura e dell’architettura, della musica e del cinema, del territorio e della storia, della cucina e delle usanze d'Italia. Conoscere una lingua senza comprenderne i risvolti culturali da, infatti, una conoscenza in- completa e lacunosa. Lo studente veramente intenzionato a conoscere l'ltalia e V'italiano ha bisogno e voglia di conoscere tutti gli aspetti, sia quelli linguistici sia quelli socioculturali Laddove il manuale non presenti sufficienti stimoli culturali, é il do- cente a proporre ulteriori materiali didattici, preferibilmente autentici, che completino la descrizione dell’argomento trattato. Riuscira cosi a soddisfare le curiosita dei propri allievi e ad arricchire le loro compe- tenze linguistiche: proporre testi tipologicamente differenti, infatti, non pud che aggiungere nuove conoscenze morfosintattiche. I tre volumi di cui si compone Espresso e i due volumi del Gruppo META (Uno e Due) sono creati su basi nozional-funzionali. La progres- sione delle unita @, quindi, articolata secondo la successione delle esigenze comunicative necessarie al completamento delle diverse fun- zioni linguistiche inerenti l'argomento che si sta tratando. Ci trovi- amo, percid, di fronte unita che si intitolano “Tempo libero,” “Il mondo del lavoro” o “La famiglia,” ovvero che ruotano intorno a un aspetto della vita quotidiana. Gli altri volumi (Nuovo Progetto italiano, Un giorno in Italia e Nuovo Rete!) sono pitt eclettici, cioe presentano una progressione didattica che si poggia sia sul metodo nozional-funzionale sia su quello situazionale, combinandoli in modo tale da fornire ogni volta il giusto stimolo co- municativo. Troviamo quindi anche unita intitolate “Alla stazione” o “Al ristorante,” vicino a quelle di tipo nozional-funzionale, in cui il lavoro viene proposto partendo da quelle situazioni in cui lo studente si potrebbe trovare a dover comunicare con un madrelingua. Un caso particolare @ quello dei due volumi della Bonacci: la progressione didattica @ legata al momento del viaggio che si sta 56 Livia Rossi Massimi raccontando, quindi le varie unita forniscono le nuove informazioni partendo dagli input inseriti nella narrazione. Questa ecletticita si pud riscontrare anche nei diversi sussidi didat- tici proposti. Ogni volume é infatti strutturato in modo tale da fornire gli elementi necessari alla comunicazione, ma senza ancorarsi a metodologie che ne potrebbero limitare le potenzialita. Studiando i volumi delle quattro case editrici, analizzandoli e met- tendoli a confronto, abbiamo potuto constatare come V'approccio di- dattico utilizzato sia per tutti di tipo comunicativo: non vengono pro- posti solo gli aspetti strutturali ma anche quelli funzionali e di utilizzo; la lingua é quindi mezzo necessario all’interazione. Cid che differenzia i testi @ il metodo scelto per presentare la progressione dei contenuti. LIVIA ROSSI MASSIMI Universita di Roma “La Sapienza” NOTES * Rapporto italiani nel mondo. Roma, Fondazione Migrantes, 2009, 156-57. 2Da wwwasils.it. 3. De Mauro T., M. Vedovelli.M. Barni, L. Italiano 2000. I pubblici e le motiva- zioni dell'italiano diffuso tra stranieri. Roma. Ministero degli Affari Esteri, 2001 4 Nuessel, Frank. “Second-Year Programs for Italian in the 1990s: An Exami- nation of the Current North American Textbook Market.” Italica 73(4): 529-62. 5Colussi Arthur, Gabriella and Frank Nuessel. “Elementary and Inter- mediate Italian Readers: A North American Perspective.” Italica 75(4): 564-95. 6 Mollica A., Ludolinguistica e Glottodidattica. Perugia: Guerra, 2010. 7 Biblioteca italiana di glottodidattica. collana diretta da Anthony Mollica. 5 Ciro Massimo Naddeo e Alessandro De Giuli. ° Da wwedilingua.it. BIBLIOGRAFIA Balboni, P. E. Dizionario di glottodidattica. Perugia: Guerra, 1999. Educazione bilingue. Perugia: Guerra, 1999, —— Le sfide di Babele. 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