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“ UNIVERSITA’ DEGLI ero DI ROMA LA SAPI IENZA". ” Dipartimento Gi Fi. _Metoti matematiel. della F Fisica Prof. F. CALOGERO “AA.1973-74 Servizio Fotostampa Dispense 161/26, 200 ~~ Prof. F. CRLOGERO” “= INDICE (F.Calogero, Metodi Matematici della Fisica, A.A. 1973=74) °. Prefazione. 1 0.0 Premessa, . 1 ©.1. Notaztone, _ . 1 0.2 Esereizi, 1 1, Llescillatore armontco. Equaziont differenziatt linea ria cosfficlentt_costent". Oscillaziont bers, forzate, smorzate. Risonanze, Transt-ntt 2 Smorzate, Risonanze. ‘Transintt, 1,0 Premessa. 2 1.1 Liosciltatore armont 0, 2 1:2 Eauezioni differenziali ineari a coefficient: costantl, 4 1:8 Liequazione differenzlate lineare omogenea del se~ condo ordine a coeffictentt.costanti. Andamento oscil= tante ed esponenziale della scluzione. 6 1-4 Liequazione cifferenziale lineare dz: secondo ordine & coefficient! costanti non omogenea, s 1.5 Sorgente sinusoidate, Risonanza. 15 1.6 Termine moto "transiente", Condizion’ asintettche, 19 1.7 Cennt sulla teoria delle equaz ont differenzialt lic neart. 22 1,S Soluzioni degit eserctzi det capttolo 1, 2s Teoria delle piccole oseitiaziont. Sistem dt equa zionl differenziaii_a coefficient! cos ant 34 a 7 oe 2.1 Richtamo di noztont di meccanica anabitier, 86 2.2 Postzioni di equilibric. 37 2.3 Moto del sistema nelltintorne di una posizione di equilitrio, 38 2.4 It caso di oscillaztoni disaccoppiate, 42 2,5 Il caso generale. : a4 2.S — Soluztont degti esercizt del capitolo 2, . 54 & Vettori @ matrict, 65 St Vettori, matrlet © determinantl; defin:atont e prime Proprieta, 65 $2 Sistemt di equaziont Uneari (richiamo detla teoria’. be $:3 Autovalort ¢i una mat-ice. Diagonaltzsaztone. 84 54 Forme quadratiche e forme hermitiane, Signifteato geometrico detla diagonatizzazione. Canatterizzazio- fe degli autovaiort tramte 1a propriet’ minimax, Teorema at Ritz. 14 3.5 Matrict come rappresentaziont di operator! lneart. Esempt: ‘Operatort di creazione e distr—-tuzione, Momentt angolart, 123 SS Soluztont degli eserctzt ce: capitoto 3. 148 aneo roam : : pag. Problema di Sturm Liouville. Aparato matemam+ tHeo della fisica_quantica (cenno). 60? Le funziont come elementt di uno spazio funzionate, 160 Operatort differenziali Lineart. 164 La notazione dt Diracs 10 Autovalori ed autofunztont di operator! differenziali lineart aur Autovalori ed autofunzioni delltoperatore s¢&+s), - Polinomt di Hermite, . 180 Comptetezza, Svituppo in serte ol autofunziont. “ Connessione con {1 formalismo delle matrict (a in= finite dimensioni), 198 Problemi dt Sturm-Liowille, Esempl (polinomi di Legendre e di Laguerre). 240 Apparat matematico della meccanica quantistica (cenno), ao 242 Valor medio dt una osservabile. Teorema di, : Hetsenberg. 245 Equazione stazionaria di Schroedinger (unidimen= sionale). Spettro discrete e continuo, : 231 Principio di Ritz. 280 Soluziont degl{ eserctzt del capttolo 4, : 267 . Serle © inteoralt di Fourler 220 Premessa. * 290° Serie di Fourier, Formula di Parseval, Forma trigo- nometrica e forma esponenziale. 2390 Convergenza della serie di Fourler. 11 teorema cl Fejéq It fenomeno di Gibbs, 297 Teorema di Riemann-Lebesgue. Rappresentazione inte~ grale oi Dirichlet per te somme parztall dl Fourier. Comportamente locale della serie dl Fourier. 305 La "funzione" delta di Dirac, ae Svituppo in serie di Fourfer di funztoni definite nell'in= tervallo aeae pe, a1. Integrale di Fourler. Formula di Parseval. Antitrasformata, 325 Esempt di trasformate di Fourter, 332 Proprieta della trasformata di Fourier (differenziazione, in~ fegrazione, convoluztone). * 335 Uso della trasformata di Fourter per risolvere equaziont dif- ferenzialt, 34a Soluztont degli eserctzi del capitolo 5. . ~ 3aT a 358 La furizione delt #8 e rappresentazionl esplicite. 338 La furzione theta; sve reiaztone con Ja delta, 306 Ter'vate Aalto faainnn aaten 372 7. Funzioni di Green. Trasformazione di equazioni differenziall in equa~ Ina Zioni integralt Tha re 18 14 7.8 7S Funzioni di Green di un operatore differenziale lineare, Equazioni differenziali lineari del prime ordine. Equaziont differenzialt Iineari del secondo ordine. Trasformazione di equazioni differenzialt in equaziont integralt. Compertamente asintotico della soluzione:di una equazione differenziale del secondo ordine: sfa— samenti, e approssimazione di Born per il loro calcolo. Soluzioni degli esercizi del capitolo 7. 8. Funzioni di vaniabile complessa. B.C et 8.2 8.5 a7 8.10 at as Premessa, Funzioni analitiche di variabile complessa, Funzioni analitiche di una variabile comptessa e funztont armeniche di due variabili reali. Rico- struzionie di una funzione analitica a partire datla sua parte reale o immaginaria. Integrazione nel campo complesso,Tearema di Cauchy. Rappresentazione integrale di Cauchy di una funzio-. ne analitica e delle sue derivate. Svi luppo in serie di Taylor. Continuazione analiti- ca, Funzioni monodrome e potidromes Funzioni monodrome etoro singolarita (poll @ -~ singolarit& essenztalt), Sviluppo in serie di Lau~ rent. Teorema det restduis Calcolo di integrali mediante {1 teorema def residuls Esempi, SingolaritA sul cammino di integraztone. Valor prin~ cipale (alla Cauchy) di un integrate impropric. Funziont analitiche polidrome e loro singolarita (punti di diramazione), Tagli e relative discontinuity super”, “ficie di Riemann. Esempt (loganitmo, potenza non intera). Altri esempi di integral effettuabili mediante esten~ sione nel piano complesso, Cousalit&: ed analiticita. Soluztont degli esercizi del capitele 8. ‘a77 377 879 385 290 394 399, 402 402 403 408, 413 423 428 489 482 492 499 1 0. 0-i/0/2-i/d;2-1 0, PREFAZIONE 0,0- Premessa Queste dispense ono state preparate per afutare gi! studenti @ seguire 11 mio corso di Metodi Matematici della Fisica e ad acquist- Fe col minimo sforzo le nozioni ivi impartite, $i pereld adottata una esposizione sempllee e plana, cercando ai evitare ognl difficotth e com Plicazione non essenziale, anche a scapito della completozea, Le dispense non sono state scritte per 1a piccola percentuale ai studenti “bravi", ma per il grosso degli studenti © specialmente per quelli la eul preparazione @ al di sotto della media, 0.1 + Notazio Le dispense sono suddivise in cepitoli e sezion, | per i qua- Ui si @ adottata una notazione decimale, Le formula (15) delle sezione 2.18 citata come (15) all'interno della sezione 2.1, come (1-15) Uinterno del capitolo 2, come (2, 1-15) altrove; etc. La indicazione $.1-12 in testa alla pagina indica che si tratta della dodicesima pagina della eezione 1, del capitol 3, 0.2- Esercizi M corso di Metodi Matematicl della Fisica ha per seopo di sviluppare Ya capacita di utilizere alcunt strumenti matematici, Questa capacita pud essere acquisita solo svolgendo esercizi, E' pertanto as- solutamente essenziale che gli studenti mettano alla prova ed esercitino Ge steesi, sia partecipando af settimanali compiti in classe, ela evol- gendo gli esereizi riportati al termine di clascuna,eezione di queste dispense (esclusi quelli contrassegnati da un asterisco, da considerar- sh facollativi), Le soluzioni della maggior parte di tall eserciz! sono anche riportate, al termine di ogni capitolo, ‘per permettere un con- ‘rolle, ma vanno consultate sole dopo aver rigolto fino in fondo, con securaterzae eicurezza, gli esercial stesal, 2 1001/1. 1-1 1, - LOSCILLATORE ARMONICO, EQUAZIONI DIFFERENZIALI LI- NEARI_A COEFFICIENT! COSTANTI, OSCILLAZIONI_LIBERE, . SMORZATE, FORZATE, RISONANZE. TRANSIENTI, EQUAZIONI DIFFERENZIALT LINEARI, ‘ 10-Premessa |, In questa capitolo discutiame 1a equazione differenaiale carat- teristica del'oscillatore armonico, # ne analizziamo le soluzioni, Accens - nlamo brevemente’ anche al caso pit generale di equazione differenziale lineare coefficienti costanti, Consideriamo infine {1 caso delle oscilla ziont smorzate € quello delle oscillazioni forzate, e il fenomeno connes= so detla risonanca, aA Poiché gli argomenti di questo capitolo dovrebbero essere gia noti da corsi precedenti, 1a loro trattazione & alquanto rapide, avendo come scope prevalente quello richlemare nozioni gi note, Nell'ultimo paragrafo riportiamo i principali risultati della tea idelle equazioni diiferenziali lineart, i,l- Lioscillatore armonico .Liequazione caratteristica dell'oscillatore armonico & 5 RG) = otalth=0 a) . Qui, e generelmente nel seguito, ii punto indica differenziazione rispet- to alle variabile t, La costante 9 ha evidentememe dimension t"}, e Prende 1 nome di pulsezione, 7 . La pit generale soluzione della eq.(1) st pud serivere ~ oo xlh= C cnlest) + § anlet) (22) . . oppure * . . . . oo xt) s A en (otee) , (2) : le dus espressiont essendo del tutto equivalenti con ro . @) . . = Aen, Ss-Aauy . . ft + Evatoit dette costanit Ce Sloppure Ae p) risultano fissatl una volta es-, Do arais Tene eendteloni —tniztatt , clot i valori della'x e della & adun |; 3 Lie Istente inlziale 1: «lt ea, xlb)ed , «@) In forma esplicita: Mh A= [és (6/7) , . (5a) Pen wl- ancl, [4/may] . (sb) N moto descritto dalla (2) 2 periodico, con frequenza ve Ze we . (6) TO ae E' anzi {1 pid semplice esempio di moto osctliatorio periodico, La soluzione (2) pud anche scriversi in forma esponenziale z= B, explivt)+ Buxpecot), (20) 1a condizione (B, \* = & @ cssendo necessaria e outficiente affinché 1a x(t) sta reale, Esercizi + Derivare le equeziont (5), 2, Inventare tre modelli fisici che danno origine all'equazione del moto Srmonice, esprimerc in elascun caso Ia frequenza del moto in fun- Fone delle grandezze fistehe caratieristiche di ciascun modello, ¢ valutare mamerfcamente 11 perfodo di oseillazione corrispondente ad ‘wna seelta ragionevole dei vatori ai tall grandezze fisiche, S. Eeprimere t parametri B, eB delle eg, (2c) tramite 4 parametri C ed § dellaea, (2a), © veriticare che la realtt al C ed § & nececca Fis ¢ sulliciente por Ja valtéita dette condiz one (1), St rieordi che txplia)ecer2 y same, ck = § [exp (od) + exp Gia] , Aan as p[eup (iz) - tepheay] 4 1.21 12+ Equazioni differenziali linearis a coeffictenti sestanti, La equazione dell'oscillatore armonico & un caso particolare i equazione differenziale Hineare a coefficient! costanti, La pid ge- nerale equazione di questo tipo si serive uv > & ePuyed , o A dove md iy a alt) xO (= Seal : @) Lioscillatore armonico @ caratterizzato da 2 N2; get, . ) Come & immediato verificare, una soluzione delle eq. (1) 2 data da elle A exp (al) “ Se a @ una Soluz:one della equazione elgebrica N 264a=0 . @ Se caso in cui questa equazione algebrica ammetta N soluzioni di- »N, la pid generate soluzione delle eq. (1) & 2O= 5 A explant) «i med stinte a, n= 1,2,, Le N costantl A. possono essere determinate se sono assegnate le condizionf iniziali, efoé se i valori della xe délle sue derivate x‘? Pern = 1,2,..., Nel sono aesegnat! ad un certo istante (iniziale) ty Si ricordi che le equazione algebrica (5) ammette al pit N Soluzion! distine, © che, se le costantl &, sono reall, queste s0- luztoni a) sono real: oppure compatono a coppie complesse coniu- gate (infatti se una a complessa @ soluzione delle (5), anche 1a com- Plessa coniugata a® & necessariamente soluzione, come si vede considerando la equ: fone complessa coniugata della (5)), Naturalmente se‘le N+1 costanti fy sono. reall, e le con- Gisfont inietali ono reali, 18 soluzione sl) della equazione differenzia. Ye (1) risutta anche reate (anche se 1e Fadiet a, non sono tutte reali!), In generale 1a parte reale delle ad’ origine ad andamenti esponenzia- li, Ja parte immaginaria ad andamenti oscillanti, La ‘soluzione 2 pu. ramente oscillente ge tutte le a, sono immaginarie Pure; altrimenti ge- Reralmente, per t—> , la soluztone tende a zero o diverge. Le so- Jwslonl sono periodiche se mitte Je a, sone immaginasie pure, ed inol- tre sono tutte fra loro commensurabili, cick se i rapport! a, /a,, fone tuNti sumerl ractonali, St roti che queste proprietd dipendone sole tals struttura della equasfone differensiale (2) (efot dai velori di e degli N+1 coeffictentt © 1 € non dalle condizioni iniziali. Ricordiamo infine che molte delle affermazioni di questo para~ €rafo Bono valide Purehé non si verificht il caso eccezionale che la equa vione algebrica (5) ammetta meno di N soluzioni distinte (owero, che due o pid delle N soluzioni &,. dete (5) coincidano fra oro). Esercizt 1, Serivere la soluzione della equazione differenziale Blt). 2elt)+ 40 alt)= oO, con condizioni inizialt x(o)z0, Z(o)e 10, Zf)=-40 , 2, Dimostrare tutte le affermazioni Contenute nel testo di questa sezione, XB, l. Quali dente affermazioni ed equazioni contenute in questa Sezione non sono pli valide se due o pita, eoincidono fra loro? E come vanno mocificate? 6 Ld 13+ La equazione differenziale lineare omogenea de} Secondo ordine a coetficienti costanti, Andamento escillante ed esponenziale della S0luzione, Studiamo pid in dettaglio i! caso N = 2 (equaztone ditferenzia- Je det secondo ordine): . e+ eel +g xlt)eo, Supponendo per semplicit& che i coefficient S,. slano reali, La equazione algebrice associata, ) : Q@sqgasasd , (2) Os asp , @) con seat 4, eens << ’ ®) 2 Be h-heed/ aed) | ©) 2 Brimo caso: & > O, Zrime caso: & > 0. Allora Q 2 reale (e per convenzione lo scegiiamo positive), Ta coluzione ha andamento esponenziale: x li)= exp (at) [B explpe)e B exec aal . (6) Per tte 1a x(t) diverge eeponenziaimente se o& > 8 , e sf annulla espa Benrisimente se & < — & — ; queste conclueton! cono indipendentt delle condiziont iniztali, Se tnvece — Bee O } 0 cala(se & 2), Quest stesei risultati si sarebbero potutd ottenere trasfor- mando 1a (1) in forma eanoniea, con Ja posizione x(t)= exp (xt) y(t), (a0) Infatti st ottiene altora per 1a y(t) 1a equazione differenciale §le- pyle, an ehe ammette 1a soluzione y= B exp (pI) + B exp(- Be). (a2) Naturalmente se p< O , invece delta (12) potremo scrivere ylé= Cealat) + S ou (at) a + (33) con GO dato dalla (7); laddove, se Ba O , chiarameme la g0- luzione dela (11) @ ylt)s AaBe , aa) Esercizi 4. Trovare in forma expiicita le soluzioni delle Seguenti equazion! differenziali, con le con- dizioni intziali indicate in ciaseun caso: 9 23m + xy + 19x) = 0, x(0)=0, £(0) = 5 ii) " » x(0)#2, X00) = 3 ii) " + x(0)=5, 50) = 9 i) FRU) - 80) + 39509) = 0, sl0e0. $0) vp) « + (0)=2, X0)= 3 vi) " + x(0)*5, £00) = 0 vi) 20) + 28(0) - axt) = 0, x(0)=0, S00) = 4 vill) " x(0)"4, &(0) = -2 ix) " x(0)=1, 30) = <3 x) " x(0)81, 80) © 4 wd) EG) + 28(1) + x19) = 0, *(0)=2, 30) = 21 xii) " + x{0}=0, (0) © a2 xiii) " + x(0)=1, 2(0) = -2 % Graficare eu carta milimetrata o qusdrettata le soluztont dell'eser- cizio Precedente, ¢ confrontare fra loro sia le soluziont della stes- Sa equazione con diverse condiziont al contorno, che le soluziont di equazioni diverse, 5+ Quali sono i possitiil comportamentt asintotict della x(t) se ath? =! possibile che sf verificht questa eventualta se GAO ?( ae 6 definiti dete eg, (4) @ (8), . 3 . 1,8-4/1.4-1 4. Studiare le piccole oseilaziont di un pendolo in un mezzo viscoso (schematizzando Lattrito come una forza di modulo proporzionale alla velocita), 14+ La equazione differenziale lineare del secondo ordine a coefficient! costanti non omogenea, ——e-=oemeent fostianti non omogenes, Finora abbiamy considerato equazfonl omogenee. Ora pas- siamo a studiare le equazione differenziale lineare del secondo ordine @ coefficienti costanti non omogenea, che scriviamo BPO +e +qxlt)s £(8), / a Al termine Fl si da SL nome di termine noto, Nel seguito supporre- mo sempre, per semplicita, che la funzione f(t) esistae sia finita per ogni t finito, La equazione (3.1), che si ottiene ponendo @ zero il termine roto nella (1), prende il nome di equazione omogenea associata, Prima di procedere oltre, conviene trasformare la (1) in for- ma canonica, ponendo x (b= expat) g(t) @) con . Ka, [ (2 £2) «@) come nella sezione precedente, Si ottiene allora per yl) ta equa- zione GO sye gO 8, con gis exp(-«!) £O/a ) © B definite, come net paragrafo precedente, da f (f-4600,) [A a). 6) " Yfeclle verificare che una soluzfone detla (4) @ data da y= ess *[eefewpiet empl aod} gt). ay Infatti, aingestnt sf ottiene ies ¢ far fonpL pce Tp exp Lp ce al ew 40 14-2 “(et noti che il termine ottenuto differenziando il limite Superiore di integrazione si annulia). Differenciando ancora vnionet " gl) 2Af4"fopl lee enplalt-e)}g(@) +9(1) Goa =P yltl}+a() (yy come volevast dimostrare, Ta soluztone pit generale della (4) ef ottiene aggiungendo alla (7) Ja pit generate soluzione detla equazione omogenea associats alla (4); YQ. B Y= o : . (29) BI infattl evidente che se ylt) & sctuztone dette (, y lt)~ Ye) @ ancora Soluzione della Stessa equazione (per verificare basta som~ mare Ja (4) © 1a (10)), Seriveremo dunque: 4! )= B exp (pt)+ B sep Ae) + ey [di Covel acted) ela (tej } gl), an e . Apparentemente guesta soluzione contime 3 costantt arbitra. rie (B,, Blet); ma a facite convincersi che Ye He sono solo 2 in. Spendenti, Infatti un camblamento &Eaat a Ey ecuivate ad aggiun. Bere alla soluzione i] pezzo py* {48 fesplecev}]- exelatehel tg (= t = B, exp (a+ B exp l-gt) “ = z B, = 2 (epy4 [4 oop pe] gh), “ £4 8 dunqve det tutto equivatente ad un cambiamento delle due costane "Bee BL, © precisamente alla aggiunta di 8, 2B, e Bla B, 4, Wet ene fm cut 8 ta negative, ¢ dunque & immaginario Piro, 18 solesione (11) & returalmente ancora valida; pud anctie esse- re riseritta in forma reate Ponendo, come al solito, Beta | . «ay wu 14-3 e scrivendo b ylll= Ceo Gt)+ Sanlobe at fe oem Leoleet] gle), (15) Combinando le formute (2), (5) e (11) ofS) possiamo in con- clusione serivere, per la pid generale soluzione dell equazione (1), x()= exp (wb) [8, exp (pb) + & exp Cpl + + @pay* fue fexplace-ei]-xplpe-el}- sexp[e(ee)] ple) oppure x (= wep (et) [C ca (te S oem (wh] + ype +(se,y4 fat! com foe] aephelt-e]] ft), cone, B edo) definitl dalle eg. (8), (6) e (14). : Le costanti Be B. 0 C ed S, vengono generalmente de- terminate dalle condizioni infziali ‘ x(t)ea, &(b)s & , (18) dopo che @ stato scelto, a prior! arbitrariamente, il valore della co- stante £ Una gcelta convenfeme & eet, - (a9) perché allora le costanti B, e B, oC ed S, risultano legate alle con- diztoni inizlall (18) delle semplici relazioni a= sxplat.)[B, enplek)+B exp (ple) (20a) bs caf opel.) [expel B exp(-til eon / As exp (et) [6 cor (ob) Sain (ob) ] so aun 12 144, bs caseteplih) ECan lol)eSenluts] , am, la cu: esplicita soluzione a B= @ey* [£4@-a)a] ap L (asp)tel - cea Be Gay Les (orale) expla], amy Cz ost [ea ens GE)- (4. see)nin (ole) taplea lesa) S= est[es & om (usted + (8 ae) os (orb) | expe eb) + (23b) Queste relazioni diventano particolarmente semplici se t,* 0, nel qual caso B, = @pyt [44 (b-2)a] ) (24a) « yt fe . (24b) Biz Gay* Ls (feu) a] , ovvero Cra , (25a) S*(b-oaYeo (250) Esercizi 1 Determinare per 1 > 0 1a funzione x( & ) definita dalla eq. ” differenziale , FE 6 2lt)4 xe lt)e 4 exp CL) © dalle condizioni sleontorns x(0)=0, £(o)= d. 13 1.4.5, 2. Ly funzione x(t) 2 definita dalla equazione differenziale % (6) +4 &(t)- Sx lb) = 18 exp 2) con condizioni al conterno xo)2a, zlojz 0, Determinare l'intervallo di valori di a per cul la x (t) per +30 cambia segno ; e, per a entro tale intervallo, determinare la funzione E(a), con E desinito da x (E) = 0, 3. Ottenere, dalla eqvaztone (16) © seguenti (o 1) e seguenti, le formule per il caso in cui B ‘ovvero e+} si annulla, clot per i caso in cui le due radici della equazione algebrica (3-2) coincidono; e verificare che danno la soluzione generale della equazione (1) nel caso in questione, 4, Determinare per t > 0 la funzione x(t) definita dalla equazione differenziale 22(t)+4alt)+d0x(= expCt)- exp C2t) con condizioni al contorno zilo)s0. Si annulla ono questa funzione per t >O? 5. Lafunzione s¢(E) @ definita dalla equazione differen- ziale Ba(t)+72(H)- Axlt)= 5-4 exp CA con condizioni al contorno xO\z0, £0)20'. E' possibile scegliere un valore positive della costante A, per cul le w(t) si annul pert > 07 8 La funatone a(t) 2 definita dalla equazione differenziale uw 1.4.6 eX (tle, clt)+cxlt)= Aa BE se G¥O. Dimostrare che, se &o, ew Elato : E" allora facile vedere che, per ogni soluzione x(t), esistono due soluzioni 4 e yf della equazfone orngenea associata, tali che Lion [zl()-9 ] =o, @ bec Line [=z®-y.W]= 0. «) = E' dunque possibile individuare una particolare soluzione x(t), ane ziché fissando il suo valore e quello della sua derivata per un certo vatore §, della variabile ¢, imponendo che essa coineida con una data soluzione della equazione omogenea per tp — od (oppure per E+ + ). Questo tipo di problema si presenta in molti casi di interesse fisico, Specialmente per valori det Parametri ¢,, % ¢ €4 tallche Ja soluzione delta equazione omogenea associata alla (1) ® oscillante (420 , cs/tg >O0 )mel qual caso il limite della x(#) per grandit generalmente non esiste (1a funzione oscilla), Figsiamo dunque Wattenzione sullequazione del moto armonico: X(t)4 ctalt)e g(t) . (5) ©’ suppontamo di voler determinare 1a soluzione di questa equazione ca- ratterizzata dalla condizone asintotica Gan, [2 [emtat)e Srinleti| te, wo be oe 20 1.6-2 E! facile verificare che questa soluzione @ data dalla formula xllle Cen (wt) + Som (wh) + £ + ext fae! ain [eu (E-t') ] lt), o 0 : Mintegrazione risultando convergente grazie alla ipotesi oe [ef aso , £>a. (8) buye 0 Se inoltre i [eg Wis 0, ’>o, ° S400 allora @ facile dimostrare che Linn fall) [elem fetle Som oti] }= 0, 20) bon 09 Claes! fat sen tt) g (0, (1a) “S's Stat (Ub colt) g(t). et Dimostrazione Dalle (7) € (12) segue we ' = (0)-[eleestot)a shednlebi] e- st [40 vinfeotei] g (4). Da questa segue . oo 7” . lll) [e estate Seen lab] | < est fat! lg @). Ma la condizione (8) implica che, per t suffictentemente grande, esisto- ne costami positive Aed £ tall che Igll < A pr@sey , £>0. Pertanto, per t sufficientemente grande, 21 16-3 foc (He [eleastetle Stoimlest 1 |< TA /Qeey] E%, 229 da cuf segue la (10), c.v.d. Esercizi 1, Dimostrare che la soluzione (7) della equazione differenziale (5) soddi- sfa alla condizione ‘(6). 2 Latunzione x(t) & soluzione della equazione differenziale (5), ed & caratterizzata dalla condizione asintolica Lim [x veep Giwt)] = 4, bare Caleolare la x(t} e valutarne andamento per b-»4e0 , 3. La funzione x(t) 2 soluzione della equazione éifferenziale (t+ Fat) = O(8) [axe Ct)- exp 6ae)] con O(t)=O pr E20 , Olt)=d pert>o, ed 2 caratterizzata dalla condia one asintotica fiw [elt)- em @bl=o. Ee co Calcolare 1a x Ct). 4, La funzione x(t) @ coluzione della equazione differenziale ZlE)+4ult= 16 O(tsT) O(GT-L, TO, con O(u)=O per 4<0,Olu)ed peruZd, ed 2 caratterizzata dalla condizione asintotica dine Prelty— ons (241 = O. Eas os [ ) x Celeolare ta x(E). ua x(t) continua? Bia lt) 2 Ei £(t) > 5. Lafunzione x (£) @ soluzione della equazione differenziale Blt)ectalt)= A exp Clyel) con 69 © yy reall, ed & caratterizzata dalla condizione 21 16-3 foc (He [eleastetle Stoimlest 1 |< TA /Qeey] E%, 229 da cuf segue la (10), c.v.d. Esercizi 1, Dimostrare che la soluzione (7) della equazione differenziale (5) soddi- sfa alla condizione ‘(6). 2 Latunzione x(t) & soluzione della equazione differenziale (5), ed & caratterizzata dalla condizione asintolica Lim [x veep Giwt)] = 4, bare Caleolare la x(t} e valutarne andamento per b-»4e0 , 3. La funzione x(t) 2 soluzione della equazione éifferenziale (t+ Fat) = O(8) [axe Ct)- exp 6ae)] con O(t)=O pr E20 , Olt)=d pert>o, ed 2 caratterizzata dalla condia one asintotica fiw [elt)- em @bl=o. Ee co Calcolare 1a x Ct). 4, La funzione x(t) @ coluzione della equazione differenziale ZlE)+4ult= 16 O(tsT) O(GT-L, TO, con O(u)=O per 4<0,Olu)ed peruZd, ed 2 caratterizzata dalla condizione asintotica dine Prelty— ons (241 = O. Eas os [ ) x Celeolare ta x(E). ua x(t) continua? Bia lt) 2 Ei £(t) > 5. Lafunzione x (£) @ soluzione della equazione differenziale Blt)ectalt)= A exp Clyel) con 69 © yy reall, ed & caratterizzata dalla condizione 23 122 Sepr t, <¢ E Ay (ty, ©) m4 con Ay As. A, costanti, Definizione: N funzioni 4n(€), definite in un certo intervallo tetgh, si dicono linearmente indipendenti se Ja identita n 2 Au eo . pud valere per ogni t neliintervallo di definizione, solo se tutte te costanti A, sono nulie, se AytO, m= 4,2, ++N) Sono N soluzioni linearmente in v. equazione- omog olyzione delta (2): (A. 22a piv. gener; ef costqatt iniztall (4), a B48 xt La soluzione genaraie a quanta egubatine ‘shen Ac¥ivere expliciramehie:, ale a wee £6 ak! Pale fey (ed Ra : 7c VLR t08 arch (SeEaeer/ecey © ie asotonte Qi pu essere ussata dalla gondicione™iniciale! Equaziont di seoonds' grad kigne i dHterensite xe 8 dl-aezondo erado; 25 1 %ed ig (e)4 C(t) ylt)= ¢ () a2) con C= solall) +4 [a /atils Sa] e. . l= [$846] ep ft [ae Lee /g(e)] } ary) z La soluzione generale della (12) pud essere seritta come Somma di una soluzione particolare y(#) della (12) e della soluzione generale della equazione omogenea 2 (t)+ C(t) 2(t)=0 as) associate alta (12), Si noti che le funzioni z(t) soluzioni di questa equazione hanno andamento esponenziale nelle zone incut C(t) ane gativo, andamento oscillante nelle zone in cui C(t) & positivo, St immagini di graficure una funzione 2(E) soluzione della (15), iabpesta reale, in ordinate, come funzione della variabile ¢, riportata in ascisea: Vandamento esponenziale @ caratterizzato dal fatto che la fonvessita del grafico @ rivolta verso Vasse delle ascisce (la funsione poerea a sfuggire" dall'asse delle ascisse); Vandamento osetite ae 2 invece caratterizzato dal fatto che la Soncavita del grafico é rivolta ene delle escisse (1a funzione “ritorna"' verso Masse delle a- Sciese), Questa osservazione elem entare & molto importante per capire quel che succede e merita riflessione, La soluzione generale della (15) & nota una volta note due soluztont Particolan 2,(t) e 2,(#) ), Unearmente indipendenti, dallk (15) stessa: FHA HA BW. 6) Se 2,() © 2. sono due soluziont della equazione omogenea (15), il loro wronsktano, defintto da Wee £0 20~ 200), - an 26, 17-5 @ una costante (questo teorema & di immediate ¢imostrazione: differene ziare la (17) e usare 1a (15) ), Come conseguenza di questo teorema, nota una Soluzione parti. colare ai) della (15), & possibile costruire esplicitamente unfaltra, soluzione 2, (¢) ~, ¢ dunque 12 soluzione generale (16), Infatti se z(t) & nota, ta (17) 8 una equazione di Brimo grado per la z, (L), © dunque pud essere risolta, Esplicitamente é BD amwe 20 [ae fiery? , ae & Inolire, note due soluzioni linearmente indipendentt z(t) ¢ 2(t) dette equazione omogenea (15), & possibile costruire la Pid gene Tale soluzione della equazione differenziale non omogenea (12), Esplicita Mente: . gl= Aya (+A @+ | & (19) 4 £ ' Naa] ge. +(%,) jp dt [2,2,0)- 202,06) gh) Dunque in generale una equszione differensiale Uneare del secon.” do ordine pud essere risolta esplicitamente (pio precisamente: espreesa, Seto formna ai integral), se & nota una soluzione Particolare della equa- lone omogenea associate, Uneare del secondo ordine non omogenta, non & invece generalmente, pos- sibile costruire né una Soluzione della equazione omogenea associata, né pao ebsere trastormata in ua equezione del Primo ordine, me non Unesre, con 13 posizione ult}= a(E/elt), (20) Infatti per ta Wl) Bt ottiene allora Ie equazione HK CW=0 , oo en

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