Immagino che sia il profumo del grano che sta maturando, il gusto del pane fragrante ci che riempie
il cuore, prima ancora dei
sensi, del contadino che sparge il grano nella terra, aperta in lungi solchi e bagnata dal suo sudore, oltre che dalla pioggia che il buon Dio manda per condividere le nostre fatiche e speranze e continuare cos oltre allopera della creazione - a noi ha affidato il compito di prolungarla e attuarla ogni giorno - anche quello della redenzione...dove, non meno che per la creazione, ci attende come suoi fattivi collaboratori, e instancabili. Un profumo e un gusto che possiamo legare alla virt della speranza, dono grande e dote indispensabile in questo e in ogni tempo Virt che non mancata certo neppure a Ges, anche quando compie gesti che potrebbero sembrare in contrasto netto e deciso con uno stile improntato alla misericordia a tutti i costi, del perdono fino allultimo istante, della ricerca in ogni posto della pecorella smarrita, della festa per il figlio che torna a casa Un Ges forte, deciso, severo, esigente, ma ancora ricco di speranza; altrimenti a cosa serve purificare il tempio se non ci aspettiamo che vi entrino uomini e donne nuovi, non mercanti che fanno il loro interesse, bens cercatori di Dio che anche in quel luogo sanno che possono incontrarlo, o almeno sentire uneco delle sue parole, trovare unorma lasciata dal Dio che si fa vicino, una traccia del suo passaggio nella nostra vita questa virt della speranza che anima anche il papa nellopera di purificare la Chiesa, puntando a coinvolgere altri, a condividere con loro il suo desiderio che il vangelo sia la sola regola che fa funzionare il lavoro di chi a servizio della Chiesa universale, di chi - come i cardinali - sa che non forma una casta, un cerchio magico, perch sono pastori che devono uscire a cercare la pecora smarrita e riposta allovile, uscire nelle periferie...e alcuni di loro vengono proprio dalle Chiese che vivono nelle periferie del mondo. Una bella speranza! Coraggio!