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la tua dolce risposta reiterando che muove cos lesta questa prora?
Il mare, dimmi, che fa?"
Seconda voce
"Come schiavo al cospetto del signore
sta immobile l'oceano e non respira;
il suo grande occhio luminoso mira
fsso la luna silenziosamente per conoscer la strada da seguire;
perch, quieto o infuriato, essa lo guida.
Vedi, fratello, vedi con che grazia
dall'alto essa lo guarda quasi rida."
Il marinaio caduto in letargo; perch il potere angelico fa
procedere la nave verso nord con una velocit che la vita
umana non pu sopportare.
Prima voce
"Ma perch sopra lui va cos lesta
la nave senza vento n corrente? "
Seconda voce
"L'aria dinanzi a lei tutta si fende
e dietro si richiude in un istante.
Vola, fratello, vola, alto, pi alto!
o giungeremo tardi e troppo stanchi:
perch la nave andr sempre pi lenta
allor che il marinaio si rinfranchi."
Il moto soprannaturale rallenta; il marinaio si sveglia e la sua
espiazione ricomincia.
Io mi svegliai, stavamo veleggiando
come a un vento propizio:
era notte, una notte calma, stando
la luna in alto; i morti erano insieme.
Stavano ritti, accolti sopra il ponte,
pronti per un ossario:
fissavano su me gli occhi di pietra
che nella luna avevano un divario.
Quella maledizione e quel terrore
ch'ebbero nella morte, sussisteva:
non potevo distogliere il mio cuore
n alzare gli occhi per una preghiera.
La maledizione finalmente espiata.
E ora l'incantesimo fu rotto:
anche una volta vidi il mare verde,
e guardai lontanissimo; ma poco
di quanto avevo visto ora m'apparve
com'uno per una deserta via
cammina inquieto d'orridi spaventi,
e una volta guardatosi alle spalle,
prosegue ma non volge pi la testa
perch sa che un terribile nemico
l'incalza da vicino e non s'arresta.
Ma un vento repentino m'invest,