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Lm
-----E
J
-------cal
Sia J che cal sono unit di misura di energia, sono la stessa variabile fisica.
La caloria alimentare indicata con Cal (oppure kcal) = 1000 cal
Quindi:
Lacaloria(opiccolacaloria,simbolocal)un'unitdimisuradell'energia,natainambitotermodinamico.Viene
comunementedefinitacomelaquantitdienergianecessariaperelevareda14,5a15,5Clatemperaturadiungrammo
diacquadistillatasituataalivellodelmare(pressionedi1atm).Esistonoperdiversevariantinelladefinizionedi
caloria,ciascunausataindeterminatiambitiscientificioingegneristici.Fareriferimentoalparagrafo"Varianti"peruna
spiegazionedettagliata.
InbiologiaeinnutrizionelagrandecaloriaocaloriaalimentarevieneindicataconCal(Cmaiuscola)okcaled
equivalea1000piccolecalorie,rappresentandopertantolaquantitdienergianecessariaperelevarediungradola
temperaturadiunchilogrammodiacquadistillata(equivalenteadunlitro)sitaalivellodelmare.Essautilizzataper
indicarel'apportoenergeticomediodiunqualsiasialimentoperunitdimassa(per1grammo,oper100grammidi
alimento).
Inaltreparole,ladeterminazionedell'apportocaloricodiunalimentofufattainriferimentoallozuccheropisemplice
innatura,cioilglucosio,chel'alimentodipifacileassimilazione.
Tenendocontocheungrammo(g)diglucosiosviluppa3,92grandicalorieocaloriealimentari(kcaloCal,appunto),un
grammodiproteinacirca4kcal,eungrammodilipidicirca9kcal,tuttiglialtrialimentisonorapportatiadessiper
calcolarneilloroapportoenergeticomedio.Oggigiornoquasituttiglialimentipossiedonounaprecisatabellasulla
confezione,conl'apportocaloricomedio,espressoinCal(conlaCmaiuscola)okcal,calcolataperporzionesingoladi
quell'alimentoe/operogni100gdiquell'alimento.Sebbeneilvaloreenergeticodiunalimentoeilconsumodienergia
durantel'attivitfisicavenganoancoraindicatispessoinCalokcal,ilSistemainternazionalediunitdimisuraadottail
Joule(simboloJ)alpostodellacaloria,eilkilojoule(simbolokJ)alpostodellagrandecaloria.
Conversione
1J=0,2388459cal
1cal=4,1867999409J
Conuncontenutodi9caloriepergrammo,ilgrassoilmacronutrientepidensodienergia.Ungrammodiproteine
contiene4calorie.
Risulta semplice calcolare quanto lavoro meccanico si pu svolgere, dopo lassunzione di 100g di
pasta, dividendo lapporto calorico di quel pasto per 4.
Per contro se conosco lentit di un lavoro meccanico, questo si pu trasformare in calorie e cos,
moltiplicando per 4 il numero trovato, si pu conoscere il fabbiosogno relativo di cibo per compiere
quel dato lavoro meccanico.
Un lavoro meccanico pu essere compiuto con una certa intensit ovvero ad una determinata
velocit, a seconda delle caratteristiche e dellet del soggetto. Se un soggetto non ha posto buone
basi per un corretto sviluppo muscolare, avr poca forza e poco fiato.
Se una persona chiede di svolgere un lavoro aerobico, bisogna essere in grado di capire quale entit
di lavoro ancora aerobica per quella persona.
Il fisiologo non esprime il lavoro (o lenergia data) ne in J, ne in kcal, bens in consumo di ossigeno.
Quindi VO2 esprime la quantit (volume) di ossigeno necessari per compiere un lavoro (quindi un
consumo, mentre se non ci fosse il puntino sulla V allora esprimerebbe un volume puro).
Il vero problema non lacidosi muscolare, ma la regolazione del pH a livello centrale. Luomo
un animale a pH regolato, quindi non importa se nello stomaco lambiente fortemente acido (pH
1) ma essenziale lequilibrio centrale. Se lacido lattico si accumula per troppo tempo, essendo
una molecola piccola, dopo un po entra in circolo causando labbassamento del pH in tutto
lorganismo. Ci sono dei chemocettori che rilevano questa alterazione, ma prima ancora che questo
accada (prima che lacido lattico formatosi inizi ad entrare in circolo) il muscolo produce crampi e
fatica, che inducono il soggetto a rallentare la corsa o a fermarsi. Alcuni atleti assumono sostanze
(dopanti) che impediscono loro di sentire crampi e fatica, rischiando alti livelli di acidosi,
recuperabili a fatica.
Lossigeno occorrente viene messo a disposizione dal sistema respiratorio, ovvero dal sistema
cardiocircolatorio, perch lO2 si lega allemoglobina e viene trasportato ai tessuti. Se viene a
mancare anche una sola parte dellossigeno occorrente, il ciclo di Krebs non viene attivato e viene
prodotto lattato (acido lattico).
Conoscendo il dispendio energetico di un determinato lavoro quindi possibile sapere qual il
fabbisogno di ossigeno, quindi si pu stabilire se un determinato lavoro o meno aerobico.
Bisogna conoscere i parametri che influiscono sullarrivo dellossigeno, cio quanto ossigeno pu
trasportare lapparato (respiratorio) cardiocircolatorio al minuto.
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Maggiore la VO2 (volume di ossigeno utilizzato) e maggiore il carico lavorativo.
Se da una condizione di riposo si passa repentinamente ad una condizione di lavoro intensivo (ad
es.: una corsa) a livello cellulare non c abbastanza ossigeno disponibile per attivare il ciclo di
Krebs in maniera corretta. Il sistema cardiocircolatorio ha bisogno di tempo per adeguarsi al nuovo
livello di lavoro: la risposta meccanica sale ad onda quadra, mentre la risposta metabolica impiega
3 minuti per arrivare a regime.
QuickTime e un
decompressore
sono necessari per visualizzare quest'immagine.
La fosfocreatina gi presente nel muscolo nel momento dello sforzo si scinde in creatina, fosfato
inorganico e 7 chilo calorie. Anche questo substrato interviene fino allarrivo da parte del sistema
cardiocircolatorio-respiratorio dellossigeno necessario. Nel muscolo la riserva di creatina 30
mM (27mM), quindi ridotta. N.B.: la quantit di fosfocreatina a disposizione delluomo maggiore
di quella a disposizione della donna, perch maggiore la massa muscolare, anche se per ogni fibra
muscolare la quantit a disposizione la stessa).
Uno sforzo che si esaurisce entro 3 minuti non attinger allossigeno che in grado di fornire il
sistema cardiocircolatorio-respiratorio, ma obbligato a sfruttare le riserve di fosfocreatina, quindi
chi compie sforzi massivi per pochi minuti deve avere unimportante massa muscolare (che
garantisce abbondante riserva di fosfocreatina). Questo un sistema a pronta cassa, ma le riserve
sono poche, potendo contarci per 6-7 secondi.
Uno sforzo protratto nel tempo sfrutta un adeguato sistema cardiocircolatorio-respiratorio, in grado
di fornire ossigeno per lungo tempo, quindi il sistema aerobico, che per ha bisogno di tempo per
entrare in piena efficienza e deve garantire costanza di prestazioni: quando calano le prestazioni del
sistema cardiocircolatorio-respiratorio si attinge al sistema lattacido che inizia a produrre acido
lattico, per cui non si pu produrre uno sforzo massimale per un tempo prolungato. Bisogna evitare
il massimo sforzo o limitarlo nel tempo, per dare allorganismo la possibilit di smaltire lacido
lattico in eccesso ritrasformandolo in piruvato.
Il sistema aerobico sfrutta solo carboidrati e grassi (lipidi), non le proteine (se non in casi
eccezionali).
Il sistema lattacido, in assenza di ossigeno disponibile, produce acido lattico e d energia
disponibile (ATP) al massimo per 1 secondo.
Riassumendo, ci sono 3 sistemi fisiologici per ricostituire lATP
1) Anaerobico alattacido (sistema della fosfocreatina)
2) Aerobico (utilizza grassi e carboidrati)
3) Anaerobico lattacido
Anaerobico = non occorre ossigeno
Alattacido = non produce acido lattico
Lattacido = produce acido lattico
Vedi diapositiva 20\52 di metabolismo_termoregolazione
Il sistema anaerobico alattacido (della fosfocreatina) il pi potente, produce fino a 60W\kg, ma si
esaurisce rapidamente, sempre in relazione alla massa muscolare del soggetto (linea rossa).
Il sistema lattacido (del lattato o acido lattico) di potenza intermedia, ma di tempo molto ridotto
(linea blu).
Il sistema aerobico (carboidrati e lipidi) il meno potente, ma dal punto di vista biochimico di
durata indefinita: teoricamente, finch la cellula riceve ossigeno, il ciclo di Krebs pu funzionare
indefinitamente. La fatica che si instaura in presenza di lavoro aerobico del 100% molto spesso
una fatica sinaptica (non biochimica).
Lefficienza contrasta con la durata.
Il quoziente respiratorio un paramentro (metabolico, non polmonare) che indica quale substrato
il soggetto sta ossidando. il rapporto tra CO2 prodotta e O2 consumato.
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QR = VCO2 \ VO2