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e cambiamenti climatici
mano che le riserve diventano pi diffcili, maggiori devono diventare gli inve-
stimenti a parit di quantitativi estratti; la produzione continua a crescere, ma
con un ritmo inferiore a quello precedente. Quando la diffcolt dellestrazione
rende il costo degli investimenti non pi accettabile economicamente, la produ-
zione raggiunge il suo massimo (il picco di Hubbert) e poi inizia a declinare fno
allesaurimento.
Il picco stato gi raggiunto, negli anni 70 dagli Stati Uniti (Texas), nei decenni
successivi da India, Cina, Gran Bretagna e nel 2001 dalla Norvegia (giacimenti
del Mare del Nord).
La maggior parte delle analisi, tenendo conto sia dei ritmi di consumo prevedibi-
li, sia del fatto che i 2/3 delle riserve operative sono detenuti dai Paesi del Golfo
Persico, fa presumere che il picco di Hubbert sar totalmente raggiunto entro i
prossimi anni, al pi tardi nel 2020.
Superato il picco, in presenza di una domanda sicuramente non calante, i prezzi
decolleranno vertiginosamente.
Se gi in questi decenni, lera del petrolio stata quella delle guerre per il suo
controllo, che cosa accadr allora? La competizione internazionale, gi eviden-
te per risorse che diventano sempre pi scarse, tender ad intensifcarsi e per
lEuropa che dipende per il 40% dei suoi consumi di energia dalle importazioni
i problemi di dipendenza energetica e di sicurezza di approvvigionamento non
potranno che acuirsi.
O
L
U
C
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(
0
9
L
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L
L
S
+
L
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)
-0
900 92o 9o0 97o 2000 202o 20o0 207o 200
30
20
0
0
80 LCL` ` 6- +L/S
80 LCL` ` o8 +L/S
Figura Curva di Hubbert
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progetto grafco: Francesco Maria Copernico
P
er assicurare le risorse di energia ed affrontare il problema dei cambiamenti
climatici necessaria una vera e propria strategia energetica, che sia in grado
di sostenere lo sviluppo economico sia nei Paesi Sviluppati che nei Paesi in Via
di Sviluppo.
La Commissione UE ha gi fssato importanti obiettivi da realizzare entro il 2020:
- risparmio del 20% denergia;
- riduzione del 20% delle emissioni di gas serra;
- copertura del 20% dei consumi energetici con Fonti Rinnovabili.
In questo cammino verso uno sviluppo pi sostenibile, le maggiori responsabi-
lit le hanno i governi, ma anche ai cittadini richiesto un grande salto culturale
nelle loro abitudini di consumo e nei loro stili di vita.
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progetto grafco: Francesco Maria Copernico
Sostenibilit: limportanza
del nostro contributo*
P
er raggiungere gli obiettivi di sostenibilit promossi dal Protocollo di Kyoto
necessario limpegno di tutti. Infatti sono soprattutto le nostre abitudini
quotidiane ad infuenzare maggiormente i consumi energetici.
Risparmiare energia signifca quindi ridurre limpatto che tutte le nostre attivit
hanno sullambiente: in azienda come a casa, quando ci laviamo, ci spostiamo o
lavoriamo, consumiamo energia e questo consumo ha un costo ambientale.
Le emissioni di CO
2
possono essere ridotte drasticamente, o azzerate, da noi
stessi attraverso semplici interventi di risparmio energetico, uso sostenibile di
materiali e politiche di mobilit sostenibile.
Q
uesto piccolo vademecum vuole essere un rapido promemoria su cosa pos-
siamo fare anche noi, come singoli individui, per un uso sostenibile delle
risorse, adottando una serie di accorgimenti per ridurre i consumi energetici,
con ricadute positive in primo luogo sulleconomia domestica, ma anche sul-
lambiente di lavoro e sulla qualit della nostra vita.
6.1. Comportamenti eco sostenibili
G
li edifci nei quali abitiamo e lavoriamo rappresentano oltre il 45% dei con-
sumi energetici, perci sono il terreno ideale per lapplicazione di interven-
ti di effcienza energetica. Di seguito sono forniti alcuni semplici consigli che,
se seguiti quotidianamente, possono aiutare a ridurre i consumi energetici e le
emissioni di CO
2
ad essi associate.
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6
* Questo capitolo tratto dal Vademecum
2-
progetto grafco: Francesco Maria Copernico
I 10 gesti da fare a lavoro...
. Sta;atc c otoco;atc sa su cata cc'ata c'c c'';osta.oc
otc cto, ;ouocco 'a acco'ta cotcto s;cca' ;c sta
;ac o sccc oo..c,
2. Sosttutc 'c ccc'c 'a;acc ac caccscc.a co 'a;acc a oasso
cosuo ,Co;attc 'uocscct, CL), o oa'ctc c;co'
tutt co.,
3. `o tcctc 'a;acc acccsc ut'ctc. `c 'oca' c ;assao o c''c
to'cttc accccctc 'c 'a;acc so'o cuaco c ccttactc cccssao,
-. u'tc co'actc ' a;;accc' c ''ua.oc. ;o'cc c uo s cc
;ostao cuccco o a' 20% 'a cuatta c 'ucc oa'ctc ccssa,
o. ,uaco ' sca'cacto c acccso tcctc 'c cstc c'usc cc ctatc c
co;c tcoso co oo' o tccc,
6. co'atc 'a tc;catua cc coc.oato atccco ua ccc.a
ta cstco cc tco o su;coc a o C,
7. Ltatc 'ccccsso sca'cacto cc 'oca' sc'caco 'a aca.oc so
'ac cctta ,tccc, ta;;ac''c, ctc.) c''c oc ;u ca'cc,
8. `oo'ta a'tcata. acottatc oca'ta c tas;oto a'tcatc ;c '
s;ostact casa'aoo ,ca ;oo', coc 'a cocsoc cc''auto co
a't co''c' c'c aotao c''a stcssa .oa). ,ucsta so'u.oc ;ccttc
c acc o't ata, sa tc ccooc c'c c soca'..a.oc,
9. `c''ut'..o c cs;ost c'cttc scc'ctc 'a oca'ta s;ao c cc
a cc ctatc 'o stacoy co''caco tutt ' a;;accc' ac ua ;csa
u't;'a c s;ccco 'tcuttoc cc''a ;csa cuaco o ' ut'..atc,
0. Usatc cocttactc 'aa coc.oata auto. s;cctc 'aa coc
.oata u ;o ;a c tcac ' ao, s;acctc caouatc c
'tcctc 'o soa'.o tcco caoso ;c 'a sa'utc.
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progetto grafco: Francesco Maria Copernico
... E a casa
. sca'catc 'a casa ac ua tc;catua o su;coc a 20 C c atc
sta''ac a'o'c tcostatc'c su tcoso. css cosctoo ua c
o'a.oc cc' ca'oc accuata o sta.a,
2. atc coto''ac ;coccactc 'a ca'caa. Ua co'a.oc ccctc
cc' oucatoc cucc cosu c 'c csso,
3. so'atc cassoctt cc' ao'o' c a;;'catc 'c ua.o a' ;o'o
cc''c cstc oco ca 'tac ' s;c casa cc ctac u ut'c
s;cco c cca,
-. /;;'catc a uoctt c 'aac c coccc o;ctto cc co'ato
c usso,
o. cctc 'a cocca a' oao c o 'ascatc scocc 'accua ut'ctc
,ac csc;o c'uccco ' uoctto ctc 'aatc cct),
6. co'atc ' tcostato cc''o sca'caoao su tc;catuc tcccc ,o
su;co a oo C) c o tcctc'o acccso sc o c atc u uso cotuo,
7. Scc'ctc c'cttococstc a oasso cosuo ,c'assc / o su;coc), c'c co
sctoo cosstct s;a ccctc cc ccooc c' 'uo ;coco,
8. Ut'..atc 'a 'aatcc so'o a ;co caco c sc'c.oatc tc;catuc oassc
;c ' 'aao ,-060 C),
9. /atc 'a 'aasto'c so'o a ;co caco , o 'aao cosu c
c'cttcta, c accua c c cctcso soo ' stcss c;ccctcctc ca'
caco) cc ctatc 'a asc c ascuatua,
0. `o 'ascatc 'c ;otc c oc c coc'ato a;ctc ;u cc' cccssa
o, soatc co'actc ' coc'atoc. uo stato c oa su;coc a
o u.oa ca so'atc c a auctac cosu.
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C O M M I S S I O N E N A Z I O N A L E I T A L I A N A
La Commissione Nazionale Italiana per lUNESCO stata istituita nel 1950 allo
scopo di favorire lattuazione e la diffusione in Italia dei programmi dellUNESCO.
La Commissione ha, tra le altre cose, il compito di fornire pareri e raccomanda-
zioni al Governo Italiano ed alle Pubbliche Amministrazioni in relazione ai
programmi UNESCO, coinvolgere la societ civile, scientifca e culturale del
Paese nelle iniziative dell Organizzazione e svolgere altre funzioni di collega-
mento tra lItalia e UNESCO.
Le Commissioni Nazionali, previste dallart. VII della Costituzione dellUNE-
SCO, sono presenti in tutti gli Stati membri. La loro istituzione a cura degli
Stati stessi.
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Testo a cura di Aurelio Angelini, Daniela Fiorentino, Gianni Mattioli,
Federica Rolle, Massimo Scalia
Copertina:
Foto di Amelia Pane www.ameliaps.com
Progetto grafco:
Skill Centro Studi e Servizi Professionali s.r.l., Colle Val dElsa (SI)
www.skillconsulting.com
Stampa:
Tipolitografa Trullo, Roma
Questa pubblicazione stata stampata su carta ecologica Fedrigoni freelife Satin
Si ringrazia il Gruppo Poste Italiane per il contributo
Roma, ottobre, 2007
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