Giornalista e politico, figlio del gioielliere Jacques Hebert.
Dal 1790 fu redattore di “Le père Duchesne”, giornale degli estremisti rivoluzionari. Nel 1792 partecipò alla caduta della monarchia nel ruolo di accusatore pubblico, e nel 1793, alla caduta dei girondini. Insieme ai suoi sostenitori, gli hébertisti, influenzò fortemente il club dei Cordiglieri e il Comune Insurrezionale. Denunciò la moderazione di Robespierre, che lo fece arrestare e giustiziare nel 1794.