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Capitolo 30 Vicinanza a mia moglie Nicole

Anche chi ha fatto del bene pu soffrire


Finch il bene che ha fatto non dar i
suoi frutti!

Dhammapada


Dovevo pensare a mia moglie, a darle lassistenza indispensabile che meritava.
Per fare ci era necessaria la mia vicinanza quasi costante, per dare sollievo alle pene che il male
sconosciuto pu provocare. Nicole era curata al meglio, la feci ricoverare nella migliore struttura
esistente ma questa infernale malattia, ancora sconosciuta, rimaneva incurabile, il ricovero, invece
di dare speranze di guarigione, peggiorava la situazione.
Andavo costantemente, giornalmente a visitarla, anche in luoghi molto lontani, la vedevo sempre
pi prostrata e senza volont di continuare quella vita di sofferenze, senza speranze di
miglioramento. Riuscivo a darle qualche speranza che anchio sapevo essere tenue, come un
lumicino prima di spegnersi definitivamente.
La conducevo a casa per starle accanto, giorno e notte, nonostante il vederla soffrire diventasse per
me unagonia insostenibile Ero incapace di farla rivivere come prima di questa situazione, che
ogni giorno diventava peggiore. Forse nel mio intimo mi sentivo responsabile, ma non trovavo
dentro di me quale fosse la responsabilit, mi sentivo incapace pure volendo ad ogni costo vedere
ritornare la vita dei momenti spensierati e felici.
Decisi che la mia presenza era lunica soluzione possibile, non per farla guarire, ma per vedere di
tanto in tanto riaffiorare il sorriso sulle sue labbra. Per questo sarei stato pronto a sacrificare la mia
vita. Non auguro a nessuno la vita che mia moglie ha trascorso.
Di notte si svegliava con incubi orribili piangendo e sentendo la sua testa distaccarsi dal tronco.
Mi spiegava i suoi incubi e ci che le succedeva; si sentiva sollevare in aria presa per i capelli, poi
vedeva mostruosit e si risvegliava terrorizzata. Io sempre vicino a lei cercavo di darle tutto il mio
calore umano e il conforto possibile, mi sentivo del tutto impotente e spesso perdevo la forza per
continuare a lottare contro lignoto.
Per fortuna questi momenti duravano poco. Poi la mia forza risorgeva in me, prendevo la croce
sulle mie spalle sperando di potere entrambi continuare a vivere.
Sentivo e sapevo che senza di me mia moglie, pure essendo religiosa, in un momento di solitudine
avrebbe da sola staccato la spina della vita o si sarebbe lasciata andare senza pi lottare. Visitai i
migliori specialisti, Neurologi, Psichiatri, visite a Santuari, tutto inutile, la malattia invisibile ed
irriconoscibile era incessantemente in agguato, unica risposta vaga fu: Sindrome dissociatif
chronique
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. Nessunaltra spiegazione o interpretazione. Ossia malattia sconosciuta negli effetti,
senza cure possibili, al di l di farmaci generici che aiutano a dormire, senza incidere sulla
improbabile guarigione.
Nicole viveva qualche periodo sereno, senza dolori e impressioni nefaste che la portavano ad urlare
di dolore e di orrore ogni notte, poi improvvisamente la ricaduta imprevedibile.
Fece tutti gli esami necessari, test con scanner ed apparecchiature moderne alla testa, al cervello,
tutto risultava normale e nessuna possibilit di potere decretare un motivo o una causa di quella
situazione. Tutti i Medici dicevano la stessa cosa, non una malattia qualcosa di indefinito che
la scienza non ancora riuscita a stabilire.
Lei era sempre stata la mia forza di vivere, il suo sorriso, la sua umanit verso tutti, la voglia di
vivere, la gioia di assaporare la vita e la felicit, tutto finito! Tutto spento come una lampadina

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Sindrome dissociativa cronica
spenta irreparabilmente per sempre! Dopo venti anni di sofferenza per lei e per me compresi che
questa malattia invisibile, come tante altre invalidanti, stata trascurata dalla ricerca e fa parte delle
malattie sconosciute, invalidanti.
Avevo guadagnato abbastanza per rimettermi in sesto, quindi sono stato in grado di fare delle
offerte per aiutare la ricerca scientifica su queste malattie inspiegabili e invalidanti. Non so quando
e come queste malattie, che non sono qualificate malattie perch sconosciute, potranno diventare
malattie con un nome preciso e soprattutto curabili con il progresso della scienza.
Credevo nelle cellule staminali, ma constato ogni giorno che dovranno trascorrere molti anni per
trovare una soluzione.
Il mio assillante pensiero
sapere che, quando avverr che
non ci sar pi, mia moglie,
nonostante abbia 24 anni meno
di me, non ce la far pi a
rimanere in quello stato. Lei mi
dice, con convinzione, che dopo
la mia sparizione mi seguir.
Cerco di infonderle coraggio, pur
sapendo che una battaglia
persa; le dico ricordati che la
vita non tua, quando non ci
sar pi dovrai rispettarla e
ancora Dio un giorno o laltro
potr darti la speranza e la forza
per lottare; la ricerca per trovare
una cura idonea potr ridarti la
vita e il sorriso con la forza
rinnovata e la volont di vivere.
Lei mi guarda con i suoi occhi ancora belli ma diventati perennemente tristi, rispondendomi prego
giorno e notte per te e per me, sono sempre pi stanca e priva di forze, quando partirai per me il
dolore sar immenso e senza di te accanto la mia vita sar definitivamente spenta.
Per questa ragione mi sono deciso, nonostante la stanchezza e i problemi fisici derivati dalla mia
et, di scrivere questo libro. Per donare i proventi presenti e futuri ricavabili dalla vendita di questo
libro alla ricerca nel campo delle malattie sconosciute e invalidanti.
Conosco per esperienza diretta le sofferenze delle persone colpite da queste malattie sconosciute.
Quando vado a Roma da mia figlia, trascorro molto tempo con cari amici, accanto a loro mi sento
rifiorire, sento che la vera amicizia possiede un dono inimmaginabile, quello di rendere felici
ognuno di noi. Senza vera amicizia la vita insulsa e molto triste. Lamicizia disinteressata dura
tutta la vita e riesce a rendere pi umani ogni sentimento ed emozione aiutandoci ad andare avanti
pi di quanto possiamo immaginare.
Da molti anni ormai sono preoccupato per Nicole. Un giorno sta bene, laltro, improvvisamente,
sta male. Le sue poche amicizie sono a Parigi e la lontananza crea problemi e fa dimenticare le
frequentazioni giovanili; specialmente per la donna le amicizie rimangono sempre nei ricordi dei
periodi felici della nostra infanzia. Con la situazione nella quale si trova Nicole, devo sopperire a
tutto, anche alle vecchie amicizie, e starle sempre vicino per poterla aiutare a superare momenti
veramente gravi e disumani.
Lei non ha mai dato peso al danaro, in 33 anni non mi ha mai chiesto nulla, le ho fatto regali che lei,
pure apprezzandone il pensiero, riteneva inutili dicendomi a cosa servono i regali , invece di farmi
regali aiuta le persone povere, Dio te ne render grazia.
Le davo retta, consapevole che questo concedeva a mia moglie felicit momentanea.

Nicole in Birmania in visita ad una scuola
Nicole sempre stata molto religiosa e prega ancora molto. Desiderava ardentemente recarsi in un
santuario in Bosnia. La condussi nel
Santuario di Medjugorje dove
losservavo prona davanti alla
Madonna, in alto su una collina dove
era penoso per lei recarsi in mia
compagnia. Si rivolgeva alla
Madonna rimanendo ore in ginocchio
chiedendo aiuto per me, per s e per
tutti gli altri ammalati. Mia moglie
non conosce il termine egoismo,
spesso mi dice io non sto bene e dei
soldi che guadagni con molti sacrifici
non ne faccio nulla e la mia risposta
sempre stata sai che per me
sempre stato cosi, non potr mai
cambiare, il lavoro nobilita luomo ed
una delle fonti di vita, lavorer
sempre fino a quando Dio mi
conceder di farlo.
Riuscivo a renderla felice facendo qualche viaggio in luoghi dove lindigenza regna su tutto.
Andammo anche in Birmania, le piacque molto, stava vicino alla miseria ed era felice quando
poteva regalare soldi, caramelle o altro ai bambini ed ai Monaci buddisti; scorgeva nei loro occhi
gioia e felicit che trasmettevano a lei stessa benessere e serenit. Fummo in altri luoghi: anche in
Egitto, era serena e felice quando poteva dare aiuto a persone povere, in quei luoghi la maggioranza
era in stato di miseria.
Mia moglie non dimentic mai le ingiustizie che avevo subito e le difficolt che colpirono entrambi
a causa di una sentenza ingiusta, ma non riusciva a capacitarsi di tanta malvagit e prevaricazione
terrena. Non per i denari che ci furono rubati senza potere ottenere giustizia, ma perch sapeva
che con parte di quei denari avremmo potuto aiutare molte persone indigenti.
Si rasserenava quando pensava che Dio ci venuto sempre incontro nei momenti cruciali per darci
il suo aiuto attraverso le persone che mi aiutarono a risollevarmi, credendo nella mia onest e
disponibilit ad accettare ogni tipo di lavoro pur di rialzarmi in piedi.
Questo esempio per tutti: con lonest di una vita intera si va avanti, con la disonest di un
momento la fiducia cessa e la vita dellindividuo, chiunque sia, finisce miseramente senza speranza
di ripresa.






Nicole in Birmania attorniata da bambini

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