Dovevo pensare a mia moglie, a darle lassistenza indispensabile che meritava. Per fare ci era necessaria la mia vicinanza quasi costante, per dare sollievo alle pene che il male sconosciuto pu provocare. Nicole era curata al meglio, la feci ricoverare nella migliore struttura esistente ma questa infernale malattia, ancora sconosciuta, rimaneva incurabile, il ricovero, invece di dare speranze di guarigione, peggiorava la situazione. Andavo costantemente, giornalmente a visitarla, anche in luoghi molto lontani, la vedevo sempre pi prostrata e senza volont di continuare quella vita di sofferenze, senza speranze di miglioramento. Riuscivo a darle qualche speranza che anchio sapevo essere tenue, come un lumicino prima di spegnersi definitivamente. La conducevo a casa per starle accanto, giorno e notte, nonostante il vederla soffrire diventasse per me unagonia insostenibile Ero incapace di farla rivivere come prima di questa situazione, che ogni giorno diventava peggiore. Forse nel mio intimo mi sentivo responsabile, ma non trovavo dentro di me quale fosse la responsabilit, mi sentivo incapace pure volendo ad ogni costo vedere ritornare la vita dei momenti spensierati e felici. Decisi che la mia presenza era lunica soluzione possibile, non per farla guarire, ma per vedere di tanto in tanto riaffiorare il sorriso sulle sue labbra. Per questo sarei stato pronto a sacrificare la mia vita. Non auguro a nessuno la vita che mia moglie ha trascorso. Di notte si svegliava con incubi orribili piangendo e sentendo la sua testa distaccarsi dal tronco. Mi spiegava i suoi incubi e ci che le succedeva; si sentiva sollevare in aria presa per i capelli, poi vedeva mostruosit e si risvegliava terrorizzata. Io sempre vicino a lei cercavo di darle tutto il mio calore umano e il conforto possibile, mi sentivo del tutto impotente e spesso perdevo la forza per continuare a lottare contro lignoto. Per fortuna questi momenti duravano poco. Poi la mia forza risorgeva in me, prendevo la croce sulle mie spalle sperando di potere entrambi continuare a vivere. Sentivo e sapevo che senza di me mia moglie, pure essendo religiosa, in un momento di solitudine avrebbe da sola staccato la spina della vita o si sarebbe lasciata andare senza pi lottare. Visitai i migliori specialisti, Neurologi, Psichiatri, visite a Santuari, tutto inutile, la malattia invisibile ed irriconoscibile era incessantemente in agguato, unica risposta vaga fu: Sindrome dissociatif chronique 1 . Nessunaltra spiegazione o interpretazione. Ossia malattia sconosciuta negli effetti, senza cure possibili, al di l di farmaci generici che aiutano a dormire, senza incidere sulla improbabile guarigione. Nicole viveva qualche periodo sereno, senza dolori e impressioni nefaste che la portavano ad urlare di dolore e di orrore ogni notte, poi improvvisamente la ricaduta imprevedibile. Fece tutti gli esami necessari, test con scanner ed apparecchiature moderne alla testa, al cervello, tutto risultava normale e nessuna possibilit di potere decretare un motivo o una causa di quella situazione. Tutti i Medici dicevano la stessa cosa, non una malattia qualcosa di indefinito che la scienza non ancora riuscita a stabilire. Lei era sempre stata la mia forza di vivere, il suo sorriso, la sua umanit verso tutti, la voglia di vivere, la gioia di assaporare la vita e la felicit, tutto finito! Tutto spento come una lampadina
1 Sindrome dissociativa cronica spenta irreparabilmente per sempre! Dopo venti anni di sofferenza per lei e per me compresi che questa malattia invisibile, come tante altre invalidanti, stata trascurata dalla ricerca e fa parte delle malattie sconosciute, invalidanti. Avevo guadagnato abbastanza per rimettermi in sesto, quindi sono stato in grado di fare delle offerte per aiutare la ricerca scientifica su queste malattie inspiegabili e invalidanti. Non so quando e come queste malattie, che non sono qualificate malattie perch sconosciute, potranno diventare malattie con un nome preciso e soprattutto curabili con il progresso della scienza. Credevo nelle cellule staminali, ma constato ogni giorno che dovranno trascorrere molti anni per trovare una soluzione. Il mio assillante pensiero sapere che, quando avverr che non ci sar pi, mia moglie, nonostante abbia 24 anni meno di me, non ce la far pi a rimanere in quello stato. Lei mi dice, con convinzione, che dopo la mia sparizione mi seguir. Cerco di infonderle coraggio, pur sapendo che una battaglia persa; le dico ricordati che la vita non tua, quando non ci sar pi dovrai rispettarla e ancora Dio un giorno o laltro potr darti la speranza e la forza per lottare; la ricerca per trovare una cura idonea potr ridarti la vita e il sorriso con la forza rinnovata e la volont di vivere. Lei mi guarda con i suoi occhi ancora belli ma diventati perennemente tristi, rispondendomi prego giorno e notte per te e per me, sono sempre pi stanca e priva di forze, quando partirai per me il dolore sar immenso e senza di te accanto la mia vita sar definitivamente spenta. Per questa ragione mi sono deciso, nonostante la stanchezza e i problemi fisici derivati dalla mia et, di scrivere questo libro. Per donare i proventi presenti e futuri ricavabili dalla vendita di questo libro alla ricerca nel campo delle malattie sconosciute e invalidanti. Conosco per esperienza diretta le sofferenze delle persone colpite da queste malattie sconosciute. Quando vado a Roma da mia figlia, trascorro molto tempo con cari amici, accanto a loro mi sento rifiorire, sento che la vera amicizia possiede un dono inimmaginabile, quello di rendere felici ognuno di noi. Senza vera amicizia la vita insulsa e molto triste. Lamicizia disinteressata dura tutta la vita e riesce a rendere pi umani ogni sentimento ed emozione aiutandoci ad andare avanti pi di quanto possiamo immaginare. Da molti anni ormai sono preoccupato per Nicole. Un giorno sta bene, laltro, improvvisamente, sta male. Le sue poche amicizie sono a Parigi e la lontananza crea problemi e fa dimenticare le frequentazioni giovanili; specialmente per la donna le amicizie rimangono sempre nei ricordi dei periodi felici della nostra infanzia. Con la situazione nella quale si trova Nicole, devo sopperire a tutto, anche alle vecchie amicizie, e starle sempre vicino per poterla aiutare a superare momenti veramente gravi e disumani. Lei non ha mai dato peso al danaro, in 33 anni non mi ha mai chiesto nulla, le ho fatto regali che lei, pure apprezzandone il pensiero, riteneva inutili dicendomi a cosa servono i regali , invece di farmi regali aiuta le persone povere, Dio te ne render grazia. Le davo retta, consapevole che questo concedeva a mia moglie felicit momentanea.
Nicole in Birmania in visita ad una scuola Nicole sempre stata molto religiosa e prega ancora molto. Desiderava ardentemente recarsi in un santuario in Bosnia. La condussi nel Santuario di Medjugorje dove losservavo prona davanti alla Madonna, in alto su una collina dove era penoso per lei recarsi in mia compagnia. Si rivolgeva alla Madonna rimanendo ore in ginocchio chiedendo aiuto per me, per s e per tutti gli altri ammalati. Mia moglie non conosce il termine egoismo, spesso mi dice io non sto bene e dei soldi che guadagni con molti sacrifici non ne faccio nulla e la mia risposta sempre stata sai che per me sempre stato cosi, non potr mai cambiare, il lavoro nobilita luomo ed una delle fonti di vita, lavorer sempre fino a quando Dio mi conceder di farlo. Riuscivo a renderla felice facendo qualche viaggio in luoghi dove lindigenza regna su tutto. Andammo anche in Birmania, le piacque molto, stava vicino alla miseria ed era felice quando poteva regalare soldi, caramelle o altro ai bambini ed ai Monaci buddisti; scorgeva nei loro occhi gioia e felicit che trasmettevano a lei stessa benessere e serenit. Fummo in altri luoghi: anche in Egitto, era serena e felice quando poteva dare aiuto a persone povere, in quei luoghi la maggioranza era in stato di miseria. Mia moglie non dimentic mai le ingiustizie che avevo subito e le difficolt che colpirono entrambi a causa di una sentenza ingiusta, ma non riusciva a capacitarsi di tanta malvagit e prevaricazione terrena. Non per i denari che ci furono rubati senza potere ottenere giustizia, ma perch sapeva che con parte di quei denari avremmo potuto aiutare molte persone indigenti. Si rasserenava quando pensava che Dio ci venuto sempre incontro nei momenti cruciali per darci il suo aiuto attraverso le persone che mi aiutarono a risollevarmi, credendo nella mia onest e disponibilit ad accettare ogni tipo di lavoro pur di rialzarmi in piedi. Questo esempio per tutti: con lonest di una vita intera si va avanti, con la disonest di un momento la fiducia cessa e la vita dellindividuo, chiunque sia, finisce miseramente senza speranza di ripresa.