Littitoto che l'editore Fazi ha lasciato in inglese: Full of life (L55 pagine, lire 25.00O). Chiss perch non si poteva dire "Pieno divita" o "Una vita piena" come d'altronde lo stesso editore suggerisce nel sottotitolo. Per il resto siamo davanti al miglior Fante, lo sceneggiatore italo-americano (origini molisane, 1909-1983) prediletto da Charles Bukowski. Una delle sue caratteristiche lo humour straordinario, un umorismo cos strettamente mescolato alla malinconia che non si sa mai se ridere o commuoversi alle situazioni che racconta. Qui la vicenda semplice: il protagonista (lo stesso John) abita con sua moslie, incinta, in una bella casetta di Los Angeles non lontano da Wilshire Boulevard. Un giorno si scopre che le termiti hanno corroso il pavimento di legno della cucina al punto da farlo sprofondare. Tragedia, malumori, accuse reciproche, preventivi da capogiro. Fino a quando, non ci si ricorda che ilvecchio padre del protagonista, solido abruzzese trapiantato in America, ha fatto per tutta la vita il muratore. cos che John raggiunge i suoi vecchi nel quieto rifugio di "Fl LL OF UFE" / Attorno a una casa da riparare si scatenano sentimenti e inglanni campagna che si sono fatti nei pressi di Sacramento e convince il padre a interuenire. ll succo del libro non nella trama ma nei rapporti che si creano tra i vecchi genitori italiani, il figlio americanizzato, la mogl ie Joyce, il bambino in arrivo, la casa da rimettere a posto. Una commedia di equivoci e di piccoli inganni quella che l'autore mette sotto i nostri occhi. Nei romanzi di Fante (questo usci nel 1952) nulla conta come la scrittura, le situazioni che la scrittura crea, i sentimenti che le situazioni suscitano. E tra tutti i sentimenti hanno spicco particolare quelli legati alla figura, amorosamente derisa, dell'eterna mamma italiana