DISPENSA 2014

MASTERING








NOZIONI DI BASE
EVOLUZIONE TECNOLOGICA
DESCRIZIONE DEI FORMATI DI MASTERING PER LA DUPLICAZIONE









Relatore:

ALBERTO CUTOLO

(Fonico di mastering residente presso Massive Arts Studios Milano)



E OPPORTUNO PRIMA DI TUTTO DARE UNA CORRETTA DEFINIZIONE DI COSA SIA UN
SUONO COSI COME NOI LO PERCEPIAMO: UN SUONO E UNA VIBRAZIONE
TRASMESSA ATTRAVERSO LARIA CHE CI CIRCONDA, E IN PRATICA UNA CONTINUA
VARIAZIONE IN AMPIEZZA (VOLUME) E FREQUENZA (TONO) DELLA PRESSIONE
ESERCITATA SUL NOSTRO TIMPANO.

REGISTRARE UN SUONO ANALOGICO SIGNIFICA TRADURRE QUESTA PRESSIONE IN
UN SEGNALE ELETTRICO (PER ESEMPIO ATTRAVERSO UN APPARATO TRASDUTTORE
COME UN MICROFONO)

DIGITALIZZARE UN SUONO SIGNIFICA INVECE TRASFORMARE UN SEGNALE
ANALOGICO IN UN FLUSSO DI CIFRE BINARIE CHE E PUR SEMPRE UN SEGNALE
ELETTRICO MA CON SOLO DUE LIVELLI DI TENSIONE: ALTA (0) O BASSA (1).

LA DIGITALIZZAZIONE E NOTA ANCHE COME QUANTIZZAZIONE E SI COMPONE DI
DUE DISTINTE FASI:

FASE 1: IL CAMPIONAMENTO DEL SEGNALE, OVVERO LA SUA MISURAZIONE AD
INTERVALLI DI TEMPO REGOLARI LA CUI CADENZA E NOTA COME
FREQUENZA DI CAMPIONAMENTO. QUESTA FASE VIENE ANCHE DEFINITA
PAM (PULSE AMPLITUDE MODULATION).

IL TEOREMA DI NYQUIST PREVEDE CHE PER RIPRODURRE IN MODO FEDELE LA FORMA
DONDA ORIGINARIA, LA FREQUENZA DI CAMPIONAMENTO DEBBA ESSERE ALMENO
IL DOPPIO DELLA FREQUENZA MASSIMA RAGGIUNTA DAL SEGNALE ANALOGICO.

E PER QUESTO MOTIVO CHE PER IL CD AUDIO VENNE CONCEPITA UNA FREQUENZA
DI CAMPIONAMENTO DI 44.100 CAMPIONI PER SECONDO.

CONSIDERATO CHE LORECCHIO UMANO PERCEPISCE FREQUENZE FINO A 20KHZ
SAREBBE IN VERITA BASTATA UNA FREQUENZA DI CAMPIONAMENTO DI 40.000
CAMPIONI PER SECONDO.

FASE 2: LA CODIFICA BINARIA CONSISTE INVECE NELLA TRADUZIONE DI OGNI
IMPULSO GENERATO DAL CAMPIONAMENTO (PAM) IN UN GRUPPO DI CIFRE
BINARIE CHE NE ESPRIME LAMPIEZZA E IL COLORE.
QUESTA FASE VIENE ANCHE DEFINITA PCM (PULSE CODE MODULATION).

IL NUMERO DI BIT UTILIZZATI IN QUESTA FASE DETERMINA LA GAMMA DINAMICA DEL
SUONO TRADOTTO, CIOE LA DIFFERENZA TRA IL MINIMO E IL MASSIMO LIVELLO DI
SUONO POSSIBILE.
LO SCARTO TRA 8, 16 E 24 BIT E DRAMMATICO:

8 BIT = 256 LIVELLI DI VOLUME POSSIBILI
16 BIT = 65536 LIVELLI DI VOLUME POSSIBILI
24 BIT = 16.777.216 LIVELLI DI VOLUME POSSIBILI

LO SCARTO FRA LEFFETTIVO SEGNALE ANALOGICO E LA CODIFICA IN BIT VIENE
CHIAMATO RUMORE DIGITALE ED OVVIAMENTE DIMINUISCE ALLAUMENTARE DEL
NUMERO DI BIT.

TENENDO PRESENTE CHE 8 BIT SONO UN BYT, CHE 1024 BYTE SONO UN KILOBYTE E
CHE 1024 KBYTE SONO UN MEGABYTE, POSSIAMO ANCHE CALCOLARE IL PESO
REALE DEI VARI FLUSSI DI SEGNALE AUDIO. UN CD AUDIO (44.100HZ 16BIT - STEREO)
PESA CIRCA 10 MEGA AL MINUTO.

IL CD AUDIO (CD-DA) VENNE PRESENTATO PER LA PRIMA VOLTA AD ATENE NEL 1982
MA LO STANDARD FU REALIZZATO DUE ANNI PRIMA DA PHILIPS E SONY E DESCRITTO
IN UN DOCUMENTO CONDIVISO CHIAMATO RED BOOK.

SECONDO LO STANDARD IL CD AUDIO PUO DURARE AL MASSIMO 74MINUTI (OGGI
QUASI 80), PUO OSPITARE AL MASSIMO 99 TRACCE INDICIZZATE CONTENENTI
OGNUNA AL MASSIMO 99 SOTTOINDICI ED OGNI TRACCIA NON PUO DURARE
MENO DI 4 SECONDI.

IL CD AUDIO (CD-DA) E IL FORMATO PIU SEMPLICE E QUINDI POSSIEDE
UNARCHITETTURA BASATA SU SOLO DUE LIVELLI:

IL LIVELLO 0 CHE DEFINISCE LA CODIFICA DEI DATI SULLA TRACCIA DEL CD,
QUINDI IL MODO SOSTANZIALMENTE IN CUI SONO SCRITTI I DATI (ALTERNANZA DI PIT
E LAND O MODULAZIONE 8 A 14)

IL LIVELLO 1 CHE DEFINISCE INVECE LE MODALITA DI INDIRIZZAMENTO DEI DATI E
LA STRUTTURA FISICA DEL SETTORE.

IL CD-DA UTILIZZA IL FORMATOMSF OVVERO MINUTI SECONDI FRAMES E SI
RIFERISCE SEMPRE AD UN TEMPO ASSOLUTO, CIOE AL TEMPO MISURATO SEMPRE
DALLINIZIO DEL DISCO, PER QUESTO I CD-DA SI SCRIVONO DEMPRE COL
PROTOCOLLO DAO (DISC AT ONCE), AL FINE DI PRESERVARE LASSOLUTA
INTEGRITA DEL TIME CODE.

IL PRIMO LETTORE DI CD AUDIO FU PRESENTATO DA SONY NEL 1983 ED INTEGRAVA
OVVIAMENTE UNA SEZIONE DI CONVERSIONE INTERNA IN MODO DA FORNIRE UNA
NORMALE USCITA DI LINEA ANALOGICA SBILANCIATA A -10db, FORMATO GIA
NOTO AGLI ACQUIRENTI DELLEPOCA PERCHE IN TUTTO UGUALE A QUELLA
PRESENTE SUI NORMALI PLAYER A CASSETTA O PIATTI PER LA LETTURA DEI VINILI.

E ASSOULUTAMENTE FONDAMENTALE FORNIRE ANCHE UNA VELOCE INFARINATURA
SUL SISTEMA DI DUPLICAZIONE INDUSTRIALE DEL COMPACT DISC IN MODO DA
CAPIRE IL PERCHE DELLA NASCITA DI UN SETTORE IMPORTANTE NELLA PRODUZIONE
MUSICALE COME QUELLO DEL MASTERING E NON DA MENO LA SUA EVOLUZIONE
NELLARCO DEI TEMPI.

LA PRIMA COSA DA CAPIRE E CHE UN PRODOTTO DESTINATO ALLA DUPLICAZIONE
IN SERIE DEVE ESSERE PER FORZA COMPATIBILE CON LE CARATTERISTICHE TECNICHE
E DI FORMATO IMPOSTE DALLA CATENA DI DUPLICAZIONE, UN FORMATO AUDIO
CERTIFICATO PER LA DUPLICAZIONE VIENE DETTO PRE-MASTER.

NEL 1982 LE TECNOLOGIE AUDIO DIGITALI DISPONIBILI ERANO DAVVERO MOLTO
LIMITATE E QUINDI SI DECISE DI SFRUTTARE UN SUPPORTO NATO PER IL MONDO
VIDEO (INNESCANDO COSI UN TREND CHE NON SI SAREBBE PiU ABBANDONATO
NEL CORSO DEGLI ANNI) CHE PRESENTAVA DELLE PECULIARITA ADATTABILI ALLE
ESIGENZE DEL MONDO AUDIO: STIAMO PARLANDO DELL U-MATIC, UNA
CASSETTA CON NASTRO DA ! DI POLLICE CHE VENIVA FONDAMENTALMENTE
USATA, FINO AD ALLORA, IN APPRICAZIONI BROADCAST.

IL PRIMO SISTEMA DI CODIFICA PCM SU U-MATIC E TARGATO SONY E RISALE AI
PRIMISSIMI ANNI 80, ERA CHIAMATO PCM 1600 ED USAVA COME OUTPUT UNA
SORTA DI SEGNALE VIDEO DETTO FORMATO 525/60 CHE POTEVA ESSERE
VIDEOREGISTRATO IN CELLE A QUADRATI VIBRANTI.LA FREQUENZA DI
CAMPIONAMENTO DEL CD ERA ASSOLUTAMENTE COMPATIBILE CON IL
SINCRONISMO ORIZZONTALE DELLU-MATIC (AZIMUT).

LA VELOCE EVOLUZIONE DEI SISTEMI PORTO PRIMA ALLA CREAZIONE DEL PCM1610
E POI DEL PCM 1630 CHE CONTINUARONO AD USARE LU-MATIC COME SUPPORTO
DI REGISTRAZIONE.

UNA POSTAZIONE COMPLETA DI ALLORA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PRE-MASTER
COMPRENDEVA: UN DAT DOTATO DI USCITA TIME CODE PER LACQUISIZIONE DEI
BRANI PROVENIENTI DALLO STUDIO DI REGISTRAZIONE, UNUNITA U-MATIC (IL
MIGLIORE ERA IL SONY DMR4000 MA ANCHE IL 2000 POTEVA ESSERE COMPATIBILE),
UNA CENTRALINA IN GRADO DI SERVOPILOTARE LE DUE MACCHINE ED EFFETTUARE
ANCHE DEI RUDIMENTALI CROSS-FADES, UNA UNITA PCM 1630 IN GRADO DI
CONVERTIRE IL FLUSSO DIGITALE PROVENIENTE DAL DAT IN UN FORMATO
COMPATIBILE CON LA SCRITTURA SU U-MATIC (525/60), UNA POSTAZIONE SEPARATA
(PQ CODE EDITOR PHILIPS LHH 3050) IN GRADO DI LEGGERE IN MODO MOLTO
PRECISO IL TIME CODE PRESENTE SULLU--MATIC E COMPILARE IL COSIDDETTO PQ
(IN DEFINITIVA IL CORRETTO POSIZIONAMENTO DELLE TRACCE) CHE VENIVA POI
REGISTRATO O IN TESTA O IN CODA ALLU-MATIC (A SECONDA DEGLI STANDARD) O
IN AMBEDUE LE LOCAZIONI.

DURANTE LA FASE DI REALIZZAZIONE VENIVA ANALIZZATO MINUTO PER MINUTO IL
MATERIALE SCRITTO SULLU-MATIC CALCOLANDO E STAMPANDO IL NUMERO DI
CRC (ERRORI DIGITALI) PRESENTI SUL NASTRO IN FASE DI SCRITTURA (UN BUON PRE-
MASTER POTEVA CONTENERE ANCHE 500 O 600 ERRORI IN 60 MINUTI DI MATERIALE
SENZA CHE SI CREASSERO PROBLEMI PARTICOLARI, MA QUESTO A PATTO CHE GLI
ERRORI FOSSERO BEN DISTRIBUITI LUNGO TUTTA LA DURATA DEL SUPPORTO E NON
CONDENSATI IN UN SINGOLO SECONDO).

VIENE QUINDI DA SE CHE LOPERAZIONE DI MASTERING ERA, ALMENO AI SUOI
ALBORI, ESCLUSIVAMENTE UNA CONVERSIONE SECONDO DETERMINATI STANDARD
DA UNA SERIE DI FORMATI (DAT, " DI POLLICE, # POLLICE), DI PER SE INCOMPATIBILI
CON LE ESIGENZE DELLE STAMPERIE, IN UN FORMATO NON SOLO COMPATIBILE MA
OLTRETUTTO CERTIFICATO.

FU SOLO IN UN SECONDO TEMPO CHE COMINCIARONO AD AFFACCIARSI SUL
MERCATO I PRIMI PROCESSORI DIGITALI IN GRADO DI INTERVENIRE SIA
SULLEQUALIZZAZIONE DI UNA FONTE CHE SUL SUO CONTENUTO DINAMICO
MEDIANTE COMPRESSORI E LIMITER (ES.: SONY SDP-1000).

FATTI QUESTI PRIMI PREAMBOLI, TORNIAMO ORA PER UN MOMENTO A COME
FISICAMENTE AVVENGA LA DUPLICAZIONE DI UN COMPACT-DISC.

FINO AD ORA ABBIAMO SEMPRE PARLATO DI PRE-MASTER PERCHE, AD ONOR DEL
VERO, IL MASTER UTILIZZATO PER LA DUPLICAZIONE IN SERIE VIENE CHIAMATO
GLASS-MASTER ED ALTRO NON E CHE UN DISCO DI VETRO RICOPERTO DI RESINA
FOTOSENSIBILE, LA QUAL RESINA VIENE SCAVATA IN PROSSIMITA DEI PIT
RIPRODUCENDO COSI SULLA SUPERFICIE DEL DISCO IL CODICE BINARIO DESTINATO
ALLA DUPLICAZIONE, QUESTA FASE VIENE DETTA INCISIONE DEI PIT ED E LA PRIMA
FASE DELLO SVILUPPO.

IL SUPPORTO COSI OTTENUTO VIENE BAGNATO CON UNA SOLUZIONE DI NITRATO
DARGENTO IN GRADO DI CONFERIRGLI CARATTERISTICHE METALLICHE NECESSARIE
PER LA FASE SUCCESSIVA.

SUCCESSIVAMENTE ATTRAVERSO UN BAGNO GALVANICO IL SUPPORTO COSI
OTTENUTO VIENE RICOPERTO DA UNO STRATO DI NICHEL CHE, UNA VOLTA
SEPARATO DIVENTA IL PRIMO STAMPATORE, NOTO ANCHE COME DISCO PADRE.

DAL DISCO PADRE SI CREA UN DISCO MADRE CHE VIENE PRODOTTO CON IL
SOLO SCOPO DI CREARE VARI DISCHI FIGLI NECESSARI PER LA DUPLICAZIONE.

PER STAMPARE E POSSIBILE USARE SIA IL DISCO PADRE CHE I DISCHI FIGLI.

IL COMPACT DISC CHE NOI CONOSCIAMO ALTRO NON E CHE UNO STRATO DI
POLICARBONATO CHE VIENE PRESSATO ALLO STATO FLUIDO E SUL QUALE VIENE
SUCCESSIVAMENTE APPLICATO UNO STRATO DI ALLUMINIO CHE NE FORNISCE LA
RIFLETTENZA OLTRE AL TIPICO COLORE ARGENTEO, ED UN SECONDO STRATO
SUPERIORE NOTO COME ETICHETTA.

E FACILE NOTARE LA SOMIGLIANZA TRA IL METODO UTILIZZATO PER REALIZZARE UN
GLASS-MASTER E QUELLO UTILIZZATO PER LA REALIZZAZIONE DI UNO STAMPATORE
PER VINILE, RICORDIAMO CHE NEL SECONDO CASO IL PROCEDIMENTO PREVEDE:

- LINCISIONE (TRANSFER) DI UN ACETATO VERGINE (LACCA VINILICA) MEDIANTE UN
TORNIO MECCANICO E SUCCESIVA INNAFFIATURA DI TALE ACETATO CON UNA
SOLUZIONE DI NITRATO DARGENTO AL FINE DI RENDERLO CONDUTTIVO.

- PRIMA FASE DELLO SVILUPPO GALVANICO E REALIZZAZIONE DI UN POSITIVO.

- SECONDA FASE DELLO SVILUPPO GALVANICO IN CUI SI OTTIENE UN NEGATIVO
IN NICHEL ASCOLTABILE (IL FAMOSO DISCO DI PLATINO).

- TERZA ED ULTIMA FASE DELLO SVILUPPO GALVANICO IN CUI SI OTTIENE INFINE LO
STAMPATORE.





OGNI MACCHINA PER LA STAMPA PRODUCE CIRCA 500 PEZZI OGNI ORA, QUINDI
UNA STAMPERIA E TANTO PIU PERFORMANTE QUANTE PIU MACCHINE PER LA
STAMPA (SCHIAVI) POSSIEDE.

DA OGNI STAMPATORE E POSSIBILE REALIZZARE FINO A CIRCA 15.000 COPIE,
DOPODICHE LUSURA RENDE IL SUPPORTO RISCHIOSO ED E DISCHI PRODOTTI
POSSONO RISULTARE ILLEGGIBILI.

E ANCHE BENE SAPERE CHE LA DUPLICAZIONE INDUSTRIALE MEDIANTE GLASS-
MASTER NON PRODUCE DELLE COPIE DEL CD ORIGINALE MA BENSI DEI CLONI
UGUALI IN TUTTO E PER TUTTO AL PRE-MASTER CD (PMCD), QUINDI OGNI COPIA CD
CHE NOI ACQUISTIAMO IN NEGOZIO E IN EFFETTI UN PRE-MASTER DOTATO DI
CODICE PQ E NON UNA COPIA CASALINGA DOTATA DI SEMPLICE TOC(TABLE OF
CONTENTS).

PER FINIRE RICORDIAMO CHE UN COMPACT DISC NON E ASSOLUTAMENTE UN
SUPPORTO ETERNO; SEBBENE IL LASER DI LETTURA DEGLI APPARATI CD NON
PROVOCHI USURA, SI STIMA UNA DURATA DEL SUPPORTO COMPRESA FRA 20 E 30
ANNI, DOPODICHE LO STRATO DI ALLUMINIO DECADE CHIMICAMENTE RENDENDO
IL SUPPORTO TEORICAMENTE ILLEGGIBILE.

COMPLETAMENTE DIVERSA E INVECE LA MODALITA DI SCRITTURA DI UN CD
REGISTRABILE O DI UN CD RISCRIVIBILE, ENTRAMBI I SUPPORTI DERIVANO IN MODO
ABBASTANZA DIRETTO DAI DISCHI MAGNETO-OTTICI CONCEPITI VERSO LA FINE
DEGLI ANNI 80.

I DISCHI MAGNETO-OTTICI VENIVANO COSI DEFINITI PERCHE AVEVANO APPUNTO
UNA PARTE MAGNETICA (LA REGISTRAZIONE) ED UNA PARTE OTTICA (LA LETTURA) E
DIFFERIVANO DAI CD-R IN QUANTO QUESTI SONO ESCLUSIVAMENTE OTTICI.

IL PRINCIPIO DI LAVORO SI BASAVA SULLA PRESENZA DI DUE DIVERSI LASER PIU UN
ELETTROMAGNETE:

UN LASER SI OCCUPAVA DI CONCENTRARE UN FASCIO IN UNAREA MOLTO
PICCOLA LUNGO LA TRACCIA DEL COMPACT DISC, IN MODO DA PORTARE LA
TEMPERATURA DI UN SOLO PUNTO OLTRE IL LIMITE DI FUSIONE (INTORNO AI 200 -
PUNTO DI CURIE).

MENTRE LELETTROMAGNETE SI OCCUPAVA DI INCIDERE, APPUNTO
MAGNETICAMENTE, I DATI NELLAREA ALLO STATO DI FUSIONE, IL SECONDO LASER SI
OCCUPAVA SOLO DELLA RILETTURA DEI DATI INCISI.

OVVIAMENTE LA SCARSA FORTUNA DEI DISCHI MAGNETO-OTTICI E DIPESA
FONDAMENTALMENTE DA DUE FATTORI: IL FATTO CHE IL DISCO REALIZZATO POTESSE
ESSERE LETTO SOLAMENTE DAI LETTORI DEDICATI DI SUPPORTI MAGNET- OTTICI ED IL
COSTO SOSTENUTO NON SOLO DI TALI LETTORI MA ANCHE DEI SUPPORTI VERGINI.

LUNICO SUPPORTO MAGNETO-OTTICO AD AVER OTTENUTO NEL CORSO DEGLI
ANNI UNA CERTA FORTUNA COMMERCIALE E STATO IL MINI DISC DELLA SONY NEL
FORMATO STEREO O MULTITRACCIA A 4 O 8 TRACCE. NON DIMENTICHIAMOCI
INOLTRE CHE SI TRATTAVA SEMPRE E COMUNQUE DI UN SUPPORTO MAGNETICO
CHE QUINDI POTEVA SUBIRE CANCELLAZIONI O PERDITA DI DATI IN PRESENZA DI UN
SUFFICENTEMENTE FORTE CAMPO MAGNETICO ESTERNO.

NEI COMPACT DISC REGISTRABILI (CD-R), LO STRATO MAGNETICO E SOSTITUITO DA
UNA PELLICOLA DI VERNICE ORGANICA CHE, UNA VOLTA INCISA NON PUO PIU
ESSERE MODIFICATA NE ALTERATA MAGNETICAMENTE, QUINDI NON SI TRATTA
ASSOLUTAMENTE DI UN SUPPORTO MAGNETICO.

UNA TECNOLOGIA MOLTO INTERESSANTE ED IBRIDA RISPETTO AL DISCO MAGNETO-
OTTICO ED AL CD REGISTRABILE E QUELLA DEI CD-RW, DETTI ANCHE RISCRIVIBILI:

QUESTI PARTICOLARI SUPPORTI SI BASANO SULLA SCOPERTA DI ALCUNI
COMPONENDI SOLIDI POLICRISTALLINI CHE STIMOLATI TERMICAMENTE HANNO LA
PROPRIETA DI PASSARE DALLO STATO CRISTALLINO ALLO STATO AMORFO E
VICEVERSA, QUINDI CON ADEGUATE STIMOLAZIONI POSSONO ESSERE INCISI PIU
VOLTE CANCELLATI, ANCHE IN QUESTO CASO NON SIAMO IN PRESENZA DI UN
SUPPORTO MAGNETICO.

ANCHE IN QUESTO CASO, LA SUPERFICIE DA SCRIVERE VIENE STIMOLATA CON UN
LASER CHE INNALZA LA TEMPERATURA OLTRE IL PUNTO DI FUSIONE (MOLTO PIU
ALTO CHE NEI DISCHI MAGNETO-OTTICI, INTORNO AI 600) TRASFORMANDO IL
PUNTO SOLLECITATO, CHE PRECEDENTEMENTE E RIFLETTENTE, IN AMORFO E, COSI
FACENDO, EMULANDO LA PRESENZA DI UN PIT MENTRE LA ZONA RIMASTA
RIFLETTENTE EMULA UN LAND

DATA LALTA TEMPERATURA DI LAVORO, TALE SUPPORTO POSSIEDE UNO STRATO IN
PIU, POSTO TRA IL MATERIALE POLICRISTALLINO ED IL POLICARBONATO, CHE FUNGE
DA ISOLANTE E DISSIPATORE DI CALORE.

I DISCHI CD-RW VENGONO DIFFICILMENTE LETTI SU LETTORI MOLTO VECCHI IN
QUANTO LA RIFLETTENZA GENERATA E MOLTO INFERIORE RISPETTO AI CD-R ED AI
CD-DA PRESSATI TRAMITE GLASS-MASTER.

PER RIFORMATTARE UN DISCO CD-RW, UN LASER BRUCIA LINTERA SUPERFICIE AD
UNA TEMPERATURA INFERIORE RISPETTO A QUELLA DI FUSIONE, INTORNO AI 200.



UNA VOLTA FATTA LUCE SULLE CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI FORMATI CD
ESISTENTI, E ORA DI AFFRONTARE UNA PROBLEMATICA INSITA NEL SISTEMA DI
RILETTURA DEI CD (SIA AUDIO CHE DATI):

NELLA RILETTURA UN FASCIO LASER VIENE PROIETTATO CONTRO LA SUPERFICIE DEL
CD, SI RIFLETTE CATTURANDO LINFORMAZIONE E CREANDO UN ANGOLO DETTO
ANGOLO DINCIDENZA E VIENE RICEVUTO DALLA TESTINA DI LETTURA







LANGOLO DI INCIDENZA PUO ESSERE MODIFICATO DA PARECCHIE VARIABILI
(OPACITA DELLA LENTE, TIPOLOGIA DEL POLIMERO USATO IN CASO DI CD-R O CD-
RW, SPESSORE DEL CD, DIFETTI DI STAMPA DEL CD VERGINE,..), E PER QUESTO
MOTIVO NON E ASSOLUTAMENTE CERTO CHE IL DATO SCRITTO SUL CD VENGA
RIACQUISITO IN TUTTA LA SUA INTEGRITA AL MOMENTO DI RILEGGERLO.

QUESTA PROBLEMATICA OVVIAMENTE E PRESENTE ANCHE QUANDO DA UN PMCD
REALIZZIAMO UN GLASS-MASTER

OVVIAMENTE SI METTE IN CONTO CHE UNA PARTE DI DIFETTI DIGITALI NELLA
RILETTURA DEI DATI SIANO INSITI NELLA TECNOLOGIA STESSA COSI COME LO
ERANO PER LA RILETTURA DA SUPPORTO U-MATIC DI CUI ABBIAMO ACCENNATO
ALLINIZIO DI QUESTA DISPENSA (LEGGERI DIFETTI DI TARATURA DELLAZIMUT, USURA
DEL NASTRO, OSCILLAZIONE MECCANICA DURANTE LA SCRITTURA E LA LETTURA,)
MA, RIMANENDO IN CERTI LIMITI STABILITI DI TOLLERANZA SONO UNANIMAMENTE
ACCETTATI.