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© Massimo Ghimmy
periodico mensile
Numero 31
Mercoledì 21
Marzo 2007
Identità mutanti
ed entità
cagionevoli
Parlare di avanguardie in poco più di
mezza pagina è impresa tanto ardua
quanto inutile.
Così come farlo in otto pagine otto risul-
terebbe quantomeno arrogante e preten-
zioso; ragion per cui, il succoso nume-
ro di kronstadt che vi imbratta le mani,
lungi dal voler risultare summa, pano-
ramica esaustiva di un’onda d’urto le cui
merda
conseguenze sgargianti ancora oggi si
possono intravedere nelle intercapedini
aperte dall’arte sulla quotidianità, risco-
pre il piacere sovversivo di stravolgere
la dogmaticità di una scaletta ordinata,
fatta di pagine uno e di pagine due, di
criteri organizzativi e perché no, di pun-
che artista
ti di virgole di delicati silenzi appesi alle
pendici di ciò che più ci garba…
In altre parole, se qualcuno o qualcosa
si sforzasse troppo di dissuadere sé stes-
so da qualsiasi pretesa di ovvietà senza
metterne in conto la necessità ed ancor
prima le inevitabili incongruenze…par-
ta dal presupposto che in questo nume-
ro milioni di anni di percorso evoluti-
vo verranno bellamente, candidamente
buttati nel cesso, accattivante sintesi
Perché l’avanguardia oggi tecnologica tra la fontana di Duchamp
ed il rifiuto postorganico di un paven-
La risposta alla domanda del titolo è pre- di degenerazione delle avanguardie, la dal fatto che sapeva dipingere come Raf- tato, oggettivamente pregnante ritorno
sto data: perchè veniamo da decenni di loro morte cerebrale, la loro soppravvi- faello. Perchè tenere di partenza la bar- all’umano.
tale riflusso morale, sociale, politico e venza parodistica in stato comatoso. Se ra più bassa? Si fa sempre in tempo a ri- In altre parole: come si svolge l’amore
intellettuale a livello collettivo che il ri- si vuole fare avanguardia oggi si deve toccarla al peggio. Ciò che più è inutile è tra persone intelligenti nel momento in
chiamo all’avanguardia non so se è più partire da una pietosa eutanasia di que- l’improvvisazione ingenua. Non innove- cui la tecnologia recluta interessi a ca-
una necessità o una speranza. Ma per sti ipercorpi vegetativi. È forse, questo, il rà un bel nulla. In secondo luogo, l’avan- saccio? Viviamo continuamente il depe-
parlare del senso dell’avanguardia nella primo gesto d’avanguardia oggi. guardia oggi sarà tale se saprà guarda- rimento di un’identità sempre meno sta-
conteporaneità dobbiamo subito sgom- Ma non basta solo questo. Ad esso si ac- re alla sua società, come fecero al loro bile, in cui viene meno il dogma (Dio,
brare il campo da un rischio: la ripetizio- compagnano altri due elementi. Il primo tempo le avanguardie storiche, indagar- mi riempie proprio la bocca…) dell’ana-
ne epigonale dei modelli avanguardistici è la riattualizzazione dello spirito inter- la nelle sue modalità di costituzione, in- tomia intesa come destino (se la gen-
del passato. Nulla farebbe più orrore ai pretativo, analitico, caustico, sovversivo, terrogarla sulle sue contraddizioni, sta- te riscoprisse Rettore, Freud verrebbe
padri nobili delle avanguardie novecen- parodistico, che è stato delle avanguar- narla nelle sue reticenze, spronarla nella cancellato con orrore da qualsiasi guida
tesche, se potessero venirne a conoscen- die storiche, rivolto su tutto, senza timo- sua coscienza e soprattutto penetrarne, Michelin), ma accarezziamo comunque
za, che vedere la loro opera divenire una ri reverenziali. Anche contro i venerati appropriarsi, storpiarne e trasfromar- la prospettiva seducente del transuma-
scolastica. Le avanguardie artistiche, let- maestri dell’avanguardia stessa per ciò ne le modalità comunicative attraverso nesimo luccicante bibbidi bobbidi bu…
terarie, filosofiche, politiche, tutto posso- che in essi, nel sentimento comune, è le quali si forma l’immaginario colletti- echi e ritorni?
no aver rappresentato eccetto il tentativo divenuto vuota maniera, design social- vo. Si tratterà di interpretare, di illumi- Probabilmente, anche se a ragion del
di fondare nuove, rigide scuole formali. mente accettato, mercato dell’arte. Una nare, di anticipare, se ne sarà capace, di vero, Marinetti concepiva la veloci-
Il manierismo avanguardista, la ripre- rivolta non ingenua, ma fondata sulla indirizzare le sue esigenze, che potreb- tà in termini di pochi chilometri orari,
sa pedissequa dei modelli, la trasforma- conoscenza approfondita, sulla prepara- bero anche prendere una direzione inat- Schwartzkogler si tagliò le palle duran-
zione della spinta sovversiva in retorica zione assidua, sull’abilità provata, per lo tesa, forse persino contraria alla retori- te la sua ultima performance (e non in
compositiva, della ricerca instancabile in meno come aspirazione di fondo. Picas- ca avanguardista. Se non saprà correre senso figurato, volià pourquoi fu la sua
effetto, la riduzione della novità in stile, so non ha forse decostruito la pittura ri- questo rischio, se non sarà questo, non ultima performance), ed Hermann Nit-
dello scandalo in senso comune, hanno nascimentale pezzo a pezzo, prospetti- sarà nulla. sch iniziò a confondere il recupero del
sempre rappresentato il massimo rischio va su prospettiva? Sì certo, ma a partire Matteo Canevari dionisiaco con un pruriginoso, subdolo
tentativo di sedurre l’industria delle car-
Quando l’avanguardia passa per il portafoglio, l’arte passa per lo scarico del cesso
L’arte contemporanea ed il pratico sistema per vendere a prezzi colossali “opere” realizzabili e concepibili da chiunque
“Sono convinto che le opere del- cato dell’arte sono stati consi- balsamato, opera di uno dei vi- tissime altre avanguardie (più tuali lo spettatore deve sentir-
l’avanguardia d’oggi siano il frut- derati, presentati e venduti per venti italiani attualmente più recenti il minimalismo e l’arte si da meno per preparazione
to avvelenato di un degrado spi- cifre alte o addirittura astrono- famosi. Il valore artistico che concettuale). Si rileva un com- e capacità? E il mito dell’ope-
rituale, con tutte le conseguenze miche (in milioni di dollari o fa di questi oggetti opere d’ar- portamento assurdo: quell’arte ra stessa deve essere preroga-
di una tragica perdita d’amore euro): te dal valore inestimabile sa- di rottura, provocatoria, che ir- tiva dell’artista, che dall’alto
per la vita”. - Animali o parti di essi conser- rebbe contenuto nel modo per- rompe con fare rivoluzionario della sua genialità si concede
Pietro Annigoni - pittore di fa- vati in formalina o impagliati. sonalizzato di presentarle o di e che in nome della libertà in- spiegando i meccanismi asso-
ma mondiale nato a Milano - Oggetti Ready-made di ogni rielaborarle e di installarle nel frange le regole, resta poi pre- lutamente suoi, personali, per
nel 1910 e scomparso a Firen- genere (un opera Ready made luogo dedito alla mostra o alla sentata, offerta e imposta (dai convincere del presunto valore
ze nel 1988. è per definizione un semplice performance. critici) con fare accademico e intrinseco dell’oggetto mostra-
oggetto di qualsiasi tipo, spesso Grazie a questa tendenza la formale, fino a soffocare altri to? Come non rendersi conto
Anche a causa del sensaziona- un articolo commerciale, quin- situazione è degenerata ne- tipi di arte che spesso non tro- che chiunque può approfitta-
lismo di cui si fa fregio l’attua- di precedentemente prodotto gli ultimi decenni, anche se vano più spazio. re di tale situazione (si ripen-
le sistema dell’informazione, il in serie, distribuito e vendu- l’avanguardismo è sempre sta- Ma perché elevare un’opera al- si agli esempi citati poche ri-
mondo dell’arte si sta trasfor- to, semplicemente estratto dal to protagonista del novecento. ternativa e alcune volte esa- ghe fa)?
mando in modo sempre più su contesto e presentato su un L’artista affermato e quotato geratamente provocatoria, o Si deve diffidare vivamente di
preoccupante. Da temere è in- piedistallo) sempre più raramente dimo- addirittura completamente chi vuole far credere che l’arte
fatti la corsa sfrenata verso la - Opere deperibili (con compo- stra capacità rare, uniche, per- gratuita, seguendo un ottica contemporanea permetta l’af-
bizzarria. La ricerca del “bel- nenti alimentari o comunque sonali, caratteristiche o co- accademica? Semplice: per i fermazione di autori dotati per
lo” tende sempre più a ridursi biologiche) munque lodevoli, ma il suo soldi. Per il denaro, per il cash il mero valore del proprio ope-
a ricerca dello “stupefacente”, - Opere dichiaratamente pro- gesto viene comunque vendu- flow. Per convincere ancora rato. Non esiste menzogna più
e ne consegue una drastica e dotte in serie da terzi (artisti to come genio; si accentua an- più a fondo il pubblico, che nel grave. Significherebbe rifiuta-
sfacciata caduta dei contenuti. anonimi pagati come operai) e cora di più la sua figura come frattempo è seriamente diso- re di vedere la fonte prima dei
Guardando all’attuale pano- solo successivamente firmate personaggio di spettacolo. È rientato e confuso sull’idea del problemi all’interno della con-
rama dell’arte, pare che abbia dall’autore in causa. l’avvento di quello che prima bello e completamente in ba- temporanea.
più successo l’artista che stu- Nel 2004 la famosa casa d’aste era l’espressionismo astratto, lìa di chi si propone di consi-
pisce, che gioca, che osa per il Sotheby’s ha battuto per l’informale, il DADA, la nostra- gliarlo. Nicola Zinni,
puro gusto di farlo, rispetto a 2.080.000 dollari un cavallo im- na arte povera insieme a tan- Perché nelle proposte concet- Enrico Bacciardi
quegli artisti che, oltre all’este-
tica, hanno in primis qualco-
sa da dire. Chi “muove le leve”
ed i soldi, nel settore dell’arte
contemporanea, vuole impor-
re un tipo di arte che per par
condicio dovrebbe essere sem-
plicemente tollerata e oggetti-
vamente etichettata per quel-
lo che è: un estremismo, che
in quanto tale spesso presen-
ta caratteristiche negative: (1)
estrema facilità di concepi-
mento, (2) facilità di realizza-
zione, (3) mancanza di conte-
nuti elevati. Per capirci: siamo
sicuri che solo un genio del-
la sensibilità artistica conce-
pirebbe certe opere? Si sappia
che, negli ultimi anni, nel mer-
nava
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eidraug
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1. Noi ci impegniamo rà mai vocaboli come ‘parto’, do avanguardista: Paul Jordan licata posizione di equilibri, *Vedi film Amici miei, regia di
esaltiamo il lato macchinico e ‘genesi’, ‘liberazione’ e qualun- Smith, scrittore e giornali- ineffabile o solo parzialmen- Mario Monicelli, Italia, 1975.
tecnetico dell’arte. que termine evochi immagi- sta statunitense, che nei pri-
2. Noi ci impegniamo ni “corporali” per descrivere la mi anni ‘20, sotto il nome di
a portare all’interno dell’arte propria attività. Pavel Jerdanowitch (perché
l’essenza dell’acciaio, del plexi- 11. L’artista deve mante- si sa, da sempre i nomi stra-
glas e in generale l’essenza di nere un controllo totale sul nieri fanno fico) diede vita
tutti i materiali privi di impli- momento creativo. al fittizio movimento disum-
cazione sentimentale. 12. L’artista deve osserva- brazionista, illuminata e per-
3. Noi neghiamo che il re, nel procedimento creati- fida manifestazione del nulla
‘sentimento’ sia un elemento vo, uno schema di lavoro fisso dietro cui spesso l’arte sem-
imprescindibile, essenziale e e routinario che non deve es- bra giustificare le sue carenze,
ineliminabile dell’arte. sere modificato fino al comple- con il beneplacito di chi sulla
4. Noi consideriamo le tamento della singola opera (o sua esaltazione ci guadagna e
emozioni (qualunque esse sia- ciclo di opere) a cui esso è de- non poco.
no) come il lato superficiale e stinato. Così, nel 1924, proprio l’opera
spurio dell’arte stessa. 13. Qualunque mutamen- Exaltation gettò il primo mat-
5. Noi ci impegniamo a to, per quanto piccolo, applica- tone di un edificio inesisten-
creare le nostre opere nel ri- to ad un’opera, ne genera una te, costituito da una serie di
spetto della totale assenza di nuova e completamente indi- improbabili, divertiti sgorbi,
coinvolgimento emotivo. pendente. che dietro la rappresentazio-
6. Noi ci impegniamo a 14. L’unica verità a cui ne dei criteri di rottura (non-
creare opere che non provo- l’artista deve tendere è la veri- ché la rottura dei criteri del-
chino alcun coinvolgimento tà anairhetica. la rappresentazione), iniziò a
emotivo in eventuali fruitori 15. L’artista non potrà in conclamare il viscido morbo
esterni. alcun modo rinnegare una
7. L’artista non si sentirà propria opera se non distrug-
sottocutaneo.
Per qualche mese la critica Joseph Cornell:
in alcun modo vincolato al si-
gnificato delle proprie creazio-
gendola.
16. L’eventuale distruzio-
americana si perse in mia-
golanti e sbrodolosi enco-
il precursore del cinema d’archivio
ni. ne dell’opera non genera la mi, individuando nelle ope- Nel dicembre del 1936 viene tosto del vederlo, dell’appro-
8. L’artista non si sentirà sua scomparsa se essa sia sta- re disumbrazioniste l’ultima e proiettato il primo e tuttora priarsi del film altrui. E questo
in alcun modo vincolato a for- ta fruita da altri che non l’arti- struggente incarnazione dello più noto film di Joseph Cor- gioiello di Cornell è appunto
nire spiegazioni in merito al si- sta stesso il quale, in tal caso, Zeitgeist. nell: “Rose Hobart”. L’evento un film di montaggio, plasma-
gnificato delle proprie creazio- ne rimane vincolato fino a suo Per qualche mese… fino a che avviene alla Galleria Julien to dalla decontestualizzazione
ni. decesso o a decesso degli even- lo stesso Smith/Jerdanowich Levy di New York, sede di mol- del film di serie b “East of Bor-
9. L’artista non utilizzerà tuali fruitori. non si rivolse al Los Ange- te serate avanguardiste, che al neo”. La pellicola viene tagliata
mai vocaboli come ‘idea’, ‘epi- 17. Qualunque regola non les Times, smascherando non tempo potevano vantare sulla e sono rimontati 19 minuti di
fania’, ‘ispirazione’ e qualun- scritta è a sua volta una regola tanto la sua stessa farsa, quan- commista presenza di nume- inquadrature esclusivamente
que termine evochi immagini se essa consente di allontanar- to la farsesca interpretazione rose personalità americane ed ritraenti la protagonista (che
metafisiche per descrivere la si emotivamente dal proprio che gli addetti ai lavori aveva- europee, in gran parte esuli è per l’appunto la diva mino-
propria attività. lavoro. no dato (complice qualche se- politici. Nell’occasione chi si re Rose Hobart), per cui cam-
10. L’artista non utilizze- Gli Asetticisti gnalazione illustre) dei suoi farà notare di più sarà senza po e controcampo ospitano la
dubbio Salvador Dalì che dopo stessa figura. Un filtro azzurro
pochi minuti dall’inizio della (davanti al proiettore) colora
proiezione tenterà di bloccar- l’immagine e il sonoro della
la accusando l’autore di aver- versione originale è sostitui-
gli rubato l’idea del film tra- to da canzoni di musica bra-
mite il subconscio e la lettura siliana. La pellicola è spesso
della mente. E Cornell, già no- rallentata e conserva tutti gli
to per la propria riservatezza, acciacchi dell’usura. L’opera
diverrà molto restio ad orga- d’arte si avvicina così al pro-
nizzare altre proiezioni delle prio carattere di evento, a di-
proprie opere per decenni. Di ventare immagine della pro-
fatto ci furono poi delle scu- pria proiezione. Ed inizia a
se e la spiegazione di Dalì del- riflettere sulla propria mate-
l’aver visto realizzata un’idea rialità. Così nel costituirsi di
che aveva pensato ma non an- un’ermeneutica propria, l’arte
cora formalizzato. Idea che cinematografica scopre che fa-
rappresenta in un certo sen- re un film sul cinema significa
so un superamento dell’espe- anche fare cinema con i film
rienza surrealista di Buñuel. (altrui). Con questa conquista
Difatti considerato il cinema trova risposta a quello che al
come privo della possibilità contempo si configura come il
di scrittura automatica, l’auto- più banale ed il più complesso
matismo si sposta negli occhi degli interrogativi: che cos’è il
dell’artista-spettatore. L’espe- cinema? Pellicola.
rienza pura diviene non tanto
quella del fare cinema, piut- Mauro Buzzi
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Picca pasta suchi assai
periodico mensile
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[...] Da lì all’eternità.
Storia di una passione
La deshumanizaciòn del arte
destinata a durare nel tempo
Ortega y Gasset è uno scrittore e filosofo spagnolo nato a Madrid nel 1883. Nel 1925 pubblica La deshumani-
zaciòn del arte, saggio fondamentale per lo sviluppo delle avanguardie spagnole. Nel manifesto l’autore pre-
Un palazzo rosso con delle uo- continuamente nella sua allu-
tende che l’uomo si lasci attraversare da nuove esperienze così che, cambiando il proprio pensiero, possa cam-
va giganti al posto dei merli cinata arte, rivisitato in mille
biare anche il modo di interpretare l’arte; arte che non deve puntare all’espressione dell’ “umano”, bensì deve
tutt’intorno e delle strane de- maniere, che sempre lasciano
esprimersi come puro gioco creativo.
corazioni tridimensionali dal- trapelare una mano affettuo-
Proponiamo qui alcuni frammenti dell’opera.
l’aspetto molliccio. “Cosa so- sa. Ma non c’è davvero tempo
Traduzione a cura di Sara Faggiano
no?” Domandai con la curiosità per le riflessioni: girato l’ango-
tipica dei bambini di cinque lo ci si trova davanti a un enor-
anni. “Sono le cacche di Dalì. me ritratto di Abramo Lincoln.
Lui la faceva nel vasino come Niente di eccezionale, ma ba-
En el vanguardismo espanol puede distinguirse una evolucion. Al te e poi le appiccicava qui”, fu sta avvicinarsi ed ecco che si
principio, domina efectivemente el juego, el optimismo ante la l’avanguardistica risposta che trasforma magicamente nel
modernidad. Poco a poco, hacia 1930, y tras el influjo decisivo del mi fece innamorare seduta corpo nudo di Gala, che guarda
Surrealismo, se pasa a un espiritu mas grave y hasta a certa angustia stante del pittore catalano. La il mare appoggiata a una fine-
o rebeldìa, precisamente ante los efectos “deshumanizantes” de la casa museo di Salvador Dalì a stra. La cosa più straordinaria
civilizacion moderna. (...) Figueras, in Catalogna, non è di tutte è il salotto, il cui pezzo
El arte joven contribuye también a que los – mejores – se conozcan certo un posto per soli appas- forte è il divano a forma di lab-
y reconozcan entre el gris de la muchedumbre y aprendan su sionati di storia dell’arte, ma bra sensuali: guardandoli at-
mision, que consiste en ser pocos y tener que combatir contra los somiglia piuttosto a un parco di traverso una lente, posta nella
muchos.(...) divertimenti, benché le attra- pancia di un cammello imbal-
Un cuadro, una poesia donde no quedase resto alguno de las formas zioni siano firmate da uno dei samato, quei mobili diventano
vividas serian inteligibles, es decir, no serian nada, como nada più grandi geni del Novecento. il volto dell’attrice Mae West.
seria un discurso donde a cada palabra se le hubiese extirpado su Sotto un’avveniristica cupola E poi gli elefanti dalle gambe
significado habitual.(...) di vetro, una cadillac nera so- scheletriche, gli orologi molli,
Se dira quel el arte nuevo no ha producido hasta ahora nada que vrastata da una barca sospesa Gala madonna e Gala geome-
merezca la pena, y yo ando muy cerca de pensar lo mismo. De las nell’aria. Rimango colpita da trica, gli autoritratti, le formi-
obras jovenes he procurado extraer su intencion, que es lo jugoso, una scultura di espadrillas, le che, le forcelle, gli oggetti paz-
y me he despreocupado de su realizacion. celebri calzature spagnole che zi, le cacche, i metadipinti, le
avevo scoperto proprio in quei illusioni ottiche… Dalì era pro-
giorni: evidentemente anche prio un mago! E se mi sono di-
Dalì ne era estimatore! Nelle vertita così tanto a vedere la
gallerie, ritratti curiosi, colo- sua casa museo, vuol dire che
Nell’avanguardia spagnola si può distinguere un’evoluzione. Al- rati, divertenti: ovunque vol- sotto sotto era un bambino an-
l’inizio, domina effettivamente il gioco, l’ottimismo davanti alla ti che si sciolgono e l’ossessio- che lui.
modernità. Poi a poco a poco, verso il 1930, dietro l’influsso deci- ne alimentare per il pane e le Kamo
sivo del Surrealismo, si passa ad uno spirito più affannoso fino ad uova. Forse non gli davano ab- Per informazioni,
una certa angoscia o ribellione, precisamente di fronte agli effetti bastanza da mangiare? Que- www.salvador-dalì.org.
“disumanizzanti” della civiltà moderna. (…) sto Dalì è un tipo strano ma
L’arte giovane contribuisce anche a fare in modo che i migliori si sa il fatto suo, mi viene
conoscano e riconoscano nel grigio della folla e apprendano la lo- da pensare quando mi
ro missione, che consiste nell’essere pochi e nel dover combattere trovo davanti a due
contro i molti. (…) sconvolgenti nature
Un quadro, una poesia dove non rimane niente delle forme vivi- morte: non sono al-
de sarà intellegibile, ciò significa, non sarà niente, come niente sa- tro che cestini di pa-
rebbe un discorso dove a ciascuna parola le si togliesse il significa- ne ma dotati di una
to comune. (…) plasticità che non
Si dirà che l’arte nuova fino ad ora non ha prodotto niente di signi- avrei ritrovato in
ficativo, ed io sono vicino a pensare la stessa cosa. Dalle opere gio- nessun altra opera. E
vani ho cercato di estratte la loro intenzione, che è la parte diver- doveva volere dav-
tente, e non mi sono preoccupato della loro realizzazione. vero molto bene
alla moglie Gala,
dal momento che
il suo volto ricorre
Digit@l point
co povero ed eterogeneo, ca- so una comicità raffinata ma ra, la si poteva scoprire mesco-
salinghe, impiegati e commer- popolare, come quella di Char- lata alla chiacchiera di perife-
cianti. lot o di Buster Keaton, il comi- ria. Il pubblico impegnato, che
Tutti applaudono all’entrata co propone discorsi a vanvera si appiglia a tutto ciò che c’è di
dell’irriverente ed allampana- e si appiglia a cavilli inesisten- engagè, vede in questo artista
to Karl Valentin. Egli recita in
dialetto bavarese con accen-
ti e nevrotici, esasperando l’im-
mancabile spalla Liesl Karlsta-
un precursore del teatro del-
l’assurdo. Ma la sua non è una
RILEGATURA TESI DI LAUREA
tuate caratterizzazioni dei per-
sonaggi periferici e rozzi, ina-
dt, sua allieva e collaboratrice
anche nella scrittura di copio-
trasposizione teatrale di una fi-
losofia, né un dolore non dolo- STAMPA DIGITALE
deguati come tutte le cose. Il ni per i loro numerosi corto- re trasposto nella depressione.
@
rapporto straniato con la pa- metraggi. I suoi Sketches sono Non cerca neanche una circo-
rola si trasferisce anche sugli una sfilata di azioni fallite ed larità per spiegare un’angoscia via S. Agostino n.4
oggetti, inadeguati anch’essi interrotte, l’epopea dell’inetto. che parte dal nulla e lì ritorna.
come gli uomini. Sul palcosce- Il mondo di Valentin è la città Valentin non rappresenta una
27100 PAVIA
nico fatto di una pedana di le- di provincia, rigurgitante uo- realtà statica, ma un continuo Tel. 0382.309568
gno si apre la scena. mini avvolti in un torpore de- sforzo dell’uomo. Egli trasfor- info@digitalcentersrl.it
In un salotto piccolo borghese, mente, in un formicaio in cui ma tutto in magia. La città e
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Kronstadt: un cazzaro è per sempre periodico mensile
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retroguardie... Mercoledì 21
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te il frutto della sua fatica pla- mento dell’uomo di neve da ma?” novero delle novità contingen-
smatica delle ultime ore pre- lei medesima ordito a mano Lì, nuda e accesa, la Ester rice- ti un’immanente indole squa-
cedenti. In piedi in mezzo alla coll’arte dell’artista e della zi- Si sorbirono un vette il freddo caldo abbraccio glifera di lui stesso: la trenta-
breve corte stolido nella neve tella, novella geppetta, zufo- pappone a tar- dell’uomo di neve, e vice ver- settegradialità della bella non
stava un uomo di neve model- lando un motivetto kitsch e get tardonubilia- sa. Calda, accesa, stupenda, il s’addice alla candida bestia:
lato punto male giudicò dalle decidendo sul daffarsi. Il re ma la forte Ester crine rosso sparso sul guancia- che squaglia liquefa un viso di
gelonate mani rosse di freddo cielo iniziava a co- non sentì la necessità le e il viso rosso di vino rosso e cera e lacrima da capo a pie-
della rossa Ester. Aveva un ché gliere l’iniziativa di d’innaffiare seppur com- di ipotermia addominale men- di prima di svanire irrorando
di melodrammatico colla sua varare il virare da prensive clavicole di ne- tre il partner pompava cingen- la furia rossa, che placida s’ad-
postura nevischiosa e molle e un cinereo ceruleo ve, zigzagarono garruli pei dola di ghiaccio di dentro e di dorme,
Ester non mancò di esternare a un indefinito in- viali alberati e morti, amoreg- fuori deliziosamente la rossa dea amante amica madre mor-
la mancanza a manca di arto daco indimentico giarono adolescenzialmente rideva della condensa inver- te prima vera.
sinistro, rapidamente giustap- del mauve, appro- dietro discreti pioppi, con ir- nale dei suoi aneliti al cazzo di
posto al posto giusto. vando l’apparizione di a l t e r i ritegna della rossa nei frizzi e neve mentre stringeva le co-
astri infranembici, quando da nelle risa, lasciva e lazzosa, fi- sce cianotiche e barbolanti ai NKB