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Gianfranco Ravasi IL RACCONTO DELLA BIBBIA SAN FAQLO Giosue 1 successore di Mosé nel guidare Israele all’interno della terra pro- messa, Giosué (in ebraico “il Signore salva”), da il nome a questo ibro che apre la serie dei cosiddetti “libri storici” dell’Antico Te- stamento. Molti studiosi sono convinti che quest'opera, come quel- le che seguiranno, é@ frutto di una specie di “scuola”, cioé di un particolare ambito religioso e letterario definito convenzionalmen- te come deuteronomistico. Sarebbe, quindi, da ricondurre alla stes- sa sorgente da cui é nato il Deuteronomio che abbiamo appena let- to, sia pure con particolari caratteristiche e specificita. Questa scuola avrebbe operato dal regno di Giosia (fine VII secolo a.C.) sino al momento della distruzione di Gerusalemme e l’inizio dell’esi- lio (VI secolo a.C.). Il libro di Giosué si svolge nettamente in due tappe. Nella prima — che occupa i capitoli 1-12 — si descrive la conquista della terra di Canaan da parte di Israele. E un atto dipinto spesso con colori epi- ci e trionfali (si pensi solo al celebre episodio delle mura di Geri- co oa quello della battaglia di Gabaon con il grido: «O sole, ferma- tisu Gabaon»). I dati storici, che pure non mancano, sono sottopo- sti a una rielaborazione di tipo religioso. La visione generale & quella di un popolo compatto che conquista tutta la terra di Cana- an in una operazione militare costante e continua. In realta, nel testo stesso si hanno tracce di una conquista pid complessa e lenta, variamente interpretata dagli studiosi. Essa comprende anche sconfitte e alleanze (si pensi a quella con gli abitanti di Gabaon) e lascia spazi liberi che verranno colmati so- lo pit tardi. La seconda tappa — che occupa i capitoli 13-24 - com- prende invece l’atto di ripartizione del territorio conquistato tra le varie tribt e si conclude con la solenne assemblea di Sichem, nel centro della terra promessa, ove tutto il popolo rinnova ufficial- mente la sua alleanza con il Signore. Da quel momento inizia la sto- ria di Israele nella terra promessa. 1 preparativi conquista della terra Ppromessa Giosue Il libro di Giosué si apre con un solenne discorso che il Signo- re indirizza al prota- gonista. F quasi un di- scorso di investitura che delinea il compito di Giosua: «condurre il popolo al possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare lo- ro». E la terra @ descritta nei suoi confini ideali, quelli del- Yepoca salomonica (X secolo a.C.), dal deserto meridionale alla catena settentrionale del Libano, dall’area orientale con- finante con la Mesopotamia, la terra dell’Eufrate, fino al Medi- terraneo a occidente. E un ter- ritorio vasto che comprende an- che i popoli vassalli d’Israele. Giosué dovra essere «forte, ri- Preparativi per la conquista della terra promessa soluto e coraggioso» e dovra ba- sare tutta la sua azione politica sul “libro della legge”: &, que- sto, un riferimento alla parola di Dio rivelata a Mosé e contenu- ta soprattutto nel Deuterono- mio, che abbiamo appena letto. Non dimentichiamo, infatti, che il libro di Giosué nasce proba- bilmente dallo stesso ambito in cui 2 sorto il Deuteronomio. Con il sostegno della legge divina e dell’alleanza con il Signore, Giosue si rivolge ai “capitani del popolo”, che rappresentano Raab. L'origine di Raab (0 Racab) e del suo clan non é conosciuta, tuttavia essa occupa un po- sto importante nella tradizione biblica. Per il buon trattamento riservato agli esploratori e per la sua professione di fede in JHWH, Raab viene ag- gregata al popolo di Israele (Giosué 6,25: «Gio- ‘sué peré lascio in vita Raab... ed essa abita in mezzo a Israele fino a oggi») e presentata co- me esempio di fede e di ospitalita (Ebrei 11,31; Giacomo 2,25). Nel Vangelo di Matteo (1,5: «Sal- mon generd Booz da Racab...») essa viene in- serita nell'elenco degli antenati del Messia. Lo storico giudaico del | secolo, Giuseppe Flavio, la presenta come “locandiera”. Nella successiva tradizione giudaica Raab viene presentata co- me una donna bellissima che, dopo la sua con- versione, divenne moglie di Giosué. Signore parla a Giosué dopo la morte di Mosé. Miniatura, secolo XIV. Milano, Bibliote- ca Trivulziana. Lesplorazione di Gerico le varie tribd, e li invita a pre- parare il popolo all’ultimo gran- de atto, quello del passaggio del Giordano e della conquista del- la terra di Canaan. Alle due tri- bt e mezzo (Ruben, Gad e la met di Manasse) che si fermeran- no in Transgiordania egli ricor- da l’impegno preso con Mosé. Combatteranno con le tribt. so- relle e, una volta conquistata la terra promessa, ritorneranno nelle loro regioni a est del Gior- dano. Il popolo proclama il suo giura- mento di obbedienza a Giosué, come erede di Mos®, aggiungen- do una dura sanzione per tutti coloro che si ribelleranno ai suoi ordini. La promessa @ chiusa da un augurio che ripete le parole del precedente discorso divino: Sii forte e coraggioso!». E Gio- sué inizia la sua attivita di ca- po con una spedizione esplorati- va nel territorio di Gerico. Que- sta citta — forse la pit antica del mondo perché gia abitata sette o otto millenni prima dell’era cri- stiana - era situata in posizione strategica nella valle del Gior- dano. Era una grande e fertile oasi che apriva le porte alla ter- va promessa. Il terrazzo delle case e i mannel Oriente i tetti delle case ordinariamente sono a terraz- ze, sia per raccogliere l'acqua piovana, sia per potervi dormire nella stagione estiva, Molto probabilmente Ra- ab era anche una tessitrice di lino. In un antico calen- dario agricolo ebraico, scoperto a Ghezer, la stagione della raccolta del lino indicava i mesi di marzo-aprile. Gli steli di lino, che possono raggiungere una discreta altezza, servono a Raab per nascondere | due esplorato- ri ebrei suoi ospiti. Giosue I due esploratori-spie ebrei tro- vano ospitalita presso una pro- stituta di nome Raab. La donna protegge i suoi ospiti anche quando il re di Gerico (le citta della terra di Canaan erano in quel periodo come piccole citta- Stato che talora si confederava- no tra loro) esige la loro conse- gna. Raab, infatti, li nasconde sotto i fasci di piante di lino ste- si ad essiccare sul terrazzo, che in Oriente sostituiva il tetto delle abitazioni. Dobbiamo, pers, gia a questo punto annunziare un problema che poi si ripresente- ra. Gli archeologi, scavando i re- sti dell’antica Gerico, inclinano a considerarla come una citta gia distrutta al tempo dell’arrivo degli Ebrei nel XIII secolo a.C. Che valore ha, allora, il raccon- to della conquista? Raab, la prostituta di Gerico che ha accolto e protetto gli esplo- ratori ebrei venuti per prepara- re il successivo attacco di Israe- Je contro la citta, in una dichia- razione rivela di essere ormai pronta a riconoscere il Signore. Infatti essa sembra quasi profes- lino. In prostituta. _ Vesplorazione di Gerico Il filo scarlatto. In questa cordi- cella alcuni_ hanno visto il segno per indicare che la casa ospitale di Raab doveva essere risparmiata; altri, un segno che doveva indica- Te coloro che, nella citta di Gerico, erano disposti a collaborare con gli Israeliti invasori e altri ancora il se- gno caratteristico della casa di una Giosue La casa poggiata sulle mura. Gli scavi compiuti pressoI'antica Gerico hanno messo in luce case costrui- ‘e proprio aridosso delle mura di cinta della citté, come tice il testo del cap. 2, Dal teto di queste case era faci- fe scendere lungo le mura eallontanarsi. Questo strata- {gemma ricorre altrove nella Bibbia: fu usato per salvare il re Davide (1Samuele 19,12) e per far fuggire Paolo dalla citta ci Damasco (Ati 9,25). sare la fede nel Dio che ha libe- rato Israele dalla schiavita Egitto, Pha condotto nel deser- toe ora sta per dargli la terra di Canaan. Le sue parole comincia- no con: «So che il Signore...», che @ l'inizio delle confessioni di fede, e finiscono con questa pro- clamazione: «Il Signore, vostro Dio, ¢ Dio lassi in cielo e quag- git in terre». Raab, allora, chiede ai due esploratori di essere risparmiata con tutta la sua famiglia, allorehé gli Ebrei conquisteranno Geri- co. Consiglia poi ai due di non dirigersi subito verso il Giorda- no perché avrebbero inerociato le pattuglie del re di Gerico in perlustrazione, ma di stare na- scosti per tre giorni tra i monti del deserto di Giuda, alle spalle della citta, Gli esploratori accol- gono la richiesta della donna, purché essa lasci sulla casa co- me segno di riconoscimento una corda di filo scarlatto, non tra- disca e trattenga in casa tutti i suo familiari, proprio come era accaduto agli Ebrei nella notte dell’esodo, chiusi nelle loro abi- tazioni segnate dal sangue del- Yagnello, mentre passava l'an- gelo sterminatore. ‘Trascorsi tre giorni tra i monti i Giuda, gli esploratori varca- Lesplorazione di Gerico no il Gioreiano e portano la noti- zia a Giosué, che organizza la traversata del fiuime. Il racconto dei capitoli 3 4, scandito dal verbo “passare” (i! Giordano) ri- petuto nel testo ebraico 21 volte (3x7, numeri perfetti), @ model- Jato — come & noto — sulla narra zione del passaggio del Mar Rosso, Larca del Signore diven- tala grande guida: sorretta dai sa- cerdoti, precede il popolo che sta alla distanza rituale di un chilo- metro cirea (duemila cubiti) ‘Tutti devono purificarsi perché quello che stanno per compiere & un atto saero, legato alla "guer- ra santa” e diretto da Dio stes- so. Ed @ il Signore a formulare gli ordini per la marcia. ‘Tocche- ra a Giosue riferirli al popolo. ‘Tra parentesi, ritorniamo sulla questione di Gerico che, secondo gli archeologi, nel tempo della conquista giaceva gia distrutta Come potevano esserci, allora, degli abitanti (la famiglia di Ra- ab) e persino un re? Certo, come sappiamo, la Bibbia non ha la preoccupazione di redigere una storia “scientific” da manuale. ‘Tuttavia & probabile che Gerico allora fosse ancora abitata, anche se ridotta ormai a un piccolo centro. Gli abitanti usavano edi- fici parzialmente agibili dell'an- tica potente citta e costituivano ancora uma comunita con un suo governo. Non era, perd, la Geri- co gloriosa e termuta del passa- to. Tuttavia altri tentativi di spiegare la diserepanza tra i da- ti biblici e quelli archeologici so- no stati escogitati da alcuni stu- Giosi. Ora ritorniamo, pero, agli Ebrei che stanno per mettersi in marcia. il passaggio del fiume Giordano Giosue Siamo ormai nel momento tan- to a lungo sognato, quello del- ‘ingresso nella terra promessa. Da essa Israele & separato solo dal Giordano, Ecco, allora, 'an— nunzio di salvezza che & procla- mato da Giosué e che @ modella- to sull’evento vissuto dai Padri nell'esodo attraverso il Mar Rosso: le acque del Giordano si bloecheranno per far passare il popolo ebraico, che avra come compagno di viaggio «il Signo- re di tutta la terra», presente nell'area sorretta dai sacerdoti. E infatti, appena i piedi dei sa cerdoti toccano il bordo del fiu- me, le acque si ergono a nord, nella zona di Zartan, a 25 chi- ‘ometri da Gerico, come se fos~ Linvito a santificarsi, La spe- cizione miltare & concepita nel i- bro di Giosu® come qualcosa di sa- c1o, “Sentficarsi" consiste nel- \'astenersi dai rapporti sessuali e ‘nell'indossare vesti appropriate, ‘secondo le indicazioni contenute nei capitoli 17-24 del Levitico, Poi- che Dio sta per manifestare la sua forza abbattendo la citt di Geri Glosué vuole che tutto Irae si preparino come si conviene a que- sto grande avvenimento. La fuga verso la montagna. {lluogo dove gli esploratori si ono per sfuggire alle guardie di Gerico corrisponde alla regione montuosa del Gebel Karantal, lo stesso luogo geogr che fara «da cornice alle tentazioni di Gest (Matteo 4,1-11), sero trattenute da una diga, mentre le altre, a sud, scorrono verso la loro foce naturale, il ‘Mar Morto. it stato spesso ricordato che al- la base di questa celebre narra- zione, evocata anche nel Salmo 114,3.5 («ll Giordano si volse in- Gietro... E tu, Giordano, perché torni indietro?»), ci pud essere Ja memoria di un evento natu- rale. E accaduto, infatti, anche nel nostro secolo che una frana bloccasse il Giordano e costi- tuisse quasi una diga, prosciu- gando cos! il letto del fume nel suo corso inferiore. B chiaro, pe- 1®, che il testo biblico vuole ri mandare alla vieenda esodica per interpretare la conquista della terra di Canaan come un evento in cui 2 in scena il Signo- re con tutta la sua potenza co- smica. Si sta, cio’, per ripropor- re all'interno della storia di Israele un altro intervento di li- berazione e di salvezza che ri- vela la presenza e l'azione del Signore. I passaggio del fiume Giordano i passagaio del flume descito con io stile dalepopea ‘eligiosa ed & presentato con lo stesso linguaggio usato per i passagglo del Mar Rosso. Wastone di Mosé 2 sosttulto dallarca delfalleanza, Sotto: Passaggio ‘del Giordano, Min, seo. X Leén, Bol. i Santsidoro 10 Pietre Net'atveo el Giordano, avevano 180 possible i passaggio el ture, Sotto: Passaggio el Giordano eraccalta elle dodict Piette. Revo GIL. Bhibert 1978-1455, Firenze, Battstero iS. Giovanni Giosue Israele, dunque, varea la frontie- ra naturale della terra promessa ¢, appena messo piede nella fu- tura patria, compie un gesto commemorativo. I rappresentan- ti delle dodici trib erigono un monumento che ricordi nei seco- i Vevento appena vissuto cosi che le future generazioni sappia- no che «le aeque del Giordano si sono divise davanti all’area del- Yalleanza del Signore». Dodici massi, presi dal letto del fiume, vengono eretti come memoriale solenne al di la del Giordano. Al- tre dodici pietre, frattanto, sor- reggono al centro del letto del fiume i sacerdoti ¢ l’arca mentre passano i figli d’Israele, dei qua- Ji si cita a parte 'esereito com- posto dal numero simbolico di quarantamila armati. La men- zione di queste altre dodici pietre, sulle quali sono posti i sacerdoti e che poi verranno coperte dalle acque, @ piuttosto strana e di dif- ficile spiegazione. Appare, infine, solenne, a capo di tutto il popolo, composto ora anche da quelle tribii che ritor- neranno in ‘Transgiordania, fini- ta la conquista, perché 1a resi- Le dodici pietre commemorative denti (Ruben, Gad e meta della triba di Manasse), la figura di Giosué. In quel giorno fonda- mentale per Israele egli viene idealmente insediato come il successore di Mos® nella guida israele: come lui, infatti, Gio- su aveva condotto Israele fuori dalle acque, simbolo di morte, verso la liberta e la vita Sul letto asciutto del Giordano passano gli Ebrei davanti all’ar: ca sorretta dai sacerdoti. Ma, appena la fila si & esaurita e i sa- cerdoti sono giunti a riva con Yarea dell’alleanza, le acque del fume ritornano a scorrere rego- larmente: anche in questo caso 8 evidente il rimando alla tra- versata del Mar Rosso e al sue- cessivo rientro delle acque nel oro alveo cosi da sommengere i carri dell'armata faraonica Israele si accampa in una loca- lita nei pressi di Gerico, Galga- Ja, il cui significato in ebraico & “eerchio di pietre”. Il monumen- to eretto con le dodici pietre del- Ie triba spiega, quindi, il nome i questo centro che era divenu- to poi sede di un santuario lega~ to alla memoria del passaggio Gel Giordano, come verra ricor- dato nella catechesi che il padre indirizzera poi ai figli La piena del Giordano. |! pas- saggio del Giordano avviene quan- do si sciolgono fe nevi ei fume & in plena, Cause naturali (come i terremoti) hanno prodotto nell’al- \veo grand smottamenti, bloccando Je acque per pill di 24 ore. Dio si & servito anche di questo per mani- festare la sua signora sul creat. La circoncisione degli Israeliti Giosue 11 Siamo alle soglie anche della to della schiavitt @ coneluso. E La Pasqua: @ il decimo giorno del la Pasqua che si celebra nella _¢irconcisione primo mese, detto di Nisan, una data fissata (il quattordici del degti Israeliti data introdotta per giustificare primo mese) @ il segno della liber- ‘a celebrazione della prima Pa- ta e della fede; essa lascia alle squa nella terra promessa. Ma _ spalle anche la manna, ora sosti- Giosu®, prima di procedere a tuita dai pani azzimi e dai frut- quella liturgia solenne, deve ti della terra promessa. Dopo la cireoneidere i maschi ebreina-_circoncisione ¢ la Pasqua, un tinel deserto: essi, infatti, sono terzo episodio collega ancora i figli di una generazione ribel- una volta questo momento vis lee peccatrice che non «aveva_suto da Israele all’esodo. iscoltato la parola del Signo- A Giosué appare un essere mi- re», non osservandone icoman- _sterioso che si svela poi come damenti. Tuttavia in questa «il capo dell’esercito del Signo- menzione della circoncisione re»: @ un’apparizione angelica compiuta da Giosu® con una la~ ma che cela la presenza di Dio ma di selce si dice stranamen- stesso com’era accaduto a Mo- te: «Cireoncidi di nuovo i fighi sé al roveto ardente. Sentiamo, (Isracle». Si vuole, allora, sot- infatti, risuonare la stessa fra- lolineare che era quasi necessa- se: «Togli dai piedi i sandali, rio ricominciare da capo nella perché questo luogo dove stai & formazione di un nuovo popo- santo» (vedi Esodo 3,5). Ormai lo, che lasciasse del tutto alle rimane solo I'ultimo, terribile spalle il passato. ostacolo da superare, quello Subito dopo si offre una nuova della potente citta di Gerico, piegazione del nome “Galga- _chiave di volta per l'accesso 3 la" sulla base di un verbo la terra di Canaan, Nelle paro- coraico (galal) che significa “to- le che il Signore indirizza a uhere”, “rimuovere”, “allonta- Giosue gia si fa intravedere il nare”: «Oggi he allontanato da modo straordinario con cui la oiYonta dell’Bgitto». Il passa-_citta verra conquistata, un mo- Galgala. E il nome di diverse localité bibliche. Nel li- Coltelli di pietra. La circonci- bro di Giosu8, ta citta di Galgala si trova trail Gordano sione ta gt israeli viene pratica- Gerico, a circa quattro chilometr dal fiume. In sequito ‘a ancora con quest strumenti pri- questa localita divenne la sede del santuaro principale mitivi, sebbene a quel tempo fos- dela trbi di Beniamino. Proprio il libro di Giosue ripor- sero gia in uso i cote di metallo ta un secondo signficato det nome di questa localita, La localita in cui sicelebra questo collegandolo liberamente con il verbo gala, che in erai- rito @ chiamata «calle di Aralote, 9 significa “allontanare", “togliere” («Oggi ho allonta- termine che in ebraico significa rato da voi onta dell Egitto»). “prepuzi". oO Giosuée do che dovremo appunto cer- care di spiegare e collegare ai dati storici e archeologici pint tosto problematici. Hi Gerico La "eit dota luna", secondo Vetimologia ebraica {et rome, ritenuta una elle pit anticne el mondo, Sotto: gl seavi 4 Gerico con al centro ta torre che dsale al periodo pil antico Eecoc! di fronte al eelebre raccon- to della conquista della citta di Gerico, La narrazione @ costrui- ta su tutta una serie di elemen- ti liturgici che ora cercheremo di elencare perché costititisco- no anche la chiave di volta per Vinterpretazione del testo, per altro cosi famoso da non aver bisogno di essere rievacato se non attraverso la Iettura del ca- pitolo 6. C’e innanzitutto arca dell’alleanza, cio’ il segno del- Ja presenza di Dio accanto al suo popolo. Essa @ portata pro- cessionalmente attono alle mu- 1a di Gerico per sette giorni, se- condo un rituale accuratamente descritto. Ci sono, poi, i sacerdoti: sette di essi hanno, infatti, l'incarico di accompagnare la processione con il suono del corno d’ariete (in ebraico jobel, da cui deriva — come sappiamo ~ il termine “giubileo”). Si tratta di un suo- La presa di Gerico no liturgico che seandisce la marcia dell’assemblea compo- sta dal popolo e dagli armati che fungevano da avanguardia eretroguardia, Tsette giorni non sono soltanto una settimana ma anche lo spazio destinato alle feste solenni. La marcia si svol- ge in silenzio; solo il corno ad echeggiare. Al settimo giorno il rito riceve una svolta decisiva, Giosué tiene un sermone al po- polo in cui annunzia il prossi- mo dono che Dio fara della cit- ta a Israele consegnandogliela. Percid, il bottino di guerra — non conquistato per proprio eroismo ma offerto dal Signore —dovra essere “votato allo ster~ minio", cio® consacrato a Dio in una specie di olocausto. Lunica ad essere salvata sara Raab, che aveva aiutato gli esploratori ebrei. Nell’ultimo giorno, dunque, la processione si conclude con un potente boa to del popolo che lancia I'urlo di guerra, sostenuto dalle trom- be, a cui si accompagna il boa- to delle mura che crollano. Se- gue 'herem o “sterminio” sacro Gi tutto cid che era rimasto in Gerico, tranne appunto la fa- I sacrifici di fondazione. Era ‘consuetudine presso i popoli ca rranei consaerare le mura delle cit ‘2 immotando vittime umane, co- me testimoniano gli scavi di Me~ hiddo, Dotain e Ghezer, importan- ti citta della Palestina. II compi- ‘mento della maledizione pronun- clata da Giosué contro chiunque cerchera ci rieificare le mura di Gerico verra narrato in 1Re 16,34. Il peceato di Acan e le sue conseguenze Giosué 13 miglia di Raab, mentre Giosué ( pronunzia un giuramento di maledizione su chi ricostruira Gerico, maledizione che, secon- Acan, dunque, aveva preso I peccato do la Bibbia, si compira sotto il qualche oggetto dal bottino di di Acan regno di Acab nel IX secolo aC. Gerico, strappandolo al Signore ele sue (Re 16,34). a cui doveva essere sacrificato conseguenze Proprio questa forte impronta tutto, secondo le regole della litungica permette di comprende- “guerra santa”. E per questo rei valore storico del racconto, che la giustizia civina si seatena Come l'archeologia sembra af- contro tutto Israele, secondo la vi- fermare, Gerico in quel periodo _ sione sociale del peceato: il delit- storico era praticamente di- to di una persona in qualche strutta e scarsamente abitata. modo colpisce I'intera comunita, Gli Ebrei, giunti dal deserto e Infatti il popolo, che pensava di consapevoli dell'importanza conquistare facilmente la citta strategica di quella potente cit- di Ai e aveva a questo scopo in 18, si trovano di fronte a un cen- _viato solo tremila soldati, subi- iro gid abbattuto: @ come se Dio _ see una pesante sconfitta. Giosue stesso avesse combattuto per lo- indice, allora, un rito peniten- ro, conquistando e demolendo _ziale compiendo i gesti di cor- 1 citta per poi offrirla in dono doglio (stracciarsi le vesti e co- a Israele, Il rito processionale _spargersi il capo di polvere) e non fa che rappresentare ideal- innalzando una supplica arden- mente questo meraviglioso te al Signore perché non infie~ evento, in cui viene vista in risca sul popolo. szione opera divina. I raccon- Ul Signore replica segnalando la to poi prosegue con la conqui- causa di quella sventura, civ? la ta di un altro centro, Ai,Maa violazione della norma dello questo punto si inserisce una “sterminio”, e proponendo un dlifficolta, legata alla violazione _ rimedio che permetta di far ritor~ del’herem o “sterminio” di Ge- _nare nell’alveo della giustizia il vieo da parte di un ebreo, Acan. rapporto tra Israele e il suo Dio. La citta di Gerico e la sua conquista. | primi in- La valle di Acor. Secondo la sediamenti umani rinvenut a Gerico dagli archeologi ri- ‘radizione popolare questo luogo, salgano a crea 8,000 anni prima di Crist. La conquista della che si trova al confine sellentiona- cit, munita di mura e porte, & desorita nel captolo 6 di Je del teritorio della tibi di Giuda, Giosué attraverso il racconto di due traizioni suoce: rieve il nome dalla lapidazione di \amente unifcate. La prima, di origine popolare, mete in ‘Acan, In ebraico oun gioco di pa- risato il valore dei soldat israeli al comando di Giosu; la role, intraducibile in italiano, tra seconda, di origine sacerdotale, d& magolorrllavo al ruo- ‘can @ il verbo ‘akar, che significa 4o dal'Arca dall'aleanza. Gerico era un'oasi ospitale, ben “portare sfortuna” («Come hal por- alimentata dalle sorgent rica drt e vegetazione (n par- ‘ato sfortuna a noi, cosi ogg il Si- ticolare palme, dater rose). nore a porta a te», Giosué 7,25). 14 Giosue Si fara un sorteggio sacro— cer- tamente attraverso gli urim e i tummim, cio® i segni oracolari dei sacertioti - per individuare il colpevole, cosi che il male venga estirpato. Il procedimen- to del sorteggio (le sorti sacre non erano considerate come un atto affidato al caso, bensi co- me una via misteriosa di interven- to divino) seleziona, nella trib di Giuda, Acan, coltii che aveva violato la legge dello “stermi- nio” (il voeabolo ebraico herem risuona almeno otto volte nel nostro racconto), Acan confessa la cupidigia che aveva conquistato il suo cuore allorehé aveva visto nel bottino di guerra di Gerico un magni- fico mantello babilonese (“di La conquista di At Sennaar"), cuecento sicti @argen- ‘10 (23 chili) e un lingotto d’oro di cinquanta sicli (circa 6 chili). Li aveva sottratti al tesoro del san- ‘tuario e sepolti sotto la sua ten- da. II giudizio emesso su di lui @ inesorabile. Acan con la sua famiglia ej suoi beni viene con- dotto in una valle, detta di Acor (in ebraico “disgrazia”: si ha, cosi, occasione di giustificare tun nome di localita), e qui viene lapidato e sepolto sotto un tu- mulo di pietra come memoria- le per i secoli futuri. L/autore biblico, infatti, forse rimanda a un monumento ancora visibile ai suoi giorni nella valle di Acor, una valle menzionata an- che dai profeti Osea (2,17) ¢ Isa- iz (65,10). La conquista di Ai Avvenuta la purificazione di Israele la durezza del giudizio di Acan ha appunto lo scopo di esaltare la giustizia divina e i rigore dell’impegno del fedele nel rispettare la legge sacra, si pud passare alla conquista di ‘Ai, che gli studiosi identificano con lattuale et-Tell (in arabo Ai. La cittd di Ai viene identificata nelle rovine di et- Tell, a circa due chilomteri da Betel (I Beitin dogli Ara- bi, che resero con fn la finale ebraica af, Insieme con Gerico tu il primo terrtorio occupato dagl Israeli che en- ‘ravano nella terra promessa. I nome di questa localit, che in ebraico significa “mucchio di rovine" (cortispon- dente all'arabo tei), 6 confermato anche dai diversi sca- vv archeologici, che ne attestano la distruzione verso i! 2000 a.¢., quindi prima ancora deltingresso degli Israe~ lit nella terra di Canaan. “Ja collina”), a una ventina di chilometri a nord-est di Gerico, tra i monti della Giudea. Gio- sue traccia la strategia dell’at- taco, condotto questa volta con ben trentamila uomini, cifra esorbitante per indicare la dif- ficolta dell'impresa. A costoro sara affidato il compito della conquista, Diversamente da quanto avvie~ ne per altri racconti di conquista, la tecnica militare dell’assalto alla citta di Ai minuziosamen- te descritta e suppone un attae- co diversivo che costringa gli abitanti ad uscire dalla eitta co- sida permettere al resto della ‘truppa di irrompere nel centro e incendiarlo. Linganno viene preparato a occidente della cit- ta: veclendo 1a un contingente di La conquista di Ai cinquemila Ebrei, il re di Ai fa mareiare verso quell’area il suo esereito, restando sguarnito al- le spalle. Gli Ebrei, poi, si met~ tono a fuggire verso la valle del Giordano, inseguiti dall’eserci- to di Ai, che in questo modo si allontana dalla citta, lasciando- la in balia degli altri Ebrei che crano stati sistemati da Giosue n direzione opposta rispetto ai primi che avevano attirato nel oro tranello i soldati e la popo- lazione di Ai, Giosué a questo punto leva al- ‘051 suo giavellotto, dando cost I segnale d’attacco agli altri Ebrei schierati a lato di Ai, i quali si precipitano nella citta indifesa incendiandola, Terribi- le @ cid che provano gli armati i Ai quando, volgendos! indie- 170, vedono il fumo levarsi dal- 1a loro citta: ormai per loro giunta la fine perché gli Ebrei fuggiaschi, rivoltati contro di oro, cominciano ad attacearli frontalmente, mentre gli altri soldati ebrei, conquistata Ai, siombano alle loro spalle. Ha, cosi, inizio lo “sterminio” ro, descritto in modo molto violento secondo le ben note leggi della “guerra santa” (in questo caso il bestiame e il bot- \ino vengono, perb, lasciati al »opolo): codicimila eittadini di Ai uccisi e il re impiceato a un iIbero e poi sepolto sotto un ca mulo di pietre. Non dimenti- chiamo che queste narrazioni violente se, da un lato, vogliono reservare Israele da ogni ten- luvione di idolatria, dalValtro (ono espressione del lungo iti- nerario che il popolo di Dio do- vra percorrere per giungere a li- Giosué I5 Le tattiche di guerra. Pur attribuendo il sucesso dolle fro battagie alla presenza i JHWH “forte in guer- ra, nal loro accadimento reale le battagie di conquista ‘egl lraait si sono svolte in armonia con a strategia che ‘vigeva nell'antico Vicino Oriente: lo spionaggio, imbosca- ‘a, attacco alle spate o struttamento delle condizioni naturale almosferiche, il duello tra due rival. Il monte Ebal, su oui Giosué innalza un altare, insie~ ime con il Garizim é il monte pi alto di Samaria e domi nano entrambi a citté di Sichem, nei pressi del'ocier- nia Nablus, antico luogo di raduno delle trib israelitiche. velli pit alti di spiritualita. Sap- piamo, infatti, che la rivelazio- ne biblica é legata alla storia non @ un'ideologia astratta 0 un’esperienza solo mistiea; pas- sa, cio’, attraverso le vicende politiche, sociali, militari, per- sonali e umane di un popolo in una precisa epoca storica. E, co- me sappiamo, la storia é spesso segnata dalla violenza Giosué, infine, erige un altare con piette pure, cio® non squadra- te da un attrezzo umano, e at- toro ad esso tutta la comunita siraduna per compiere quel ri- to di alleanza che era stato an- nunziato nei capitoli 11 ¢ 27 del Deuteronomio. Due gruppi di Leviti, rivolti rispettivamente ‘verso due monti della Palestina centrale, I'Ebal e il Garizim, rappresentano tutto Israele nel- la benedizione e nella maledi- zione. Esse sono legate all osser- vanza 0 meno della legge di Dio che ora @ di nuovo solennemen- te proclamata da Giosué all’in tera comunita, secondo il libro della legge di Mos. Anzi, una copia di questa legge viene seritta anche su pietre, a peren- ne memoria, 16 {i drito at guerra di srasle poibia Je aleanze con lo opolazion del paese i Canaan, | Gabaonit si spacciano por stranion, verso ual a ditto iscettico era pit indugerte. Sotto: Gosud siceve gi ambasclator «i Gabeon, Min, see. X Roma, Bib). Ap Vaticana Giosue La storia della conquista della terra promessa, che ha avuto la sua pagina gloriosa in Gerico e quella tragica nella citté di Aie che verra articolata in altre nar- razioni del libro di Giosué, ha avuto in realtd un andamento molto pitt complesso di quanto appare a una prima lettura. Lavangzata militare di Israele non @ stato unico modo per conquistare quella regione, Ne abbiamo, infatti, un esempio proprio ora: esso sembra ideal mente continuare la storia della famiglia di Raab, la prostituta Gi Gerico, che fu incorporata nel popolo d'Israele, Qualeosa del genere avviene anche per gli abitanti di Gabaon, una delle tante citta-Stato che - come si ® avuto gia occasione di dire ~ costellavano la terra di Canaan, dal Giordano alla costa medi- terranea, dal deserto montuoso Lalleanza con i Gabaoniti meridionale al Libano a nord. Incapaci di resistere alla forza @urto di Israele, essi ricorrono aun atto d’astuzia. Si fingono pellegrini in viaggio, con abiti sdruciti, bisaece piene di pane secco ¢ sandali rattoppati. In questo stato si presentano a Giosué, chiedendo di stipulare un'alleanza, puntando sulle leg- gi dospitalita dell’antico Vici- ho Oriente. Il loro abbigliamen- to e il loro stato sono la prova migliore di quanto affermano; il loro rispetto della fede d'Israele sembra sincero. Giosué firma con loro un trattato di non bel- ligeranza, compiendo con loro anche un pasto d’alleanza («¢ saggiarono le loro prowviste»), ma senza consultare il Signore con le sorti sacre per avere con- siglio, ‘Tre giorni dopo ecco la seoperta: quei viandanti altro non erano che i cittadini di Gabaon, un centro a 12 chilometri a nord- est ci Gerusalemme, popolato al Gabaon, Questa importante lo- lita, a circa 12 km da Gerusa- lemme, é identificata con l'attuale 1 Jib. II nome deriva dalla radioe ebraica gaba’, che significa “altu- ra”, poiché era costruita su di un colle. Gabaon, molto forente lungo tuto il periodo della monarchia in Israele, venne distrutta dall'inva- siona babilonese. Il canale sotter- rango che alimentava la rete idri- ca, garantendone la soprawivenca, @ ancora visible, come pure si possono ammirare le molte anse di anfore sulle qualié stato inciso il nome *“Gabaon”. La battaglia di Gabaon « dc Yule appuntorappresentare con esemp lites uel f= "ode sori che wa dal Nf lla met lve de XI secolo nC I pa a ii i i si Lo fa travers una sevie di personae chiamats "giadiet: in sbraie il termine di per at cimandaalfidea dol “governar, dt ‘cll "gludiere” @ Vato pit allo, Si uatteebbo, pred dl" Yornaton”tibal distintseeconds due models divers, Da un toc sono quelli che suo sta ett ude magion” ome De bora, Gedmine ete Sansone sono figure carismatichs, tora nari mistriosamentechismatecla Dio pr ana isinw di sles 2aperaleunetibuTsaeie in gra diiclts Una volt comp tale lore oper iserspione, sa ent nella vite ont Dial canta, nse, incontrann fg ude coke aie nor, det mom! no celeges similis gowemator a clan. Seca Parco att srandios can getsconlpatere dele tomo sb fbr, ee also interme nirasiont stnpence, doesent = ‘aie guaran anche teaion‘e lot intestine a fe arse tb {sraeiiche e memo local sori ln quell specie di "seuola” religisa che ha dat igi l Deleronomic, pee queste che si wea palate di "Deuteronomsts” per Lndicare Toutore del bre det Glues come quod Gost © de suse cess sent sore. Comes pub vedere legende i prologe del apie 2 cpl mare in storia leaele alae della su fede. AL peeeatn delta perpetato da arsete,atatto da ev de Ga- ‘re subenta if ud diving he sl manifesta mel op premno= ‘eal pentimento d'lstle mie Ia Hbemnrone oferta da Dio travers opera det Giud, 48 1 Le vicende delle triba di Israele insediate in Canaan Giudici La pagina di apertura de! libro dei Giudiei pone allo studioso della Bibbia gravi problemi di ti- po storico e letterario a cui noi possiamo solo fare cenno. Il let~ tore attento vi trovera, infatti, non poche divergenze rispetto a quanto aveva appreso nel racconto della conquista della terra di Canaan cosi come era stata descritta nel libro di Gio- sué. Si comineia, ad esempio, con le azioni militari delle trib meridionali di Giuda e di Si- meone che operano una specie di conquista a parte dei loro ter- ritori, forse perché esse aveva- no seguito un altro itinerario, pitta sud, nel loro ingresso nel~ la terra promessa C’8 poi la vittoria militare di Berek che vede in scena un cer- to re Adoni-Bezek, a cui ven Le tribts di Israele insediate in Canaan gono amputati pollici ¢ alluci (a mutilazione era considera ta in Oriente come una puni- zione degradante), Tuttavia il suo nome sembra rimandare piuttosto ad Adoni-Zedek, re di Gerusalemme (Giosu® 10,1-3). Non per nulla subito dopo si parla della conquista di Geru- salemme secondo dati diversi rispetto a quelli offerti dal capi- tolo 10 di Giosud e a quelli suc- cessivi che considereranno la cilta come un’area cananea fi- no alla conquista effettuata da Davide molto tempo dopo. An- che la vicenda del territorio at- tribuito a Caleb ea suo nipote e genero Otniel, con la relativa concessione di due sorgenti, & un’alira versione di un episo- dio narrato nel capitolo 14 di Giosue (wv. 6-14). Seguono varie e sintetiche descri- zioni della conquista dei terri tori da parte di altre tribi. Si ritorna su Giuda ~ e questo fa capire che i documenti ora usa- ti provengono da quella tribi o almeno dal suo ambito -, si parla poi dei Beniaminiti che, in contrapposizione con quan- to detto prima, «non seacciaro- no i Gebusei che abitavano a Gerusalemme» ma convissero I quadro della conquista presentato dal primo ‘capitolo de libro dei Giudicié diverso da quello che avevamn incontrato nel libro di Giosua. In questo ca- pitolo si presentano azioni militar sparse, compiute da singole tribi, a cominclare da Giuda, mentre in Giosud la conquista era stata presentata come un‘im- presa dl tutte le dodic tribi rlunite sotto un unico ‘capo. sinistra: Le ruppe di Giuda conquistano Ge- rusalemme. Min., sec. Xl Arras, Bibl, Municipale, Le tribit di Israele insediate in Canaan Laterra di Canaan. Arche se una precisa ricostruzione storica degli eventi non é possibile, gli studios! Titengono probabile che 'azione di Conquista di Canaan riguardasse all‘inizio le zone montuose della Palestina e alcuni territori delia Transgiordania, dove meno forte era la presenza del precedenti abi- tanti, Alcuni gruppi (come quello deli trbi di Giude) penetrarono in Palestina dal sud, dal tarrtorio del Negheb e trovarono fort resistren- 7a («Gita non riusci a vincere gli abitanti della pianura perché essi avevano carri di ferro», Giudici 4,19). Atri gruppi (di cull pid im= portante era la "casa di Giuseppe”) entrarono da est, attaverso il Gior- dano, A destra: nella cartina sono indicat approssimativamente ite Fitori occupati dai primi insedia- ‘menti di Israsle; si tenga presente cche anche alinterno di questi ter- tito esistevano, inizialmente, cit ancora sotto contrallo cananeo. con essi. Si presentano le due tribir discendenti da Giuseppe: Efraim e Manasse conquistano innanzitutto Betel, il luogo ove Giacobbe aveva avuto la visio- ne della scala con gli angeli (Genesi 28), ¢ lo fanno attra- verso il tradimento di uno dei suoi abitanti che dovra poi ripa- rare all’estero, tra gli Hittiti. Delle due tribd si offrono altri dati inediti rispetto al racconto di Giosué. Di Manasse si evo- cano gli insuccessi nei confron- {i di potenti citta cananee setten- trionali: Bet-Sean, Taanach, Meghiddo. Stessa sorte tocea all’altra tribd, Efraim, che non riesce a piegare un centro im- portante come Ghezer, diversa- mente da quanto riferisce Gio- sué (10,33). Stesso insuccesso colpisce le tribu di Zabulon e Aser: Vorigine di questi docu- menti dev'essere meridionale, perché esalta le vittorie delle tribi del sud e segnala le diffi- colt di quelle del nord. In sin- tesi potremmo dire che ci tro- viamo di fronte a tradizioni an- tiche qui riassunte senza la preoccupazione di farle concor~ dare con le precedenti. Lo seo- po primo della Bibbia non 8, infatti, quello di comporre un manuale di storia 49 50 Giudici Dio condanna Vinfedelta di Israele Conelusa la prima pagina del H- bro, dedicata a una sintesi del- la conquista della terra promes- sa, secondo documenti diversi rispetto a quelli usati dal libro ii Giosu® (si finisce con le tri- bai di Neftalie Dan e con le dif- ficolta nell’occupazione del loro territorio settentrionale), ci incon- triamo con un piccolo fram- mento che descrive una litugia penitenziale in una localita di cui si vuole forse spiegare il no- me. Bochim in ebraico signifi- a, infatti, “i piangenti”, «colo- ro che fanno una lamentazio- ne», Qui si celebra appunto un rito penitenziale in seguito Yammonimento dell’angelo del gnore che protesta contro le in ledelta idolatriche d'Israele. Forse con questo passo si vo- gliono spiegare gli insuccessi, prima descritti, delle trib setten- trionali, come puni- zione del loro peccato. Subito dopo si ri voca la morte di Giosué a 110 anni, secondo quanto si era gid detto in «Langelo del Signore» “© ) (2,1) IItesto parla di un "mes- ‘saggero”, Alcuni pensano che si trat- +i ln poeta al inrpretano la po- ‘ola nel senso di “angelo”. La descrizio- ne dell'angelo che “sale” da Galgala a Bochim pwd apparie strana, ma va compresate- nendo presente l'importanza del santuario iGalgala. Accano: Angelo. Sutra ligne, ‘sec. XVI. Gardone Val Trompia, San Marco. Dio condanna Vinfedelta di Israele L'interpretazione religiosa della storia del popolo di Isracle Giudici sin dal capitolo 2. Ess0 espone uno “schema” che regge i racconto delle diverse storie rac- colle nel iro: a) Iraele fa sci che 2 male agi occ del Signores; i Signore lo abbandona nelle mani di nemici che lo opprimono;¢) i po- polo, stremato, invoca aiuto «gri- ddando al Signore; il Signore su- sota un glue che salva il popo- 10; ) alla morte del ciutice il po- polo toma a peccare, abbandonan- ‘oil ignore. Con questo “schema” "autore bilico interpreta le antcha tradiion i lsraale,vedendo in es- 8 una manfestazione dell amore di Dio che salva ripetutamente i suo popalo. Giosud 24,28-31. Una nota di- chiara il passaggio a un’altra generazione d'Israele: essa non ha vissuto il deserto ela conquista e quindi sara incline a dimenti- care il Signore. Si ha, cosi, la possibilita di introdurre una Iunga Tiflessione teologica, che pud essere considerata come il grande prologo a tutta la storia suc cessiva, a partire da Giosu® per approda- re all’esilio babilonese. Lautore di questa de- serizione storica é lega~ to, come @ noto, al- Yambito in cui ® sor- toil Deuteronomio e interpreta e giudica Dio condanna Vinfedelta di Isracle Giudici 51 gli eventi alla luce della fede bi- blica, soprattutto del primo co- mandamento Questa prospettiva di interpre- tazione e giudizio della storia @sintetizzata in questo capito- Jo del libro che inizia proprio con il versetto 11 del capitol 2. Invitiamo a leggere attenta- mente questo testo ove si ha uno schema che potremmo co- si deserivere. Si comincia con il peccato d'Israele, tentato _La presenza delle genti stra- dall'idolatria nei confronti ¢e- _niiere in mezzo a Israele 6 presen- gli dei della fertilita adorati dai tata in modo ambivalente. Come Cananei, cio? Baal e la dea _un‘occasione per verificare la fe- Astarte. Scatta, allora, l'ira del delta Dio del suo popolo, ma an- Signore che castiga il suo po- _che come una condanna: «foro déi polo lasciandolo cadere in ma- _saranno per voi causa di rovina» no dei suoi nemici. Impietosi- (2,3). Sopra: Leane guardiano, Bas- tosi, JHWH poi lo libera attra~ _sorilievo cananeo da Cazor, sec. XV. verso i “giudici”, cio8 i prota- _Gerusalemme, Musoo di fsraele gonisti di questo libro, vere e proprie guide d'Israele, mosse Ga Dio per liberare il suo popo- _narrazione storica della Bibbia: Jo, Ma Israele ritorna a peceare, essa ? orientata secondo prin- continuando nella sua condot- _cipi religiosi e moral. ta perversa, idolatrica, scate- Linfedelta d’Israele al Signore, nando ancora una volta la col- _ espressa attraverso V'idolatria, lera divina, che non poteva impedisce dunque la conquista sopportare che il popolo da lui integrale della terra di Canaan. liberato «si prostituisse con al- Ora si aggiunge un’altra ragio- tri dein (Vespressione, come @ ne: questo avviene anche per noto, evoca i culti cananeidel- istruire nel combattimento e Ja fertilita, comprendenti sa~_ nella difesa le generazioni cerdotesse che si univano ses- d’Tsraele che non avevano vis- sualmente ai fedeli per tra- _suto l'esperienza esaltante del- smettere loro la fecondita divi- 1a conquista. Il vero motivo 2, nae che la Bibbia chiama comungue, sottinteso: l’autore “prostitute”). B per questo - _biblico tenta in questo modo di afferma [’autore citando _giustificare un dato storico indi- un'ideale protesta divina-che scutibile, quello della parziale Ja conquista della terra pro- _e lenta oceupazione da parte di messa fu lenta e non tutte le Israele della terra di Canaan, popolazioni indigene furono come appare dalla lista citata sconfitte. Ancora una volta i popolazioni indigene rimaste emerge la qualita tipica della _ nel territorio palestinese. 52 1 popoli ai quali viveva Israele Guerra ‘Nel capitol 3 si sostiene coe Israele deve imparare acombattere Sitratta «i un riferimento alla guerra santa, condotta dal Signore stesso, Sotto: ‘Scene ci guerra. Suppalletile da Ugart, ‘ec. XV a. Damiasco, ‘Museo Nazionale Giudici Tpopoli in mezzo ai quali viveva Israele gono liberati dal Signore attra verso un altro giudice-salvato- re, Eud, beniaminita. Di lui si Tl peceato d’idolatria viene vi-racconta uno stratagemma con il sto, comunque, come la causa quale elimina il re di Moab, capitale delle sconfitte d'Israele, Eglon. Essendo mancino come il quale, una volta convertitoe altri membri della trib (si ritornate al Signore, viene libe- _giuoca forse allusivamente sul rato e sostenuto attraverso i nome “Beniamino” che in “giudiei”, un termine con il ebraico significa “figlio della quale si indicano guide cari- destra”), egli si presenta dal re smatiche («lo Spirito del Signo- _, dopo aver versato il tributo di re fu sopra di lui...») che hanno sudditanza, chiede un'udienza loscopo di “salvare” Israele. Al- _privata, durante la quale estrae tri giudici, invece, saranno pit il pugnale con la sinistra col- simili ad amministratori politi- _ pendo il sovrano in modo inatte- ci ordinari delle varie triba. so. Essendo ludienza privata, primo a entrare in scena @ Ot- _egli pud allontanarst indistur- niel, che gia era stato presenta-_bato, chiudendo alle sue spalle to nel capitolo 1 come nipotee 1a porta della stanza reale genero di Caleb, uno degli Quando la cosa viene scoperta, esploratori della terra promes- Ed é gia lontano, oltre una lo- sa con Giosué. Egli libera il po- _calita detta “Idoli", forse a cau- polo dagli Aramei. Ma gli Israe- sa di grandi statue di pietra 1a iti, dopo la liberazione, sono re- presenti, cidivi nel peccato: cosi, il Signo- _ Rientrato nel territorio ebraico, re permette che essi vengano _egli convoca gli Isracliti e li lan- sconfitti da una coalizione di in- cia all’attaeco dei Moabiti, ot- digeni guidati dal potente re di tenendo una clamorosa vittoria Moab in ‘Transgiordania che assicura al popolo eletto Si ripete la stessa vicenda: una una lunga parentesi pacifica volta convertili, gli Israeliti ven- Una sola pennellata 2 riservata Limpresa di Eud @ presentata con toni popotari e ‘con molta abilté narrativa. Eglon significa “vitallo”@ i nome richiama la descrizione del re moabita come una persona molto grassa.Eud include invece la parola ebrai- ca hod, che significa *maesta” ed é di solitoriferita a Dio: il nome contiene quindi un appellatvo divino, indi- cando che il Signore lo protegge. Eud 2 presentato come “mancino”. I testo obraico dice letteralmante: Uomo ddsbole nella mano destrar, cha alcun interpretano come ambidestro”. Altri pensano a un dlfetto fisico tale da farlo ritenere inofensivo, splegando cos la facta con cui rlesce a eludere la sorveglanza al palazzo reale, Debora e Barak Giudict aun terzo “giudice”, Samgar, fi- Debora @ tratteggiata come un _glio di Anat: curiosamente i no- vero@ proprio “gludice”, che dime mi sono cananei (Anat era una le cause controverse. Essa @an- dea venerata dalle popolazioni che *profetessa’, cio’ interprete della terra promessa), Di lui si déllavolonta divina. Nelfantichita _ricorda un episodio popolareseo, spesso 'amministezione dellagiu- quello della sua vittoria sui Fi- stizia era considerata un‘interpre- ‘listei usando un pungolo da ‘aione della volonta divina, Anche buoil I Filistei lavoravano il fer~ so nella Bibb si para pi frequen- ro e quindi avevano armi sofi~ tomente di profet uomini, tale mi- _sticate; ma Samgar vince per nistero poteva essere esercitalo aiuto divino. anche da donne, come Maria, sorl- lad Mos®. I fatto che la parola i- vina giunga a Barak atraverso De- bora sottlinea la liberta dollinter- ‘Della famosa storia di Debora, vento di Dio nella storia umana. la prima donna a diventare Sotto: Debora rende giustzia.Affre- “giudice” e salvatrice della pa- 800 di N. Malinconici secolo XVII. tri, si offrono due versioni. La Bergamo, Santa Maria prima @ in prosa ed @ nel capi- Maggiore. tolo 4, la seconda sara in un poema epico (capitolo 5). I. fatto, avvenuto probabil- mente nel XII secolo a.C., ha al centro la de- serizione della vittoria WN i di alcune tribii set- tentrionali contro i potenti re cana- nei coalizzati sotto Ja direzio- 3 ne della glorio~ t sa citta-Stato di Cazor, il cui E splendore & 5 stato messo in luce dalla ri- cerca archeolo- gica. Quattro sono gli attori della vicenda. Innanzitutto De- bora, il cui nome in ebraico significa “ape”, forse un simbolo del suo clan; essa @ defini- ta ““profetessa”, perché era ri- 53 Debora e Barak 54 Giudici Luccisione di Sisara @ estremamente crudele ¢ ap- pare come una grave volaione delle leggi de ospitali- {8, Occorre tener presente che la mentalitaantica vede- ‘va nella sconfitta e nella distruzione dei nemici un segno del favore e della benedizione di Dio. Cid che stain primo piano @ la salvezza di Israele, ¢ la grandezza di quest’ope- ‘a dvina 8 presentat, per conrasto, oon a desaizione dela terrible sorte degli oppressor del popoo i sraele. tenuta ispirata da Dio nel suo agire, ed @ rappresentata come dotata di capacita giudiziaria nel dirimere le controversie. Il secondo personaggio é Barale (“il raggio” di sole), comandan- te dell’esercito ebraico. Eli vie- ne convocato da Debora ed esortato a raccogliere una trup- pa per marciare contro Sisara, comandante dell'esercito di Ia bin, re cananeo di Cazor. Accet- ta, maa patto di avere in guer- ra V'appoggio carismatico di Debora. Sara lei a dare corag- gio alle truppe d'Isracle. Sisa- ra @ il terzo personaggio che avanza con la sua poderosa macchina da guerra, ben nove- cento carti "armati" della po- tente cittd cananea di Cazor Lo scontro avviene presso un torrente della pianura setten- trionale di Galilea, il Kison, ed @ tratteggiato dal racconto in Nella guerra santa contro i nemici di Israele sono ‘spesso coinvolti anche gli elementi cosmici o i fenome- ni natural. n Giudic 5,20 sono le stelle che combatto- ‘no conto i nemici di rae. Inari testi iblic li astri so- ‘no indicati come le "schiere celesti", un esercito alla cul testa é il Signore. Da qui deriva, secondo alcuni stuclo- si, iltitolo di «Signore degli eserciti applicatofrequen- terente nell’Antico Testamento al Dio di lsracle. Debora e Barak poche battute come fosse una guerra santa: «ll Signore gettd nel terrore ¢ travolse Sisara, con tutti i suoi carrie tutto il suo esercito». E Dio stesso l’ar- tefice della vittoria attraverso la sua irruzione terribile. Dalla strage Sisara si salva a stento fuggendo a piedi e riparando presso un clan amico, quello di Eber il kenita. E a questo pun- to che entra in scena il quarto personaggio, Giaele, moglie di Eber. Costei accoglie il generale seon- fitto come ospite, gli promette protezione, ma in cuor suo ha gid pensato al tradimento e al suo passaggio di campo con gli Ebrei vincitori. Infatti, una vol- ta che Sisara, dopo essere stato nascosto, si ¢addormentato, gli pianta nella tempia uno dei pio~ lidella tenda. Giaele, allora, va incontro a Barak che sta cercan- do il suo nemico e gli mostra Si- sara con il cranio fracassato. Una scena potente, pur nella sua dimensione macabra. Al racconio subentra il canto: si tratia di uno dei poemi pid anti- chi della letteratura ebraica ed @ messo in bocca al?eroina Debo- raeal generale ebreo vittorioso Barak. In questo carme splendi- do si ripercorre l'intera vicenda, ma in chiave epica. In apertura, dopo Vinvito all’ascolto, si fa apparire il vero vincitore, il Si- gnore, il quale avanza dal sud (Seir-Edom), cio’ dall’area del Sinai ove si era rivelato a Tsrae- le, e al suo incedere la natura reagisce atterrita con tempeste e terremoti. Inizia, cosi, la nwo va deserizione della vicenda di Debora. It canto di Debora Giudici I canto di Debora meriterebbe uno studio accurato perché, a causa della sua antichita, aleu- ni versi sono corrotti, altri non sono di facile decifrazione, ma Tinsieme @ di straordinaria bel- Jezza. Noi ci accontenteremo di offrire la guida essenziale per seguirne la trama, senza entra- re nei molti particolari e nella qualita poetica del testo che spesso ama il ritmo, echeggia i suoni della battaglia, usa immé gini vivaci e potenti. Dopo l'in- troduzione che ha presentato il Si- gnore che sale dal Sinai per di- nigere la battaglia in difesa del suo popolo, appare Debora, madre della patria, La situazione tragi- ca in cui versava Israele 8 de- scritta in chiave religiosa: oltre Le tribii e la guerra. Mentre nel capitolo 4 si menzionano solo Je rbd di Zabulon e Nefial, net ca- polo 5 ne compaiono alr quattro: Efraim, Beniamino, Machir € Issa- car. E difficile stabilire quale dei ‘due testi sia pil fedele alla reat degli eventi, perché I! loro scopo non é la cronaca belica.Imporian- ‘te @ invece laspettoreligioso che emerge nel forte richiamo contro le tribu che non sono accorse a -combattere. una mancanza ver- 80 Dio, che agisce come coman- dante miitare nella guerra santa e che convoca tuto il popola per se- quiro, Essa é inoltre una mancan- 2a dl solidaret fra le Wibul Accan- ‘to: La pianura di reel, teatro dal- la battagla fra Barak e Sisara. alle strade deserte (v. 6), la ca~ renza di guide di valore, la fa- me («il pane d’orzo venne a mancare»), ’impreparazione militare nel popolo d'Israele, rappresentato nella cifra simbo- lica di quarantamila, Israele & vulnerabile perché ha abbando- nato il suo Signore. inno si rivolge poi ai coman- danti d'Israele che cavaleano asine bianche e ai semplici Ebrei pedoni perché esaltino «i benefici del Signore» (letteral- mente “Ie giustizie del Signo- re"), cio® i suoi atti di salvezza che tra poco si rinnoveranno per il suo popolo. Segue, ritma- to, il grido di battaglia in ono- re di Debora e del generale Ba- rak. Con uno sguarco dall’alto si fa Vappello delle varie tribi schierate a battaglia: Efraim, Beniamino, Machir (Manasse), Zabulon, Issacar, Neftali. Una protesta @ scagliata contro le tribir che non vennero in aiuto, restando comocamente nelle loro aree: Ruben, Galaad (Gad), Dan e Aser. I canto di Debora Giudici | canto di Debora (cap. 5) ¢ un testo poetico, da ti studios ritenuto antico, che ripete, con uno stile Ta ae @ anche con alcune differenze, la storia - narrata nel capitolo precedente dai Giudici. Alcuni pen- ano che racconto del capitlo 4 sia stato scrto in un econdo tempo rispetto al poema, per illustari e farlo ‘comprendere meglio. Nel cantico si ntrecciano due ele- enti: esaltazione epica delle gestaerviche degli Irae- itl lode e la confessione di fede per JHWH, il Signore che sconfigge inesorabilmente i nemici. La battaglia non @ descritta, vi si allude soltanto attraverso il segno della presenza del Signo- re con il suo esereito cosmico, le stelle e il torrente Kison debor- dato: @ probabile che la sconfit- ta nella pianura di Galilea pres~ so Taanach sia avvenuta pro- prio a causa di un forte tempo- rale che fece straripare il tor rente e impantanare i carri “ar- mati” dei re cananei. Si evoca il martellare degli zoccoli dei cavalli in fuga e si maledice Meroz, un clan non meglio noto, Israele in balia dei Madianiti che si rifiutd di sostenere Israe~ le. Ma Yobiettivo dal campo di battaglia si sposta presto nella tenda di Giaele, la donna che uceidera il comandante nemi- co Sisara. Con una sequenza di azioni ra- pidissime si descrive il gesto della donna che, dopo aver offer- to ospitalita, pianta un paletto della tenda nel cranio di Sise- ra. La triplice ripetizione della scena riproduce quasi filmica— mente il contorcersi e la morte aisperata del generale e la fine dei nemici d’Tsraele per mano d’una donna, guidata perd dal Signore. Con montaggio abile il poeta si sposta nella corte ne- mica ove la madre di Sisara at tende con ansia il ritorno del fi- glio, consolata dalle principes- se che immaginano un ritardo causato dalla grande preda di guerra. Il carme finisce con un’invocazione liturgica di spe ranza e di vittoria per i fedeli del Signore. Israele Con Debora é iniziata la serie in balia dei eosidldetti “giudiei maggio- dei ri", scelti da Dio per un evento Madianiti —_particolare e in un momento di grave pericolo. & anche il caso di Gedeone che appare sullo sfondo di un incubo, quello dei Madianiti, un popolo tradizio- nalmente ostile a Israele nono- stante che da esso provenisse la ‘moglie di Most (Esodo 3,1). Co- storo comparivano all’improv- viso tra gli Israeliti compiendo feroci razzie. Come sempre, il narratore biblico cerca una ragio- ne religiosa per spiegare una si- mile situazione e la esprime at traverso la voce di un profeta che denuncia il peceato di infe- delta di Tsraele nei confronti del Signore, che pure li aveva libe- rati dalla schiavita egiziana e li aveva condotti fino alla terra promessa, E a questo punto che inizia il racconto della vocazione di Ge- deone, Mentre cerca di proteg- gere dalle razzie dei Madianiti il poco grano della sua povera famiglia, gli appare ’angelo del Israele in balia dei Madianiti Signore che gli affida V'incarico di «salvare Israele dalle mani dei Madianiti». Un incarico a cui Gedeone reagisce con un’obiezione: egli é la persona pit insignificante della famiglia pitt modesta della triba di Manas- se, B facile intuire in questa se- quenza lo stesso schema della chiamata di Mosé che aveva reagito protestando Ia sua inca~ pacita a parlare. Analoga sara a vocazione del profeta Gere- mia, Attraverso questa rappre- sentazione si vuole esaltare il primato di Dio che sceglie l'ulti- mo per compiere le sue azioni di salvezza, svelando cosi che & lui ad agire. ‘erano una popotazio- ne nomade che abitava le regioni desertiche del Sinai e del nord del- Arabia, Compaiono con una cer- frequenza nel'Antioo Testamen- ‘in Numer sono menzionati co- ‘me nemici i Israele aceanto a | Balak re di Moab, bench i ~ sugcero di Mose, eto, fos ‘se madianita. Queste po- potazioni nomadi o semi- rnomadi compivano incur- sioni nei territori occupati agi agrcoltori sedentari, depredando e razziando, Alcuni autori pensano an- ‘che che compissero rego- lari transumanze stagiona- I:terminata la stagione dei acco, occupavano con le ‘greggi le terre di lsraele. ‘Accanto: Due moment del Aialogo tra Gedeone e'an- gelo. Sculture, sec. Xi Chartres, Cattedrale, Giudici Gedeone, prima di accettare, chiede allora un segno che gli assicuri la veridicita della visio- ne, Prende la carne sacrificale di un capro e del pane azzimo e prepara un rito un po’ strano a causa della presenza del brodo (Gorse per una libagione). Lir- rompere del fuoco divino rende ilrito simile a un olocausto e fa comprendere a Gedeone di aver avuto un'autentica esperienza del divino, Atterrito per aver in- contrato a faccia a faccia la di- vinit& (come @ noto, questo com- portava la morte a causa del li- mite dell’'uomo), @ rassicurato dall’angelo, erige un altare co- me segno della visione e lo chia- ma “II Signore @ pace”. Siamo presso Ofra, non lontano da Si- chem, famosa citta e santuario sraele. I racconto inserisce a questo punto un'altra tradizione ri- guardante la vocazione di Ge- deone. In sogno il Signo- re invita il suo eletto ad abbattere l'altare che il padre di Gedeo- 57 Giudici ne aveva etetto in onore del dio Baal, il dio cananeo della ferti- lita, segno della contaminazio- ne idolatrica a cui andavano in- contro gli Israeliti nella terra di Canaan. Al suo posto Gedeone dovra erigere un altro altare in onore del Signore, sul quale sa- crificare un toro in olocausto, usando per il fuoco il “palo sa cro", segno di fecondita nei cul- ticananei di Baal. Gedeone ese- gue l'ordine del Signore di not- te, temendo la reazione della sua famiglia. Lindomani il clan ii Gedeone si trova di fronte al- Valtare diroccato di Baal ¢ al “palo sacro” spezzato e brucia- toe reagisce con rabbia cercan- do i sacrilego. Si scopre che & stato proprio Gedeone, il quale viene giustificato e difeso da suo padre [oas con una dichia~ razione significativa: la divini- a stessa deve punire i colpevo- La vocazione di Gedeone. Ilracconto i Giutici 6,11- 24 (ll Signore allora si rivolse a lui con queste parole: “Va! perché con la tua forza salvera israele dalle mani dei Madianit. Sono ia che ti mando” ..») presenta alou- ‘ne carattristiche che sirirovano anche in altri rapcont bibl in cui una persona & chiamata dal Signore a svolgere un partcolare incarico. Gedeone dapprima cubita che i Signo- te possa intervenire per salvare Israele, poi protesta la propria inadeguatezza al compito che gl viene propasto. ‘Qualcosa di simile abbiamo gia visto nel racconto della ocazlone di Mosé (Esodo 3-4: «Allora Dio lo chiamd di ‘mezzo al pruno e disse: "Mose, Mosé”. Ed egl rispose: “Eocomi”..»). Lobiezione di Gedeona (x0h, Signore, co- ‘me fard a liberareIsraele? La mia famiglia é la pit oscu- rain Manasse 6 io ne sono il membro pil insignficanten, Giudic! 6,15) evidenzia un tema biblico importante: Dio ‘non sceglie in base al riteri i precedenza e di impor- {enza degli uomii, anzl spesso si serve di coloro che so- ‘no ritenul pit piccoli per compiere le sue grandi opere, Israele in balia dei Madianiti li; se non lo fa, @ segno che non il vero Dio ma un idolo. A Ge- deone viene, cosi, attribuito un soprannome, Ierub-Baal (forse, “Baal difenda” se stesso). I racconto ha probabilmente lo scopo di spiegare il secondo no- me paganeggiante di Gedeone, ricorrendo a una giustificazione religiosa. eletto @ ormai pron to per la sua missione di giudi- ce salvatore di Israele contro i Madianiti ¢ la loro coalizione, ed é anche testimone della ve- ra fede d'Isracle. Lo Spirito divino irrompe in lui; al suono del corno egli con- voca il suo clan e gli uomini della sua e di altre tribir d'Israele per iniziare la lotta contro il nemico. Ma a questo punto il racconto ritorna anco- rauna volta alla vocazione che era stata deseritta precedente mente: si tratta, quindi, di in trecci di vari documenti e tra dizioni che I'autore sacro ha raccolto a suo modo in una nar razione continuata. Gedeone cerva tun segno divino che aval- Ii la missione ricevuta, B il famo- so episodio lel vello e della ru- giada (quest’ultima é dono di- vino perché scende dal cielo ¢ ha una funzione simile a quella del fuoco). La prova é duplice: prima la rugiada dovra cadere solo sul vello, lasciando i ter- reno circostante asciutto; poi dovra coprire d'un velo la ter rae lasciar intatto il vello. Dio concede a Gedeone questo dop- pio segno, che nella tradizione cristiana diverra un simbolo della discesa dello Spirito San- to in Maria per I’incarnazione di Cristo, Gedeone sconfigge i popoli a ovest del Giordano Giudici 59 Si ritorna, allora, all’esercito messo insieme da Gedeone per combattere i Madianiti, Un'arma- ta eccessiva che dev'essere sfol- tita, perché si tratta di una guerra santa e percid solo Dio decisivo per la vittoria ¢ non Yorgoglio militare del popolo. Cosi vengono esentati tutti gli esitanti o i paurosi (la cifra di ventiduemila @ evidentemente eccessiva e vuole solo esaltare la grandezza di Israele). I diecimi- Ia rimasti risultano ancora trop- pi: bisogna operare un'ulteriore selezione e la via adottata, di- venuta celebre, é curiosa Scelti saranno soltanto trecen- to uomini, quelli che avranno lambito V'acqua di una fonte senza ricorrere alle mani per ere. In verita il testo ebraico non é, al riguardo, molto chia ro nella descrizione del gesto. La cosa pid importante @, co- munque, un’altra: si vuole sot~ tolineare ancora una volta il primate di Dio che salva con un piccolo gruppo di persone, liberando Isracle dal grave in- cubo dei Madianiti. Frattanto Gedeone 2 invitato a compiere una sortita esplorativa nottur- na verso l’accampamento ne- mico, facendosi accompagnare da un servo, Il racconto della prima avven- tura del “giudice” Gedeone @ pittoresca. Nella notte egli pe- netra nascostamente in avan- scoperta nell’accampamento della coalizione capeggiata dai Madianiti e, giunto nei pressi una tenda, ascolta le confi- denze di duesoldati. uno nar- -- Gedleone raall'altro un sogno che, come sconfigge @ noto, in molte culture ha i popoli spesso il valore di rivelazione a ovest del divina. In quel sogno un pane Giordano d'orzo, simbolo di un popolo di agricoltori, com’erano gli Israe- liti, rotola nel campo madiani- tae abbatte una tenda, simbo- lo dei nomadi, com’era appun- to quel popolo. La conclusione @ semplice: «Dio dara in pote- re a Israele i Madianiti e tutto Vaceampamento». Gedeone, sostenuto dal presa- gio, parte all’attacco con il corpo scelto dei suoi trecento uomini, ricorrendo perd a uno stratagemma. Ognuno di essi viene dotato di un corno e di una torcia protetta da un coc- cio a guisa di paralume. Sud- Linvito a ritirarsi per chi ha paura corrisponde alle ‘preserizioni sulla condotta della guerra di Deuteronomio, 20,8 («l capi diranno ancora al popolo: “C'S qualcuno cche ha paura @ si sente venir meno il coraggio? Vaca & ritorni a casa sua, perché anche ai suoi fratelli non ven~ ‘ga meno il coraggio come a Wui”...). 'autore dl fibro el Giudici, che ha raccolto diverse tradizioni antiche, ‘manifesta infatt in diversi passi un pensiero morale e religioso molto simile a quello che abbiamo incontrato ‘nel quinio libro del Pentateuco, il Deuteronomio. La morte dei capi dei Madianiti. |! nome Oreb ha il significato di “corvo", mentre Zeeb quello di “tupo" Nella notizia sulla morte di questi due personaagi, che ‘quidavano i Madianiti € evidente il tono popolare; si vuo- |e infatti spiegare l'origine del nome di due luoghi ca- ratteristiciil"masso del Corvo"e il “frantoio del Lupo". Questa associazione fra luoghi della Palestina @ avveni- ‘menti della storia di Israele é un espediente narrativo per suscitare linteresse del lettore. 60 Giudiei — Gedeone sconfigge i popoli a ovest del Giordano ‘nterpretato popolarmente nel racconto in base al'asso- ‘nana con due termini ebralc. I primo @ i verbo mi (“con ‘endere in giudizio’), per cul il nome significherebbe “Ba- al ent in contesa” con Gedeone per vendicarsi, Alcuni ‘autor pensano che it significato originario del nome sia da far risalire al verbo rabab (“essere grande", “numero~ 0"), interpretando quind il nome come un auspico: «Ba- al renda grande, ci fecondo, coll che porta tale noma. ‘Lautore biblico sottolinea,Ironicamente, che Baal non & affatto “grande”, ma invece impotente e ineficace, dato cche non pudrispondere al'affronto fatto da Gedeone. A sinistra: Gedeone strizza il velo in un vaso. Bassorilie- vo, scuola di L. Maitani, sec. XV. Orvieto, Duomo, divisi in tre gruppi, essi_ cenno di Gedeone, si scatena s‘avanzano silenziosi nelle tene- inferno: i tre gruppi spezza- bre verso l'accampamento ma-_ no i cocci facendo brillare le dianita. Siamo a notte fonda, _torce, suonano i corni e lancia- al cambio del primo turno dino il grido di guerra: «La spa- guardia. All'improvviso, aun da per il Signore e per Gedeo- nel», Laccampamento madia- nita, risvegliatosi all'improv- La tribir di Efraim era la pit viso e in preda al terrore, si importante fra le tribii del node —-scompiglia, s'incrociano le discendeva dal secondo figlio di spade, i combattenti si calpesta- Giuseppe. Giosud (che in origine sino, si precipitano nella fuga, ‘chiamava Osea) era un compo- senza che gli Israeliti debbano nente della trib di Efraim. ino- _intervenire. B facile intuire, al me giifu cambiato quando fu scel- di 18 dei particolari concreti ‘toda Mosé come guida delfeser- della scena, che l’autore ispi- Cito ebraico. Giosué, infat,signi- rato vuole mostrare, con questo fica “JHWH salva". Gli Efraimiti _racconto, che alla radice della ferano un popolo orgoglioso e am- vittoria d’Israele e’e il Signo- bivano aun ruolo di guida fra lé re e non tanto ’opera umana. ‘ribil Tale caratteristica sirtrave- Solo dopo, infatti, seatta l'in~ ral capitolo 12 del libro dei Giu- seguimento che — secondo dicie nelle vicende successive ak quanto si afferma nel finale del la morte di Salomone, per cui le racconto ~@ aifidato alla trib ‘ribu del nord, capeggiate da di Efraim: si tratta, probabil- Efraim, rfuteranno di riconosce- mente, ci un documento autono- re autorité del figlio di Salomone, mo riguardante quella tribd, la Roboamo, portando cosi alla divi- pitt importante tra quelle set- sione di fsraele in due regni. tentrionali, nella vittoria su Madian. Gedeone contro i popoli a est del Giordano Giudici 61 Gli Efraimiti, infatti, polemiz~ ne di una nuova campagna mili- La eampagna zano con Gedeone per essere tare contro popoli della Tran- di Gedeone stati esclusi dall’attacco inizia- _sgiordania oppure, come sembra contro le, tenendo anche presente che _ sostenere l'autore biblico che ha i popoli Manasse, la trib di Gedeone, raccolto queste diverse relazio- a est del era sorella di quella di Efraim, ni, siamo di frontea una continua- Giordano I giudice reagisce con astuzia, _zione della guerra contro la coa- esaltando l'impresa di Efraim _lizione madianita, di cui si cita~ come di molto superiore edeci- no due altri capi, dopo Oreb siva rispetto alla sua, tant’é vero (“corvo”) e Zeeb (“lupo”). Come che ha condotto alla catturae @ apparso anche nella Jettura all’uccisione dei comandanti delle pagine precedenti, il nar- madianiti Oreb e Ze- ratore usa mate- eb. E lo fa con un riali storici e po- proverbio sulla raci- polari diversi molatura e la ven- che unifica, ta- demmia: quella di lora piuttosto li- Efraim é stata una beramente, nel racimolatura, eppure suo racconto. Il fu superiore alla ven- suo, infatti, non & demmia di Gedeone (indieato con il nome della sua famiglia, Abiezer). Lattenzione poi si sposta verso due centri della valle del Giordano, Succot ¢ Penuel, ai quali Ge- deone chiede vettova- glie per le sue truppe. Ricevuto un rifiuto, egli si allontana mi- naceiando futura ven- deta, una volta vinti definitivamente gli avversari. Gli avversari_ che Gedeone deve ora vincere sono chiama- ti Zebach (“vittima”) e Zalmunna (“om- bra”, “spettro” o an- che “rifugio"): 0 si tratta della descrizio- =} La selezione dei guerrieri, ope- = rata da Gedeone secondo le indicazioni i Dio, va ltta sotto due aspatt primo -® quello storico: I'azione contro i Madianiti non fu una ‘campagna miltare di tutte fe trib, ma un’impresa di un placolo gruppo. Secondo gli studios! probabilmente si ‘rattava solo del clan di Gedeone (c...ntanto gridavano: “La spada per il Signore e per Gedeone"...», Giudi 7,20), L'alro aspetto, pl importante, & quello religioso: Dio stesso che conduce le operazioni ed @ lui che sal- va ll popolo,Egli opera con un picoolo numero, cosi co- me aveva scalto Gedeone, Il pit piccolo della sua casa, perché la salvezza di lsraele la sua soprawivenza non ‘sono il fruto delle capacita umane, ma dal'intervento di Dio, Nella narrazione questo potere del Dio i sraele ‘contro i nemicirisalta anche in contrasto con 'impoten- za del dio Baal, il quale non era stato in grado di interve- rire conto it saoriegjio compiuo da Gedeone. Soto HW, il Signore di lsraele, Dio, gli idoli sono impotenti e va~ ni Accanto: Gedeone e i guerreri. Min., sec. XIV. Bibbia Bassetti Trento, Biblioteca Comunale, 62 uno scopo direttamente storio- grafico. Compiuta la spedizione e avuto sucesso, Gedeone vuole regola- rei conti con la citta di Succot che aveva negato assistenza agli Israeliti in marcia contro Ma- dian. Ottenuti i nomi dei capi della citta da un prigioniero, li fa arrestare e li sottopone a una macabra tortura. Passa poi al- Vallra citta che si era rifiutata di assisterlo, Penuel, e la di- cattura. . In quel centro, strategicamente distante dai Fe- nici e dalla Siria, i Daniti erige- ranno la statua rapita a Mica, jstituiranno un loro sacerdozio fatto risalire idealmente a Gher- som, figlio di Mosé (anche se al- cuni leggono qui il nome “Ma- nasse"). Si ha, cosi, un santua- rio separato rispetto a quello uf- ficiale di Silo, ove era conserva ta area dell’alleanza. Queste in- dicazioni sono date con una punta di polemica perché l'au- tore del libro dei Giudici —sulla scia del precetto indicato anche nel capitolo 12 del Deuterono- mio - sostiene la necesita del- Yunicita del santuario per con- servare intatta la fede d’Isracle, senza degenerazioni. 83 Con una vicenda tragica e di forte emozione entriamo nell'ul- tima parte del libro. Lautore cro sottolinea l'assenza della monarchia, vista come elemen- to di ordine e di unificazione, ri- velando cosi un orientamento favorevole a questa istituzione, diversamente da quanto avver- ra in altre pagine bibliche. La storia che ora ascolteremo, e che echeggia l'episodio di Sodoma (Genesi 19), @ tratteggiata in modo intenso e meriterebbe di essere letia senza commento tanto @ potente nella sua chia rezza e drammaticita. Metteremo in luce solo alcuni clementi si- gnificativi. Alla base c’é una vicenda lega- ta alla crisi matrimoniale di un Levita della tribi di Efraim con la sua “coneubina” (cioe una seconda moglie, in regime di poligamia, a quei tempi pra- tieata), una donna di Betlem- me di Giuda, ritornata a casa di suo padre. Ristabilita l'ar- monia, il Levita con la donna riprende la strada di Efraim, al centro della terra promessa (etlemme @ a sud). Suggesti- vo @ il continuo ritardo della partenza, causato dal padre della giovane, quasi presentis- se limminente tragedia. Il rac- conto @ spesso seandito dalla “notte” e dal “pernottare”, che 84 Giudici ‘Concubina. |! termine usato nell'Antico Testamento va ‘compreso ricordando che, in Israele e in tutto I'antico VI- cino Oriente, la poligamia era una istituzione abbastanza diffusa. Concubina era una moglie legittima, cio una donna che era legata a un uomo mediante un vincolo ri- Cconosciuto a lvello sociale e giuridico, ma di grado infe- riore. Spesso era una serva della moalie pit importante, come si riscontra spesso leggendo Il ibro della Genes. creano un’atmosfera cupa e di tensione. Nella loro marcia il Levita e la donna costeggiano Iebus, 'an- tico nome di Gerusalemme, ma non vi sostano perché abitata dai Gebusei, popolazione cana- nea e quindi straniera. Essi vo- gliono raggiungere un centro israelitico (@ evidente Vironia perché saranno proprio j fratel- lia tradire!). Approdano, cosi, a Gabaa, una cittadina della tri- bit di Beniamino, ove a sera in- contrano nella piazza un vomo anch’egli appartenente alla tri- bii di Efraim che risiedeva in quel territorio straniero: anco- ra una volta si marca il fatto che a comportarsi corretiamente so- no altri rispetto a quelli da cui ci si attenderebbe lealta, cio’ i cittadini di Gaba, Quell'tomo @ ben lieto di ospitare i due per i quali imbandisce la sua pove- ra mensa. Ed é nella notte che seatta la tragedia. Come era accaduto a Lot, alcuni Beniaminiti, “gen- te di Belial”, in pratica figli di Satana (Belial @ un nome ma- gico per indicare perversione ed empieta), cireondano la casa e bussano per possedere l'ospite appena giunto, La reazione del padrone di casa? scandalizza~ I delitto di Gabaa ta non tanto per la richiesta oscena ma, secondo la visione morale e sociale di allora, so- prattutto per la violazione del diritto di ospitalita. Egli @ pronto persino a sacrificare sua fighia pur di non infrangere quella norma inviolabile. La massa dei Beniaminiti non ‘vuole sentire ragioni, travolta dall'eceitazione e dalla frene- sia. Interviene, allora, il Levita che decide di consegnare a quei bruti la sua concubina. Atter- rita, essa piomba nelle loro ma- ni. La frase finale @ lapidaria nella sua drammaticita: «Abu- sarono di lei e la violentarono per tutta la notte fino al matti- no, quando, sul far dell'aurora, Ja lasciarono andare». Tl sole sorge su una scena lugu- bre: la concubina violentata tutta la notte ha soltanto la for za di trascinarsi fino alla soglia della casa ove ¢’e suo marito, riesce @ raggiungerla solo con una mano e IA s’accascia mor- ta. I marito, uscito, la crede so- lo addormentata: «"Alzati, dob- biamo partire!". Ma non ebbe risposta». Una scena indimen- ticabile a cui fa seguito la silen- ziosa partenza del Levita con il suo macabro carico. Giunto a ‘casa, egli compie un ato scon- volgente: taglia in dodici pezzi il cadavere della sua donna e li spedisce a tutte le tribt come una terribile lettera di carne e di sangue, destinata a denun- ziare in modo visibile ed effica- ce un delitto innominabile. «i mai avvenuto un fatto come questo dal giorno della libera- zione dall’Egitto...2», @ il com= mento di tutti. La guerra contro Beniamino Giudici 85 20 T1delitto richiede giustizia e pu- nizione. Gli Isracliti, allora, si ‘iuniscono in un'assemblea gene- rale nel santuario di Mizpa, in territorio di Efraim, il pit vieino a Gaba ove si era perpetrato il delitto. In quella riunione il Le- vita narra l'infamia da lui sper mentata ela propone per un giu- sto giudizio a tutte le trib. La soluzione @ semplice: é necessa- rio estirpare il male perché non contamini tutto il popolo, biso- gna colpire Gabaa ¢ in partico- Tare quei “figli di Belial”, cioe quei perversi macchiatisi di un crimine cosi orrendo. I Beniami- niti oppongono resistenza, non ‘yogliono consegnare i responsa~ bili del delitto e si appellano al loro ongoglio tribale. Anzi, si pre- parano a reagire al probabile in- tervento delle altre triba. La guerra civile @ ormai aperta: il racconto che se ne fa nei ver setti 15-48 non offre una relazio- ne continua e ben definita ma ‘comprende ripetizioni, incoeren- zee variazioni, Probabilmente Yautore ha raccolto tradizioni di- verse unificandole secondo vari fili narrativi. I due eserciti sono evidentemente sproporzionati: 26.000 uomini per Beniamino, che pud schierare un corpo scel- to di 700 ambidestri, abilissimi nel tiro al bersaglio (@1a menzio- ne di una qualita tribale), & 400.000 per Veservito alleato, nu- mero eceessivo per indicare uma netta preponderanza e un’arma- ta ideale e unitaria. Lo svolgi- mento della guerra non é deserit- to in modo lineare; il primato aifidato a Giuda; il ricorso al san- tuario di Betel, caro alle memo- rie di Giacobbe, vuole sancire il carattere sacro di questa guerra apparentemente fratricida, Ipprimi risultati sono sconcertan- ti: prevalgono i Beniaminiti, pro- babilmente pitt veloci, compatti e dotati di quel nerbo di lancia- tori di fionda di straordinaria ef- ficacia (archi e frecce erano rari allora e le armi di ferro erano di produzione soprattutto filistea). Slinsinua il dubbio fra Je trib sulla validita ela correttezza di una simile operazione bellica, dubbio che risolto da un oraco- Jo divino, ottenuto attraverso la consultazione nel santuario del Signore a Betel: «Andate contro di loro». La guerra deve quindi continuare. La lotta delle trib d'Isracle con- tro Beniamino a causa del delit- to di cui si era macchiato, e che non aveva voluto riconoscere, si svolge a fasi alterne. Inizialmen- te a registrare clamorose perdi- te @ la mastodontica armata al- La guerra Beniamino Mizpa nome oi questa, localta significa "Punto di osservazione” Sitrovava a cca 13 km a nord 4 Gerusalemme, al eonfine fra orton dla trib «Efraim e quello «i Beniamino. Sotto: Resti «i mura su luego dove sorgeva Vantica Mizpa 86 Consultazione Secondo it costume «itfuso in motte culture dell'antico Vieino Oriente, Dio viene interrogato affinehé indi ‘quale condotta infitare devono tenere le truppe di track, Sopra: I popolo avant al sacerdote nel santuaio Min, sec. XI, Roma, Bibioteca Vaticana Giudici leata che viene colpita abilmen- te dal pit agile eservito di Benia- mino. Il ricorso al Signore nel santuario nazionale di Betel, at- traverso preghiere e riti sacrifi- cali, ha lo seopo di confermare le tribir nella loro scelta che regi- stra qualche esitazione. ‘Tra Val- tro una nota ci informa che —a differenza di quanto si dice al- trove -’arca dell’alleanza era collocata in quel periodo proprio nel santuario di Betel. Finalmente 'esercito alleato rie~ sce a snidare i Beniaminiti dalla citta di Gaba, ove si era consu- mato il delitto, eioe l'uccisione della moglie del Levita della tri- bi di Efraim; attraverso uno stratagemma (una falsa fuga) i Beniaminiti vengono allontana- ti da quella citta che, come sug- gerisce il nome ebraico che signi- fica “altura”, doveva essere su una rocea strategica, Giunti nel territorio sottostante, essi ven- gono circondati dalle trappe del- le altre tribu che si erano nasco- ste nella zona, in attesa di irrom- pere contro i Beniaminiti, che stavano inseguendo il reggimen- to federale dal quale erano stati attaccati inizialmente. Ta strage & colossale: sui 26.000 di cui si diceva essere composto Yesercito beniaminita ne riman- gono in vita solo 900. I dati non La guerra contro Beniamino sono, come sempre nelle antiche culture, da prendere con eccessi- vo rigore, anche perché nel prosie- guo della narrazione mutano sia pure lievementte. La cosa ceria @ la sconfitta irreparabile di Be- niamino, Il racconto della batta- glia 2 piuttosto minuzioso dal punto di vista tattico e non sempre chiaro, Si deserive so- stanzialmente un falso attacco alleato, coperto poi da una fuga che costringe i Boniaminiti a sco- prirsi, abbandonando la citta- roccaforte di Gabaa. Alle spalle essi vedono il fumo levarsi dalla cittd perché gli Israeliti avevano approfittato della loro uscita per penetrare a Gaba da altre po- stazioni ove si erano attestati, I Beniaminiti si trovano, cosi, circondati dalle truppe federali che interrompono la fuga e si ri- volgono contto di loro e dagli al- tri reggimenti collocati in diver- si punti della pianura sottostan— te a Gaba. Qualcosa di simile era accaduto nella conquista del- la citta cananea di Ai da parte degli Ebrei (Giosu® 7-8). In sinte- si, si ha una sconfitta strategica di Beniamino, illustrata dal nume- 10 delle pertite che ora si dice es- sere di 25.000 morti (sopra si parlava, invece di 25.100) nel- Yesercito, senza contare le varie stragi di civili che lesercito al- eato compie in tutto il territorio della trib’ di Beniamino. Una curiosa notizia offerta a parte & quella che riguarda una rocca- forte, quella di Rimmon (“mela ‘grana”), ove riparano 600 Benia- miniti. La resisteranno per ben quattro mesi, essendo la rupe inaccessibile all’esercito alleato, La guerra contro i Beniaminiti La riabilitazione di Beniamino Giudici si é, dunque, conchusa con una grande vittoria della confedera- zione delle tribu, Eppure essa non viene celebrata con feste bensi con Jamenti e riti di lutto. Il prezzo per ristabilire la giu- stizia @ stato molto alto: il nu- mero perfetto delle dodict trib @ stato amputato e I'unita na- zionale é stata infranta. Anche i Beniaminiti superstiti, rinchiu- si nella roceaforte di Rimmon, sono votati all’estinzione perché Ie altre tribi si sono impegnate con giuramento a non concede- re loro mogli ebree. Si cerea, al- lora, di trovare una soluzione che da un lato non violi la fedel- ta al giuramento fatto e dall'al- tro impedisea la distruzione @una tribb e dell’integrita del popolo di Dio. 87 La soluzione trovata @ piutto- sto strana per noi, ma spiegabi- le nella prospettiva giuridica di allora. Si cerca di identificare un clan ebraico che non avesse partecipato all’assemblea di ‘Mizpa, nella quale si era dee: tata la non concessione di mogli a Beniamino. Dall'indagine risul- ta che renitente alla chiamata | Lafesta annuale del Signore a Silo. Forse sitratta di una festa pe la vendemmia, Lo svoigersi degli even- {i sembra suggerite che ala festa sia- ‘no interessati solo gli abitanti di Silo, mma il termine ebraico impiegato per “festa” (hag) designa, usualmente, le {este che comportano un pellegrinag- {io i tutti gli lsraeit verso il santua- fio, Questo uso si spiega tenendo pre- sente che lantica festa cananea de!- la vendemmia, qui menzionata, si svi- luppo in israele diventando la grande festa delle Capanne, in occasione del- Ja quale si compiva un gioiaso pelle~ grinaggio verso il Tempio di Gerusa- lemme. Aceanto: Un uomo raccogtie. ‘Yuva Mosaico, secolo VI. Monte No- bo, Chiesa di Lote Procopio. nazionale era stata la citta transgiordanica di Tabes nella regione di Galaad, un centro che avra ancora una sua storia in futuro con il re Saul. La solu- zione si fa strada anche se in modo piuttosto brutale. Gli abi- tanti meritano di essere dura- mente condannati per questa loro assenza: si fara, percio, una di Beniamino La scomparsa una trib @ ritenuta ‘un grave tutto per tuto Israel. Item det rapimento delle. ragazze vergini ' presente in motte culture antiche, bast pensare al rato delle Sabine. Sopra: Rapimento delle ‘donne di Si Riproduzione a stampa. Pierre Morten, “Histoire du View et Nouveau Testament” Amsterdam, 1700 Giudici La riabilitazione di Beniamino ‘campagna militare contro di lo~ ro. Nella strage che seguira si dovranno salvare solo quattro cento ragazze nubili. Facile @ intuire la finalita di questa operazione, Le quattro- cento vergini salvate vengono condotte a Silo, sede del san- tuario centrale. I seicento Be- niaminiti assediati a Rimmon ‘vengono lasciati liberi e si con- cede loro di accasarsi con le donne di Iabes, cosi da permet tere la continuita tribale. Resta, perd, aperta ancora una bree- cia, come dice l'autore sacro ri- correndo a un'immagine di ti- po militare: Israele @ visto co- me una citta le cui mura hanno una fella pericolosa. Infatti non tutti i seicento Beniaminiti su- perstiti hanno potuto sposarsi con le quattrocento ragazze di labes, data la differenza di nu- mero. Si ricorre, allora, a una soluzio- ne abbastanza curiosa che non violi il giuramento. Si tratta di una specie di ratto delle Sabi- ne. La festa autunnale della vendemmia legata al santuario di Silo comprendeva danze, canti e allegria. I superstiti Beniami- niti sono invitati a nascondersi tra le vigne e a rapire le ragazze in modo da potersi sposare tutti e continuare la discendenza del- Ja triba. Cosi non veniva viola~ to Vimpegno preso a Mizpa: non erano, infatti, i padri e i fratel- liebrei a concedere in matrimo- nio Ie loro donne ma erano i Be- niaminiti a prenderle con un ra- pimento. Il libro finisce, quindi, con una nota di speranza: le tri- bit sono riunite nella loro pie- nezza. Ma c’? un tratto oscuro: sono senza un governo centrale e «ciaseuno faceva quel che pit gli piacevay. Rut ibrotto di straordinaria freschezza ¢ intensita religiosa e socia- le, Rut ha al centro una storia d'amore che una vedova stranic~ ra, la protagonista Rut, originaria di Moab, vive con un ricco proprietario terriero di Betlemme. Gia sposata nella sua terra con un emigrante ebreo morto quando lei era ancora giovane, decisa a ritornare con la suocera ebrea Noemi nella patria di suo marito, Rut vive una vicenda d’amore con il betlemmita Booz sullo sfon- Go di un’estate gioiosa, in mezzo ai campi nei quali cerea di rac- cogliere, attraverso la spigolatura, la possibilita di sussistenza per lei e per la suocera. Un elemento di attesa & rappresentato dalla legge del levirato (co- dificata nel libro del Deuteronomio 25,5-10), che impone al pa~ rente prossimo di un uomo morto senza figli di contrarre matrimo- nio con la vedova, per assicurare al defunto una discendenza. Bo- 02 parente del marito di Rut, ma c’é un altro congiunto pitt stret- to. Alla porta del villaggio, ove ferve la vita civile, avviene l'at- tesa soluzione del caso e, alla fine, ecco la nonna Noemi che strin- ge tra le braccia felice il piccolo Obed, nato dal matrimonio fi- nalmente raggiunto tra la nuora Rut e Booz. E proprio a questo bambino che il racconto stupendo di Rut. ci vuole condurre perché, come dice la genealogia che sigilla il li- bro, Obed fu il padre di Jesse, colui che a Betlemme generera il futuro re Davide. Si comprende, allora, che il libretto di Rut non @ semplicemente un quadretto d’amore paesano ma un testo reli- gioso, legato alla dinastia davidica e alla speranza messianica, E anche per questo che il libro di Rut é stato inserito dalla tradi- zione giudaica tra le cinque Meghillot, cio? i cinque “Rotoli" che comprendono il Cantico dei cantici, Rut, le Lamentazioni, il Qo- helet ed Ester, testi biblici particolarmente cari alla liturgia del- la sinagoga. Il “rotolo” di Rut @ letto nella festa di Pentecoste o festa delle Settimane, forse per lo sfondo naturale che evoca, quel- Jo della mietitura, tempo in cui si celebra quella solennita. Personaggi Ne bro i Rut ‘loro nomi hanno un significato che @ in stretto rapport con le viene narrate. limetech, per esempi, signitica "ii mio Dio re”, mentre Noemi indica *placevotezza’ Im alte: Noemi con il maritoe i fig. Miniatura, sec. Xv Trento, Biblioteca Comunale Rut Il delizioso racconto di Rut ® ambientato sullo sfondo del tempo dei Giu- dici e descrive una migra~ zione per carestia da Be- tlemme, piceolo centro nei pressi di Gerusalemme e nel territorio della tribd di Giuda, verso la regione transgiordanica di Moab. Gli attori sono tutti intro- dotti fin dalle prime ri- ghe, e fra di essi campeg- giano due donne, Noemi e la nuora moabita Rut. Anche se la Bibbia aveva spesso condan- nato i matrimoni misti con gli indigeni della Palestina, il no- stro libretto esalta una di queste unioni come destinata ad avere effetto positivo e contrario ri- spetto a quello temuto: anziché essere pervertito I'Ebreo, 2 la Moabita a essere convertita. Non vogliamo riassumere la vi- cenda perché essa merita una conoscenza diretta attraverso la lettura del testo biblico stesso che é di grande fascino e linea rita. Ricordiamo solo aleuni da- ti significativi. La morte dei due fighi di Noemi (nome che in ebraico potrebbe essere inteso come “piacevole”, “graziosa”) convince la donna a rientrare a Noemi nel paese di Moab Betlermme nell'“ama- rezza" del suo dolore («Non chiamatemi Noemi, chiamatemi Mara», in ebraico “amarezza"). Nono- stante le insistenze di Noemi, una delle due nuore, Rut (nome di difficile interpreta zione) decide di ab- bandonare la fami- glia, la patria e la reli- gione dei suoi padri per trasferirsi_ in Israele pronunziando una specie di profes- sione di fede: «Il tuo popolo sara il mio po- polo el tuo Dio sara il mio Dio». Ecco, allora, le due donne a Betlemme, un nome che evo- chera tante emo- zioni per Ebrei e cri- stiani, Per sopravvivere Rut pratica la spigolatura dei cam- pi. Sappiamo gia dalla legge (Levitico 19,9-10; Deuterono- mio 24,19-22) che gli Israeliti erano invitati a lasciare i resti della mietitura e della vendem- mia sul campo a disposizione del forestiero, dell’orfano e del- Ja vedova. Rut entra nel terre- no di un parente di sua suoce- ra, Booz (“forza”), un uomo che aveva avuto fortuna. Dopo che Booz ha salutato i mietitori con il tipico saluto religioso ebrai- co: «Il Signore sia con voin, ene ha avuto in risposta una benedi- zione, la donna inizia un lavoro di spigolatura intenso e senza tregua, sollecitando la curiosit& del proprietario. Rut, la spigolatrice Rut 93 Tracconto ha, quindi, elemen- I loro dialogo é gia intenso. Daun Rut, la 4i popolari come quello della lato ilricco proprietario terriero_spigolatrice ragazza povera e dell'uomo ric- co uniti dall’amore. Di rilievo anche per il resto del racconto ’, per®, la parentela di Booz con il padre del marito di Rute quindi con il marito stesso. 8, infatti, su questa base che Rut potra contrarre nuove nozze con Booz. Si tratta della legge del levirato, codificata nel libro del Deuteronomio (25,5-6) e che ‘vedremo tra poco in azione nel rapporto tra i due. Come é noto, la vedova, rimasta senza figli, doveva sposarsi con il parente piti prossimo del marito defun- to per dare a quest'ultimo una discendenza e una memoria nel futuro. Il parente non poteva sottrarsi a quest’ obbligo. Booz e Rut ora entrano in scena come protagonisti del racconto. offre alla giovane vedova la di- sponibilita della sua campagna perché Rut vi possa agevolmen- te spigolare. Esalta con passio~ ne la scelta della donna di aver vo- Tuto «rifugiarsi sotto la protezio- ne del Dio di Isracle», abbando- nando la sua terra e i] suo pas- sato per unirsi al popolo di suo marito defunto, D’altro lato la donna reagisce con formule ri- tuali di cortesia ¢ di rispetto («Possa io trovare grazia ai tuoi occhi... Non pretendo nemmeno i essere come una delle tue ser- ve»), ribadendo di essere solo una “straniera”, che percid per il diritto ebraico non poteva go- dere della piena cittadinanza di Israele ma essere solo “ospite” secondo uno statuto a cui spesso a Bibbia fa riferimento, I levirato. Secondo questa legge, che ia Bibbia presen- ‘ta nel capitolo 25 del Deuteronomio, la vedova del marito ddeceduto senza figli doveva andare in sposa al parente pid prossimo del defunto, per avere figli maschi e poter tene- re vivo cusi il nome del marito scomparso. Leviré una pa- ‘ola latina, che significa “cognato”. Ml matriarcato. Vinvito rivolto da Noemi alle sue due ‘nuore perché rtomino alla casa della madre («Andate, tor- nate ciascuna nella casa di vostra madre, e sia benigno il Signore con voi come voi lo siete state con i nostri morti e ‘con me>, Rut 1,8) potrebbe riferirsi a un periodo della sto- tia del popolo ebraico in cui forse vigeva il matriarcato. Se- condo Genesi 38,11 la vedova, anziché risposarsi, doveva ritornare alla casa del padre. Negiiedifci le madri avevano ‘propr local separate probabilmente esercitavano un con- ‘rollo diretto sulle figlie e sulle nuore. Accanto: Rut ¢ Noe- mi, Litografia trata da una Bibbia inglese del 1890. 94 Rut Segue un banchetto molto spar- tano, tipico dei contadini, fatto di spighe arrostite o tostate (0 anche grano soffiato) e di pane intinto nell’“aceto”, cio’ una mistura di vino leggero, acqua e spezie 0 altro come dissetante. Poi Rut ritorna a spigolare e a sera, favorita da Booz che na~ scostamente fa laseiare sul ter- reno delle spighe, pud racco- Rut e Booz gliere quasi un’efa di orzo (sui 45 chili). Noemi, saputa la vi- cenda, delinea con una battuta la figura di Booz: «id uno dei nostri riscattatori», in ebraico goel, cio® uno dei parenti pros- simi sui quali, per la legge del levirato, sopra cescritta, incom- beva il dovere di assicurare una discendenza al parente defun- to sposandone la vedova Rut e Booz E ancora Noemi, con la sapien te astuzia dell’anziana, a pre- parare l'incontro decisivo della vita di Rut. Latmosfera 2 quel- la di paese e il narratore sem- bra riviverla con nostalgia, co- me si fa nei racconti che deseri~ vono i bei tempi antichi legati alla vita rurale. I vaglio dell’or- zo si compiva con una vera e propria festa sull’aia. Noemi in- via Rut a quella festa rusticana consigliandole un eomporta~ f ogliersi il sandalo. Nel capito- ‘10 25 del Deuteronomio questo ge- sto ha un significato negativo e in- famante, in Rut 47 («... ci togli- va il sandalo ¢ lo si dava all’inte- ressato; questo era il modo di te- pase \sraele.»), invece, in- dic la rinuncia dal risattatore al rito di proprieta, in cambio del passagglo dei suoi aver a Booz. I -sandalo & considerato, in alcuni te- sti della Bibbia, simbolo de! pos- ‘sesso e del diritto di proprieta, per- ‘ché chi metteva il piede su di un terreno ne era ritenuto il padrone (Salmo 60,10). mento dalla precisa finalita nu- ziale. La scena notturna viene tratteggiata con grande finezza psicologica e narrativa. Cessati i clamori della festa e del banchetto, quando tutti si sono addormentati sull’aia, Rut si accosta ai piedi di Booz che dorme e si corica aecanto a Tul. A mezzanotte, I'uomo si risveglia e scopre la donna che ~ secondo il suggerimento di Noemi - lo invita a stendere su di lei il lem- bo del mantello nel quale era ravvolto per ripararsi dal fred~ do della notte, ® questo il gesto simbolico che indica il passaggio della donna sotto la protezione e il possesso dell’uomo e quin- di equivale a un ato nuziale Infaiti, subito dopo Booz pro- nunzia un elogio della donna, accettando di essere il suo goel 0 “riseattatore”. C’e, perd, una difficolta: un altro parente del marito di Rut ha un grado di parentela pitt prossimo e quindi toceherebbe a lui essere il goel. ‘Tale elemento introduce attesa ¢ tensione nel racconto. Siamo, dunque, sull’aia di Booz, ove é avvenuto quel tenero gesto Booz, il riscattatore d/amore tra Rute il proprietario, un gesto che prelude al loro fu- uro matrimonio, Booz offre al- Ja donna un regalo versandole nel mantello un’enorme quan- 4tit& di orzo (sei misure) e subito si attiva per rimuovere l'osta~ colo che si trova sulla strada della loro unione nuziale, osta- colo legato alla legge del levi- rato gia descritta. Ilembo del mantello, “Sten- _ dere il lembo del mantello” (3,9: ‘Alloa ogi dsse: “Chi sel?” Ela -rispose: “Sono Rut, tua serva; sien- “iil lembo del tuo mantello sulla ‘tua serva, perché tu sei il mio ri- scattators su una donna equiva- Je a prenderta in moglie. Questo costume si trovapresso gi Ebrei e ‘ancor oagi presso alcune tii ara- be. “Scoprir i pied” o “le gambe” ur’espressione mediante la qua- le si intende indicare iI rapporto matrimoniale. Rachele e Lia, Sono lo due mogi di Giacobbe, venerato come le madri della nazione ebraica. Dai dodici fi- ‘li di Giacobbe discendono infatti le dodici tribi di Israele. L'augu- ro rivato dal popolo a Booz @ alla sua sposa @ un presa- gio di prosperita e di fe- condita, Rachele viene ‘gui nominata per prima probabilmente perché, ‘secondo la tradizione ri- portata in Genes! 35,19, Ja sua tomba si trova nel- le vicinanze di Betlemme, palria di Booz ¢ Noemi, Ac canto: Booz sposa Rut. Basso- ilievo, secolo XV. Padova, Ba~ silica di S.Giustina, Rut Booz si reca alla porta della cit- ta, che nell’antichita era la se- de degli incontri pubblici e che fungeva quasi da municipio. Ed ecco passare il goel, cio® il paren- te pili stretto del marito defun- to di Rut, sul quale incombeva il dovere di sposare la vedova e di darle un figlio per continuare dopo la morte la memoria del marito defunto. Booz davanti a dieci testimoni ufficiali, scelti tra gli anziani, cio? nel consiglio della citta, trattandosi di un atto giuridico importante, avanza la propo- sta di riscatto della proprieta del marito defunto di Rut, un campo che poteva interessare anche quel parente. Abilmen- te, perd, fa notare che questo avrebbe comportato anche il matrimonio con la vedova. Di fronte a questo ulteriore impe- gno il “riscattatore” di diritto Tifiuta, lasciando il passo a Bo- Rut La genealogia di Gesi. I bro di Rut termina con una. breve genealogia che matte in risalto il significato di tut- ‘ala vicenda, Sia Rut che Booz compaiono come antena- tidi Davide e quindi dol Messia, il discendente di Davide ‘che dovra portare liberazione e salvezza per il suo popo- Io. {IVangelo di Matteo accoglie questa genealogia e no- ‘mina Rut a gli antenati di Gesi, accanto ad altre donne, ‘come Tamar madre di Perez , Racab (0 Raat) la prostitu- ‘a, Betsabea |'adultera 6 Maria, sposa di Giuseppe e ma- dre di Ges, Accanto: Rut e Bocz con il Messia accompa- ‘gnato da Ella. Min., sec. XV, Miiano, Bibl. Ambrosiana, oz. Il trapasso @ effettuato con un rituale che per lo stes- so autore del libro di Rut @ areaico. Esso comportava la consegna di un sandalo, per sigillare il contratto, da parte di chi operava la ri- nuncia. Booz davanti ai testi- moni conferma con una formu- la 'acquisizione del diritto di essere lui il goet, il “riscattato- re” di Rute del campo del ma~ rito defunto. IL gesto del togliersi il sandalo 2 probabilmente da spiegare con il fatto che con il sandalo si calpesta la terra e quindi @ sim- bolo di possesso. Il Signore, ad esempio, nel Salmo 60,10 affer ma di aver «gettato i sui san- dali sul territorio di Edom», di chiarando cosi il suo dominio. Ormai, perfezionato il contrat- to, viene coinvolta tutta la citta- dinanza di Betlemme che fe- steggia la coppia pronunziando su di essa una benedizione di prosperita e di posterita. Nelle parole della folla si fa riferi- mento alla storia di Tamar per- ché anch’essa legata al levira- to: invitiamo a rileggere Gene- si 38 con la vicenda di Tamar, Booz, il riscattatore Giuda e del loro figlio Perez, considerato dal nostro racconto antenato di Booz. Si stabilisce, cosi, un legame tra questi perso naggi ¢ le antiche storie p: triareali. Il libretto, dopo aver evocato una gioiosa benedizione fem- minile nei confronti della suo- cera di Rut, Noemi, sfocia nel- la nascita del piccolo Obed (“servo” di Dio) da questo ma- trimonio d’amore. Ma la vera meta di tutto il testo @ nella ge- nealogia finale che parte dai patriarchi: Booz @ l'antenato di Davide che nasce a Betlemme, avendo alle spalle la straniera Rut, divenuta spiritualmente una perfetta Ebrea, e il genero- so e giusto Booz. Si compren- de, cos, il significato religioso di questo delizioso e pittoresco raeconto biblico. Samuele T. ue libri di Samuele costituiscono, con i successivi due libri dei Re, un'opera continua, tant’é vero che l’antiea traduzione greca del- la Bibbia, detta dei Settanta, e quella latina, la Vulgata di san Gi- rolamo, hanno preferito chiamarli i quattro libri dei Re. Anche se si nota una diversita nelle due parti, a causa dell’evoluzione sto- rica e dei dati pid abbondanti di cui l'autore viene in possesso, Samuele-Re sono da ricondurre a un unico progetto, quello di ab- bozzare la vicenda d’Israele sotto il regime monarchico. I libri di ‘Samuele sono la descrizione molto appassionata e rieca di spun ti religiosi delle origini della monarchia. Deserizione religiosa perché gli autori, che appartengono allo stes- 50 ambito in cui é fiorito il Deuteronomio e che percid sono chia- mati convenzionalmente storici “deuteronomistici”, autori gia dei precedenti libri di Giosué e dei Giudici, sono preoccupati di of- frire non solo dati storici — che anche in epoca anteriore allo scrit- tore sacro non erano stati conservati rigorosamente come farebbe uno storieo moderno -, ma soprattutto la loro interpretazione re- ligiosa, il loro significato all’interno della vicenda d'Israele, un popolo collegato a un progetto divino. Tiracconto, spesso affascinante, si svolge per quadri e personag- gi: la divisione in due libri permette in modo un po’ semplificato di far emergere i tre attori capitali. Lultimo giudice e primo pro- feta, Samuele, ¢ il primo sfortunato re, Saul, oecupano sostan- zialmente il primo libro, mentre il secondo ¢ dominato dalla fi- gura grandiosa di Davide, la cui presenza perd era gia significa- tiva nel primo volume. Incastonati nel racconto si incontrano canti come quello di An- na, madre di Samuele, o come ’clegia di Davide per la morte di Saul; si trovano episodi avvincenti e tragici come quello della morte di Saul o della ribellione di Assalonne al padre Davide; si scoprono pagine di alto significato religioso come l'oracolo che il profeta ‘Natan indirizza a Davide promettendogli la presenza divina al- Yinterno della sua discendenza (2Samuele 7). Sara proprio questo testo a illuminare la figura di Davide e a renderla immagine di riferimento —al di la dei suoi limiti e dei suoi peccati ~ della spe- ranza messianica. 100 1Samuele I genitori La vicenda di uno dei di Samuele —grandi protagonisti del- la storia d'Israele, il pro- feta e giudice Samuele, si apre con una serie di elementi caratteristici che rimandano anche ad altre narrazioni bibliche. Pensiamo al tema delle due mogli, Anna e Pe- ninna, e delle loro ten~ sioni legate alla sterilita dell’'una e alla fecondita dell’altra. E facile ricor- rere al parallelo delle due mogli di Abramo, Sara la prediletta, ste- rile, e Agar la sehiava, feconda, Pensiamo poi in Igenitori di Samuele Sullo sfondo c’e il santua- rio naziona- le di Silo, sede dell’arca del- Valleanza. La era convenu- ta la famiglia ai Elkana, il futuro padre di Samuele, per celebrare una festa Anna, futura madre del profeta, umiliata per la ste- rilita che la rendeva nella famiglia come un ramo seco, «sfoga il suo cuore davanti al Signore» in una preghiera muta, sussurra- ta solo con le labbra, susci- tando la reazione del sacer- dote Eli. B noto, infatti, che la preghiera in Israele era sempre publica: anche le questioni private venivano presentate a Dio nell’alone della comunita (si vedano i Salmi di suppliea persona- Ie del Salterio). Spiegato al sacerdote il suo dramma, frainteso come stravaganza legata a ubriacatura, cosa particolare al tema del- non rara durante le solennita lasterilita della made, gia incon- _¢ i relativi festeggiamenti (so- trato nel racconto di Sansone: prattutto nella festa d’autun- il fighio viene considerato in no), Anna attende che il Signo- questo modo un dono divino, _ re esaudisea il suo voto. assoluto, frutto della preghiera Il voto di Anna comprende la della madre e della grazia divi-_consacrazione come nazireo del na, Non per nulla il suo nome futuro bimbo: si ricordi la stes- sara Samuele, in ebraico “il suo _sa situazione nel caso di Sanso- nome @ Dio”, ma spiegato po- ne, anch'egli consacrato al Si- polarmente dal nostro testo per _gnore secondo le regole del na- assonanza con il verbo “do- zireato, che comprendeva tra mandare” (shaal): «L’ho do- Yaltro la creseita senza il taglio mandato al Signorey. dei capelli (Numeri 6). Il vato® I cantico di Anna accolto, Nasce Samuele ed & te- nuto in famiglia fino al momen- to dello svezzamento, che nel- Vantico Vicino Oriente era pro- Jungato al secondo 0 terzo an- no. Giunto il momento, riceva- {o ’assenso del marito Elkana, Anna conduce il piccolo a Silo. Anna porta con sé anche tutti gli elementi per un sacrificio solenne che viene compiuto nel santuario davanti al sacerdote Eli, al quale viene consegnato il bambino perché inizi la sua vita di consacrato a Dio presso il tempio. Le parole pronunzia- te da Anna durante la consegna del piccolo rievocano la pro- messa fatta ¢ ripetono nell'or ginale ebraico il verbo “doman- dare”, “pregare” per ottenere: «Ho pregato per avere questo bambino, e il Signore mi ha concesso quanto gli he chieston Ma prima di lasciare il santua- rio Anna pronunzia un cantico, simile a un salmo. Isa Silo. La tradizio- ne di Silo come santuario centrale come luogo di assemblea per le {ribi di Israele & confermata da pa- reochi testi bibl. Gl Israel vi st recavano ogni anno in pelegrinag io, poiché I era a sede delcfer- ‘a dei sacrifice ll veniva custodita Varca, Il profeta Geremia alludera alla distruzione del santuaro, awo- ruta forse per mano dei Fist, par dimosirare come Dio non & legato alla materaita dat luoghi di culto, ma ala retttudine i cuore de suol fede Netattra pagina: Anna pre~ semta Samuele a Ell, sacerdote di Silo, Miniatura, seo. XN. Trento. 1Sam Sulle labbra di Anna, madre fe- lice di Samuele, ¢ posto un in- no in onore del Signore, che nelle sue scelte predilige 'umi- lee il povero. II testo, che @ alla base anche del cantico di Ma- ria, il Magnificat (Luca 1,46- 58), @ un salmo regale di vittoria in cui il sovrano d’Israele in- neggia al Signore che schiacci nemici ben pit potenti del- Tesercito ebraico. Significativa al riguardo @ la finale: «Il Si- gnore dara potenza al suo re e innalzera la fronte del suo co1 sacrato» (in ebraico “messia’ donde una facile lettura mes sianica posteriore). Icarme é tutto intessuto di ele- menti desunti dai Salmi (@& quello che si usa chiamare una composizione “antologica"). La situazione personale di Anna & menzionata all’interno di tutta 101 Consacrazione Samuele & cconsacrato a Dio came naziro, la cul carattedstca 8 d1 mantenere lunga ‘a capiglatura edi astenersi dalle bevande aloliche Sotto: Samuele consacrato a Signore, Vetrata, see, Xl. ASS | Chiesa Superiore | cian Francesco 102 1Samuele La casa di Eli. La famiglia del sacerdote Eli viene di- strutta a causa delle colpe dei due fig Ofnie Fines. Secondo il tasto di 1 Samuele 2,27-36 6 un uomo di Dio, i cui non si dice il nome, a pronunciare questo oracolo di condanna davanti a El. Cosi dice il Signore: Non mi sono forse rvelato alla casa ci tuo padre mentre era in Egit- to sotto il dominio della casa del Faraone”..s), mentre nel capitolo 3 questa stessa profezia é atribuita a Sa- ‘miele, che ne apprende il contenuto in una visione not- ‘urna. Eli muore alla notzia che i due figli sono caduti in guerra contro iFlstoie che questi si sono imposses- satl dell'arca del Signore. Gli oracoli sulla fine della ca- sa di Eli probabllmente sono stati scritt in un'epoca po- steriore, alla luce delle successive sventure di questa famiglia. Gl studios! li chiamano vata ex event, clog oracoli pronunciati dopo l'accadimento de fat, tre LLacoanno al ce fa collocare HW oantco di Anna nun contesto storlcodlverso perche in quel tempo non cera rein oracle, Asinistra: Re cananco. Rillovo in avorio a Ugart, secolo xWac, Damasco, Museo Nazionale ILcantico di Anna una serie di esempi in cui si svelano le scelte sorprendenti di Dio che privilegia il debole rispetto all’eroe dotato di arco, Vaffamato rispetto al gauden- te, la sterile rispetto alla madre ricca di figli: quest'ultima indi- cazione ben s'adatta alla situa zione di Anna e della sua riva- le Peninna. Appare, cosi, un te- ma caro ai libri storiei della Bibbia: nelle vicende umane & sempre il potente a prevalere, ma il Signore sta compiendo le sue scelte di salvezza che spez- zeranno le logiche umane e sa- ra il misero alla fine a trionfare, sorretto dalla mano divina, An- zi, la vittoria del Signore si al- larga fin oltre la frontiera del- Ja morte: come il grembo mo: to di Anna pud diventare fecon- do, cos) il grembo degli inferi (in ebraico sheol) pud essere aperto e far risalire alla vita. Lobiettivo si sposta poi sul san- tuario di Silo ove si registrano i misfatti di un sacerdozio cor- rotto. I figli del giusto Eli (il sa~ cerdozio in Israele era ereditario) approfittavano della loro fun- zione ed esigevano compensi ulteriori sulle carni destinate ai sacrifici e ai banchetti sac inoltre essi pretendevano pre- stazioni sessuali dalle donne (forse vedove o vergini, ma po- tevano essere anche sacertlotes- se sul modello di quelle cana- nee, legate ai culti idolatrici spesso adottati anche da Israe- le) che prestavano servizio nel- Yarea del santuario. Questo, tra Valtro, era anche la sede dell’ar- ca dell’alleanza, il santuario mobile che aveva accompagna- to Isracle nel deserto. I moniti IL cantico di Anna del loro padre Eli cadevano nel nulla e/ loro atti sacrileghi con- tinuavano senza vergogna. In contrasto appare la figura del piccolo Samuele che nel santuario di Silo portava gia la veste sacardotale, un efod di li no: strettamente parlando Vabito sacerdotale era confe- zionato in modo diverso, se- gnalato dal libro dell'Esodo; qui forse si vuole alludere al futuro del ragazzo. Ogni anno veniva a visitarlo sua madre che gli portava in dono un mantello, quasi per assicura: gli la sua costante presenza. sulla benedizione divina che Yautore pone l'accento: da un Jato Samuele che eresce ¢ dall'al- tro sua madre che concepisce altri tre maschi e due figlie. Samuele, dunque, «cresceva in statura e in bonta sia presso il Signore che presso gli uomini», come si dira anche di Gest (Lu- ca 2,52), Sui figli del sacerdote Eli si stava, inveee, addensan- do la tempesta del giudizio divi- no. Entra in scena, infatti, «un uomo di Dio», un messaggero dotato di spirito profetico, il quale indirizza a Eli un aspro monito. I dati di questo annun- zio di giudlizio— che saranno ri- petuti anche dal giovane Sa- muele dopo la sua vocazione ~ rispecchiano cid che successi- vamente sara narrato. Si trat- ta, quindi, di un modo per in- terpretare gli eventi accaduti nel loro signifieato profondo. Di fronte alla corruzione della classe sacerdotale, incarnata da Ofni e Finees, i due figli di Eli, di cui si elencano i sacrilegi, il Signore entra in scena spezzan- 1Samuele do il vincolo che I'univa al sa- cerdozio antico. La famiglia di Eli sara estinta, ma solo dopo la morte del giusto loro padre, e il Signore promette l'avvento di un “sacerdlote fedele”, esem- plare nel suo comportamento, non esoso né dedito al guada- gno, eppure dotato di un bene: sere tale da rendere ancor pit evidente il contrasto con la mi seria a cui saranno ridotti i fi- gli di Bli, Tl linguaggio usato da questo “uomo di Dio” rimanda forse a un personaggio sacero- tale futuro, ma ben noto all'au- tore sacro, Zadok, il sacerdote dell’epoca salomonica (egli, in- fatti, «camminera davanti al mio consacrato», cio’ al re da dico) che sostituira i discenden- ti di Eli nel primato sacerdota- le. I narratore biblico ha, quin- i, la preoccupazione di raccor- dare l'antica storia di Israele al- Je vicende successive. 103 1 peceati (ine Finaes sano chiamat ‘uominiparvrsn ‘Non spetavano te norma che regolavano I sactit @ la destnazione cele part deg animal offer, abusavano cele cone che nel santuaio svolgevano incarchi ad osso asoogna Sopra Signore rimprovera al la condotia | ce gli, sec Xl Aras, Bibl Muriciple muele Liattenzione, perd, ritorna sul giovane Samuele che vive in una cella accanto al santuario di Silo. I racconto della sua vocazione ~ che & di grande in- tensita e che dev’essere diret- tamente ascoltato, nel suo flui- re ebiaro, e in crescendo nelle sue scene parallele ~ @ costrui- to sullo schema di una serie di lezioni, E una specie di peda- gogia attraverso tappe diffe renti, Nelle prime il giovane, ancora inesperto della voce del Signore, shaglia confondendo- la con quella del suo maestro, il sacerdote Eli. Quest’ultimo diventa l’emblema della vera guida spirituale che sa orien- La vocazione di Samuele tare correttamente il discepo- lo senza sostituirsi a lui: «Se ti si chiamera ancora, dirai: Par- la, Signore, perché il tuo servo ti ascoltal». Ed & appunto alla quarta “le- zione” che il giovane Samuele incontra Dio, che lo nomina suo profeta confidandogli il segre- to della sua azione. E questo il primo terribile oracolo che Sa- muele dovra annunziare pro- prio al suo maestro Eli, il quale diverra d’ora innanzi suo disce- polo nell'ascoltare la parola del Signore, Una parola di giudizio riguardante i fighi corrotti del sacerdote e il loro destino che non pud pitt essere allontanato neppure con un’espiazione sa- crificale, perché é colma la mi sura del giudizio divino Non conoscere il Signore. La frase: «Samuele ancora non conosce- va Il Signore» (3,7) va compresa nel ssenso che egli non aveva ancora un rapporto personale con il Signore, co- melo avranno | profeti della tradizio- ne biblica. La parola di Dio gli viene peroid rivelata non personalmente @ direttamente, ma attraverso la ma- diazione dolla visione e del sonno. Nel giovane Samuele si vanno tuttavia formando gradualmente i trati carat- ‘eristici del'uomo di Dio e del profe- ‘a, quali la disponibilita, 'ascolto © | obbedienza a Dio e alla sua parol. Nella Bibbia il profeta non & chi prodi- ce il futuro, ma colui che rivolge la parola di Dio e le sue esigenze a co- Joro ai quali agli @ stato mandato. ‘Accanto: Dio chiama Samuele. Jo- sha Reynolds, 1723-1792. Montpel- lier, Museo Fabre. Israele viene sconfitto dai Filistei Sorge una nuova alba nella vita del giovane Samuele. Egli non @ pitt un ragazzo consacrato in voto al Signore, ma é ormai un profeta a cui lo stesso sacerdote Eli deve fare riferimento. Anco- ra una volta, di fronte all’ora- colo divino che annunzia il giu- dizio sulla sua casa umiliata dall’infamia dei figli, Eli si ri- vela come un giusto che acco- glie il giudizio divino: 7.13}, niera di Mos® (Bsodo 17, Sotto Vitoria anche se egli lo fa con un sacri- | degi israel su ficio e non con la semplice pre- ghicra. Il Signore entra in scena con le sue armi cosmiche (il tuono e la tempesta), ela vitto- Fist. Miniatura, socolo XN. Vienna, Biblioteca Nazionale 110 A destra: un fooio della famosa Bibbia cearolingia dl San Paolo fuori fe ‘Mura (secolo 1) Vi sono narrati ‘con estrema vivactae forza ‘comunicativa, inperfeta succession ‘cronologica, att pi salient ‘del primo Libro dl Samuee: la preghiera diana, la consacrazione ol fanciuil, unzione di Saul, ta vitoia a Davide su Gola, ta fuga legis, fino a ragico sulcidlo el te Saul 1Samuele La sconfitta dei Filistei a Mizpa ria arride a Israele, In memoria viene eretta una stele con il no- me di Eben-Ezer, “pietra del- Vaiuto”, spiegazione religiosa di una localita che portava ta- Je nome. La finale @ una specie di sinte- si che, da un lato, esalta la vit- toria e la pace successiva godu- ta dagli Israeliti, ormai pit si- curi nei loro contini e in posses so dell’area, mentre, dall’altro, celebra la figura di Samuele co- me giudice itinerante nei vari santuari delle triba (Betel, Gal- gala, Mizpa) ove amministrava Ja giustizia, mentre la sua resi- denza principale rimaneva nel- la citta centrale di Rama, sede di un santuario da lui eretto.

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