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Non se ne conosce ancora precisamente il motivo, ma ogni giocatore possiede decine di racchette, e le porta

sempre tutte con se.


Alcuni ombrelloni, ingombri di borsoni di racchette, trolley di racchette, bauli di racchette, sembrano il
check-in di un aeroporto. Gli interessati si giustificano affermando che se le porti in spiaggia, le racchette
poi d’inverno, per gli effetti benefici dello iodio, non prendono mai un raffreddore, non danno mai un colpo di
tosse.
In ogni caso sono il principale strumento del gioco, e le ritroviamo di
svariati tipi, forme e dimensioni, realizzate con materiali di
avanguardia che ne determinano le caratteristiche.

Vediamo le principali.

Racchetta “Carbon”: il materiale utilizzato è la fibra di carbonio. Da


non utilizzare in caso di temporali in quanto il carbonio,
notoriamente, veicola i fulmini.

Racchetta “White Carbon”: il materiale utilizzato non è il carbone


che porta la Befana, ma quello che porta Babbo Natale.

Racchetta “Double Carbon”: è perfetta per l’assorbimento dei gas


intestinali. Sullo sfondo si intuiscono 4 giocatori con
le racchette in fibra di carbonio
Racchetta “Graphite”: vabbè, se proprio vi serve qualcosa per scrivere, compratevi una matita.

Racchetta “Carbon Zylon”: lo Zylon, materiale che non esiste in natura sulla Terra, è la seconda sostanza –
dopo la Kriptonite - che modifica i poteri di Superman. Da non utilizzare se vi chiamate Clark Kent.

Superman dopo una modesta Superman dopo una consistente Superman dopo una massiccia
esposizione allo Zylon esposizione allo Zylon esposizione allo Zylon

Racchetta “Aramidic”: è la racchetta perfetta, ma può essere usata solo indossando una tuta di piombo,
perché purtroppo è radioattiva.

Racchetta “Vibration Control”: dopo il quarto spritz, è la racchetta che fa per voi.
Racchetta “Magnum”: ottima sotto tutti i punti di vista, l’unico problema è che potete giocare solo dentro al
frigorifero.

Racchetta “Magnum Reloaded”: grande quanto un quarto del campo, è anch’essa ottima sotto tutti i punti di
vista; l’unico problema è che, per motivi di sagoma, dovere trasportarla con il carrello. Stradale.

La racchetta del dottor Scholl.


Caratterizzata da un’estrema scabrosità della superficie del piatto, ottenuta mediante l’applicazione di dischi
abrasivi per smerigliatrice, è utilissima anche per le quotidiane operazioni di pedicure ed in particolare per
l’eliminazione delle callosità del tallone.

La racchetta che risponde troppo.


Non appena la pallina ne tocca la superficie, riceve una spinta di accelerazione pari a Mach2; se non si
disintegra prima, di norma viene intercettata ed abbattuta dai jet croati.

La racchetta che risponde poco.


Soprannominata “la taciturna”, ha le superfici del piatto costituite da sabbie mobili: ingloba la pallina in una
melma gelatinosa e non la restituisce più.

La racchetta che risponde sempre.


E’ soprannominata “la segreteria telefonica”: prima dell’impatto con la pallina comincia a recitare “Risponde la
racchetta di Lorenzo Ferrari (nome ovviamente di fantasia). Lorenzo Ferrari, come al solito, è assente o non è
in grado di rispondere”. E credo che la parte in corsivo la pronunci con una nota di acida ironia.
La racchetta che risponde male.
Detta “la villana maleducata”. Quando si sbaglia un colpo e scappa accidentalmente detto un “Ma dai,
racchetta di merda!”, la racchetta risponde piccata: “Vedi di darti al minigolf, deficiente impedito, ti muovi
come se avessi un masso appeso alle palle ed il terrore di strapparti i calzoncini!”

Le racchette poi possono essere morbide, elastiche o rigide.

L’evoluzione tecnologica e la sinergia con la ricerca farmaceutica


ha permesso la creazione di una racchetta rivoluzionaria, di
prossima produzione, la Turquoise “Red Cialis Blue Bull”: inserendo
una misteriosa pastiglietta azzurra nel manico, magicamente la
racchetta, da morbida, diventerà rigida, poi flessibile passando per
la fase elastica.
Quando si dice che la tecnologia migliora la vita…

Un cenno all’ultima sorprendente novità: la racchetta Jedi.

Ultimissimo ritrovato tecnologico, è una racchetta laser derivata


dalla nota saga “Guerre stellari”.

Il giocatore dotato di racchetta Jedi è quello che passeggia sulla I prototipi e la particolare impugnatura della
passerella apparentemente privo di qualsiasi attrezzatura, ma che Turquoise “Red Cialis Blue Bull”
al primo accenno di richiamo (“Manca il quarto!”), estrae
repentinamente dai pantaloncini un manico: preme un pulsante e – DRZZZZGGGZZZRRR –: gli appare in pugno,
magicamente, la racchetta Jedi!

Darth Vader con la racchetta Jedi: utilizzando la prima, ha perso l’Impero. Notate l’aura
della luce laser, abilmente riprodotta con un evidenziatore arancione

Purtroppo la raffinata tecnologia non incide sulla forza del giocatore: un giocatore scarso resta scarso anche
se utilizza la racchetta Jedi. “La forza sia con te” non è una affermazione, ma un auspicio.
Prossimamente verranno prodotte anche:

la racchetta croccante fuori e morbida dentro


la racchetta pralinata alle nocciole del Piemonte
la racchetta di Capitan Findus, in sogliola limanda con una leggera panatura in superficie
la racchetta rivestita di salame toscano, confidenzialmente detta “la finocchiona”, utile per i colpi di culo
la racchetta bruschettata all’aglio di Voghiera
la racchetta antiaderente, per i colpi spadellati
la racchetta della Franca, rivestita di mozzarella

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