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Bagòng
Sceneggiatura cinematografica
di Tommaso Palermo
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SCENA 1. SPIAGGIA. EXT. MATTINO.
Un bimbo, assorto, siede vicino al mare, su una piccola spiaggia di ciottoli. Il sole è basso
verso oriente, sull'orizzonte del mare. SONORO: spezzarsi di onde, grido di gabbiani.
ma quando ero bambino esso non era altro che "il tempo
Ora il bimbo tira pietre che rimbalzano sull’acqua. Sono dei tiri magistrali.
Il bimbo si ferma un attimo ad ascoltare; fa per andarsene, ma poi raccoglie un’ultima pietra
per un tiro ancora più spettacolare. La pietra, piatta, vola letteralmente sull’acqua; un ultimo
rimbalzo e poi va giù, verso il fondo sabbioso. La sabbia si chiude su di essa, nascondendola.
Dado si volta. La mdp lo inquadra di fronte: ha otto/nove anni, è basso, mingherlino e con una
gran testa capelluta. Si affretta verso il richiamo, che nel frattempo si è fatto più insistente.
Il controcampo si allarga verso il mare e l'orizzonte, in una visione illuminata dal sole che
dovrebbe apparire stupenda. Panoramica verticale verso l'alto: il cielo s'ingrigisce e la visuale
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ridiscende su un paesaggio che dovrebbe essere lo stesso di poco fa, ma con una manata di
Dettagli di paesaggio industriale in prossimità del mare: uomini che lavorano, fumo di qualche
ciminiera, macchine che fuggono. Sull'inquadratura di un'onda "sporca" che si spezza sugli
NARRATORE (V.O.)
Imbocco di una galleria. Una locomotiva entra sbuffando, rallenta e si ferma fino a fare entrare
due o tre vagoni, da cui scende un gruppo di frenetici passeggeri. Confusione e paura. Alcuni
rumori sordi lontani. Un’esplosione più vicina terrorizza le persone che si buttano a terra o
Un gruppo di persone accampate sui binari, allo scuro (il treno non si vede più: potrebbe essere
lontano, o questa potrebbe essere un'altra galleria). La mdp le percorre fino a trovare una
donna incinta con il figlioletto. La donna è agitata, un po' prega, un po’ stringe il bimbo.
Quest’ultimo ha quasi la stessa età di quello della prima scena, vi somiglia, però i capelli sono
chiari ed è più alto. P.P. sui suoi occhi bruni. Sembra spaventato.
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NARRATORE (V.O.)
Rumore (e tremore) di esplosioni. Dalla luce lontana della galleria sembra espandersi una
nebbia... la mdp esamina ora la madre fino a fermarsi sul suo pancione.
NARRATORE (V.O.)
SCENA 4 - RICORDI
Bombardieri in cielo. Le bombe cadono a grappoli. Da uno di questi, che sembra più grande
degli altri (potrebbe essere una sagoma, un falso) si apre il portellone e ne viene giù una
“superbomba”. La mdp segue la caduta della bomba dall’alto: l'ordigno rotea e fischia e
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NARRATORE (V.O.)
modesti risultati.
Scene di repertorio, in bianco e nero, di un attacco aereo della 2. guerra. Esplosioni nel cielo. A
terra, le sagome scure di alcuni militari che si affannano attorno a un pezzo d’artiglieria
contraerea.
4d. Fotografia
Una foto a colori, molto sbiadita: un gruppo di artiglieri “allegri” accanto al pezzo di timone
di coda d'un aereo. Dopo avere passato in rivista i loro sorrisi sforzati, la mdp si concentra su
uno di loro.
NARRATORE (V.O.)
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DISSOLVENZA: dalla fotografia all’immagine dal vivo di un giovane sergente.
Sullo sfondo “artificiale di un cielo sempre più rosso, in mezzo al fumo, un animato gruppo di
artiglieri si affanna attorno alla contraerea sparando verso un nemico invisibile. Entra in
CAPITANO
bagnasciuga!
UN ARTIGLIERE
Come sopra, ma la scena ora è vista in colori naturali. È una bella mattinata piena di sole.
Siamo nel luglio ‘43. La postazione, che ora vediamo trovarsi in posizione panoramica sul
mare, è deserta. Il sergente, cioè il padre del narratore, rientra, dal suo turno di riposo. È
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SERGENTE
prende il binocolo e guarda verso il mare: pullula di grosse navi e mezzi da sbarco.
SERGENTE
Oddìo... il nemico!
SERGENTE
FANTAZZINI
SERGENTE
FANTAZZINI
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4g. Strade e ambienti vari. EXT. giorno
NARRATORE (V.O.)
i suoi passi?
Il sergente, da solo, di fronte al cancello di una grande casa di campagna, visibilmente sprangata
e deserta
NARRATORE (V.O.)
truppe alleate...
NARRATORE (V.O.)
del Pacifico;
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in veste di prigioniero di fronte ad una recinzione
NARRATORE (V.O.)
Fantazzini fugge come sopra, lui questa volta incontra un’autocolonna tedesca: ordini secchi e
NARRATORE (V.O.)
Polonia;
in divisa come sopra, questa volta a trascinare un’incudine in un lager, insieme con internati
ebrei
NARRATORE (V.O.)
Questa volta, dopo la stessa fuga di Fantazzini, sulla strada si avanza una pattuglia di militari
italiani; è guidata dallo stesso capitano di prima, di cui ora si notano le numerose decorazioni e
i gradi di generale
SERGENTE
signor generale
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GENERALE
buone mani...
SERGENTE
soverchianti
GENERALE
Viene afferrato e bendato davanti a un muro mentre di fronte a lui si schiera un affrettato
plotone d’esecuzione
SERGENTE
GENERALE
Fuoco!
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4h. Bomba che cade.
Come nella 4a. “Soggettiva della bomba, che rotea, fischia e punta verso una grande casa
isolata.
Da dove si era interrotta la scena 3. La mdp allarga dal pancione della mamma. Ancora rumori
sordi di scoppi.
NARRATORE (V.O.)
ninnato.
Ancora rumore di esplosioni, un cielo fumoso e pieno di scoppi, che potrebbe essere quello della
scena della contraerea; ma in breve le esplosioni si rivelano per quello che realmente sono:
festosi giochi d’artificio. Totale su una piazza di paese durante una festa patronale, mentre la
folla assiste ai fuochi. La donna della scena precedente, la madre, non ha più il pancione e tiene
in mano un bimbo un po’ più piccolo e più bruno del precedente; è insieme con un’altra donna,
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sua sorella, la zia di Dado, con cui chiacchiera; si distrae con altre persone che incontra e il
grande, il fratello maggiore ora cresciuto, si avvicina e tenta di richiamare l’attenzione della
mamma sull’assenza del fratellino. Una cortina di fumo rossastro isola il punto da cui vengono
sparati i fuochi, vi s’intravedono le bocche di lancio e le ombre degli uomini che le manovrano.
Dado, il bambino che ora è solo, la guarda affascinato e quindi, deciso, vi si immerge.
La mamma si rende conto di averlo perso e cerca di farsi largo tra la folla chiamandolo per
nome, ma la sua voce è soffocata dal rumore degli scoppi. Un uomo scuro, enorme e sudato, esce
dalla cortina di fumo tenendo il bimbo come un fuscello tra le braccia. La madre lo vede e gli
corre incontro.
UOMO
Ah! L’ha perso lei sto piccolo pazzo! Ci piace giocare col
fuoco
Il sole ancora basso ha sciolto le nuvole e illumina casa di Dado e i suoi dintorni, una periferia
di paese a metà fra mare e campagna. Un cane, un gatto e una gazza si godono pigramente
NARRATORE (V.O.)
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ragazzini più grandi e un mito ricco di storie per quelli
MAMMA
me questa mattina!
DADO
MAMMA
DADO
MAMMA
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SCENA 8. ESTERNO VILLA DEL DOTTOR BARONI. EXT. GIORNO
Tre ragazzini un po’ più grandi di Dado, 12/14 anni circa: Lucio, il fratello di Dado, Mario e
Sergio.
MARIO
LUCIO
MARIO
LUCIO
Noooo...
SERGIO
MARIO
Guardate...
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Si apre il cancello della villa del dottor Baroni e ne esce un macchinone grigio, il dottore alla
guida e il figlio a fianco, un ragazzo poco più grande dei tre, spilungone e occhialuto, dall’aria
molto seriosa.
SERGIO
Escono!
MARIO
del dottore.
LUCIO
MARIO
SERGIO
LUCIO
Sergio e Mario sono già arrivati all’inferriata che recinge il giardino della villa. Mario rimuove
una sbarra già rotta e si sta infilando tra le sbarre per introdursi nel giardino. All’improvviso
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si sente un latrato secco de Mario fa un balzo all’indietro cadendo addosso a Sergio che gli
MARIO
Oh mamma mia!
Un grosso alano ha infilato la testa tra le sbarre e abbaia furiosamente contro i due ragazzi che
si rimettono in piedi e corrono via, spaventati che il cane li possa inseguire. Lucio li va dietro.
Giunti a un posto tranquillo si buttano tutti e tre per terra, affannati per la corsa.
LUCIO
MARIO
Dado si affretta trotterellando. Da un vicolo appaiono una ragazzina 12/13 anni, Mara, col
MARA
Dado! Dado!
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DADO
MARA
Dado.
Da una casa un po’ più distante, è uscita una coppia di ragazzine dell’età di Mara. Sono le
LIA
MARA
Mara si allontana rapidamente. Ciccio, lasciato solo, dapprima la guarda andar via un po’
perplesso, quindi si avvicina fiducioso a Dado. Quest’ultimo però non sembra per niente
soddisfatto.
DADO
GRUPPO RAGAZZINE
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MARA
Raggiungiamo i ragazzi?
LIA
OLIVIA
MARA
OLIVIA
Non è un vigliacco!
MARA
OLIVIA
GRUPPO BAMBINI
Ciccio si è incamminato dietro a Dado. I due bimbi si avvicinano ad un muro su cui, fresco di
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DADO
CICCIO
Bello!...
Prende una strada in salita e poi si volta: al di là delle case del paese si vede il mare. Sul mare
Un albero di gelsi e un muretto diroccato a metà tra paese e campagna. Un gruppo di giovani
amici tra i dodici e i quattordici anni, Mario, Sergio, Lucio, Mara, Piero, Pina e le due sorelle
MARIO
MARA
PIERO
per arrivare...
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Dado, visto in campo lungo ravvicinato dal teleobiettivo, sta risalendo per la strada. Viene
seguito da una coppia di cani randagi. Dado si china a cogliere una pietra. I cani scappano.
LUCIO
Eccolo...
MARA
LUCIO
mi ha seguito.
MARA
dove lo ha piantato.
SERGIO
LUCIO
MARA
20
SERGIO
LUCIO
LIA
DADO
(inorgoglito) Sì...
SERGIO
LUCIO
grosso.
DADO
21
SERGIO
MARIO
per dare la caccia ai ladri, ma per non fare entrare noi nel
suo giardino.
LIA
SERGIO
ma al dottor Baroni.
PIERO
MARA
suo fratello.
22
DADO
SERGIO
MARA
DADO
SERGIO
Ce lo puoi dimostrare?
LUCIO
DADO
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SCENA 11. VILLA DIROCCATA. EXT. TRAMONTO
La villa diroccata è una grande casa di campagna che sembra tagliata a metà: un lato, integro,
si erge a fianco d’un lato crollato; vicino alla parte in macerie c’è un pozzo con cisterna.
NARRATORE (V.O.)
L’immagine severa della villa antica e abbandonata, sfuma su quella di un lindo villino
moderno, circondato da un giardino curato e con qualche albero da frutta. Un grosso alano
nero sonnecchia accanto alla sua cuccia. Dado, all’esterno dell’inferriata, raccoglie un grosso
sasso, lo soppesa e poi, furtivamente, s’introduce tra le due sbarre leggermente divelte.
avvicina al cancello e si ferma. Il cane solleva la testa e scodinzola pigramente. Il dottor Baroni
DADO
24
SCENA 13. CASA DI DADO. INT. SERA
Due donne, la madre e la zia di Dado, all’interno della cucina. La madre cerca, distrattamente,
ZIA
MAMMA
ZIA
bambini.
MAMMA
ZIA
sulla strada.
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MAMMA
ZIA
MAMMA
ZIA
MAMMA
Quest’ultima esclamazione è dovuta al fatto che in quello stesso momento si è sentito suonare al
campanello di casa. La madre scambia uno sguardo con la zia. Suonano ancora, con insistenza;
la madre si alza e va alla porta. Apre la porta: è il dottor Baroni, molto arrabbiato. Indica con
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DOTTOR BARONI
figlio piccolo!
MAMMA
PP di Dado mentre, sui gradoni del circo, è intento osservare lo spettacolo. Sulla pista una
donna in due pezzi fa da bersaglio al lanciatore di coltelli. Di nuovo dal PP di Dado, il campo
si allarga a mostrare alle sue spalle gli amici più grandi che si divertono da matti. Lucio, però,
socchiude gli occhi ad ogni colpo secco del coltello che si conficca. Il lanciatore di coltelli
finisce il suo numero; lui e la sua assistente ringraziano il pubblico ed escono mentre sulla pista
irrompe un gruppo di clown, insieme a un domatore grosso e baffuto. Entra un clown nano che
fa un giro di pista correndo velocemente per sfuggire ai lazzi degli altri clown. Il domatore lo
DOMATORE
Sui gradoni i ragazzi si sono galvanizzati ancora di più per l’ingresso dei clown.
MARIO
27
LIA
MARA
coraggioso.
I ragazzi ridono. Intanto sulla pista il clown Bagonghi si rivela un irascibile attaccabrighe che
cerca di prendersela con tutti quelli più grandi, i quali a loro volta si divertono a farlo infuriare
sempre più.
MARIO
Dado non sembra seccato del paragone; suo fratello Lucio sbuffa un po’. Olivia cerca di
rabbonirlo offrendogli un cartoccio di noccioline. Un gesto affettuoso che però viene rifiutato.
Si conclude intanto lo spettacolo dei clown sulla pista. Bagonghi viene trascinato via a forza
NARRATORE (V.O.)
28
SCENA 15. CASA DIROCCATA ANCORA “NUOVA”. RICORDI. EXT.
GIORNO
Scenette, stile cartoons, di vita familiare - lattaio, sposini, bambini, ecc. - attorno alla nostra
villa pulita pulita, che non sembra somigliare molto a quella un po’ tetra che si è già intravista
e si vedrà in seguito.
NARRATORE (V.O.)
grossa nave da guerra. Una torretta armata di cannone gira fino a mostrare la bocca da fuoco
NARRATORE (V.O.)
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aereo; proprio quello, chissà, che fu abbattuto dalla
Come nella 4a. Si capisce che l’obiettivo della bomba è proprio la nostra villa, sempre più
vicina.
Un ragazzino, che sembra Dado, ma in realtà è Lucio sette anni prima, lo si può distinguere dal
colore più chiaro dei capelli, cammina per un viottolo di campagna che, lo vediamo da un
NARRATORE (V.O.)
Lucio è ora vicino al cancello della casa. Qualcosa lo incuriosisce: c’è una macchia di sangue
sulle sbarre. Spinge il cancello, che è aperto, e segue coraggiosamente una traccia di sangue
fresco che lo porta fin dentro alla casa. Una porta cigola, una sorta di lamento proviene da
dietro quella porta. Lucio spinge la porta. Dentro la stanza compare la figura di un soldato
tedesco, grande, sporco e insanguinato. Ha in mano una pistola e la punta lentamente contro il
ragazzino.
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SCENA 18. STANZA DI DADO. INT. NOTTE.
Dado, seduto sul suo letto, chiama Lucio che, già coricato, vorrebbe invece dormire.
DADO
Lucio... Lucio!
LUCIO
Dormi, Dado
DADO
tedesco!
LUCIO
Oh... Basta!
DADO
LUCIO
DADO
31
LUCIO
DADO
LUCIO
DADO
Giuro!
LUCIO
Giura ancora!
Dado ripete il giuramento accompagnandolo al segno della croce. Lucio si alza e dal suo
armadio apre un cassettone chiuso a chiave, tirandone fuori una scatola di legno. Apre la
scatola. In mezzo ai piccoli tesori del ragazzo compare una Luger arrugginita.
DADO
LUCIO
Mai!
32
DADO
LUCIO
cassetta).
DADO
l’hai trovata!
LUCIO
DADO
Lucio risponde con un gesto un po’ vago, che potrebbe essere anche di assenso.
DADO
LUCIO
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DADO
LUCIO
DADO
guerra...
LUCIO
Ma cosa dici?
DADO
guerra
LUCIO
DADO
LUCIO
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DADO
LUCIO
DADO
LUCIO
notte da un pezzo
DADO
Lucio...
LUCIO
DADO
35
SCENA 19. GIARDINO VILLA DIROCCATA. EXT. GIORNO
Il gruppo dei ragazzini della scena 10 s’introduce nel giardino della villa diroccata saltando da
un muro (il cancello ora è incatenacciato). Non c’è ancora Dado con loro. Si radunano sui
LUCIO
alla mamma...
MARA
MARIO
LUCIO
mortificata troppo.
MARIO
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LUCIO
SERGIO
MARIO
testa al dottore!
LUCIO
MARA
È un vero bagonghino!
LIA
SERGIO
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Sergio, Piero e Pina, entrano nella villa. Intanto Dado è giunto al cancello e ha visto i ragazzi
rimasti. Lia gli indica da che parte del muro può scavalcare.
LIA
Di là...
Il muro sembra altissimo al piccolo Dado, che comincia, piano e con cautela, ad arrampicarsi.
NARRATORE (V.O.)
Dado ora si lascia cadere all’interno del giardino della villa diroccata, i cinque ragazzi rimasti
- Lucio, Mario, Olivia, Lia e Mara - che lo hanno incoraggiato durante la “scalata” ora lo
MARA
DADO
LIA
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DADO
Perché?
MARA
Ti mangerebbero subito!
DADO
Chi?
MARA
DADO
MARIO
DADO
Sì...
LUCIO
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OLIVIA
(a Lucio) Dài...
Olivia prende Lucio per mano e lo conduce verso il retro della villa; Mara li segue. Lia e Mario
si prendono Dado in mezzo e con lui si dirigono verso l’altro lato del giardino, dove c’è il
LIA
Cominciano a raccogliere rami secchi. Mario indica a Dado la parte crollata della casa.
MARIO
DADO
La cannonata?
MARIO
DADO
40
LIA
MARIO
all’istante
DADO
C’erano bambini?
MARIO
buco?
LIA
L’inferno! (ride)
DADO
I Lucenti?
MARIO
41
SCENA 20. CASA DIROCCATA. INT. GIORNO
Sergio, Piero e Pina seduti su una brandina in una stanza all’interno della casa diroccata.
Hanno trovato degli stracci e se li provano addosso. Uno di loro ha dei fiammiferi con cui
accende una torcia di cera. Avvicina la fiamma ad un pezzo di sughero, servendosi del quale i
I ragazzi rimasti nel giardino, divisi in due gruppi,si incrociano davanti all’ingresso della villa,
dove stanno ammucchiando legna, pezzi di cartone e quant’altro trovano che possa bruciare.
Lucio cerca di orecchiare quello che Mario e Lia stanno dicendo a Dado.
MARIO
LUCIO
OLIVIA
42
DADO
LIA
Certo!
MARIO
DADO
E come è fatto?
MARIO
DADO
Però cosa?
MARIO
guaio.
43
DADO
MARIO
LIA
Ora il falò e pronto per essere acceso. I sei ragazzi sono lì attorno. Lucio, con una scatola di
fiammiferi, comincia ad accendere della carta di giornale con cui appiccare il fuoco.
DADO
MARIO
DADO
Vendicare di chi?
44
MARIO
LUCIO
DADO
E chi li ha imprigionati?
MARIO
DADO
MARIO
45
MARA
DADO
Non ci credo
MARA
MARIO
Come la 19. I tre ragazzi ora sono completamente camuffati e sporchi di nerofumo. Sergio
SERGIO
46
Opoi Scialòk, kaine Scialòk e mizzichina!
PIERO E PINA
MARA
Irrompono i tre ragazzi travestiti, con la fiaccola a mano. Dado corre, tutti corrono intorno alla
illumina la scena. I ragazzi, accaldati, seminudi, dipinti col nerofumo, girano attorno al falò,
TUTTI
Ora vengono buttate delle secchiate d’acqua sul fuoco. Un gran fumo invade il giardino. Nella
semioscurità i ragazzi si arrampicano sul muro e scivolano fuori dalla villa. Dado è insieme a
loro.
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SCENA 24. STRADE DI PERIFERIA. EXT. SERA
Siamo alle prime case del paese, la strada è illuminata da alcuni fiochi lampioni. I ragazzini
Olivia! Lia!
OLIVIA
LIA
Corrono via
PIERO
Femminucce, puah!
MARA
MARIO E SERGIO
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Dopo aver fatto qualche passo ancora, anche Piero e Pina imboccano una stradina secondaria
PIERO
PINA
Buonanotte.
LUCIO
Dado!
DADO
Eh?
LUCIO
DADO
E tu?
49
LUCIO
mamma si preoccupa
DADO
MARA
LUCIO
Dado, contrariato si avvia verso casa da solo. Si ferma per un attimo davanti alla porta di casa:
una finestra è illuminata, immagina che la madre lo stia aspettando. Ci ripensa, torna sui suoi
passi.
Dado è sulla strada che porta alla spiaggia; due figure indistinte sono già in riva al mare. Una
MARA
‘Notte, bagonghino
50
DADO
LUCIO
DADO
LUCIO
DADO
Una balena?
LUCIO
Moby Dick?
DADO
Sì!
LUCIO
51
DADO
niente!
LUCIO
Casa di Dado, come nella scena 24.Una finestra accesa. Un lampione la illumina da un angolo
DADO
LUCIO
DADO
Ma esistono i Lucenti?
52
LUCIO
DADO
LUCIO
VOCE DI UOMO
LUCIO
Una grossa barca tra le onde illuminate dalla luna. Delle sagome scure di uomini si muovono
sulla barca, c’è una certa agitazione tra loro: indicano qualcosa davanti alla prua. Sul mare, a
poca distanza, emerge il dorso di una balena: sembra minaccioso. Uno degli uomini sulla barca
prende un arpione e fa il gesto di lanciarlo. Dettaglio sulla mano: l’arpione ora è diventato una
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bomba di candelotti legati, con una lunga miccia accesa. Con un ampio movimento del braccio,
Bum. Un botto sordo fa tremare i vetri della finestra della stanza di Dado. Il sole è basso e
Dado, in canottiera e mutandine, guarda verso il mare; lontana, fra i riflessi di luce delle onde,
c’è davvero una grossa barca scura. Dado sembra molto interessato alla barca, ma
DADO
Oh… diavolo!
Si veste velocemente ed esce dalla stanza quasi inciampando nei vestiti. Ora si muove attento a
non far rumore: la porta della stanza della mamma è aperta. S’intravede la mamma che dorme
ancora.
Dado corre fuori dalla porta di casa. Una mano lo blocca prendendolo per un braccio. È la zia.
ZIA
54
DADO
ZIA
DADO
ZIA
DADO
Dorme…
ZIA
Dado con uno strattone è riuscito a sfuggire alla presa della zia ed è subito corso a distanza di
DADO
Papà?
55
ZIA
DADO
Due ragazzi scavalcano il muretto ed entrano nel giardino della casa diroccata. Sono Lucio e
Mara, che si dirigono verso l’ingresso. A breve distanza, ma di soppiatto, li segue Dado, che
rifà I loro passi ed ora si dirige verso il pozzo. Si sdraia, nascondendosi, dietro il muretto del
pozzo. Giocherella un po’ con l’erba e osserva tra le pietre del muretto: alcune grosse lucertole
Il sole filtra dalle finestre sconnesse nella stessa stanza della scena 20. Lucio e Mara, seduti
MARA
56
LUCIO
No.
MARA
LUCIO
MARA
Dado sonnecchia all’ombra del pozzo. Un rumore lo sveglia. Le lucertole scappano via. Sbircia
da dietro il pozzo e vede Lucio e Mara che fanno il percorso inverso, scavalcando il muro.
DADO
(fra sé) Che maledetti! Sono andati nel paese dei Lucenti!
Dado sale per delle scale piuttosto insicure. Al piano di sopra ci sono tre porte: da un lato una
porta semichiusa sul lato distrutto, con salto direttamente giù. Di fronte una porta aperta su
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una stanza integra, è quella dove si trovavano Lucio e Mara. Dado la esamina ma non gli
sembra particolarmente interessante. Si dirige verso il terzo ingresso, che dà sulla stanza più
scura, senza finestre e con solo una porta sbarrata da assi di legno. L’unico arredo è una
grande cassapanca coperta da un pesante panno di tessuto grezzo. Dado si avvicina alla porta,
prova inutilmente ad aprirla. Vi bussa su. Un rumore, forse di passi, sembra provenire da lì
po' spaventato... Il rumore si sente più forte e questa volta sembra provenire dall’interno stesso
della stanza. Dado si volta, capisce che c’è qualcosa che si muove dentro la cassapanca. Il
panno che la ricopre ora ondeggia, come se vi fosse qualcosa di vivo lì sotto.
DADO
Ah…. aiuto!
Scappa terrorizzato. Scende saltando a quattro a quattro i gradini della scala sconnessa, infila
ZIA
MAMMA
58
ZIA
LUCIO
MAMMA
LUCIO
ZIA
59
MAMMA
nemmeno!
LUCIO
MAMMA
fare!
LUCIO
angelo custode!
60
MAMMA
fratello Abele...
LUCIO
non ti ricordi mai che hai due figli e quello più piccolo
MAMMA
piangere)
ZIA
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SCENA 35. SOTTO UN ALBERO DI FICHI. EXT. GIORNO
Lucio, innervosito dalla discussione con la madre, si rincammina verso la campagna. Giunto ad
un albero di fichi intravede, sporco e disteso con gli occhi socchiusi tra i fichi maturi spiaccicati
DADO
LUCIO
questa mattina?
DADO
LUCIO
DADO
LUCIO
62
DADO
LUCIO
DADO
LUCIO
Va bene. Lo giuro.
DADO
LUCIO
63
SCENA 36. GIARDINO CASA DIROCCATA. EXT. GIORNO
Mario, Lia, Dado e Lucio nel giardino della casa diroccata di fronte all’ingresso.
MARIO
DADO
LUCIO
DADO
LIA
LUCIO
64
DADO
LIA
LUCIO
MARIO
LIA
MARIO
DADO
65
SCENA 37. CASA DIROCCATA. INT. GIORNO
I tre ragazzi salgono con circospezione le scale cadenti della vecchia casa. Ora sono di fronte
MARIO
di tutte.
LUCIO
DADO
MARIO
LUCIO
66
Lucio, raccoglie un bastone da terra e si avvicina, seguito da Dado, alla porta sprangata da
assi. Facendo leva col bastone ne scardina un pezzo. Dall’apertura irrompe un luminosissimo
raggio di sole. Dado fa un balzo all'indietro, poi, incoraggiato dal fratello va a guardare. La
porta dà sul vuoto, su una stanza che non c'è più: dalla fessura si vede la parte di casa crollata,
LUCIO
Visto?
Ora guarda anche Lucio. Qualcosa attira la sua attenzione: un riflesso di luce, come di uno
specchio, proviene da vicino il pozzo. In questo stesso istante però si sente un urlo improvviso e
molto poco umano, seguito da un’imprecazione. I due fratelli si voltano spaventati: davanti a
MARIO
Scappiamo!
Dado, uscito di corsa davanti a Mario e Lucio, sbatte contro Lia, facendola cadere con tutte le
sue margherite.
LIA
Ma che vi prende?
67
MARIO
LUCIO
DADO
MARIO
Il gruppo dei ragazzini al completo s’immerge e si spruzza nel mare azzurrissimo. Dado è il solo
che non si è spogliato e li osserva, un po’ nervoso e un po’ invidioso, appollaiato sopra uno
scoglio.
DADO
68
SCENA 40. CASA DI DADO. EXT. SERA
Davanti alla porta di casa di Dado, un signore grande e baffuto (somiglia al domatore del
circo), accompagnato da un ometto più piccolino che gli tiene una cartella fitta di documenti,
ZIA
ZIA
Dado e Lucio si apprestano a rientrare. Dado guarda con sospetto gli sconosciuti.
ZIA
69
LUCIO
ZIA
DADO
ZIA
Certo che non sei stato tu… Ma come avrei mai potuto
70
SCENA 41. CASA DI DADO. INT. SERA
LUCIO
Dado entra in cucina. La mamma ha gli occhi rossi e lucidi. Sembra aver pianto.
MAMMA
DADO
MAMMA
DADO
MAMMA
71
LUCIO
MAMMA
LUCIO
Oh, no!
MAMMA
LUCIO
MAMMA
lì... ci sarà lavoro per te, per Dado, per tutti i vostri
72
LUCIO
non te lo perdonerebbe...
MAMMA
DADO
Lucio...
LUCIO
73
DADO
Lucio…
LUCIO
DADO
LUCIO
Dado si addormenta.
L’uomo coi baffi, vestito da domatore e con la frusta in mano, davanti alla casa di Dado.
Accanto a lui c’è sempre l’omino con la cartella. Dado giunge di corsa e vorrebbe entrare in
74
DADO
OMINO
DADO
DADO
MAMMA
da tuo padre.
75
Dado spinge una porta a due ante e la richiude. Vi si appoggia contro. Da dietro la porta
Qualcuno spinge la porta da dietro. Dado si oppone, resiste finché può, ma poi cede. Da dietro
la porta intravede un volto scheletrico e orribile. Dado fugge terrorizzato: la stanza (cieca)
dietro di sé si è trasformata in una fuga di porte come la precedente, che Dado richiude alle sue
spalle man mano che scappa, ma ad una ad una vengono riaperte da qualcuno che si avvicina.
Dado si trova accovacciato sulla parete di fronte alla porta dell’ultima stanza, che è poi la sua
LUCIO
DADO
Chi è venuto?
LUCIO
76
Dado ora è di nuovo nel suo letto. Dorme, ma il suo sonno è agitato. Dissolvenza tra il primo
Il falò è quello acceso dai ragazzi nel giardino della villa diroccata, ma questa volta lì attorno
non sembra esserci nessuno. La luce delle fiamme si riverbera sul pozzo. Dado è dietro il pozzo,
BIMBA (v.o.)
Dado si avvicina con cautela al falò. Ben illuminata, ma parzialmente visibile, una bambina
BIMBA
DADO
Chi sei?
La bambina ride ancora. Dado s'avvicina ed allunga la testa per guardarla meglio. Al di sotto
77
DADO
Il grido di Dado spaventa la bimba che fa un balzo all’indietro, come per scappare, ma le
s'impiglia la "coda": è un'enorme coda di lucertola. Dado guarda atterrito la scena. La bimba si
rigira per terra, cercando di divincolarsi. La coda le si spezza - proprio come quella di una
BIMBA
Dado, con gli occhi socchiusi perché abbagliato dal sole, le si avvicina.
MAMMA
DADO
78
MAMMA
Ma che dici… non è per niente vero che tuo fratello non ti
DADO
MAMMA
sente e ti punisce.
DADO
MAMMA
DADO
devi credere!
MAMMA
DADO
79
MAMMA
DADO
MAMMA
poco il Signore.
DADO
Dado s’introduce nel giardino della casa diroccata. È solo. Guarda all’ingresso, ma ha paura
ad entrare; poi si avvicina ai resti del falò che avevano acceso i ragazzi. Con un bastone rivolta
la cenere. Ci soffia sopra. Una piccola fiamma riprende a bruciare. Dado si accovaccia vicino al
80
SCENA 47. CASA DIROCCATA. EXT. NOTTE
Dissolvenza dal piccolo fuoco riacceso da Dado a quello più grande e notturno della scena 44.
C’è di nuovo la bimba davanti al fuoco. Per un attimo s’intravede la metà inferiore del corpo, a
forma di lucertola. Poi la rivedremo quasi sempre in PP, illuminata dal riverbero delle fiamme.
BIMBA
DADO
BIMBA
DADO
punito?
81
BIMBA
ce lo impedisce.
DADO
Un guardiano?
BIMBA
meritato vendetta.
DADO
Cos’è il male?
BIMBA
DADO
82
BIMBA
guardiano.
DADO
Chi è il guardiano?
BIMBA
DADO
BIMBA
Dissolvenza inversa a quella che ha introdotto la scena precedente. Dado alza gli occhi dal
fuoco e guarda verso il pozzo. Si avvicina cautamente al bordo del pozzo, si affaccia. Una grata
di ferro lo chiude. Dado scuote la grata, che resiste. Cerca di guardare attraverso la grata. Una
83
scaletta di ferro arrugginita porta verso il fondo limaccioso; un mucchio di pietre e detriti
Dado raccoglie una grossa pietra, la soppesa e la fa cadere attraverso la grata. Lo “splash”
DADO
La mdp risale dall’oscurità del fondo del pozzo fino alla piena luce del giorno, in tempo per
sopra il figlio del dottor Baroni, parzialmente rivestito da una muta subacquea.
Non molto lontano, Lucio e il gruppo dei suoi amici, giocano a chi fa i tuffi più spettacolari.
SERGIO
glielo buchi.
84
MARIO
LUCIO
capriola)
Mara li osserva un po’ più da lontano; è l’unica vestita, accanto a lei c’è il fratellino Ciccio.
MARA
male?
MARIO
MARA
SERGIO
85
OLIVIA
Dado si arrampica in un punto alto della scogliera. Si guarda d’attorno; da un lato intravede la
campagna e la villa diroccata ormai lontana. Dall’altro la sua vista spazia sul mare; in
lontananza c’è la barca scura; più vicini, sulla riva, individua gli amici che giocano e comincia
MARA
CICCIO
86
MARA
Mara si spoglia rapidamente e quindi si arrampica sullo scoglio più alto che dà sul mare.
SERGIO
LUCIO
MARA
LUCIO
MARA
LIA
PIERO
87
LUCIO
Torna indietro!
Mara è dritta sullo scoglio, ad alcuni metri dalla superficie dell’acqua, in posizione di tuffo.
Sotto di lei ci sono altri scogli e i ragazzi che la guardano senza più fiatare. Mara socchiude gli
occhi perché ha il sole di fronte, tira un gran respiro e poi si butta: un gran volo d’angelo che
finisce in acqua. I ragazzi stanno a guardare il punto dello spruzzo, ma Mara non riemerge.
LUCIO
MARA
OLIVIA
sott’acqua).
SERGIO
I ragazzi che erano rimasti fuori dall’acqua si tuffano tutti assieme e iniziano un caotico
combattimento a spingersi sott’acqua e a spruzzarsi acqua negli occhi. Mara e Lucio, al centro
88
SCENA 52. SCOGLIERA. EXT. GIORNO
LUCIO
Guardate…
SERGIO
LUCIO
Lo andiamo a prendere?
MARIO
MARA
due?
MARIO
89
SCENA 53. RIVA MARE. EXT. GIORNO
Il canottino viene spinto dalle onde vicino a riva. Una mano lo blocca. È quella di Dado; vicino
DADO
CICCIO
Anch'io .
DADO
CICCIO
DADO
I due bimbi salgono sul canottino. Dado lo spinge via dalla riva e impugna la pagaia.
90
SCENA 54. MARE. EXT. GIORNO
Il canottino con i due bimbi, poco al largo della scogliera. Tra le rocce s'intravedono numerose
spaccature: è una zona ricca di grotte. Dado, sul canottino, governa come può con la pagaia.
CICCIO
DADO
CICCIO
No. È pericoloso?
DADO
Lucio raggiunge il gruppo dei ragazzini che, già rivestiti, sono in vicinanza della casa di Dado.
MARA
91
LUCIO
MARA
LUCIO
MARA
Da solo?
LUCIO
MARA
LUCIO
Dado?
MARA
92
SCENA 56. MARE/GROTTA. EXT. GIORNO
Il canottino con Dado e Ciccio è in difficoltà vicino agli scogli, a causa della risacca delle onde.
Dado riesce però a portarlo dentro l’apertura della “Grotta del bue”, al cui interno l’acqua è
calma.
DADO
Siamo arrivati.
CICCIO
Dov’è il bue?
In fondo alla grotta c’è una piccola spiaggia di sassi. Dado vi accosta il canottino.
DADO
Scendono. Ciccio è molto esitante e impaurito. Si aggrappa come può ad uno scoglio. Dado
invece sembra molto sicuro di sé. Appena sceso, spinge con una pedata il canottino, che si
DADO
93
SCENA 57. CASA DI MARA. INT. GIORNO
Il padre di Mara compone nervosamente un numero sul disco di un telefono a muro. Sua moglie
e la figlia gli sono accanto, agitatissime. Vicino la soglia, piuttosto imbarazzato, c’è Lucio.
PADRE DI MARA
via in qualunque istante. Ciccio lo guarda andar via, con estrema apprensione.
DADO
Ciccio?
CICCIO
Il canottino…
94
DADO
CICCIO
piangere)
DADO
nuotare.
CICCIO
L’acqua… è fredda!
DADO
CICCIO
L’apertura della grotta si oscura per un momento, come se qualcosa di grande le fosse passato
davanti.
95
DADO
L’acqua nella grotta è davvero gelida. Scosso dai brividi, Dado nuota lentamente fino
all’imboccatura della grotta, dove c’è il canottino. Dapprima la luce del sole lo abbaglia. Poi
vede qualcosa che lo fa spaventare. Salta sul canottino e lo spinge dentro la grotta gridando:
DADO
Ciccio si aggrappa allo scoglio con tutta la sua forza. Un boato sordo proviene dall’esterno
della grotta. Una grossa onda vi fa irruzione, sballottando il canottino di Dado e innaffiando
Ciccio, che riesce però a non farsi trascinare. Dado è arrivato col canottino vicino a Ciccio,
DADO
96
SCENA 59. PORTICCIOLO. EXT. TRAMONTO
Dado e Ciccio sono sul molo, insieme ad un uomo in divisa. Un piccolo gruppo di persone, fra
cui gli amici di Lucio, il padre e la madre di Mara, la madre di Dado si avvicinano.
CICCIO
Mamma…
Corre ad abbracciare la mamma. Nel frattempo una lancia a motore con l’insegna dei
carabinieri accosta al molo. Ne scendono, accompagnati dai carabinieri, tre uomini scuri con le
manette ai polsi.
PADRE DI MARA
CARABINIERE
PADRE DI MARA
97
DADO
MAMMA
PADRE DI MARA
MAMMA
le mani sul mio Dado, uno schiaffone così (dà uno schiaffo
PADRE DI MARA
La mamma di Dado sta per rispondergli arrabbiata, quando il suono di una sirena fa tacitare il
gruppo. Un’autoambulanza risale il molo. Sulla lancia, ci si accorge ora, c’era il corpo di un
sembra che non c’è più niente da fare. Il corpo viene adagiato sul molo. Dado, semi piangente,
per le botte ricevute, si avvicina per guardarlo da vicino. I ragazzi sono sgomenti, guardano
intimoriti ora il corpo, ora il dottore piegato dal dolore. Lucio si avvicina al fratello.
98
DADO
LUCIO
DADO
LUCIO
Ma cosa dici?
DADO
LUCIO
DADO
99
Il gruppetto di persone si è allontanato silenziosamente. Lucio spinge via Dado e fa per
Lucio e la mamma rientrano in silenzio. Sulla porta di casa Lucio si volta a chiamare Dado.
LUCIO
DADO
LUCIO
così…
100
SCENA 61. GIARDINO DELLA CASA DIROCCATA E POZZO.
EXT./INT. GIORNO.
La grata e il viso di Dado si rispecchiano sul fondo del pozzo. Lucio è accanto a lui.
DADO
Quanto è profondo?
LUCIO
DADO
Andiamo a vedere?
LUCIO
Lucio posa una torcia elettrica sul bordo del pozzo e, con un coltellino, armeggia sulla
serratura della grata, fino a farla saltare. Apre la grata e porge il coltello al fratellino.
LUCIO
guardiano.
101
Attaccandosi ai pioli di ferro di una scaletta rudimentale, Lucio scende con cautela dentro il
pozzo. Sul fondo sono franati sassi e mattoni. Lucio tasta le pareti attorno a se finché non trova
la fenditura da cui c’è stato il crollo. Nel frattempo Dado osserva una grossa lucertola che si
LUCIO
buttami la torcia.
DADO
Eccola…
Dado lancia la torcia a Lucio che la prende al volo, l’accende e guarda davanti a sé.
LUCIO
Santo cielo…
Piantata nella fenditura, alla luce della torcia elettrica è ben visibile la testa metallica di una
La bomba cade come alla fine della 4a e nella 16b. Colpisce la villa; il lato della villa vicino al
102
SCENA 63. CANCELLO VILLA DIROCCATA. EXT. GIORNO
LUCIO
DADO
LUCIO
DADO
Cosa?
103
LUCIO
Niente.
DADO
LUCIO
DADO
LUCIO
DADO
Sì, invece.
104
LUCIO
guardiano?
DADO
Troverò il guardiano…
LUCIO
Mi hai capito?
DADO
Capito, sì… sei tu che non vuoi capire: sei come tutti gli
LUCIO
105
DADO
Dado corre via per la campagna, sparisce rapidamente dalla vista di Dado. Si alza il vento,
scuote i rami degli alberi vicino alla villa. Qualche foglia comincia a volare via.
NARRATORE (V.O.)
GIORNO
Fuori dalla porta di casa, la mamma con Dado vestito da scolaretto, col grembiulino nero e la
MAMMA
106
MAMMA
parola!
Sempre silenzioso, Dado si avvia verso la fermata dell’autobus. Nella strada davanti casa
incrocia la zia.
ZIA
Dado procede a testa bassa. La zia si avvicina alla mamma che, sull’ingresso guarda il figlio
allontanarsi.
ZIA
MAMMA
ZIA
LUCIO
107
I due camminano a fianco per un sentiero di campagna che, presto, li conduce sulla strada
asfaltata, dove spicca l’insegna della fermata dell’autobus. Il bus arriva. Fra i ragazzi già lì ad
attenderlo, ci sono Lia e Olivia, anche loro col grembiule nero da scolarette.
OLIVIA
Bagonghi e Bagonghino.
LIA
Lucio fa salire Dado sull’autobus dopo le due sorelle, sale anche lui e, assieme a Dado, sceglie
LUCIO
All’ingresso di una scuola elementare i bambini entrano allegramente. Dado, in mezzo a loro, è
sempre silenzioso e solitario. All’interno della classe, la maestra fa un dettato ai bambini chini
sui banchi.
108
MAESTRA
madre…”
Mentre Dado scrive, con calligrafia grossa e sgraziata, una voce bisbigliata lo distrae.
BIMBA (v.o.)
Dado si volta: alle sue spalle una scolaretta sta scrivendo il dettato. Somiglia alla bimba dei
DADO
BIMBA
MAESTRA
109
SCENA 66. CAMPAGNA NEI PRESSI DELLA CASA DIROCCATA.
EXT. GIORNO
Alcuni operai stendono una recinzione di filo spinato attorno alla villa diroccata. Dado, ancora
in grembiulino e con la cartella in mano, osserva la scena a distanza di rispetto. Sul filo
spinato, un operaio appende un cartello di pericolo, con un teschio disegnato sopra. Gli operai
DADO
Cena molto silenziosa a casa di Dado, a tavola con la mamma e il fratello. Dado, lasciando il
LUCIO
MAMMA
neppure…
110
LUCIO
MAMMA
ascolta nemmeno…
LUCIO
MAMMA
Lucio!
LUCIO
LUCIO
111
DADO
No.
LUCIO
Non ci credo.
DADO
LUCIO
Cosa?
DADO
LUCIO
DADO
112
SCENA 69. SOGNO
BIMBA (v.o.)
Dado… Dado!
DADO
Dove sei?
BIMBA
DADO
BIMBA
113
Dado, come ipnotizzato, si dirige verso il fuoco. Dietro vede fuggire le fiamme l’ombra di un
DADO
Aiuto…
Dado è scivolato a faccia in giù nell’erba. Solleva la testa, ma una luce fortissima in un primo
momento lo acceca. Ora riesce a vedere: si trova su di un prato illuminato dal sole di
della scena 4.
DADO
Papà!
SERGENTE
darò.
DADO
114
SERGENTE
DADO
Ma dopo, tu tornerai?
SERGENTE
DADO
SERGENTE
DADO
SERGENTE
Lo riconoscerai…
115
Il padre svanisce in dissolvenza sul volto di Dado che si risveglia.
Dado si rialza dal letto e si guarda attorno: sul letto accanto al suo Lucio dorme
profondamente. Con cautela, Dado scende dal letto e si avvicina a quello del fratello; sotto il
letto trova la chiave del cassettone in cui Lucio custodisce la sua preziosa scatola. Apre il
cassettone, mentre il fratello si rigira nel letto, ma non si sveglia. Prende la vecchia pistola
tedesca e la nasconde dentro la sua cartella, da cui ha tolto via i libri e i quaderni. Richiude
LUCIO
MAMMA
LUCIO
Così presto?
116
MAMMA
LUCIO
Sarà…
Lucio aspetta l’autobus alla solita fermata. Le due sorelle Lia e Olivia, lo guardano di sottecchi
MARIO
Ehi, Lucio!
LUCIO
Ciao, Mario.
MARIO
LUCIO
117
MARIO
L’autobus giunge alla fermata. Le persone che lo aspettavano, tra cui Olivia e Lia, salgono.
LUCIO
MARIO
porge)
LUCIO
MARIO
LUCIO
Quale cantiere?
MARIO
118
Il cantiere vicino alla villa diroccata. Stanno aprendo una
LUCIO
Con l’esplosivo?
MARIO
LUCIO
MARIO
due.
LUCIO
MARIO
119
LUCIO
furiosamente.
CARTELLO: “Comando stazione Carabinieri di …”. È un piccolo locale a piano terra. Lucio
arriva trafelato sulla bicicletta, scende ed entra dopo averla poggiata al muro. All’interno un
LUCIO
Buongiorno…
CARABINIERE
LUCIO
CARABINIERE
Ferrandi…
120
LUCIO
Sì…
CARABINIERE
LUCIO
CARABINIERE
LUCIO
CARABINIERE
insomma?
121
LUCIO
CARABINIERE
LUCIO
sarà Dado?
GIORNO
Il cartello con il teschio e la scritta “Divieto d’accesso” appeso al filo spinato della recinzione.
Proprio lì sotto, ben acquattato a terra e stringendo la sua cartellina, sta passando Dado. Si
avvicina al cancello che è aperto, però subito si nasconde dietro un folto cespuglio: nel giardino
stanno lavorando degli operai: con i martelli pneumatici scavano delle buche alla base dei muri
122
SCENA 75. SCUOLA ELEMENTARE. EXT. GIORNO
Lucio, che ha appena posato la bicicletta, si rivolge ad un bidello all’ingresso della scuola
elementare di Dado.
LUCIO
BIDELLO
LUCIO
BIDELLO
Sicuro?
LUCIO
Sì, sì…
BIDELLO
123
LUCIO
BIDELLO
BIDELLO
LUCIO
Gli operai all’interno del giardino stanno terminando il loro lavoro. Uno ha finito di srotolare
e tagliare un grosso cavo nero. Ora si allontanano dalla zona davanti all’ingresso. Dado esce
dal suo nascondiglio. È il momento buono per attraversare il giardino. In un attimo è sui
124
SCENA 77. RECINZIONE. EXT. GIORNO
Lucio, pedalando affannosamente verso la villa dei nonni, si trova all’improvviso davanti al filo
spinato nel punto dove c’è il cartello di pericolo. Frena, ma la bicicletta gli scivola sotto i piedi,
MARIO
MARA
Ciao, Lucio.
LUCIO
SERGIO
LUCIO
125
SERGIO
MARIO
MARA
LUCIO
SERGIO
MARA
Lucio s’infila sotto il filo spinato e corre verso la casa. Mara, correndo lungo la recinzione,
MARA
Fermi! Fermi!
126
Una miccia viene accesa e comincia a bruciare in quello stesso istante.
Dado è alla base della scala interna della casa diroccata. Guarda su con apprensione e poi
inizia a salire i gradini con cautela, tenendo la cartella tra le braccia incrociate sul petto. Ora è
davanti alla porta della stanza con la cassapanca ricoperta dal panno. Esita; poi entra.
DADO
Dove sei?
Dapprima sembra non succedere niente. Poi un lieve rumore di passi sembra provenire dalla
stanza accanto. Dado fissa ora la cassapanca. Il panno si muove come nella scena 33. Dado è
DADO
Il panno si solleva e si dissolve, rivelando dietro di sé una figura mostruosa: il corpo semi
scheletrito e semi putrefatto di un soldato tedesco, con l’elmetto e la divisa sbrindellata. Nella
IL GUARDIANO
Dado!
127
DADO
IL GUARDIANO
DADO
LUCIO (v.o.)
Dado! Dado!
GRIDA DI UOMINI
tutto! Oh Signore…
Dado preme il grilletto. La creatura grida e inizia a dissolversi in una nuvola di fumo.
Lucio, vicino al pozzo, si guarda intorno in cerca di Dado; poi si dirige verso l’ingresso della
casa.
128
LUCIO
Dado!
GRIDA DI UOMINI
Dado esce dalla porta della casa, sporco di polvere e con una macchia di sangue sul volto; non
ha più la pistola e la cartella. Lucio lo vede, lo prende per un braccio, lo spinge verso il pozzo e
lo butta per terra coprendolo col suo corpo. La miccia finisce di consumarsi. Una, due, tre,
quattro esplosioni in sequenza. Una pioggia di sassi grandina verso i ragazzi. Le pareti della
casa ricadono su se stesse. Lucio, stringendo sotto di sé Dado, alza ora la testa per vedere cosa
è successo; ma gli effetti delle esplosioni non sono finiti. Vicino al pozzo crollano i muri della
cisterna e si aprono; si spacca anche il pozzo. La polvere ricopre tutte cose, mentre gli operai
cominciano ad accorrere; ora si dirada, rivelando alla vista di questi ultimi non solo i due
ragazzi, sporchi e laceri ma illesi, ma anche la bomba, che scintilla al sole, al centro della buca
UN OPERAIO
Gesùggiuseppemmarìa!
UN ALTRO OPERAIO
Tutti gli operai sono ora intorno alla bomba immobili per lo stupore e la paura. Qualcuno, in
ginocchio, si fa il segno della croce. Lucio si rialza e fa alzare Dado. Lo ripulisce dalla polvere
129
DADO
LUCIO
mamma ci aspetta.
Come alla fine della scena 1. Alcune ciminiere vomitano un fumo nero e denso.
NARRATORE (V.O.)
così inquinato.
Una pietra affonda verso il fondo del mare. La sabbia si richiude sulla pietra.
130
NARRATORE (V.O.)
Il bimbo della prima scena lascia la spiaggia per dirigersi verso casa.
DADO
Panoramica sul paesaggio, mare e campagna, ritornato bello e luminoso come nel tempo dei
ricordi.
FINE
131