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4.6.2013 La Stampa Nazionale (N. Zancan) Appello Eternit Commenti
4.6.2013 La Stampa Nazionale (N. Zancan) Appello Eternit Commenti
uesta sentenza per la signora Olga Dea, impiegata nel reparto forme speciali, che ormai tracheotomizzata, con un filo di voce muta, implorava i suoi figli: Lasciatemi andare.... per Guerrino Tamiso e i cinque cuscini dietro alla schiena, per tutte le notti insonni. Era scappato da un campo di concentramento in Polonia - racconta la figlia Rosangela si sentiva un uomo fortunato. Ha lavorato nello stabilimento di Casale per trentanni, ventotto da malato. morto con i polmoni pieni dacqua. per la signora Marisa Peluso assuefatta alla morfina, per lultimo grido che i parenti non riescono a dimenticare: Sto soffocando!. Per Romana Blasotti Pavesi seduta su una panchetta di legno, perch proprio non ce la fa. Le gambe tremano, il cuore batte allimSTRAGE CONTINUA
Il pubblico durante la lettura della sentenza: una lunga litania con i nomi di tutte le persone defunte
inaccettabile fra lavoro e salute, dice il metalmeccanico e sindacalista Claudio Debetto. in aula per sua madre. Aspetta unora e trentacinque minuti in piedi, con la bandiera italiana stretta fra le mani, per sentire finalmente pronunciare il nome: Una litania di morti impressionante. Schmidheiny sapeva. Perch gi nel 1973 il New York Times aveva pubblicato uninchiesta sulla pericolosit dellamianto. E quellarticolo stato trovato dagli investigatori in una stanzetta segreta . Sapeva al punto che ne parlava a cena in famiglia, come ha testimoniato un fratellastro al processo di primo grado. Sapeva, come dimostra il carteggio con lamministratore delegato italiano Luigi Giannitrapani fra il 1976 e il 1981. Lettere tenute segrete persino alle segretarie: Problemi della sicurezza del lavoro e specificamente della nocivit dellamianto. I metodi di controllo erano approssimativi. Le misurazioni delle polveri tarate al ribasso. Schmidheiny era preoccupato. In un convegno che si tenne a Neuss, in Germania, nel 1976 disse: Mezzi notevoli sono in moto contro lamianto e tali mezzi approfittano del fatto che la pubblica opinione avida di sensazioni.
LA STORIA TERRIBILE
A maggio gli ultimi due caduti: un imbianchino e unimpiegata mai entrati in quella fabbrica
pazzata, mentre il presidente della Corte dAppello Alberto Ogg legge la sentenza. Sono qui per Mario, Libera, Giorgio, Anna e specialmente per Maria Rosa, mia figlia. Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato in questa battaglia di verit. Questa sentenza per loro. Per le 2889 vittime della strage dellamianto. Per i cinquanta morti che Casale conta ancora ogni anno. Per gli ultimi due, del maggio 2013: limbianchino Salvatore Cangemi e limpiegata Paola Chiabrera, che non avevano mai messo piede in quella fabbrica ma hanno respirato il polverino. Come i bambini, che si buttavano per gioco fra gli scarti di lavora-