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Comune di Matera
Segnalazione:
Rivedendo Matera
di
Michele Lopergolo
Pescara
Motivazione critica: Una memoria poetica dei Sassi di Matera detta con stile in versi che richiamano quello standard di poesia leopardiana, pascoliana.
Rivedendo Matera Tiepidamente sfilaccianti si adagiano sullaccaldata murgia, gli ultimi raggi del sole di fine agosto, permettendo alla fresca brezza serale, dincunearsi tra le riverberate bianche case, mirabilmente cos accatastate nei Sassi. Dopo la meridiana quiete danimoso impulso erano pervasi i rioni; dal Barisano al Caveoso sciami di ragazzi si dileguavano nei ripetitivi saliscendi, dandosi voce nei loro abituali andirivieni, quasi a puerile gioco del comparire e scomparire, nel naturale proscenio. Il lento rincasare di appiedati contadini, il rinvio al domani dellartigiano lavoro, il rientro dei ritti carrettieri con le roteanti fruste nellaria, il vociare delle donne e le ultime grida del banditore, vivacizzavano sempre pi la vita nei Sassi, in attesa di completarla attorno al serale desco, in rispettoso silenzio. E nellimmutato notturno silenzio sale, ponendosi regina tra le stelle, la luna; astro calamitoso di innamorati cuori, ansiosi di vivere i giovanili sogni, da sempre cullati, nellumana speranza, dalla forza dellamore.
Pasquale Tataranni
- Matera
Motivazione critica: Lorgoglio delle origini emerge prorompente dai versi di questa lirica ben costruita intorno alluso ripetuto delle due parole che costituiscono il titolo, connotata da leggerezza, e densit emotiva.
Ogni volta, che la sontuosa umilt delle tue case rocciose incontrer il mio sguardo mai sazio, vanto ed orgoglio grider al mondo intero Ogni volta, che quel pizzico di sensata follia spinger le tue genti sullopera tua maestra, unica al mondo parrai agli occhi increduli dei popoli Ogni volta, che rivolger preghiera alla tua Madre Santissima, sarai tu madre che mi protegger in eterno Perch Se per alcuni sarai fuga, per me sarai casa e se per qualcuno sarai noia, per me sarai pace. Ogni volta, che per loro sarai Matera, per me sarai amore, per me sarai vita.
3 classificato:
Giovanni Sica
- Matera -
Motivazione critica: Una forma poetica che si districa in un originale componimento e mette in evidenza la fantasia dell'autore che in un ordinato alfabeto sorvola a parole la grande storia dei Sassi di Matera.
Giovanni Sica
C D E
G H
L M
Non cos per i nobili nei sontuosi palazzi tante stanze, ricchi arredi e fini arazzi. Oziavano i conti Gattini e Malvezzi a crapule, vizi e divertimenti avvezzi. Nei Sassi era diffusa la povert, per vissuta con tanta dignit. Nei quartieri la vita passava rassegnata, unica ricchezza la solidariet praticata. Frotte di ragazzini di cenci vestiti in strada si rincorrevano divertiti, le donne in fila coi secchi alla fontana Poi a preparare il pane per la settimana.
N O
P Q
R S
Su ogni forma apponevano il proprio timbro distintivo per il fornaio che cuoceva dietro corrispettivo e non perdeva certo loccasione per criticare gli errori di preparazione.
Le case scavate nel tufo eran piene dumidit che portavan malattie e dolori in quantit, piacevole era allora ritrovarsi nel vicinato, il cortile su cui si affacciava tutto il loggiato.
U V
A chiacchierare, a ridere, a far zuffe ogni tanto, ma la rabbia poi si spegneva dincanto. Dai Sassi la gente and via per la loro invivibilit, oggi sono diventati patrimonio dellUmanit.
Nessuna notizia troviamo con X, Y, e W (dabli) Ma di camminare non ne possiamo proprio pi!
X, Y, W
Titina Vernile
- Matera -
Motivazione critica: Una poesia densa di amore e nostalgia nella quale il poeta, ormai maturo, si strugge al ricordo dell'incoscienza giovanile, quando gli slanci erano soggiogati dalla passione pura e non dal calcolo dell'esperienza. Il paesaggio naturale e, anch'esso amato, diventa empatico scrigno di tali preziose memorie.
Titina Vernile Nostalgico amore tra i Sassi Pervasa da lontani richiami tra sospiri di giovanili carezze sovente ritorno laggi a calpestar levigate bianche pietre inebriata da pallidi riflessi di dolci tramonti, dove un di un cuore ha fermato il mio respiro nellindimenticabile incanto di una dolce storia damore, finita nel vento della vita. Tu, suggestiva Terra de I Sassi, paesaggio naturale di artistiche rocce, dove ogni nostalgico sogno dorme silenzioso. Amori vissuti, tormentati, palpiti di piaceri inappagati, suoni di popolari melodie, riaffiorano in te tra vecchie sfuocate fotografie scattate nellenfasi delirante di travolgenti passioni, offuscate ormai dallimpossibile segno del tempo.
Mara Sabia
Avigliano (PZ) Motivazione critica: Una poesia multisensoriale e visionaria, di completa immersione nel paesaggio. L'Autrice, oltre a dichiararlo, mostra di conoscere realmente e intimamente l'oggetto dei suoi versi. C' rispetto e riconoscenza, c' positiva contaminazione e non l'algido distacco dell'esteta. Una lirica, in definitiva, che esprime sensibilit, musicalit e cultura, principali doti di ogni vero Poeta.
Mara Sabia Ballata a piedi nudi.Una cartolina da Matera La Murgia all'alba Ha l'odore dorato della notte Ai miei occhi appare la profondit della roccia E non c' angolo in cui non veda porpora ed oro Che si apra, ferita nel bianco. Veste di Madonna miserabile Poverissima nella sua regalit I Sassi sono arabeschi di pizzo Leggerezza di ossa e maest. E Non c' angolo in cui non veda porpora ed oro Che si apra, ferita nel bianco. I miei passi pesano sulla pietra morbida e calda. Li conosco, mi riconoscono. Mi hanno vista vagare a piedi nudi al tramonto.
Segnalazione:
Millenni
di
Gianluigi Liccese
Pomarico (MT) - Scuola I.I.S. G.B. Pentasuglia di Matera ins.: prof.ssa Stefania Plasmati
Motivazione critica:
Un inno a una citt millenaria. In pochi versi che scorrono fluidi e leggeri, senza trascurare rime e assonanze, Gianluigi Liccese riuscito a catturare e descrivere lessenza dei luoghi che caratterizzano Matera, citt che egli stesso considera eterna.
Matera, citt dei Sassi, dal Caveoso al Barisano si spande lorgoglio materano. Chiese rupestri, perenni e secolari, trasudano di storia millenaria. Profano e sacro si fondono per unire le culture del mondo. Nella cultura popolare ha segnato la credenza secolare. Fra mille anni, ancora Matera la tua rocca svetter intera.
3 classificato:
La citt nel sogno
di
Aurora Bozza
Matera - Scuola secondaria di Primo grado N. Festa di Matera ins.: prof.ssa Ornella Altamura
Motivazione critica:
Emerge dai versi la nostalgia per il bel tempo andato dellinfanzia cos lautore immagina la citt del sogno tra visione onirica e realt incantata. E ne viene fuori questo amabile ritratto.
Aurora Bozza La citt nel sogno Esiste ancora un luogo dove il tempo non si fermato dove ogni crepa, ogni gradino, ogni cosa ha la sua piccola grande storia. Anch essa piena di segreti ormai persi in un vento irraggiungibile ritorno con la mente a me bambina. E nell incanto della citt che quasi perdo contatto con tutto ci che mi circonda. Ed strano pensare che tutto quello che mi circondi assomigli a un sogno. Ma anche se fosse un illusione varrebbe la pena dormire per sempre e qualora dovessi svegliarmi ricorderei cos Matera unica, semplice, vera.
2 classificato:
Matera
di
Cecilia Guiot
Torino
Il linguaggio quasi surreale e il riferimento alla citt caldo e passionale. Il poeta nel testo offre al lettore la sua gioia e la felicit di essere presente in una Matera solare, e ci lo fa con parole preziose che infondono buon umore.
Cecilia Guiot Matera domenica, candida piazza, e tu parole assolate sussurri in cadenze a me mai conosciute: scendo da accenti pi freddi, da frasi brinate. Ma il rintoccare delle campane, e il sole che irrompe e che investe le case, e le strade, e il loro brillio, questa lingua la parlo: parlo la rupe che biancheggia di sassi, gli strascichi nuziali di tufo; parlo le chiese arroccate nellombra, parlo le rugiade eremite. E ascolto i tuoi raggi di maggio, Matera, e comprendo il tuo canto. Riparto. Nel petto mi porto una spina deringio. Se ti raggiunge, impasta anche questa mia voce nella tua chiara, meridionale luce.
1 classificato:
Sassi Assonnati
di
Giulia Vannucchi
Viareggio (LU)
Motivazione critica:
Corrono interrotte nei versi le impressioni dellautore che con levit e devozione descrive gli Antichi Rioni notturni, silenti, abilmente raccontati e contemplati con riflessione e soprattutto con lanimo e locchio dellartista della parola.
Giulia Vannucchi Sassi assonnati Dorme la citt sotto il peso dei gravosi tempi. Locchio indugia sulla ruvida strada che faticosa sale, come premio il cielo. Un gatto smarrito sospende su me il suo sguardo antico ed io divento pietra su vetusta pietra, sasso su arcano grigio sasso. Vespero sorge, lumi sottili ardono come fiammelle, fuochi fatui in vie fantasma. Lo sguardo distolgo al vuoto presepe. (12-1-2013)
Segnalazione:
Alezio
di
Rosanna Gabellone
Motivazione critica: Una poesia colta e raffinata. Il poeta dipinge con belle metafore sinestetiche e armonici versi, il paesaggio amato della propria Itaca lontana, rendendola vivida al lettore ed eterna nella memoria.
Rosanna Gabellone Alezio Sogno spesso, o paese mio lontano, il magico incanto dei tuoi muri di luce, corrosi di greco e salmastro e crepe dombra, tra luccichii di smeraldo. I tuoi rami di olivi secolari tra orizzonti dazzurro e di silenzi intrappolati nellanima, come labirinti di pensieri intricati che scavano le ore e contano la terra. E il tuo vento profumato di zagare e di rose, che lieve bacia i miei ricordi e lentamente muore. Leteree nubi vaganti che danzano leggiadre come abiti da sposa nel tuo cielo. E le membra dei tuoi anziani arse dalla salsedine e dal sole, che raccontano mute storie di povere fragilit mosse dal tempo. Ah! Se potessi rivedere la luce prorompente degli incendiati tuoi tramonti, nella catartica fiamma che saccartoccia e crepita sul tuo malinconico corpo dormiente, che rapido risorge, come laraba fenice, nel trionfo del sacro salice di Heliopoli. E le tue case luminose e candide come la prima neve. E mi sento morir dentro, mentre lacrime come perle di sale sulla pelle, sgusciano furtive nelle ombre fiabesche della notte. E adagiano la nostalgia su un mare di emozioni.
Segnalazione: Ventanni
di
Motivazione critica: Poesia breve ma intensa. Esplicita in pochi versi, con immagini ad effetto, il sentimento che accomuna tutti gli esseri umani cio lansia del vivere, a cui, evidentemente, anche la giovane et di unanima dotata di sensibilit non scevra.
Ventanni Pulviscolo nel fascio di luce mattutina: eccoli sparsi e dorati tutti i miei giorni, sospesi nellaria immobile eppure tremolante che la giovinezza respira, dimentichi per qualche attimo dellansia di vivere.
3 classificato:
Lunghe notti bianche
di
Carmen D. Lucia
Avigliano (PZ)
Motivazione critica:
Versi di insolita lunghezza, pi vicini alla forma della prosa eppure molto suggestivi, danno vita alla notte descrivendo vividamente i sogni, le ansie, quindi labbandono e, in esso, la consolazione.
Carmen D. Lucia Lunghe notti bianche Brandelli di sogni mi inseguono nella nebbia delle mie lunghe notti bianche, mentre steso con me giace il giorno; tra le mie mani agitate scivola la bava rabbiosa del mare proprio quando sulla grigia sabbia precipita brontolando il cielo sapendo che il mondo oltre tace. Incerta e calda unavida mano mi carezza scivolando sulla mia pelle, allora avidi baci riempiono le mie solitudini nelle bianche notti quando strascichi di sogni ardono sotto la mia finestra e ceneri acerbe bruciano nelle ossa. Oh notte se ti potessi uccidere! Frammenti di versi mi cercano nelle mie lunghe notti bianche quando a letto con me giace larsura del giorno. Incerta ed avida una calda bocca ricopre i miei occhi di baci I miei polpastrelli conoscono tutte le piaghe dei tuoi voraci sogghigni, le tue carezze colmano il vuoto dei miei lunghi silenzi nelle notti consunte con larsura del giorno in bocca e lardore delle stoppie nelle viscere.
2 classificato:
Le mie radici
di
Angela Giordano
Avigliano
Motivazione critica:
Una lirica sentita e partecipata che trasmette emozioni e anche richiami di memoria per chi trova tracce di vissuto, di appartenenza. Un senso poetico elevato nella espressione nutrita di elementi che lo affinano e tutto sembra precipitare piacevolmente in una catarsi.
Le mie radici
Affondo qui le mie radici, in questa terra che tra le mani si sgretola e come tempesta del deserto inesorabile avanza eludendo fiducia nel domani. E la giovent che un tempo rincorreva ideali per un nuovo futuro abbandona la terra natia cercando, altrove la propria dimensione. Tra queste antiche mura che trasudano memorie, i pensieri si intrecciano come un groviglio di rovi e avvinta resto,nelle spire di ricordi ed emozioni che fecondano le mie origini. Di stelle fulgenti sillumina questa notte tenebrosa contrita come lanima ferita che arranca lungo il pendio della vita. Le mie radici affondo in questo fango che trascina detriti di dolore e rabbia, ma dallacqua amena che scorre nelle immense vallate, nei solchi dei fertili campi o nei greti dei placidi fiumi emergono nuove speranze come linfa vitale defluiscono negli alberi flagellati dai venti modulando un canto di rinascita. Il giorno gi declina sui crinali e fugge il tempo avverso in rivoli di ardente fuoco esalando lultimo respiro.
1 classificato:
Quaggi
di
Giuseppe Barba
Gallipoli (LE)
Motivazione critica:
Una perfetta fotografia descritta in versi. Lirica ben costruita e di grande effetto, che evoca vivide immagini del Sud tra passato e presente, dando al lettore la sensazione di essere trasportato sulle ali del leggendario.
Giuseppe Barba
Quaggi
E questo il mio sud, dove il vento si fa voce di chimere e narra di uomini dannati e degli eroi, tra cocci di sogni sognati ormai da ere, tra fantasmi di speranze antiche e morte, scavando solchi su volti che son pietre, strani grovigli di rinunce e malasorte.
E questo il mio sud, dove su zolle rosse che han bevuto sangue si danna il vecchio al giogo di una vanga e il suo corpo si contorce mentre langue, al maestrale che ghiaccia laria e il cuore, al fal di stoppie che brucia sterpi e sogni, alla pioggia che non lava mai il dolore.
questo il mio sud, dove invecchia sul sagrato il pescatore biascicando i suoi ricordi della vita, fra notti di tregenda e meste aurore, ignaro dessere creatura senza tempo, eterno don chisciotte dun romanzo amaro, fatto di onde e morte, di salmastro e vento. E questo il mio sud, dove tra morsi di tarante e tamburelli esplode la rabbia antica della terra tra riti e danze di ossessi e di ribelli, dove stupende stelle punteggiano il dolore e lune opulente rischiarano la fame, e dove spunta unalba e un sogno muore.
1 classificato:
Incantesimo
di
Bernard Mareschi
Valeriano di Pinzano (PD) Motivazione critica:
Inquadratura ottima ed equilibrata. La foto evidenzia la morfologia tipica del territorio della citt di Matera esaltando cos le caratteristiche fondamentali dei Rioni Sassi. Bella la scelta di fotografare il luogo con la presenza della nebbia che offre all'immagine una delicatezza cromatica di notevole effetto espressivo.
Incantesimo
di
Bernard Mareschi
2 classificato:
Musica per lanima
di
Carla Cantore
Matera
Motivazione critica:
E lidea di una cartolina musicale ben interpretata attraverso i due elementi di forza dellimmagine: le note del violino e lo scorcio dei Sassi intravisto dalla finestra. Buona la composizione e la posizione dei soggetti della fotografia che disegnano un complice discorso fra la citt e chi la interpreta.
3 classificato:
Moonlight
di
Manuela Busato
Ponte di Piave (TV)
Motivazione critica:
Il fascino delle luci notturne, impreziosite dalla luminosit della luna, danno risalto alle
vie illuminate del centro cittadino rispetto a quella pi calda e discreta della citt antica. Nel complesso limmagine ben equilibrata .
1 classificato:
In piedi sulla riva"
di
Fabio Sercia
Spinea (VE)
e
Angela Ambrosini
Citt di Castello (PG)
Motivazione critica:
Immagini suggestive scorrono in perfetta armonia con i versi, riportando la mente ai luoghi rappresentati e alla descrizione e al senso della vita, che in piedi sulla riva sembra passare pi lentamente.
2 classificato:
Annaspare"
di
Michela Nacci
Matera e
Giada Clemente
Matera
Motivazione critica:
Bella composizione ricca di significato. Di notevole rilevanza tecnica ed espressivo l'accostamento cromatico. L'illustrazione risulta abbastanza dinamica e comunicativa.
Annaspare pozzanghere grigio perla annegare e soffocareparole messe su tela bagnata pozzanghere e latrine color del mare e color del fango sporcano quelle minuscole caviglie incubo notturno che porta con se il segno edipico.. piedi segnati e lacerati come da un machete metallico,enorme. Spille da balia conficcate nella fronte Incubi che portano con se il disagio di un essere Minuscole caviglie che non perdono labitudine di roteare come girandole al vento Per la paura della castrazione metaforica Edipica sentenza Freudiana colpa Desiderio infantile Annaspare nel sudore Patina che segna quella fronte Patina che segna quellincubo che non svanisce Paura e delirio delle minuscole caviglie segnate Annaspare senza risalire Pozzanghere profonde e sudice Troppo per una bambina Troppo per un anima minuscola Troppo per sentirsi vivi