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SOR ANGLICA

Personajes
SOR ANGLICA PRINCESA MADRE ABADESA HERMANA CELADORA MAESTRA DE NOVICIAS SOR GENOVEVA SOR OSMINA SOR DOLCINA HERMANA ENFERMERA Monja de Clausura Ta de Anglica Soprano Conralto Abadesa del Convento Mezzosoprano Una Monja Una Monja Una Monja Una Monja Una Monja Una Monja Mezzosoprano Mezzosoprano Soprano Soprano Soprano Mezzosoprano

La accin se desarrolla en un monasterio a fines del ao 1600.


(Linterno di un monastero. La chiesetta e il chiostro. Nel fondo, oltre gli archi di destra, il cimitero; oltre gli archi di sinistra, lorto. Nel mezzo della scena, cipressi, una croce, erbe e fiori. Nel fondo a sinistra, fra piante di acoro, una fonte il cui getto ricadr in una pila in terra. Si apre il velario. Tramonto di primavera. Un raggio di sole batte al di sopra del getto della fonte. Le suore sono in chiesa e cantano) CORO INTERNO Ave Maria, piena di grazia, il Signore teco. (Due Converse, in ritardo, traversano la scena, si soffermano un istante ad ascoltare un cinguettio che scende dai cipressi, quindi entrano in chiesa.) Tu sei benedetta fra le donne, benedetto il frutto del ventre tuo, Ges. Santa Maria, prega per noi peccatori... SUOR ANGELICA (fuori de scena) ...ora e nell'ora della

nostra morte. CORO INTERNO DE SORELLE. Prega per noi peccatori ora e nell'ora della nostra morte. E cos sia. (Le monache escono dalla chiesa a due per due. La Badessa si sofferma davanti alla croce. Le monache, passandole innanzi, fanno atto di riverenza. La Badessa le benedice, quindi si ritira a sinistra. Le suore restano unite formando, a piccoli gruppi, una specie di semicerchio. La sorella zelatrice viene nel mezzo.) SORELLA ZELATRICE Sorelle in umilt, mancaste alla quindna ed anche Suor Angelica, che per fece contrizione piena. Invece voi, sorelle, peccaste in distrazione, e avete perso un giorno di quindna! LE CONVERSE M'accuso della colpa e invoco una gran pena, e pi grave sar e pi grazie vi dir, sorella in umilt. (Restano in attesa della penitenza) LA MAESTRA DELLE NOVIZIE (Alle novizie) Chi arriva tardi in coro, si prostri e baci terra. LA SORELLA ZELATRICE (Alle converse) Farete venti volte la preghiera mentale per gli afflitti e gli schiavi e per quelli che stanno in peccato mortale. LE CONVERSE Con gioia e con fervore! DUE CONVERSE Cristo Signore, Sposo d'Amore, io voglio sol piacerti, Sposo d'amor...

ora e nell'ora della morte! (Si ritirano compunte sotto gli archi di destra) Amen! LA SORELLA ZELATRICE Suor Lucilla, il lavoro. Ritiratevi. E osservate il silenzio. (Suor Lucilla si mette a filare) LA MAESTRA DELLE NOVIZIE (Alle novizie) Perch sta sera in coro ha riso e fatto ridere? LA SORELLA ZELATRICE (A Suor Osmina) Voi, Suor Osmina, in chiesa tenevate nascoste nelle maniche due rose scarlattine. SUOR OSMINA (Indocile.) Non vero! LA SORELLA ZELATRICE (Severa) Sorella, entrate in cella. (Suor Osmina scuote le spalle) Non tardate! La Vergine vi guarda! (Suor Osmina si avvia. Le suore la seguono con lo sguardo fino a che non scomparsa nella sua cella e mormorano) LE SUORE Regina Virginum, ora pro ea... LA SORELLA ZELATRICE Ed or, sorelle in gioia, poich piace al Signore, e per tornare pi allegramente a faticare per amor Suo, ricreatevi! LE SUORE Amen! (Le figure bianche delle suore si sparpagliano

per il chiostro e oltre gli archi. Suor Angelica zappetta la terra e innaffia lerbe e i fiori SUOR GENOVIEFFA O sorelle, sorelle, io voglio rivelarvi che una spera di sole entrata in clausura! Guardate dove batte, l, l fra la verzura! Il sole sull'acro! Comincian le tre sere della fontana d'oro! ALCUNE SUORE E vero, fra un istante vedrem l'acqua dorata! E per due sere ancor! LE SUORE E maggio! E il bel sorriso di Nostra Signora che viene con quel raggio Regina di Clemenza... grazie! Grazie! UNA NOVIZIA Maestra, vi domando licenza di parlare. LA MAESTRA DELLE NOVIZIE Sempre per laudare le cose sante e belle. LA NOVIZIA Qual grazie della Vergine rallegra le sorelle? LA MAESTRA DELLE NOVIZIE Un segno risplendente della bont di Dio! Per tre sere dell'anno solamente, all'uscire dal coro, Dio ci concede di vedere il sole che batte sulla fonte e la fa d'oro. LA NOVIZIA. E l'altre sere? LA MAESTRA DELLE NOVIZIE O usciamo troppo presto e il sole alto, o troppo tardi e il sole tramontato. LE SUORE

Un altr'anno passato!... ALCUNE SUORE (Con malinconia) E passato un altr'anno!... E una sorella manca!... (Le suore, assorte, sembrano rievocare limmagine della sorella che non pi) SUOR GENOVIEFFA (Con accento ingenuo e quasi lieto) O sorelle in pio lavoro, quando il getto s' infiorato, quando il getto s' indorato, non sarebbe ben portato un secchiello d'acqua d'oro sulla tomba a Bianca Rosa? LE SUORE S! La suora che riposa lo desidera di certo! SUOR ANGELICA I desideri sono i fiori dei vivi, non fioriscon nel regno delle morte, perch la Madre Vergine soccorre, e in Sua Benignit, liberamente al desiar precorre: prima che un desiderio sia fiorito, la Madre delle Madri l'ha esaudito. O sorella, la morte vita bella! LA SORELLA ZELATRICE Noi non possiamo nemmen da vive avere desideri. SUOR GENOVIEFFA Se son leggeri e candidi, perch? Voi non avete un desiderio? LA SORELLA ZELATRICE Io no! LE SUORE Ed io nemmeno! Io no! Io no! SUOR GENOVIEFFA Io s, lo confesso.

(Volge lo sguardo in alto.) Soave Signor Mio, tu sai che prima d'ora nel mondo ero pastora... Da cinquant'anni non vedo un agnellino. Signore, ti rincresco se dico che desidero vederne uno piccino poterlo carezzare, toccargli il muso fresco e sentirlo belare? Se colpa, t'offerisco il Miserere Mei. Perdonami, Signore, tu che sei l'Agnus Dei. SUOR DOLCINA Ho un desiderio anch'io! LE SUORE Sorella, li sappiamo i vostri desideri! Qualche boccone buono! Della frutta gustosa! La gola colpa grave! (Alle novizie) E golosa! E golosa! (Suor Dolcina resta mortificata e interdetta) SUOR GENOVIEFFA (a Suor Angelica che sta annaffiando i fiori) Suor Angelica, e voi? Avete desideri? SUOR ANGELICA (Volgendosi verso le suore.) Io?...no, sorella, no. LE SUORE Che Ges la perdoni, ha detto una bugia! UNA NOVIZIA (Avvicinandosi, curiosa.) Perch? ALCUNE SORELLE Noi lo sappiamo, ha un grande desiderio. Vorrebbe aver notizie della famiglia sua!...

LE SUORE Son pi di sett'anni, da quando in monastero, non ha avuto pi nuove! ALCUNE E sembra rassegnata, ma tanto tormentata! SUORE Nel mondo era ricchissima, lo disse la Badessa. ALCUNE Era nobile! Principessa! La vollero far monaca, Sembra per punizione. Perch? Perch? Chi sa? Mah! Mah? LA SORELLA INFERMIERA (Accorre affannata ) Suor Angelica, sentite! SUOR ANGELICA O sorella infermiera, che cosa accadde, dite! LA SORELLA INFERMIERA Suora Chiara l nell'orto assettava la spalliera delle rose; all'improvviso tante vespe sono uscite, l'han pinzata qui nel viso! Ora in cella e si lamenta; ah! calmatele, sorella, il dolor che la tormenta! LE SUORE Poveretta! Poveretta! SUOR ANGELICA Aspettate! ho un'erba e un fiore! (corre cercando fra i fiori e lerbe) LA SORELLA INFERMIERA Suor Angelica ha sempre una ricetta buona, fatta coi fiori, sa trovar sempre un'erba benedetta per calmare i dolori!

SUOR ANGELICA (Alla suora infermiera.) Ecco, questa calenzla; col latticcio che ne cola le bagnate l'enfiagione. (porgendole alcune erbe) E con questa, una pozione. Dite a Sorella Chiara che sar molto amara, ma che le far bene. E le direte ancor che punture di vespe sono piccole pene, e che non si lamenti, ch a lamentarsi crescono i tormenti. LA SORELLA INFERMIERA Le sapr riferire! Grazie, sorella, grazie. SUOR ANGELICA Son qui per servire. (Dal fondo a sinistra entrano due suore cercatrici conducendo un ciuchino carico di roba) LE CERCATRICE (Entrano) Laudata Maria! TUTTE E sempre sia! (Le suore si fanno intorno al ciuchino; le cercatrice scaricano e consegnano le limosine alla sorella dispensiera) DUE SUORE Buona cerca stasera, Sorella Dispensiera. UNA CERCATRICE Un otre d'olio. SUOR DOLCINA Uh! Buono! UNA CERCATRICE Noccile, sei collane. UNA CERCATRICE Un panierin di noci. SUOR DOLCINA

Buone con sale e pane! LA SORELLA ZELATRICE (Riprendendola.) Sorella! UNA CERCATRICE Qui farina! E qui una caciottella che suda ancora latte, buona come una pasta, e un sacchetto di lenti, dell'uova, burro e basta. Manteca CORO DE SORELLE Buona cerca stasera, Sorella Dispensiera. LALTRA CERCATRICE (A Suor Dolcina) Per voi, sorella ghiotta... (una cercatrice porta via il ciuchino) SUOR DOLCINA (Felice.) Un tralcetto di ribes! Degnatene, sorelle! CORO DE SORELLE Grazie! Grazie! Uh! Se ne prendo un chicco, la martorio! Grazie! Grazie! SUOR DOLCINA No, prendete! (Formano un gruppetto a destra e beccano il ribes, fra risatine discrete) LA CERCATRICE Chi venuto stasera in parlatorio? CORO DE SORELLE Nessuno. Nessuno. Perch? LA CERCATRICE Fuor del portone c' fermata una ricca berlina. SUOR ANGELICA (volgendosi, come assalita da una improvvisa inquietudine) Come, sorella?

Avete detto? Una berlina fuori? Ricca? ricca? LA CERCATRICE Da gran signori. Certo aspetta qualcuno che entrato nel convento, e forse fra un momento suoner la campana a parlatorio. SUOR ANGELICA (Con ansia crescente) Ah! ditemi, sorella, com'era la berlina? Non aveva uno stemma? uno stemma d'avorio?... e dentro tappezzata d'una seta turchina ricamata in argento?... LA CERCATRICE Io non so, sorella, non lo so: ho veduto soltanto una berlina bella! (Osservando suor Angelica.) CORO DE SORELLE E diventata bianca... Ora tutta vermiglia! Poverina! E commossa! E commossa! Poverina! Spera che sian persone in famiglia! (Una campanella rintocca. Le suore accorrano da ogni parte) Vien gente in parlatorio! Una visita viene! Per chi? Per chi? Per chi? Per chi sar? Forse per me! Per me! Fosse mia madre che ci porta le tortorine bianche. Fosse la mia cugina che porta il seme di lavanda buono. SUOR ANGELICA (volgendo gli occhi al cielo, mormora) O Madre eletta, leggimi nel cuore. (Suor Genovieffa si avvicina alle compagne

e quasi interrompe queste esclamazioni indicando con un gesto pietoso suor Angelica. Il gruppo delle suore si avvicina in silenzio) SUOR ANGELICA Volgi per me un sorriso al Salvatore. SUOR GENOVIEFFA (Con grande dolcezza) O sorella in amore, noi preghiam la Stella delle Stelle che visita adesso sia per voi. SUOR ANGELICA (Commossa) Buona sorella, grazie... grazie! (da sinistra entra la Badessa per chiamare la suora che dovr andare al parlatorio. Lattesa viva. In quellattimo di silenzio tutte le suore fanno il sacrificio del loro desiderio a pro della sorella in gran pena. Suor Angelica ha sempre gli occhi volti al cielo, immobile come se tutta la sua vita fosse sospesa) LA BADESSA (Chiamando) Suor Angelica! CORO DE SORELLE Ah! (Fa cenno che le suore si ritirino. Il getto della fonte si indorato, le suore riempiono un secchiello dacqua, si avviano verso il cimitero e scompaiono) SUOR ANGELICA (Come respirando, finalmente.) Madre. Madre, parlate! Chi ? Chi ? Madre, parlate! Son sett'anni che aspetto, che aspetto una parola, uno scritto... Tutto ho offerto alla Vergine in piena espiazione. LA BADESSA Offritele anche l'ansia che adesso vi scompone! (Suor Angelica, affranta, si curva lentamente

in ginocchio e si raccoglie) Requiem aeternam dona ei, Domine: et lux perpetua luceat ei. Requiescat in pace. Amen! SUOR ANGELICA (Alzando gli occhi.) Madre, sono serena e sottomessa. LA BADESSA E venuta a trovarvi vostra zia Principessa. SUOR ANGELICA Ah! LA BADESSA In parlatorio si dica quanto vuole ubbidienza, necessit. Ogni parola udita dalla Vergine Pia. SUOR ANGELICA La Vergine m'ascolti. E cos sia. (La Badessa si avvia e scompare a sinistra. Suor Angelica si avvia verso gli archi del parlatorio. Guarda ansiosamente verso la porticina. Si ode un rumore di chiavi. La porta viene aperta in dentro dalla suora clavaria che rimarr a fianco della porta aperta, nella penombra della stanza. Quindi si vedr la Badessa che si sofferma davanti alla suora clavaria. Le due suore fanno ala e fra le due figure bianche, che si curvano lievemente in atto di ossequio, passa una figura nera, severamente composta in un naturale atteggiamento di grande dignit aristocratica: la zia Principessa. Entra. Cammina lentamente appoggiandosi ad un bastoncino di ebano. Si sofferma: getta per un attimo lo sguardo sulla nipote, freddamente e senza tradire nessuna emozione; suor Angelica invece alla vista della zia presa da grande commozione, ma si frena perch le figure della clavaria e della Badessa si profilano ancora nellombra. La porticina si richiude. Suor Angelica, commossa, quasi vacillante va incontro alla zia, ma la vecchia protende la sinistra come per consentire soltanto allatto sottomesso del baciamano. Suor Angelica prende la mano che le viene tesa, la porta alle labbra e, mentre la zia

siede, ella cade in ginocchio, senza poter parlare. Un attimo di silenzio. Suor Angelica, con gli occhi pieni di lacrime, non ha mai tolto lo sguardo dal volto della zia, uno sguardo pietoso, implorante. La vecchia invece ostentamente guarda avanti a s) LA ZIA PRINCIPESSA Il Principe Gualtiero vostro padre... La Principessa Clara vostra madre... quando vent'anni or sono vennero a morte, (Se interrompe per farsi il segno della croce) m'affidarono i figli e tutto il patrimonio di famiglia. Io dovevo dividerlo, quando ci ritenessi conveniente e con giustizia piena. E quanto ho fatto. Ecco la pergamena. Voi potete osservarla, discuterla, firmarla. SUOR ANGELICA (umile.) Dopo sett'anni son davanti a voi. Ispiratevi a questo luogo santo... E luogo di clemenza, luogo di piet! LA ZIA PRINCIPESSA (Come una condanna.) Di penitenza. Io debbo rivelarvi la ragione perch addivenni a questa divisione. Vostra sorella Anna Viola ander sposa... SUOR ANGELICA Sposa?! Sposa la piccola Anna Viola, la sorellina, la piccina Ah! ah! Son sett'anni! son passati sett'anni! ah! ah! O sorellina bionda che vai sposa, o sorellina mia, tu sia felice!

E chi la ingemma? LA ZIA PRINCIPESSA Chi per amore condon la colpa de cui macchiaste il nostro bianco stemma! SUOR ANGELICA Sorella di mia madre, voi siete inesorabile! LA ZIA PRINCIPESSA Che dite? E che pensate? Inesorabile? Inesorabile? Vostra madre invocate quasi contro di me? Di frequente, la sera, l nel nostro oratorio, io mi raccolgo. nel silenzio di quel raccoglimenti, il mio spirito par che s'allontani e s'incontri con quel di vostra madre in colloqui eterei, arcani! Com' penoso, com' penoso udire i morti dolorare e piangere! Quando l'estasi mistica scompare, per voi ho serbata una parola sola: Espiare! Espiare! Offritela alla Vergine la mia giustizia! SUOR ANGELICA Tutto ho offerto alla Vergine, s, tutto, ma v' un'offerta che non posso fare: alla Madre soave delle Madri, non posso offrire di scordar... mio figlio! Mio figlio! Mio figlio, il figlio mio! Figlio mio! La creatura che mi fu, mi fu strappata! Figlio mio, che ho veduto e ho baciato una sol volta! Creatura mia! Creatura mia lontana! E questa la parola che invoco da sett'anni! Parlatemi di lui! Com', com' mio figlio? Com' dolce il suo volto?

Come sono i suoi occhi? Parlatemi di lui! di mio figlio... parlatemi...di lui... (La vecchia tace, guardando la madre in angoscia) Perch tacete? Perch? Perch? Perch? Un altro istante di questo silenzio e vi dannate per l'eternit! La Vergine ci ascolta e Lei vi giudica! LA ZIA PRINCIPESSA Or son due anni, venne colpito da fiero morbo... Tutto fu fatto per salvarlo... SUOR ANGELICA E morto? (La zia curva il capo e tace) SUOR ANGELICA Ah! (Suor Angelica, con un grido, cade di schianto in terra, in avanti, col volto sulle mani. La zia si alza come per soccorrerla credendola svenuta; ma, al singhiozzare di suor Angelica, frena il suo movimento di piet; in piedi si volge verso unimmagine sacra che al muro, alla sua destra, e con le due mani appoggiate al bastoncino di ebano, con la testa curva, in silenzio, prega. Il pianto di suor Angelica continua soffocato e straziante. Nel parlatorio gi la semioscurit della sera. Si ode la porta aprirsi. Suor Angelica si solleva restando sempre in ginocchio e col volto coperto. Entra la suora clavaria con una lucernina accesa che pone sul tavolo. La zia Principessa parla alla suora. La suora esce e ritorna con la Badessa recando in mano una tavoletta, un calamaio e una penna. Suor Angelica ode entrare le due suore, si volge, vede, comprende; in silenzio si trascina verso il tavolo e con mano tremante firma la pergamena. Quindi si allontana di nuovo e si ricopre il volto con le mani. Le due suore escono. La zia Principessa prende la pergamena, fa per andare verso la nipote, ma al suo

avvicinarsi suor Angelica fa un leggero movimento con tutta la persona come per ritrarsi. Allora la zia procede verso la porta, batte col bastoncino: la clavaria apre, prende il lume, va avanti. La zia Principessa la segue. Di sulla soglia volge uno sguardo alla nipote. Esce. Scompare. La porta si richiude. La sera calata; nel cimitero le suore vanno accendendo i lumini sulle tombe) SUOR ANGELICA (rimasta sola) Senza mamma, o bimbo, tu sei morto! Le tue labbra, senza i baci miei, scoloriron fredde, fredde! E chiudesti, o bimbo, gli occhi belli! Non potendo carezzarmi, le manine componesti in croce! E tu sei morto senza sapere quanto t'amava questa tua mamma! Ora che sei un angelo del cielo, ora tu puoi vederla la tua mamma, (umilmente.) tu puoi scendere gi pel firmamento ed aleggiare in torno a me ti sento. Sei qui, sei qui, mi baci e m'accarezzi. Ah! dimmi, quando in ciel potr vederti? Quando potr baciarti? Oh! dolce fine d'ogni mio dolore, quando in cielo con te potr morire? Quando potr morire, potr morire? Dillo alla mamma, creatura bella, con un leggero scintillar di stella. Parlami, parlami, amore, amore, amore! (Le suore escono dal cimitero e si avviano verso suor Angelica che come in estasi) SUOR GENOVIEFFA

Sorella, o buona, sorella, la Vergine ha accolto la prece. LE SUORE Sarete contenta, sorella, la Vergine ha fatto grazia. SUOR ANGELICA (si leva come unesaltazione mistica) La grazia discesa dal cielo, gi tutta, gi tutta m'accende, risplende! risplende! Gi vedo, sorella, la meta!... Sorelle, son lieta, son lieta! Cantiamo! Gi in cielo si canta! Lodiamo la Vergine Santa! TUTTE Cantiamo! Gi in cielo si canta! E cos sia! (si ode dal fondo a destra il segnale delle tavolette. Le suore si avviano verso larcata di destra e la teoria bianca scompare nelle celle) TUTTE Lodiamo la Vergine Santa! Lodiam, lodiam! Amen! (E notte. Sulla chiesetta si va illuminando a poco a poco una cupola de stelle) SUOR ANGELICA La grazia discesa dal cielo! (Si apre una cella: esce suor Angelica. Ha in mano una ciotola di terracotta che posa a pie di un cipresso; raccoglie un fastelletto di sterpi e rami, raduna dei sassi a mo dalari e vi depone il fastelletto; va alla fonte e riempie la ciotola dacqua: accende con lacciarino il fuoco e vi mette su la ciotola. Quindi si avvia verso la fiorita) Suor Angelica ha sempre una ricetta buona fatta coi fiori. Amici fiori, che nel piccol seno racchiudete

le stille del veleno. Ah, quante cure v'ho prodigate Ora mi compensate. Per voi miei fior io morir! (Quindi si volge a destra verso le cellette) Addio buone sorelle, addio, addio! Vi lascio per sempre. M'ha chiamato mio figlio! Dentro un raggio di stelle m' apparso il suo sorriso, m'ha detto: Mamma, vieni in Paradiso! Addio! Addio! Addio, chiesetta! In te quanto ho pregato! Buona accoglievi preghiere e pianti. E discesa la grazia benedetta! Muoio per lui e in cielo lo rivedr! Ah! (Abbraccia la croce, la bacia, si curva rapidamente, prende la ciotola, si volge verso la chiesa e guardando al cielo beve il veleno. Quindi si appoggia ad un cipresso lascia cadere la ciotola a terra. Latto del suicidio ormai compiuto sembra la tolga dalla esaltazione a cui era in preda e la riconduca alla verit. Il suo volto prima sereno si atteggia in una espressione angosciosa come se una rivelazione improvvisa le fosse apparsa) SUOR ANGELICA Ah! son dannata! Mi son data la morte, mi son data la morte! Io muoio, muoio in peccato mortale! (si getta disperatamente in ginocchio) O Madonna, Madonna, salvami! salvami! Per amor di mio figlio! CORO (Interno) Regina Virginum, Salve, Maria! SUOR ANGELICA.

Ho smarrita la ragione! CORO Mater castissima, Salve, Maria! SUOR ANGELICA Non mi fare morire in dannazione! CORO Regina pacis, Salve, Maria! SUOR ANGELICA Dammi un segno di grazia, dammi un segno di grazia, Madonna! Madonna! Salvami! Salvami! (Gi le sembra udire le voci degli angeli imploranti per lei la Madre delle Madri) CORO O gloriosa virginum, Sublimis inter sidera, Qui te creavit, parvulum, Lactente nutris ubere. (Suor Angelica vede il miracolo compiersi: la chiesetta sfolgora di mistica luce, la porta si apre: apparisce la Regina del conforto, solenne, dolcissima e, avanti a Lei, un bimbo biondo, tutto bianco. La Vergine sospinge, con dolce gesto, il bimbo verso la moribonda) SUOR ANGELICA O Madonna, salvami! Una madre ti prega, una madre t'implora! CORO Quod Hova tristis abstulit, Tu reddis almo germine: Intrent ut astra flebiles, Coeli recludis cardines... Gloriosa virginum, Salve, Maria!... SUOR ANGELICA Ah! CORO Regina virginum! Virgo fidelis!

Sancta Maria! Gloriosa virginum, Salve, Maria!... Mater purissima! Salve, Maria!... Turris davidica! Salve, Maria!... Ah! (Suor Angelica muore dolcemente)

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