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Rivista elettronica del Centro di Documentazione Europea dellUniversit Kore di Enna

Droit international public di D. RUZI - G. TEBOUL, Paris Dalloz, 2012, 21 ed., Pag. I IV Pag. 1 - 346

Droit europen di J. C. GAUTRON, Paris Dalloz, 2012, 14 ed, Pag. I - VII Pag. 1 - 347

I due volumi qui recensiti, rappresentativi delle rispettive sezioni di diritto internazionale pubblico e di diritto europeo nella ben nota collana dei Mementos delleditore Dalloz, appaiono accomunati dal numero particolarmente elevato delle edizioni succedutesi nel tempo. Compaiono nel settore largamente collaudato della serie droit public science politique, secondo un formato tipografico suddistinto in un numero straordinariamente breve di parti, per una visione essenziale e completa della disciplina, ma ciascuna ben articolata in una pluralit di titoli capitoli e sezioni dettagliate e precise. Trattasi ovviamente di opere elementari di avvio allinsegnamento ed allapprendimento degli studi giuridici, Preliminari alle pi avanzate forme di tipo manualistico nonch ai veri e propri trattati di presentazione ed esposizione approfondita dellintera materia euro-internazionale. Nel quasi mezzo secolo intercorso dalla loro prima apparizione la dottrina di lingua francese ha istituito due punti di osservazione particolarmente utili a seguire le complesse vicende evolutive della societ internazionale e di quella europea in particolare. Il lungo periodo prescelto, dagli inizi ai successivi momenti di evoluzione conferisce un grande coefficiente di oggettivit alle presenti trattazioni in esame, idonee a cogliere i lineamenti essenziali, nonch le interconnessioni tra le varie parti delle discipline esaminate. Ci vale in modo particolare per gli ormai classici Mementos di Ruzi-Teboul ben attenti a cogliere tutti i punti di intersezione tra lesperienza della societ internazionale del suo insieme rispetto a quella della societ europea, ben evidenziata come suo momento o fattore essenziale di sviluppo, fino a coglierne nellaltro Mementos di Gautron i singoli segmenti organizzativi e strutturali approdati fino allattuale fase di integrazione particolarmente spinta ed evoluta del cosiddetto Droit europen. Il primo volume qui esaminato ha dovuto affrontare in spazi espositivi volutamente limitati il largo campo dellesperienza internazionalistica contemporanea, ben inquadrata in

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una premessa introduttiva, nonch in cinque parti essenziali ed in una appendice finale dedicata al contenzioso presso la Corte internazionale di giustizia, repertoriata mediante lillustrazione dei principali casi della sua giurisprudenza nelle controversie giuridiche tra stati dellultimo mezzo secolo. E da segnalare allattenzione del lettore il ruolo strategico assunto dalla sintetica e precisa esposizione introduttiva, dedicata allesame preliminare dei caratteri fondamentali della societ internazionale, nonch delle pi note teorie giuridiche che la descrivono ed infine alle sue divisioni territoriali e materiali pi rilevanti. Gli autori condividono in vero lassunto ormai pacifico dalla dottrina internazionalistica francese, quasi unanime nellindividuare nelluniversalismo-regionalismo della societ internazionale, il vero e proprio modo per conciliarne unit e diversit. Trattasi ovviamente di un universalismo esaminato come somma di sub-sistemi regionali particolari e tra loro finitimi, da quello europeo a quelli contigui sia africano che islamico. Sempre nella predetta introduzione di uguale utilit appare la distinzione dei campi propri del diritto internazionale, tra un diritto dellIntero ambiente umano ed un correlato diritto della bio-etica ovvero delle relazioni umane tra singoli e gruppi di individui e di persone singole o collettive. Come gi detto lopera si articola in cinque parti rispettivamente dedicate alle fonti giuridiche del diritto internazionale vigente ed osservato, nonch alla teoria generale del soggetto statale e dei benispazi pubblici internazionali, ed infine alle strutture organizzate della vita interstatale tanto impegnate per i relativi rapporti di cooperazione integrazione e di soluzione delle controversie internazionali. Naturalmente le dimensioni ridotte dellopera non consentono quasi mai approfondimenti analitici, tanto nella parte introduttiva quanto in quelle espositive, ma ci nonostante un inquadramento completo ed essenziale risulta sempre ricavabile da parte del lettore. Come si diceva innanzi lintersezione sempre presente nel percorso eurointernazionale consentire agli autori di verificare come gli strumenti giuridici e le competenze utilizzate dagli Stati singoli, in realt si trovino collocati e ripartiti in modo diverso se ad entrare in gioco come attori essenziali intervengono proprio lUnione Europea o le Comunit europee nello spazio giuridico sicuramente loro proprio. Laltro volume qui recensito oggetto persegue ovviamente finalit rispettose dellautonomia ordinamentale e scientifica del settore definito e definibile come Droit europen. Invero anche nella dottrina doltralpe esistono particolari esigenze e sensibilit

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dottrinali, ovviamente insoddisfatte dal possibile assorbimento della disciplina giuridica europea nel solo contesto del Diritto internazionale pubblico latamente inteso. La nozione adottata strictu sensu appare sapientemente tripartita secondo una complessa architettura a tre cerchi, a partire da quello proprio delle organizzazioni euro-internazionali sorte nel decennio degli anni quaranta del secolo scorso nei settori della sicurezza regionale e della salvaguardia dei diritti fondamentali della persona, con specifico riferimento al sistema
NATO

OCSE-

Consiglio dEuropa. Solo in tale contesto organizzativo di diritto antico, si transita al cerchio intermedio del vero e proprio diritto dellintegrazione, notoriamente rappresentato dal Diritto comunitario nel mezzo secolo delle sue origini e del suo sviluppo. Si approda solo nella parte finale allesame dellUnione Europea, secondo il sistema definito dal vigente Trattato di Lisbona. Alcuni cenni complementari concernono sviluppi del post-Lisbona, ancora inesplorati per effetto dellapplicazione iniziale del nuovo Diritto unionistico comunitario, ma soprattutto della sua strisciante revisione secondo le procedure e i metodi semplificati previsti dal medesimo Trattato. In vero proprio lunione economica e monetaria europea(UEEM), descritta nella parte finale del volume si trova ad affrontare eventi straordinari previsti o prevedibili, determinati dalla crisi internazionale dei mercati finanziari e dalle ricorrenti difficolt di piazzamento e di pagamento dei titoli del debito pubblico sovrano dei Paesi delleuro-zona. Si tratta ovviamente di problematica ancora in fieri, suscettibili di determinare modelli diversi di unione economica monetaria nonch processi pi o meno ristretti o allargati di unione con moneta unica o viceversa con monete nazionali sottoposte ad un regime unitario. Peraltro limpostazione metodologica del volume consente di superare lottica anche ristretta dellunione economica monetaria in un contesto ordinamentale pi ampio di integrazione dotata di radici pi antiche rispetto alle crisi normative pi o meno ricorrenti dellultimo decennio. In conclusione i volumi sopra indicati meritano la conferma di un pi che favorevole apprezzamento, gi loro riservato e confermato negli ambienti accademici e professionali anche nel nostro paese. La tradizionale ed ineguagliabile chiarezza semplicit e precisione del discorso, non fa mai velo alla seriet dei giudizi espressi e non mai occasione di un esposizione sommaria o semplicistica. In sostanza trattasi di scritti che fanno onore alla dottrina euro-internazionalistica di lingua francese e sono senzaltro destinate a rimanere

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punto di riferimento nella pi ampia comunit scientifica internazionale di estrazione accademica e non.

Prof. Massimo Panebianco Ordinario di Diritto internazionale

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