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INDICE Lidea Lallevamento ovino in Sardegna Lavorazione della lana: da risorsa a rifiuto da rifiuto a risorsa La riscoperta della tintura della lana con erbe naturali Luso della lana oggi Il Business Plan Pagina 2 Pagina 5 Pagina 6 Pagina 16 Pagina 20 Pagina 25
LIDEA Lidea imprenditoriale della IsoLana Srl , nasce dal fatto che nella zona del Sarcidano, del tutto inesistente unimpresa che operi in questo settore, ossia nella raccolta della lana di pecora e nella commercializzazione di prodotti ottenuti dalla sua trasformazione (isolanti termici, acustici e per la regolazione igrometrica dellambiente, pacciamanti agricoli, filati tinti con erbe naturali). Il Sarcidano una zona ad alta vocazione agropastorale (a Nurri presente il pi importante caseificio gestito in forma cooperativa della Sardegna) e sono presenti centinaia di aziende di allevamento ovino. I tanti pastori di zona che fino a oggi hanno considerato la lana di tosatura come un rifiuto, per il semplice motivo, che in zona non esiste un centro smaltimento, troveranno nella nostra impresa un punto per il conferimento della lana evitando in questo modo di sostenere elevati costi di trasporto per raggiungere centri pi distanti o di vendere a mediatori a prezzi molto ridotti. Limpresa sar localizzata a Isili presso la zona industriale in localit Perda e Cuaddu. Presso la struttura sono previsti zona raccolta, zona trasformazione e zona commercializzazione sia allingrosso che al dettaglio.
Limpresa offrir prima di tutto un servizio vantaggioso per i pastori, che avrebbero un punto di riferimento per lo smaltimento della lana, e inoltre un servizio anche per coloro che progettano di costruire unabitazione ben coibentata senza luso di sostanze chimiche o dannose, per coloro che intendono praticare agricoltura biologica e per le artigiane tessili che intendono proporre manufatti raffinati ed esclusivi. Il prodotto che proponiamo naturale, ossia senza lutilizzo di altre sostanze se non solo la lana di tosatura delle pecore. Intendiamo operare su tre linee di prodotti: 1) isolanti per ledilizia in grado di tenere lambiente caldo dinverno ( cio senza dispersioni di calore) e fresco destate (cio impedisce che il surriscaldamento delle pareti passi allinterno dellabitazione). Il prodotto ha un elevato potere igroscopico, ossia impedisce il passaggio dellacqua verso linterno, ma allo stesso tempo favorisce il passaggio del vapore e della condensa verso lesterno evitando cos problemi di umidit alinterno. Il loro spessore permette linserimento oltre che sotto la soletta anche tra due strati di muro a mattoni senza creare ingombro. 2) Prodotti pacciamanti agricoli: I pacciamanti agricoli in lana di pecora, rispetto ai pacciamanti petrolchimici presentano diversi vantaggi: degradano lentamente, sono co2 riduttori non devono essere smaltiti possono essere riutilizzati abbattendo cos i costi economici ambientali e di manodopera, biodegradano lentamente dando fertilit al terreno e proteggendolo le piante da diversi agenti patogeni vegetali. Una volta svolto il suo compito il telo grazie alla sua resilienza pu essere riposto in un piccolissimo spazio per poi essere riutilizzato pi volte, al termine del suo ciclo di vita potr essere interrato continuando cos a rendere feconda la terra 3
con unazione di fertilizzazione a lentissima cessione, risparmia le risorse idriche, contrasta luso di diserbanti ed erbicidi protegge ed evita lerosione del suolo evita gli stress terminci grazie allottimo isolamento termico e alla capacit di regolazione igrometrica previene gli shock termici da cambiamenti climatici a cui le colture sono sempre pi soggette. Specie quelle pi sensibili (tartufaie, antiche variet di vitigni e di orticole, qualit a rischio di estinzione, ecc.) le sostanze naturali e gli acidi grassi a catena corta della lana di pecora sarda fungono da repellente naturale prevenendo cos le diverse patologie vegetali e luso di fitofarmaci protegge dai fenomeni erosivi e dai ruscellamenti, in grado di neutralizzare in modo attivo e costante linquinamento atmosferico e del suolo riduce i tempi di ossidazione necessari a decomporre le sostanze inquinanti.
3) Tintura della lana con essenze naturali. Il prodotto lana vergine 100% tinta con erbe naturali destinato alle artigiane tessili della Sardegna che ancora operano in diversi centri dellisola (Samugheo, Isili, Sarule, Tonara, San Basilio, Seulo, Ulassai, Nule). I filati in lana naturale bianca saranno acquistati dalla Tessile Crabolu srl di Nule e saranno tinti con le erbe naturali. Ogni lotto di lavorazione, grazie alle condizioni mai esattamente ripetibili, presenter caratteri di unicit.
Nella regione Sardegna, sono allevati attualmente 3 milioni di capi ovini,che rappresentano circa pi del quaranta percento del patrimonio nazionale ed di fondamentale importanza evidenziare che nella regione, l'allevamento della specie ovina, riguarda poco meno di tredicimila imprese zootecniche. In Sardegna, la pastorizia dunque uno dei settori pi praticati ed diffusa prevalentemente nelle zone interne, questo perch ci sono migliori condizioni per farlo (terre migliori,clima migliore etc). La razza allevata quella Sarda, specializzata nella produzione di latte, per la quale stata promossa una significativa azione di selezione e miglioramento, supportato tra l'altro da un libro genealogico. Gli allevamenti Sardi, producono circa trentamila tonnellate di carne, trascurabile pu ritenersi invece il valore della lana anche se di recente viene utilizzata nel campo edile. La carne prodotta congiuntamente al latte, trova collocazione sul mercato prevalentemente come agnello da latte, macellato a circa un mese di vita ad un peso vivo di nove-undici kg. Il latte prodotto dalle aziende pastorali,viene integralmente destinato alla vendita e alla caseificazione di cui in piccolissima parte si occupano gli stessi allevatori per promuovere la vendita diretta, ma in gran prevalenza curata da sessanta-settanta imprese industriali private e cooperative. La lana come dicevamo, viene utilizzata sotto forma di feltro isolante in rotoli da utilizzare a riempimento delle intercapedini, verticali e orizzontali come isolante termico ed acustico. La lana ha avuto una notevole importanza nel campo della bioedilizia grazie alle sue ottime caratteristiche, infatti essa possiede buone propriet acustiche e buone capacit termoisolanti, infatti la lana impermeabile all'acqua, ma permeabile al vapore che assorbe e cede in continuazione, permettendo di sviluppare un giusto grado di umidit e garantendo un potere isolante stabile. La raccolta di lana ha fatto nascere centri di raccolta e mediatori che dopo la tosatura delle pecore da parte dei pastori acquistano la lana. La lana viene venduta a circa cinquanta-settanta centesimi al kg ma nonostante questa vendita, i pastori non recuperano le spese per la tosatura. Nonostante l'importanza di questo settore, negli ultimi anni si sente spesso parlare di settore dell'allevamento ovino (pastorizia), in Sardegna in crisi. Una delle cause di questa crisi che ha colpito il settore, il fatto che il prezzo del latte viene stabilito dagli industriali tenendo conto dei costi di produzione sul pecorino romano (cio il formaggio meno caro) anzich fare una media sui costi di tutti i formaggi derivati dal latte di pecora. Negli ultimi dieci anni inoltre i costi di produzione sono aumentati, mentre il prezzo del latte, che la principale voce attiva del bilancio, fermo a sessantacinque centesimi (0,65/l) a litro (IVA compresa) esattamente come i primi anni novanta.
La lana, fino a poco tempo fa costituiva unimportante risorsa economica destinata a diversi tipi di produzione. In Sardegna, dopo la tosatura, riservata agli uomini, tutte le altre fasi di lavorazione erano di esclusiva competenza delle donne.
I prodotti finiti erano molteplici: materassi e cuscini (i materassi fino a una cinquantina di anni fa erano esclusivamente in lana e in crine), coperte e tappeti, bisacce, tessuti per il confezionamento di abiti tradizionali maschili e femminili. In particolare durante il fascismo, all'epoca dell'autarchia, venne incrementato l'uso dell'orbace al posto dei tessuti tradizionali. Vi fu una vera e propria "campagna dell'orbace", che ebbe riflessi positivi sull'economia rurale della Sardegna. Di orbace erano infatti le uniformi della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (le cosiddette "camicie nere") e delle organizzazioni giovanili del regime. Il ciclo di lavorazione della lana partiva dalla tosatura (effettuata manualmente nel periodo primaverile maggio-primi di giugno), la lana cos ottenuta veniva lavata lungo i corsi di acqua corrente. Il lavaggio consisteva nel passaggio in caldaie in acqua calda, nel risciacquo in acqua corrente e quindi nellasciugatura al sole. Si procedeva successivamente con la cardatura, filatura, tinteggiatura dei filati, per poi passare alla tessitura di tappeti, coperte, tessuti per il confezionamento di abiti e altri manufatti La lana per il confezionamento di materassi e cuscini veniva cardata in modo grossolano e poi si procedeva allimbottitura e alla trapunta, operazioni effettuate interamente a mano.
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Tessitura
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Arazzi in lana
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La produzione di materassi in materiali sintetici, labbandono dellabito tradizionale e il passaggio allabbigliamento confezionato in serie, la produzione industriale di coperte e tappeti, laumento del reddito che consentiva, anzich di produrre in modo artigianale (prevalentemente per lautoconsumo) di effettuare lacquisto di prodotti in serie, ha comportato il fatto che la lana perdesse il suo valore economico. Per una 14
trentina danni, fino a circa un decennio fa, la lana era diventata un rifiuto che comportava problemi di smaltimento. La possibilit di utilizzare la lana per la produzione di materiali isolanti naturali per uso edile, apre nuove prospettive. Attualmente in Sardegna solo circa il 10% della lana prodotta viene destinato alla trasformazione, il resto dopo essere stato pulito viene imballato ed esportato come lana sucida prevalentemente in India, con destinazione finale la Cina (questo perch non possibile unesportazione diretta Italia Cina). C quindi unampia disponibilit di materia prima che, se trasformata sul luogo, potrebbe consentire di creare valore aggiunto a livello locale. Ci richiede per unattivit di publicizzazione del prodotto a livello nazionale e lo studio e lampliamento dei mercati, soprattutto nel Nord Europa, dove la sensibilit ecologica e la preferenza per luso di prodotti naturali pi avanzata rispetto ai Paesi del Mediterraneo.
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<<Il paese di Isili ha una tradizione antichissima di filatura, tintura e tessitura che probabilmente ha origine nella civilt nuragica. Spesso infatti troviamo tracce di questa antica arte nei siti archeologici del nostro territorio non solo risalenti allepoca nuragica, ma anche allepoca romana, bizantina e medioevale. Gli oggetti della tessitura, come fusaiole e pesi da telaio sono in terracotta e testimoniano che la tessitura in questa zona ha una sua continuit di circa tremilacinquecento anni. Oggi le tecniche si sono affinate, evolute meccanizzate, ma alcune artigiane continuano la tradizione appresa dalle loro madri. I loro prodotti rispettano questa tradizione, i filati vengono tinti con erbe e radici, i telai sono gli stessi che da secoli non hanno subito modifiche , i disegni sono simboli e motivi elaborati nel tempo. Questo non significa che le nostre artigiane rispettino passivamente ci che hanno imparato, tuttaltro: esse costantemente creano nuove combinazioni e stilizzazioni di disegni, utilizzano materiali nuovi come i fili di rame, nuovi prodotti e colori sempre diversi e irrepetibili. <<Anticamente si usava tingere la lana esclusivamente con prodotti vegetali ottenuti da piante, foglie, radici, fiori, cortecce, scorze, e secondo le propriet tintorie di ciascuna di queste parti che ogni brava tessitrice imparava a conoscere. Nonostante il metodo usato per la colorazione sia simile per tutti i prodotti vegetali usati, ogni esperienza assolutamente unica: i risultati possono essere differenti perch sono diversi il periodo di raccolta delle piante, la loro et, il loro stato di salute, lesposizione alla luce, il terreno e i prodotti chimici che esso contiene.
A Isili le piante pi usate erano: la ROBBIA (rubia peregrina) detta Orixedda per ottenere tutte le tonalit di rosso e rosa, dalle cui bacche si ricavava anche lazzurro; lo GNIDIO(daphne gnidio) detto truiscu, per colorare di giallo e, con aggiunta di additivi (allume di rocca, solfato di rame, solfato di ferro, sale da cucina, aceto, cenere) ottenere il vede e il nero 1
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NOME SARDO
TASURU
PARTE USATA
cime fogliose, bacche, rami radici, bacche
PERIODO RACCOLTA
primavera inverno primavera autunno primavera autunno primavera
ADDITIVO 1
COLORE + ADDITIVO 1
giallo, giallo verde rosso, rosa, arancio, azzurro giallo intenso
ADDITIVO 2
solfato di ferro
ORISCEDDA
solfato di ferro
grigio
TRUISCU
pianta, foglie
allume di rocca
solfato di ferro
nero
MODDIZZI
cime fogliose
allume di rocca
giallo senape
solfato di rame
MURDEGU CARDILLONI
cime fogliose
primavera
allume di rocca
giallo beige
radice
primavera
allume di rocca
beige
LUA PABAULI
primavera
allume di rocca
giallo verde
solfato di ferro
verdone, nero
primavera
allume di rocca
grigio violetto
solfato di ferro
grigio scuro
SCOVA
maggio giugno
allume di rocca
giallo caldo
verde
maggio giugno
allume di rocca
giallo chiaro
verde chiaro
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NOME LATINO
NOME SARDO
ILISCI FRISA -FRISSA NUSCI ARENADA
PARTE USATA
corteccia
PERIODO RACCOLTA
primavera autunno settembre
ADDITIVO 1
COLORE + ADDITIVO 1
rosso mattone
ADDITIVO 2
allume di rocca
solfato di ferro
fiori, pianta
allume di rocca
giallo caldo
solfato di ferro
giallo marcio
AUERA LOMPATZU
foglie bacche
allume di rocca
solfato di ferro
verde grigio
allume di rocca
LAVANDULA SPICA OFFICINALIS CASTANEA SATIVA URTICA DIOICA PHILLYREA LATIFOLIA PHYTOLACCA DECANDRA
ABIOIS
pianta fiorita
primavera
allume di rocca
verde chiaro
autunno primavera
solfato di ferro
grigio
estate - autunno
allume di rocca
autunno
allume di rocca
rosso arancio
solfato di ferro
verde
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ITALIANO ASPARAGI FUNGO PRATAIOLO ROSA MALVA ALOE VERA ZAFFERANO VITE DEL CANADA
ASPARAGUS OFFICINALIS PSALLIOTA CAMPESTRIS ROSA MALVA SILVESTRIS ALOE CROCUS SATIVUS PARTHENOCISSUN TRISCUPIDATA
SARDO
SPARAU
USATA
pianta
RACCOLTA
primavera allume di rocca
ADDITIVO 1
verde chiaro
ADDITIVO 1+2
CARDULINU
buccia, gambo
autunno
allume di rocca
ARROSA NABREDDA
petali
primavera
allume di rocca
fiori e foglie
primavera
allume di rocca
pianta
primavera
allume di rocca
stami, fiori
autunno
allume di rocca
foglie, frutto
estate - autunno
allume di rocca
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UTILIZZO DELLA LANA DI PECORA PER LA PRODUZIONE DI ISOLANTI Produzione La lana ottenuta dalla tosatura annuale delle pecore. Una volta tagliata viene lavata con soda per rimuovere il grasso ed eventuali impurit. Per proteggerla da tarme e parassiti vengono utilizzati gli stessi trattamenti utilizzati nel settore tessile per l'abbigliamento, testati gi da 50 anni. La lana viene poi cardata (pettinata e ridotta in veli sottili) e sottoposta ad agugliatura (procedimento meccanico tramite macchine ad aghi), per creare feltri rotoli e pannelli della densit desiderata. La disponibilit a livello mondiale di ovini da lana, ammonta a circa 1,2 miliardi di capi. La tosatura, obbligatoria per la buona salute dellanimale, rende da 2,5 a 5 kg di lana allanno. In Sardegna i capi ovini sono circa tre milioni, la resa dalla tosatura pi bassa si va da circa 1,5 a 2,5 kg per capo. La lana, cos ottenuta, viene lavata con saponi naturali e trattata con sostanze protettive antitarme. Successivamente vengono realizzati i materassini isolanti con tre sole lavorazioni meccaniche; cardatura per lomogeneit, agugliatura per la compattezza ed il taglio per ottenere le misure desiderate. Il tutto senza uso di leganti sintetici o naturali. Caratteristiche La lana di pecora ha eccellenti propriet di isolante termoacustico, traspirante ed altamente igroscopica. Pu assorbire grandi quantit di acqua senza perdere il proprio potere isolante. In caso di incendio autoestinguente e non emette sostanze tossiche. A differenza delle fibre vegetali, pu essere attaccata da tarme o parassiti e deve quindi essere trattata.. Applicazione della lana di pecora Le lane di pecora vengono proposte sotto forma di feltro isolante in rotoli da utilizzare a riempimento delle intercapedini, verticali ed orizzontali come isolante termico ed acustico. La lana non un isolante di tipo portante.
Materassini posizionabili tra travi portanti e nelle pareti interne ed esterne di costruzioni a montanti in legno. Nelle intercapedini in muratura. Nei tetti tradizionali e ventilati con varie coperture. Il materiale isolante a base di lana di pecora, compatibile con tutti i materiali da costruzione, particolarmente idoneo per le costruzioni in legno in quanto si adegua al suo lavorio e mantiene il giusto livello di umidit. Fa, in parole povere, manutenzione alla strutture. I rotoli possono essere forniti in diverse larghezze e spessori a seconda della costruzione in cui vanno inseriti, il taglio pu essere
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operato con un semplice paio di forbici oppure con unapparecchiatura di taglio speciale fornita dal produttore. Nota per la posa in opera: in verticale ed orizzontale le lane con densit > di 30 kg/mc hanno una perfetta stabilit dimensionale. sufficiente ancorare il materassino in alto per il tempo necessario a chiudere la parete. Per le strutture dove prevista una camera daria riempita parzialmente necessaria la tassellatura.
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Propriet della lana di pecora Buone propriet termoisolanti. Conduttivit termica 0,0318W/mK Calore specifico pesato: 1,3 kJ/kgk. Buone propriet acustiche: Coefficiente assorbimento acustico pesato alla densit di 30 kg/mc e spessore 65 mm = 1 ( classe A) Coefficiente di resistenza al passaggio del vapore = 2 La lana impermeabile allacqua ma permeabile al vapore che assorbe e cede in continuazione per mantenere il giusto grado di umidit. Questo lavoro garantisce un potere isolante stabile ai materassini composti di lana di pecora, perch laria trattenuta dalla fibre rimane asciutta e non fa passare per conduzione il calore. Recenti scoperte hanno confermato la capacit della lana di assorbire e neutralizzare sostanze nocive come la formaldeide, Nox e Sox, presenti tra le mura domestiche. Utilizzando materiali traspiranti garantisce la depurazione dellaria da questi composti tossici. Temperatura di incendio 600 C. Non fonde, non gocciola, carbonizza velocemente senza trasmettere la fiamma. Classe di infiammabilit 2 (normale) Loi (limit oxigen index) 25 La temperatura di esercizio da meno 60 C. ad oltre + 80 C. non risente degli sbalzi di temperatura e pu essere impiegata tranquillamente anche sotto le coperture dei tetti in metallo. Considerazioni sullaspetto ecologico e sanitario della lana di pecora Lallevamento ovino estensivo contribuisce alla conservazione del paesaggio colturale e culturale. Nelle regioni europee la lana di pecora un sottoprodotto dellallevamento di pecore madri e appare opportuno trasformare la lana in eccedenza in un prodotto a lunga durata. Proviene da una fonte rinnovabile ed lunico prelievo di materia prima che non rappresenti un danno od un impoverimento ma un beneficio. Il dispendio di energia per la produzione dei materiali isolanti a base di lana di pecora in proporzione piuttosto basso. La lavorazione a bassissime temperature e meccanica. Le condizioni di produzione possono essere giudicate positive. A differenza delle fibre vegetali la lana di pecora deve essere trattata contro le tarme, ma una volta montato il materiale non crea alcun problema.
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Smaltimento La lana di pecora riciclabile e compostabile purch vengano rimossi eventuali supporti in polipropilene. Se trattata con sali di boro non pu essere smaltita in siti di compostaggio, poich causerebbe lisciviazioni del terreno. Il riutilizzo possibile se il materiale pulito e non stato attaccato da insetti o muffe.
Occorre ripensare lagricoltura per la costruzione di un agro-sistema altamente produttivo ma sano, capace di far bene al clima, indipendente dallenergia dei combustibili fossili, dai fitofarmaci di sintesi, dai materiali biocompatibili ma energivori o di breve vita come le bioplastiche. Tutto il ciclo produttivo dei pacciamanti agricoli dalle materie prime (100% surplus eccedente di pura lana vergine di pecora sarda) fino al prodotto finito si realizza con filiera corta a km.zero e con una ingegnerizzazione industriale allavanguardia. I prodotti specifici per lagricoltura sono CO2 riduttori, evitano il ricorso a diserbanti, erbicidi sono altamente tecnici ad altissime prestazioni: termoenergetiche per protegge le piante da shock termici, di regolazione igrometrica, di bonifica acustica del verde a salvaguardia della biodiversit. I prodotti risparmiano fino al 60% di acqua, sono disinquinanti, restituiscono fertilit stabilizzano rafforzano e nutrono il terreno, proteggono il suolo dai fenomeni erosivi e di ruscellamento, ottimizzano la captazione solare per la produzione di energia pulita di serre e complessi fotovoltaici. Grazie alla ricchezza di acidi grassi della lana di pecora sarda, mantenuti intatti grazie allinnovativo processo produttivo, svolge un azione preventiva per la salute delle piante. Si evita in questo modo il ricorso a erbicidi lumachicidi e altri composti di sintesi chimica. si creano le condizioni ottimali per risparmiare tempo costi di manodopera consumi idrici e per ridurre i consumi termoenergetici del 50%. Una gestione del verde e una produzione agricola di qualit non possono prescindere da una tutela attenta e continua della salute del territorio.
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BUSINESS PLAN
Il business plan un documento, strutturato secondo uno schema preciso e rigido, che sintetizza i contenuti e le caratteristiche del progetto imprenditoriale (business idea). Esso uno strumento utile per valutare in modo consapevole i punti di forza e le capacit del progetto imprenditoriale. Non deve per essere considerato uno strumento assoluto, ma uno strumento dinamico, adattabile ai cambiamenti che avvengono all'interno o all'esterno dell'impresa. I business plan possono anche diventare rapidamente obsoleti, ma hanno un altissimo valore se fatti e se usati correttamente. In pratica, ogni business plan una sorta di vademecum dell'azienda o della business idea e deve essere verificato costantemente da ogni imprenditore, deve essere modificato perch una previsione basata su dati statistici e questi dati sono talvolta difficili da reperire. Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori. Indice
1 Contenuto 2 Struttura o 2.1 L'imprenditore e l'idea o 2.2 Cosa, dove, come, quando, ma soprattutto perch? 2.2.1 Cosa 2.2.2 Dove 2.2.3 Come 2.2.4 Quando
o
Descrizione sommaria del progetto d'investimento ed illustrazione del tipo di impresa che si intende creare. Presentazione dell'imprenditore e del management (esperienze pregresse e ruoli nella nuova iniziativa).
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Indicazioni sul mercato, sulle caratteristiche della concorrenza e su fattori critici (punti di forza e punti di debolezza rispetto al mercato). Obiettivi di vendita ed organizzazione commerciale. Un piano di marketing, una matrice strategica di posizionamento, un'analisi su redemption della campagna pubblicitaria: anche il miglior prodotto del mondo potrebbe fallire se non se ne comunica l'esistenza. Descrizione della fattibilit tecnica del progetto relativamente al processo produttivo, alla necessit di investimenti in impianti, alla disponibilit di manodopera e di servizi quali trasporti, energie, telecomunicazioni, ecc Piano di fattibilit economico - finanziaria quinquennale o triennale a seconda di quanto si vuole approfondire l'analisi; indicazione del fabbisogno finanziario complessivo (per investimenti tecnici, immateriali e per capitale circolante) e delle relative coperture. Informazioni sulla redditivit attesa dell'investimento e sui fattori di rischio che possono influenzarla negativamente, partendo da ipotesi realistiche e prudenziali. Indicazione degli investitori coinvolti e la proposta di partecipazione richiesta alla Finanziaria. Sintetica valutazione dell'impatto ambientale del progetto. Piano temporale di sviluppo delle attivit.
Struttura Il business plan si compone di due parti o macro-aree di lavoro: la parte iniziale, descrittiva, e quella successiva, che contiene i dati economico-finanziari. La parte descrittiva indispensabile per introdurre il lettore all'esposizione dei dati che avverr nella seconda parte del piano, oltre alla presentazione dell'impresa o del progetto e alla trasmissione della visione imprenditoriale sottostante, si compone di quelle analisi e studi necessari per una corretta comprensione del mercato, della concorrenza, del prodotto/servizio offerto e del piano strategico e operativo. La parte economico-finanziaria copre invece molte aree di analisi di investimento e di bilancio. Il fine quello di fornire uno strumento che consenta di interpretare i dati raccolti nella prima parte del business plan, disponendoli in una serie di prospetti che guidino il lettore nella valutazione del progetto e che siano al contempo gli strumenti per una presentazione professionale e accurata dello studio. Il percorso per la realizzazione del business plan costituito dalle seguenti fasi: CAP. FASI CONTENUTI FINALITA' Analisi della situazione corrente Descrizione del Esplicitare e strutturare l'offerta dell'azienda / progetto, dei 1 business e del per aree di business alla luce del prodotti / servizi, del mercato e contesto contesto del mercato e del settore del settore Condivisione chiara e coerente Esposizione delle strategie Strategie e delle strategie aziendali e 2 adottate e del posizionamento nel posizionamento valutazione del grado di rischio settore. imprenditoriale Stesura di una guida su tutte le Tradurre il pensiero strategico e decisioni in materia di le deliberazioni intraprese in un 3 Piano Operativo localizzazione, produzione e piano di azione concreto nei marketing tempi e nei modi 26
Struttura management
Le risorse finanziamento
Schemi economicofinanziari
Valutazione delle risorse umane, Comprensione dell'adeguatezza della struttura societarie ed delle risorse disponibili ed analisi e organizzativa con l'assegnazione per assicurarsi la necessaria dei compiti e dei ruoli per il forza di lavoro e di know-how raggiungimento dei risultati interna od esterna all'azienda prefissati Definizione delle fonti finanziarie che l'imprenditore / manager di Individuazione delle fonti di pensa di attivare per sostenere la copertura finanziaria crescita o la riorganizzazione della sua attivit Redazione delle proiezioni Valutazione della redditivit inerenti ai risultati economici e attesa e del fabbisogno di finanziari attesi nel periodo di capitale riferimento
L'imprenditore e l'idea La descrizione del progetto imprenditoriale consiste innanzitutto in una presentazione dell'attivit che si vuole avviare e della motivazione che spinge a farlo. Sar utile far leva su tali elementi:
Quali bisogni si vuole soddisfare Qual il mercato in cui si vuole operare Quali sono le attitudini personali e le capacit professionali che spingono l'aspirante imprenditore ad entrare in quel determinato settore. Eventuali paternit intellettuali (ad esempio brevetti)
Cosa, dove, come, quando, ma soprattutto perch? Cosa In questa sezione del piano d'impresa dovr essere fornita una dettagliata descrizione di cosa si va ad offrire al mercato, cio le caratteristiche del prodotto o del servizio che si vuole offrire e a quali clienti potenziali si rivolge. Dove In questa fase inizia una vera e propria raccolta di informazioni sull'ambiente dove la nuova attivit andr ad operare. Si dovr quindi fare particolare attenzione al macro-ambiente ed al micro-ambiente. Il macro-ambiente riguarda tutto quello che l'impresa non pu controllare direttamente:
la pubblica amministrazione il clima politico il clima sociale il clima economico il clima culturale
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Si pensi per esempio alle nuove mode, alle nuove leggi ecc. cio elementi che indirettamente possono influenzare la vita di un'impresa. Il micro-ambiente rappresenta in sostanza il campo di battaglia sul quale si cimenter la nuova impresa. Esso composto da:
Come Si dovranno ora prendere decisioni relative all'identit dell'impresa, cio alla quantit di merce che si vorr produrre, alla struttura dell'impianto, al livello di redditivit del capitale investito. Una volta definiti questi obbiettivi bisogner indicare come si vorr raggiungerli. Quando Una pianificazione temporale del business plan consente di programmare quando immettere sul mercato i prodotti o i servizi (ad esempio non ha senso aprire un'attivit turistica a stagione iniziata). Le previsioni economico finanziarie L'analisi del progetto dovr essere ora completata con la valutazione degli aspetti finanziari e della fattibilit del business. Attraverso tale valutazione l'imprenditore deve: definire i capitali necessari per avviare l'impresa (piano degli investimenti), individuare le fonti di finanziamento (fonti di copertura), valutare i profitti dei primi anni di vita (conto economico previsionale), valutare la situazione patrimoniale dell'impresa nei suoi primi anni di vita (stato patrimoniale preventivo). Questa parte del business plan la pi importante per chi deve finanziare l'impresa. La previsione dei ricavi avviene tramite ricerche di mercato convalidate, e analizza il "Risk Margin" cio una percentuale grazie alla quale ridurre i rischi futuri. Maggiori sono le incertezze del business (innovativit, leggi che potrebbero cambiare, ecc.) pi auspicabile aumentare il margine di rischio. PUNTI CRITICI NELLA PIANIFICAZIONE FORMA E CONTENUTI Alcune semplici regole di redazione:
uno stile semplice ed essenziale un dosato impiego di diagrammi e tabelle rimandare in allegato documenti che descrivono in modo esteso alcuni aspetti (in genere tecnici), sempre che la loro presenza sia ritenuta fondamentale esplicitare sempre le ipotesi su cui si fonda il piano coinvolgimento diretto di imprenditore/manager contenere informazioni veritiere, accurate ed utili
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FOCALIZZAZIONE Dopo aver tracciato il profilo dell'azienda o dei promotori dell'investimento, si passa a descrivere l'offerta alla base dell'idea di business. Occorre tuttavia associare i prodotti/servizi al target cui gli stessi sono indirizzati. Con il vantaggio di considerare l'offerta come strumento di soddisfazione di un bisogno di mercato. Oltre a evitare una defocalizzazione della propria azione imprenditoriale, nel comune errore di considerare la propria offerta valida per tutte le stagioni. In altri termini, attrattiva per molti consumatori con caratteristiche e bisogni differenti tra loro. AREE DI INTERESSE Il piano deve essere sviluppato nelle sue parti non solo tenendo conto delle richieste informative del destinatario ma anche delle finalit perseguite dalla pianificazione, quali:
Fattibilit investimento Richiesta di finanziamento Analisi di mercato Valutazione di azienda Pianificazione strategica Budgeting Pianificazione operativa
CALCOLI Occorre, prima di introdurre il lettore ai calcoli, comporre la lista delle principali assunzioni che sono state decise per la proiezione dei risultati economico-finanziari. In realt, ogni singolo calcolo parte da una ipotesi; il fine tuttavia non quello di elencare minuziosamente tutte le assunzioni contenute nel piano, ma di evidenziare semplicemente quelle principali, che rivestono cio un impatto significativo nei numeri. STIMA DELLE VENDITE possibile redigere dei piani commerciali e di investimento attraverso un approccio strutturato, basato su due variabili: le tecniche di indagine e i livelli di analisi. La previsione delle vendite un passaggio infatti estremamente critico nella redazione di un business plan, dai cui esiti dipende l'intera validit delle previsioni anche di spesa e di investimento. VERIFICHE DI BREAK-EVEN POINT Disponendo di tutti i calcoli previsionali relativi all'andamento atteso dell'attivit, possibile determinare in modo esatto il punto di pareggio operativo che l'azienda dovrebbe raggiungere in base alle stime di fatturato e di conto economico, ossia il break-even operativo (o anche break-even point delle vendite), che rappresenta il punto di equilibrio tra costi e ricavi totali, espresso in termini di volume di vendita. Il calcolo del punto di pareggio molto semplice nel caso di azienda mono-prodotto. Nel caso l'impresa produca pi prodotti, situazione tra l'altro ricorrente, il calcolo teorico del punto di pareggio diviene operazione pi complessa. ANALISI DI SENSITIVITA' L'analisi di sensitivit quella tecnica manageriale che cerca di individuare le variabili critiche alla performance reddituale o finanziaria di un progetto. Lo scopo quello di costruire pi scenari economici assegnando a queste variabili valori di massima e di minima al fine di verificare lo scostamento nella performance imprenditoriale indotta da tali cambiamenti. Si indaga cos la sensibilit del business al variare di alcune ipotesi di calcolo, e dunque, indirettamente, l'attendibilit (o rischiosit) dei risultati economico-finanziari esposti. Inoltre, utile che l'individuazione delle variabili critiche anteceda la costruzione di fogli elettronici di calcolo, affinch il management abbia a disposizione una visione organica di queste ipotesi di base.
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INFLAZIONE-TASSO DI SCONTO Occorre prestare attenzione a questa variabile esogena all'indagine. L'inflazione, se nelle economie a basso tasso di crescita dei prezzi un fattore che pu essere non considerato (specificando che i valori espressi sono nominali) anche perch parzialmente neutralizzato dalla contrapposizione tra entrate e uscite monetarie, nelle economie dove invece l'inflazione ha valori rilevanti occorre prestare molta attenzione alla sua corretta applicazione nei calcoli previsionali. VALUTAZIONE DEL CREDITO Spesso nei piani gli imprenditori si concentrano sulla performance del conto economico e dei flussi finanziari. Esistono per metodi pi strutturati, in grado di fornire un quadro molto pi ampio ed esaustivo, dati da modelli che attraverso un approccio matematico volto a creare una serie di indicatori, sono in grado di segnalare l'affidabilit creditizia del progetto di investimento. Tratto interamente da http://it.wikipedia.org/wiki/Business_plan
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ATTO COSTITUTIVO DI SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA REPUBBLICA ITALIANA L'Anno 2012 il giorno 27 del mese di Settembre in Isili nel mio ufficio in Via Vittorio Emanuele Innanzi a me Dott. Marco Saba Notaio in Isili iscritto al Collegio Notarile di Cagliari e senza l'assistenza di Terzi per concorde rinuncia fattane dalle Parti, col mio consenso; Sono personalmente comparsi i Sigg.ri: Anedda Raffaele nato a Isili il 16/03/1993 e residente in Gergei , C.F.:NDDRFL93C16E336P; - Atzori Lorena nata a Isili il 05/06/1993 e residente in Isili, C.F.: TZRLRN93H45E336K; - Cadoni Simone nato a Isili il 10/09/1994 e residente in Isili, C.F.: CDNSMN94P10E336G; - Corda Luca nato a Isili il 11/01/1994 e residente in Isili, C.F.: CRDLCU94A11E336R - Erb Daniela nata a Isili il 23/06/1993 e residente in Gesturi, C.F.: RBEDNL93H63E336F - Ghiani Daniele nato a Prato il 26/02/1991 e residente in Gergei, C.F.: GHNDNL91B26G999Q - Leccio Sabrina nato a Isili il 17/09/1992 e residente in Villanovatulo, C.F.: LCCSRN92P57E336X - Marcia Carlo nato a Biella il 20/12/1994 e residente in Meana Sardo, C.F.: MRCCRL94T20A859S - Marras Nicola nato a Cagliari il 22/08/1992 e residente in Gesturi , C.F.: MRRNCL92M22B354M - Mascia Veronica nata a Cagliari il 7/10/1992 e residente in Escalaplano , C.F:MSCVNC92R47B354C - Pirella Paola nata a Isili il 24/09/1994 e residente in Mandas, C.F.: PRLPLA94P64E336L - Tola Matteo nato a Isili il 13/04/1993 e residente in Isili, C.F.: TLOMTT93D13E336T Detti comparenti, cittadini italiani, della cui identit personale io Notaio sono certo, dichiarano e convengono quanto segue: 1) E' costituita una Societ a Responsabilit Limitata denominata: LIsoLana S.r.l. 2) La Societ' ha per oggetto: la produzione di prodotti in lana di pecora e come meglio specificato nello Statuto di cui infra. 3) La Societ ha sede in Isili, Via Cedda. 4) La durata della Societ e' fissata da oggi sino al 31 dicembre 2042 5) Il Capitale sociale e' di Euro 720.000 e viene sottoscritto nel modo seguente: - Anedda Raffaele , per EURO 60.000; - Atzori Lorena , per EURO 60.000; - Cadoni Simone , per EURO 60.000; - Corda Luca , per EURO 60.000; - Erb Daniela , per EURO 60.000; - Ghiani Daniele, per EURO 60.000; - Leccio Sabrina, per EURO 60.000; - Marca Carlo, per EURO 60.000; - Marras Nicola, per EURO 60.000; - Mascia Veronica, per EURO 60.000; - Pirella Paola, per EURO 60.000; - Tola Matteo, per EURO 60.000; 6) Si da' atto che sul capitale sottoscritto e' stato effettuato il versamento dei 2,5 decimi in Euro 180.000 presso la filiale di Isili del Banco di Sardegna , come risulta dalla ricevuta in data 10/10/2012 n. 342 31
7) La Societ sar retta da questo atto costitutivo e dallo Statuto che, previa lettura da me fattane ai Sigg.ri Comparenti e loro approvazione, viene firmato dagli stessi e da me Notaio e quindi allegato sotto "A" al presente atto, quale sua parte integrante e sostanziale. 8) Gli esercizi sociali si chiuderanno al 31 dicembre di ogni anno ed il primo si chiuder al 31 dicembre 2012. A*********** 9) Sino a contraria deliberazione assembleare, la Societ sar amministrata da un Amministratore Unico eletto sino a revoca o dimissioni nella persona del Sig. Anedda Raffaele B*********** 9) Sino a contraria deliberazione assembleare, la Societ sar amministrata da un amministratore unico (Sig. Anedda Raffaele) *********C********** Si riconosce allAmministratore Unico test nominato Sig. Anedda Raffaele unindennit di fine mandato da percepire al momento della cessazione dellincarico ai sensi dellart. 16, 1 comma, lettera c) del D.P.R. 917/86, pari al 1 % dellemolumento annuo. **************** 10) Le spese e tasse del presente atto, annesse e dipendenti, sono a carico della Societ. Di quest'atto io Notaio ho dato lettura, unitamente all'allegato, alle Parti che lo approvano e con me Notaio lo sottoscrivono.
STATUTO Art. 1 - Denominazione 1) La societ denominata IsoLana S.r.l. Art. 2 - Oggetto 2) La societ ha per oggetto: la produzione e la commercializzazione di prodotti ottenuti dalla lana di pecora, in particolare di materiali isolanti. La societ potr compiere ogni operazione commerciale e finanziaria mobiliare e immobiliare, per l'attuazione del proprio oggetto sociale ed assumere interessenze e partecipazioni in altri enti e societ. Art. 3 - Sede 3) La societ ha sede in Isili Art. 4 - Durata 4) La durata della societ stabilita sino al 31 dicembre 2041 Art. 5 - Capitale Il capitale sociale di Euro 720.000 ed rappresentato da tante partecipazioni quanti sono i soci. Per le decisioni di aumento, di divisione e di riduzione del capitale sociale si applicano gli artt. 2481 e segg. del codice civile. Salvo il caso di cui allart. 2482-ter c.c., gli aumenti del capitale possono essere attuati anche mediante offerta di partecipazioni di nuova emissione a terzi; in tal caso, spetta ai soci che non hanno concorso alla decisione il diritto di recesso a norma dellart. 2473 c.c..
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La societ potr acquisire dai soci versamenti e finanziamenti, a titolo oneroso o gratuito, con o senza obbligo di rimborso, nel rispetto delle normative vigenti, con particolare riferimento a quelle che regolano la raccolta di risparmio tra il pubblico. I conferimenti dei soci potranno essere effettuati anche non in denaro, nel rispetto delle norme vigenti. La societ, su determinazione dell'organo amministrativo, potr emettere titoli di debito di cui allart. 2483 C.C.. Art. 6 - Domiciliazione 6) Il domicilio dei soci, degli amministratori, dei sindaci e del revisore, per i loro rapporti con la societ, quello che risulta dai libri sociali. Art. 7 - Trasferimento delle partecipazioni per atto tra vivi 7) I trasferimenti delle partecipazioni sono soggetti alla seguente disciplina. 7.1.1) La clausola contenuta in questo articolo intende tutelare gli interessi della societ alla omogeneit della compagine sociale, alla coesione dei soci ed allequilibrio dei rapporti tra gli stessi: pertanto vengono disposte le seguenti limitazioni per il caso di trasferimento di partecipazioni. 7.1.2) Per partecipazione (o partecipazioni) si intende la partecipazione del capitale spettante a ciascun socio ovvero parte di essa in caso di trasferimento parziale e/o anche di diritti di sottoscrizione alla stessa pertinenti. 7.1.3) Per trasferimento si intende il trasferimento per atto tra vivi. 7.1.4) Nella dizione trasferimento per atto tra vivi si intendono compresi tutti i negozi di alienazione, nella pi ampia accezione del termine e quindi, oltre alla vendita, a puro titolo esemplificativo, i contratti di permuta, conferimento, dazione in pagamento, trasferimento del mandato fiduciario e donazione. In tutti i casi in cui la natura del negozio non preveda un corrispettivo, ovvero il corrispettivo sia diverso dal denaro, i soci acquisteranno la partecipazione versando allofferente la somma determinata di comune accordo o, in mancanza di accordo, dallarbitratore, come meglio specificato nel presente articolo. 7.1.5) Lintestazione a societ fiduciaria o la reintestazione, da parte della stessa (previa esibizione del mandato fiduciario) agli effettivi proprietari non soggetta a quanto disposto dal presente articolo. 7.1.6) Nellipotesi di trasferimento eseguito senza losservanza di quanto di seguito prescritto, lacquirente non avr diritto di essere iscritto nel libro dei soci, non sar legittimato allesercizio del voto e degli altri diritti amministrativi e non potr alienare la partecipazione con effetto verso la societ. 7.2.1) Le partecipazioni sono divisibili e trasferibili liberamente solo a favore: di altri soci, del coniuge, dei discendenti, di societ controllanti o controllate, collegate appartenenti al medesimo gruppo di societ. In qualsiasi altro caso di trasferimento delle partecipazioni ai soci regolarmente iscritti a libro dei soci spetta il diritto di prelazione per lacquisto. 7.2.2) Pertanto il socio che intende vendere o comunque trasferire la propria partecipazione dovr darne comunicazione a tutti i soci risultanti dal libro dei soci mediante lettera raccomandata inviata al domicilio di ciascuno di essi indicato nello stesso libro. La comunicazione deve contenere le generalit del cessionario e le condizioni della cessione, fra le quali, in particolare, il prezzo e le modalit di pagamento. Si intende notificata la decisione del socio che intenda vendere, anche nel caso di rifiuto di ricevimento da parte del destinatario o di compiuta giacenza presso lufficio postale. I soci destinatari delle comunicazioni di sui sopra, devono esercitare il diritto di prelazione per lacquisto della partecipazione cui la comunicazione si riferisce facendo pervenire al socio offerente la dichiarazione di esercizio della prelazione con lettera raccomandata consegnata alle poste non oltre 30 giorni dalla data di spedizione (risultante dal timbro postale) dellofferta di prelazione.
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7.2.3) Nellipotesi dellesercizio del diritto di prelazione da parte di pi di un socio, la partecipazione offerta spetter ai soci interessati in proporzione al valore nominale della partecipazione da ciascuno di essi posseduta. 7.2.4) Se qualcuno degli aventi diritto alla prelazione non possa o non voglia esercitarla, il diritto a lui spettante si accresce automaticamente e proporzionalmente a favore di quei soci che, viceversa, intendono avvalersene e che non lo abbiano espressamente e preventivamente richiesto allatto dellesercizio della prelazione loro spettante. 7.2.5) La comunicazione dellintenzione di trasferire la partecipazione formulata con le modalit indicate equivale a proposta contrattuale ai sensi dellart. 1326 c.c.. Pertanto il contratto si intender concluso nel momento in cui chi ha effettuato la comunicazione viene a conoscenza dellaccettazione dallaltra parte. Da tale momento, il socio cedente obbligato a concordare con il cessionario la ripetizione del negozio in forma idonea alliscrizione nel libro dei soci, con contestuale pagamento del prezzo come indicato nella denuntiatio. 7.2.5.1.) La prelazione deve essere esercitata per il prezzo indicato dallofferente. 7.2.5.2) Il diritto di prelazione dovr essere esercitato per lintera partecipazione offerta, poich tale loggetto della proposta formulata dal socio offerente; qualora nessun socio intenda acquistare la partecipazione offerta ovvero il diritto sia esercitato solo per parte di essa, il socio offerente sar libero di trasferire lintera partecipazione allacquirente indicato nella comunicazione entro 60 giorni dal giorno di ricevimento della comunicazione stessa da parte dei soci. 7.2.5.3) Qualora la prelazione non sia esercitata nei termini sopra indicati per la totalit della partecipazione offerta, il socio offerente, ove non intenda accettare lesercizio della prelazione limitato ad una parte della partecipazione stessa, sar libero di trasferire lintera partecipazione allacquirente indicato nella comunicazione entro 60 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione stessa da parte dei soci, ovvero, ove accetti lesercizio della prelazione per parte della partecipazione offerta, potr entro lo stesso termine di 60 giorni trasferire tale parte di partecipazione al socio che ha esercitato la prelazione, alle condizioni che saranno concordate con lo stesso. Ove il trasferimento del socio non si verifichi nel termine suindicato, il socio offerente dovr nuovamente conformarsi alle disposizioni di questo articolo. 7.2.6) Per il trasferimento della nuda propriet e per il trasferimento o la costituzione di diritti reali limitati (tra cui usufrutto e pegno) sulla partecipazione, occorrer il preventivo consenso scritto di tutti i soci; in mancanza di tale consenso, trover applicazione quanto disposto dal presente articolo in tema di inosservanza del diritto di prelazione, salvo quanto previsto al punto 7.2.1). 7.2.7) Nel caso di vendita congiunta di partecipazione da parte di pi soci, la prelazione dovr considerarsi efficacemente esercitata solo se avr ad oggetto tutte le quote poste in vendita. Art. 8 - Morte del socio 8) Le partecipazioni sono liberamente trasferibili per successione a causa di morte. Art. 9 - Recesso 9.1) Hanno diritto di recedere i soci che non hanno concorso allapprovazione delle decisioni riguardanti: il cambiamento delloggetto della societ; la trasformazione della societ; la fusione e la scissione della societ; la revoca dello stato di liquidazione; il trasferimento della sede della societ allestero; il compimento di operazioni che comportino sostanziale modifica delloggetto della societ; il compimento di operazioni che determinino una rilevante modificazione dei diritti attribuiti ai soci ai sensi dellart. 2468, quarto comma c.c.; laumento del capitale sociale mediante offerta di partecipazioni di nuova emissione a terzi. Il diritto di recesso spetta in tutti gli altri casi previsti dalla legge. 34
Qualora la societ sia soggetta ad attivit di direzione e coordinamento ai sensi dellart. 2497 e segg. c.c., spetter ai soci il diritto di recesso nel diritto dellipotesi prevista dallart. 2497quater c.c. I soci hanno altres diritto di recedere dalla societ in relazione al disposto dellart. 2469, comma secondo c.c.. 9.2) Il socio che intende recedere dalla societ deve darne comunicazione allorgano amministrativo mediante lettera inviata con raccomandata con ricevuta di ritorno. La raccomandata deve essere inviata entro cinque giorni dalla trascrizione nel Registro delle Imprese o, se non prevista, nel libro delle decisioni dei soci della decisione che lo legittima, con lindicazione delle generalit del socio recedente, del domicilio per le comunicazioni inerenti al procedimento. Se il fatto che legittima il recesso diverso da una decisione, esso pu essere esercitato non oltre 30 giorni della sua conoscenza da parte del socio. Lorgano amministrativo tenuto a comunicare ai soci i fatti che possono dare luogo allesercizio del recesso entro 5 giorni dalla data in cui ne venuto esso stesso a conoscenza. 9.3) Il recesso si intende esercitato il giorno in cui la comunicazione pervenuta allorgano amministrativo della societ. Dellavvenuto esercizio del diritto di recesso deve essere fatta annotazione nel libro dei soci. Il recesso non pu essere esercitato e, se gi esercitato, privo di efficacia se, entro novanta giorni, la societ revoca la delibera che lo legittima ovvero se deliberato lo scioglimento della societ. Art. 10 - Esclusione 10) Non sono previste specifiche ipotesi di esclusione del socio per giusta causa. Art. 11 - Liquidazione delle partecipazioni 11.1) Nellipotesi prevista dagli artt. 8 e 9 le partecipazioni saranno rimborsate al socio o ai suoi eredi in proporzione del patrimonio sociale. Il patrimonio della societ determinato dallorgano amministrativo, tenendo conto del suo valore di mercato, avuto riguardo alla consistenza patrimoniale ed alle prospettive reddituali, sentito il parere dei sindaci e del revisore, se nominati, il valore riferito al giorno della morte del socio, ovvero al momento dellefficacia del recesso determinato ai sensi del precedente articolo 9.3. Nel caso di disaccordo, la valutazione delle partecipazioni, secondo i criteri sopra indicati, effettuata, tramite relazione giurata, da un esperto nominato dal Tribunale nella cui circoscrizione si trova la sede della societ, che provvede anche sulle spese, su istanza della parte pi diligente. Si applica il primo comma dellart. 1349 c.c.. 11.2) Il rimborso delle partecipazioni deve essere eseguito entro sei mesi dallevento dal quale consegue la liquidazione. Il rimborso pu avvenire mediante acquisto da parte degli altri soci proporzionalmente alle loro partecipazioni o da parte di un terzo concordemente individuato dai soci medesimi. Qualora ci non avvenga, il rimborso effettuato utilizzando riserve disponibili o, in mancanza, riducendo il capitale sociale corrispondentemente. In questo caso si applica lart. 2482 c.c. e, qualora sulla base di esso non risulti possibile il rimborso della partecipazione del socio receduto, la societ si scioglie ai sensi dellart. 2484, comma primo n. 5 c.c. Art. 12 - Soggezione ad attivit di direzione e controllo 12) La societ deve indicare leventuale propria soggezione allaltrui attivit di direzione e coordinamento negli atti e nella corrispondenza, nonch mediante iscrizione, a cura degli amministratori, presso la sezione del registro delle imprese di cui allart. 2497-bis, comma secondo c.c.
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Art. 13 - Amministratori 13.1) La societ amministrata, su decisione dei soci in sede di nomina, da un amministratore unico o da un Consiglio di Amministrazione composto da tre membri o pi, secondo il numero determinato dai soci al momento della nomina. 13.2) Gli amministratori possono anche non essere soci. 13.3) Non si applica allamministratore il divieto di concorrenza di cui allart. 2390 c.c. 13.4) Gli amministratori restano in carica per tre anni o a tempo indeterminato secondo quanto sar stabilito allatto della nomina. 13.5) Gli amministratori sono rieleggibili. 13.6) La cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il nuovo organo amministrativo stato costituito. Art. 14 - Poteri dellorgano amministrativo 14.1) Lorgano amministrativo ha tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. In sede di nomina possono tuttavia essere indicati limiti ai poteri dellamministratore unico. 14.2) Nel caso di nomina di un consiglio di amministrazione questo pu delegare tutti o parte dei suoi poteri ad uno o pi dei suoi componenti, anche disgiuntamente. In questo caso di applicano le disposizioni contenute nei commi terzo, quinto e sesto dell'articolo 2381 c.c.. Non possono essere delegate le attribuzioni indicate nell'articolo 2475 5 comma del c.c. Art. 15 - Rappresentanza 15) Lamministratore unico ha la rappresentanza della societ. Nel caso in cui sia nominato un Consiglio di Amministrazione, la rappresentanza spetta al Presidente del Consiglio medesimo, designato dai soci al momento della nomina. Art. 16 - Compenso degli amministratori 16.1) Agli amministratori spetta il rimborso delle spese sostenute per le ragioni del loro ufficio. 16.2) I soci possono inoltre assegnare agli amministratori unindennit annuale in misura fissa, ovvero un compenso proporzionale agli ultimi risultati netti di esercizio, nonch determinare unindennit per la cessazione dalla carica e deliberare laccantonamento per il relativo fondo di quiescenza con modalit stabilite con decisione dei soci. Art. 17 - Adunanza del Consiglio di Amministrazione 17.1) La convocazione avviene mediante avviso spedito a tutti gli amministratori, sindaci effettivi e revisore, se nominati, con qualsiasi mezzo idoneo ad assicurare la prova dellavvenuto ricevimento, almeno tre giorni prima delladunanza e, in caso di urgenza, almeno un giorno prima. Nellavviso vengono fissati la data, il luogo e lora della riunione, nonch lordine del giorno. 17.2) Il Consiglio si raduna presso la sede sociale o anche altrove, purch in Italia. 17.3) Le adunanze del Consiglio e le sue deliberazioni sono valide, anche senza convocazione formale, quando intervengono tutti i consiglieri in carica ed i sindaci effettivi se nominati. 17.4) Le riunioni del Consiglio di Amministrazione di possono svolgere anche per audioconferenza o videoconferenza, dando atto nei relativi verbali che il Presidente della riunione ha accertato lidentit degli intervenuti, il regolare svolgimento delle riunioni, con discussione e votazione simultanea sugli argomenti allordine del giorno. 17.5) Per la validit delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione, assunte con adunanza dello stesso, si richiede la presenza effettiva della maggioranza dei suoi membri in carica; le deliberazioni sono prese con la maggioranza assoluta dei voti presenti. Nel caso di parit di voti, la proposta si intende respinta. 17.6) Delle deliberazioni della seduta si rediger un verbale firmato dal Presidente e dal segretario, se nominato, che dovr essere trascritto nel libro delle decisioni dellorgano amministrativo. Art. 18 - Organo di controllo 18.1) La societ pu nominare il Collegio Sindacale o il revisore. 36
18.2) Nei casi previsti dal secondo e terzo comma dellart. 2477 la nomina del Collegio Sindacale obbligatoria. In ogni caso il Collegio dei Sindaci esercita il controllo contabile sulla societ. Art. 19 - Decisione dei soci 19.1) I soci decidono sulla materia riservata alla loro competenza dalla legge, dal presente statuto, nonch sugli argomenti che uno o pi amministratori o tanti soci che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale sottopongono alla loro approvazione. 19.2) In ogni caso sono riservate alla competenza dei soci: lapprovazione del bilancio e la distribuzione degli utili; la nomina degli amministratori e la struttura dellorgano amministrativo la nomina dei sindaci e del presidente del collegio sindacale o del revisore; le modificazioni dello statuto;la decisione di compiere operazioni che comportano una sostanziale modificazione delloggetto sociale e una rilevante modificazione dei diritti dei soci la nomina dei liquidatori e i criteri di svolgimento della liquidazione Art. 20 - Diritto di voto 20.1) Hanno diritto di voto i soci iscritti nel libro dei soci. 20.2) Il voto del socio vale in misura proporzionale alla sua partecipazione 20.3) Il socio moroso non pu partecipare alle decisioni dei soci. Art. 21 Assemblea 21.1) Nel caso le decisioni abbiano ad oggetto le materie indicate al punto 20.2, nonch in tutti gli altri casi espressamente previsti dalla legge o dal presente statuto, oppure quando lo richiedono uno o pi amministratori o un numero di soci che rappresentino almeno un terzo del capitale sociale, le decisioni dei soci devono essere adottate mediante deliberazione assembleare. Altrimenti le decisioni possono essere adottate sulla base del consenso scritto dei soci, ai sensi dell'art. 2479 terzo comma del C.C.; i documenti sottoscritti devono essere conservati unitamente al libro delle decisioni dei soci 21.2) Lassemblea deve essere convocata dallorgano amministrativo anche fuori dalla sede sociale, purch in Italia 21.3) Lassemblea viene convocata con avviso spedito otto giorni o, se spedito successivamente, ricevuto almeno cinque giorni prima di quello fissato per ladunanza, con lettera raccomandata Nellavviso di convocazione deve essere indicato il giorno, il luogo, lora delladunanza e lelenco delle materie da trattare 21.4) Anche in mancanza di formale convocazione, lassemblea si reputa regolarmente costituita quando ad essa partecipa lintero capitale sociale e tutti gli amministratori ed i sindaci, se nominati, sono presenti o informati e nessuno si oppone alla trattazione dellargomento. Se gli amministratori ed i sindaci, se nominati, non partecipano personalmente allassemblea, dovranno rilasciare apposita dichiarazione scritta, da conservarsi agli atti della societ, nella quale dichiarano di essere informati su tutti gli argomenti posti allordine del giorno e di non opporsi alla trattazione degli stessi. Art. 22 Deleghe 22.1) Ogni socio che abbia diritto ad intervenire allassemblea, pu farsi rappresentare anche da soggetto non socio per delega scritta, che deve essere conservata dalla societ 22.2) La rappresentanza non pu essere conferita agli amministratori o ai sindaci o al revisore, se nominati. Art. 23 - Svolgimento dell'assemblea 23.1) L'assemblea presieduta dall'Amministratore Unico o dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o dalla persona designata dagli intervenuti. 23.2) Il Presidente dell'assemblea responsabile della sua regolare costituzione, del suo funzionamento dell'accertamento dell'identit e della legittimazione dei presenti. Art. 24 - Verbale dell'assembla 24.1) Le deliberazioni dell'assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente e dal Segretario se nominato o dal notaio 37
24.2) Il verbale dell'assemblea anche se redatto per atto pubblico deve essere trascritto, senza indugio, nel libro delle decisioni dei soci. Art. 25 - Quorum costitutivi e deliberativi 25.1) L'assemblea costituita e delibera in prima e seconda convocazione con le maggioranze stabilite dalla legge. Art. 26 - Bilancio e utili 26.1) Gli esercizi sociali si chiudono il 31 dicembre di ogni anno. 26.2) Gli utili netti risultanti dal bilancio, dedotto almeno il 5% (cinque per cento) da destinare a riserva legale fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale, verranno ripartiti tra i soci in misura proporzionale alla partecipazione da ciascuno posseduta, salvo diversa decisione dei soci. Art. 27 - Scioglimento e liquidazione 27.1) La societ si scioglie per le cause previste dalla legge e pertanto: per il decorso del termine; per il conseguimento delloggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilit a conseguirlo, salvo che lassemblea, alluopo convocata entro 60 giorni, non deliberi le opportune modifiche statutarie; per limpossibilit di funzionamento o per la continuata inattivit dellassemblea; per la riduzione del capitale al di sotto del minimo legale, salvo quando disposto dallart. 2482-ter c.c. nellipotesi prevista dallart. 2473 c.c.; per deliberazione dellassemblea;per le altre cause previste dalla legge. Art. 28 - Clausola compromissoria 28.1) Qualsiasi controversia dovesse insorgere tra i soci ovvero tra i soci e la societ che abbia ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale, ad eccezioni di quelli nella quale la legge prevede lintervento obbligatorio del pubblico ministero, dovr essere risolta da un arbitro, nominato dal Presidente del Tribunale di Cagliari, il quale dovr provvedere alla nomina entro trenta giorni dalla richiesta fatta alla parte pi diligente. La sede dellarbitro sar presso il suo domicilio. 28.2) Larbitro dovr decidere entro 90 giorni dalla nomina. Larbitro decider in via rituale secondo diritto 28.3) Le spese dell'arbitrato saranno a carico della parte soccombente, salvo diversa determinazione dell'arbitro. Per quanto non previsto, si applicano le disposizioni del D.Lgs. 17.1.2003 n. 6.
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BUSINESS PLAN
INDAGINE DI MERCATO
LA CONCORRENZA Attualmente i prodotti isolanti in lana di pecora in Sardegna sono prodotti da una sola impresa, la Crabolu Srl con sede a Nule, che produce su commessa per la EdilLana di Guspini che commercializza il prodotto. In Italia al momento sono operativi solo altri 2 impianti La Manifattura Maiano, con sede a Capalle (FI) che produce prodotti isolanti in fibre naturali con il marchio Naturtherm. La ISOLANA systems con sede a Prato I pacciamanti agricoli sono prodotti da Ortolana di Guspini in sinergia con Edilana di Guspini La tintura dei filati con erbe naturali viene effettuata a livello artigianale da piccoli laboratori, tra i quali molto apprezzato La Robbia di Maurzio Savoldo con sede ad Atzara (NU) Per quanto riguarda lanalisi della concorrenza ci siamo basati sullo studio dei siti aziendali,. su unintervista via mail al Sig. Giuseppe Crabolu della Crabolu srl di Nule e su una visita diretta agli stabilimenti della Tessile Crabolu effettuata il 4 dicembre 2012 (GUARDA IL VIDEO) Intervista al Sig. Giuseppe Crabolu della Crabolu srl unica azienda in Sardegna che produce pannelli isolanti in lana di pecora su commessa della EdilLana di Guspini Buongiorno siamo gli studenti della classe 5A igea isili, stiamo svolgendo una ricerca sull'utilizzo della lana di pecora in Sardegna dal punto di vista economico-aziendale. Come da accordi telefonici le chiediamo cortesemente di rispondere a queste domade: 1. Quando si costituita l'azienda e come nata l'idea? 2. Quanto il capitale sociale e quali e quanti finanziamenti sono stati necessari? 3. Qual' il volume degli investimenti attuali? 4. Ci pu descrivere quali macchinari e attrezzature utilizzate per la produzione, e il loro valore? 5. Come acquistate le materie prime da trasformare? 6. Qual' il costo di un kg di materia prima? 7. Su un kg di lana quanto lo scarto? 8. Quanta lana acquistate in un anno? 9. Quali sono i prodotti finiti che ottenete dalla lana? 10. Pu indicare in percentuale o totale in che misura la materia prima viene destinata a ciascuna di queste produzioni? 11. Quanta lana serve per un Mq di isolante? 12. Chi sono i vostri clienti per ciascun tipo di prodotto? 13. Ci pu indicare il fatturato globale e il fatturato per ogni singolo prodotto? 14. Quanti sono i dipendenti assunti presso la vostra azienda? E quali sono le loro mansioni? 15. Ci pu descrivere il processo produttivo per ottenere gli isolanti? 16. Quali sono i concorrenti che producono isolanti di lana in Sardegna? E in Italia? 17. Rispetto ad altri tipi di isolanti come giudica il rapporto qualit-prezzo degli isolanti in lana di pecora? 39
18. Il prodotto isolante si vende facilmente o ci sono difficolt di mercato? 19. Ci sono possibilit di sviluppo per il mercato? 20. Qual' il costo di produzione di un Mq di isolante? 21. Qual' il vostro prezzo di vendita al Mq? 22. Qual' il prezzo di vendita degli isolanti per il cliente finale? Ci pu cortesemente inviare in allegato una copia del vostro bilancio aziendale. La ringraziamo per la collaborazione Gli studenti della 5A Igea Buona sera Scusate del ritardo nella risposta. 1) Lazienda nata nel 1982 in proseguo della ditta individuale di famiglia nata nel 1964 a seguito dellesigenza di reperire i filati per fare i tappeti 2) Cap. soc. 43000,00 int.v., i finanziamenti iniziali durante tutti questi anni sono da parte dei soci ed il reinvestimento totale degli utili allinterno dellazienda e dei finanziamento con la L.R. 15 per un investimento totale di 3.000.000,00 circa di cui 2.000.000,00 circa dei socci. 3) il volume di investimento di circa 50.000, euro annui. 4) Attualmente il ciclo di lavorazione comprende un impianto di lavatura lana sucida completo che se comprato nuovo verrebbe a costare intorno al 1.500.000 di euro circa, poi c limpianto di filatura che comprende preparazione della mista cardatura e filatoi roccatura e aspatura e confezionamento il valore di un impianto nuovo completo del genere di circa 1.500.000,00 di Euro , poi c limpianto per realizzare i pannelli per lutilizzo in edilizia come isolante termoacustico comprendente una linea di preparazione del materiale, carderia e compattazione con apposite macchine modificate allinterno dellazienda costo sempre impianto nuovo escluse le modifiche di circa 1.500.000 , infine c limpianto di tessitura comprendente orditura, telai, macchine per il confezionamento per un importo di impianto nuovo di circa 2.000.000,00. 5) La lana viene acquistata dagli allevatori che conferiscono direttamente presso la ns azienda oppure tramite incaricati che provvedono ad acquistare per nostro nome e conto oppure da commercianti. 6)Il costo della materia prima cambia di anno in anno ed a volte anche nella stessa stagione di raccolta quella precedente ha avuto un costo di 0.95 . bisogna vedere cosa succede nella ormai alle porte nuova stagione. 7) Il calo in lavatura in media del 42%. 8) varia dai 15.000 ai 20.000 quintali. 9) lana filata, Edilana, tappeti, esportazione di lana sucida. 10) Filati 5%, Edilana 10%, tappeti 2% il restante va in esportazione dopo apposita cernita e pulitura. 11) Varia dal tipo di prodotto oscilla da kg 2 a kg 1.2 a mq di lana lavata.( ricordatevi che durante le fasi di lavorazione si arriva ad avere un ulteriore calo dopo lavata di circa il 10%). 12) Per quanto riguarda i filati principalmente sono gli artigiani e qualche azienda di tessitura del continente, per Edilana un prodotto realizzato in sinergia con la Essedi di Guspini che si occupa della commercializzazione , comunque viene venduta sia in Sardegna che al nord e centro Italia e anche allestero. 13) Il fatturato globale questanno di circa 1.700.000 singolarmente mi difficile dare limporto preciso in questo momento, dovete tener presente che varia notevolmente in base al prezzo di acquisto della lana e anche alla situazione di crisi che si spera finisca presto.
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14) i dipendenti sono 24 ed stata fatta adeguata formazione allinterno dellazienda e sono interscambiabili negli impianti (questo ha consentito di utilizzare la cassa integrazione e non licenziare nessuno) 15)Il processo produttivo parte dalla raccolta della lana, poi viene lavata, subisce poi un apposito trattamento antisetticida, successivamente passa alla preparazione e poi alla cardatura e compattazione e confezionamento. 16) In Sardegna non ci sono altri impianti in Italia dovrebbero esserci altri 2 impianti. 17) Lisolante in lana qualit prezzo considerato il migliore. 18) Purtroppo la concorrenza di prodotti derivati dal petrolio arrivano dai paesi in via di sviluppo a costi bassissimi ed impossibile combatterli pertanto si ha grosse difficolt stare sul mercato. 19) Il mercato pu svilupparsi innanzitutto essendo un po' pi campanilisti noi sardi e noi italiani preferendo i prodotti nazionali e solo con una ripresa economica e sperando di riuscire a trovare i giusti canali per lesportazione nel Nord Europa cosa che si sta cercando di fare anche se con fatica. 20) Il costo di produzione varia dal tipo di pannello comunque varia dai 3.20 ai 5.20 con un prezzo di listino al minuto di 7.50 ai 10.00 oltre iva di legge. Distinti saluti Giuseppe
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attivo e costante linquinamento atmosferico e del suolo riduce i tempi di ossidazione necessari a decomporre le sostanze inquinanti.
3) Tintura della lana con essenze naturali. Il prodotto lana vergine 100% tinta con erbe naturali destinato alle artigiane tessili della Sardegna che ancora operano in diversi centri dellisola (Samugheo, Isili, Sarule, Tonara, San Basilio, Seulo, Ulassai, Nule). I filati in lana naturale bianca saranno acquistati dalla Tessile Crabolu srl di Nule e saranno tinti con le erbe naturali. Ogni lotto di lavorazione, grazie alle condizioni mai esattamente ripetibili, presenter caratteri di unicit. Per quanto riguarda la valutazione sulla possibilit di reperire la materia prima, il grado di conoscenza del prodotto e il rapporto qualit prezzo, ci siamo basati sui dati raccolti attraverso la somministrazione di questionari a: 1) Allevatori di ovini; 2) Imprese edili; 3) Rivenditori di materiali edili; 4) Utilizzatori finali del prodotto (interviste a persone che hanno utilizzato il prodotto e ad altre che non lo hanno utilizzato) Riportiamo di seguito i questionari e i dati raccolti Lettera di richiesta collaborazione allUnione Pastori di Nurri Alla cortese attenzione del presidente Unione pastori Nurri Oggetto : richiesta di collaborazione per attivit di ricerca scolastica. Siamo i ragazzi della V A Igea dell' ITCG Gino Zappa di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine necessaria la raccolta e l'analisi dei dati sulla materia prima. Pertanto, chiediamo cortesemente di sottoporre all'attenzione dei pastori il questionario allegato. Vi faremo avere il prima possibile, di persona i questionari. In attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti.
La classe V A Igea
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Questionario raccolta dati sui potenziali fornitori della materia prima (Aziende di allevamento ovino) Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG Gino Zappa di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. 1. 2. 3. 4. Sede aziendale comune/i di _______________________________________ Quanti capi ovini possiede ? ______ Quanti kg di lana in media produce una pecora ? ______ Attualmente conferisce la lana ? a) La conferisco presso___________________________________________ b) La vendo a privati che la raccolgono presso la mia azienda: se vende quale il prezzo di un kg di lana________________________ c) Non la vendo, la smaltisco come rifiuto: se smaltisce quanto spende al kg?_________________________ 5. Tenendo conto dei costi di tosatura,dalla vendita della lana ottiene: a) un guadagno. b) una perdita. 6. Si ritiene opportuno avere in zona un centro raccolta lana? a) si, perch ___________________________________________ b)no, perch ___________________________________________
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Questionario raccolta dati sui potenziali clienti di pannelli isolanti di lana di pecora. (cliente finale) Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG Gino Zappa di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine chiediamo la sua cortese collaborazione per una preventiva indagine di mercato. 1. E' a conoscenza dell'esistenza dei pannelli isolanti di lana di pecora? a) SI b) NO 2. Se si, ha utilizzato il prodotto o intende utilizzarlo? a) SI b) NO 3. Se ha utilizzato il prodotto, come lo giudica? a) qualit tecnica:
b) prezzo:
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Questionario raccolta dati sui potenziali clienti di pannelli isolanti di lana di pecora (imprese edili) Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG Gino Zappa di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine chiediamo la sua cortese collaborazione per una preventiva indagine di mercato. 1. a conoscenza dell'esistenza dei pannelli isolanti di lana di pecora? a)SI b)NO 2. Se si, li ha mai utilizzati? a)SI b)NO 3. Se li ha utilizzati, come li giudica: a)la qualit tecnica?
b)il prezzo?
4. Se li utilizza da chi li acquista? ______________________________________________________ 5. Se conosce il prodotto e non lo utilizza, quale il motivo? a)non sono richiesti dal clienti finali b)sono troppo cari e non competitivi con prodotti similari 45
c) difficile reperirli sul mercato d)altro (specificare)________________________________________ Questionario raccolta dati sui potenziali clienti di pannelli isolanti di lana di pecora. (rivenditori di materiali edili) Siamo gli alunni della V A Igea dell' ITCG Gino Zappa di Isili. Nel corrente anno scolastico stiamo svolgendo una simulazione di impresa che prevede la valorizzazione e l'utilizzo della lana di pecora prodotta nel territorio. A tal fine chiediamo la sua cortese collaborazione per una preventiva indagine di mercato. 1. E' a conoscenza dell'esistenza dei pannelli isolanti in lana di pecora ? a) SI b) NO 2.Vende questo prodotto ? a) SI b) NO 3. A chi lo vende ? _________________________________________________________ 4. Da chi lo acquista ? ______________________________________________________ 5. Se conosce il prodotto e lo vende come lo giudica ? a) Qualit tecnica :
b) Prezzo :
c) Rapporto qualit-prezzo :
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ALLEVATORI (26 interviste) Domanda Conferisce la lana presso un cento di raccolta? La smaltisce come rifiuto? Conferisce presso SI 26 0 Intermediario 22 Dalla tosatura e vendita della lana ottiene Ritiene utile un centro di raccolta lana nel territorio del Sarcidano Utile 1 SI 20 % 100 0 % 85 % 4 % 77 NO 0 26 Azienda 4 Perdita 25 NO 3 Risposte % 0 100 % 15 % 96 % 11,5 NON RISPONDE 0 0 NON RISPONDE 0 NON RISPONDE 0 NON RISPONDE 3 % 0 0 % 0 % 0 % 11,5
Dallanalisi dei dati del campione preso in esame, risulta che lattivit proposta incontra il favore dei fornitori della materia prima. Le interviste a imprese edili, rivenditori di materiali edili e clienti finali si riferiscono al prodotto isolante per ledilizia in lana di pecora
IMPRESE EDILI (7 interviste) Domanda Imprese che conosco il prodotto SI 7 Quante imprese hanno utilizzato il prodotto SI 5 % 100 % 71% Risposte NO 0 NO 2 % NON RISPONDE % 0 0 0
% NON RISPONDE % 29 0 0
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Le imprese che hanno utilizzato il prodotto come giudicano la qualit tecnica? Le imprese che hanno utilizzato il prodotto come giudicano il rapporto qualit prezzo?
Ottima 4 Ottimo 1
% 80 % 20 % 40
% 20 % 80 % 20
% 0 % 0 % 40
Le imprese che non hanno Non vengono utilizzato il prodotto per quale richiesti motivo non lo utilizzano? 2
RIVENDITORI MATERIALI EDILI (5 interviste) Domanda Imprese conosco prodotto : che il SI 5 SI 3 % 100 % 60 NO 0 NO 2 Risposte % 0 % 40 NON RISPONDE 0 NON RISPONDE 0 % 0 % 0
Quante imprese hanno commercializzato il prodotto Le imprese che hanno commercializzato il prodotto come giudicano la qualit tecnica? Le imprese che hanno commercializzato il prodotto come giudicano il rapporto qualit prezzo?
Ottima 3
% 100
Buona 0
% 0
Insoddisfacente 0
% 0
Ottimo 0
% 0
Buono 3
% 100%
Insoddisfacente 0
% 0
Le imprese che Non % non hanno vengono commercializzato richiesti il prodotto per 50 quale motivo non 1 lo trattano?
Troppo costosi
Difficile reperirli
50
50
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CLIENTI UTILIZZATORI FINALI (7 interviste) Domanda Clienti intervistati che conosco il prodotto : SI 6 Quanti clienti intervistati hanno utilizzato il prodotto SI 4 % 86 % 67 NO 1 NO 2 Risposte % NON RISPONDE % 14 0 0
I clienti come giudicano la qualit tecnica Ottima % Buona % del prodotto? 3 75 1 25 I clienti come giudicano il rapporto qualit Ottimo prezzo? 2 % 50 Buono 2 % 50
I dati raccolti attraverso le interviste fatte ai potenziali clienti (imprese edili, rivenditori di materiali edili, clienti utilizzatori finali) evidenziano un buon giudizio sulla qualit tecnica e sul rapporto qualit prezzo degli isolanti in lana di pecora. Si rende necessaria tuttavia una campagna pubblicitaria per diffondere la conoscenza del prodotto ad un livello pi ampio rispetto al mercato locale. In particolare necessario studiare nuovi mercati (soprattutto Paesi del Nord Europa) nei quali inserirsi.
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BUSINESS PLAN
IVA A DEBITO
IVA A DEBITO
IVA A DEBITO
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Descrizione
Stipendio lordo Numero dipendenti Indice Istat Oneri sociali % Rivalsa contributi %
2013
2.112 9 2 38,39 0,50
2014
2.175 9 2 38,39 0,50
2015
2.219 9 2 38,39 0,50
17.068
35.082
53.495
Descrizione Salari e stipendi Oneri sociali TFR annuo Rivalutazione debiti per TFR TFR Rivalsa Contibuti Ritenute 11% su rivalutazione incremento Debiti per TFR
2015
259.607 99.663 19.230 540 19.771 1.298 59 18.413
359.036
370.293
377.743
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IVA a Credito
15.604,30
Materie di consumo Prodotti per pulizia Carburanti Attrezzature di laboratorio di rapido consumo totale 260 2.400 850 3.510 550 7.600 1.560 9.710 580 7.600 1.580 9.760
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2014 1.200 926 1.607 358 258 550 1.200 300 400 180
2015 1.200 926 1.607 358 258 600 1.200 320 400 180
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CONTO ECONOMICO A COSTI E RICAVI DELLA PRODUZIONE VENDUTA 2013 2014 2015 ricavi 1.219.900 1.331.702 1.468.202 Altri ricavi 20.000 90.000 70.000 totale ricavi 1.239.900 1.421.702 1.538.202 costo della produzione venduta 943.684 1.145.235 1.140.691 margine lordo di produzione 296.216 276.467 397.511 costi amministrativi 54.211 44.007 44.822 costi di vendita 12.269 13.628 14.311 reddito operativo 229.735 218.832 338.378 proventi finanziari 168 208 95 oneri finanziari 47.169 26.061 15.323 risultato della gestione finanziaria -47.000 -25.853 -15.228 proventi straordinari oneri straordinari risultato della gestione straordinaria 0 0 0 Risultato prima delle imposte 182.735 192.979 323.150 Imposte 85.325 88.721 137.075 Utile /perdita dell'esercizio 97.409 104.258 186.075
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BUDGET DEGLI INVESTIMENTI Quantit immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni destinate alla trasformazione industriale Terreni Fabbricati Costruzioni leggere (tettoie) Impianti specifici Macchinari operatori ed impianti specifici (vedi allegato) Forni e loro pertinenze Attrezzatura varia e minuta di laboratorio (vedi allegato) Impianti destinati al trattamento del depuramento delle acque e dei fumi nocivi Autoveicoli da trasporto totale Arredi e attrezzature uffici amministrativi computer scrivanie sedie telefax armadio Totale Arredi e attrezzature punti vendita Fabbricati (punto vendita diretto) Banco Scaffali registratori di cassa Totale Totale immobilizzazioni materiali Immobilizzazioni immateriali Costi d'impianto Spese di pubblicit da ammortizzare Software Totale TOTALE INVESTIMENTI prezzo importo Base imponibile
1 1 1 1 1 1 1 1
300.000 11.760 0 1.500.000 0 2.000 6.000 24.000 1.843.760,00 9.720 2.040 720 240 600 13.320 19.000 2.400 9.376 1.176 31.952 1.889.032,00 5.600 13.600 1.560 20.760 1.909.792,00
300.000 9.719 0 1.239.669 0 1.653 4.959 19.835 1.575.834,71 8.033 1.686 595 198 496 11.008 19.000 1.983 7.749 972 29.704 1.616.547 4.628 11.240 1.289 17.157 1.633.704,13
2.041 0 260.331 0 347 1.041 4.165 267.925 1.687 354 125 42 104 2.312
3 3 6 1 1
1 1 4 1
417 1.627 204 2.248 272.485 972 2.360 271 3.603 276.087,87
AMMORTAMENTI
DESCRIZIONE Aliquot Costo St. 2013 2014 2015
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a ammort Immobilizzazioni materiali destinate alla produzione Terreni Fabbricati Costruzioni leggere (tettoie) Impianti specifici Macchinari operatori ed impianti specifici (vedi allegato) Forni e loro pertinenze Attrezzatura varia e minuta di laboratorio (vedi allegato) Impianti destinati al trattamento del depuramento delle acque e dei fumi nocivi Autoveicoli da trasporto (mezzi pesanti, carrelli elevatori, mezzi di trasp interno) totale Immobilizzazioni materiali amministrative computer scrivanie sedie telefax armadio totale Immobilizzazioni materiali commerciali Fabbricati destinati alla vendita Banco Scaffali registratore di cassa totale totale imm.materiali immobilizzazioni immateriali costi d'impianto spese di pubblicit da ammortizzare software tot.imm.immateriali totale immobilizzazioni 20 25 20 4.628 11.240 1.289 926 2.810 258 926 2.810 258 3.993 181.382 3.702 8.430 1.031 13.164 926 2.810 258 3.993 1.851 5.620 516 7.987 362.764 2.777 5.620 774 9.170 926 2.810 258 3.993 2.777 8.430 774 11.980 545.617 1.851 2.810 516 5.177 1.118.637 4 12 12 20 19.000 1.983 7.749 972 29.704 760 238 930 194 2.122 760 238 930 194 2.122 177.388 18.240 1.745 6.819 778 27.582 760 238 930 194 2.122 1.520 476 1.860 389 4.244 354.777 17.480 1.507 5.889 583 25.460 760 238 930 194 2.122 2.280 714 2.790 583 6.367 533.637 16.720 1.269 4.959 389 23.337 1.113.460 20 12 12 12 12 8.033 1.686 595 198 496 11.008 1.607 202 71 24 60 1.964 1.607 202 71 24 60 1.964 6.426 1.484 524 175 436 9.045 1.607 202 71 24 60 1.964 3.213 405 143 48 119 3.927 4.820 1.281 452 151 377 7.081 1.607 202 71 24 60 1.964 4.820 607 214 71 179 5.891 3.213 1.079 381 127 317 5.117 0 4 10 10 12,50 14 40 15 20 0 300.000 9.719 0 0 1.653 4.959 19.835 12.000 972 0 0 661 744 3.967 12.000 972 0 154.959 0 661 744 3.967 173.302 288.000 8.747 0 0 992 4.215 15.868 12.000 972 0 0 661 744 3.967 24.000 1.944 0 309.917 0 1.322 1.488 7.934 346.605 276.000 7.775 0 0 331 3.471 11.901 12.000 972 0 0 2.133 744 3.967 36.000 2.916 0 464.876 0 3.455 2.231 11.901 521.379 29.350 264.000 6.803 0 774.793 0 -602 2.727 7.934 1.085.006 Amm.to F.Amm.to Val.Residuo Amm.to F.Amm.to Val.Residuo Amm.to F.Amm.to Val.Residuo
1.239.669 154.959
1.084.711 154.959
929.752 154.959
1.575.835 173.302
1.402.532 173.302
1.229.230 174.774
1.616.547 177.388
1.439.159 177.388
1.261.770 178.860
1.452.322 181.382
1.270.941 182.853
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ATTIVO A) CREDITI VERSO SOCI B) IMMOBILIZZAZIONI I immobilizzazioni immateriali costi di imp. e ampl. software costi di pubblicit da ammortizzare Totale II immobilizzazioni materiali Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immob. in corso e acconti Totale
2013
2014
STATO PATRIMONIALE 2015 PASSIVO A) PATRIMONIO NETTO I - Capitale sociale II - Riserva da sovraprezzo azioni III - Riseva di rivalutazione 1.851 IV - Riserva legale 516 V - Riserva per azioni proprie 2.810 VI - Riserve statutarie 5.177 VII - Altre riserve Riserve straordinarie 280.720 riserva per ammortamenti anticipati 777.521 VIII - Utili (perdite) a nuovo -214 IX - Utile (perdita) dell'esercizio 26.083 totale A 1.084.110 B) FONDI PER RISCHI E ONERI per trattamento di quiescenza per imposte altri totale B C) DEBITI PER TFR totale C D) DEBITI 1) Obbligazioni di cui esigibili oltre l'esercizio 2) obbligazioni convertibili di cui esigibili oltre l'esercizio 3) debiti verso banche di cui esigibili oltre l'esercizio 4) debiti verso altri finanziatori di cui esigibili oltre l'esercizio 5) acconti di cui esigibili oltre l'esercizio 6) debiti verso fornitori di cui esigibili oltre l'esercizio 7) debiti rappresentati da titoli di cui esigibili oltre l'esercizio 8) debiti verso imprese controllate di cui esigibili oltre l'esercizio 9) debiti verso imprese collegate
201
III Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni in altre imprese di cui esigibili entro l'esercizio crediti di cui esigibili entro l'esercizio altri titoli di cui esigibili entro l'esercizio Totale Totale immobilizzazioni (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze Materie prime, sussidiarie e componenti 1.452.322 1.270.941 1.089.287
42.610
42.687
47.063
100.266 142.876
109.455 152.142
201.124 248.186
58
Crediti verso clienti di cui esigibili oltre l'esercizio verso imprese controllate di cui esigibili oltre l'esercizio verso imprese collegate di cui esigibili oltre l'esercizio Altri Crediti (PER IVA) di cui esigibili oltre l'esercizio Totale III Attivit finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni totale IV Disponibilit liquide Depositi bancari e postali Assegni Denaro e valori in cassa Totale Totale attivo circolante (C) D) RATEI E RISCONTI ratei e risconti di cui disaggio su prestiti di cui risconti pluriennali totale D Totale attivo ( A+B+C+D)
121.990
133.170
146.820 di cui esigibili oltre l'esercizio 10) debiti verso controllanti di cui esigibili oltre l'esercizio 11) debiti tributari di cui esigibili oltre l'esercizio 12) debiti verso istituti di previdenza di cui esigibili oltre l'esercizio 13) altri debiti 146.820 di cui esigibili oltre l'esercizio totale D E) RATEI E RISCONTI 0 ratei e risconti aggio su prestiti totale 4.764 8.205 TOTALE PASSIVO 5.157 18.126 413.133
417
842
842
417 1.866.494
842 1.571.730
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CONTO ECONOMICO A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2) Variazione delle rimanenze di prodotti finiti e semilavorati 4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 5) altri ricavi e proventi con separata indicazione dei contributi in conto esercizio totale A B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7) per servizi 8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto e) altri costi 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d) svalutazioni dei crediditi compresi nell'attivo circolante 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie di consumo e merci 12) accantonomenti per rischi 13) altri accantonomenti 14) oneri diversi di gestione totale B Differenza tra valore e costi della produzione (A - B) C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) proventi da partecipazioni 16) altri proventi finanziari a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti nell'attivo circolante che non costituiscono partecipazioni d) proventi diversi dai precedenti 17) interessi e altri oneri finanziari totale (15+16-17) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 18) Rivalutazioni 19) Svalutazioni totale delle rettifiche (18-19)
472.693 149.220
520.309 154.897
572.696 169.413
0 0
95 18.469 18.374,13
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E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi, con separata indicazionedelle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n.5) 21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni i cui costi non sono iscrivibili al n.14, e delle imposte relative a esercizi precedenti. totale delle partite straordinarie (20 -21) Risultato prima delle imposte (A - B + -C + - D + - E) 22) Imposte sul reddito dell'esercizio 23) Utile (perdita) dell'esercizio
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FABBISOGNO FINANZIARIO Fabbisogno per capitali fissi Totale costi della produzione come come da conto economico Totale interessi e altri oneri finanziari - Costi non monetari (ammortamenti, tfr) = Costi monetari Tasso di rinnovo dei capitali investiti Fabbisogno finanziario iniziale per capitale circolante 1.633.704 1.012.214 47.871 199.686 860.399 = 365/durata del ciclo monetrio ( 365/62) = Costi Monetari/Tasso di rinnovo dei capitali investiti 5,89 146.150
Fabbisogno per capitali fissi Fabbisogno per capitali circolanti Fabbisogno finaziario complessivo FONTI DI FINAZIAMENTO Finanziamenti richiesti ai sensi della legge RAS n.1/2002 di cui Finanziamenti a fondo perduto di cui Finanziamenti a tasso agevolato Finanziamenti con capitale proprio Dilazioni di pagamento richieste ai fornitori Apertura di credito in conto corrente (quota capitale) Debiti verso banche (quota interessi) Totale fabbisogno finanziario
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INDICI Indice di indebitamento Leverage) ROE ROI ROD Incidenza della gestione non caratteristica Tasso di rotazione del capitale investito ROS ROE ROI
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