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P E R I O D I C O D I C U LT U R A N E O - I L LU M I N I S TA
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N u m e ro 1 7 , G i u g n o 2 0 1 2 ( A n n o V I , n . 1 )
Alessandro Chiometti
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Semiliardiottantaseimilionicinquecentosessantacinquemilasettecentotre
Non la distanza fra la terra e il sole, non il numero di battiti del cuore in una vita umana e neanche il numero di abitanti del pianeta Terra. il costo annuo della Chiesa cattolica per lo Stato italiano. Chi lo dice? LUAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, la pi grande associazione italiana che si interessa della laicit dello Stato. La cifra, come potrete leggere nelle pagine seguenti, non una mera speculazione su ipotesi pi o meno fondate, ma un computo derivante da numerosi capitoli di spesa, alcuni noti al centesimo (come lotto per mille), altri stimati (come lesenzione fiscale). La stima stata pubblicata a dicembre 2011 sul sito icostidellachiesa.it sotto licenza Creative Commons (cio si pu riprodurre a fini non commerciali citando autore e fonte) ed a disposizione di tutti. Ciononostante pochi sono stati i mass media che hanno riportato la notizia. Eppure, dopo che il libro La questua di Curzio Maltese era stato attaccato dallAvvenire (con argomentazioni per lo pi risibili) in molti attendevano studi che smentissero le stime - 4,5 miliardi di euro lanno - del giornalista. Effettivamente lindagine condotta dallUAAR le ha smentite, ma in senso opposto a quello che avrebbe fatto piacere ai simpatizzanti di oltretevere. Linchiesta di Maltese si dimostrata insomma troppo prudente (come del resto avvertiva in tempi non sospetti lo stesso giornalista). La cifra di per s fa rabbrividire. Forse non ce ne rendiamo conto, ma potrebbe quasi coprire intere manovre finanziarie di uno stato grande come lItalia (almeno non in tempi di crisi come questi). E esattamente il doppio dellintero budget del ministero della Salute per il 2012. Eppure nessuno dice una parola, n a destra, n a sinistra, n fuori dal parlamento. Lo stesso Beppe Grillo si guarda bene da inserire nel suo programma una sola riga che riguardi i costi della Chiesa.
La prevedibile obiezione (visto che le cifre dopo sei mesi non sono state contestate) sar la solita: la Chiesa investe quei soldi in opere di bene. Su questo punto, dato che non esiste un bilancio pubblico della Chiesa da scaricare online, analizziamo le due voci che corrispondono alle maggiori entrate. Lotto per mille, oltre un miliardo di euro annui, usato, secondo il misero rendiconto della stessa Cei, all80% per il sostentamento del clero e la costruzione/restauro di edifici di culto e al 20% per interventi caritativi. Quindi la Chiesa fa del bene per un massimo del 20% del gettito che le spetta, il resto lo tiene e lo consuma per se stessa. Il costo dellinsegnamento dellora di religione: oltre un miliardo e mezzo di euro annui. Significa fare del bene? Assumere dei dipendenti pubblici senza concorso facendoli scegliere al vescovo della zona per indottrinare i ragazzi su una religione (che per inciso non di Stato dal 1984), significa fare del bene? Non sarebbe pi giusto che la scuola non indirizzi verso nessuna religione (n tantomeno verso lateismo di stato) e che ognuno si paghi il catechismo che preferisce per i suoi figli? Non abbiamo lo spazio per pubblicare la descrizione dettagliata di ogni capitolo di spesa, per ogni approfondimento (e anche i riferimenti alle notizie pubblicate online) vi rimandiamo al sito icostidellachiesa.it ringraziando lUAAR per aver portato a termine la titanica impresa di fare i conti in tasca a un entit misteriosa che sembra sempre pi simile a un pozzo senza fondo. E titolare del 20-25% dellintero patrimonio immobiliare italiano, antidemocratica (per lo meno al suo interno) e oltre che dallItalia attinge dalle risorse di ogni Stato che la ospita.
PROPRIETARIO ED EDITORE: Associazione Culturale Civilt Laica, Via Carrara, 2 - 05100 Terni e-mail redazione@civiltalaica.it tel: 348 4088638 DIRETTORE RESPONSABILE Sergio Moscatelli COMITATO DI REDAZIONE: Maurizio Magnani, Alessandro Petrucci, Massimiliano Brasile, Alessandro Chiometti, Marcello Ricci, Nicoletta Bernardi, Cecilia M. Calamani Stampato perlAss. Cult. Civilt Laica dalla Tipolitografia Visconti Terni Autorizzazione del tribunale di Terni n. 03/07 dell 8 Marzo 2007 Grafica:
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Agnieszka Gocowska
Katapulta Design di
Allora la domanda sorge davvero spontanea: ma cosa ci deve fare la chiesa con tutti questi soldi?
500.000.000 /anno
LICI (Imposta Comunale sugli Immobili) stata istituita con il Dlgs n. 504/1992. Larticolo 7 ne disciplinava le esenzioni. Con la sentenza n. 4645 dell 8 marzo 2004 la Cassazione, chiamata a pronunciarsi sulluso quale casa di cura e pensionato di alcuni immobili di propriet dellIstituto Religioso del Sacro Cuore, ribad autorevolmente che, trattandosi di attivit oggettivamente commerciali, gli immobili oggetto del contenzioso non potevano rientrare nellambito dellesenzione (cfr. il sito del Sole 24 Ore). Nellambito del Decreto Fiscale collegato alla Legge Finanziaria 2006, il parlamento decise di andare contro la sentenza della Cassazione ed estese lesenzione ICI anche agli immobili di propriet ecclesiastica adibiti a scopi commerciali. Il decreto legge n. 223/2006 ha successivamente eliminato lesenzione totale, stabilendo che lesenzione si intende applicabile alle attivit che non abbiano esclusivamente natura commerciale: in pratica, sufficiente che allinterno dellimmobile destinato ad attivit commerciale si mantenga una anche piccola struttura destinata ad attivit religiose per garantire lesenzione dallICI allintero edificio. Una decisione che non piaciuta alla Commissione Europea, che, in seguito a una denuncia dei radicali, ha aperto uninchiesta contro il governo italiano per sospetti aiuti di Stato alla Chiesa e violazione delle norme comunitarie sulla concorrenza. Secondo le stime dellAssociazione Nazionale Comuni Italiani, diffuse nel settembre 2005, il provvedimento relativo alla finanziaria 2006 avrebbe comportato un ammanco nelle casse comunali di circa 200-300 milioni di euro, 20-25 soltanto a Roma (25,5 secondo lo stesso Comune di Roma, scrive LEspresso dell8 settembre 2011). Maltese, a p. 62, scrive che alla stima ANCI vanno aggiunti gli immobili considerati unilateralmente esenti da sempre e mai dichiarati ai Comuni, per giungere a un mancato gettito complessivo valutato per difetto intorno a 1 miliardo di euro lanno. Folena, a p. 42, ha replicato cos allarticolo di Maltese pubblicata su Repubblicache ha costituito lorigine di questo passaggio ne La questua: Unilateralmente? Assurdo: sarebbe come se ciascuno di noi, persona fisica, decidesse di ritenersi unilateralmente esente
Esenzione ICI
dallIrpef e cos non pagasse le tasse. Tanto assurdo che questo passaggio nel libro scompare. Non vero, come si pu notare. E ovviamente possibile evadere totalmente lICI, perch sufficiente non aver cominciato a pagarla a suo tempo sulla base della legge del 1992, cambiare luso delledificio in senso commerciale, e non comunicare tale modifica. La legge, scrivono i giuristi, non rende del resto facile stabilire quali condizioni debbano ricorrere affinch un edificio di culto non debba pi essere considerato tale. A p. 41 Folena sostiene che gli alberghi pagano, e se ci non avviene, li si induca senza remissione a pagare: senza alcuna incertezza, confermando quindi che non esiste alcun controllo ecclesiastico superiore che verifichi la correttezza tributaria dei vari enti ecclesiastici proprietari di edifici in cui si pratica lattivit alberghiera. Lo stesso Folena, a p. 48, scrive del resto che quella delle celebri Orsoline [menzionate da Maltese a mo di esempio di attivit alberghiera esente] in realt una scuola. Destate vengono messe a disposizione le stanze delle studentesse: 80 euro pensione completa in alta stagione, sconti per famiglie, i bambini pagano la met. Ma 80 euro sono, per lappunto, una tariffa di mercato, anzi: condizioni pi care di quanto praticato sul mercato da non professionisti. E la stessa scuola probabilmente applica, nel resto
dellanno, condizioni di mercato. Una Casa del clero che offre stanze a persone comuni stata inoltre individuata dal segretario radicale Mario Staderini insieme a tre pensionati per studenti (cfr. sito de LEspresso). SulFatto Quotidiano del 20 agosto 2011, che si sofferma in particolare sulla tassazione degli alberghi, peraltro riportato questo passaggio: A pagare, secondo lAssociazione nazionale dei comuni italiani, sono meno del 10 per cento di chi dovrebbe farlo, con un danno erariale di circa 500 milioni lanno. Come lo stesso Folena ricorda (p. 42) i rapporti tra vescovi e i vertici dellANCI sono cordiali, tanto che, anche recentemente, il segretario generale dellassociazione Angelo Rughetti ha invitato gli amministratori locali a partecipare al Congresso Eucaristico (cfr. Ultimissima dell11 agosto 2011). Ed del resto noto che, pur se la Cassazione di diverso avviso (cfr. sentenza n. 17399/2011), nei rari casi in cui il mancato pagamento dellICI da parte di un ente religioso viene esaminato da una commissione tributaria, lente tende a giustificare le proprie ragioni con semplici autocertificazioni e lesito gli generalmente favorevole: si veda il recente caso di una casa per ferie scagionata perch limmobile era al servizio di una comunit religiosa per attivit ricettiva-assistenziale, senza fini di lucro, che veniva svolta con lo spirito apostolico proprio della Congregazione (cfr. il sito del Sole 24 Ore). Lassoluzione da parte delle commissioni tributarie richiederebbe un ulteriore intervento in Cassazione (cfr. Ultimissima
del 10 novembre 2011), che non sempre ha luogo. E, ancora, sebbene la locazione di un appartamento sia sempre gravata da ICI, sono invece esenti le canoniche e le abitazioni di residenza dei vescovi (cfr. Cassazione n. 6316/2005). Infine, si ricorda che secondo stime non smentite effettuate dal Gruppo RE (che sostiene di operare sul mercato immobiliare adottando canoni di comportamento deontologico rispettosi dellEtica, interpretata secondo la Morale Cattolica), pubblicate sul settimanale Il Mondo nel maggio 2007, il patrimonio immobiliare di propriet della Chiesa e delle sue varie articolazioni rappresenta tra il 22 e il 25% del valore dellintero patrimonio immobiliare italiano. Date tutte queste premesse, dunque corretto quantomeno raddoppiare la stima ANCI del 2005, portandola almeno ai 500 milioni di euro di cui si parla ora (Stefano Livadiotti, ne I senza Dio, p. 75, scrive che secondo i calcoli molto prudenziali messi a punto dai comuni, la posta in palio vale 700 milioni lanno, tuttavia lUAAR non stata in grado di trovare una dichiarazione ANCI a supporto di tale affermazione). Va anche ricordato che le modifiche concordatarie del 1984, allarticolo 19, stabiliscono che agli effetti tributari gli enti ecclesiastici aventi fine di religione o di culto, come pure le attivit dirette a tali scopo, sono equiparati a quelli aventi fine di beneficenza o di istruzione. Le attivit diverse da quelle di religione o di culto, svolte dagli enti ecclesiastici, sono soggette, nel rispetto della struttura e delle finalit di tali enti, alle leggi dello Stato concernenti tali attivit e al regime tributario previsto per le medesime: pertanto, con lintroduzione e la generalizzazione dellesenzione ICI, come ha notato per primo il prof. Piero Bellini delluniversit La Sapienza di Roma, si in presenza di una modifica del Concordato da parte dello Stato, peraltro in favore della Chiesa, che avviene
nelle forme non previste dallo stesso Concordato. Il quale, essendo protetto dalla Costituzione, non pu essere modificato se non nelle forme previste dalla Costituzione stessa, cio attraverso un accordo tra le parti. Sembra dunque che le basi legali per la normativa in vigore siano alquanto labili. mentre la trasformazione dellICI in IMU rischia di colpire ancora di pi le casse pubbliche (cfr. Lavoce.info del 27 gennaio 2011).
i costi amministrativi e gestionali supplementari che gravano sulle scuole in seguito alla necessit di assicurare questa docenza supplementare, e del costo dei libri di testo che, specialmente per quanto riguarda la scuola primaria, grava normalmente su fondi pubblici, si ritiene lecito stimare i costi complessivi dellinsegnamento della religione cattolica in almeno 1,5 miliardi di euro.
re n. 14/2002 stanzi 774.685 euro a sostegno delle famiglie, alla quale si aggiunta la legge n. 15/2006 sul diritto allo studio, mentre la Regione Toscana eroga annualmente circa 3,5 milioni, quella siciliana circa diciassette, il Lazio intorno ai cinque, una piccola regione come la Basilicata quasi tre milioni (tra finanziamenti diretti e quelli ai progetti delle scuole paritarie). Lo stanziamento di diverse decine di milioni di euro inoltre previsto dal Piano triennale di interventi in materia di istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa della Regione Piemonte. La Provincia autonoma di Trento ha stanziato nel 2009 11,7 milioni (cfr. Ultimissima del 28 febbraio), quella di Parma oltre un milione: la provincia di Bergamo si limita invece a 387 mila euro, quella di Carbonia-Iglesias a 196.000. A livello comunale, Verona destina 2,37 milioni alle sole scuole cattoliche, Bologna oltre un milione, Lodi 390.000, ma anche quelli pi piccoli stanziano cifre significative: Carugate (MI) 175.000 euro, Silea (CS) 102.000, Quarto dAltino (VE) 31.000. Da notare che nei comuni pi piccoli particolarmente diffusa labitudine di ripianare i debiti delle scuole dinfanzia parrocchiali. Vanno infine aggiunti i fondi per lacquisto di libri di testo destinati alle famiglie meno abbienti, i contributi destinati alle borse di studio per studenti meritevoli (i provvedimenti non discriminano tra statale e privato), e quelli alle infrastrutture: la sola Regione Lombardia ha destinato, nel 2010, quasi 800.000 euro per i soli istituti cattolici, la Regione Veneto quasi cinque milioni. Da questa sommaria ricognizione emerge come la somma erogata da tutte le amministrazioni locali italiane debba essere persino superiore a quella stanziata a livello governativo. Poich circa la met delle scuole paritarie italiane cattolica, ed alcuni provvedimenti sembrano essere stati indirizzati soltanto a esse, il contributo a loro favore stimato dallUAAR in almeno 400 milioni.
Riduzione IRES
100.000.000 /anno
150.000.000 /anno
100.000.000 /anno
Pensioni
22.000.000 /anno
Servizio civile
20.000.000 /anno
Legge mancia
12.500.000 /anno
Cerimonie di culto in orario di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, negli enti e nelle societ controllate dallo stato
1.500.000 /anno