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Guida 730 facile 2023
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Guida 730 facile 2023

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About this ebook

Parte la lunga stagione del 730 che quest’anno si chiuderà lunedì 2 ottobre. Quasi cinque
mesi di tempo a disposizione per gli oltre venti milioni dei contribuenti che scelgono (o sono nelle
condizioni di poter scegliere) questo modello per la dichiarazione dei redditi, con il vantaggio - non
secondario - di ottenere rapidamente l’eventuale rimborso in busta paga onel cedolino della pensione. Non mancano le novità (oggetto di approfondimento nelle pagine di questa guida): dalla semplificazione per quanti continuano a rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato (e restano la maggioranza dai dati degliultimi anni) che, in caso di modifica agli oneri detraibili o deducibili già
caricati dall’Agenzia nella precompilata, saranno soggetti a controlli formali solo sui dati modificati, agli effetti del debutto dell’assegno unico sulla compilazione del quadro dei figli a carico.
LanguageItaliano
PublisherIlSole24Ore
Release dateMay 5, 2023
ISBN9791254841846
Guida 730 facile 2023

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    Book preview

    Guida 730 facile 2023 - AA.VV.

    1 Le regole generali

    IL CALENDARIO

    Invio fino al 2 ottobre ma l’anticipo riduce i tempi del rimborso

    Giuseppe Morina

    Tonino Morina

    L’ agenda del 730 conferma le scadenze dell’anno precedente. La lunga stagione del modello 730/2023, per l’anno 2022, si chiuderà il 2 ottobre 2023, in quanto il 30 settembre, di scadenza, è sabato e il 1° ottobre è domenica. I contribuenti che chiudono a credito fanno bene a presentare il modello prima del 2 ottobre, per avere il rimborso delle eccedenze in tempi brevi. In questo modo, ad esempio, i dipendenti che lo presenteranno entro il 31 maggio 2023, potranno ricevere nel mese di luglio 2023 la retribuzione, con i rimborsi o con le trattenute delle somme dovute. In caso di rateazione del saldo e degli eventuali acconti per il 2023, è trattenuta la prima rata. Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33% mensile, saranno trattenute dalle retribuzioni nei mesi successivi. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte (o degli importi rateati) la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,40% mensile, sarà trattenuta dalle retribuzioni dei mesi successivi. I tempi per la ricezione dei rimborsi Irpef, se il 730 chiude a credito, o dei pagamenti, se il 730 chiude a debito, sono quindi legati ai termini entro i quali i centri di assistenza fiscale o gli intermediari abilitati, quali commercialisti o consulenti del lavoro, presenteranno in via telematica le dichiarazioni presentate dal contribuente con la comunicazione alle Entrate del risultato finale dei modelli 730. Le persone fisiche, in alternativa al 730/2023, possono presentare il modello cartaceo Redditi 2023.

    Dal 2 maggio l’Agenzia ha messo a disposizione dei contribuenti il 730 precompilato sul sito www.agenziaentrate.gov.it, mentre l’accettazione o le modifiche sono possibili dall’11 maggio. Più in generale, il 730 deve essere presentato entro il 2 ottobre 2023, direttamente alle Entrate o al centro di assistenza fiscale (Caf) o a un professionista abilitato o al sostituto d’imposta, qualora quest’ultimo abbia manifestato disponibilità a prestare assistenza fiscale.

    A LUGLIO

    In busta paga

    I dipendenti che presenteranno il 730 entro il 31 maggio potranno ricevere gli eventuali rimborsi già a luglio

    I termini per la presentazione del 730 alle Entrate tramite Caf o sostituto d’imposta sono i seguenti:

    • entro il 15 giugno, dovranno essere comunicati i risultati finali delle dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;

    • entro il 29 giugno, per i modelli 730 presentati dal primo al 20 giugno;

    • entro il 23 luglio, che slitta a lunedì 24 luglio, per i modelli 730 presentati dal 21 giugno al 15 luglio;

    • entro il 15 settembre, per i modelli 730 presentati dal 16 luglio al 31 agosto;

    • entro il 2 ottobre 2023, per i modelli 730 presentati dal 1° settembre al 2 ottobre 2023.

    Per quanto riguarda la delega al Caf, come previsto dal provvedimento 130859/2023 delle Entrate, viene avviata la sperimentazione per la delega digitale. Si tratta di un documento informatico sottoscritto dal contribuente con una firma elettronica avanzata proposta dal Caf, ossia una procedura, definita nella convenzione tra Caf e le Entrate, all’interno della quale il contribuente, prima di confermare la sua intenzione di delegare il Caf, si identifica su un servizio web dell’Agenzia. Ciò consentirà alle Entrate di avere notizia della delega in tempo reale, ossia contestualmente al momento di conferimento.

    I rimborsi che scaturiscono dal 730 saranno erogati con il primo stipendio utile, a partire dal mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione, salvo i casi di blocco preventivo (si veda l’approfondimento a pagina di 18 questa guida). Le stesse scadenze valgono per i contribuenti che chiudono il 730 a debito. Il termine mobile per i rimborsi e i pagamenti si applicherà anche ai pensionati. L’Inps e tutti gli enti pensionistici effettueranno le operazioni di addebito o accredito a partire dal secondo mese successivo a quello di ricezione del prospetto di liquidazione.

    Per i contribuenti che invieranno il modello 730, con risultato a credito, entro l’ultimo termine utile del 2 ottobre 2023, i rimborsi potranno arrivare a partire dal mese di ottobre 2023. Inviare il modello 730 entro l’ultimo termine comporterà infatti il differimento della data dalla quale il sostituto d’imposta, o direttamente l’Agenzia, avvierà le operazioni di rimborso Irpef e gli addebiti d’imposta.

    L’autocontrollo dei documenti

    Nel momento in cui si preparano i documenti relativi al 2022, è importante fare il confronto con i dati indicati nel precedente modello 730/2022 o Redditi 2022 persone fisiche, per i redditi del 2021. Chi passa dal modello Redditi 2022 al modello 730/2023, per il 2022, deve prestare particolare attenzione ai crediti da riportare nel 730, ai versamenti d’acconto eseguiti nel corso del 2022, e alle diverse modalità di compilazione esistenti tra i due modelli.

    Vantaggi sui controlli

    Nel caso di 730 precompilato, senza modifiche, presentato direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia, oppure al sostituto d’imposta, non saranno effettuati i controlli documentali sugli oneri deducibili e detraibili che sono stati comunicati alle Entrate. I controlli possono invece riguardare i dati comunicati dai sostituti d’imposta mediante la certificazione unica. La dichiarazione precompilata si considera accettata anche se il contribuente esegue delle modifiche che non incidono sul calcolo del reddito complessivo o dell’imposta.

    Come spiegano le istruzioni al modello 2023, in caso di presentazione del 730 precompilato senza modifiche, il contribuente non deve esibire al Caf o al professionista abilitato la documentazione relativa agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi all’Agenzia. Mentre, in caso di presentazione del 730 con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, il contribuente deve esibire al Caf o al professionista abilitato la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati in dichiarazione, con la sola eccezione della documentazione comprovante le spese sanitarie che non risultano modificate rispetto alla dichiarazione precompilata.

    IL RISCONTRO

    Anno precedente

    Nel momento in cui si preparano i documenti relativi al 2022, è importante fare il confronto con i dati nel modello precedente

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Le principali scadenze del 730

    15 GIUGNO 2023

    • Presentazione in via telematica all’agenzia delle Entrate, da parte di Caf o altri intermediari abilitati (commercialisti o consulenti lavoro), delle dichiarazioni presentate dal contribuente entro il 31 maggio 2023

    29 GIUGNO 2023

    • Presentazione in via telematica all’agenzia delle Entrate, da parte di Caf o altri intermediari abilitati (commercialisti o consulenti lavoro), delle dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° giugno al 20 giugno 2023

    24 LUGLIO 2023 *

    • Presentazione in via telematica all’agenzia delle Entrate, da parte di Caf o altri intermediari abilitati (commercialisti o consulenti lavoro), delle dichiarazioni presentate dal contribuente dal 21 giugno al 15 luglio 2023

    15 SETTEMBRE 2023

    • Presentazione in via telematica all’agenzia delle Entrate, da parte di Caf o altri professionisti abilitati, delle dichiarazioni presentate dal contribuente dal 16 luglio al 31 agosto 2023

    2 OTTOBRE 2023 **

    • Presentazione in via telematica all’agenzia delle Entrate, da parte di Caf o altri intermediari abilitati (commercialisti o consulenti lavoro), delle dichiarazioni presentate dal contribuente dal 1° settembre al 2 ottobre 2023

    Note (*) La scadenza slitta dal 23 luglio che è domenica; (**) La scadenza slitta dal 30 settembre che è sabato e il 1° ottobre è domenica

    Come funziona la liquidazione

    A PARTIRE DAL MESE DI LUGLIO *

    Contribuente. Riceve la retribuzione con i rimborsi o con le trattenute delle somme dovute. In caso di rateazione dei versamenti di saldo e degli eventuali acconti è trattenuta la prima rata. Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33 per cento mensile, saranno trattenute dalle retribuzioni nei mesi successivi. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte (o degli importi rateati) la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalle retribuzioni dei mesi successivi

    Sostituto d’imposta. Trattiene le somme dovute per le imposte o effettua i rimborsi. In caso di rateazione dei versamenti di saldo e degli eventuali acconti trattiene la prima rata. Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33 per cento mensile, le tratterrà dalle retribuzioni nei mesi successivi. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte (ovvero degli importi rateati) trattiene la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, dalle retribuzioni dei mesi successivi

    ENTRO IL 10 OTTOBRE 2023

    Contribuente. Comunica al sostituto d’imposta di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell’Irpef o di volerlo fare in misura inferiore rispetto a quello indicato nel modello 730-3

    ENTRO IL 25 OTTOBRE 2023

    Contribuente. Può presentare il modello 730 integrativo al Caf o agli altri professionisti abilitati

    ENTRO IL 10 NOVEMBRE 2023

    Contribuente. Riceve copia del modello 730 integrativo e del prospetto di liquidazione dal Caf o dagli altri professionisti abilitati

    Sostituto d’imposta. Aggiunge alle ritenute le somme dovute a titolo di acconto per l’Irpef. Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte, trattiene la parte residua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, dalla retribuzione del mese di dicembre

    Note (*) per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre

    IL RAGGIO D’AZIONE

    Invio del 730 anche se non c’è il sostituto d’imposta

    Mario Cerofolini

    Lorenzo Pegorin

    Le regole generali confermano la tipologia della dichiarazione da presentare sia con riferimento ai soggetti che possono utilizzare il modello 730 che con riguardo a quelli che devono presentare il modello Redditi. Alcune novità conseguenti alla modifica degli scaglioni Irpef e delle detrazioni si hanno con riferimento ai soggetti esclusi dalla presentazione della dichiarazione.

    Chi può utilizzare il 730

    Il modello precompilato o ordinario può essere utilizzato dai contribuenti che nel 2022 hanno percepito: redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, redditi dei terreni e dei fabbricati, redditi di capitale, redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva (ad esempio prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente), redditi diversi (ad esempio redditi di terreni e fabbricati situati all’estero), alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D.

    I contribuenti che possiedono i redditi sopra elencati possono avvalersi del modello 730 precompilato o ordinario anche in mancanza di un sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio (in questo caso il rimborso avverrà direttamente dall’agenzia delle Entrate).

    In presenza di determinate fattispecie reddituali sarà possibile per il contribuente presentare il 730 unitamente ai singoli quadri del modello Redditi. Il tutto dovrà avvenire attraverso due invii separati. Si tratta, del quadro RW, del quadro RM e del quadro RT (si veda l’altro articolo in questa guida).

    Gli esoneri

    Vi sono due macrocategorie di soggetti esonerati ovvero quelli che nel 2022 hanno percepito solo determinate categorie di reddito (ad esempio solo redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta) e quelli che possiedono esclusivamente alcune categorie di redditi, entro determinati limiti di reddito e qualora si siano verificate determinate condizioni. Si tratta in primo luogo dei contribuenti che hanno posseduto solo reddito di lavoro dipendente o di pensione corrisposto da un

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